Sfoglia il Catalogo ibs027
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 101-120 di 10000 Articoli:
-
Gran Torino. Eventi, turismo, cultura, economia
Sei anni dopo le Olimpiadi Invernali del 2006, ospitate dal capoluogo piemontese e dalle valli olimpiche, questo volume rappresenta l'esito di indagini e riflessioni del Centro Omero (Olympics and Mega Events Research Observatory) dell'Università di Torino sulle implicazioni dell'evento. Esso ha coinvolto soprattutto la città, ove i Giochi hanno funzionato da catalizzatore di rigenerazione urbana, anche se a Torino tale processo era partito da lontano, già alla fine degli anni Ottanta, con il superamento della One Company Town e la riqualificazione dell'offerta culturale e turistica. Torino oggi è un laboratorio dove gli indicatori di turismo e cultura marcano una trasformazione fatta anche di nuovi simboli e nuove identità. Il volume analizza turismo, indotto economico, settore congressi, risorse alpine e approfondisce la vocazione di Torino come città delle Alpi, il caso di Sestriere e il ruolo degli eventi di diverso livello; riporta poi numerosi confronti con altre città, italiane e straniere, orientate ad un nuovo riposizionamento di respiro internazionale. -
Politiche pubbliche tra globalizzazione e spazio locale
Il volume ricostruisce il processo di riassetto delle relazioni tra Stato, mercato e politiche pubbliche conseguente alla globalizzazione dei processi economici e all'ascesa dei sistemi locali di produzione. Tali mutamenti sono stati analizzati attraverso un approccio multidisciplinare, mediante le principali teorie economiche, politologiche e sociologiche che, negli ultimi decenni,hanno cercato di rendere conto delle trasformazioni in atto nella sfera globale e locale. La ""glocalizzazione"""", difatti, ha ridimensionato la capacità di regolazione dei processi da parte degli Stati-nazione, facendo emergere nuovi competitors nella geoeconomia e nella geopolitica globale. Il complesso di tali trasformazioni ha indotto lo sviluppo di nuove modalità regolative, orientate ad affrontare le sfide politico-economiche, di crescente complessità, prodotte dalla frammentazione dello spazio globale e dalle disarticolate risposte provenienti dai sistemi locali. Il testo fornisce una sintesi organica dei mutamenti strutturali che attraversano i sistemi economici e politici contemporanei, per orientarsi nella complessità del mondo attuale."" -
La politica economica urbana. Teorie e modi di governance
Quali sono i requisiti necessari a una città per riuscire a impegnarsi con successo in un percorso di sviluppo la cui magnitudine ecceda l'ordinaria amministrazione? Quali sono le caratteristiche necessarie a una governance urbana per governare al di sopra della consueta frammentazione delle politiche pubbliche? Il volume spiega in che modo, in un mondo sempre più globale e omologato, le società locali possono giocare un ruolo importante nelle vicende economiche dei territori e cerca di comprendere le ragioni per le quali alcune città riescono, anche in tempo di recessione mondiale, a reagire efficacemente alle ondate speculative che si abbattono sui mercati mondiali, mentre altre assistono impotenti all'inevitabile erosione della propria base produttiva. La tesi che qui si sostiene è che in un mondo che si è fatto sempre più omologato e uniformato, l'ingegneria delle politiche locali rappresenta un fattore di grande importanza per lo sviluppo o per il declino economico. Le città contano: sono degli attori importanti per lo sviluppo economico. -
Il paradosso di Proteo. Storia di una rappresentazione culturale da Omero al postumano
Figura diaboli e figura Christi, simbolo di intelletto e materia, di verità e menzogna, di fuga strategica e azione seduttiva, il mito di Proteo è l'icona dell'oscillazione semantica. Per usare una metafora attinta dalla fisica, esso pare in uno stato di ""sovrapposizione quantistica"""", simile a quegli atomi in connessione con i partners dalle polarità opposte e complementari; ogni lettura del mito evoca letture altre, prepara una diversa interpretazione, ancor più la incarna, la contiene, la implica. Queste pagine ripercorrono la storia della rappresentazione culturale di Proteo, dal vortice metamorfico dell'Odissea (col seguito di riscritture classiche, sin da Virgilio e Ovidio) all'eclissi provocata dalla sovrapposizione patristico-medievale con Satana; dal complesso figurale rinascimentale (che ne fa, da Erasmo in poi, un simbolo della """"morale della doppia coscienza"""") alla moderna invasione della """"sindrome di Zelig"""" nelle arti, nella cultura popolare e nelle scienze umane."" -
Erich Auerbach. Una teoria della letteratura
"Io ho sempre avuto l'intenzione di scrivere storia: mi accosto dunque al testo non considerandolo isolatamente, non senza presupposti: gli rivolgo una domanda, e la cosa più importante è questa domanda, non il testo"""": così scriveva Erich Auerbach nel 1958. La nozione di """"storicità"""" è al centro della riflessione auerbachiana già a partire dagli anni Venti del Novecento. Pur anticipando tematiche e problemi che caratterizzeranno la stagione del cosiddetto postmodernismo, quella che il filologo tedesco finirà per elaborare è una vera e propria estetica della mimesis, basata su solide premesse filosofiche e tesa a cogliere, insieme con l'autonomia della letteratura e delle sue strutture linguistico-formali, anche il suo legame organico con l'evoluzione storica e sociale. Prendendo le mosse dalla """"filologia"""" di Vico ma anche dalla sua """"filosofia della storia"""", rilette attraverso le categorie della logica dialettica di Hegel, Auerbach definisce le basi teoriche di un nuovo umanesimo storicista. I processi di globalizzazione e la conseguente crisi delle ideologie postmoderniste rimettono oggettivamente al centro della cultura contemporanea l'idea auerbachiana di """"Weltliteratur"""", l'esigenza di una letteratura intesa come """"rispecchiamento"""" della realtà, delle sue contraddizioni come dei suoi contenuti universali e umani, di là da ogni prospettiva genericamente relativistica o """"nichilistica""""." -
Letteratura della storia. Forme della prosa letteraria
Con la categoria di ""letteratura della storia"""" si propone qui un genere che percorre la tradizione letteraria italiana dall'angolo visuale del ragionamento sulla storia, del suo corso nel tempo e nei testi. Con un'articolazione alternativa rispetto alle periodizzazioni e allo statuto del canone letterario, il volume si focalizza sulle forme e sugli stili assunti via via da questa scrittura, lungo un arco cronologico che si estende dal profetismo e dall'escatologia nel Medioevo - dove il tempo umano è scenario dell'azione della Provvidenza - fino al pensiero critico contemporaneo, teso tra rivoluzione, utopia e le loro residue """"ceneri"""". Tra questi poli si distende lo spazio della modernità, con generi discorsivi propri che comprendono, ad esempio, la fioritura di """"moralisti"""", come Guicciardini e Sarpi, e le teorie di governo, con la speculazione politica che va da Machiavelli ai teorici della ragion di Stato. Lo studio segue la parabola delle filosofie del progresso - le visioni finalistiche che prospettano un destino di riscatto, di palingenesi sociale - dall'Illuminismo all'idea di rivoluzione, inquadrandole come esito di una progressiva secolarizzazione della teologia della storia."" -
Transizioni. Bambini e adulti nella società dell'incertezza
Le relazioni tra mondo degli adulti e mondo dei bambini rappresentano ormai un campo di studi con totale diritto di cittadinanza nella ricerca sociologica, in un'ottica che considera gli uni e gli altri come attori sociali a pieno titolo, investiti del compito di precisare e negoziare le proprie posizioni rispetto a un rapporto intergenerazionale complesso, spesso difficile e problematico, tuttora in corso di definizione. I genitori si interrogano sulle regole migliori per conciliare il diritto all'autonomia e all'espressione di sé dei bambini con la protezione necessaria e con gli skills oggi richiesti. Gli insegnanti si trovano a riflettere sui loro ruoli, sui rapporti con gli allievi e con le nuove esigenze espresse dalle famiglie, in presenza di stili di vita a volte in contrasto con l'organizzazione scolastica. Nel triangolo relazionale che si stabilisce, i bambini rappresentano una spinta all'innovazione culturale e sociale all'interno delle famiglie e nel rapporto di queste con le istituzioni, nonché il riflesso di problematiche esogene che riguardano il vivere in spazi urbani e i rischi ad essi associati, fonti di insicurezze e timori, in società in rapida trasformazione. -
Da Maastricht a Roma. Autonomie e sviluppo locale negli anni dell'Unione monetaria: la Provincia di Roma
Dagli anni Novanta del Novecento Comuni, Province e Regioni hanno conosciuto importanti cambiamenti nelle funzioni di governance territoriale; un percorso non privo di limiti e contraddizioni, fortemente condizionato dagli impegni assunti dall'Italia con l'adesione al Trattato di Maastricht e l'introduzione dell'euro. In queste circostanze, le autonomie locali hanno rimodulato le forme di sostegno ai processi di sviluppo economico, conseguendo risultati alterni anche a causa delle incertezze del complessivo processo di riforma del modello istituzionale e, soprattutto negli ultimi anni, dei crescenti vincoli e limiti finanziari. Il volume analizza le principali caratteristiche di questo percorso generale attraverso l'analisi delle strategie di bilancio attuate dalla Provincia di Roma dopo l'ingresso nel sistema di Maastricht e la nascita del Patto di stabilità interno, evidenziando il collegamento - reso sempre più stringente dai mutamenti del contesto economico nazionale e internazionale - tra sviluppo economico, riforme istituzionali e obbligo di contenimento della spesa pubblica. -
La fabbrica della crisi. Finanziarizzazione delle imprese e declino del lavoro
Negli ultimi trent'anni, l'accumulazione finanziaria è diventata progressivamente l'obiettivo primario delle grandi imprese. La produzione e il lavoro si sono profondamente trasformati in vista del conseguimento della massima valorizzazione possibile del capitale degli investitori. Una lunga sequenza di cambiamenti normativi, istituzionali e culturali ha costruito una continuità fra i mercati finanziari e la sfera della produzione. Questo libro ricostruisce il processo di finanziarizzazione delle imprese sulla base di una ricognizione teorica e di un'ampia ricerca empirica riferita al caso italiano. Il declino del lavoro - dimostrano gli autori - è parte costitutiva e complementare di questa vicenda: i diritti e il potere d'acquisto dei lavoratori sono stati piegati alle esigenze di redditività degli investimenti, ossia a quella specifica forma di competitività che le imprese esercitano in quanto attori dei mercati finanziari. Per riprendere un programma di civilizzazione dell'impresa e del mercato del lavoro - condizione indispensabile per uscire in maniera non effimera dalla crisi del capitalismo - occorrerà da un lato regolamentare la finanza, dall'altro ricostituire un quadro di robuste tutele del lavoro e dei lavoratori, anche in una prospettiva di democrazia industriale. -
Il partito e il movimento. Comunisti europei alla prova del Sessantotto
Il libro traccia un profilo di tre partiti comunisti dell'Europa occidentale durante gli anni Sessanta. Il Partito comunista italiano, il Partito comunista francese e il Partito comunista portoghese sono studiati in un periodo di particolare fermento politico e sociale. Partendo dalle novità di inizio decennio e giungendo alle soglie degli anni Settanta, lo studio si concentra in particolare sulla gestione, da parte dei dirigenti dei tre partiti comunisti, del dissenso politico e culturale maturato soprattutto negli ambienti studenteschi e sfociato nelle proteste della fine del decennio. Ne emerge un quadro che evidenzia il rapporto dei tre organismi politici con i rispettivi contesti nazionali e con mobilitazioni per certi versi estranee agli apparati di partito, che vissero situazioni di conflitto provenienti in parte dall'esterno e in parte dai partiti stessi. Lo sguardo comparativo mette in risalto analogie e differenze del PCI, del PCF e del PCP di fronte a contestazioni studentesche multiformi e non riducibili a una generica ribellione giovanile e permette di evidenziare le sfaccettature di tre partiti nella declinazione della comune appartenenza comunista. -
Un meraviglioso ordegno. Paradigmi e modelli nel «Pasticciaccio» di Gadda
Dal 9 all'11 maggio 2012 si è tenuto all'Università di Basilea un convegno internazionale su ""Quer pasticciaccio brutto de via Merulana"""". I saggi qui raccolti, firmati da studiosi dell'Università di Basilea e da alcuni tra i più noti specialisti di Carlo Emilio Gadda, costituiscono un complemento critico ed esegetico all'interpretazione di uno dei romanzi più complessi e affascinanti della letteratura italiana. Il confronto attivo di metodi diversi e di competenze molteplici, applicati a un'unica opera, ha consentito un'ampia e nuova riflessione su uno degli scrittori più significativi del Novecento europeo. I contributi qui presentati costituiscono un riferimento essenziale per ogni futuro studio del """"Pasticciaccio"""" e del suo autore. Spaziano dalla riflessione sulla presenza di modelli e suggestioni provenienti dalla letteratura inglese, americana e francese (Shakespeare, Hawthorne, Poe, James, Balzac) all'indagine sul tragico e sulla tragedia, dall'importanza della cultura figurativa alla polarità del tempo e del male, dall'analisi della plurivocità e dei regimi di focalizzazione al confronto con """"l'Adalgisa."""""" -
La forza riformatrice della cittadinanza attiva
Uno dei paradossi del trentennale dibattito italiano sulla riforma della politica è che, nel declino e nella deriva del sistema dei partiti, la crescita umana e la partecipazione in forme molecolari di autonomia dei cittadini sono avvenute nel solco del disegno costituzionale, e ne hanno assicurato tenuta e sviluppo. Forze sociali diffuse, poco organizzate e indicate come ""minori"""", quindi per definizione politicamente deboli (associazioni, volontariato, cittadinanza attiva), hanno conseguito in un quarto di secolo un effettivo empowerment e alla lunga appaiono le sole portatrici di una riforma, avendo già indotto una significativa trasformazione, lenta ma non contrastabile, della nostra democrazia. Protagonisti e guida della riforma quindi risultano gli attori civici, che partiti e media hanno a lungo temuto e cercato di oscurare, e oggi invece corteggiano e tentano di """"cavalcare"""". Le trasformazioni indotte dalla presenza e dalle azioni della cittadinanza attiva hanno segnato leggi nazionali e regionali, la stessa Costituzione, e ora segnano la prospettiva europea e costituiscono una speranza per la fuoriuscita dalla crisi. Questo libro, con la forza di un'analisi giuridica e sociale rigorosa, delinea una sorprendente interpretazione storico-politica, getta le basi di una nuova teoria politica e delle istituzioni e si propone come """"manifesto"""" di una possibile nuova stagione del volontariato e dell'associazionismo di Terzo Settore."" -
Rudolf Steiner
In ""Mein Lebensgang"""" Rudolf Steiner ha presentato la propria vita come un percorso lineare verso il raggiungimento di una conoscenza superiore, e i suoi biografi si sono perlopiù attenuti a questa immagine. Da tempo si avvertiva l'esigenza di un'esposizione critica complessiva della vita e della dottrina di un uomo il cui pensiero e la cui opera sono stati giudicati a lungo in modo contro verso. Heiner Ullrich racconta la straordinaria carriera di Steiner, da figlio di un piccolo impiegato della provincia austriaca a fanatico seguace di Goethe, da predicatore della teosofia a fondatore dell'antroposofia, a fenomeno di dimensioni planetarie, e descrive i principali campi di applicazione della sua dottrina: agricoltura, pedagogia curativa, medicina, educazione scolastica."" -
La minoranza inesistente. I berberi e la costruzione dello Stato algerino
L'Algeria ha una storia complicata: dopo una colonizzazione più che centenaria e una lunga lotta di liberazione nazionale, è passata attraverso il monopolio del partito unico, il multipartitismo e la vittoria di un raggruppamento politico su base religiosa, il radicalismo islamico e la guerra civile. La sua complessa e frammentata società è stata spesso letta attraverso le istituzioni o il movimento nazionale. Studiare i gruppi minoritari, in uno spazio presentato come esclusivamente arabo, risulta quindi particolarmente interessante. I berberi, minoranza linguistica e culturale, nonostante la loro incidenza, sono stati volutamente dimenticati nella narrazione della storia algerina e solo recentemente sono diventati oggetto di studio. Il libro intende contribuire al dibattito storico sulla costruzione dello Stato, ponendo l'accento sull'identità, il dissenso e l'opposizione politica. Se dal 2011 si parla con assiduità di primavere arabe, l'Algeria rappresenta un caso emblematico: la prospettiva - propugnata dal movimento berberista - di una ""Algeria algerina"""" rispetto a quella di una Algeria """"arabo-islamica"""" ha tuttora un'attualità valida ben oltre la realtà maghrebina."" -
Leggere Valéry
In che modo Valéry si pone come punto di passaggio fra la poesia dell'Ottocento e quella del Novecento? Come affronta la grande eredità di Baudelaire e Mallarmé? Come si inseriscono le punte più elevate della speculazione filosofica contemporanea nella sua produzione poetica? Il libro affronta queste e numerose altre questioni, proponendosi come un'introduzione chiara ed essenziale ad uno dei più grandi poeti e pensatori francesi del Novecento. Anche se pensato soprattutto per gli studenti universitari, il testo costituisce un'utile lettura per chiunque sia interessato ad approfondire la conoscenza di questo autore. -
Dante e il mondo animale
Nella Commedia il mondo animale ha un ruolo centrale sin dal primo incontro fra Dante e le tre fiere, e il poeta ne trae ispirazione nelle numerose comparazioni tra peccatori e bestie, nelle rutilanti allegorie dedicate a mostri con tratti ferini, nei molti paragoni suggeriti dalla concreta osservazione di animali o dalla lettura di favole, enciclopedie, bestiari. Nel poema, ma anche nelle altre opere di Dante, l'immaginazione attinge a simboli e traslati del mondo animale, uno dei regni metaforici e dei serbatoi figurativi più largamente impiegati nella poetica del medioevo. I saggi raccolti nel volume, rivolto agli specialisti ma anche al pubblico dei cultori del sommo poeta, analizzano dettagliatamente questa materia fornendone una sistematica messa a fuoco. -
Le ragioni dell'ira. Potere e riconoscimento nell'antica Grecia
A partire dalla basilare categoria umana del dolore provocato dalla deliberata violenza di chi, con la sopraffazione e l'offesa, nega valore all'identità di un altro, il libro esplora il sentimento dell'ira nell'antica Grecia proiettandolo nella sfera dei rapporti di potere tra soggetti e intendendolo, con ciò, quale passione eminentemente politica. Interpretata nella sua interazione con le nozioni di ""hybris"""" e di """"aidos"""", l'esperienza collerica può allora fungere da strumento ermeneutico per una rilettura delle istanze identitarie di una personalità unificata che, adirandosi, dichiara di esistere ed esige un riconoscimento morale. Prefazione di Umberto Curi"" -
Leggere Twain
Quale fu il percorso che portò Twain a diventare, da apprezzato umorista dell'Ovest e conferenziere di grande successo, prima il cantore più celebre della vita e dell'infanzia sul Mississippi, e poi l'autore di apocalittiche visioni sul destino degli Stati Uniti, nonché sferzante critico della loro politica imperialista? Il libro esplora con un linguaggio chiaro e scorrevole la vita e le opere di un autore che, con i suoi mille volti e contraddizioni, ha saputo incarnare come nessun altro luci e ombre del mito e della realtà americani. -
I sistemi produttivi locali. Trasformazioni fra globalizzazione e crisi
Per affrontare i problemi della competitività di un paese occorre guardare agli ecosistemi produttivi in cui le imprese vivono. Questa prospettiva è particolarmente necessaria per l'Italia che - come il libro dimostra - spicca nel confronto internazionale per l'elevata presenza di agglomerazioni di imprese attive nella stessa filiera industriale. Produttività, meccanismi di funzionamento e trasformazioni dei diversi sistemi locali vengono qui esaminati alla luce dei mutamenti nella divisione internazionale del lavoro, dove la frammentazione globale dei processi produttivi tende a sostituire quella locale, tipica dei distretti industriali. Se il meccanismo distrettuale non sembra più sufficiente a fornire, da solo, un vantaggio competitivo nel mercato globalizzato, ciò non vuol dire che i luoghi che si sono affermati grazie a quel modello non possiedano risorse e capacità per rinnovarsi. Tanto meno significa che i vantaggi dell'agglomerazione siano scomparsi: essi restano evidenti nelle maggiori aree urbane, sinora poco studiate in Italia. Per molte funzioni, in un mondo dove conoscenza e innovazione sono i principali strumenti per competere, il ruolo delle città torna anzi a essere cruciale. Postfazione di Giacomo Beccatini -
Lavorare ai tempi di Vitruvio. Aspetti economici, giuridici e culturali in Roma antica
Il tema del lavoro in Roma antica da sempre ha suscitato l'attenzione degli storici ed è stato sovente affrontato attraverso l'analisi di singoli aspetti che lo compongono. Così, studi squisitamente giuridici hanno palesato la loro insufficienza a cogliere la molteplicità delle problematiche coinvolte: sociali, culturali, politiche, economiche. Scopo del volume è quello di approntare una panoramica d'insieme, didatticamente efficace, capace di dare voce alle diverse componenti, restituendo un quadro il più possibile esauriente della complessità dell'argomento, all'interno del quale l'analisi delle fonti letterarie assume singolare rilievo. In particolare, viene esaminata criticamente la testimonianza dell'architetto Vitruvio, vissuto al crocevia delle grandi trasformazioni dell'epoca augustea, quando il contrasto tra la cultura dei ceti dominanti (riluttante a riconoscere dignità al ""lavoro"""") e l'operosità di un popolo laborioso e spesso geniale diventa drammaticamente evidente.""