Sfoglia il Catalogo ibs028
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 9361-9380 di 10000 Articoli:
-
Vincenzo Migliaro (1858-1938). Il pittore di Napoli
Vincenzo Migliaro è stato, e resta ancora oggi, tra gli interpreti più autentici e disincantati di una città il cui passato sembra aver lasciato tracce riconoscibili solo per gli osservatori più attenti. Migliaro, pittore etnico per eccellenza, rimase infatti fedele fino alla fine dei suoi giorni ad una ricerca pittorica di raro rigore intellettuale (""Ho lavorato sempre. Sono povero"""") che individuava nella storia della città la chiave per decifrare umori e inclinazioni della sua gente. Il volume, nell'edizione cartonata con cofanetto, si presenta con un ricco apparato fotografico di circa 100 tavole a colori, di cui oltre 50 rari inediti. L'autore ripercorre la vicenda umana e artistica del maestro napoletano con partecipazione e lucidità di analisi. Inoltre contiene testimonianze rare, raccolte dalla viva voce di chi conobbe Vincenzo Migliaro o tramandate ai propri discendenti come patrimonio di cultura."" -
Francesco Ippoliti. Un anarchico abruzzese agli inizi del Novecento
Francesco Ippoliti, era nato il 12 febbraio 1865 da Silverio Ippoliti, un piccolo proprietario terriero, e da Rachele Ottavi. Compì gli studi a Napoli dove si laureò in Medicina e Chirurgia. Qui si formò in un'atmosfera repubblicana e positivista, per abbracciare successivamente la dottrina anarchica del socialismo, manifestando idee anarchiche in corrispondenza col noto anarchico di Roma Temistocle Ponticelli. Determinante, per la sua formazione politica, fu il rapporto con Monticelli, figura di rilievo nella storia del movimento anarchico italiano e il marchigiano Ottorino Manni con il quale strinse amicizia. Divenne ""il medico dei poveri"""". Si dedicò infatti ad assistere soprattutto la povera gente, dalla quale non pretendeva alcun pagamento. Il Principe Torlonia, prosciugando il Fucino, il terzo lago italiano quanto a grandezza, strappò dalle acque fece 16.000 ettari di terreni da coltivare, istituendo un suo feudo e governato secondo regole medievali, sostenuto dal clero e dalle forze dell'ordine corrotte. Ippoliti, rappresentò il vero spirito della rivolta, incitando i contadini alla ribellione del """"regime feudale"""" nei movimenti di lotta contro lo sfruttamento del loro lavoro. Francesco Ippoliti, morì solo e dimenticato il 7 gennaio del 1938. Abbracciò l'anarchia e fu francescano al tempo stesso, anche se non uomo di fede. Decise di spogliarsi di ogni bene, per essere coerente con la sua scelta: """"Povero fra i poveri, per non essere complice""""."" -
D'Annunzio orbo veggente
Riti, simboli cristiani e massonici nella Prioria del Vittoriale. Nel libro, ""D'Annunzio Orbo veggente"""", l'autore evidenzia come l'occulto in senso lato sia stato una delle componenti fondamentali dell'esistenza di d'Annunzio, come uomo, letterato ed eroe di guerra; ci mostra, inoltre, quanto l'occulto sia stato presente nell'opera del Poeta, nella vita, nelle abitudini, come religione, religiosità, spiritismo, conoscenza e frequentazione di medium, veggenti e cartomanti. È, così, ripercorsa l'intera vita di d'Annunzio con una ricostruzione biografica completamente diversa dalle versioni ufficiali. Alcuni particolari, evidenziati dall'autore, inducono ad ipotizzare che sia avvenuta per ingestione volontaria di veleno, del cui effetto era perfettamente consapevole. L'autore, già in altre occasioni, attraverso le interviste rilasciate da Emy Heufler, la prima ad accorrere nel momento del malore fatale, da Giuditta Franzoni, da Luisa Bàccara e da Emilie Mazoyer, giunte subito dopo, ha fatto rilevare che i resoconti della morte del Poeta, tutti contrastanti e discordanti tra loro, facevano emergere la tesi del suicidio, che, per lui, sembrava essere """"una possibile conferma di un evento volutamente oscurato""""."" -
Dante e il purgatorio
Il Purgatorio è diviso in nove parti: L'Antipurgatorio, il Purgatorio vero e proprio con 7 gironi o balzi o comici, e il Paradiso terrestre. Nei 7 gironi sono puniti i 7 vizi capitali, la cui disposizione è inversa a quella dell'Inferno, andando dal peccato più grave a quello meno grave: superbia, invidia, ira, accidia, avarizia, gola, lussuria. In ogni girone le anime, oltre alla pena alla quale sono condannate, devono meditare sugli esempi del vizio punito e su quelli della virtù opposta premiata. Per esempio, i superbi, oltre a portare sulle spalle un gran masso e a recitare il Pater noster, devono meditare sugli esempi di superbia punita e su quelli di umiltà premiata. Nei 7 gironi, gli esempi descritti da Dante sono complessivamente 53. Il catalogo contiene saggi di Corrado Gizzi, Carlo Fabrizio Carli, Renato Civello, Mario Marti, Gianfranco Ravasi, Giorgio Segatoe la riproduzione, a colori, delle opere esposte da otto artisti italiani: Laura Barbarini, Massimo Campi, Loris Cordenos, Barbara Fragogna, Gabrie Pittarello, Paolo Profaizer, Ruggero Savinio e Vincenzo Scolamiero. -
Dacia Maraini in scena con Marianna, Veronica, Camille e le altre
Questo volume offre un quadro sintetico ma significativo della produzione teatrale della Maraini, che ha trattato con forza e passione il difficile percorso delle donne di ogni luogo, tempo e condizione. È una straordinaria e attenta osservatrice del ricco e inafferrabile universo femminile e delle dinamiche psicologiche che lo contraddistinguono. Nei suoi scritti e nei suoi testi teatrali esplodono sentimenti dalle tinte forti, conflitti struggenti, messi in scena talvolta anche in forma esasperata, ma che arrivano con immediatezza e vigore al lettore o allo spettatore, grazie allo spirito comunicativo che caratterizza tutta la sua attività di scrittrice, drammaturga, docente. Racconta storie di tutti i tempi in un teatro d'impegno e di denuncia per accompagnare le donne emarginate, negate, violate nella lotta per l'emancipazione, per l'affermazione della propria identità, che nonostante tutto sono vitali, combattive, sempre desiderose di non essere sconfitte. Personaggi tormentati, inquietanti, contraddittori, vittime o carnefici, isolate, private della libertà, in conflitto con se stesse e con il mondo. Per coglierli e rappresentarli, ha scelto luoghi difficili, palpitanti di dolore e sangue: le carceri, la strada, le cantine in cui ha portato personalmente la sua testimonianza e il desiderio di farsi portavoce delle istanze di chi non viene ascoltato. -
D'Annunzio e la comarella
L'autrice traccia il profilo di una donna di alte qualità morali e intellettuali, quella Antonietta Treves Pesenti che dai primi decenni del secolo XX al Novecento inoltrato fu, per essere sposa dell'editore Guido Treves, al centro della vita culturale milanese e, di riflesso, di quella italiana tout court. Si succedono, di pagina in pagina, ricordi e notizie dei protagonisti della vita letteraria e artistica dell'epoca: da Gabriele d'Annunzio a Giovanni Verga, da Giacomo Puccini a Eleonora Duse, fino agli scrittori del pieno Novecento, quali Marino Moretti e Massimo Grillandi. Un tratto peculiare del carattere di Antonietta Treves vale qui la pena di sottolineare, quella disponibilità a dare l'aiuto della propria intelligenza e della propria memoria agli altri, anche se sconosciuti, soprattutto ai giovani impegnati nella ricerca e nello studio. Appunto in quest'ottica va inserito il senso di questo volume, che offre un contributo alla conoscenza di un ambiente e di un'epoca. -
Gabriele D'Annunzio pittore
Tra i tanti interessi di d'Annunzio dobbiamo annoverare anche quello di pittore; e, a dimostrare sino a che punto si dedicò a questa attività artistica, vi è questo libro, il quale ci mostra l'entità della sua inclinazione e le opere da lui realizzate. L'autore di questa ricerca è il biografo dannunziano Costanzo Gatta, figlio di Alfredo, che fu giornalista, critico musicale e teatrale del ""Giornale di Brescia"""". Costanzo ha seguito le orme paterne e, ancora oggi, dedica in maniera assidua le sue energie al giornalismo. Nel 1972, inviato a Monaco dal quotidiano """"La Notte"""" per seguire le Olimpiadi, fu uno dei due giornalisti italiani ad annunciare il blitz dei fedayn contro gli atleti israeliani. Per molti anni, infatti, Gatta è stato cronista del famoso quotidiano milanese """"La Notte"""", diretto dal 1952 al 1979 da Nino Nutrizio."" -
Il confine umano. Vite in cerca di pace
Storie vere di sette rifugiati richiedenti protezione internazionale, arrivati in Italia nei Centri di accoglienza dall'Afghanistan, Iraq, Somalia, Palestina, Siria e Pakistan. Sette storie, sette frammenti di vita, sette confini ma, in fondo, un solo confine, quello umano. Nel libro è possibile riscoprire temi semplici, naturali che a volte sembrano non far più parte del nostro senso: Il profumo, L'attesa, Imparare, Il futuro, In cerca di pace, Senza possibilità, A casa. Storie, queste, che fanno annusare motivi e sensazioni rinchiusi in quel limbo, chiamato Centro di accoglienza. -
Gabriele D'Annunzio e il figlio Mario
L'autore indaga sui rapporti del poeta Gabriele d'Annunzio col figlio primogenito, Mario, e ne illustra le fasi alterne, a volte improntate a una sincera affettività, altre volte di brusco distacco. Sebbene fornito di buona cultura e di un'efficace capacità espressiva, venata dalla naturale tendenza alla battuta salace, Mario d'Annunzio fu a lungo costretto a una letargica vita di burocrate, che non gli piaceva affatto. Pur nell'andamento desultorio di cui si è detto, il suo legame col padre dura per lunghi anni, sullo sfondo di un periodo storico tra i più convulsi dell'Italia, sicché la raccolta prevalentemente epistolare, ma anche nutrita di brani giornalistici e testimonianze personali, allestita da Franco Di Tizio, si risolve in uno sguardo ad ampio raggio sulle vicende della prima metà del Novecento. Ed offre anche una probabile risposta a un interrogativo che da tempo percorre l'ormai sterminata bibliografia dannunziana: cioè, se il Vate pescarese sia stato un autentico padre o se abbia sacrificato al culto delle Muse ogni pur doveroso sentimento familiare. La risposta è racchiusa nelle dense pagine di questo volume, sicché al lettore spetta il compito di individuarla. -
Le rotte della musica. I suoni del Mediterraneo
Per gli amanti del jazz, delle musiche di improvvisazione, della world-music, per gli spiriti curiosi che vogliono entrare in contatto con la viva voce dei musicisti. Il Mediterraneo raccontato attraverso le parole dei musicisti. Ottanta protagonisti della vita musicale di una regione ampia, attraversata da suoni e ritmi di ogni provenienza, colorata da strumenti dalle mille voci. Paolo Fresu, Riccardo Tesi, Akim El Sikameya, Abaji, Franco Cerri, Gianluigi Trovesi, Bojan Z e molti altri dipingono un affresco pulsante e vivo, sempre cangiante. Un percorso estremamente libero tra incontri e influenze: artisti che hanno attraversato, nelle espressioni e nelle esperienze, il confine imposto dal mare e dalle proprie tradizioni, senza rinnegarle, per dare vita a sonorità intriganti. Il jazz e l'improvvisazione sono il filo conduttore de Le rotte della musica, un viaggio illustrato dalle fotografie di Andrea Buccella. -
Ciak si legge. Capolavori senza tempo raccontati a chi ha poco tempo
Chi di noi, quando si parla di libri, non ha risposto o si è sentito rispondere almeno una volta: ""No, non l'ho letto. Ma ho visto il film""""? A questa, ormai proverbiale, occasione s'ispira Ciak, si legge, raccolta di letture, commenti e articoli che Dario Pontuale propone per invitare alla riscoperta di alcuni grandi capolavori delle principali letterature mondiali, prestati al cinema. La scelta delle opere non segue criteri cronologici, geografici o tipologici, ma l'incontro dell'autore con quei Classici che sono entrati con forza nella sua vita di lettore. I ritratti degli autori che accompagnano i racconti sono stati realizzati per l'occasione dagli allievi della Scuola Internazionale di Comics di Padova. Disegni figurativi, concettuali, metaforici, graffianti che rilanciano il rapporto tra la parola scritta e l'immagine."" -
D'Annunzio e Antonino Liberi. Carteggio 1879-1933
Antonino Liberi nacque a Spoltore sabato 17 febbraio 1855 da Pasquale e da Fiorangela Conti, entrambi panettieri. Nel 1883 fu nominato ingegnere comunale di Pescara, su proposta di Francesco Paolo d'Annunzio, padre di Gabriele. Il 9 gennaio 1884, a seguito dell'approvazione dell'ultimo piano urbanistico da parte del Consiglio comunale, gli fu affidata l'opera di ampliamento della cittadina adriatica, che all'epoca contava oltre seimila abitanti. Nel 1892 sposò Ernestina d'Annunzio, sorella di Gabriele. Nell'edilizia privata Antonino progettò numerosi importanti villini, specialmente a Roma, dove ripropose i caratteri tipici dello stile Liberty. Nel 1924 realizzò per Vincenzo Clerico un eccentrico villino nella Pineta d'Avalos di Pescara, secondo un gusto intriso di Eclettismo ottocentesco. Fu l'ingegnere più importante d'Abruzzo tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento. Tra d'Annunzio e Liberi intercorse un corposo carteggio, che ebbe inizio sin dall'adolescenza e si intensificò nel 1892, allorquando divennero cognati. -
Gli orrori della Siberia
"Gli orrori della Siberia"""", scritto nel 1900, è un classico romanzo di avventura, nel quale fra i topos tipici di questo genere letterario (il viaggio, la natura contraria, le lotte con le fiere e i traditori...), si individua la percezione dell'impero zarista - potente e crudele, ma ingenuo e corruttibile - che si aveva in Italia all'aprirsi del XX secolo. Prefazione di Claudio Gallo." -
Dante e Francesca da Rimini
Il dramma di adulterio di Paolo e Francesca si consumò nella Corte malatestiana di Rimini, presumibilmente nel 1285, con l'uccisione dei due amanti da parte del marito di Francesca, tra l'indifferenza generale e del tutto ignorato dai documenti e dalla cronaca locale. Lo ricorderà Dante, per la prima volta, dopo circa quindici anni, creando con la sua fervida fantasia l'episodio più popolare e affascinante della Divina Commedia, ma presentando la tragica storia a modo suo. Il testo di Dante occupa la seconda parte del V canto che va dal verso 73 alla fine. Il Poeta, sceso con Virgilio nel secondo cerchio dell'Inferno, dove i lussuriosi sono travolti da una bufera che mai non resta, è attratto da due spiriti che volano avvinti l'uno all'altro. Pregati da Dante si avvicinano e il Poeta chiede a Francesca la causa della loro dannazione. Francesca dopo aver premesso che la sua terra di origine siede presso le foci del Po, prosegue confessando il loro innamoramento. Un giorno insieme si immersero nella lettura di un libro e quando giunsero al punto in cui si descrive il bacio tra Lancillotto e la sua amante, lei fu baciata. Al bacio, fa intendere, seguiranno l'atto peccaminoso di adulterio e la loro uccisione da parte di un parente che è atteso dalla Caina. -
La fine dell'incantesimo. Lettere inedite del 1904 Duse-d'Annunzio
Il nuovo libro di Franca Minnucci, racconta attraverso lettere, telegrammi e documenti inediti, l'anno più difficile e controverso nella vita di Eleonora Duse e Gabriele d'Annunzio: il 1904. L'autrice, una delle maggiori biografe della Duse (sta curando per conto del Comitato Scientifico del Vittoriale l'intero carteggio tra i due artisti), nonché interprete teatrale del personaggio femminile tanto legato al Vate, ricostruisce con precisione in questo libro la lacerazione dei rapporti tra il Poeta e la famosa attrice. In esso ripercorre con un'analisi attenta e capillare, momento per momento, gli eventi, i cambiamenti d'umore, le decisioni improvvise e tutto quel pathos e quella concitazione che si creò nell'anno della messa in scena della Figlia di Iorio. La pubblicazione presenta, proprio per la precisione con la quale è condotta, una rilettura dei fatti di quell'anno ""pazzesco"""" che permette alla studiosa di sostenere l'ipotesi assolutamente nuova ed originale ed anche audace che non fu Gabriele d'Annunzio a impedire, a non volere, a sottrarre l'""""opera bella"""" alla grande Tragica ma fu, senza dubbio, Eleonora Duse che per molti motivi, non volle interpretare quel personaggio: ebbe paura, non colse la grandezza di quel dramma e amareggiata e tradita come donna ed amante, provata fisicamente ed economicamente fuggì da quel personaggio e da un impegno che pur aveva preso con il suo autore."" -
La tormentata vita di Gabriellino d'Annunzio. Nel carteggio inedito con il padre
Nella loro esistenza padre e figlio si sono scambiati oltre mille lettere e questo libro, scritto dal dannunzista Franco Di Tizio, dimostra ampiamente, attraverso la ricca documentazione inedita, come il loro rapporto sia stato travisato, e ci manifesta, inoltre, quanto sia stata travagliata la vita di Gabriellino che, ignorando i consigli paterni, volle intraprendere la carriera teatrale e quella cinematografica, dalle quali, però, ricevette soltanto amarezze e delusioni. -
Dal «Rampigna» all'«Adriatico». Storia scritta e illustrata dei leggendari «Teatri Biancazzurri»
Il volume dal ""Rampigna"""" All' """"Adriatico"""" è il frutto di una ricerca storica avviata nel 1998 dai fratelli Delli Gatti, noti collezionisti ed esperti della storia sportiva pescarese. La ricerca si è concentrata soprattutto sulla raccolta di immagini delle varie epoche e documenti ufficiali depositati negli archivi statali e comunali della Provincia di Pescara. L'opera racconta gli eventi che hanno caratterizzato la storia dei due gloriosi stadi pescaresi attraverso testi, immagini (alcune rarissime ed inedite), carteggi, piante, planimetrie, progetti ed articoli della stampa d'epoca. Oltre a raccontare la storia dei due impianti, vengono descritte le varie modifiche strutturali subite nel tempo, analizzando, con l'aiuto dei carteggi dell'epoca, tutte le fasi evolutive in relazioni a metodologie e tecniche di costruzione utilizzate, evidenziando le molteplici differenze nel tempo e relazionandole al modo di concepire le strutture sportive dai primi anni '20 fino ai giorni nostri."" -
Oceani ad ogni costo
A sessant'anni, Pasquale De Gregorio è uno dei due soli italiani che sono riusciti a portare a termine la Vendée Globe, la regata più massacrante e pericolosa che si disputi sugli oceani. Un giro del mondo in solitario senza scalo e senza assistenza lungo un percorso di 25.000 miglia che corre in sostanza intorno all'antartide, sotto i tre grandi capi continentali di Buona Speranza, Leeuwin e Horn. Questo libro non è solo la storia di una regata, ma il racconto della passione e della tenacia di un uomo che è riuscito a raggiungere il suo sogno più grande nonostante le incredibili avversità incontrate e i pochi mezzi a disposizione. -
Corse dell'altro mondo. da New York a Mosca, da Parigi a Sidney: itinerari, consigli, luoghi da scoprire, cose da sapere per fare jogging all'estero
Viaggiare più di cento giorni all'anno intorno al mondo. La vita di un inviato al seguito del Presidente della Repubblica può essere stressante, addirittura noiosa. Così Nicola Graziani si è inventato un diversivo per le ore libere: correre. Da New York a Mosca, da Sidney a Madrid, da Rio de Janeiro a Stoccolma, alla ricerca di parchi, viali, spiagge ed angoli nascosti. Questo libro raccoglie i suoi percorsi più belli: un racconto di vita professionale, ricco di storie ed aneddoti, ma soprattuttto una guida per correre nei luoghi più suggestivi di 24 grandi città. Consigli ed itinerari ricchi di mappe dettagliate ed informazioni utili (dal tempo di percorrenza di ciascun percorso, al tipo di fondo, al grado di difficoltà). -
Orientàl
La figura biblica del re Salomone, in un episodio carico di sensualità. L'avventura coloniale in Marocco e nell'Algeria. Il conflitto tra Israele e Palestina. Dal soggettista dei film di Marco Ferreri ""L'ultima donna"""" (per cui ha vinto un nastro d'argento) e """"L'udienza"""", tre racconti ambientati in epoche e situazioni diverse, ma tutti riconducibili a un solo luogo, fisico e immaginario: l'Oriente. Un'idea e un luogo rivisitati attraverso gli occhi di un personaggio che attraversa i tre racconti, un occidentale confuso e curioso, non necessariamente liberale né conservatore, che si trova a fare i conti con l'idea che, dell'oriente, ha ereditato.""