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Zátopek. La locomotiva umana
Marco Franzelli racconta a tutti gli appassionati di corsa la storia di Emil Zátopek, la locomotiva umana che per vent'anni non fece altro che correre, macinare chilometri, vincere titoli e infrangere record. Età di lettura: da 12 anni. -
Virus
Età di lettura: da 8 anni. -
Buttati, Bernardo!
Età di lettura: da 8 anni. -
Falla finita!
Età di lettura: da 8 anni. -
Mamma e papà oggi sposi. Ediz. a caratteri grandi
Età di lettura: da 8 anni. -
Ottox100. Da Owens a Bolt, la sfida impossibile di otto medaglie d'oro
Parte la sfida tra i più grandi campioni dei 100 metri. Otto storie di vita al fotofinish, in un ideale filo di lana che lega Abrahams a Bolt. Nell'ultimo capitolo, ai blocchi di partenza, gli otto uomini d'oro sono pronti a scattare per un'incredibile fantacorsa ad armi pari. Chi sarà l'uomo più veloce di tutti i tempi? Un celebrazione straordinaria della gara più amata delle Olimpiadi. -
Per un filo di fumo
Età di lettura: da 9 anni. -
Le cronache di Befa. Il fiume infuriato
In quella mattina di novembre, Gigi il Bisonte osservava serio il fiume che scorreva a pochi metri da lui e dalla sua sedia. C'era qualcosa che non lo convinceva ma che ancora non riusciva a capire. Qualcosa che non lo metteva di buon umore. Età di lettura: da 9 anni. -
Io no!... O forse si
Non sono gay perché ho portato un cane al ballo. Ho portato un cane al ballo perché sono gay."" Questa spiegazione suonava confusa anche a me. Steven ama ballare la square-dance con sua madre, non ha mai baciato una ragazza, è incantato dallo smagliante sorriso del professor Bowman, ma è sicurissimo di non essere gay... Età di lettura: da 11 anni."" -
Lo psicologo che... non ti aspetti. Piccolo manuale di sopravvivenza «imprenditoriale» per il giovane psicologo
In questo ""manuale di sopravvivenza"""" per giovani psicologi, Aisha, viaggiando per mezza Italia, ha raccolto dal vivo le piccole grandi storie di successo professionale dei suoi colleghi, per mostrare che, per quanto faticoso, è ancora possibile costruire una professionalità soddisfacente per sé e per gli altri, con grande perseveranza, molto entusiasmo e... qualche piccolo trucco! Aisha, infatti, offrirà ai lettori in modo chiaro e immediato tutti gli elementi caratteristici e le peculiarità che hanno permesso ai colleghi intervistati di """"farcela"""", trasformando questo libro in uno strumento duttile da cui distillare spunti, idee e consigli per esercitare il mestiere per il quale si è studiato."" -
Chirone. Dinamiche dell'identità di genere
Il testo raccoglie contributi di esperti appartenenti a diversi ambiti (antropologico, clinico, filosofico, giuridico, mass mediatico, psicoterapeutico, psicoanalitico) nell'obiettivo circoscritto di chiarire alcune ambiguità e di fornire al lettore uno strumento interpretativo della realtà. Il testo fotografa la situazione attuale e cerca di fare chiarezza in un momento storico in cui l'identità di genere, e la connessa possibilità di vivere secondo il proprio orientamento sessuale, hanno cessato di essere punti cardini della libertà personale per divenire talvolta oggetto pubblico di contesa. Oggetto pubblico di manipolazioni ideologiche e politiche, non di rado anche sfioranti a margine la sfera della religione e dell'etica. La derivante confusione sovente rende problematica ai soggetti interessati anche la consueta quotidianità. A volte inficia la possibilità di prendersi adeguatamente cura di sé, laddove la dimensione identitaria e l'orientamento sessuale configurino un disagio. Il libro, curato da Simonetta Putti, raccoglie i contributi di: Bruno Callieri, Tonino Cantelmi, Silvana G. Ceresa, Antonio Dorella, Maurizio Paganelli, Letizia Proietti, Desirèe Pangerc e Ferdinando Testa. Interviene a dare testimonianza anche M.M., che ha svolto un percorso di analisi junghiana. -
La nebbia e il fumo
Càpita a Emma, in età matura, di scoprire il lato oscuro di suo marito, un segreto che egli ha saputo tenere nascosto tra le pieghe di una esistenza quieta e irreprensibile. La rivelazione le sconvolge la vita con la violenza delle novità inaspettate. Un passo dopo l'altro, costretta a rivedere le proprie certezze, Emma deve affrontare situazioni grottesche, al contatto con persone lontane dal mondo in cui ha sempre vissuto. Come in una caduta senza fine, la sua vita si trasforma in un percorso irreale, nel quale si alternano silenzi e urla, tracce nascoste e segreti svelati, e dove canuti avvocati fanno il doppio gioco (o forse no), mentre domestiche a ore si rivelano più acute di chi offre loro lavoro. Eppure, in questo vagare tra luoghi e persone, alcuni personaggi le mostreranno il loro lato positivo, la generosità che forse Emma non aveva mai incontrato. Alla fine di questo privato tormento essa uscirà profondamente arricchita, consapevole che esiste un'umanità capace di sopportare le proprie sofferenze con dignità e con coraggio. Con essa la donna finirà per sintonizzarsi, facendo suo il nuovo che la scoperta ha portato alla luce. -
Vincere Barbablù. Se si può uscire dalla «schizofrenia» forse si può uscire da qualsiasi disturbo
Una storia vera raccontata di una psicosi schizofrenica a lieto fine. Un messaggio salvifico di guarigione. La denuncia della gravità dei segreti e dei doppi messaggi. Un intervento combinato di una psichiatria dal volto umano con una psicoterapia rogersiana pura nella modalità di essere come cura. Nel '76 Carl Rogers denunciava la ""disumanizzazione crescente della nostra cultura, nella quale non conta la persona ma unicamente la sua scheda perforata e il numero della sua tessera assistenziale"""". Ma già dieci anni prima i Gruppi d'Incontro andavano incontro a quel bisogno sempre crescente di relazioni umane spontanee e autentiche, di trovare un nuovo senso e significato alla propria esistenza."" -
Senza pietà. Su alcuni costumi de' moderni italiani
"Cosa pone un uomo in risalto rispetto ad altri? Quali i suoi propositi, i suoi ragionamenti ed i suoi gusti? E tu a che genere appartieni: a quello d'iniziativa, oppure dovendo attraversare il fiume aspetti che le acque passino? Se è così, ne sei orgoglioso, o ti domandi il perché e se in effetti tu agisca secondo la tua natura? Sicuro di sé, certamente, dev'esser l'uomo di rilievo, ma non è capace di ottener ragione se non quando ha cognizione di quanto relativa sia la verità delle opinioni. Cosa invece rende un uomo umile felice di sé? Risposta a domande simili ed opposte, si dipanano qui nel mio libretto: il modo desueto si adegua ai contenuti negli intervalli di una battaglia spietata.""""" -
Errare umanum est. L'errore nella pratica psicoterapeutica. Pazienti e terapeuti che sbagliano
Il volume sostiene che l'errore sia ineludibile in ogni attività dei viventi e addirittura che sia alla base dell'evoluzione della vita. Esso lo si ritrova nei complessi processi che danno origine alla sofferenza psichica ed è costantemente in agguato anche nell'operare degli psicoterapeuti esperti che tuttavia tralasciano di riportarne esempi nei resoconti dei loro casi. Cerchiamo di descrivere quali siano gli errori più frequenti per cercare di evitarli e soprattutto come utilizzare terapeuticamente quella quota che resta comunque ineliminabile a partire dalla nostra esperienza clinica e didattica. -
Giambattista della Porta in edizione nazionale
Atti del Convegno di studi svoltosi a Napoli, 26-28 ottobre 2004, promosso dal Comitato per le celebrazioni del IV centenario dell'Accademia dei Lincei e dall'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici. -
Dalla «Scienza nuova» all'ermeneutica. Il ruolo di Giambattista Vico nella teoria dell'interpretazione di Emilio Betti
«Che il lavoro che brevemente presento entri a far parte di una collana dedicata a momenti e problemi della storia del pensiero spinge a vedervi applicato il criterio del right man at the right piace con una non abusiva sostituzione dell'opera alla persona e ciò con riguardo sia ai «momenti» sia ai «problemi». L'autore infatti approfondisce bene il pensiero di Vico nella riflessione, peraltro correttamente rifiutata, che se ne è avuta da parte in specie di Croce e non meno bene il costituirsi del pensiero ermeneutico bettiano con il rifarsi a Vico. Dopo di che il rapporto così instaurato diventa la base valida di una verifica importante, vale a dire della qualità della Scienza nuova come hermeneutica historiae, una scoperta, come sappiamo, di Emilio Betti. Qui Daniele Piccini indica la progressiva articolazione di questa scoperta, dai momenti iniziali, che sono quelli della storia del diritto e del metodo, a quelli che via via si manifesteranno nella concreta ricerca bettiana da cui è nata la teoria generale dell'interpretazione fino alla definitiva e determinante lezione su I principi di Scienza nuova di G. B. Vico e la teoria della interpretazione storica. Un itinerario che io stesso ho tentato a suo tempo di tracciare attraverso scritti vari di Betti per mostrare il nesso strutturale tra diritto, metodo ed ermeneutica che si è venuto formando in quel pensiero...» (Dalla Presentazione di Giuliano Crifò) -
Strade e storiografia. L’Italia di Napoleone
Il volume raccoglie alcuni saggi inediti e altri apparsi nelle seguenti pubblicazioni: Gli ingegneri nella storiografia dell'Italia moderna. Il periodo francese nell'ultimo ventennio, in “Storia Economica”, VIII, 2005, 3, riproposto in “L'ingegneria e la sua storia. Ruoli, istituzioni, contesti culturali del XIX e XX secolo”, a cura di A. Di Leo, Cava de' Tirreni 2007; La storiografia delle strade italiane in età moderna. Gli anni francesi, in “Storia Economica”, VIII, 2004, 2-3, riproposto con lievi modifiche in “Le vie di comunicazione in Italia: storia e storiografia”, a cura di L. Blanco, in “Archivio Trentino”, 2, 2005; La storia postale italiana. Rassegna bibliografica e note metodologiche, in “RNR”, 1, 2001; Vie di comunicazione e territorio in Italia tra Perronet e Mac-Adam, in “Territorio e storia. Potere, scienza, cultura”, a cura di L. Blanco, Milano 2008; In giro per l'Europa. Il viaggio di istruzione di Luigi Giura e dei suoi allievi della Scuola di Applicazione di Ponti e Strade del Regno di Napoli (1826-1827) nel processo formativo degli ingegneri napoletani, in “Viaggi di istruzione”, a cura di C. Lacaita, Milano 2008. -
Candido e il Leviatano. Vita e opere di Leonardo Sciascia
«Scrivendo questa monografia (apparsa in romeno presso la Casa Editrice dell'Istituto Culturale Romeno nel 2004) non mi ero chiesta con troppa insistenza quali e come sarebbero stati i miei lettori: perché latente, dentro la mia mente ed anima, c'era la certezza di rivolgermi a romeni che conoscono forse poco o affatto l'uomo Sciascia e la sua opera, che hanno un'idea piuttosto vaga della storia politica e culturale dell'Italia nella seconda metà del Novecento, ma che sicuramente hanno vissuto, almeno in parte, la nostra dittatura (non l'«eterno fascismo italiano» di Sciascia, ma l'eterno comunismo romeno — per altro non molto dissimili), col suo controllo ideologico e la sua polizia politica (che ha tante cose in comune con l'OVRA, ma anche con l'Inquisizione spagnolesca della Sicilia, che ritornano ossessivamente in Sciascia); che, dopo, hanno vissuto la grande speranza della libertà e del cambiamento per vedere poi come i più fedeli della dittatura di ieri diventano i più zelanti fautori della democrazia di oggi, sparpagliandosi per i vari partiti politici dei più vari colori (come gli ex-fascisti in Candido) e servendosi di qualsiasi ideologia purché, al governo o in opposizione, rimangano dentro l'apparato (come i vari politici del Contesto), dentro quella struttura compatta che è il potere effettivo e non trasparente (il Leviatano di Sciascia); che hanno visto come le vecchie relazioni personali si riannodano per costituire gruppi di potere economico sotterraneo, cosche di vario grado ed estensione, che la stampa, finalmente libera ed impotente, chiama, con parola prettamente siciliana, «mafie», e parla di «baroni locali» (termine assolutamente estraneo alla tradizione storica romena, ma familiare a quella siciliana, e diventata perfettamente comprensibile a ogni mio concittadino di oggi); che hanno visto che le nuove leggi, migliori in teoria, in pratica migliori non possono diventare finché si applicano selettivamente secondo i casi e le persone; che lo Stato (cioè quello Stato di diritto, di matrice illuminista, agognato da Sciascia ma ormai da tanti e dappertutto) non si fa vedere; che hanno vissuto la violenza di strada (le famose «mineriadi» — le marce su Bucarest» dei minatori) sotto cui covava una strategia della tensione non molto diversa da quella degli anni di piombo in Italia (ricordiamoci Il cavaliere e la morte di Sciascia); che hanno verificato sul vivo le parole di Sciascia: «non si saprà mai alcuna verità sui fatti delittivi che abbiano un rapporto, se pur minimo, con la gestione del potere...» (Dalla Prefazione) -
Il concetto di astratto nel giudizio sulla Rivoluzione francese. (Burke, Maistre, Cuoco, Hegel, Marx)
In questa collana vengono pubblicati i risultati di ricerche, seminari, convegni o corsi di lezioni su momenti e problemi della storia del pensiero promossi dall'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici.