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Quattro secoli di storia e ricerche naturalistiche nel territorio veneziano, dalle origini al Settecento
Dal Cinquecento in poi si diffuse la moda dei viaggi a carattere naturalistico e, qualche tempo dopo, quello delle collezioni di varie specie. Nelle imbarcazioni degli avventurieri che cercavano nuove terre da colonizzare si imbarcavano curiosi naturalisti che studiavano le nuove specie e ne importavano i semi. I ricchi proprietari di giardini sovvenzionavano spesso questi viaggi pur di potersi vantare di avere nel loro parco un cedro o un altro albero o fiore esotico. Da Venezia partivano numerosi viaggiatori animati da questi propositi ma arrivavano anche molti curiosi che percorrevano gli ambienti lagunari meravigliati dalla ricchezza della flora. Questo libro ripropone quattro secoli di storia e di ricerche in ambito naturalistico tra Cinquecento e Settecento tra curiosità, aneddoti documentati e un ricco album di illustrazioni. -
Giuseppe Dossetti. Un itinerario spirituale
Attraverso i contributi di Giuseppe Alberigo, professore emerito di Storia della Chiesa all'Università di Bologna; di Alberto Melloni, professore ordinario di Storia Contemporanea all'Università di Modena e Reggio Emilia e di Eugenio Ravignani, Vescovo di Trieste, si delinea la figura e il percorso spirituale di Don Giuseppe Dossetti, definito dal cardinale Martini ""un profeta del nostro tempo con la capacità di guardare gli eventi, anche civili e politici, alla luce della fede""""."" -
Atlante degli anfibi e dei rettili del Veneto
Questo volume offre un quadro aggiornato e completo sulla distribuzione degli Anfibi e Rettili nel territorio regionale veneto, sintetizzando e cartografando una notevole mole di dati raccolti negli ultimi vent'anni grazie ad una apposita ricerca sostenuta e realizzata dall'Associazione Faunisti Veneti. Questa indagine ha avuto come obiettivi fondamentali la definizione della composizione attuale dell'erpetofauna veneta, la caratterizzazione della distribuzione geografica delle diverse specie e la valutazione dello status di conservazione delle stesse. Il volume presenta i risultati di questa indagine in forma divulgativa e scientificamente corretta. -
L' intellettuale militante. Saggi per Mario Isneghi
Un omaggio a Isnenghi riunisce saggi di storici e letterati italiani su diversi Rivoluzione Francese fino al Fascismo. I saggi raccolti in questo volume vanno dalla Rivoluzione francese, attraverso ii Risorgimento, fino alle guerre mondiali e ai fascismo, visti attraverso le ricerche e la scrittura di un gruppo di rinomati storici e letterati italiani. Il volume è nato come un omaggio all'itinerario intellettuale e all'opera di uno storico, Mario Isnenghi, che tutti questi temi ha messo al centro del suo lavoro, producendo ricerche proprie e promuovendo o stimolando quelle di altri: in un rapporto inquieto, ma sempre militante ed appassionato, con il presente, il passato, ii futuro. -
Il cantante del lager
"I francesi mi invitarono, assieme a Fellner e il gruppo musicale, nei loro uffici. Mi chiamavano """"italiano piccolo Gigli"""". Cantammo e suonammo tutta la sera, ma a un tratto la luce lampeggiò tre volte. Era il segnale proveniente dall'ingresso che era entrato il Lager Fùhrer e che bisognava scappare. Sul momento io non capii. Rimasi fermo e perplesso mentre tutti se la davano a gambe levate. Ricordo ancora che la fisarmonica pendeva da una sedia, la chitarra a terra, così pure il violino. Quella esitazione mi fu fatale."""" Può la bellezza di una voce o una semplice canzone salvare una vita umana? E quello che è successo al baritono Eno Mucchiutti, deportato politico triestino, che ha vissuto undici mesi tra Dachau, Mauthausen, Melk ed Ebensee. Eno, numero 98748, lavora in condizioni estreme nella cava di Mauthausen, percorre più e più volte la famigerata Totestiege (""""scala della morte""""), scava, ridotto in schiavitù, nelle asfissianti gallerie di Melk. Ma Eno canta. E canta divinamente. I tedeschi lo vengono a sapere, e questo lo aiuta in diversi frangenti, vista la risaputa passione da parte delle SS tedesche verso la musica, specialmente quella italiana. La musica non gli evita le sofferenze, ma in più di una circostanza gli salva la vita. La sua voce, una volta liberata, ha permesso a Mucchiutti di iniziare una carriera di livello internazionale cantando con moltissimi cantanti di fama mondiale nei principali teatri italiani e internazionali." -
Cronaca forense. Avvocati veneziani negli anni Sessanta: impegno, modernità e democrazia
Nel gennaio 1963 usciva il primo numero di ""Cronaca Forense"""", una nuova rivista di diritto promossa da un gruppo di giovani avvocati veneziani. Il periodico si proponeva dichiaratamente """"di esprimere l'intimo senso di disagio che investe molti di noi nella quotidiana fatica professionale; e l'amara constatazione della sempre più diffusa indifferenza per i problemi e le difficoltà della giustizia in Italia """". Nei dieci anni della sua esistenza """"Cronaca Forense"""" diventò un originale laboratorio di dibattito e discussione che affrontò temi e argomenti (dal divorzio all'indipendenza dei giudici, dalla libertà sessuale al diritto di famiglia) cercando di rivolgersi anche ad un pubblico """"esterno"""" alla ristretta cerchia di """"specialisti"""" del settore. Un'esperienza innovativa che contribuì a riflettere profondamente attorno al nodo cruciale, e sempre attuale, del funzionamento e dell'applicazione della Giustizia in uno stato democratico, interrogandosi criticamente sul ruolo dell'avvocatura nel contesto politico e sociale. Il volume ripercorre la storia, le vicende, i momenti salienti del periodico anche attraverso i ricordi e i contributi di alcuni dei protagonisti e una selezione antologica degli scritti pubblicati, che, insieme, testimoniano lo spessore e la vivacità di una rivista capace di valicare i confini locali diventando un punto di riferimento per gli """"operatori"""" del diritto di tutto il territorio nazionale."" -
Non avevo la stella. La testimonianza di una bambina deportata per errore
Un papà, una mamma e una bambina di otto anni. La storia di una famiglia travolta dagli ultimi, terribili avvenimenti della Seconda guerra mondiale. La partenza da Mestre per i Sudeti al fine di ricongiungersi con i parenti di lingua tedesca della madre; un incredibile equivoco burocratico, le vicissitudini della sopravvivenza nei campi di transito e di sterminio dell'Europa centrale, l'arrivo nei territori cechi occupati dal III Reich, il lavoro forzato e finalmente il rientro in Italia, con mezzi di fortuna, dopo la Liberazione, sono osservati in questo libro con gli occhi di una bimba che voleva avere anche lei una stella cucita sul vestito, come i bambini ebrei del lager. Prefazione di Aldo Cazzullo. -
Ritorno a scuola. L'educazione dei bambini e dei ragazzi ebrei a Venezia tra leggi razziali e dopoguerra. Ediz. illustrata
I disegni e le scritture dei bambini sono tracce d'infanzia delicate e preziose, da indagare con infinito rispetto e grande cautela: contengono relazioni e rimozioni, ferite e rinascite, desideri e paure. I bambini e le bambine che nel dopoguerra frequentano la Scuola ebraica di Venezia sono giovanissime vite che portano il peso di esperienze drammatiche: le persecuzioni razziali, il vivere nascosti e braccati, la guerra e, dopo la fine del conflitto, il peso della pace conquistata, con la conta dei sopravvissuti, le assenze, le attese e i silenzi. Gli interrogativi ai quali gli adulti non sanno dare risposta pesano sui bambini salvati: ""Perché hanno fatto questo a noi ebrei?"""". La scuola può diventare luogo di libertà, di accoglienza, di ascolto se non di risposta, di ricostruzione dell'identità, grazie al lavoro di maestre che rinnovano l'insegnamento con passione e perizia, offrendo ai loro alunni e alunne strumenti e stimoli per esprimere il mondo interiore, esplorare l'immaginario, osservare il reale e proiettarsi nel futuro. Fotografie, testi, caricature, ritratti e autoritratti, giornalini fitti di scritture e illustrazioni, parlano dei soggetti e raccontano un'intensa vita scolastica fatta di quotidiana fatica e fughe nei sogni, di elaborazione di ricordi drammatici e di paure riaffioranti, di utopie collettive e desiderio di una normalità da conquistare, con la collaborazione di tutti."" -
Sopravvissuto a Buchenwald e al Vajont. La storia di Geremia Della Putta raccontata da Francesca Bearzatto
"Prendevano un centinaio di noi e ci serravano nella palestra del campo. Le SS salivano sugli spalti in pietra e cominciavano a gettare dall'alto delle gallette, di quelle che davano da mangiare ai loro cani, una ogni cinque minuti. Nella palestra si scatenava la bolgia: una battaglia disperata e feroce tra noi per afferrarle e mangiare. La folla sbandava, schiacciava, calpestava, picchiava. Bisognava stare lontani da quel cibo; speravo con tutte le mie forze che il lancio non arrivasse vicino a me"""". Il mondo rurale, l'adesione al comunismo, il dramma della deportazione e infine la tragedia del Vajont. Una vita sempre in bilico, una grande forza di volontà per resistere. La storia cruda e appassionante di Geremia, un uomo aggrappato alle sue idee che riesce a combattere con i fantasmi della storia." -
Prendere partito. Gianmario Vianello: un intellettuale dalla Resistenza all'impegno politico
A cinque anni dalla scomparsa, un ritratto corale per ricordare Gianmario Vianello (6 maggio 1923-18 maggio 2008), una delle figure più rappresentative della vita politica e culturale veneziana degli ultimi cinquantanni. ""Nei momenti di crisi di una società è necessario guardare al cammino passato, poiché quando si deve ripartire bisogna cercare un punto da cui ricominciare. Le riflessioni riportate in questo libro ci offrono l'occasione per guardare con attenzione alla buona politica e ripensare alle idee che qualcuno prima di noi ha saputo far germogliare. Chi non ha conosciuto Gianmario Vianello può, attraverso le testimonianze che sono qui riportate, immaginare un uomo che ha declinato una personale visione della politica aperta alla società e attenta all'eguaglianza delle persone, ai diritti e doveri per troppo tempo solo citati sulla carta. Nelle riflessioni che seguono appare determinante la sua attività culturale volta sia alla valorizzazione della conoscenza come strumento di riscatto sociale sia come impegno per una collettiva partecipazione alla vita sociale ed economica della comunità veneziana. Dalla Prefazione di Diego Collovini e Pierangelo Piasentier"" -
Il deserto negli occhi
Una storia vera, la vita di Kane Annour Ibrahim, tuareg del deserto: dall'infanzia tra scuola e nomadismo al lavoro come guida turistica; dalla fuga dal Niger, sospettato di appoggiare i ribelli, all'accoglienza in Friuli Venezia Giulia, a Pordenone, ""capitale"""" dei tuareg d'Italia. Una vicenda emozionante, il racconto di un deserto vivo, intenso e di un uomo fiero e coraggioso."" -
Un eroe in famiglia. Mio fratello Janko-Vojko
"Un eroe in famiglia"""" è un memoriale scritto da Radoslava """"Rada"""" Premrl, moglie dello scrittore triestino di lingua slovena Boris Pahor. L'eroe è Janko Premrl, fratello maggiore di Rada, comandante delle brigate antifasciste slovene, caduto in battaglia non ancora ventitreenne nel febbraio del 1943. Negli anni in cui le popolazioni slovene, annesse all'Italia dopo la Prima guerra mondiale, furono oggetto sotto il regime fascista di un'odiosa discriminazione civile, il ragazzo Janko si ribella fino a immolare, da partigiano, la propria giovane esistenza per la libertà della sua terra. Ma non meno coraggiosa è Rada, il cui irriducibile senso della libertà non si ferma di fronte ai pregiudizi di genere, né alle prove più crude della guerra. Intorno ai due fratelli si svela un intenso affresco di vita familiare, tra episodi minimi e felici di vita quotidiana e i momenti drammatici dell'umiliazione, del dolore e del lutto. Il memoriale di Radoslava Premrl scritto tra il 1966 e il 1972, quando le ferite della guerra erano ancora sanguinanti, oltre all'eloquente valore testimoniale conserva una felicità narrativa a cui questa traduzione italiana rende finalmente merito. Prefazione di Boris Pahor" -
Un' avventura politica. Aldo Camponogara. Dalla Resistenza all'impegno civile
Aldo Camponogara è stato, nella provincia di Venezia, un protagonista della lunga stagione politica e culturale che va dalla Resistenza alla fine del secolo. Dalla partecipazione diretta alla lotta di liberazione alla militanza a tempo pieno nel Pci, dai ruoli svolti nelle amministrazioni locali al coinvolgimento da imprenditore nell'azienda familiare, quella di Aldo Campongara è una storia politica ricca sotto il profilo umano ed emblematica, nel contesto delle ampie e profonde trasformazioni sociali ed economiche che hanno caratterizzato il secondo Novecento nel Portogruarese e nel Veneziano. Questo libro-intervista ripercorre la biografia di Camponogara legando la vicenda individuale a quella delle generazioni che hanno percorso la faticosa strada della lotta antifascista e coerentemente voluto la ricostruzione democratica del nostro Paese. -
Riscatto mediterraneo. Voci e luoghi di dignità e resistenza
La Primavera araba e i movimenti degli Indignados hanno riportato il Mediterraneo al centro dei grandi cambiamenti della storia. Chi sono i protagonisti di queste ribellioni? Come si muovono, come si organizzano e in cosa sperano i giovani di questa generazione in rivolta? Che cosa hanno in comune questi movimenti che, in questi tempi di crisi, hanno tracciato il cammino di rinascita e progresso della regione ""culla delle civiltà""""? """"Riscatto mediterraneo"""" è un reportage letterario che, dalla Tunisia alla Libia, dall'Egitto alla Siria, passando per Tel Aviv, Atene, Madrid o la Val di Susa, dà voce a coloro che, a costo di sfidare la morte, hanno preso in mano il proprio futuro ribellandosi all'ingiustizia. Prefazione di Leoluca Orlando."" -
Venezia è una fisarmonica. Storie di un cantastorie
"Mètite in testa che la fisarmonica ti ga da impararla, parché chi che sa un strumento no mor da la fame. Mal che la vada, un posto al ponte de l'Accademia ti lo troverà sempre"""". Con grande saggezza popolare, Enrico Bertelli, operaio all'Arsenale di Venezia, così si raccomandava al figlio, il piccolo Gualtiero, che imbracciava a mala pena una fisarmonica ben più grande di lui. Gualtiero Bertelli, cantastorie veneziano, è andato molto più in là del """"ponte dell'Accademia"""", e non solo grazie alla musica. Dove, come e con chi lo racconta in questo libro che ha Venezia - la sua storia, il suo immaginario, la sua vita quotidiana - come spartito e una fisarmonica come voce per interpretare una vita dalle molte stagioni: quella dell'infanzia alla Giudecca, romanzesco microcosmo popolare, e quella dell'impegno artistico e politico e degli incontri con Luigi Nono, Mario Isnenghi, Giuliano Scabia, Gianni Bosio, Roberto Leydi, Dario Fo, Giovanna Marini, Ivan Della Mea e molte altre figure della cultura italiana tra gli anni Sessanta e Settanta; quella degli anni del lavoro come maestro elementare e come amministratore locale; fino alla più recente stagione che lo ha riportato a calcare con successo il palcoscenico nella forma del teatro-canzone. Una memoria privata e pubblica che attraversa settant'anni di storia italiana, tra musica e politica, impegno artistico e civile con il tono leggero e corale di una commedia goldoniana." -
Vivere e morire con dignità
Gli ultimi giorni di una persona cara sono difficili da affrontare, per il malato, stremato dal dolore, e per i parenti, stretti attorno a lui, che condividono la sua sofferenza. In quei momenti ci poniamo diversi interrogativi, nell'arduo tentativo di dare un senso alla vita e alla morte. Nel mondo occidentale l'innalzamento dell'età media della vita unito alle acquisizioni scientifiche, mediche e tecnologiche, hanno protratto a lungo l'esistenza, trasformandola a volte in una vita solo biologica, in una presenza assente come per le persone in stato vegetativo permanente o in una sopravvivenza dolorosa. In alcuni casi sembra quasi che più che aiutare la vita si cerchi di impedire la morte. Qual è il confine tra cura e accanimento terapeutico? Si può decidere la propria morte? Come trovare, da credente, una dignità nella morte? In questo libro si analizza il tema del fine vita cercando delle risposte a queste domande dal punto di vista religioso, etico, legale e medico, con interventi di Beppino Englaro, padre di Eluana; dell'avvocato Giulia Facchini Martini, nipote del Cardinal Martini; di Don Pierluigi Di Piazza, fondatore del Centro di accoglienza Ernesto Balducci; di Vito Di Piazza, primario di Medicina Interna all'Ospedale di Tolmezzo (Ud) e di Marinella Chirico, unica giornalista ammessa al capezzale di Eluana alla casa di riposo La Quiete di Udine. -
Il principe volante
Barbara Alberti racconta e manipola con affetto e malizia la vita di Antoine de Saint-Exupéry, il celebrato autore de ""Il piccolo principe"""", l'eterno bambino che smaniava di volare. Ne narra l'infanzia di giochi e sogni, la maturità divisa fra il cielo e la scrittura e soprattutto l'amore segreto per un compagno di collegio chiamato pudicamente X. """"Una sola cosa è vera per intero: Antoine ama X e l'amerà per sempre"""". Su questa suggestiva certezza si fonda l'epopea bislacca del """"Piccolo Principe"""" che Barbara Alberti immagina come una delicata dichiarazione d'amore per l'amico e come la più incantevole e sentimentale metafora dell'amore fra uomini. Il tono lirico e insieme ironico della fiaba è illustrato da Filippo Martinez."" -
Il sognatore di fantasmi
A metà degli anni '90, in piena emergenza Aids, poco prima dell'introduzione dei ""nuovi farmaci"""", un insegnante di chitarra classica, ebreo americano, lascia gli Stati Uniti per stabilirsi nel periferico Portogallo. È una fuga. Ad inseguirlo, i """"microscopici cosacchi"""", responsabili di una strage moderna che ha falcidiato i suoi amici e soprattutto il fratello, morto a soli trentanove anni di Aids. Ossessionato dai ricordi, terrorizzato all'idea di partecipare all'ennesimo funerale, è convinto di avere trovato a Oporto un rifugio sicuro. Ma presto """"l'Angelo della Morte"""" tornerà a trovarlo. Il suo studente migliore, il giovane António, scopre di essere sieropositivo e l'incubo cui aveva cercato di sfuggire torna a farsi minaccioso. In un primo tempo è tentato da una nuova fuga verso terre ancora più lontane, ma poi è attratto dalla """"magia della speranza"""". Il suo nuovo compito sarà convincere Antonio di avere diritto alla speranza, di avere diritto al futuro nonostante la malattia. Proprio per questo, progetta uno strano viaggio per le strade d'Europa nel quale verrà coinvolto un terzo e inaspettato protagonista."" -
Le confessioni di Peter Smart. Autobiografia di un attore fallito
Attore fallito, reduce dall'ennesimo e ridicolo tentativo di suicidio - ha ingerito i tranquillanti del cane della moglie - Peter Smart prova a ripercorrere la propria esistenza regalandoci una galleria esilarante e allo stesso tempo crudele di personaggi grotteschi e indimenticabili: dalla severissima e spietata madre, esempio inarrivabile di ""madre castrante"""", alla nonna Smart, dolce e affettuosa, ma misteriosamente attratta dai romanzi ricchi di morbosa violenza; dall'energico dottor Cottie, autore del più noioso libro nella storia dell'umanità, """"Con lo stetoscopio e lo scalpello"""", allo stravagante Neville Drake, coinquilino e collega in scena, che consente a Bailey di rappresentare uno spassoso e implacabile ritratto del teatro sperimentale dell'epoca, sempre in bilico tra cialtroneria e dilettantismo."" -
Ragazzo di città
Vincitore del Premio Fuori! 2018rnNel 1962, un giovane e sprovveduto White sbarca a New York. È l'inizio di una storia, o di un ""romanzo"""", che dura ancora, ma che ha i suoi passaggi più eccitanti e sorprendenti negli anni Sessanta e Settanta. Allora la città era """"così pericolosa ed economica da poter accogliere gli artisti senza un soldo"""". Una città allo sbando e in bancarotta, pericolosa e sudicia. Mucchi di spazzatura maleodorante restavano a marcire in strada per giorni, nel 1977 un blackout generale provocò saccheggi e arresti di massa, i newyorkesi fuggivano dalla loro stessa città trasferendosi sulla mite costa Ovest. Pericolosa e libertaria, sudicia e colta, la New York di quegli anni è il teatro della protesta contro la guerra nel Vietnam, delle prime manifestazioni a favore dell'ambiente, delle lotte femministe e infine del movimento di liberazione omosessuale, inaugurato dalla rivolta di Stonewall, nel 1969. """"Una discarica a cielo aperto, con aspirazioni artistiche elevate"""", un laboratorio sociale e culturale, nel quale Edmund White ha modo di conoscere e frequentare giganti dell'arte e della cultura come Susan Sontag, William Burroughs, Bob Wilson, Elizabeth Bishop, Jasper Johns, Robert Mapplethorpe, qui ritratti nella speranza di contribuire a spiegare il rapporto tra il loro temperamento, le loro ossessioni e la loro arte.""