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Lo straniero. Vol. 57
Lo straniero"" è una rivista mensile fondata da Goffredo Fofi che si occupa di arte, cultura e società. Gli articoli di questo numero sono di: Wislawa Szymborska; Neliana Tersigni; Marco Ansaldo; Alessandro Leogrande; Federico Varese; John Le Carré; Maria Nadotti; Luigi Monti; Renato Novelli."" -
Lo straniero. Vol. 58
"Lo straniero"""" è una rivista mensile fondata da Goffredo Fofi che si occupa di arte, cultura e società. Gli articoli di questo numero sono di: Simone Weil; Vittorio Giacopini; Yitzhak Laor; Alessandro Triulzi; Luca Lambertini; Giacomo Borella; Raúl Cárdenas; Andrew Freear; Wendell Berry; Antonio Pascale; Giovanni Zoppoli." -
Lo straniero. Vol. 59
"Lo straniero"""" è una rivista mensile fondata da Goffredo Fofi che si occupa di arte, cultura e società. Gli articoli di questo numero sono di: Simone Weil; Vittorio Giacopini; Yitzhak Laor; Alessandro Triulzi; Luca Lambertini; Giacomo Borella; Raúl Cárdenas; Andrew Freear; Wendell Berry; Antonio Pascale; Giovanni Zoppoli." -
Lo straniero. Vol. 61
"Lo straniero"""" è una rivista mensile fondata da Goffredo Fofi che si occupa di arte, cultura e società. Gli articoli di questo numero sono di: Irving Howe, Alessandro Messina, Michele Esposito, Pino Ferraris, Francesco Ciafaloni, Laura Gonzales, Rithy Panh, Walter Romeo, Ivan Illich." -
Lo straniero. Vol. 65
"Lo straniero"""" è una rivista mensile fondata da Goffredo Fofi che si occupa di arte, cultura e società. Gli articoli di questo numero sono di: Sujata Bhatt, Piergiorgio Giacchè, Goffredo Fofi, Majid Rahnema, Daniele Archibugi, Raffaele Marchetti, Guido Viale, Enzo Ferrara, Njabulu Ndebele, Johan Deflander, Alessandra Di Majo." -
Sovversivi del gusto. Secondo viaggio fotografico nel mondo dell'enogastronomia che resiste. Ediz. illustrata
Il secondo viaggio nell'Italia golosa: un viaggio per racconti e immagini tra altri Sovversivi del Gusto, persone, intere famiglie, giovani, che hanno scelto di difendere la propria storia e il proprio legame con la terra, attraverso la produzione di vini e cibi eccellenti. Oggi è aumentata la famiglia di chi crede che possano sopravvivere prodotti buoni, tradizionali e autentici anche all'interno del mercato globale. Una cinquantina di storie di scelte incredibili che raccontano come l'agricoltura e l'artigianato alimentare siano una strada alla quale guardare con interesse per salvaguardare l'ambiente, i saperi, l'autentica cultura regionale, la provincia e soprattutto la montagna italiana. I Sovversivi del Gusto, nati nel Bresciano da un'idea dell'oste Adriano Liloni, sono oggi una realtà, sparsi a macchia di leopardo per tutta l'Italia, isole comprese. -
Rimini ailoviù. Racconti dalla provincia. DVD. Con libro
80 minuti di video (più sette extra assolutamente inediti) per la riproduzione su Dvd dello spettacolo che ha fatto il tutto esaurito nelle sue rappresentazioni a teatro. Con un mix originale tra video e riprese inedite, il duo GennariBalducci ci guida in un percorso intenso tra le emozioni, le contraddizioni, le ricchezze di un territorio (e i suoi abitanti) unico al mondo, come quello Riminese. Ad accompagnarle in questo viaggio due supporter di eccezione: lo scrittore Marco Missiroli, che per l'occasione ha scritto un racconto inedito, ed Eron, uno dei più importanti street artist italiani che ha regalato a Rimini Ailoviù le sue visioni, i suoi affreschi da moderno Giotto. -
Il Regio Esercito nella bufera della rivolta albanese (maggio-agosto 1920)
Durante la Grande Guerra, il fronte albanese venne ad assumere grande importanza quale baluardo al predominio austriaco sull'Adriatico. In particolare, nell'estate del 1918 ebbero luogo violenti combattimenti, nei quali rifulse il valore della cavalleria italiana: non furono solo 2 reggimenti, il 22° Cavalleggeri di Catania e il 30° Cavalleggeri di Palermo, ad essere decorati al valor militare, ma anche caso unico nella storia dell'Arma un singolo squadrone, lo Squadrone Sardo. Finita la guerra, l'incertezza della politica estera italiana e il nascente nazionalismo albanese posero le condizioni da cui scaturì una rivolta che nulla ebbe ad invidiare, quanto a violenza ed estensione, alla sollevazione delle tribù libiche del 1915. In particolare, tra il maggio e l'agosto del 1920 il Regio Esercitò dovette affrontare la ribellione di migliaia di armati. Nonostante il valore dimostrato dalle poche forze presenti in Albania la situazione si fece ben presto disperata perché il Governo italiano, incapace di fornire un'adeguata risposta politica, abbandonò al proprio destino le scarse truppe ivi dislocate. -
Forze armate della R.S.I. sul confine occidentale
La storia dei reparti RSI schierati sul fronte delle Alpi Occidentali. Intere Divisioni vennero impiegate nel contrastare le mire dei Francesi che intendevano annettere larghe porzioni del territorio del Piemonte e della Valle d'Aosta che, secondo loro, anelavano a diventare francesi. Oltre che con l'occupazione militare, i Francesi svilupparono una forte propaganda e un pesante appoggio alle forze autonomiste presenti nella Valle d'Aosta, con il chiaro intento di scorporare tutta, o in parte, la Regione dall'Italia. A far fronte agli attacchi delle truppe francesi, appoggiate da reparti americani, e sostenuti pesantemente dalla ricchissima logistica alleata, erano poche truppe tedesche e molti reparti italiani di alpini, granatieri, bersaglieri, paracadutisti, artiglieri, migliaia di soldati che combatterono sino alla fine di aprile, e alcuni sino al 5 maggio, per bloccare l'avanzata dei Francesi e consentire alle truppe alleate, risalenti dalla Linea Gotica, di raggiungere prima dei transalpini i confini. -
Sotto un'unica bandiera. La Croce Rossa Italiana nella seconda guerra mondiale
Storia della Croce Rossa Italiana durante la seconda guerra mondiale. Organizzazione e uniformi del Corpo Militare e delle infermiere volontarie della Croce Rossa dal 1940 all'8 settembre 1943, nel regno del Sud e nella Repubblica Sociale Italiana. -
Ennio Bianchi, una vita spezzata. La guerra di Spagna nelle foto di un aviere fontanese
Ennio Bianchi, di Fontana Liri (FR), arruolatosi nella Regia Aeronautica, si ritrova in piena guerra di Spagna (1936-39). E nella successiva, dalla quale non fa ritorno. La sua è la microstoria di un fontanese che vive la sua vita nel contesto in buona parte tipico di quel tempo: la famiglia patriarcale e numerosa, le condizioni generali e familiari non ottimali, il piccolo paese con le sue caratteristiche sociali e culturali. Fattori che, sommati ad altri, spingono in gran parte il nostro protagonista a scegliere l'arruolamento nella Regia Aeronautica. Per volontà di migliorarsi e sostenere economicamente la famiglia, uscire dal piccolo orizzonte locale. Per patriottismo, anche. Ma, forse, non per volontà guerriera. Una scelta pagata con la vita. Correda il volume l'album personale di oltre un centinaio di fotografie che ritraggono i momenti di vita del protagonista durante il suo impiego nella Aviazione Legionaria. Interessante non solo per gli appassionati di storia militare e della Guerra Civile spagnola, ma anche per gli amanti dell'aeronautica e del modellismo per gli scatti effettuati ai velivoli a terra e in volo. -
Lebensborn. I figli del nazionalsocialismo. La rielaborazione di una leggenda
Il libro affronta un tema complesso: il Lebensborn, un'organizzazione nazionalsocialista in cui il male e il bene si intrecciano in maniera indissolubile. Nel dopoguerra il silenzio e la menzogna hanno costruito attorno al Lebensborn una fosca leggenda che ne ha fatto un luogo di coercizione in cui le donne erano obbligate a congiungersi con uomini delle SS per concepire figli per la patria. Avvalendosi di un'ampia bibliografia non ancora reperibile in italiano, l'autrice ricostruisce la storia del Lebensborn dalla sua fondazione nel 1935 fino allo scioglimento nei convulsi giorni che fecero seguito alla capitolazione del Terzo Reich. Ampio spazio è dato alla rilettura tendenziosa della realtà storica con cui nel dopoguerra, attraverso romanzi e film, venne stravolta la effettiva natura del Lebensborn. La documentazione fotografica presenta una sezione then and now con foto inedite, di proprietà dell'autrice, che con pazienza e costanza ha ritrovato le Case del Lebensborn. -
Kaiten! I siluri umani giapponesi nella seconda guerra mondiale, 1944-1945
Nel febbraio 1944 l'Alto Comando della Marina Imperiale giapponese approvò il progetto di due giovani ufficiali, Hiroshi Kuroki e Sekio Nishina. Si trattava di una nuova e micidiale arma suicida, un siluro a guida umana, il kaiten. Nelle intenzioni dei due inventori la nuova arma avrebbe dovuto mutare le sorti della guerra a favore del Giappone. La prima missione, composta da tre sommergibili con a bordo quattro kaiten ciascuno, venne effettuata nel novembre 1944 e vide come obiettivo le numerose navi americane ancorate nell'atollo di Ulithi, nelle Isole Caroline. Nonostante l'esiguo risultato materiale, l'effetto psicologico sugli Alleati fu notevole. A questa missione ne seguirono altre nove, con alterne fortune, fino all'agosto 1945, quando le due bombe atomiche, sganciate su Hiroshima e Nagasaki, determinarono la resa incondizionata del Giappone e quindi la fine delle ostilità. L'attacco suicida non fu un valido metodo di guerra, ma un'azione dettata dalla disperazione. Dal punto di vista strategico fu uno spreco di risorse. Troppe vite e mezzi persi per distruggere o danneggiare una minima parte dell'inesauribile potenziale bellico nemico. -
Comandante di U-Boot contro l'Inghilterra. Diario di bordo del comandante del sommergibile tedesco U-28 nei primi due anni della Grande Guerra 1914-1915
La presente pubblicazione è una traduzione di un libro pubblicato nel 1916 da Georg Günther von Forstner, comandante del sommergibile tedesco U-28. Il diario è stato scritto con la fretta un po' disattenta di un uomo che approfitta di rari momenti di svago, evidentemente soggetti a improvvise e prolungate interruzioni. Sono state omesse molte ripetizioni e fatti banali, ma, al fine di esprimere la personalità dell'autore, la traduzione è stata la più letterale possibile ed essa evidenzia la strana commistione di sentimentalismo e ferocia, peculiare nella psicologia tedesca. Parte del libro offre una descrizione tecnica - non tanto della struttura di un sommergibile quanto della natura delle sue attività - che concede al lettore l'insolita opportunità di cogliere alcuni preziosi avvenimenti attraverso questo personale e intimo diario di un U-Boot tedesco. Diversi capitoli sono semplici resoconti delle avventure dello stesso comandante durante le prime due missioni, fino all'agosto 1915, dell'U-28 impegnato nella guerra navale condotta contro i trasporti commerciali. Forstner è un compagno fedele; un buon ufficiale preoccupato per il benessere del suo equipaggio. È anche gentile con i suoi prigionieri quando scopre che sono vittime docili. È anche disposto a riconoscere il fegato e il coraggio del suo avversario. Non risparmia mai la propria persona e mostra un'ammirevole resistenza sotto la pressione di un intenso lavoro e di una grande responsabilità. È pieno di amore entusiasta per la sua professione e nel descrivere una tempesta in mare il suo stile piuttosto monotono di scrittura sale improvvisamente all'eloquenza. Ma nella sua esaltata devozione nei confronti dell'Onnipotente Signore della Guerra e della Patria rivela apertamente la sua gioia fanatica nel lavoro nefasto che deve svolgere. Ovviamente Forstner, preso dalla celebrazione, sua e della Kaiserliche Marine, ""si dimentica"""" delle conseguenze meno gloriose di alcune sue imprese, non citando i casi in cui, assieme al vascello nemico, sono annegati anche molti uomini, militari e civili."" -
Filosofia e religione in S. Tommaso e Kant
L'autore rimette in discussione la diffusa convinzione presso gli storici della filosofia che dopo Kant non ha più ragion d'essere alcuna riproposizione delle prove dell'esistenza di Dio. Egli mostra che la critica kantiana intacca solo le prove dell'esistenza di Dio fornite da Wolff e da Descartes,ma non quelle cosmologiche tommasiane, che escono indenni da tale critica. -
Nella Resistenza. Vecchi e giovani a Venezia sessant'anni dopo
Sessant'anni dopo, dieci protagonisti della Resistenza veneziana raccontano per la prima volta la loro giovanile esperienza durante il 1943-1945. Si passa dal vissuto partigiano nella Brigata garibaldina ""Biancotto"""" al ricordo del movimento di liberazione francese e italiano, dai flash della missione militare alleata """"Margot Hollis"""" in territorio veneto alle vicende della Brigata """"Osoppo"""" contro fascisti e tedeschi sui monti friulani e infine alla drammatica esperienza nel campo di concentramento di Buchenwald. Tutti i racconti restituiscono nuovi e sconosciuti momenti della partecipazione dei giovani veneziani al movimento di liberazione."" -
Storie d'acqua
Quattro storie che affondano le loro radici nel liquido fluire dei fiumi, nel salmastro della laguna, nella nebbia della palude. Michele Zanetti, una vita da guardiacaccia e da esperto naturalista, fa parlare l'acqua raccontando i personaggi e le storie che ha visto specchiarvisi. Si narra di un giorno particolare del Capovalle Turiddo alle prese con una banda di ladri di pesce polesani; della pescatrice Teresa, piccola e tenace donna nata sulla terra bruna che i fiumi hanno modellato, l'immagine stessa, forse l'ultima, di un legame d'amore tra uomini e fiume; delle memorabili imprese notturne di guardiacaccia all'inseguimento di bracconieri imprendibili; del misterioso universo vivente della palude... -
Tina Merlin partigiana, giornalista, scrittrice
Il volume raccoglie gli atti di un convegno dedicato dall'Istituto veneziano per la storia della Resistenza e della società contemporanea a Tina Merlin nel 2003, a quarant'anni dal Vajont, con l'intento di tracciare di questa donna un ritratto a più dimensioni, attraverso le testimoniazne di chi l'aveva conosciuta da vicino. Si forma così il quadro di una personalità complessa, una donna che si dedicò non solo ai fatti del Vajont, ma anche alle lotte operaie dell'""autunno caldo"""" e alle condizioni delle lavoratrici. Tina Merlin fu militante politica comunista; partigiana e voce critica della memoria resistenziale, contro omissioni e distorcimenti. E infine narratrice che ci ha donato alcuni tra i più bei racconti della Resistenza delle donne."" -
L' avventura del pane quotidiano. Storie di mulini e mugnai
Presenza capillare e indispensabile per ogni più piccola comunità fino a pochi decenni or sono, i mulini ad acqua punteggiavano anche il territorio del Veneto Orientale. La vita e le attività intorno al mulino costituiscono un importante aspetto del vissuto quotidiano del territorio e lo rendono un ideale luogo della memoria, per la sua grande capacità evocatrice di uomini e vicende. Questo quaderno vuol essere un contributo alla conoscenza rivolto non solo ai ragazzi, ma anche a tutti coloro che si lasciano incuriosire e interessare dalle testimonianze riscoperte di un mondo tanto a lungo vissuto quanto frettolosamente dimenticato. -
Lettera a una studentessa
Come cambia l'università? Qual è il rapporto tra professori e studenti? Che significato ha oggi la parola ""cultura""""? Una lettera scritta da un docente a una studentessa sul tema della """"nuova"""" università, vista con l'occhio di un ventennio buono di consuetudine con i professori che la abitano e la custodiscono insieme ai loro fantasmi. L'analisi di un territorio da esplorare e da sondare principalmente perché quel che vi accade è quasi incomprensibile a chi lavori in qualsiasi organizzazione """"normale"""".""