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La bellezza non svanirà
La storia di Stephen Desmonde è il percorso di un giovane che abbandona la condizione ecclesiastica e lascia tutto per l'arte, combattuto tra le contraddizioni dello spirito e l'aspirazione al sublime. Nell'amore per la pittura che lo porterà ad affrontare miseria, fame e morte, è adombrato il destino stesso dell'artista spesso in lotta contro l'incomprensione dei contemporanei. Nel romanzo, che si svolge in parte nella Parigi dei Fauves e dei Cubisti, a personaggi di fantasia come Claire, Emmy, Jenny, le tre donne che si dividono il cuore e il tormento del protagonista, si mescolano figure reali della bohème artistica, come Modigliani, Rousseau. E la scena si sposta poi dai pittoreschi bistrot parigini alla tragica solitudine del paesaggio spagnolo e alle dolci colline d'Inghilterra. Il romanzo, ricco di caratteri umani e di ritmo narrativo, mostra la cifra stilistica di Cronin e raggiunge la pienezza di una testimonianza sul drammatico divorzio fra arte e società. -
Cambiare il cuore
L'opera è una autobiografia spirituale del Cardinale Martini, il quale, rispondendo alle domande di Elkann, ci parla dei problemi della fede, del rapporto tra il Cristianesimo e le altre religioni, del valore delle Scritture nell'impegno sociale. La conclusione del discorso è dedicata alla figura umana, cristiana di Martini. -
Corpus hermeticum. Con testo greco, latino e copto
Il Corpus hermeticum è una raccolta di scritti filosofico-religiosi di epoca tardo-ellenistica attribuiti ad Ermete Trismegisto, il Mercurio latino identificato anche con l'egiziano Thot, il Dio che dona agli uomini la scrittura. Le caratteristiche di fondo di questi scritti si riassumono in una dottrina esoterica che pretende di essere una ""divina rivelazione"""", donata agli uomini da Ermete non mediante dimostrazioni razionali e deduzioni logiche, bensì tramite una sorta di """"iniziazione"""" misterica. Qui viene presentata l'edizione critica di Nock e di Festugière, arricchita da alcuni trattati copti trovati nella """"biblioteca"""" gnostica ed ermetica di Nag-Hammadi. Il volume è curato da Ilaria Ramelli."" -
Contro gli Accademici. Testo latino a fronte
Scritto da un Agostino trentaduenne all'indomani della conversione, il ""Contra Academicos"""" è un dialogo filosofico in tre libri, basato sulle conversazioni realmente avvenute a Cassiciaco nell'autunno del 386. Il problema discusso nel I libro è il rapporto tra felicità e verità: per il giovane Licenzio all'uomo basta cercare la verità per essere felice; per il suo compagno Trigenzio, al contrario, occorre trovarla. Nel II e nel III libro Agostino in persona discute con l'amico Alipio, il quale sostiene il punto di vista degli Accademici """"nuovi"""", secondo cui l'uomo non può ottenere conoscenze certe nel campo della filosofia. Con una serie di argomentazioni, Agostino cerca di mostrare che, invece, la verità è conoscibile con certezza."" -
Essere ebreo-Cambiare il cuore-Essere musulmano
Il cofanetto racchiude i seguenti volumi: ""Essere ebreo"""" (Elio Toaff - Alain Elkann); """"Cambiare il cuore"""" (Carlo Maria Martini - Alain Elkann); """"Essere musulmano"""" (El Hassan Bin Talal - Alain Elkann)."" -
La città fantasma. Manhattan ieri e oggi
1832: mentre a New York imperversa il colera, un uomo si aggira per la città fantasma, confessando le proprie responsabilità nella cattura e nella morte della madre, spia dell'esercito di George Washington in una Manhattan occupata dagli inglesi. 1850: un giovane pittore cade nella spirale della follia dopo la misteriosa sparizione della modella di cui era perdutamente innamorato. 2001: una donna che ha perso il suo amante negli attacchi terroristici dell'11 settembre intreccia un'ambigua relazione con un avvocato impegnato nella lotta per i diritti civili e in un difficile percorso psicanalitico. Tre vicende che attraversano la storia di Manhattan dalla lotta per l'indipendenza all'11 settembre. Uno sguardo inquieto sull'altra faccia di New York. -
Il cerchio si chiude
Bjorn Belto viene chiamato a presenziare agli scavi presso l'antico monastero di Verne, affidato all'ordine dei Cavalieri di Malta. Durante gli scavi viene trovato uno scrigno d'oro dal contenuto misterioso. Appropriatosi dello scrigno, Belto deve fronteggiare una vera e propria caccia all'uomo e darsi alla fuga. Sarà trascinato dal monastero norvegese a Londra, poi a Parigi, nel Sinai, fino alla scoperta sconcertante del contenuto dello scrigno, una verità che riguarda direttamente Gesù Cristo e che potrebbe cambiare il mondo. -
Opere. Testo inglese a fronte. Vol. 1: 1904-1939
Questo primo volume della nuova edizione rilegata delle opere complete di Eliot consente di far luce sulle varie componenti dell'ispirazione poetica dell'autore, ma anche sul suo impegno di saggista, polemista e filosofo. Dalle poesie della prima giovinezza e dal saggio teoretico dedicato a Bradley, si passa ai celebri interventi del ""Bosco sacro"""" per giungere a """"La terra desolata"""", fondamento di tanta parte della lirica novecentesca. D'altro canto, i lavori sull'educazione ai classici, sui rapporti fra religione e letteratura, sulla funzione della critica, permettono di scoprire un Eliot moralista e credente autentico, desideroso di giustificare, alla luce del suo umanesimo, la sua stessa produzione letteraria."" -
Le lacrime del capo
Nella profonda periferia parigina, in gran parte abitata da extracomunitari, un gruppo di teppisti, dediti a ogni tipo di attività illegale, sequestra la famosa squadra dei Dallas Cowboys. Quello che i balordi vogliono a tutti i costi è sfidare i campioni in una partita di rugby, per dimostrare di essere i migliori. Le lacrime di cui si parla nel titolo sono quelle che Crystal, il leader della banda, versa per Ilema, la donna che ama. Crystal è stato concupito da una donna malvagia, Rose, che, dopo avere ucciso la sorella, tenta di far fuori, senza riuscirci, anche Ilema. Sarà nel corso della tanto agognata partita di rugby che si giocherà il destino dei due innamorati... -
Alle spalle di Trieste
Fulvio Tomizza si presenta in veste di saggista con questa raccolta che ha per argomento i diversi aspetti della sua terra di nascita e della città di quarantennale residenza, l'Istria e Trieste, inquadrate nel loro più naturale contesto culturale, sociale, politico e umano, che dalla vicina Gorizia, il Friuli e il Veneto si allarga alla ex Jugoslavia, all'Austria e ai Paesi dell'Est europeo. In tale quadro si inserisce la personale formazione, civica e letteraria, di uno scrittore contrassegnato dallo spirito di quel variegato mondo che si situa ""alle spalle di Trieste"""", e giunto all'impatto con un centro di cultura tra i più interessanti e appassionanti d'Italia ma non scevro di anacronistiche accensioni e di insormontabili chiusure. Pur operando qualche necessario spostamento, si è cercato di ordinare questi contributi secondo la loro successione cronologica, al fine di rendere il lettore partecipe degli avvenimenti, i ristagni, le lente o improvvise mutazioni quali si riflettono nella coscienza dell'autore - di una realtà complessa eppure intimamente intrecciata, a volte misteriosamente accordata."" -
La ragazza di Petrovia
La storia appassionata della ragazza di Petrovia riassume in sé tutti i risvolti tragici e umani di un popolo che, alla fine della seconda guerra mondiale, è stato costretto dagli eventi politici a lasciare casa, terra, familiari per stabilirsi in Italia, nei ""campi di raccolta"""" vicino a Trieste e cominciare una nuova vita in mezzo a squallore e nuove discriminazioni. Al mondo dei profughi tende ad aggiungersi Giustina, la ragazza protagonista del romanzo, che si scopre prossima madre in un momento molto difficile per la propria comunità; ed è appunto un amore senza speranza che la conduce oltre il confine a mescolare il suo destino a quello degli altri compagni, anch'essi sbandati e senza identità."" -
Sette anni di desiderio
Questo volume, pubblicato per la prima volta nel 1983, raccoglie interventi e articoli usciti sui principali quotidiani e riviste italiane dal 1977 al 1983. Umberto Eco, con piglio narrativo e umori satirici, mette in pratica una semiologia del quotidiano, un'attenzione all'universo dei discorsi giornalistici o politici, ai fatti di costume, secondo quella sua naturale vocazione ''politica'' di studioso dei linguaggi e delle loro mistificazioni. Ma perché porre l'accento su quei sette anni e perché di desiderio? Perché quella stagione si svolse (anche) all'insegna del desiderio: desiderio di morte, di martirio, di trasparenza, di sovrannaturale, di occulto. A tanto desiderio, e alla crisi della ragione che ne ha accompagnato il percorso, l'autore risponde con l'esercizio della ragionevolezza e dell'ironia. -
Carne e sangue
Michael Cunnigham narra la saga della famiglia Stassos, emigrata dalla Grecia in America negli anni Trenta, che nelle generazioni è attraversata da tradimenti, segreti inconfessabili, sesso e drammi, e che a sua volta è pretesto per indagare anche i lati più oscuri della storia americana contemporanea. -
L' ora di tutti
«Il soggetto è storico: la presa da parte dei Turchi, nel tardo Quattrocento, della cittadina pugliese d'Otranto. Ma io, più che il soggetto, lo chiamerei lo sfondo, tutt'altro che decorativo ma vivo e vero nel suo tumultuare di galeoni, di scimitarre e di bombarde, se non addirittura un felice pretesto, tanto per dar motivo alla mano, e soprattutto all'estro e al cuore, di muoversi e rappresentarci una delle più belle Romanze, nel senso antico e nobile della parola, da noi apparse: una storia la quale non tocca tanto l'epica esteriore dell'avvenimento, bensì, l'altra, quella molto più nascosta ed intima di Coloro, uomini e donne che ne furono i concreti protagonisti: gli Eroi, per tornare alle definizioni enfatiche, e i Martiri. La Corti, con l'udito fino di chi è mosso da amore, ha saputo ascoltare alcune di quelle ""antiche voci"""" (di quelle brillanti giovinezze, di quelle vite), del resto identiche alle figure d'oggi, e in altrettanti racconti in prima persona, concatenati dal motivo conduttore della battaglia, è riuscita a comporre uno spartito musicale tra i più affascinanti, dove l'intera Terra d'Otranto """"suona"""" vivissima non solo nella sua realtà storica di allora, ma in quella, anche geografica ed etnica, d'oggi e di sempre. Una Terra d'Otranto che appunto per la sua concretezza diventa poeticamente la terra delle passioni più vere, e dei più genuini sentimenti dell'intera umanità nostra.» (Giorgio Caproni, La Nazione, 30 gennaio 1963)"" -
Henry e June
Tratto dal diario non censurato di Anaïs Nin, questo ritratto autobiografico copre il periodo trascorso dall'autrice a Parigi tra il 1931 e il 1932. A quell'epoca risale l'incontro con Henry Miller e sua moglie June: un incontro che segnerà una svolta importantissima nell'evoluzione sentimentale e letteraria della scrittrice. Attratta dal fascino geniale di Miller e turbata dalla fisicità di June, la giovane Anaïs Nin inizia una sorta di educazione erotico-sentimentale che la condurrà alla completa maturazione emotiva e personale. Da questo gioco a tre, sotto la magistrale ''regia'' di Miller, sullo sfondo della Parigi negli anni trenta, si sviluppa un libro dai risvolti morbosiche completa l'immagine provocatoria di una scrittrice ormai consacrata tra i nomi più illustri della letteratura contemporanea. Titolo originale: ''Henry and June'' (1986). -
La seconda lingua
Molte persone apprendono e usano lingue diverse da quella materna. Insegnanti e studenti sanno che si tratta di un processo complicato, che richiede tempo, impegno e intelligenza: ognuno ha le sue idee su come questo processo si svolge, su quali sono i problemi e le strategie migliori per risolverli; tali idee, però, si basano spesso sull'intuizione, senza avere sufficienti fondamenti scientifici. Questo libro offre una panoramica delle ricerche riguardanti l'acquisizione della seconda lingua, discutendo le principali teorie, i risultati degli esperimenti, le osservazioni sistematiche. Si tratta di un insieme di studi che è certamente utile per insegnare e imparare meglio le lingue; ma è anche un ambito di ricerca affascinante, in quanto apre molte prospettive di riflessione sulla mente umana e sulle nostre capacità di comunicare e di apprendere. -
Apocalittici e integrati
Quando questo libro è uscito in prima edizione, nel 1964, ''Apocalittici e integrati'' era solo un titolo. Da allora è diventata una espressione di uso corrente, una opposizione quasi proverbiale. Quando il libro è apparso, applicare strumenti di indagine rigorosa ad argomenti come il fumetto, la canzone di consumo, la narrativa popolare, suonava alle orecchie di molti quasi oltraggioso: oggi nessuno potrebbe avanzare alcun dubbio sul fatto che l'enorme diffusione dei mezzi di comunicazione di massa abbia trasformato il cuore della nostra società, ne abbia permeato l'ideologia, e fornisca a tutti strumenti che fanno ormai parte del modo di parlare e di pensare quotidiano. Molti di questi saggi sono entrati nelle bibliografie internazionali sull'argomento, anche se alcuni risentono del clima e della problematica di quegli anni. -
Zio Petros e la congettura di Goldbach
Nel 1742 il matematico Christian Goldbach, tutore del figlio dello Zar, formulò una congettura secondo la quale ogni numero pari maggiore di due sarebbe la somma di due numeri primi. Ma nel corso della sua vita Goldbach non potè trovare una dimostrazione efficace della sua intuizione. Così, per oltre 250 anni, la sua congettura è rimasta tale. Fino a che zio Petros si è messo in testa che proprio lui sarebbe riuscito a dimostrare che Goldbach aveva ragione. Solo suo nipote, come lui appassionato di matematica, è incuriosito dalla figura di quello zio strano, solitario, silenzioso, sommerso dalle sue carte. E sarà proprio il nipote a condividere l'ossessione per la soluzione della congettura e a scoprire il mistero della vita dello zio. -
Diario. Vol. 1: 1931-1934
Il Diario è ""il"""" libro di Anaïs Nin. È la sua vita creata, il filtro attraverso il quale setaccia la sua esperienza in un disegno significativo. È anche il suo guscio e il suo confessionale.Il Diario di Anaïs Nin, reso pubblico nel 1966, fu per decenni oggetto di pettegolezzi e congetture. Solo qualche amico ne aveva potuto leggere qualche pagina; Henry Miller diceva che questo diario avrebbe trovato posto accanti ai grandi capitoli dell'autobiografismo occidentale: Sant'Agostino, Rousseau, Proust. Il Diario è """"il"""" libro di Anaïs Nin. È la sua vita creata, il filtro attraverso il quale setaccia la sua esperienza in un disegno significativo. È anche il suo guscio e il suo confessionale: «Ho un ritmo naturale nel diario... quello che produco fuori di esso è una distillazione, è il mito, il poema.»Questo primo volume inizia nel 1931, nell'epoca in cui Anaïs Nin sta per pubblicare il suo primo libro, D. H. Lawrence, che le conferì il riconoscimento pubblico come scrittrice. Termina nell'inverno del 1934, quando Anaïs lascia Parigi per raggiungere New York. Anaïs scrive sui treni, ai tavolini dei caffè, mentre aspetta per un appuntamento: come un talismano, porta il diario sempre con sé. «Questo diario è il mio kief, il mio hashish, la mia pipa d'oppio. È la mia droga e il mio vizio. Invece di scrivere un romanzo, mi sdraio con questo libro e una penna, e indulgo in rifrazioni e diffrazioni.»"" -
Un giorno di felicità
È con il suo diario da ragazzo, non ancora scrittore che Singer scopre la sua vocazione a narrare, a reinventarsi la favola della vita nella miseria e nell'angustia del ghetto di Varsavia. Singer, emigrato negli Stati Uniti nel 1935, quando in Europa cominciava a soffiare la tempesta hitleriana, rivive con dolcezza, arguzia e forza una lontana stagione della sua vita.