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Americana
Pubblicato nel 1941 a cura di Elio Vittorini, ""Americana"""" è una scelta antologica di quella narrativa allora quasi del tutto sconosciuta in Italia. Erano gli anni in cui la letteratura statunitense veniva scoperta e proponeva agli scrittori più giovani un nuovo modello. """"Americana"""" ne fu la più audace e documentata testimonianza. Nacque un mito, una leggenda, un classico che raccoglieva i brani dei più famosi e significativi autori americani, da Poe a Hawthorne, London, Steinbeck e altri ancora, tutti tradotti da alcuni fra i maggiori scrittori italiani. La lingua è semplice e sciolta, duttile nel misurarsi con lo slang americano, con la prosa scarna di Hemingway, con le parole cariche di significati simbolici di Melville. Fu grazie all'introduzione di Emilio Cecchi (pubblicata qui in appendice) che il libro potè essere ristampato dopo il primo sequestro ad opera della censura fascista. Le introduzioni di Vittorini alle sezioni, proibite a suo tempo dal regime, costituiscono un affascinante interpretazione dello sviluppo letterario americano. Questa edizione ripropone le immagini e le didascalie originali, scelte dallo stesso Vittorini per illustrare la prima, storica edizione del volume. Introduzione di Carlo Gorlier e Giuseppe Zaccaria."" -
Le migliori battute di «Tutti pazzi per amore»
Le migliori battute di ""Tutti pazzi per amore"""" divise per argomenti: Amore, Amicizia, Sesso, Genitori e Figli, Essere Nonni, Omosessualità, Bambini, Sogni e Fantasie, La Dura Realtà, Uomini e Donne, Come trovare il partner sbagliato, Ex, Suocere, Adolescenti, Il peggio del sesso maschile, Il peggio del sesso femminile, il Primo Appuntamento, Come dirsi addio nel modo peggiore. Ma oltre a questo sillabario della commedia (sentimentale e non) contemporanea, anche un'antologia di battute organizzate per personaggi. A chiudere il volume, un'appendice con tutte le cinquantadue risposte date al pubblico televisivo dall'ormai mitico tuttologo, il dottor Freiss, l'espertone in tutto."" -
La regina delle fate. Testo inglese a fronte
Con ""La regina delle fate"""", Edmund Spenser intese dare all'Inghilterra il poema epico che ancora le mancava; lo fece quando, sul trono, sedeva Elisabetta I Tudor, figlia di quell'Enrico VIII che, con lo scisma da Roma e la fondazione della Chiesa Anglicana, diede al paese una forte impronta nazionalistica. E celebrazione della rinnovata Inghilterra protestante è il poema di Spenser, come è celebrazione di Elisabetta, cantata sotto il nome di Gloriana, regina dell'immaginaria terra fatata che è, insieme, proiezione della realtà storica e spazio utopico di una nostalgia per una passata età dell'oro. Spenser progettò un poema immenso: dodici libri di dodici canti ciascuno. Ne portò a compimento solo sei; ma questi sei, più il frammento di un ipotetico libro settimo, danno un'idea compiuta della grandezza poetica di Spenser, della magia della sua lingua, della ricchezza delle sue conoscenze e aspirazioni. Questa è la prima traduzione integrale in italiano de """"La regina delle fate"""". La sua presentazione vuole colmare una lacuna della cultura italiana, presso la quale Spenser poca fortuna ha goduto; quando invece continuo è stato il dialogo da lui intessuto con i nostri Petrarca, Ariosto, Tasso, Trissino, Castiglione, Guazzo."" -
Dalla Luce alla notte
Un appassionato racconto in prima persona, simile ad un viaggio, nella vita di Lucio Dalla e nelle pieghe di un incontro, quello di Lucio con l'autore, dal 1997 alla fine: attraverso i ricordi di Alemanno, un percorso dalle strade di Bologna a quelle di New York, da Dublino a Barcellona, da Mosca a Lisbona, ma anche in Sicilia, a Napoli, in Puglia e in tanti altri posti... Un viaggio fatto di parole, aneddoti, persone, odori, sensazioni e arte: quella vista in un museo e quella ideata, pensata, realizzata, insieme a quella che era ancora lì da venire... Oltre alle parole, anche alcune fotografie, scattate dallo stesso Alemanno, mentre era in giro, con Lucio, per il mondo, quando fissava in un'immagine quello che gli occhi di Lucio, insieme ai suoi, si erano fermati a guardare... -
Luisito. Una storia d'amore
La vita ogni tanto è una fiaba che merita un lieto fine. Anselma è una maestra in pensione, vedova, anziana, sola, confinata da anni - prima dal marito, poi dai figli - in un'esistenza grigia che non sembra nemmeno vita. Poi, in un'afosa sera d'estate, scorge accanto a un cassonetto dei rifiuti un magnifico pappagallo abbandonato, e decide d'impulso di portarselo a casa. Da quel momento tutto cambia: se prima l'incantesimo di un mago malvagio pareva aver imprigionato lei e il suo mondo in una morsa di gelo, adesso il ghiaccio che era sceso nel suo cuore si scioglie, e mentre Anselma si occupa dell'ospite inatteso riaffiorano ricordi che credeva perduti. L'affetto per l'amica del cuore dell'adolescenza, le illusioni e il disinganno del matrimonio, gli entusiasmi - e la brusca conclusione - della sua carriera di maestra. Grazie al pappagallo Luisito, Anselma ritrova la voglia di vivere che il mondo aveva cercato di farle dimenticare. Ma dovrà difendersi dai soprusi di chi non sopporta, per indifferenza o per animo malevolo, la sua felicità. Con una nuova introduzione dell'autrice. -
Un mese in Urss
«Alla fine di un viaggio nell'Urss, il visitatore tenta di fare un bilancio, come per qualsiasi altro viaggio. Se però il viaggiatore non è né comunista, né anticomunista, il bilancio è tutt'altro che facile.»Il racconto del viaggio compiuto da Moravia nel 1958 nell'ex Unione Sovietica è un libro che vive di due anime: da un lato il sentimento appassionato dell'intellettuale europeo che si confronta con la cultura di Dostoevskij, Cechov e Gogol, che a Leningrado si appassiona ai luoghi dove abitò lo scrittore dei Demoni, che compie un viaggio pieno di sorprese nella storia di una delle letterature più affascinanti d'Europa. Dall'altro lato, l'occhio di Moravia porta con sé anche il giudizio politico su un paese laboratorio di dottrine sociali, di cui riscontra e analizza l'applicazione, criticando e paragonando la situazione oltrecortina alla realtà del resto del continente. -
Tutte le stelle saranno tue amiche... Pensieri sull'amicizia di Antoine de Saint-Exupéry. Ediz. illustrata
"A scoprire amici che ci aiutano facciamo presto. Quelli che esigono di essere aiutati li meritiamo lentamente."""" (Lettera a un ostaggio)" -
Effetto città. Arte cinema modernità. Ediz. illustrata
La città moderna: in continua trasformazione, priva di centro, crea un nuovo modo di vedere. Baudelaire è tra i primi a coglierne il senso. Nel corso del Novecento e oltre, pittori, registi, scrittori e filosofi cercano i mezzi adeguati a dire una realtà che mette in crisi i modi di rappresentazione tradizionali. Vincenzo Trione ripercorre una storia complessa e in perenne divenire, facendo dialogare teorie e opere: architettura e cinema, pittura e urbanistica. Parte da alcuni luoghi-simbolo (Parigi, Vienna, New York, Roma, Napoli...); e li analizza per il ruolo che hanno avuto nel riconfigurare lo sguardo degli artisti. Pone a confronto i classici delle avanguardie storiche e i videoclip, i concettuali e i writers. Da de Chirico a Warhol, da Boccioni a Ruttmann, da Ejzenstejn a Dario Argento, da Schwitters e Cornell ai film apocalittici hollywoodiani, rintraccia analogie impensate e illuminanti. Con un'idea di fondo: mettere in luce come le metafore, le invenzioni e le scommesse dell'arte siano indispensabili per trovare una strada nel caos della ""città che sale"""". Trione mostra come la metropoli emerga nelle opere astratte di Mondrian, Rothko e Fontana. E come il cinema, da Antonioni a Wenders, sia spesso un'arte astratta. Si delinea così l'archeologia di un futuro possibile: una cartografia che conduce da spazi reali e riconoscibili a spazi immaginari, fantastici."" -
La generazione e la corruzione. Testo greco a fronte
Il ""De generatione et corruptione"""", opera poco conosciuta e sottovalutata, svolge un ruolo importante nelle riflessioni fisiche di Aristotele. Lo Stagirita affronta e risolve le questioni concernenti i quattro tipi di mutamento, distinti secondo la categoria di riferimento: la generazione e corruzione secondo la sostanza, l'aumento-diminuzione secondo la quantità, l'alterazione secondo la qualità, la traslazione secondo il luogo. L'articolazione di tali temi si sviluppa in un ricco confronto con i filosofi del tempo, con la ripresa della centrale tematica delle cause fisiche e con espliciti riferimenti al Motore immobile trattato nella Metafisica. L'ampia introduzione di Maurizio Migliori, che affronta le questioni di fondo proposte in questo testo, è completata da un saggio bibliografico di Lucia Palpacelli che espone criticamente tutti gli studi apparsi nell'ultimo trentennio. La traduzione e il commentario di Migliori sono stati rivisti e arricchiti sulla base di un analogo aggiornamento bibliografico. Il lettore ha così a disposizione un testo completo, presentato in un'ottica unitaria e sorretto da una lettura critica aggiornata."" -
L' isola che c'è. Il nostro tempo, l'Italia, i nostri figli
In un dialogo ideale con i suoi lettori e con chiunque desideri ragionare senza pregiudizi sul nostro tempo, Susanna Tamaro riflette sulla storia del nostro Paese, sul suo presente così complesso e confuso, sul suo futuro così incerto. Parla dei giovani e dei loro progetti - della scuola che sembra averli abbandonati. Parla della natura, dell'incuria in cui il nostro splendido paesaggio è spesso lasciato, della violenza sugli animali; del decadimento morale della classe politica; del ruolo delle donne, in famiglia e nella società. Prende posizione su alcuni dei temi più caldi del dibattito culturale, dal ruolo della Chiesa nella società alla concezione della vita e della maternità. Susanna Tamaro ci offre una testimonianza di passione civile, lucida e disincantata, ma anche un racconto intimo e personale, che si apre al ricordo dell'infanzia e alla speranza nelle nuove generazioni. -
Il padre infedele
"Forse non mi piacciono gli uomini."""" Il giorno in cui tua moglie, all'improvviso, scoppia a piangere in cucina, è una piccola apocalisse. Uno di quei giorni in cui la tua vita va in frantumi ma giunge, anche, per un attimo, a dire se stessa. E allora Glauco Revelli, chef di un ristorante blasonato, maschio di quaranta anni, padre di una figlia di tre, va alla ricerca della propria verità di uomo. Dall'ingresso nell'età adulta, l'innamoramento, la costruzione di una famiglia, la nascita e l'accudimento di una figlia, fino al disamore della moglie (che gli si nega dal momento del parto) e al ritorno feroce degli insaziabili demoni del sesso, tutto è passato in rassegna dal suo sguardo implacabile e commosso. Con """"Il padre infedele"""" Antonio Scurati scrive il suo libro più personale, infiammato dal tono accorato della confessione e, al tempo stesso, il romanzo dell'educazione sentimentale di una generazione." -
Ricette di vita
Giacomo Bulleri ma per tutti semplicemente ""Giacomo"""", nasce nel 1925 a Collodi, in Toscana. Fa la vita dei campi, si muove in un mondo distante da noi, nell'Italia che fu: un paese contadino illuminato dalle sue tradizioni, dai suoi ritmi ciclici, stagionali. Il mondo cantato dai poeti latini. Poi, dopo la gavetta a Torino, la salita verso Milano, e la decisione di aprire un ristorante, nel 1958. Milano è diversa, sollecita pensieri più ampi, e d'altronde lui, Giacomo, è """"un'anima da grandi spazi"""". Rinasce cuoco, e la ristorazione diventa la sua opera d'arte. Da allora il tempo ha scolpito le sue idee e la sua prassi quotidiana: Giacomo è divenuto una stella. Tutto merito della sua ostinazione, della consapevolezza che una """"ricetta"""" non contiene solo ingredienti alimentari, ma un intero stile di vita. E infatti, lui non ha mai """"dimenticato un sapore in cucina, un colore di occhi, una sfumatura di capelli, un sorriso"""". È un conoscitore di cibi e di persone, come il Rick interpretato da Bogart, in Casablanca. Si muove fra i tavoli dei suoi locali come sul palco dell'esistenza: cappello in testa, occhio vigile, passione da vendere nel cuore. Questa è la sua storia."" -
Lo Hobbit. La desolazione di Smaug. Il racconto del film. Ediz. illustrata
Unitevi a Thorin Scudodiquercia e alla sua Compagnia in ricerca del tesoro perduto di Erebor, sottratto dal temibile drago Smaug il Magnifico. Dopo aver lasciato la tranquilla casa nella Contea, Bilbo Baggins ha già dato prova del suo valore grazie a inaspettato coraggio e intraprendenza... ma la sua prova più grande deve ancora venire. ""Lo Hobbit: La Desolazione di Smaug. Il racconto del film"""" è la guida per la Terra di Mezzo e offre approfondimenti esclusivi sui luoghi e sui personaggi del mondo di Bilbo. Scoprite chi - o cosa - vive al limitare della Carrock. Esplorate Bosco Atro mentre Gandalf cerca di identificare la minaccia senza nome in agguato fra i suoi alberi. Date uno sguardo all'interno del palazzo di Thranduil, sovrano del Reame Boscoso nonché uno fra i più acerrimi nemici di Thorin. State a vedere se, come dice la profezia, la gente della Città del Lago aiuterà davvero il Re sotto la Montagna a rivendicare il suo diritto di nascita. Con un'introduzione di Richard Armitage, l'interprete di Thorin Scudodiquercia."" -
Nel cuore dell'uomo. Utopia e impegno. Educare. Vol. 1
La parola di Jorge Mario Bergoglio, oggi Papa Francesco, illumina la questione sociale. Riflettere sul destino di una comunità significa partire dalla visione consapevole di un mondo animato da tensioni e disuguaglianze. Nulla si può fare contro questo stato di cose senza una salda memoria delle proprie radici, perché il viandante deve sempre verificare dove si trova, da dove arriva e dove si sta dirigendo. Si tratta, ci dice il Papa, di ""creare il cammino"""". Per fare questo dobbiamo, in uno sforzo comune, superare lo sradicamento, recuperare le certezze e soprattutto avere coraggio di fronte al futuro. Ouella che ci propone Papa Francesco è una """"cultura dell'incontro"""", un progetto da vivere e sentire insieme. Una grande idea di solidarietà anima la voce di questo Papa. Umilmente, come mai è stato fatto prima di lui, egli ci invita a prendere coscienza del senso originario della spiritualità cristiana, e a capire che """"se vogliamo provare a dare un contributo alla nostra patria non possiamo perdere di vista nessuno dei due poli: quello utopico e quello realistico, perché sono entrambi parte integrante della creatività storica""""."" -
Scegliere la vita. Proposte per tempi difficili. Educare. Vol. 2
Questo libro è un intervento coraggioso di Papa Francesco per invitare tutti i lettori a intraprendere un percorso di crescita, a compiere una ""azione collettiva di creazione storica"""": il primo passo per diventare """"uomini nuovi"""" che sappiano percorrere la strada della vita avendo ben in mente la mèta. La creatività, infatti, non nasce per Papa Francesco dal nulla, ma è una tensione costante fra novità e continuità. L'utopia allora (ed è una parola centrale nel pensiero di questo Papa) diventa la speranza stessa all'opera, nel vivo della quotidianità. Nel libro sono presenti anche una serie di proposte sul lavoro personale e di gruppo, richiami precisi alla storia e alla tradizione cristiana attraverso il pensiero di Sant'Agostino e le Scritture stesse. Tutto si armonizza intorno a un assunto coraggioso che è poi l'invito essenziale rivoltoci: """"Ciò che vedi non è tutto ciò che c'è."""" La storia di oggi e di domani siamo noi, e Papa Francesco torna a dircelo con chiarezza e semplicità profetica."" -
Anna Magnani. La biografia
Anna Magnani si è sempre sentita abbandonata sin da quando bambina viveva a Roma con la nonna ""tra una lacrima di troppo e una carezza in meno"""", quella carezza che avrebbe voluto ricevere dalla mamma lontana. Proprio dal desiderio di quell'amore negato nasce la sua vocazione artistica che la spinge a cercarlo nell'applauso del pubblico. Dalle tavole del palcoscenico dove si rivela interprete di dolente drammaticità all'affermazione comica nelle riviste accanto a Totò, dalle particine nei film degli esordi al grande riconoscimento internazionale con Roma città aperta, fino a La rosa tatuata che le fa conquistare l'Oscar. Nei suoi ricordi, in quelli del figlio Luca, nelle lettere degli amici e dei compagni di lavoro rivivono i retroscena drammatici e irresistibili del cinema tra Cinecittà e Hollywood sullo sfondo della società italiana e dei suoi cambiamenti. Il volto irregolare segnato dalle esperienze della vita, i grandi occhi luminosi, i capelli scarmigliati, la voce roca, la risata improvvisa, Anna vive il profondo bisogno di libertà che la porta a cercare l'indipendenza. Le sue storie d'amore, le tempestose litigate, le polemiche e le provocazioni ne fanno l'interprete-personaggio che sullo schermo si alimenta della propria fragilità, delle insicurezze e delle contraddizioni di un carattere forte, sempre sul punto di esplodere. La donna e l'attrice non sanno separarsi l'una dall'altra nelle figure femminili a cui dà vita con tutta se stessa."" -
Michail Bachtin e il suo circolo. Opere 1919-1930. Testo russo a fronte
Michail Michajlovic Bachtin (Orel 1895 - Mosca 1975) è una figura fondamentale della cultura europea del Ventesimo secolo. A partire dal 1963, anno di riedizione in russo della sua prima monografia, quella su Dostoevskij (prima edizione 1929), seguita dalla pubblicazione, nel 1965, del suo secondo lavoro monografico, quello su Rabelais, e dalle due raccolte (rispettivamente nel 1975 e nel 1979) dei suoi scritti prodotti tra il 1919 e il 1974, l'interesse per Bachtin è andato via via aumentando. Ciò è attestato anche dalla traduzione delle sue opere in molte lingue e dall'influenza esercitata dal suo pensiero in ambiti disciplinari diversi. Il ""circolo di Bachtin"""", costituitosi negli anni Venti, i cui maggiori rappresentanti furono Valentin N. Volosinov (1885-1936), Pavel N. Medvedev (1892-1938), Ivanov I Kanaev (1893-1984), non era una """"scuola"""" nel senso accademico del termine, né Bachtin era un """"caposcuola"""", né, in questo senso, un """"maestro"""", sicché non solo l'espressione """"circolo"""", ormai abbastanza in uso, può essere in questo caso fuorviante se le si attribuisce un significato di scuola, ma lo è anche, e a maggior ragione, l'espressione """"di Bachtin"""", se la si intende in termini di derivazione, di appartenenza, di genealogia. Si tratta piuttosto di un sodalizio, di un'intensa e affiatata collaborazione, all'insegna dell'amicizia e sulla base di interessi e competenze diverse a partire dalle quali ci si trova a occuparsi di temi comuni."" -
Tempo di seconda mano. La vita in Russia dopo il crollo del comunismo
"Per me non è tanto importante che tu scriva quello che ti ho raccontato, ma che andando via ti volti a guardare la mia casetta, e non una ma due volte"""". Così si è rivolta a Svetlana Aleksievic, congedandosi da lei sulla soglia della sua chata, una contadina bielorussa. La speranza di avere affidato il racconto della sua vita a qualcuno capace di vero ascolto non poteva essere meglio riposta. Far raccontare a donne e uomini, protagonisti e vittime e carnefici, un dramma corale, quello delle """"piccole persone"""" coinvolte dalla Grande Utopia comunista, che ha squassato la storia dell'URSS-Russia per settant'anni e fino a oggi, è il cuore del lavoro letterario di Svetlana Aleksievic. Questo nuovo libro, sullo sfondo del grande dramma collettivo del crollo dell'Unione Sovietica e della tormentosa e problematica nascita di una """"nuova Russia"""", costituisce il coronamento ideale di un lavoro di trent'anni: qui sono decine i protagonisti-narratori che raccontano cos'è stata l'epocale svolta tuttora in atto: contadini, operai, studenti, intellettuali, dalla semplice militante al generale, all'alto funzionario del Cremlino, al volonteroso carnefice di ieri forse ormai consapevole dei troppi orrori del regime che serviva. Nonché misconosciuti eroi sovietici del tempo di pace e del tempo di guerra, i quali non sanno rassegnarsi al tramonto degli ideali e alle mediocri servitù di un'esistenza che, rispettando solo successo e denaro, esclude i deboli e gli ultimi." -
Opere e lettere. Scritti di arte, estetica e morale in collaborazione con Ludwig Tieck. Testo tedesco a fronte
Wilhelm Heinrich Wackenroder (1773-1798) è ritenuto l'iniziatore del Romanticismo tedesco. Condividendo con l'amico Ludwig Tieck (1773-1853) l'esperienza di brevi viaggi in Franconia nel 1793, Wackenroder rimane folgorato dalla grandezza della pittura rinascimentale, concependo nel tempo la stesura di alcuni testi redatti sul modello delle cronache degli artisti di Vasari o nella forma di carteggi tra giovani apprendisti pittori. Istituisce intanto un rapporto ideale tra l'arte di Dürer e quella di Raffaello. Tieck integra quei testi con contributi propri, perfettamente in sintonia con l'amico. Nascono così le ""Effusioni di cuore di un monaco amante dell'arte"""" e le """"Fantasie sull'arte per gli amici dell'arte"""". Il carteggio tra Wackenroder e Tieck offre, inoltre, un quadro del dibattito estetico dell'epoca che interessa molti temi del tardo Illuminismo europeo, riferiti alla letteratura e alla drammaturgia: dalle teorie sui sentimenti al pensiero sul sublime."" -
Razza e destino
Ogni comunità dà vita a una storia che si sviluppa nel tempo. Trasformarla in razza significa bloccarla in un passato senza presente né avvenire, condannarla a diventare una razza senza storia con un destino assegnato e fissato una volta per tutte. I gruppi definiti come ""razze"""" diventano immobili della storia, incapaci del minimo cambiamento sociale, religioso, economico o politico. A quanti sono rinchiusi in questo cerchio magico senza possibilità d'uscita, è come se dicessimo: """"Voi resterete sempre gli stessi."""" Nell'età del colonialismo, tra XIX e XX secolo, le scienze si sono occupate di pensare, classificare, legittimare le """"razze umane"""": la storia del pensiero degli ultimi cinquant'anni è stata capace di riscattarsi? Maurice Olender conduce il lettore tra le ombre che questa idea proietta fino ai giorni nostri, e nella prefazione a questa edizione italiana presenta un primo approccio storiografico alle """"figure metafisiche della razza"""" che emergono dai """"Quaderni neri"""", ancora in parte inediti, di Martin Heidegger.""