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De rusticis. Un saggio umoristico sul contadino moderno
In questo piccolo saggio dai toni scherzosi si ricostruisce il microcosmo del contadino, dalle sue stravaganti abitudini e psicologia al suo poco idilliaco rapporto con le insidie del mondo odierno. Il lettore verrà accompagnato in un universo bizzarro, sempre diviso tra gioia e paura, diffidenza e speranza, pessimismo e fiducia, caduta e risalita. Non mancheranno momenti di fragilità emotiva e autolesionismo, sia mentale che fisico. La figura del contadino racchiude in sé ossimori e paradossi, e proprio in essi trova la sua ragione d’essere: ancorato alla terra, anelante al cielo. -
Maledetto lunatico
Non sempre si ha il privilegio, o il sortilegio di vivere il Grande Amore. Amore eterno, vigliacco, consapevole, distratto, amore umano. L'amore è la forza motrice di tutte le esistenze. Questa raccolta, in particolare, narra l’amore di una donna che ama senza limiti. Non è che l’altra metà del cielo non sia in grado di amare. Lo fa, solo in maniera differente, spesso lontano dalle modalità femminili. Maledetto lunatico è una raccolta di poesie sull'Amore, che mette a nudo le emozioni e lo fa in maniera schietta, sincera, vera, cruda, autentica, utilizzando le parole come i movimenti di una danza, sondando tra i sogni, che si vorrebbero trasportare nel piano reale, liberando l'amore dalla quotidianità, dalle catene, dai pregiudizi e dalle costrizioni. -
Ultimo mondo cannibale. Dal cannibalismo rituale al cannibalismo criminale
Il cannibalismo è riuscito ad attraversare periodi e culture diverse, continuando a destare l’attenzione degli studiosi di ogni epoca e raggiungendo la propria sublimazione tramite la trasposizione in miti e leggende, fino a raggiungere i giorni nostri, quando tale pratica sembra essere ormai completamente estinta. Il dissolversi delle condizioni che ne favorivano l'esistenza e l’emergere della cosiddetta società civile hanno contribuito, almeno apparentemente, alla scomparsa dell'antropofagia, trasformando una pratica ricca di simbologia e significati intrinsechi in un tabù inviolabile. Il presente volume si prefigge di dimostrare, attraverso un percorso che partendo dall’Antropologia culturale finirà per confluire nella Criminologia, come il cannibalismo, ritenuto da molti come una pratica aberrante figlia di culture lontane dal nostro tempo, sia in realtà ancora presente, seppur in forme diverse, all’interno della nostra società, come un male primigenio nascosto nei più oscuri meandri dell’animo umano. -
Intimamente
"L'autrice, con delicatezza prende per mano il lettore e lo accompagna nel suo mondo, emozionante e vibrante di emozioni e passioni che condivide con leggerezza e generosità. Le liriche di Sabrina ecco che entrano nell'anima di ciascuno e ne divengono esperienza, pensiero e voce condivisa. Leggere diviene un esercizio dell'anima che intravede in ciascuna poesia il caleidoscopio dell'esperienza di vita, vissuta e amata, rimpianta talvolta, ma sempre e comunque fortemente densa di valori etici. La scrittura elegante fonde parole a ritmi interessanti che rendono piacevole la rilettura fornendo nuovi spunti di riflessione e prospettive sempre più intime"""".( Anna Rita Natali)" -
Media education e scuola dell’infanzia. L’esperienza italiana tra opportunità e strategie. Ediz. per la scuola
La società sta cambiando rapidamente e con essa lo sviluppo di nuove tecnologie, che sempre più precocemente vengono messe a disposizione dei bambini, i quali sembrano dimostrare una certa predisposizione a questi strumenti. Ma è proprio vero che i nostri figli sono, come dice Prensky, dei Digital Natives, dei nativi digitali? Sicuramente dimostrano nuove abilità intuitive nell’armeggiare i nuovi dispositivi, ma questo è sufficiente per parlare di competenza? Saper riconoscere, discriminare e scegliere contenuti digitali è fondamentale per utilizzare la tecnologia in modo appropriato e sicuro per se stessi e per gli altri. La domanda che ci si pone è: si può educare a questa competenza? La Media Education si propone come punto di incontro tra il mondo delle nuove tecnologie e il bambino, fungendo da mediatore, con l’obiettivo di educare, fin dalla scuola dell’infanzia, alla consapevolezza digitale. Con lo sguardo rivolto alla formazione del futuro cittadino digitale, il saggio prende in esame esperienze diverse di educazione ai media nella scuola dell’infanzia, ponendo l’accento sulla dimensione relazionale implicata nell’incontro tra il sé e l’altro, mediato dal mezzo tecnologico. -
Parole sguisce
Parole che sguisciano, risalendo fiumi d'acque torbide, in cui regna trionfante l'olfatto dai sentori inaspriti. Parole scivolose, in un abisso profondo e inquietante, colmo di allusioni, farcito da temerarie ambiguità, senza nessuna sosta, scampo. -
Piccoli riverberi d'esistenza
Piccoli riverberi d’esistenza, la prima raccolta dell’autrice, racchiude trenta liriche in versi liberi composti negli ultimi vent’anni. Il filo conduttore, come si evince dal titolo, è la luce irradiata dalle cose, dall’esperienza e dagli eventi che, inevitabilmente, ci travolgono e trasformano. La luce e l’ombra, nelle mille sfaccettature del mare, del cielo o di un amore mancato, diventano metafora dell’esistenza. Un’esistenza composta dalla dimenticanza che spesso l’accompagna, colma di emozioni, odori che senti e che dimentichi nella tua memoria. Un’esistenza pulsante e al tempo stesso immersa nella nebbia ed è necessario ricorrere a tutti i sensi per trovare una via d’uscita. Un’esistenza che assomiglia all’odore del vuoto e dell'inconsistenza; all’orlo del precipizio e al precipizio stesso. Questi versi cantano la libertà intrappolata nel corpo e il corpo che parla dell’anima; la vita che sembra punire un esistere vano, ma al tempo stesso la esalta e ne canta rumori e silenzi. Tra i componimenti possiamo trovare diversi acrostici, tecnica scelta per dare risalto al potere semantico delle parole. -
Ripensando a te
L’Autrice così descrive la sua silloge: “Ripensando a te non è un titolo a caso e ha per me vari significati. Invero in queste liriche il mio pensiero viaggia tra gli affetti della mia vita, e ne ricorda i più profondi. In primis ripenso alla persona che ho amato e che amerò per sempre. Poi torno al paese che mi ha dato i natali, al quale sono intimamente legata, ai suoi luoghi, alle persone, alla sua passata vitalità. Infine, rivivo emozioni osservate in ciò che mi circonda, nelle quali, mi auguro, le persone che leggeranno i miei versi possano riconoscersi. Alcuni sono intrisi di nostalgia e malinconia del tempo passato, della mia fanciullezza ormai lontana e dell’amore che sempre mi lega al ricordo dei miei genitori…” -
Hurry up. Ediz. illustrata
Un vecchio tagliaboschi aveva costruito un’altissima torre a forma di cono. L’opera singolare, nata da una tragedia, diventò il centro per il riscatto della natura sull’umanità che la stava soffocando. Ai tempi in cui nevicava con abbondanza la Torre Conica prendeva l’aspetto di un maestoso albero di Natale ed era meta di pellegrinaggio per i bambini di tutta la regione. Quando poi, per i cambiamenti del clima, la neve non cadde più, tutti gli elementi della natura, guidati dall’acqua, compresero che il tempo volgeva al termine e rovesciarono le proprie regole di comportamento per lanciare un ultimo perentorio messaggio all’umanità: ""hurry up"""" cioè """"fate presto"""". Età di lettura: da 5 anni."" -
Avanzo di galera
Dopo aver trascorso in carcere gli ultimi venti dei suoi settant’anni, Antonio deve inventarsi un futuro che non abbia legami con il passato, che ha ormai ripudiato. Mentre vaga senza meta, l’incontro fortuito con una donna, che la vita pare aver trattato perfino peggio, scatena in lui un’inaspettata voglia di ricominciare, di costruire qualcosa di nuovo e di buono, e soprattutto non da solo. Dall’unione di due storie disperate può nascere una storia aperta alla speranza? Antonio e Lina ci credono poco, anzi riescono perfino a ridere di certe loro strane idee, ma non hanno niente da perdere e quel poco basta, per provarci. Sanno che sarà un’impresa ardua e che, loro malgrado, prima o poi dovranno per forza fare i conti col passato, cosa che potrà rivelarsi dolorosa ma anche sorprendente. Basteranno la determinazione, la forza di nuovi sentimenti, la fame di sorrisi, un po’ di fortuna, un pizzico di follia e il tempo, a farli riemergere dal baratro fino a rivedere l’orizzonte e, perché no, magari anche più in là? -
Cosa c'è nella sequoia? Ediz. illustrata
Cosa hanno in comune un fiocco di neve, delle leggende indiane sulla sequoia, l’alfabeto e lo Schiaccianoci? Lo svelerà questa fiaba in cui Cavallo Azzurro, spinto dal vento nella bocca di un albero californiano, si ritroverà improvvisamente nella Foresta Nera, insieme alla Fata Confetto. Perché si sa, le radici sono tutte collegate tra loro. Ma, attenzione, sotto la sequoia ci sono tante di quelle cose: una mappa-enigma, i gopher, qualche salamandra-paracadutista mezza sorda… E ancora: lucertole dispettose e uno schiaccianoci con il berretto di midollo di pane… Riuscirà Cavallo Azzurro a raggiungere la sua destinazione uscendo all’aria aperta? Età di lettura: da 5 anni. -
Storia breve di due fiocchi di neve. Ediz. illustrata
Diventare un fiocco di neve professionista è molto faticoso: occorre fare anni e anni di gavetta come goccini, studiare la forza di gravità e affrontare durissime selezioni sotto lo sguardo severo dell’inflessibile Saetta. E poi, quando si è finalmente pronti, ci si gioca tutto in un’unica discesa a terra. In questo libro, corredato da originali illustrazioni (approvate da Saetta in persona!), vi racconteremo la “Storia breve di due fiocchi di neve”: l’esperto ma rassegnato Cristallo, e Aspirina, una tremebonda apprendista goccina. E impareremo che, se proprio bisogna ""cadere"""", è meglio farlo insieme. Età di lettura: da 3 anni."" -
Il faraone che sognava la neve. Ediz. illustrata
La Luna custodisce le emozioni, i sogni, i desideri di adulti e bambini, da tempi lontani. Il passato può sembrare senza memoria, ma la Luna è una perfetta narratrice, racconta di un antico Egitto e del piccolo faraone Mir, con la sua bella treccia di capelli neri, le sue fragili gambe, la solitudine che lo circonda, il suo incredibile sogno, la neve. Un prodigio in un notte di luna, piccole gemme di ghiaccio, scendono lente, bellissime, anche il Nilo è scosso da un brivido di freddo. Un incanto che va oltre il tempo e la Storia che solo la Luna può custodire. Età di lettura: da 4 anni. -
Pallino. Ediz. a colori
Questa è la storia di Pallino un micetto solitario abituato a giocare libero nel vasto mondo, che in una fredda notte d'inverno scopre la magia della neve. Non solo, è la storia della vita: che dapprima è spensierata, poi iniziano le difficoltà e quando tutto ormai sembra perduto la felicità arriva e ti travolge trascinando Pallino in una nuova vita fatta di coccole, tanto amore e serenità. Questo libro pensato per i bambini che si approcciano alla lettura è scritto in stampatello maiuscolo per facilitare i giovani lettori e accompagnarli nel magico mondo della fantasia. Età di lettura: da 5 anni. -
Il mulino della neve. Ediz. a colori
Nelle favole non ci sono soltanto cavalieri senza macchia e senza paura per raccontare il bene e il male, la paura e la speranza, l’amicizia e la condivisione. A volte non serve sognare in grande per imparare qualcosa di bello: la neve, che è magia per ogni bambino, ammanta di semplicità e dolcezza il racconto e le illustrazioni di queste pagine. Età di lettura: da 6 anni. -
Il bambino che voleva volar via
Tutte le persone in fondo desiderano qualcosa di meglio: una casa più grande o una bella macchina, nei casi più semplici. Alcuni sognano di vivere in un posto migliore, lontano da guerra e fame, e sono disposti a rischiare la propria vita pur di riuscirci: tra questi il nostro protagonista, nato nei livelli più bassi di una società avanzata ma dal tessuto culturale profondamente ignorante e crudele, che a stento riesce a sopravvivere al ruotare del tempo. Il sogno di libertà lo porterà verso una strada lunga e piena di insidie, ma anche di amore e bellezza, di riscatto e liberazione, mostrando che, nonostante le difficoltà, non bisogna mai arrendersi e smettere di sognare. -
Genetica agraria. Genetica e bitecnologie per l'agricoltura
Questo testo introduttivo alla genetica e alle sue applicazioni in agricoltura viene dall’esperienza di oltre tre decenni di insegnamento presso le Facoltà di Agraria. La quarta edizione è aggiornata nei contenuti ma resta indirizzata a chi si avvicina per la prima volta alla materia, con una sequenzialità degli argomenti che ha favorito l’apprendimento di diverse generazioni di studenti. Oggi una conoscenza solida della genetica è più che mai indispensabile per i laureati in scienze agrarie, che devono avere gli strumenti per capire con quali meccanismi i geni danno origine alla pianta coltivata, o all’animale allevato, e in che modo le tecnologie genetiche possono essere messe a servizio dell’uomo attraverso l’agricoltura. -
Arboricoltura generale
Questo volume di Arboricoltura Generale è rivolto prevalentemente agli studenti che seguono i corsi di laurea universitari nel settore dell’arboricoltura da frutto (inclusi vite, agrumi ed olivo) e contiene numerosi riferimenti ed esempi riguardanti gli alberi ornamentali, forestali e di ambiente urbano L’opera è diretta principalmente alle lauree triennali di 1° livello; ma il contenuto programmatico è arricchito da specifici approfondimenti sia nel testo che sotto forma di “quadri”, che sono di fatto delle anticipazioni utilizzabili anche per le successive lauree magistrali di 2° livello o per i corsi di Master. L’ampiezza della trattazione e la multidirezionalità degli argomenti obbligheranno il docente della disciplina a indirizzare lo studente verso un approccio didattico personale, necessariamente legato al solo programma oggettivamente svolto. L’arboricoltura generale, infatti, viene sviluppata ormai, in forza dei numerosi corsi esistenti nelle varie università, con ampiezza e finalità alquanto differenziate, caso per caso. Scopo di quest’opera non è solo quello di spiegare ad un tempo i meccanismi e la comprensione dei vari fenomeni che contraddistinguono i processi di crescita, sviluppo, fruttificazione, propagazione delle piante arboree, ma anche quello di dare un’aggiornata e articolata illustrazione delle tecniche operative di governo e gestione dell’albero e del suolo, nel corso della vita economico-produttiva degli impianti arborei. È stato, dunque, impostato un lavoro collegiale, rispettando la specifica competenza degli oltre 44 autori, pur avendo ben presente il rischio di eterogeneità di stili e di trattazione degli argomenti svolti, nonostante il lungo lavoro preparatorio e il clima collaborativo instaurato fra i numerosi autori. Il contenuto dei sedici capitoli è stato suddiviso in due parti, la prima, quella propedeutica generale, che tratta delle basi teoriche e concettuali dell’arboricoltura e la seconda, applicativa, dove lo studente si troverà a suo agio nella lettura della disamina e illustrazione delle operazioni tecniche, gestionali, agronomiche fra loro interdipendenti inerenti gli impianti arborei, di cui viene offerta ampia descrizione di come vanno eseguite. Il perché è spiegato prima, nella parte generale. Si va dalla progettazione dell’arboreto all’utilizzo di tutte le più avanzate tecnologie agronomiche e di campo, inclusa l’introduzione di strumenti e servizi di rete disponibili nelle varie zone di coltivazione. L’opera si conclude con un ampio capitolo dedicato alla multifunzionalità dell’arboricoltura, che prelude appunto alle tematiche dell’arboricoltura speciale e che affronta le nuove possibili sfide che, grazie agli alberi, gli agro-ecosistemi e la nostra società sono chiamati urgentemente ad affrontare e cioè gli alberi non più visti solo come fabbrica agroalimentare qual è la produzione di frutti, ma anche per gli utilizzi alternativi, non alimentari. -
Myricae. Ediz. critica
Ripubblicare l'edizione critica di Myricae allestita da Giuseppe Nava più di quaranta anni fa significa anzitutto ripresentare un opera ancora insuperata per i suoi risultati filologici e imprescindibile per gli studiosi di Giovanni Pascoli e che i lavori anche più recenti su Myricae, e non solo, hanno continuato ad avere come punto di riferimento e di confronto rimasto impareggiato: un punto di svolta determinante negli studi pascoliani, almeno quanto il celeberrimo saggio del 1955, Il linguaggio di Pascoli, del Contini, tra i maestri di Giuseppe Nava. -
Le Declamazioni minori attribuite a Quintiliano (244 -292) - I
Tradizionalmente attribuite a Quintiliano, le Declamazioni Minori (II sec. d.C.) rappresentano un esempio straordinario di libro di scuola: lo strumento pensato da un maestro di retorica (forse Quintiliano stesso) per insegnare ai suoi studenti la difficile arte di tenere discorsi in pubblico. Nella raccolta, composta da 145 testi (superstiti di un ampio corpus di 338 discorsi), le spiegazioni del maestro si alternano a sintetici esempi di declamazione, elaborati a partire dai temi più vari: casi propedeutici all'attività forense - dispute ereditarie o contenziosi di natura economica - si accompagnano a situazioni romanzesche, come rapimenti messi in atto dai pirati, veleni somministrati da perfide matrigne, bambini abbandonati in fasce dai genitori. Appare così evidente la stretta relazione che le declamazioni intrattengono con il mito, la letteratura e, più in generale, l'immaginario antico. Dell'ampia raccolta quintilianea si propone qui la prima traduzione italiana, basata su un testo criticamente rivisto e accompagnata da un commento aperto alle molteplici prospettive di indagine che, da circa un ventennio, si sono sviluppate attorno alla declamazione coinvolgendo filologia e retorica, letteratura, diritto e antropologia antica.