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Uno squarcio di sole dalla finestra. Eremitismo e francescanesimo
Questo volume completa il progetto di Edizioni Nerbini dedicato all'opera di Thomas Merton Contemplation in a World of Action: nuova traduzione dalla versione originale di un testo finora mai tradotto in italiano. Il testo fu consegnato da Merton stesso all'amico James Laughlin prima del suo viaggio in Thailandia durante il quale morì improvvisamente, con la promessa di riprenderlo al suo ritorno per sistemarlo sia nel linguaggio sia nella consequenzialità delle tematiche. A volte, pertanto, nella lettura traspare il suo carattere di testo privo di una revisione finale da parte dell'autore. Uno squarcio di sole dalla finestra. Eremitismo e francescanesimo è un tentativo di leggere trasversalmente le due esperienze religiose (l'eremitismo e il francescanesimo) proiettate nel mondo dell'oggi: una lettura consigliata per la formazione iniziale e continua di coloro che si affacciamo alla vita spirituale. -
Non solo Dante
Il libro raccoglie, oltre ad articoli vari apparsi su riviste e periodici culturali e a testi di conferenze, alcuni scritti inediti di tipologia diversa, tutti intesi a dare della realtà che ci concerne una variegata lettura volta ad amalgamare il reale con l'ideale, l'Immanenza con la Trascendenza, in ordine al concetto che l'uomo è costituito da corpo e anima e che la vita proietta i suoi desideri e le sue speranze pervase da aneliti di libertà («libertà va cercando, ch'è sì cara», Purg I 71) e di verità («la verità che tanto ci sublima», Par XXII, 42), nell'infinito e nell'eternità, come Dante insegna. Dante e la Divina Commedia sono il filo conduttore, ma l'autore si diffonde in realtà anche su altri temi di arte, di storia e di letteratura, alla ricerca di una comprensione unitaria del passaggio dell'uomo sulla terra. -
Un maestro e il suo discepolo. Elia, profeta di fuoco. Eliseo, erede di un'alta missione
Madre Anna Maria Cànopi (1931-2019) ha lasciato una ricca miniera di scritti ancora inediti. Questo volume raccoglie le riflessioni dell’autrice su due personaggi biblici sempre attuali: Elia ed Eliseo, che sono alle origini della spiritualità carmelitana, ma che portano un messaggio tuttora di grande rilievo per tutte le diverse famiglie religiose. In questi tempi, avari di padri e maestri di vita spirituale, è un grande conforto lasciarsi guidare a ripercorrere la storia del profeta e padre per eccellenza, Elia, e del suo amabile discepolo, Eliseo. Un aiuto e un invito a stare sulla Parola di Dio per crescere nella sequela dell’unico grande Maestro, Gesù Cristo, attraverso la conoscenza di due suggestive figure di padri che egli stesso ha amato e stimato. -
Breviario meridiano. Sud, educazione e politica
«Un pomeriggio ho incontrato alcuni ragazzini che giocavano con delle pistole finte. Ciò che mi ha impressionato non è stato il gioco in sé, ma l’imitazione realistica del linguaggio e dello stile camorristico, tale da lasciar intravedere che quella cultura non era loro estranea, ma in qualche modo la respiravano, la assorbivano, probabilmente senza degli adulti capaci di essere per loro dei filtri sani». Nel nostro Paese, ormai senza distinzioni troppo significative tra Sud e Nord, le regole delle mafie impongono una pedagogia della violenza e dell’omertà e offrono ai giovani opportunità di apparente riscatto. Mimmo Battaglia, calabrese, arcivescovo di Napoli, in questo Breviario meridiano tratta della necessità di formare, accompagnare e sostenere un “esercito” di educatori, di maestri e di professori motivati, capaci di contrastare il modello educativo deviato delle mafie e incentivare un vero cambiamento nelle comunità. -
«Io amo il futuro». Ernesto Balducci e la pace alle soglie del terzo millennio (1971-1981)
L'uomo planetario, con la sua cultura della pace e della nonviolenza, è, senza dubbio, l'eredità drammaticamente sempre più attuale che padre Ernesto Balducci ci ha lasciato. «L'uomo inedito» è l'uomo pacifico perché pacificato: è l'homo sapiens in cui il grado di autoconsapevolezza di sé, delle dinamiche storico-sociali dell'umanità e di quelle biologiche del pianeta lo costringe a scegliere tra la sopravvivenza e l'estinzione della sua specie. Il volume ricostruisce la genesi dell'uomo planetario mettendo a fuoco la riflessione antropologica, sociologica, politica e religiosa di Balducci negli anni '70. L'uomo planetario nasce dal confronto tra la fede e la modernità: un confronto che emergeva come necessità di fede. Ed era infatti quest'ultima che spingeva il padre scolopio a comprendere sempre più liberamente e autenticamente l'uomo, la società e la storia: la fede in un Dio che si è fatto uomo perché l'uomo si facesse sempre più uomo. Queste pagine sono una cronaca dell'itinerario di una coscienza cristiana che è passata dalla giustificazione della guerra giusta alla testimonianza dell'inevitabilità della pace, per l'amore nel Cristo e nella ragione, pena la fine dell'umanità. Presentazione del card. Giuseppe Betori. -
Parola e storia. Per Luciano Martini
Luciano Martini (1942-2007) rappresenta uno dei testimoni più significativi della vivace e complessa stagione culturale ed ecclesiale della Firenze del secondo Novecento, non soltanto in ambito storiografico e letterario ma anche sul versante civile e spirituale. Storico della Chiesa presso l'Ateneo fiorentino, direttore della rivista Testimonianze dal 1968 al 1981, docente presso l'Istituto Superiore di Scienze Religiose di Firenze, Luciano Martini è stato membro di numerosi organismi fiorentini culturali e religiosi. Figlio della dinamica generazione lapiriana, collaboratore di Ernesto Balducci, Luciano Martini, laico e cristiano, ha svolto un'intensa attività pubblicistica e scientifica, costantemente intesa come impegno a servizio del consorzio civile e della comunità ecclesiale. A quindici anni dalla sua scomparsa, il presente lavoro, nato nell'ambito accademico dell'Istituto Superiore di Scienze Religiose di Firenze, intende offrire, tra grata memoria e futura progettualità , ulteriori sguardi e prospettive sul magistero umano e cristiano dello storico Luciano Martini. Vengono perciò proposte, secondo una pluralità di generi, inedite riflessioni e piste di indagine scelte, e si ripropongono alcuni fondamentali contributi dello stesso Martini, opportunamente introdotti e contestualizzati nel più ampio dibattito storico-teologico. Il volume, infine, raccoglie in appendice gli interventi di autorevoli figure del panorama scientifico, culturale ed ecclesiale in occasione delle varie presentazioni del volume miscellaneo Esperienza religiosa e passione civile in Luciano Martini. -
Potenziale educativo e strategie relazionali nella professione docente. Provocazioni al mondo della scuola dal «Global compact on education»
Il potenziale educativo della scuola è rimasto per troppo tempo un'energia latente se non addirittura latitante. Gli insegnanti sono chiamati a raccogliere la sfida che la storia consegna al loro lavoro quotidiano: rifocalizzare il proprio impegno professionale sull'asse della relazione e dell'educazione, cercando di colmare quel vuoto di senso e di futuro che le giovani generazioni, insieme alle loro famiglie, soffrono. La scuola, in particolare, deve riscommettere sul proprio potenziale di efficacia e di empowerment. Il presente contributo si colloca in questa prospettiva d'intenti, rispondendo all'appello lanciato da papa Francesco «a sottoscrivere un patto educativo globale per e con le giovani generazioni», il Global Compact on Education, finalizzato a contrastare e arginare quella che il pontefice non esita a definire una vera e propria «catastrofe educativa». Il volume, scritto a più mani, si propone di rifocalizzare l'attenzione degli insegnanti sulla persona dello studente e il suo processo di sviluppo cognitivo, affettivo, sociale e morale (K. Roncalli), offrendo suggerimenti psico-pedagogici e didattici nell'ambito dell'educazione affettiva e relazionale (F. Caccioppola), anche in situazioni di disabilità (S. Maggiolini e E. Zanfroni) e nelle relazioni iperconnesse (G. Di Marco). -
La vera storia dello Scoppio del Carro a Firenze
Scoppio del Carro a Firenze: evento solo folcloristico o qualcosa di più profondo radicato nel cuore dei fiorentini? A questa domanda ha tentato di rispondere don Roberto Gulino, presbitero dell'Arcidiocesi di Firenze (direttore dell'Ufficio Liturgico diocesano e docente di Liturgia presso la Facoltà Teologica dell'Italia Centrale) con questo libro. Secondo la sua tesi lo Scoppio del Carro è il modo - unico al mondo! - dei fiorentini di vivere e festeggiare la Pasqua: anticamente per distribuire a tutti i fiorentini il fuoco benedetto durante la veglia del sabato santo veniva usato un carretto che, sempre più elaborato, è divenuto l'attuale Carro dello scoppio, gradualmente arricchito anche dall'accensione tramite la Colombina. Uno studio appassionato e ricco di dati che - analizzando il contesto, la storia, l'evoluzione ed il significato del rito dello Scoppio del Carro - ci prende per mano e ci porta a conoscere in dettaglio tutti i particolari che compongono questo ricco mosaico di fede e tradizioni fiorentine che richiama ogni anno migliaia di persone da tutto il mondo. Presentazione di Luciano Artusi. -
Quale riforma della Chiesa?
Cosa significa reformatio e riforma oggi? Senza dubbio, nell’odierno scenario ecclesiale, essa è intesa come un continuo ritorno alle origini, alla Ecclesiae primitivae forma, oppure come l’assumere una forma sempre “nuova” rispetto a una considerata ormai passata. In entrambe le accezioni, l’idea di fondo è quella di riportare alla forma autentica tutto ciò che con il tempo ha perso la sua incidenza e la sua “purezza” primordiale. La riforma investe l’universitas fidelium e riguarda la natura e la missione dell’intera comunità cristiana, nella sua capacità di “abitare” la storia, senza lasciarsi trasformare da essa. Gli autori di questo volume, ciascuno nel proprio ambito di ricerca, hanno offerto con scientificità e competenza accademica un proprio contributo, condividendo l’idea che la riforma non sia un semplice adeguamento alla storia, né tantomeno un mero sforzo di “mettersi al passo con i tempi”. Pertanto l’azione riformatrice si riferisce a quel dinamismo che appartiene alla natura della Chiesa e trova nella presenza del Risorto la sua ontologica condizione di possibilità. -
Paradigmi del maschile e femminile nel cristianesimo antico
In questi ultimi anni le problematiche di genere sono sempre più spesso al centro del dibattito culturale come del confronto politico e sociale. In questo volume, che raccoglie le riflessioni dei maggiori studiosi del cristianesimo antico, si mettono a confronto le interpretazioni dei Padri della Chiesa: come ci si poneva, nei primi secoli del cristianesimo, di fronte alla parità dei sessi? Le risposte possono essere anche sorprendenti e in qualche caso contraddittorie: da un lato possiamo trovare la donna che non ha alcun diritto di studiare, e dall'altro ci accorgiamo che per quasi dieci secoli nella Chiesa le donne erano molto più stimate e valorizzate di quanto non avvenga ora ed erano molto attive le diaconesse, quelle stesse diaconesse che nel XXI secolo, così aperto ed emancipato, non hanno diritto di cittadinanza. Il volume appartiene alla collana dei testi scientifici dell'Augustinianum, il più prestigioso Istituto universitario per lo studio dei Padri della Chiesa. -
The writing of st. Maximilian Maria Kolbe. Vol. 1: Letters
Il Martire della Carità, san Massimiliano Maria Kolbe (1894-1941), nei pochi anni che gli furono concessi per la sua avventura terrena prima di morire nel campo di concentramento di Auschwitz, ebbe una vita piena e feconda. Fu missionario, frate francescano, evangelizzatore, riformatore religioso e grande devoto della Vergine. Ha lasciato in eredità un’ampia messe di scritti per lo più in polacco (la sua lingua madre), italiano e latino. Negli anni ’50 il pubblico anglofono poté avere solo un piccolo assaggio delle parole del santo, ma oggi può finalmente godere di un’opera completa in due volumi che raccoglie tutti i suoi scritti. Curati da Antonella Di Piazza, i testi di questo imponente lavoro sono corredati da note accurate, indici tematici e soprattutto dalla brillante presentazione di padre Giuseppe Simbula. Dal momento che la sua vita frenetica non permise a san Massimiliano di redigere una vera e propria Summa del proprio credo, questo lavoro rappresenta un’efficace sintesi del pensiero kolbiano e dei suoi valori senza tempo. Nuova edizione aggiornata rispetto alla precedente del 2016. -
The writing of St. Maximilian Maria Kolbe. Vol. 2: Various writings
Il Martire della Carità, san Massimiliano Maria Kolbe (1894-1941), nei pochi anni che gli furono concessi per la sua avventura terrena prima di morire nel campo di concentramento di Auschwitz, ebbe una vita piena e feconda. Fu missionario, frate francescano, evangelizzatore, riformatore religioso e grande devoto della Vergine. Ha lasciato in eredità un’ampia messe di scritti per lo più in polacco (la sua lingua madre), italiano e latino. Negli anni ’50 il pubblico anglofono poté avere solo un piccolo assaggio delle parole del santo, ma oggi può finalmente godere di un’opera completa in due volumi che raccoglie tutti i suoi scritti. Curati da Antonella Di Piazza, i testi di questo imponente lavoro sono corredati da note accurate, indici tematici e soprattutto dalla brillante presentazione di padre Giuseppe Simbula. Dal momento che la sua vita frenetica non permise a san Massimiliano di redigere una vera e propria Summa del proprio credo, questo lavoro rappresenta un’efficace sintesi del pensiero kolbiano e dei suoi valori senza tempo. Nuova edizione aggiornata rispetto alla precedente del 2016. -
La «Storia della Chiesa» di Socrate di Costantinopoli. Elementi di confronto con l'opera di Eusebio di Cesarea
Alla luce di una capillare analisi della Storia della Chiesa di Socrate di Costantinopoli, meglio noto con l'epiteto di Scolastico, il volume intende ricostruire l'attività intellettuale dello storiografo vissuto nella capitale orientale dell'impero tra IV e V secolo, i suoi rapporti con i circoli culturali della città, con il potere ecclesiastico e secolare, nonché la sua voce nel dibattito letterario contemporaneo. Ne emerge il ritratto di un fedele continuatore del genere storiografico inaugurato da Eusebio di Cesarea nel IV secolo, che non si limita alla continuazione cronologica degli eventi narrati dal predecessore, ma che del suo Maestro sposa la visione filosofica e teologica. Questo, anche in relazione alla controversia origeniana divampata tra IV e V secolo, ove le opere dell'Alessandrino sono da lui ritenute, nonostante la difficoltà di consultazione, deliberatamente conformi al credo niceno. -
L'antico mondo cristiano. Scritti minori
A ottant'anni Manlio Simonetti iniziò a scrivere sui giornali. Dal 2006 infatti tenne per un anno su Avvenire una rubrica settimanale, i cui brevissimi testi furono subito raccolti in Classici e cristiani. Poco dopo, nell'autunno del 2007, cominciò a collaborare con il quotidiano della Santa Sede, L'Osservatore Romano, dove scrisse per un intero decennio sull'antico mondo cristiano, fino a pochi mesi prima della morte (1° novembre 2017), ormai novantunenne. In questo libro, il quarto di Simonetti nei Sussidi Patristici, sono raccolti tutti i suoi articoli pubblicati sul foglio vaticano. Chi conosca la sua attività scientifica non faticherà a riconoscerlo in questi ""scritti minori"""", giornalistici per la scioltezza e l'essenzialità della scrittura, scientifici per la sicurezza e la solidità della dottrina: riflessioni sulla storia degli studi, su questioni di metodo e su nodi storiografici rilevanti, profili di studiosi, recensioni e le novità su Origene e Agostino."" -
L'oecuménisme d'Augustin d'Hippone dans la controverse donatiste
Dalla lettura delle opere cosidette ""antidonatiste"""" di sant'Agostino si può cogliere come questo Padre della Chiesa sia totalmente appassionato per l'unità della Chiesa come Dio vuole. In lui emerge con chiarezza un'ecclesiologia di comunione di alto livello, espressione del principio di unità ecclesiale direttamente radicata nella rivelazione divina. L'iter originale di questa ricerca, non solo nella formulazione del tema come tale, ma soprattutto nell'esame dei due aspetti – interpersonale e collegiale – dell'atteggiamento dialogico, vuole essere un tentativo per riconoscere in Agostino il merito di avere dimostrato la sua totale adesione all'esortazione di Gesù «perché tutti siano una sola cosa. Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch'essi in noi una cosa sola» (Gv 17,21)."" -
Il castello birbone. Fiabe o favole da... dentro. Ediz. illustrata
Età di lettura: da 4 anni. -
Il ponte delle lumache
Età di lettura: da 5 anni. -
Caffè Gambrinus
Caffè Gambrinus, titolo del libro che l'autrice sceglie; sedersi al bar e raccontare ai suoi lettori squarci della sua vita vissuta. Catturare uno sguardo attento al luogo dove lei ci conduce, nel verde paese di Ruvo del Monte e accarezzarlo con delicatezza nel suo silenzio. Ricondurci lungo lo scorrere del tempo con fatti storici e riportarli alla memoria, conducendoci con mano da gente con un dolore antico. Quell'incanto tra la sua terra natia e l'eleganza che scaturisce dal suo scritto accattivante dove la sua ricchezza più grande è la fantasia, ricamandola con parte del suo cuore e delle sue azioni. Un susseguirsi di stagioni e di anni in quel borgo, con la neve che scende dal cielo per trasformarsi in piccoli filamenti di zucchero filato. La sua fantasia è un vero toccasana per affrontare la sua solitudine e permettersi di camminare nell'infinito. Alla ricerca di caldi abbracci e il valore della ricchezza dell'anima, raccontando fatti reali e immaginari. Uno scritto che sgorga da un cuore ferito che esprime l'inquietudine profonda di chi cerca la verità, non nell'esteriorità delle cose, ma dentro le cose. -
Il mondo che verrà
L'opera si presenta come una selezione degli editoriali pubblicati sul Corriere dell'Irpinia-Quotidiano del Sud nel corso di tre anni, dal 2019 a tutto il 2021, in continuità con Ventisei Madonne nere (Delta 3 Edizioni, 2019). La storia italiana interagisce con le principali vicende internazionali. Dal Cielo sopra Belgrado, al Cielo sopra Berlino, alla Vigilia della guerra contro la Jugoslavia, dal Tribunale invisibile del 25 aprile, al Coraggio di Carola. L'esplosione della pandemia ha inciso profondamente sui nostri destini individuali e collettivi, ha suscitato sgomento (L'ora più buia), ha posto interrogativi esiziali alla politica (Vita e morte a confronto) e alle istituzioni italiane ed europee (Se la Pandemia resuscita l'Unione), suscitando l'aspettativa di un profondo rinnovamento (Il mondo che verrà). Un tragico fatto di cronaca avvenuto negli Usa, come l'uccisione di Gerge Perry Floyd, apre la strada ad uno sguardo sulle tragedie provocate sul fronte dell'immigrazione dalle politiche disumane praticate dall'Italia e dall'Unione Europea (Migrant lives matter?). Dalla brutale aggressione della Turchia alle forze curde nella Siria del Nord (Per chi suona la campana), all'annessione strisciante dei territori occupati da parte dello Stato di Israele, sempre più insofferente dei vincoli del diritto internazionale (La Corte penale internazionale e il fantasma di Banquo). La guerra dell'Afghanistan se annuncia un cambio di passo nelle relazioni internazionali (Se la Storia volta pagina) non ci ha ancora liberato dalla minaccia della guerra che viene rinnovata dalla corsa agli armamenti (La notizia che non c'è). In definitiva partendo dai fatti di cronaca, l'autore ci fornisce un controcanto ai falsi idoli che guidano l'azione dei principali attori della politica nazionale ed internazionale ed indica che un mondo diverso è possibile. -
I bianchi cigni e forse dolci. Novella disonesta
Semplice impiegato della magistratura delle opere della contea di Avellino, o così sembrava, Girolamo Graziano viene ucciso senza motivo apparente. Le indagini ordinate dalla marchesa Maria de Cardona e condotte dal bargello De Masi divergono in variegate direzioni, indirizzate da un groviglio di sospetti, di finte colpevolezze e di innocenze pure finte, di astute macchinazioni e di corrotti depistaggi, di personaggi esistiti o immaginati. Il racconto dei fatti si dipana nelle versioni rese dai vari protagonisti, ognuno dalla propria prospettiva e con il proprio linguaggio, per rivelare storie inattese del Rinascimento di una periferia dell'impero, reso possibile dall'opera di governo illuminata e liberale di Maria de Cardona. Le contorte vicende della triste morte di Girolamo Graziano e della svendita della purezza di una comunità, pure deturpata da orrendi torroni, delineano una novella disonesta, storica e post-moderna, articolata lungo ventisei sequenze narrative e trentuno tracce musicali.