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Santa Caterina da Siena
L'opera letteraria di uno dei grandi scrittori del XX secolo riproposta nel primo volume di una nuova collana a lui dedicata. -
La castità
La virtù della castità come stile di vita nelle parole illuminanti e profetiche di suor Paola Maria dello Spirito Santo. -
Verdi e dintorni. Una trilogia sull'opera italiana per voce narrante e banda giovanile
Una trilogia sull'opera italiana per voce narrante e banda giovanile. -
L'Athos e l'Occidente
La spiritualità ortodossa del Monte Athos in un volume che ne racconta i rapporti col mondo occidentale. -
Egeria. Rivista dell'Istituto Superiore di scienze religiose «Beato Gregorio X» di Arezzo. Vol. 12-13
Numero monografico e speciale dedicato a Gabriella La Mastra, una delle fondatrici della Fraternità di San Lorenzo, a Pomaio; importante studiosa della Sacra Scrittura e docente di ebraico antico e profetismo alla Facoltà teologica di Firenze e all'ISSR di Arezzo. Questo numero contiene sia saggi da lei scritti, quale La donna nei Manoscritti del Mar Morto. Studio del Documento di Damasco, che articoli a lei dedicati da studiosi che hanno avuto la possibilità di conoscerla e apprezzarne il valore: Giulio Cirignano, Maurice Gilbert, Jean Louis Ska, Leonardo Lepore, Antonio Nepi, Klemens Stock, Federico Giuntoli, Barbara Bianconi e altri ancora. A conclusione della rivista, le recensioni dei volumi: Giainisti e Sikh di Giampaolo Anderlini, Il Gesù degli «Altri» a cura di Marinella Perroni e Shintoismo di Tiziano Tosolini. -
Domenicani a Costantinopoli prima e dopo l'impero Ottomano. Storie immagini e documenti d'archivio
Il volume racconta la storia dei Domenicani in Asia Minore attraverso la vita della comunità italiana di Istanbul, e non solo. Grazie allo studio dei documenti custoditi nell’Archivio domenicano del convento di Sen Piyer (Santi Pietro e Paolo) a Galata, sono riemerse dall’oblio del tempo e dalla polvere delle carte le tante vicende di uomini e donne che hanno avuto un ruolo significativo per la presenza dei frati Predicatori in Turchia e più in generale per la storia culturale della città di Costantinopoli/Istanbul. Il volume ripercorre la lunga parabola dell’Ordine Domenicano in Turchia e in Terra Santa, dall’autunno del medioevo fino alla nostra contemporaneità e all’indomani dell’ottocentesimo anniversario della Confermazione della Regola dell’Ordine (1216/2016). Nella cosmopolita Costantinopoli bizantina, prima, e nella capitale ottomana, poi, i Domenicani furono costantemente presenti, sebbene con alterne vicende. Le tracce monumentali e quelle ""umane"""" sono oggetto specifico dei saggi che il volume raccoglie. Negli ultimi due secoli la rinnovata comunità dei frati italiani ha salvaguardato e custodito nel convento di Galata – riedificato nel 1843 su progetto dell’architetto ticinese Giuseppe Fossati – le memorie dei padri che lo hanno abitato, dei cenobi di Smirne, di Bakirköy e naturalmente della comunità levantina di Istanbul, che ne documentano la storia a cavallo tra la fine dell’impero ottomano e la nascita della Repubblica turca, fino ad oggi. L’opera è suddivisa in tre principali sezioni: """"Storia e topografia"""", """"Architettura e storia dell’arte"""" e """"Letteratura e storiografia"""". Una seconda parte è dedicata ai contenuti della mostra che si è tenuta negli ambienti del convento domenicano dal dicembre 2016 a febbraio 2017, in cui sono stati presentati preliminarmente i risultati di questa ricerca a un pubblico più vasto. Più in generale il volume muove dall’intento di restituire e consegnare alle generazioni future la complessa dimensione identitaria e la ricchezza storico-culturale di un luogo che affonda le sue radici nell’eredità classica, ma che non ha mai rinunciato a farsi interpellare dalla co-presenza di culture diverse pacificamente conviventi."" -
I «libri adgiunti» alle «Storie» di messer Biondo da Furlì
Andrea Cambini (1445-1528) fu collaboratore di Lorenzo e Giuliano de’ Medici e dei figli del Magnifico, poi legato strettamente a Savonarola, e incaricato di uffici pubblici non solo in quegli anni ma anche in età soderiniana e subito dopo il ritorno dei Medici in patria. Traduttore prolifico di testi latini classici (Cicerone, Cornelio Nepote) e moderni (Leonardo Bruni, Biondo Flavio e Cristoforo Landino, di cui fu allievo), egli coltivò sin dalla prima giovinezza una spiccata attitudine per la storia, testimoniata in primis da due trattati storici, il ""Della progenie del Regno de’ Franchi e vita de’ loro Re"""" e il """"Libro della origine de’ Turchi et imperio delli Ottomani"""". Il non trascurabile corpus letterario di Cambini non è stato fino a oggi oggetto d’indagine ed è inedito, ad eccezione del trattato sui Turchi, un vero e proprio best-seller del Cinquecento europeo, la cui princeps fu edita, postuma, nel 1529. Dopo quasi mezzo millennio si torna dunque a pubblicare un testo di Cambini. I Libri adgiunti sono tre addizioni a corredo della traduzione integrale del testo vulgato delle incompiute """"Historiarum ab inclinatione Romanorum imperii decades"""" di Biondo; sembrano riflettere, a un primo sguardo, il progetto a lungo vagheggiato dall’umanista forlivese: completare la narratio della sezione contemporanea delle """"Decades"""". Per tale motivo in passato si è ritenuto che i Libri adgiunti fossero le reliquie in volgare dell’estrema performance storico-letteraria di Biondo, che Cambini avrebbe in qualche modo intercettato, arrogandosene la paternità. Tuttavia, attraverso un complicato e originale complesso d’indagini, vertenti sul monumento blondeo – con sondaggi sulla non studiata tradizione testuale delle """"Decades"""" –, su Cambini, di cui si delinea per la prima volta il profilo intellettuale, e sui """"Libri adgiunti"""", è adesso possibile ascrivere quelle addizioni allo storiografo fiorentino. L’edizione critica commentata dei """"Libri adgiunti"""" è fondata sui manoscritti autografi cambiniani, individuati nel corso delle ricerche. E proprio da un minuto dettaglio filologico, una nota marginale autografa, si avvia un percorso di “riabilitazione” che riguarda certamente Cambini e, verosimilmente, anche altri storiografi secondo-quattrocenteschi."" -
Fra Bartolomeo 1517
Il volume ripercorre la vicenda artistica e spirituale di Fra Bartolomeo, pittore domenicano. Sono trascorsi oltre cinquecento anni dalla sua morte (31 ottobre 1517) ed è stato proprio in occasione del V centenario che il Museo di San Marco ha organizzato un convegno a Firenze. In quella occasione si è voluto prendere in esame la produzione artistica del grande pittore e dei protagonisti della sua bottega nel convento di San Marco. A partire dalla sua arte, gli studiosi hanno voluto approfondire anche il contesto storico, politico e spirituale in cui Fra Bartolomeo viveva. Questo volume raccoglie quegli interventi, contribuendo a fare luce su un periodo e su un clima culturale particolarmente intenso. -
Gesù Cristo nostra vita
L'autrice affronta il tema del profondo e fertile rapporto tra il credente e Cristo. Ogni cristiano, infatti, è chiamato a essere una cosa sola con Cristo, a vivere come figlio di Dio e a tornare a Dio. Il primo e fondamentale incontro avvenuto nel battesimo, a cui hanno fatto seguito – successivamente – gli altri sacramenti della vita cristiana, apre il credente all'esperienza della grazia, quando, prendendo consapevolezza di quello che Gesù è per lui e di quello che è chiamato a essere in riferimento a Gesù, decide di aderire pienamente alla sua Persona e lo riconosce – di fatto – «il Signore» della sua vita. -
Memorie domenicane. Vol. 49: Indici generali delle annate I/XLII
In questa pubblicazione sono raccolti gli indici dei volumi 1 (1970) – 45 (2015) della rivista Memorie Domenicane. La pubblicazione si articola in 5 sezioni: 1) Indice generale, in cui risultano elencati i titoli dei singoli volumi in ordine cronologico; 2) Indice degli autori, in cui sono indicati i testi dei contributi degli studiosi e le recensioni; 3) Indice delle Cronache di Convegni e degli ""Incontri""""; 4) Indice delle recensioni presenti nella sezione """"Tra i libri"""" e 5) L'ultima sezione è dedicata ai manoscritti, ai disegni e alle fonti archivistiche ed è articolata secondo i luoghi di conservazione. Il volume rappresenta un utile e importante strumento di consultazione e di lavoro per gli studiosi e permette di ripercorrere con chiarezza 45 anni di storia della Rivista."" -
Memorie domenicane. Vol. 50: Indici generali delle annate I-XLII (1970-2014)
Questa pubblicazione costituisce la seconda parte della raccolta di indici generali delle annate 1970-2014 della rivista Memorie Domenicane. L'impianto della raccolta, a partire dalla precedente pubblicazione si articola in 5 sezioni: 1) Indice generale, in cui risultano elencati i titoli dei singoli volumi in ordine cronologico; 2) Indice degli autori, in cui sono indicati i testi dei contributi degli studiosi e le recensioni; 3) Indice delle Cronache di Convegni e degli ""Incontri""""; 4) Indice delle recensioni presenti nella sezione """"Tra i libri"""" e 5) L'ultima sezione è dedicata ai manoscritti, ai disegni e alle fonti archivistiche. Il volume rappresenta un utile e importante strumento di consultazione e di lavoro per gli studiosi e permette di ripercorrere con chiarezza 45 anni di storia della Rivista."" -
Actus scolastici
Il volume presenta per la prima volta l'edizione completa in latino dell'opera autografa del frate domenicano Simone da Cascina, gli Actus scolastici, individuati a metà del '900 in un manoscritto della Biblioteca Vaticana. Composti dal domenicano tra il 1380 e il 1420 circa in forma di sermone, secondo le tecniche dell'arte predicatoria medievale e da lui stesso declamati, sono documenti accademici ufficiali che offrono una testimonianza diretta della sua attività di magister theologie e un quadro dettagliato dell'ordo studii degli Ordini Mendicanti. Le vicende dello Studium di santa Caterina in Pisa in cui Simone da Cascina operava, infatti, rappresentano un momento fondamentale non solo per la storia della cultura della città , ma anche per la storia dell'Ordine domenicano in Italia. -
Giorgio La Pira. Vangelo e impegno politico
Giorgio La Pira (1904-1977) originario di Pozzallo in Sicilia, professore di diritto romano a Firenze, laico domenicano e impegnato nell'apostolato per i poveri, uno tra i padri della Costituzione italiana. Dalla parte dei poveri, si impegnò per una società equa e solidale e per un mondo in cui le armi fossero trasformate in aratri e si aprissero vie di disarmo e di pace. Maturò l'intuizione di una chiamata di Dio per i popoli discendenti di Abramo - ebrei, cristiani e musulmani - chiamati a vivere attorno al mare Mediterraneo, relazioni di dialogo e di pace aperti all'intera umanità. Intuizione guida del suo pensiero era ciò che egli indicava come «il sentiero di Isaia»: la storia del mondo è paragonabile al corso di un fiume che sotto la spinta della grazia va verso la sua foce, la pace e l'unità dei popoli. La sua testimonianza continua oggi ad interrogare un tempo che vive sfide analoghe a quelle da lui affrontate e a cui rispose con attitudine di fede e dialogo in vista di una fraternità universale. -
Fede e attività politica
Il volume è il frutto di due convegni annuali dei docenti della Facoltà teologica dell’Italia centrale. Quello del 2020, dedicato a «Fede e attività politica», e quello del 2021, che sviluppa invece l’argomento «Bibbia e politica». Il filo che unisce i due convegni è l’enciclica di papa Francesco, Fratelli tutti, enciclica “politica” pubblicata proprio il giorno successivo al primo convegno. Il percorso complessivo non intende certo fornire un quadro sistematico ed esaustivo della complessa questione del rapporto fra fede e politica, ma offre una serie di saggi scientifici che, ripercorrendo momenti significativi delle pagine dell’Antico e del Nuovo Testamento e toccando aspetti rilevanti dell’ecclesiologia, della sacramentaria e della teologia morale, possono stimolare la riflessione personale e favorire il confronto comunitario. -
Mistica eccentrica. La scrittura di Teresa d'Avila attraverso una prospettiva di genere
Teresa d'Avila ha attraversato la storia con un passo capace di gettare ombre lunghe: è stata teologa e mistica, talvolta eretica e infine, nel 1970, dottore della Chiesa. Personaggio fuori asse, magnetico e irriducibile, Teresa è stata anche - e soprattutto - una pioniera, fonte d'ispirazione per le molte autrici che si sono voltate a guardarla. Seguendo il movimento di progressiva costituzione della sua identità autoriale, questo volume accompagna lo sviluppo della scrittrice: dal Libro della mia vita, vasta opera autobiografica, a Le mansioni del Castello interiore, la scrittura di Teresa disegna un arco che la porta a svincolarsi dalle retoriche maschili, dal parlare fiorito dei dottori, dal canone misogino imposto da una lunga tradizione. Con intelligenza e originalità, Teresa d'Avila fonda una pratica del sé che germina nella scrittura, s'irrobustisce nella riscoperta del soggetto femminile e si proietta nel mondo. -
Il silenzio che parla. La storia meravigliosa della famiglia di Nazareth
«Il Figlio di Dio [...] ha lavorato con mani d'uomo, ha pensato con mente d'uomo, ha agito con volontà d'uomo, ha amato con cuore d'uomo. Nascendo da Maria Vergine, egli si è fatto veramente uno di noi, in tutto simile a noi fuorché nel peccato» (Concilio Vaticano II). L'Autore immagina di essere presente passo dopo passo, come un testimone dei fatti, agli eventi che si sono succeduti nei trent'anni della vita ""privata"""" di Gesù e dei suoi familiari, iniziando dalla famiglia di Maria di Nazareth, fino a quando Gesù salutò la madre e lasciò Nazareth per andare sulle rive del fiume Giordano e cominciare con il battesimo ricevuto da Giovanni Battista il suo ministero. L'intento di questo libro non è quello di dare una risposta alle nostre curiosità, e a tutti i nostri perché, ma solo di mettere in evidenza, nella misura in cui è stato possibile, il modo silenzioso, ma concreto di Gesù di vivere la """"sua"""" vita umana, in tutto simile alla nostra."" -
Sinodalmente. Forma e riforma di una Chiesa sinodale
Due voci, quelle di Rafael Luciani e di Serena Noceti, che affrontano la «sinodalità», un concetto astratto che deve essere costantemente ribadito, soprattutto in vista del sinodo dei vescovi. Due voci che rivelano due visioni intersecanti della sinodalità, che è soprattutto uno stile, un habitus, un modus vivendi et operandi: lo stile di un popolo che Dio raccoglie e invia come corpo ecclesiale di Cristo e tempio dello Spirito Santo. La sinodalità è una dimensione costitutiva e costituente della vita e della missione della Chiesa che deve essere recuperata e che richiede la costante revisione degli stili di vita, delle pratiche di discernimento e delle strutture di governo. Una conversione di mentalità che implica il ripensamento dei rapporti di autorità e di uguaglianza, e quindi il passaggio a un nuovo modo di procedere ecclesiale che si fonda sulla base che comprende tutti i fedeli che compongono il popolo di Dio. -
Il manoscritto Q.III.12 (65) della Biblioteca Roncioniana di Prato (Dante Alighieri), (Commedia) Inferno, I 1 - XXXIII 153 (sec. XIV / XV)
Donato alla Biblioteca Roncioniana di Prato verso la seconda metà dell'Ottocento, il manoscritto roncioniano Q.III.12 (n. 65), contiene l'Inferno di Dante Alighieri, da I 1 a XXXIII 153. Il testimone dantesco appare trascritto da due mani: una prima, a, in lettera bastarda su base cancelleresca, a cavallo fra i secc. XIV/ XV, aveva originariamente copiata l'intera cantica in colonna unica di 12-13 terzine per pagina; a seguito della perdita di alcuni fogli una seconda mano, ?, integra le cc. 1, 13 e 14 trascrivendo in corsiva all'antica databile alla metà del XV secolo il testo dantesco mancante. Le chiose sono opera di altre due mani: una prima, a, che trascrive le rubriche latine (di tipo b, cioè breve) al margine di alcuni canti, nonché altre brevi e sporadiche chiose marginali latine, e una seconda, b, già identificata con quella di Bartolomeo di Pietro Taviani de' Nerucci da San Gimignano, che aveva originariamente trascritto un organico complesso di chiose marginali in volgare ai primi 7 canti dell'Inferno, delle quali sopravvivono oggi solo quelle ai canti III-VII (cc.2r-8v). Le chiose risultano trascritte a partire da due soli commenti cogniti: quello di Graziolo Bambaglioli (nel volgarizzamento A), e l'altro, parimenti in volgare, conosciuto come Falso Boccaccio. -
Montecatini Terme. Patrimonio dell'umanità
Nel luglio 2021 Montecatini Terme è stata proclamata Patrimonio dell'Umanità Unesco insieme ad altre dieci città termali d'Europa. Quali sono le ragioni che hanno portato Montecatini a questo importante riconoscimento? Quali sono i punti di forza e i caratteri che hanno segnato l'affermazione di Montecatini Terme come una delle Great Spa Towns of Europe? Come rilanciare, oggi, un modello di sviluppo turistico che sembra aver perso smalto e capacità di attrazione? Quali nuove attività e iniziative potrebbero avviarsi a Montecatini e nel territorio circostante per rafforzare e sostenere l'economia locale, senza snaturarne l'identità e la vocazione? Per iniziare a rispondere a queste domande, professionisti ed esperti del territorio, docenti e studiosi di alcune fra le maggiori università e centri di ricerca del paese si sono incontrati a Montecatini, avviando una riflessione allo stesso tempo corale e plurale sul passato, sul presente e sul futuro della città e del territorio. I saggi raccolti in questo volume offrono una lettura a più livelli e a più prospettive, che mette in luce potenzialità inespresse e strade possibili per una rinascita di Montecatini e delle sue Terme. -
Fabio Ranchetti, filosofo ed economista
Il 21 ottobre 2021, a un anno esatto dalla sua morte, un gruppo di colleghi e amici si è riunito presso l'Università Cattolica di Milano per commemorare il prof. Fabio Ranchetti in un seminario intitolato Ricordando Fabio Ranchetti. Un filosofo economista. Questo volume raccoglie gli interventi presentati durante quell'intenso pomeriggio e altri brevi contributi per ricordarne l'umanità, le doti scientifiche, la capacità didattica.Il volume è diviso in tre parti. Nella sezione iniziale, le curatrici presentano la biografia umana e scientifica di Fabio Ranchetti. La seconda sezione ne traccia la personalità attraverso i ricordi di amici e colleghi, evocando momenti salienti della sua attività di docente, di studioso, ma anche di cittadino impegnato nella vita pubblica. La terza sezione raccoglie interventi che approfondiscono i temi della sua ricerca. Il volume contiene anche alcuni brevi scritti di Ranchetti, significativi per testimoniarne la biografia e il pensiero. Questa raccolta vuole essere un tributo al lavoro di ricerca di Fabio Ranchetti per sottolinearne l'originalità di pensiero e per tenere vivo l'esempio di un percorso di vita che ha combinato con competenza e passione le conoscenze umanistiche e lo studio dell'economia politica.