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Don Lorenzo Milani. L'intervista mai avvenuta. A cento anni dalla nascita
In occasione del centenario della nascita del priore di Barbiana, esce alle stampe Don Lorenzo Milani, l'intervista mai avvenuta, nella quale l'autore Danilo Bertani ricostruisce un dialogo immaginario, ma non per questo non veritiero. Infatti, le risposte sono tutte formate da parole che don Milani ci ha lasciato sia in forma scritta, nel suo libro Esperienze Pastorali e nelle numerosissime Lettere, pubbliche e private, sia in forma orale, nei rari e preziosi filmati e mediante le testimonianze dei suoi ex alunni e di chi lo ha conosciuto. A questa intervista si affianca una ricostruzione biografica in forma di testo teatrale, messo in scena dai soci del Gruppo Don Lorenzo Milani di Modena e recentemente anche dalla Compagnia Canto di Antigone. Non sarà inutile riscoprire l'attualità degli insegnamenti di un uomo di fede, sacerdote, maestro e scrittore, che ha speso tutta la sua vita e le sue energie per dare la parola e dignità agli ultimi, vittime delle ingiustizie sociali. -
La saggezza che libera. La meditazione nei discorsi del Buddha
La ""saggezza che libera"""" la si può ottenere attraverso la meditazione Vipassana, un metodo pratico e non confessionale di auto-conoscenza, che conduce a equilibrio e serenità. Fu riscoperto e insegnato dal Buddha più di 2500 anni fa, per eliminare tutti i condizionamenti e le sofferenze. Si tratta di una esplorazione della mente, del corpo e della loro interazione, basata sull'osservazione di se stessi attraverso le sensazioni fisiche, che sono in continua relazione con la mente e la condizionano. """"Se cercate la liberazione dalla schiavitù, siate padroni della vostra mente, non siate schiavi di essa."""" (Dhp. 35)."" -
Quiete e visione profonda. L'insegnamento del Buddha
"... Cominciai a seguire l'insegnamento del Buddha dal momento in cui capii che il 'buddhismo' vero e proprio non è una religione - una fede in una Divinità e in una relazione con Essa - ma un umanesimo, e più concretamente un sistema etico-psicologico che propone metodi pratici per raggiungere, qui e ora, la piena realizzazione delle proprie potenzialità benefiche. Fu quando mi resi conto che il Buddha (il Risvegliato) non pretendeva essere un Dio o un profeta, bensì l'esempio supremo di quello che l'essere umano può diventare, che mi dissi: """"Questo sì che ha un senso: il Risvegliato insegna agli altri come risvegliarsi. Nel 1972 in Sri lanka (...) ebbi la fortuna di leggere le parole del Buddha: la spiegazione di quello che lui stesso ha sperimentato, e di come gli altri possano arrivare alla stessa esperienza. E così scoprii la straordinaria semplicità e la profonda concretezza del sentiero di quiete e visione profonda, da lui indicato. Mi dedicai, quindi, allo studio dell'antica lingua pali e dei testi. Nel 1974 feci un corso di meditazione con il maestro indo-birmano S.N. Goenka: questa pratica dell'insegnamento del Buddha mi convinse ad accettare la sua validità, come guida di vita, e ad impegnarmi da allora al continuativo esercizio meditativo di Vipassana"""". (L'autore, Amadeo Solé-Leris)" -
Cento vite in una. Memorie e amicizie di un giornalista da teatro
Per raccontare l'intera esperienza biografica di Daniele Rubboli forse servirebbe una serie televisiva composta da innumerevoli stagioni. Ma qui si fanno libri e questo mette in scena una storia ricca e punteggiata da ogni forma d'arte. Seguendo il filo rosso delle città in cui ha vissuto, l'autore ci porta all'interno del proprio vissuto familiare e di un'incredibile rete di amicizie del mondo dello spettacolo - della musica, del teatro, della televisione, del cinema - che hanno costellato le sue professioni: giornalista, musicologo, operatore teatrale. Ciò che caratterizza gli avvenimenti privati e lavorativi è un connubio di curiosità, passione, intraprendenza, pertinace fermezza e talento. Questo energico zibaldone di qualità, unito all'amore, ha consentito a un singolo uomo di vivere cento vite in una. -
Treni internazionali in Italia 1995-2009. Ediz. illustrata
Un viaggio fotografico attraverso due decenni tra i treni internazionali ordinari e straordinari che hanno circolato in Italia. Una carrellata di immagini che ripercorre alcuni dei treni più particolari che sono giunti nel nostro Paese con una particolare attenzione a quelli che hanno interessato la città di Roma. Un viaggio nel passato alla luce del fatto che molto di quello che c'è in questo libro non esiste più, tra treni soppressi e locomotive distolte dall'esercizio regolare. -
La Via Bibulca. Da Modena a San Pellegrino il Alpe, attraverso la Via del Secchia
Una lenta e costante salita da Modena fino a San Pellegrino in Alpe lungo la val Secchia e le valli del Dolo e del Dragone, attraverso un cammino antico, molto battuto e testimone dell'evoluzione, dal Neolitico fino al boom economico degli anni Sessanta. Una strada che ha generato le valli e le attività connesse, la cui creazione si perde all'interno della nebbia della storia, dandone la paternità ai Longobardi, o forse ai Romani o forse anche prima. Una strada litigata dal comune di Modena e il monastero di Frassinoro, una strada che è passata dallo status di ricca a quello di quasi dimenticata, funestata da frane e briganti, usata per commerci dai Galli fino ai mercanti toscani, per gli spostamenti strategici dagli uomini primitivi fino all'esercito spagnolo prima e da quello tedesco poi. La Bibulca non è una e sola, ma una serie di variazioni in simbiosi con il suo territorio. Gli edifici religiosi che si incontrano dalla umile maestà fino al Duomo, sono l'eredità di generazioni devote all'unico mezzo di speranza, in epoche dove il cibo era un miraggio e la miseria una realtà, e in molte di queste costruzioni la firma di Matilde di Canossa è un'identità territoriale. C'è di tutto: dalla caotica città al paesotto e al borgo abbandonato, dal bosco isolato ai sentieri battuti quotidianamente, dalle rive del Secchia alla fonte anonima, dalle industrie moderne agli scultori. Ogni paesaggio, ogni paese, ogni bosco ha visto orde di pellegrini, mercanti, eserciti, briganti, nobili e anche poeti andare e venire dalla Toscana. Se solo i sassi potessero parlare. -
La ferrovia internazionale Domodossola-Locarno. 100 anni di treni dal Toce al Verbano
Dopo aver percorso con ogni mezzo la Val Vigezzo e la Centovalli, con queste memorie gli autori hanno voluto rendere omaggio alla bellezza del territorio e alla spettacolarità della ferrovia che, attraversandole, collega la città di Domodossola, in Italia, con Locarno in Svizzera, ovvero la linea del Sempione con quella del San Gottardo. Con i suoi cinquantadue chilometri, l'internazionale ferrovia, che compie cent'anni nel novembre del 2023, si colloca, giustamente, tra le più spettacolari linee di montagna realizzate sulle Alpi e nel mondo. La sua indiscussa bellezza è un dono che la natura ha riservato a questo aspro territorio, ma è frutto, soprattutto, della tenacia dei suoi abitanti, che hanno saputo crearvi vita, cultura e arte, la cui fama ha valicato lontani confini. Non a caso, la Val Vigezzo è chiamata anche la ""Valle dei Pittori"""", per la moltitudine di artisti ivi forgiatisi. Quest'opera ripercorre la storia della ferrovia dalle sue contrastate origini fino ai giorni nostri, e fotografa le molteplici attrattive del territorio, in ogni stagione e per tutte le esigenze."" -
I registri dei privilegi di Modena. Composizione e riordinamento notarile di un liber iurium nel secolo XIII
Da sempre, per mandato statutario, l'Accademia Nazionale di Scienze, Lettere e Arti persegue «l'approfondimento e la diffusione delle conoscenze scientifiche nei vari settori disciplinari di competenza delle proprie Sezioni», ne consegue quindi l'impegno dei Soci a studiare, ricercare, approfondire per una «diffusione della cultura nelle sue più elevate espressioni». Le sedute di studio sono l'opportuna sede per condividere e valorizzare le conoscenze conseguite, diventano così il momento per onorare l'obiettivo indicato dallo Statuto e sotteso nel motto dell'Accademia «digerit in numerum Dissonantes » che richiama la visione pluridisciplinare e l'ideale interdisciplinare che restano l'altro obiettivo a cui i Soci si ispirano nella loro attività di ricerca. A pieno titolo lo studio di Roland Rölker, socio ordinario della nostra Accademia e afferente alla Sezione di Storia Lettere e Arti, rientra in tale progetto e in tale visione del sapere: una ricerca, la sua, oggettivamente difficile e complessa, possibile solo con la padronanza dei dettati della diplomatica e della paleografia, materie specialistiche in campo archivistico e storico, e con la conoscenza dei principi storiografici e giuridici sottesi alla sua ricerca che era già stata oggetto di una prima comunicazione nel 2017 nel corso di una seduta di studio e che, oggi, si ripresenta particolarmente arricchita dalla «nuova prospettiva di ricerca che coniuga lo studio testuale dei documenti con le procedure codicologiche» così come ha sottolineato Giorgio Montecchi nella sua introduzione. Uno studio che richiama il tema, già tante volte sottolineato, della conoscenza del pregresso culturale, personale e collettivo, e che rimanda all'urgenza di conservarne la memoria storica per non smarrire il senso di identità e di appartenenza ad una collettività. Lo studio di Roland Rölker contribuisce a ripercorrere e valorizzare tale prospettiva assunta a universale valore culturale; l'autore trascrive integralmente una parte dei documenti del Registrum Privilegium comunis Mutine iniziato nel 1218, uno dei codici su cui si fondava la vita del Comune di Modena agli inizi della sua attività istituzionale. -
Santità modenese. Candidati alla canonizzazione
Il libro contiene i profili di 13 candidati al riconoscimento ufficiale della santità, uomini e donne dell'Arcidiocesi di Modena-Nonantola, di epoca contemporanea e della più diversa estrazione sociale, cultura, età e modo di vivere e testimoniare la propria fede. Sono i fiori più belli coltivati e sbocciati in un territorio da secoli fecondato dalla fede cristiana che ne ha segnato la storia e il patrimonio artistico e culturale. I 13 candidati alla canonizzazione: Don Severino Fabriani, Don Luigi Lenzini, Coniugi Sergio Bernardini e Domenica Bedonni, Don Alfonso Ugolini, Giuseppe Castagnetti, Suor Maria Rosa (Bruna) Pellesi, Padre Raffaele da Mestre, Uberto Mori, Anna Fulgida Bartolacelli, Rolando Rivi, Luisa Guidotti, Mistrali Enzo, Piccinini. All'interno del volume vengono indicati diversi video disponibili in Internet e il relativo codice QR. -
Il cammino dell'unione. Paesi, lambrusco, castelli, nelle colline modenesi
Il Cammino dell'Unione è un anello che ha come punto di partenza e di arrivo Vignola, cittadina ai piedi delle colline modenesi, conosciuta e rinomata per la produzione di ciliegie. Il percorso si sviluppa su 109 km divisi in 5 tappe, ma ogni viandante lo può modulare in più o meno giorni a seconda delle proprie necessità. Percorrendo questi 109 km, lasciatevi sorprendere dalla bellezza: passerete dal silenzio del fiume Panaro alle colline segnate dai rossi filari di Lambrusco Grasparossa; attraverserete i tipici calanchi di argilla, per poi immergervi nei boschi di castagno che popolano le montagne attorno ai Sassi di Roccamalatina, i giganti di pietra che rappresentano il cuore del nostro Cammino. Un paesaggio in continua trasformazione che voi, popolo di camminatori lenti e curiosi, avrete la fortuna di cogliere e ricordare. Ogni giorno visiterete piccoli paesi, antichi borghi e castelli, testimonianza viva di tradizioni e mestieri delle campagne modenesi. L'accoglienza emiliana vi scalderà il cuore, come le tavole a cui siederete per trovare ristoro a fine giornata. Inutile dire che il Cammino dell'Unione è ricco di prelibatezze enogastronomiche. In queste terre sono nati il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro, l'Aceto Balsamico Tradizionale, il Nocino, il Parmigiano Reggiano, la ciliegia Moretta di Vignola, la Torta Barozzi, le Crescentine cotte nelle Tigelle, i Borlenghi, e la mitica pasta fresca emiliana con i suoi piatti di Tagliatelle, Tortellini e Tortelloni. Insomma, è ora di preparare lo zaino: qui c'è un territorio da scoprire! Con la lentezza e consapevolezza di chi attraversa il mondo a piedi. -
«L' Occidente degli eroi». Il pantheon degli Estensi in Sant'Agostino a Modena (1662-1663) e la cultura barocca. Atti del convegno (Modena, 25-26 ottobre 2018)
Il volume presenta gli Atti del convegno promosso dall'Accademia Nazionale di Scienze Lettere e Arti di Modena nell'ottobre 2018, in occasione della fine dei restauri della chiesa di Sant'Agostino dopo il sisma del 2012. Gli interventi qui raccolti propongono i contributi di importanti studiosi e il frutto del loro lavoro di ricerca che, focalizzandosi sulla realizzazione del Pantheon degli Estensi tra il 1662 e il 1663, offre uno sguardo pluri-disciplinare sul periodo, sui personaggi e sulla cultura barocca, non solo modenese. Dopo un contributo introduttivo che mostra l'allestimento delle esequie di Francesco I, il volume si articola in tre sezioni principali. Nella prima si indaga sul tempo e la figura di Laura Martinozzi, la committente del Pantheon Atestinum nonché vedova del duca Alfonso IV, presentandoli dal punto di vista giuridico, politico, artistico e araldico. La seconda sezione analizza la chiesa di Sant'Agostino partendo dal primo impianto trecentesco fino alle trasformazioni del Seicento, concludendosi con la presentazione dell'attuale restauro. L'ultima sezione vuole fornire uno sguardo più ampio sulla tradizione delle esequie principesche nel XVII secolo, non solo degli Estensi, ma anche di altre casate nobili. L'intento di questa pubblicazione è quello di condividere i risultati di queste importanti ricerche con un pubblico più ampio e di far conoscere, in modo attento e dettagliato, questo unicum europeo. -
Stragi, banditi, povertà. Storia di un padre
Due sorelle si trovano a convivere in un monolocale a Milano dopo una vita vissuta distanti. Sono in una senilità quieta in cui ciascuna rispetta il silenzio dell'altra. Per motivi diversi qualcosa scuote il loro equilibrio fragile e le spinge a muoversi, una nel passato ad affrontare i suoi fantasmi, la sua fuga l'indomani del sequestro Moro, a cercare nella storia del padre, carabiniere sfuggito all'attentato di Bellolampo, il senso del suo essere nata e della sua vita; l'altra ad abbandonare Milano per raggiungere Palermo, dove trova, senza cercarle, realtà che la riportano ai tempi in cui suo padre fu lì, dopo la strage di Portella della Ginestra. In particolare Cortile Cascino. Nei ricordi recuperati o ricostruiti della prima si incontra l'esperienza scolastica da studente e da docente, in un paesino dell'Oltrepò, e quella del suo direttore, ex-sessantottino innamorato di Bloch e di Milena, con un nonno legato al fascismo. La riflessione sulla scuola è come un fil rouge che guida il romanzo: da quella degli anni Trenta di Primo, il padre, alle esperienze della Casa del sole al parco Trotter, al Parini di Milano ai tempi della contestazione fino a quella post-sessantottina della protagonista. È lei che svela al lettore i meccanismi narrativi del farsi del romanzo, della genesi familiare nata a sua volta da una relazione su brigantaggio e banditismo. Nell'esperienza del viaggio della seconda si innestano luoghi dell'anima e dei sentimenti vissuti e vivi: Genova, Cefalù e Pozzallo. È lei che ritrova le tracce del padre in Sicilia. È lei che mantiene nella sua efficiente operosità le tradizioni culinarie, lo stile di vita dei genitori. È lei che trova il modo per restaurare, ripulire, ottimizzare. Insieme, su rette parallele, raccolgono emozioni legate al loro passato: una famiglia delle Marche sporche emigrata nel Nord di Calindri e del Cynar. Ricostruiscono il contesto e la realtà sociale nella quale il padre nacque e dal quale si staccò, una da casa di ringhiera della periferia milanese, l'altra da un tinello palermitano. Restituiscono esperienze familiari e uno spaccato della storia comune, che disegnano una parte di popolazione mossa dalla ricerca del pane e dall'opposizione alla povertà. Quella povertà che, scopriamo, è un'arma politica. -
Gli anni d'oro del «Faggio». Artisti e personaggi modenesi a Sestola e... dintorni 1980-1990
«...Quanto vado scrivendo è la fedele ricostruzione di piccole e grandi vicende recuperate dal fondo della memoria e rivissute attraverso la rilettura delle cronache giornalistiche, l'analisi dei documenti e la visione, un po' velata di nostalgia, delle tante fotografie che ho conservato di quei luoghi e quei personaggi, artisti e non, che animando gli anni d'oro del Ristorante ""Faggio"""" di Albertino Allori fecero parlare di Sestola, e dato un non piccolo contributo all'arte modenese di quel tempo...»"" -
Ferrari by Schedoni. Un lungo viaggio sul Cavallino Rampante
Genesi, racconti, aneddoti ed innumerevoli foto ci guidano in un viaggio lungo quasi mezzo secolo che ancora oggi prosegue e unisce due straordinarie eccellenze modenesi. I protagonisti sono i rombanti brividi a quattro ruote costruiti a Maranello dalla Ferrari e i magnifici oggetti in cuoio realizzati dalla Schedoni di Modena per essere degno complemento di tanto splendore. Sfogliamo insieme la storia delle Rosse e dei loro preziosi accessori, entrambi capolavori italiani che il mondo intero ci invidia. -
Senza mappa. Da Modena a Rodi e ritorno
Un bambino orfano di dodici anni, partito a piedi da Tagliole di Pievepelago nell'Appennino modenese nel 1897, tornerà a vivere stabilmente in Italia solo cinquant'anni dopo. Nel frattempo, nella sua vita ci sono la Svizzera, la Francia, l'Algeria, e soprattutto la Turchia, luogo in cui incontrerà la donna che diventerà sua moglie, Giuseppina, e infine la Grecia, Rodi, l'isola delle rose. E poi la guerra. Un continuo andare e ricostruirsi, fino alla beffa del destino che attende Antonio, detto Tonino, nel Mar Egeo, e che sembra voler cancellare tutto il suo passato. Ma ci sarà un'altra vita ancora, una vita di scorta, depositi dell'oblio dove accatastare i ricordi. Senza mappa cerca di ricostruire l'albero genealogico della famiglia Ferrarini, attraverso ricordi, pensieri, episodi di vita che vorrebbero riempire le assenze e che, in fondo, contengono quei valori da trasmettere a chi viene dopo di noi. -
Diario di prigionia 1943-1945. Dai campi di concentramento
Fino a dove può spingersi un essere umano per sopravvivere ai propri ideali? Scegliendo di arruolarsi nel 1938 - appena diciottenne - convinto sostenitore della Patria, Giovanni Cortellini verrà a trovarsi a confronto con una realtà non prevista. Dopo l'esperienza tragica della campagna di Russia, l'8 settembre 1943, a Vipiteno, fu fatto prigioniero dai tedeschi e cominciò la sua odissea nei campi di concentramento prima in Polonia e poi in Germania. Rifiutare di aderire alle SS o alla R.S.I. significò soffrire la fame fino allo sfinimento, essere umiliati senza motivo, vivere in baracche o camerate sudice, chiusi nel reticolato controllato dalle sentinelle: un lucido progetto per indurre i prigionieri al lavoro forzato. Una resistenza, resa possibile dalle lettere - attese con trepidazione - della famiglia e della fidanzata, che determinò un ripensamento dei valori e dei ""miti"""" della giovinezza per aprirsi ad un futuro di pace. Nella violenza estrema della guerra ci furono però anche incontri nei quali prevalse la comune umanità o addirittura l'emozione di trovare nella famiglia Wettwer rispetto, calore e condivisione di piaceri culturali come la musica: """"un'oasi di gentilezza e di pace nell'inferno della prigionia"""" (Giovanni Cortellini) Una riflessione che vale anche per l'oggi."" -
Anime libere. Nove racconti tra sogno e realtà
Il volume raccoglie nove racconti, storie di vita immaginata che sono frutto della ricerca spirituale dell'autrice. La solitudine il filo rosso che lega i protagonisti: persone sole per scelta o per destino, che vivono ai margini della società. Sono però dotati di un'anima profonda, che consente loro di ricercare la vera felicità: non transitoria, non materiale. L'intimo contatto con la natura li porta a riscoprire la bellezza e ad abbandonare le ostilità verso il prossimo. A loro è concesso di diritto, in un modo o nell'altro, un lieto fine. Scopriamo tramite le loro vicende la ricerca del divino nella terra, nell'acqua, nella vegetazione, specchio della visione dell'autrice della felicità e dell'universo. -
L' attenzione e la grazia. Esperienze di comunicazione nelle cure palliative precoci in oncologia ed ematologia
Open Life Project: Caregivers raccoglie in formato Video le interviste di dieci famigliari di pazienti oncologici ed ematologici, seguiti in un innovativo modello assistenziale di integrazione precoce di cure palliative"" con le terapie """"onco-ematologiche standard"""". Il Progetto, che approfondisce una più ampia Ricerca sui temi della Comunicazione medico-paziente, comprende una sezione di Contenuti Speciali (Video/Cartacea) con gli approfondimenti di alcuni tra i maggiori esperti nazionali ed internazionali su: Cure Palliative Precoci, Spiritualità, Comunicazione e Ricerca. Le testimonianze sull'esperienza di malattia permettono di riflettere sul senso dell'esistenza e sul bisogno di non curare la malattia solo attraverso la scienza e la tecnica, ma di ricollocare al centro della cura la comunicazione e la alleanza medico-paziente."" -
Ucraina-Russia. Guerra, diritto e interessi nazionali
L'aver affidato a quattro generali della Forze Armate italiane la scrittura del libro Ucraina-Russia. Guerra, diritto e interessi nazionali costituisce un unicum nel mondo dell'editoria italiana di questi ultimi mesi. La prefazione è stata affidata all'editorialista de L'Espresso Gigi Riva. L'""operazione militare speciale"""" che la Federazione Russa ha avviato sul territorio ucraino il 24 febbraio si è subito trasformata in una vera e propria guerra convenzionale, per la pronta reazione dell'esercito ucraino. Ad oggi, non è dato sapere esattamente perché ciò sia avvenuto e se l'aggressione dell'Ucraina non sia invece considerabile come fisiologica conseguenza del trascorso storico e culturale russofono. Vi è infatti chi sostiene che la Russia abbia voluto muovere un attacco all'Occidente o che voglia ricostituire l'Impero Russo degli zar, ma vi è pure chi asserisce che siano gli Stati Uniti a voler muover guerra """"per procura"""" alla Russia attraverso l'Ucraina. Ma più verosimilmente potrebbe trattarsi di una ineluttabile conseguenza dell'imminente implosione connessa alla fine del mondo globalizzato così come l'abbiamo sin qui teorizzato, conosciuto e attuato. Certo, siamo di fronte ad una guerra sui generis, combattuta anche con tutti gli strumenti mediatici: se è sempre esistita la documentazione di guerra, assistiamo oggi a una pervasività quasi voyeuristica. Altrettanto irrituali, destabilizzanti e plateali, se non irresponsabili, sono le esternazioni di vertici di istituzioni internazionali e di capi di Stato e di Governo, cointeressati, degli opposti schieramenti. Ad oggi questa guerra ha visto giungere nelle librerie oltre un centinaio di titoli che veicolano pensieri, esperienze e valutazioni di una moltitudine di soggetti i quali non sempre, tuttavia, parlano di ciò che conoscono. È per queste ragioni che si è chiesto a quattro alti ufficiali generali, ora in congedo, di scrivere questo libro. Dei testi scritti dai quattro autori, ciascuno verte su settori di specifica competenza; i singoli contributi rappresentano il pensiero del loro autore e non necessariamente quello dei coautori: ciò contribuisce a fornire al pubblico una lettura multivocale. I contenuti da loro offerti in quest'opera permetteranno al lettore di considerare valutazioni fino ad ora inedite di avvenimenti tragici, apportatori di sofferenze e crisi epocali."" -
D'Annunzio soldato
"Tutti gli uomini che seguono l'Eroe, e gli obbediscono, partecipano dell'Eroe. Né questi senza loro sarebbe."""" Questo libro parla delle gesta dell'Eroe Gabriele D'Annunzio attraverso la raccolta di immagini e testi."