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L'archivio d'artista. Princìpi, regole e buone pratiche. Nuova ediz.
Disponibile in una nuova edizione aggiornata e integrata in base alla riformata disciplina penale dei reati contro il Patrimonio Culturale entrata in vigore nell'anno 2022. Legata al concetto di memoria, l’archiviazione risponde da sempre al bisogno di raccogliere e tutelare una testimonianza tramite i documenti che la attestano. Per un artista, l’archivio è essenziale non solo per conservare la traccia materiale del suo passaggio in un determinato ambiente culturale ma anche per la verifica, la difesa e la certificazione dell’autenticità delle opere, nonché per rendere tale patrimonio accessibile e condiviso. Ma che cosa si intende per archivio d’artista e come viene strutturato? Quali normative legali e quali consuetudini si applicano? Come si organizza una successione e come prende forma un catalogo ragionato? Quali competenze coinvolge e quali requisiti lo rendono un punto di riferimento per gli studiosi e per il mercato? Questo volume – nato a partire dal Corso per curatore di archivio d’artista promosso da AitArt (Associazione Italiana Archivi d’Artista) – riunisce punti di vista e competenze diverse spaziando dalle materie umanistico-storiche a quelle economico-giuridiche, senza dimenticare gli aspetti più pratici legati alla schedatura e alla digitalizzazione. Nel suo duplice intento di diffondere princìpi ispiratori e proporre modalità di gestione, delinea una vera e propria deontologia professionale e si configura così come un vademecum imprescindibile per chiunque voglia sviluppare una professionalità specifica e farsi custode di un ecosistema complesso e prezioso come quello dell’archivio d’artista. -
Louvre, mon amour. Undici grandi artisti in visita al museo più famoso del mondo. Nuova ediz.
È indispensabile dare fuoco al Louvre per affermarsi tra i maestri del proprio tempo? Per rispondere a questa provocazione, negli anni sessanta il critico d’arte Pierre Schneider invitò undici celebri artisti – fra cui Giacometti, Miró, Chagall, Steinberg – ad accompagnarlo, uno per volta, attraverso le sale del museo per eccellenza. La verità che ne emerse è valida tutt’oggi: il Louvre esercita un richiamo inesauribile sul vero artista, il quale sa instaurare un dialogo fra pari con i giganti che vi dimorano. Schneider registra ogni commento, ogni gesto, perfino i silenzi e gli umori altalenanti dei suoi interlocutori, dei quali tratteggia in poche battute l’itinerario del pensiero. Poi, al momento buono, la domanda insidiosa. Le loro repliche – a volte feroci, a volte ammirate, mai deferenti – rivelano un acume raro nello scandagliare opere con cui dimostrano una intimità fuori dal comune. Assistiamo così all’imprevedibile commozione di Chagall davanti a Courbet («un grande poeta»), alla sua stizza di fronte a Ingres («troppo leccato»), alla predilezione di Giacometti per l’autoritratto di Tintoretto («la testa più magnifica del Louvre»), ai fischi di ammirazione che Miró rivolge ai mosaici africani. In queste trascinanti passeggiate soffia uno spirito di riconciliazione fra vecchio e nuovo che mette in crisi l’idea del museo quale deposito di oggetti obsoleti, incapaci di parlare ai contemporanei. Ai suoi undici visitatori d’eccezione il Louvre appare, di volta in volta, come una scuola per affinare la visione, il cimitero ideale, una macchina del tempo che azzera scarti millenari, ma soprattutto il luogo in cui è possibile misurarsi con quanto di più grande è stato creato dall’inizio dei tempi. -
Roberto Rossellini. Il suo sguardo alla realtà e alla storia. DVD
Roberto Rossellini: una figura centrale della cinematografia mondiale, autore di pietre miliari del cinema come Paisà, Germania anno zero e Roma città aperta, rappresenta l'indiscusso maestro del neorealismo. Non sempre compreso dalla critica italiana ma considerato dalla Nouvelle Vague un vero e proprio esempio per tutti i nuovi registi. La vita del più grande regista del dopoguerra raccontata da Carlo Lizzani, cineasta e storico del cinema, con materiali da archivi di tutto il mondo, immagini dei film di Roberto Rossellini e testimonianze di chi lo ha conosciuto. -
Giallo pisano. Racconti gialli e noir
Si tratta della prima antologia di racconti gialli e noir ambientati a Pisa e provincia. Si spazia da una ""truffa agricola"""" ambientata nei primi del Novecento nelle campagne pisane ad un """"comic thriller"""" che si svolge interamente in una giornata di piena dell'Arno, dalle leggende sulla ricetta per l'immortalità dei Templari, custodite in Duomo, alla ricerca della Pietra filosofale da parte dei nemici di Galileo Galilei, fino agli spinelli fumati sui Lungarni pisani da un testimone di un delitto. Un'antologia molto originale sotto il segno del giallo e del """"noir"""" all'italiana, anzi alla toscana. Gli autori sono: Paola Alberti, Graziano Braschi, Divier Nelli, Riccardo Parigi, Massimo Sozzi e Renzo Zucchini."" -
Il museo dei fetidi
Un viaggio dentro un'infanzia chiusa, limitata, oppressiva che incute addirittura orrore; sullo fondo, una Leningrado che non esiste più, spazzata via da una travolgente globalizzazione. Interprete autentico di tutta una generazione, Astvacaturov ci accompagna, con uno stile ironico, sarcastico che raggiunge anche toni di elevata sensibilità, nel micro-spazio del quartiere dove l'eroe ha vissuto i suoi anni '70 e dove ogni palazzo, ogni casa, ogni negozio hanno una storia da raccontare. Maestro dell'aneddoto letterario, in tutto il romanzo i ricordi si intrecciano in maniera proustiana agli odori dei cibi della mensa, dei bagni, degli ingressi dei palazzi e ad una profonda nostalgia del mondo sovietico. -
Regionale 13984. Binario morto
Un giovane aspirante scrittore è tra i pendolari sul ""locale 13984"""". Quel treno è l'ambientazione ideale del suo giallo. Addirittura un classico: luogo chiuso, ma in movimento, tutti che si conoscono. Più o meno. Tutti sospettabili. Tutti aspiranti vittime o aspiranti assassini. Ma qualcosa può sempre andare storto. Soprattutto può diventare molto pericoloso. In un gioco di specchi imprevedibile, Spezi ci consegna un racconto avvincente in cui i ruoli si confondono e la trama sembra trasferirsi dalla fantasia alla realtà."" -
Etruscan mines. La complessa storia di un'industria mineraria
La vicenda industriale della società londinese Etruscan Copper Estates Limited e del villaggio minerario che edificò a Campiglia Marittima nel 1910 è una storia complessa e per certi versi non del tutto chiarita. Grazie a inedite carte, reperite anche negli archivi di Londra, questa ricerca pluriennale ricostruisce accuratamente la storia della società e del suo fallimento, aggiornando in modo documentato le interpretazioni sulla rapida fine dell'Etruscan Mines. -
The sun and the moon. Il tredicesimo segno
Finalmente i Dodici Guardiani sono stati riuniti. Ma molti rimangono ancora i misteri da svelare. Un talismano che non ha ancora esaurito la propria funzione, un nuovo medaglione che li racchiude tutti, una porta che conduce alla verità, una creatura leggendaria... Un ultimo viaggio per conoscere il passato e svelare gli arcani, nel luogo dove, migliaia di anni prima, ogni cosa ebbe inizio e i destini furono tracciati; un ultimo viaggio per scongiurare la fine di tutto. Il 21 dicembre 2012 è arrivato... -
L' arte del doppiaggio. Doppiatori e direttori di doppiaggio
L.arte del doppiaggio: grandissimi attori che con la loro straordinaria bravura ci regalano emozioni. Ma tutto ciò che comporta il doppiaggio di un film, lavoro lungo e complesso, è dato da altre importantissime figure ed hanno anch.esse la loro parte di merito. Tra queste, i direttori di doppiaggio. In questo libro oltre ai doppiatori del passato e del presente non inseriti nel mio precedente lavoro Il chi è del doppiaggio. Le voci del cinema di ieri e di oggi, si vuole rendere un giusto riconoscimento ai grandi direttori di doppiaggio di ieri e di oggi, importantissimi per la riuscita di un film. -
Noi siamo ciò che essi furono
In questo libro l'autore si interroga sull'esistenza di Dio, sull'immortalità e sulla riproduzione della vita. Con un approccio filosofico-scientifico tenta di dare delle risposte alle domande sulle ragioni del vivere e dell'esistere. -
Il pozzo e il pendolo
Condannato a morte dall'Inquisizione, un prigioniero si risveglia in una cella buia del carcere di Toledo. Per riuscire a salvarsi, sarà costretto ad affrontare supplizi sempre più crudeli e sofisticati. -
Le sette disgrazie. Vita e morte di Marta e Jader nei ricordi e negli scritti della figlia Franca Spizzichino d'Atri
È il 3/12/1943, tanti carabinieri incontrano Franca Spizzichino, una quattordicenne ebrea, sul vialetto di casa e le ordinano di tornare indietro, sono venuti ad arrestare lei ed i suoi genitori per portarli in carcere, e, in seguito, consegnarli ai tedeschi. La casa entra in subbuglio, Franca disperata vuole morire, decide di scappare ed annegarsi nel vicino lago di Bolsena. Incomincia la fuga nella convinzione che le spareranno addosso, ma arrivata sulle sponde del lago, realizza che nessuno si è accorto di lei, e allora scappa nei boschi intorno e inizia a vivere nella macchia circostante. Franca porterà il peso della tragedia familiare tutta la vita. Dai suoi scritti, dalle lettere intercorse con la madre durante la prigionia, dai racconti fatti alle sole figlie emergono a brandelli i contorni della sua tragica storia. La figlia Donatella ha voluto ricostruire, decodificare e raccontare questa storia perché non se ne perda la memoria. -
Un male urbano
Un male urbano vuol rendere omaggio a una gloriosa tradizione letteraria, quella del diario romanzato costruito su una base di avvenimenti reali filtrati dalla sensibilità e dalle insofferenze della voce narrante, con un finale in chiave giallo-noir. Eppure, Marco Imparato può essere uno qualunque di noi: un uomo che vive male il proprio tempo. La cronaca copre un anno di vita, dall'agosto del 2019 fino al suicidio del protagonista. Il contesto personale e sociale descritto è quello della pandemia. L'ambito geografico è Madrid, e la città è forse l'attore principale dell'opera. Il vero, dunque, come congiuntura specifica, come scenario spontaneo, collettivo. Attorno a Marco, i luoghi e la gente che battono nel polso della sua vita, finché questo polso non si arresta. Le ""testimonianze"""" degli amici, colleghi e """"nemici"""" sono una risalita micro-storica, su un registro ironico-cinico, che porta dalla rievocazione di una persona/personaggio alla descrizione di un disagio generale, di una società fatta di legami allentati o profondi, improvvise povertà, complicità e incomunicabilità, miserie passeggere e radicate, precarietà stabili e qualche lampo di poesia senza artifici - quando la poesia sgorga dalla ferita del vissuto più che dalle parole di chi, ricordando, vive e rivive."" -
Data business & social media
"Se il servizio è gratis, il prodotto sei tu"""". Tutto quello che facciamo sul web viene tracciato e monitorato: sanno cosa ci piace e ci interessa, quando siamo soli, depressi, felici e molto altro. Il social media, in particolare, si plasma in base alle preferenze dell'utente al fine di farlo rimanere più tempo online: il web mostra la realtà che si aspetta di vedere, una sorta di realtà personalizzata costruita apposta per lui. Ma quanto ne siamo davvero consapevoli? E come si sentono le persone al riguardo? Nasce così il breve studio, basato su un sondaggio, sulla consapevolezza e la percezione che gli utenti dei social media hanno di questi meccanismi, e di cui gli autori di questo libro ci dicono in modo sintetico, semplice e illuminante." -
Poi, certe notti, l'unicorno! Poesie e racconti vincitori del premio Qulture ti Pubblica @ Una Ghirlanda di Libri
Non è agevole, per chi si cimenta con la scrittura, orientarsi nel variegato panorama editoriale italiano né individuare quei premi letterari in grado di fornire una reale occasione di visibilità e riconoscimento al proprio lavoro. Per questo l'Associazione Qulture si propone di valorizzare le opere letterarie che ritiene meritevoli, fornendo ad esse lo slancio necessario per arrivare ai lettori attraverso lo studio di percorsi personalizzati. Qulture ti pubblica @ Una Ghirlanda di Libri è un progetto nato dalla sinergia tra l'Associazione Qulture, LeGhirlande - organizzatrici della Fiera dell'editoria indipendente Una Ghirlanda di Libri - e Felici Editore del Gruppo Editoriale Le Impronte, per il quale l'Associazione Qulture gestisce le collane di narrativa AcquaRagia e Quetzal. Da qui l'interesse per la ricerca di manoscritti inediti, che ha portato alla ideazione del Premio: un impegno collettivo importante nel quale ognuno ha messo a disposizione le proprie competenze, allo scopo di selezionare i vincitori e omaggiarli con il premio più gradito, la pubblicazione. Il risultato di questo lavoro è un'antologica collettiva che racchiude in sé storie vere, fantastiche e surreali, commoventi o divertenti: una miscellanea di narrazioni per riflettere sul senso della vita che, nonostante gli affanni e le ferite dell'anima, resta pur sempre un'avventura straordinaria. -
Cielo di Pasqua
Nino Tramontana, Procuratore della Repubblica di Perugia, originario di San Germano, in Calabria, ottiene la condanna per pedofilia di un religioso, Aldo Pincara, suo ex compagno di seminario. Il processo gli riporta alla memoria i tempi in cui, avviato a diventare prete, è stato testimone di un episodio analogo, che considera uno dei fattori determinanti della sua vita. Ma Nino rivive anche la misteriosa storia che ha coinvolto Valeria, sua sorella, e ricorda i suoi anni di formazione lontano da casa per volere dello zio, don Giovanni, un sacerdote che ha cercato di sottrarlo alla gestione della famiglia assecondando le sue intenzioni di fuga dall'ambiente d'origine. In seguito, una giovane donna di Genova, adottata alla nascita a Perugia, si rivolge a lui, in qualità di Procuratore, e chiede di conoscere la madre naturale. L'indagine lo porta a scoprire una scioccante verità che non ha la possibilità di essere rivelata per dovere d'ufficio e che sconvolge Nino. Cielo di Pasqua è la presa d'atto di quanto un pervicace bigottismo religioso chiuso al raziocinio possa deformare, pervertendoli, i rapporti tra individui, famiglie e comunità. Tuttavia senza mai proporsi come un romanzo a tesi, se accade che lo stesso ambiente possa generare il suo antidoto o contraltare: una religiosità aperta, eppure altrettanto forte e consapevole dei suoi principi etici. Uno sguardo laico quello di Belcastro che, rinunciando alle facili tinte forti in odore di ""eresie"""" ben costruite per il mercato, lancia, a partire da una realtà a noi più vicina, un messaggio di speranza contro ogni integralismo."" -
Veleni, amori, animali e altre calamità
Mirella e Giorgia, due anziane sorelle sempre in contrasto tra loro, abitano in un quartiere periferico avvolto da uno strato di nebbia denso e lattiginoso, in una palazzina unifamiliare intrappolata tra i colossi di cemento armato venuti su con la speculazione edilizia. Costrette a chiudere il loro negozio a causa della concorrenza sleale dei nuovi megastore, prima di rassegnarsi alla noia della pensione, decidono di aprire una lavanderia a gettone. Giorgia, la minore, è nata dopo la tragica e oscura morte del fratellino, di cui porta il nome declinato al femminile. Le sono stati imposti, fin da piccola, vestiti e giochi da maschietto che l’hanno sessualmente disorientata. La maggiore, Mirella, da bambina gelosa del fratellino Giorgio, porta ancora sulle spalle l’angoscia di aver provocato la sua morte. Vedova dopo molti anni di un uomo piuttosto incolore, si riavvicina a Giuseppe – uomo collerico, maschilista e, ormai, con qualche serio problema di testa – in un amore che procede come sulle montagne russe. Infine, l’episodio della fine del piccolo Giorgio si rivela il vero motore di tutta la storia. Perché, proprio a partire da quello, si scopre che le famiglie di Mirella e Giorgio, prima unitissime, si sono separate repentinamente e dolorosamente. E allora: quale segreto nasconde la separazione delle due famiglie? Cosa nasconde la fine di Giorgio? E, soprattutto, cosa c’entra il gatto della madre di Mirella con il fratellino morto e la madre di Giuseppe? Perché Garibaldi, il cane che Giuseppe regala a Mirella, diventa alla fine il vero mattatore di questa grottesca storia e mette in mano a Giorgia l’arma di un finale aperto? -
Il figlio dell'estate
Negli anni dell’infanzia e dell’adolescenza, il protagonista – trasferitosi a Firenze con la famiglia – trascorre le vacanze estive nel paese natio a casa della nonna. Qui nascono i primi amori, le amicizie, i giochi. Il suo più caro amico gli insegna a tuffarsi e questa passione si trasforma in una sfida infinita tra i due. Quando il padre si ammala di tumore, la famiglia impone al nostro, allora quindicenne, di trasferirsi per un anno in Sicilia, allo scopo di partecipare come figurante alla processione del Santo Patrono e chiedere la grazia per il papà. Lui è contrariato, giudica questa scelta un retaggio di antiche superstizioni, ignorando che la famiglia vuole proteggerlo da un orribile fatto di cronaca nera che ha rimosso. Diventato uomo, quel fatto, tornato a galla, torna a sconvolgergli la vita. -
Graffiti italiani degli anni '50. Ritratti nazional-popolari di un decennio
A spasso negli anni '50 è il check-up di una generazione, quella dell'autrice del libro, che ricorda e rivive la sua vita fin dagli anni dell'infanzia. La guarda con l'occhio critico, ironico, spesso disincantato di chi ha vissuto intensamente le varie vicende del dopoguerra fino agli anni '60. La descrizione degli ambienti, dei vari personaggi e delle situazioni è sempre molto puntuale, vivace, personale, con riferimenti precisi anche alla propria esperienza di bimba, di giovane ragazza, di adulta. La civiltà contadina, la famiglia patriarcale, il rapporto con la religione in quello che viene definito ""L'evo pre-televisivo"""" sono presentati con dovizia di particolari. La scrittrice ferma la sua attenzione anche su certi aspetti della politica di questo periodo, per esempio sul rapporto tra la Democrazia Cristiana e il Partito Comunista, tra gli appartenenti all'Azione Cattolica e """"I comunisti senza Dio"""". Anche la fase dello sviluppo industriale e quella che viene definita come """"era televisiva"""" sono presentate con lo stesso tono: ci sfilano davanti la bicicletta, il Mosquito, la Vespa e la Lambretta, la Cinquecento e la Seicento; le trasmissioni e i personaggi più noti della televisione ai suoi esordi e nei suoi sviluppi successivi. Alla fine l'autrice si ripresenta sulla scena e vuole ancora una volta connotare e definire il suo amarcord: """"epitome esistenziale scondita di supponenza educativa"""". La nostalgia, la polvere del ricordo, il sospetto di aver fatto qualche scelta sbagliata non tolgono la certezza che """"C'è ancora una storia aperta alla tua voglia di viverla""""."" -
Codice Arcadia. Fu fatto per quello che era
Un blindato portavalori che percorre una statale siciliana viene fatto saltare in aria e rapinato da un commando armato. L'assalto è perfetto, il prelievo veloce, ma qualcosa va storto. Su quel blindato viaggiano i soldi della malavita. Il commando, agli ordini di un autoritario uomo sulla sessantina, dopo pochi chilometri dà fuoco al denaro. Sulla strada resta una valigetta con un'antichissima pergamena che, raccolta dagli uomini della Scientifica, finisce tra le mani di un boss. Al comando della squadra dei rapinatori è Bastià Vinci, ""il Vecchio"""", Commissario della Sezione Omicidi della Polizia di Stato prossimo alla pensione. Ai suoi ordini, un manipolo di sbirri schifati per lo sporco che ricopre l'isola. A poche ore dal colpo al blindato, tra le colonne di un oscuro tempio, alcuni uomini incappucciati tracciano una particolare tavola di riflessione. Quello che sembra un Maestro Massone dà un ordine perentorio: quando la colonna muove non è per redimere, ma per cancellare: il codice deve tornare in terra consacrata. Arcadia cela il segreto e la profezia va difesa, i fratelli Priori devono armare Chimera. Grazie al Procuratore, al Prefetto e al Questore corrotti, la malavita risale agli uomini del commando. Il """"Vecchio"""" e la sua squadra sembrano avere le ore contate. Ma in aiuto del Commissario giunge Al """"Brooklyn"""" Bonanno, legato alla mala e ad alcuni uomini delle istituzioni che, come il gangster, condividono un gladio tatuato tra petto e braccia, e una schiera di monaci che prima di uccidere eleva al cielo il sinistro richiamo dei lupi.""