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Un'altra vita per le donne & Tre lanterne
In “Un’altra vita per le donne” le sorelle Jian, entrambe “signorine” sebbene abbastanza in là con gli anni, conducono una vita reclusa e senza sussulti in un appartamento al di sopra del negozio di salse di soia e sottaceti che una volta apparteneva al padre. All’interno del negozio, si alternano le vicende e gli scandali fra tre commesse, “nemiche per la pelle” ma costrette a lavorare insieme. Nel racconto “Tre lanterne”, chi ha detto che solo i più intelligenti si salvano dalla guerra? Bian Jin, lo scemo del villaggio di Quezhuang, ha in testa solo le sue anatre, e per questo viene dimenticato dai suoi compaesani in fuga dalla guerra. Vagando per il villaggio ormai deserto, Bian Jin incontra Scodellina, una bambina alla perenne ricerca dell’olio necessario ad accendere le tre lanterne sulla barca della sua famiglia. -
L'ultimo volo per Tokyo
Viaggiano per lavoro, frequentano hotel e ristoranti di lusso, sorseggiano vini costosi e raffinati. Talvolta si sentono insicure, altre ancora sono gelose e orgogliose. Ma sono tenaci e caparbie: sono le donne del Giappone dei primi anni Ottanta, donne capaci e di successo, ma che sembrano in qualche modo non riuscire a conciliare la carriera con la vita privata. Cinque racconti su donne che lottano, che non smettono di sognare, investite da raffiche di sentimenti contrastanti che esprimono in maniera lucida e trasparente. In ""L'ultimo volo per Tokyo"""", che dà il titolo alla raccolta, Midori è un'artista floreale di successo nel mondo dei mass-media. In occasione di una trasferta a Sapporo pensa di incontrare l'ex fidanzato per mostrargli quella che è diventata: una donna in carriera sicura di sé e indipendente. Ha solo il tragitto in taxi dal ristorante dove hanno cenato all'aeroporto per dimostrarglielo: ci riuscirà o si lascerà tentare dalle sue avances? Anche la protagonista di """"Vino"""" è una giovane donna in trasferta. La sua carriera la porta all'estero, dove acquista una bottiglia di vino pregiato francese per poterla regalare al suo ritorno in patria, secondo l'uso giapponese di omaggiare i conoscenti con prodotti locali del luogo in cui si trascorrere un periodo. Alla fine del racconto, però, sente che nessuno merita un regalo tanto di pregio, forse neanche lei stessa. """"Fino a Kyoto"""" è la storia della trentenne Kuniko, una editor freelance che durante un viaggio di lavoro nell'antica capitale incontra il collega Kusama Takashi, più giovane di un anno: un incontro fatale, poiché Kuniko rimane immediatamente attratta dall'uomo."" -
Fuoco. La grande prosa russa del primo Novecento
"Fuoco. La grande prosa russa del primo Novecento"""" è il primo di tre volumi antologici dedicati allo straordinario momento di fioritura creativa che ha contraddistinto la letteratura russa nei primi anni Trenta del XX secolo. Fuoco è dedicato ai testi che illustrano i continui sconvolgimenti socio-politici di un ventennio di apocalisse ininterrotta: il terrorismo, le rivoluzioni del 1905, di Febbraio e di Ottobre, la guerra civile, la fame e le privazioni, l'inizio della persecuzione degli oppositori nella neonata Unione Sovietica. Scrittori di assoluta grandezza come Bulgakov, Zamjatin, Pasternak, Nabokov, Bunin, Babel' dipingono con travolgente intensità tanto l'orrore che l'eroismo, la brutalità e l'energia, lo sconforto e la speranza, il fascino magnetico e sinistro dell'abbattimento di un secolare ordine di sopraffazione, con meravigliosi momenti di commozione, ironia e poesia. Accanto a capolavori sono presentati testi mai tradotti prima. Accanto ai racconti e alle novelle che costituiscono il nucleo centrale dell'antologia ci sono estratti da romanzi come """"Il placido Don"""" e """"La guardia bianca"""". Al centro del volume il poemetto di Blok """"I dodici"""", forse il più fantasmagorico affresco della rivoluzione. Infine, un racconto inedito di Nabokov." -
Doll
Yoshizawa è uno studente della scuola media a cui piace giocare con le bambole. Un giorno, raccogliendone una vecchia e rotta per strada, si rende conto di poter provare una forte attrazione sessuale per le bambole anziché per le donne in carne e ossa. Durante una frenetica e accurata ricerca su Internet, acquista una ""love doll"""". In questo modo, nasce uno strano forma d'amore tra Yoshizawa e la bambola, cui dà il nome di Yurika. L'interesse, l'amore e infine l'ossessione che il ragazzo ha per le bambole rappresentano la sua fuga dalla realtà. Una realtà che tende a escludere chi è diverso, riducendo a hentai, perverso, tutto ciò che non è conforme alla norma costituita. Cosa succede quando il mondo alternativo che Yoshizawa ha costruito per sé e per Yurika va in frantumi? In una realtà in cui né famiglia, né scuola guidano e supportano la crescita dei giovani, cosa succede a chi non rientra nelle regole, a chi non si identifica nei desideri e nelle aspettative degli altri?"" -
L' adolescente
Kawabata Yasunari rievoca nostalgicamente dal passato l'amore giovanile che lega Miyamoto Yasunari, l'io narrante, a un compagno di nome Kiyono al tempo in cui frequentano la scuola.«Quasi una sciarada più che una trama, forse un rebus e non un romanzo. In ogni caso un ritratto che assomiglia molto a un autoritratto» - Marco Del Corona, Corriere della Sera Miyamoto è un romanziere che sta per compiere cinquant'anni e si occupa della pubblicazione celebrativa della raccolta completa dei suoi scritti. Curarne la redazione lo spinge a tornare sui suoi manoscritti, in un'operazione che lo porta a ritroso nel tempo sino ad arrivare al diario tenuto durante la giovinezza, alla corrispondenza con l'amico e alle prime opere di scrittura creativa, composte successivamente quando frequenta l'università. Una larga parte di questo materiale parla di Kiyono, dunque lo rielabora per comporre un racconto su di lui costituito da un patchwork di riferimenti testuali, un collage formato da brani trascritti direttamente dalle opere e dalle lettere di gioventù alle quali si alternano le riflessioni sviluppate dall'autore cinquantenne nel presente della narrazione. -
Le cronache marine del principe Takaoka
Giappone, seconda metà del IX secolo. Il vecchio principe Takaoka salpa per raggiungere l’India, terra mistica dove nacque Siddharta e dove crede sia tornata l’anima di Fujiwara Kusuko, la conturbante concubina che aveva illuminato i giorni della sua infanzia. Takaoka attraversa terre e fantasie remote, strane architetture, donne ovipare fecondate dalla folgore, mummie di brahmani sparse nel deserto, cinocefali costretti al celibato e un parco di tapiri dove il principe dovrà immolare i propri sogni. Museo immaginifico d’avventure e filosofie lontane, le Cronache di Shibusawa si presentano come un fantasy pervaso d’avventura, erotismo e nonchalance buddhista, ricco d’immagini e colori degni di un cinema verbale. Tale potenzialità espressiva è ribadita dalle numerose trasposizioni cui il testo è stato sottoposto - rotoli miniati, tempere, bunraku (teatro dei burattini giapponese), opere teatrali, sinfonie – confermando un’anima potente capace di prestarsi a espressioni disparate. Variante asiatica del Gulliver swiftiano, piccola Odissea risolta in un cerchio che ignora l’espediente del ritorno, quest’opera è un canto di conoscenza, un amore mai detto, un inno malinconico e naïf alla vita che non può finire. -
I gatti non ridono
Lo sceneggiatore alcolizzato Hayakawa ha ormai perso ogni ispirazione e trascina le sue giornate tra la casa e il bar in cui lavora la sua pseudo-ragazza. Ma questa routine è improvvisamente interrotta dalla telefonata della sua ex, Renko, regista di successo con cui anni addietro ha condiviso casa e lavoro, che gli chiede di andare a trovarla per dare un ultimo saluto a Son, il loro vecchio gatto, ormai prossimo a lasciare questo mondo. Nonostante Renko sia ora sposata con Miyata, e che questi mal sopporti il ritorno di Hayakawa nella vita della moglie, quest'ultimo si offre di aiutarli nel badare a Son, nella loro casa, affinché non resti mai da solo. Tra tuffi nel passato, considerazioni sulla propria vita e sulle scelte fatte o meno, questo rapporto a tre più l'amato gatto segnerà e cambierà le esistenze di tutti. -
Un fiore solo e altri racconti
Dodici storie brevi di uno degli scrittori per ragazzi più famosi e popolari in Giappone. Si parte da due racconti di guerra, più lunghi e riflessivi, ispirati alla vita stessa dell'autore e dal forte messaggio pacifista, per passare poi alle storie per bambini di taglio più classico, ambientate in un Giappone quasi sospeso fra passato e presente. I protagonisti sono i bambini, ma non solo: oltre a Yumiko, a Hiroko e a Tar?, queste storie raccontano la bellezza della natura e dei suoi abitanti. Il mondo in cui i personaggi di Imanishi si muovono non è così diverso dal nostro, ma è intriso di magia: una magia quasi impalpabile, visibile solo a chi sa dove guardare, ma che lascia pieni di stupore e meraviglia. Yumiko, la piccola protagonista di ""Un fiore solo"""", è cresciuta durante la guerra, e ha sempre fame, per questo le prime parole che impara sono """"Un pezzo solo, per favore"""". In """"Un racconto da Hiroshima"""", un soldato gentile che si trova lì per caso salva la piccola Hiroko dalle rovine della città, distrutta dalla bomba atomica. Taro vive in un piccolo villaggio immerso in una foresta di cedri, ed è un taglialegna, il migliore di sempre: è così bravo che lo chiamano Taro-scoiattolo, e nessun albero è troppo alto per lui. È invece una kitsune, una volpe furba e dotata di poteri magici, la protagonista de """"Il racconto della campana"""", una storia in cinque parti che segue questa creatura fantastica nella sua avventura alla ricerca di un bambino scomparso."" -
Ventiquattro occhi
"Ventiquattro occhi"""" è un romanzo profondamente pacifista basato sulla perversione e la disumanità della guerra moderna. Ambientato a Shōdoshima, una piccola isola nel Mare Interno, e coprendo un periodo di vent'anni che abbraccia il Giappone dell'anteguerra, del periodo bellico e del primo dopoguerra, è incentrato sulla relazione tra un'insegnante di scuola elementare, Miss Oishi, e i dodici bambini dell'isola (i ventiquattro occhi del titolo) nella loro prima classe. Ogni guerra lascia necessariamente tracce dolorose e indelebili nella società, ma l'anima delle persone viene ferita non solo durante la guerra stessa. La Seconda guerra mondiale non fa eccezione. L'olocausto, i bombardamenti nucleari di Hiroshima e Nagasaki e le sanguinose battaglie in tutto il mondo sono incisi a fuoco nella memoria individuale e collettiva. Ma anche coloro che non sono stati direttamente colpiti da tali orrori traumatizzanti hanno sofferto, anche se in modo diverso, meno evidente. Il romanzo pacifista """"Ventiquattro occhi"""" di Tsuboi Sakae rievoca gli anni vissuti prima, durante e dopo la Seconda guerra mondiale da un'insegnante di scuola elementare e dai suoi dodici bambini." -
La coppa di Apollo
I diari e gli scritti raccolti in questo volume narrano luoghi e avventure vissute da Mishima Yukio in giro per il mondo e rappresentano, per noi lettori occidentali, una sorta di tuffo negli anni Cinquanta e Sessanta. La coppa di Apollo è il resoconto del suo primo viaggio; partito dal Giappone il 25 dicembre del 1951 alla volta degli Stati Uniti, dell'America centrale, del Brasile, Mishima si reca anche in Svizzera, prima tappa europea che lo porterà in molti paesi, compresa l'Italia: è proprio da Roma che parte per tornare in Giappone il 7 maggio del 1952. Le Favole di raccontano invece il suo secondo viaggio negli Stati Uniti dal luglio del '57 al gennaio del '58. Una parte importante del diario consiste nella narrazione di un soggiorno abbastanza lungo a New York in occasione della traduzione dei suoi 'no' moderni e della loro rappresentazione teatrale. Vari articoli scritti tra il 1952 e il 1967 compongono la sezione intitolata Note di viaggio; pubblicati su vari quotidiani e su celebri riviste letterarie, spaziano dall'America all'Europa, all'India, all'Asia orientale. Chiude il volume il testo di una conferenza dal titolo ""La mitologia americana del Giappone"""", una panoramica sugli stereotipi sul Giappone presenti in Occidente che potrebbe essere considerata un sunto della sua esperienza di viaggiatore. L'analisi dei luoghi visitati è sempre acuta, talvolta profetica e trova formulazioni lapidarie; attento osservatore della realtà occidentale e orientale, Mishima permette anche a un lettore di oggi di riscoprire in una prospettiva originale aspetti delle due culture che potrebbero sembrare scontate."" -
Mosè sulla pianura
"Mosè sulla pianura"""" racconta una vecchia storia sul caso di omicidio di un tassista. Un detective cresciuto nella zona di strada di Yanfen si occupa di indagare su un vecchio caso accaduto dodici anni prima. Quando gli indizi iniziano a indicare un padre e una figlia nel quartiere della sua infanzia come potenziali sospetti, il detective sprofonda nella confusione. Mentre l'indagine scava più a fondo, sente che potrebbe anche essere coinvolto nel caso... Altri racconti includono """"Il maestro"""", la storia della discesa nella follia di un giocatore di scacchi maniacale; nel """"Teppista"""" un giovane, dopo aver vissuto con i nonni, si trasferire dai genitori in una stanzetta attigua all'officina in cui lavora il padre, dove subisce i soprusi del guardiano; ne """"Il sonno eterno"""", un giovane si ritrova con la sua ex ragazza nel mezzo di un conflitto a fuoco scatenato dagli abitanti del villaggio." -
Io, B e libro
Una strana e bellissima storia si svolge attorno a uno studente solitario di scuola media chiamato semplicemente ""Io"""", la sua unica amica """"B"""", e """"Libro"""", una persona non identificata che vive da sola alla periferia della città. I loro genitori sono assenti, i loro insegnanti distolgono lo sguardo quando passano. Tutti gli altri in città si comportano come se vivessero a Seoul anche se è evidente che così non è. Quando Io inizia a subire bullismo da parte dei ragazzi con i berretti da baseball, B li respinge. Ma un giorno Io racconta involontariamente all'intera classe della sorella morente di B e di come la sua famiglia sia povera, ed entrambi si ritrovano disperatamente soli. L'unico posto in cui possono reclamare se stessi, e forse l'un l'altra, è oltre la zona della città dove vivono i pazzi: la Fine. Io vuole essere il mare, B vuole essere un pesce, Libro vuole essere un libro. Il mondo che sognano non è il mondo reale, ma qualcosa fuori dalla realtà. Tuttavia restano esseri umani che non ricevono alcuna attenzione dai loro simili."" -
Il lato positivo della vita
Quella mattina, Kento decide di prendere in mano la situazione. Possiamo capirlo. A ventotto anni vive ancora con la madre, soffre di raffreddore da fieno e non è molto coraggioso a letto con la sua ragazza. Resta tutto il giorno nell'appartamento, poco più attivo del nonno che condivide la loro vita e non smette mai di lamentarsi. Quel giorno, Kento decide quindi di assistere il nonno nel suo desiderio di una morte dignitosa e pacifica. Ma paradossalmente, è il vecchio signore colpito dalla decadenza che darà al nipote il coraggio di affrontare le sfide poste dall'esistenza. È così che un giovane e il nonno riscoprono il gusto della loro vita, precaria, provante ma unica, appoggiandosi l'uno sull'altro. -
Storie di vendette di samurai
Le storie di vendetta furono una produzione letteraria molto popolare in Giappone tra la fine del XVIII e gli inizi del XIX secolo. I loro protagonisti sono vassalli, giovani samurai e capiclan, che riescono a portare a compimento con successo la missione di vendicare l'assassinio di un familiare, perpetrato puntualmente da individui che vivevano ai margini della società (diseredati e samurai privi di padrone). L'omicidio genera una spirale di sventure che conduce l'eroe, membro dell'aristocrazia militare, a sperimentare periodi di privazioni e di stenti, con la vendetta finale che si pone dunque come l'unico espediente in grado di ristabilire l'ordine preesistente. ""Storie di vendette di samurai"""" offre una panoramica sulla letteratura di vendetta giapponese degli anni a cavallo tra l'immediato dopo-riforma Kansei e la seconda metà del XIX secolo. I racconti narrano delle sofferenze di giovani eroi e dei loro trionfi finali: dai patimenti dei fratelli Hayashi per vendicare la morte del loro padre, alle accuse infamanti che il giovane Kazuma deve sopportare prima di arrivare alla vendetta finale contro gli assassini dell'amata Hanasaki. Non mancano poi le storie di donne vendicatrici: è il caso di Sakurado, che aiuta il figlio Magotar? a vendicare la morte del padre, e di Osayo, unica popolana tra i protagonisti della raccolta di storie di vendetta."" -
Voglio essere qualcuno
Cinque studenti universitari intrecciano le loro storie per trovare la forza di affacciarsi al mondo del lavoro. Fra questi Ninomiya Takuto, viva voce del racconto, gioca il ruolo del freddo osservatore al di sopra delle parti, nascondendo tuttavia a sé stesso le proprie insicurezze. In un clima di simulazione che appare essere la cifra dominante del job hunting nel Giappone contemporaneo, Asai Ry?, miscelando fitti scambi di battute degni di una sceneggiatura, incisi fulminanti e tweet che trasudano veleno, non descrive banalmente il lato oscuro del sistema che regola le assunzioni dei neolaureati giapponesi, ma osserva e mette a nudo l'ambizione, il desiderio di riconoscimento e la fragilità delle giovani generazioni: nella bulimia di stimoli linguistici che l'epoca dei social ha garantito a tutti, l'asciutta concretezza del mondo del lavoro, le sue regole severe e la rigida etichetta feriscono il divismo della yutori sedai, la cosiddetta ""generazione rilassata"""" dei millennial giapponesi, costringendoli a riscoprire la loro umana, onesta piccolezza in un mondo che li incoraggia a esprimersi ma non ha il tempo di ascoltarli."" -
Luna nomade
Sarasa ha nove anni e trascorre spensierata una vita felice con gli eccentrici genitori. La sua tranquillità però si infrange all'improvviso quando, rimasta sola, viene affidata alle cure degli zii, persone rigide e poco inclini ad accettare la sua originalità. La permanenza a casa degli zii è resa ancora più difficile dall'insopportabile cugino Takahiro, che tormenta Sarasa in ogni modo. Disperata, la bambina cerca una via di fuga da quella casa dove si sente estranea, e trova inaspettata solidarietà in Fumi, un ragazzo di diciannove anni che, vedendola sola al parco, la invita a trasferirsi da lui. Sarasa trascorre due mesi felici a casa di Fumi, sperando di non doversene mai andare. Ma nel frattempo la polizia la sta cercando, ritenendo che sia vittima di un rapimento da parte di un pedofilo. Scoperta infine dalla polizia, la bambina viene affidata ad una casafamiglia dove cresce in solitudine, mentre Fumi viene accusato di rapimento e arrestato. Passano quindici anni, Sarasa è adesso una giovane donna che trascorre le giornate tra il lavoro part-time e le attenzioni per il possessivo fidanzato Ry?. La sua vita sembra andare avanti senza scossoni, ma la ragazza pensa ancora a Fumi, l'unico ad averla aiutata mentre era completamente sola, e che per colpa sua è finito in prigione. Fumi si ricorda ancora di lei? La odia per quello che è accaduto? -
La casa del cane spagnolo e altri racconti
I racconti di Sato Haruo evocano un mondo di suggestioni decadenti e distorsioni della realtà. La casa del cane spagnolo, passeggiata in sentieri ignoti, è un itinerario mentale dall'epilogo surreale. Impronte, precursore del romanzo di investigazione degli anni '20, è la storia di un oppiomane coinvolto in un caso d'omicidio risolto attraverso il cinema, la scienza e l'analisi delle proprie allucinazioni. L' esplorazione degli stati mentali è al centro anche di malinconia rurale, cronaca nevrotica del protagonista che cerca rifugio dal sovraccarico di stimoli della metropoli. ne la città ideale un pittore è coinvolto da un misterioso amico nel progetto utopico di una città cosmopolita abitata da soli artisti. Il volume contiene altre storie brevi degli esordi di un autore sorprendente. -
Venti anni con il mio gatto
In una notte di fine estate, la brezza della sera traghetta il flebile miagolio di un micio fino a una finestra. Una donna ne segue la traccia e si ritrova di fronte a un batuffolo di peli chiari incastrato nella rete di recinzione di una scuola superiore. Un gatto appassionato di sardine e palamite in agrodolce, che resterà a lungo nella vita dell'autore. Inizia così una convivenza che accompagna la scrittrice e poetessa Inaba Mayumi in ogni fase della sua vita: dai traslochi al divorzio, dal licenziamento alla scoperta di nuovi orizzonti nella scrittura. -
Viaggio verso la riva
Sono trascorsi tre anni dalla misteriosa scomparsa di Y?suke, e la moglie Mizuki, con la speranza che lui sia ancora vivo da qualche parte, si sforza di andare avanti con la propria vita. Improvvisamente, una sera, se lo ritrova davanti in cucina. Tutto sembra normale e che il tempo non sia passato, ma l'uomo rivela senza mezzi termini di essere morto in mare, dove i granchi si sono cibati del suo corpo, e di aver impiegato tre anni per ritornare a casa. Il giorno successivo, i due si mettono in viaggio ripercorrendo a ritroso la strada fatta da Y?suke allo scopo di incontrare le persone che gli hanno prestato aiuto durante il difficile tragitto verso casa. Questa inaspettata opportunità illumina i punti oscuri e le incomprensioni della loro vita matrimoniale carente di comunicazione e contribuisce a ricostruire il rapporto affettivo in vista di una serena separazione definitiva. -
Otared. Tre stagioni all'inferno
Nel 2025, al Cairo, la sponda orientale del Nilo è occupata dalle forze armate di un’improbabile Repubblica dei Cavalieri di Malta, mentre sulla riva occidentale della città si organizza la resistenza all’invasore, sotto l’egida di ufficiali di polizia desiderosi non solo di scacciare l’occupante, ma anche di vendicare l’umiliazione del 2011. Il colonnello Ahmed Otared, appostato come cecchino sulla Torre del Cairo, è a capo di un corpo speciale infiltrato nella zona occupata. ""Otared, tre stagioni all'inferno"""", è la distopia più violenta e disperata fra i romanzi ispirati alla Primavera araba. Con una narrazione dura e macabra, l'autore ci rivela che l'inferno è sulla terra e che non sempre la morte è l'unica certezza.""