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Tutto esaurito, semo nati e no' moriremo mai più
Raccolta di brevi componimenti confezionati nella ""parlata veneta"""" tipica dei luoghi di origine, che l'autore fa propria per una precisa scelta stilistica. """"Tutto esaurito"""" rappresenta di fatto l'ideale prosecuzione del precedente lavoro, """"Mare dei Maghi"""", rispetto al quale conserva cifre poetiche e narrative quali la semplicità e l'ironia, nonché una sorta di distaccata e malcelata malinconia. I temi rappresentati sono svariati e, a prima vista, i medesimi: la natura, gli animali, la pesca, l'amicizia, l'osteria e il vino, un pizzico di magia, le donne, l'amore... In questa molteplicità di situazioni, tuttavia, il lettore più """"volenteroso"""" sarà forse in grado di cogliere un filo conduttore, volutamente labile, che riconduce ad alcune tappe di un personale cammino esistenziale. Da ultimo segnaliamo la presenza di una sequenza di """"citazioni-pretesto"""" non pretenziose - in verità talune classiche e dotte, altre invece estemporanee e pressoché anonime, altre ancora addirittura """"farlocche"""" - che affiorano, malgrado tutto, da decenni di appassionate esperienze di lettura e di vita."" -
Il patriota polacco
La vita di David Nachimson, un giovane medico polacco ebreo, viene sconvolta dallo scoppiare della Seconda guerra mondiale. Fuggito in Russia e ritrovatosi nel bel mezzo di una realtà a lui completamente sconosciuta, l'unica cosa capace di dargli la forza per andare avanti è la determinazione a sopravvivere a tutti i costi per potersi riunire con la famiglia rimasta in Polonia. Durante la sua fuga incontra Adas, un estraneo che decide di adottare come fratello e, insieme, i due si trovano a vivere all'interno di un campo profughi sovietico. Qui David incontra Fela, una profuga ebrea di cui si innamora e che diventerà sua moglie. In seguito, il giovane si arruola nell'esercito polacco per difendere quello che reputava il suo paese. Dopo la liberazione dai nazisti, scopre però che non solo la sua famiglia non era sopravvissuta all'olocausto, ma i suoi connazionali avevano tradito lui e la sua gente e, seppure a malincuore, decide di rinunciare alla sua patria e ricominciare altrove una nuova vita. -
Tambura Blues e altre storie
La vita di un ordinario uomo turco, che da famoso percussionista nei più importanti nightclub si ritrova a sbarcare il lunario pella squallida taverna di Zeki. In lutto per la perdita della moglie e per i tragici errori del passato, la sua perenne malinconia, dapprima apprezzata, col tempo comincia ad annoiare la giovane clientela del locale, provocando un inevitabile e tragico scontro con il proprietario. L' autrice permette al lettore di insinuarsi nella sordida psiche dei suoi personaggi, per esporre nei dettagli le invidie e le ambizioni che ne consumano le esistenze. La fauna umana da lei descritta fuoriesce dal ventre della società turca: figli ripudiati, padri abusivi, eremiti, impiegati relegati ai margini. In questo tragico breve romanzo e nelle storie che seguono Ayfer Tunç mette a nudo tutta la fragilità umana, facendo immergere il lettore nelle vite di un genuino e malinconico musicista, di un marito insoddisfatto che trova un senso alla sua squallida quotidianità in un'amante immaginaria, di un giovane che vive nel perenne rimpianto del suo amore perduto, di un eremita che conduce un' esistenza solitaria tra monotoni paesaggi innevati, trovando consolazione nell'eterna lotta con i lupi, unici compagni della desolazione che lo opprime. -
L'avaro
Arpagone è un vecchio incredibilmente avaro, ossessionato dal timore di essere derubato. I suoi figli, Elisa e Cleante, si aiuteranno a vicenda nella speranza di veder coronati i loro sogni d'amore. Elisa, infatti, è innamorata di Valerio, che si è finto servitore di suo padre per introdursi in casa sua e starle vicino; Cleante è invece innamorato di Marianna, ma scoprirà presto che il padre è a sua volta intenzionato a sposarla. Nel frattempo il servo di Cleante scopre dove Arpagone nasconde il suo tesoro e lo ruba. In casa di Arpagone scoppia un esilarante caos, e neppure un impaziente detective riuscirà a riportare l'ordine di fronte a un folle e rabbioso Arpagone. Fra inevitabili, comici fraintendimenti, amori segreti e una figura del vecchio avaro degna della commedia plautina, Molière si fa beffe dei difetti e degli eccessi della sua società. -
La steppa
"La steppa"""" è la storia di un lungo viaggio che il piccolo Egòruska, mandato dalla madre a studiare in città, compie in parte in calesse e in parte su un convoglio di carri colmi di balle di lana, in compagnia di un gruppo di contadini e mercanti. Un incedere lento attraverso la sterminata steppa ucraina, in apparenza monotona e immutabile, ma in realtà disseminata di stimoli visivi e sonori che il fanciullo impara a conoscere, ad amare e a temere. Egòruska, sempre più lontano dall'ambiente rassicurante in cui sempre ha vissuto, impara a conoscere il mondo e se stesso, avvertendo, per la prima volta, il peso della solitudine e l'incertezza del futuro." -
Afflizione
La storia di Asli, una giovane donna, costretta da una serie di tragici eventi ad affrontare le sue peggiori paure, la morte, la fine della giovinezza e la solitudine. “Si muore, col tempo i pochi che ti hanno amato ti seguono e tutti insieme andrete a infoltire l’esercito delle anime dimenticate. Lasciando dietro di voi frammenti di ossa e una manciata di polvere…” In pochi mesi, la sua vita, allegra e spensierata, viene smantellata, frammento dopo frammento, costringendola a un’inattesa e drammatica resa dei conti. Accanto a lei, una serie di personaggi minori che vanno a comporre un mosaico di esistenze, attraverso cui l’autrice ci regala lo specchio delle umane fragilità, ma altresì l’entusiasmo di chi tali debolezze si propone di vincerle e, pur segnato indelebilmente da ogni sconfitta, procede a testa alta verso la rinascita. -
Ricordi di un impiegato
Due mesi della vita di un giovane toscano, costretto dalla famiglia a lasciare Firenze e soprattutto l'amata Attilia, per trovare impiego presso la stazione di Pontedera. In questo diario, Leopoldo narra l'amarezza con cui si appresta alla partenza, l'arrivo in un ambiente in cui, suo malgrado, non riesce a farsi accettare, l'ostilità dei colleghi, che non accettano il suo spirito taciturno e la sua indole poco incline a quei divertimenti insulsi e spregiudicati che gli altri condividono. In un crescendo di angoscia e mal di vivere, le uniche consolazioni che il protagonista riesce a trovare nella fredda solitudine che lo circonda sono la bellezza del paesaggio e le lettere scambiate con l'amata. E sarà proprio la malattia di quest'ultima e la nascita dell'ennesima sorellina a permettergli di tornare a casa. -
Scusate il ritardo. Ditemi se questo è un crimine
La società odierna ha finito per sostituire la vita confondendo il valore di una persona con la ricchezza che è capace di generare. Gli adulti hanno creato un sistema in cui i ragazzi faticano a vivere. A oggi vi è ancora disarmonia tra teoria e pratica, tra scuola e lavoro. In questo saggio si parla di lavoro e di fenomeni comuni a tutte le professioni. Le testimonianze raccolte dall’autore portano un’analisi delle conseguenze fisiche, psicologiche e psicosomatiche che descrivono il clima di pressione in cui i lavoratori spesso vivono, anche attraverso forme di bullismo, mobbing, bossing e burnout, che logorano il lavoratore e compromettono la produttività. Un mondo nascosto, incuriositevi! Troverete molto di voi tra le righe di queste pagine. -
Sette sermoni ai morti
Nel 1916, in una condizione di profonda crisi personale e d'intensa esperienza visionaria, Carl Gustav Jung è visitato da ""spiriti"""" di ritorno da Gerusalemme. """"Cominciò con uno stato di inquietudine dentro di me, ma non sapevo che cosa significasse, o che cosa si volesse da me. C'era intorno a me un'atmosfera sinistra: avevo la strana sensazione che l'aria fosse pregna di entità spettrali. (...) . Gli, spiriti, provenienti dalla """"terra dei morti"""", sono """"le voci dell'Inesplicabile, dell'Irrisolto, dell'Irredento"""". Gli straordinari """"Sette sermoni ai morti"""" con cui Jung cerca di portarli a consapevolezza e di placarli, scritti in una condizione prossima all'esperienza medianica, sono a un tempo una Teogonia, una Cosmogonia, una Psicogenesi, in un lucidissimo e controllatissimo """"mythologein"""". Pagine complesse e ricchissime, imbarazzanti per gli stessi cultori di Jung, qui proposte attraverso un puntuale commento filosofico e teologico, sempre in rigorosa aderenza al pensiero di Jung."" -
La vetrina infranta. La violenza politica a Bologna negli anni del terrorismo rosso, 1974-1979
Durante la stagione degli anni di piombo e del terrorismo, Bologna ha vissuto pagine dolorose. Alcune molto note - come l'uccisione di Francesco Lorusso altre quasi completamente dimenticate, ma fondamentali per comprendere quella fase della nostra storia. Questo libro ricostruisce gli episodi di violenza politica in città negli anni che vanno dal 1974 alla fine degli anni '70, dall'omicidio del brigadiere Lombardini allo scioglimento di Prima linea (annunciato in un tribunale bolognese dai terroristi detenuti), passando per gli scontri di piazza, gli attentati intimidatori, l'uccisione di Lorusso, l'agguato ad Antonio Mazzotti e la morte di Graziella Fava. La ricerca, arricchita da una dettagliata cronologia degli avvenimenti e dalle interviste di Claudio Santini ad alcuni protagonisti, nasce per ricordare poprio Graziella Fava, uccisa dalle conseguenze di un attentato incendiario contro la sede dell'Associazione Stampa dell'Emilia-Romagna e Marche, nel marzo del 1979. -
Io i tuoi occhi, tu l'anima mia. La storia di uno speciale viaggio per mare
La vera storia di un uomo che ha il mare negli occhi, nei polmoni, nella pancia e soprattutto nel cuore. Che decide di imbarcarsi con un compagno di viaggio cieco e navigare da Trieste a Sanremo, e poi ritornare. Questo straordinario viaggio per mare lo aiuterà a capire meglio, in un momento difficile, il significato profondo della propria vita. A insegnarlo sarà la simbiosi tra i suoi due occhi e l'anima del suo compagno d'avventura. -
Il piano B. Una via rapida ed alternativa per avvicinarsi alla musica con creatività attraverso il pianoforte e l'improvvisazione
Questo lavoro intende fornire una guida sintetica per comprendere le caratteristiche basilari dei materiali musicali necessari per sperimentare con i suoni e si rivolge a due tipologie di lettori: quelli che non hanno mai frequentato lezioni di strumento ma sono da sempre affascinati dal pensiero di creare musica e coloro invece che conoscono già il linguaggio musicale e che vogliono semplicemente sperimentare forme alternative per giocare con la musica attraverso gli esempi e gli esercizi che verranno proposti. -
Un deserto di nuvole e dieci racconti
Questa è una storia di mare, di guerra, di ricordi che vengono da lontano e tornano per infestare l’animo e tormentare con vecchi segreti. Andrea, geologo sulla trentina, che la gente definisce “forastico” per i modi essenziali e per la ricerca programmata di solitudine, abita con Ambra, la sua adorata labrador, frequenta un solo amico stretto, Enea, e ogni tanto parte per lunghi viaggi in moto. A un certo punto della sua vita, gli incontri amorosi collezionati nei suoi giri, le figure genitoriali ormai sfumate e un’antica vicenda legata “all’oro della Patria” cominciano a vorticare nella sua mente, a intrecciarsi tra loro in un gioco perverso della memoria alla ricerca di verità sepolte e, forse, di un amore sincero. Una scrittura onirica e simbolistica quella di Ippolito Perozzi, con qualche parentesi di sorprendente ilarità. I dieci racconti in coda al romanzo ne esaltano le sfumature impressionistiche, dipingono quadretti di vita e vagheggiamenti nella natura estiva, ma soprattutto testimoniano il piacere di riscoprire il contatto umano in tarda età, quando la vita può ancora rivelarsi preziosa. -
La favola di via Orfeo
Scrivere è creare una distanza dal labirinto edificato nel profondo. Per uscirne serve però Altro da sé. L’Altro porta infatti a vedersi da fuori, a osservare la stessa realtà, la stessa strada, con altri occhi. La Strada è la protagonista, una strada-viaggio, strada-salvezza, ma soprattutto strada-struttura alla quale con sicurezza affidarsi. Lungo di essa si fanno incontri che costituiscono incroci di vie. Sono questi il solo modo che abbiamo per orientarci. Ogni incontro è quindi una chiave per accedere a un ramo di questo labirinto: vagando tra queste vie l’autrice riesce ad arrivare al Centro, che la sintesi tra la scrittura, lettura e vita. Qui la realtà può essere colta in modo più chiaro. -
Macbeth
"Il Macbeth musicato da Giuseppe Verdi e tratto dal dramma teatrale di William Shakespeare ben si adatta alle attitudini di Robert Wilson, regista ed interprete creativo di un'opera che sintetizza tanti generi artistici, tutti racchiusi in uno spettacolo teatrale completamente giocato tra la luce e il buio. Questi due estremi rappresentano le polarità entro cui si riparte il Macbeth shakespeariano, tra visione ed allucinazione, sospetto e delirio, volontà di potere senso di colpa. Macbeth è colui il quale più che usurpare il potere, usurpa il linguaggio e l'amore del potere, praticato fino allora soltanto dal re. Così l'azione diventa la misura del pensiero, una pratica che prolunga l'ambizione arrovellata di colui che intende sostituirsi al re. La macchina dell'affioramento del potere pone in movimento un ingranaggio, il cui oggetto è il linguaggio ed il suo pensiero sottostante. La presa di potere da parte di Macbeth avviene proprio quando egli si sente autorizzato all'uccisione del re, spinto dalle figure metafisiche delle streghe, che non sono altro se non l'introduzione retorica del negativo nel linguaggio. La presenza metafisica delle streghe autorizza Macbeth ad avere un dibattito interno, in cui l' evanescente presenza del male vive al di fuori del suo linguaggio quotidiano."""" (Achille Bonito Oliva)" -
Effetti collaterali
Cinque vicende, cinque vite, cinque esistenze che si intrecciano in quello che è stato uno dei periodi più drammatici della storia recente: l’epidemia da Coronavirus. Ambientata tra le strade deserte e gli appartamenti serrati di una Bologna in pieno lockdown, questa raccolta narra storie amare, nelle quali lo sconforto per una situazione catastrofica riesce comunque a lasciare spazio a piccoli raggi di speranza. Ecco quindi Mirella e Renato, costretti a sospendere una storia d’amore appena nata a causa delle “zone rosse”; Ibrahim, giovane gambiano che lotta per mantenere un lavoro vitale; Melissa, tossicodipendente alle prese con l’astinenza quando trovare una dose sembra essere diventata una vera e propria Odissea; e infine Lucia e Lucio, le cui vite e la cui relazione dovranno affrontare la prova più difficile che abbiano mai immaginato. Storie di disperata umanità, ritratto perfetto di un momento che ha accomunato le vite di miliardi di persone in tutto il mondo. -
I vespri siciliani
Dramma in cinque atti. Musica di Giuseppe Verdi, libretto di Augustin Eugène Scribe e Charles Duveyrier. Traduzione di Arnaldo Fusinato. Prima rappresentazione: Parigi, Opéra, 13 giugno 1855. Prima rappresentazione italiana: Parma, Teatro Regio, 26 dicembre 1855. Con un saggio di Guido Salvetti. -
Alfazeto. Ediz. a colori
Alfazeto è un libro divertente e colto. È l'intraprendere un viaggio con tante mete, dove si intravedono scorci di paesaggi inaspettati, dove ricordi, memorie di scuola, emozioni riaffiorano attraverso le parole e i tratti pieni di humour ed eleganza degli autori. Per i grandi, ai quali ne consigliamo la lettura, per tornare un poco bambini, queste pagine ricorderanno come sia complesso e difficile crescere conservando la propria unicità, la propria eccezionalità e la propria diversità, riuscendo a evitare monotonia e omologazione. Questo progetto culturale è a fianco di Unicef per raccogliere fondi a favore della diffusione e della tutela del diritto all'istruzione delle bambine e dei bambini. -
Fibrillazioni
Il volume contiene venti testi poetici di Marco Tarozzi ognuno dei quali è affiancato a un’immagine fotografica o a un’illustrazione, tutte originali, create da artisti diversi. Il volume è quindi un dialogo acceso tra arti, legate dal un magico filo impercettibile. -
Cercasi lavoratori. L'impatto dell'inverno demografico sul mercato del lavoro in Italia, in Emilia-Romagna e nella città metropolitana di Bologna
L’inverno demografico italiano è sempre più rigido: nel 2022 le nascite sono scese per la prima volta sotto la soglia di 400.000 unità (392.598) e i decessi sono stati molto più numerosi (713.495). I movimenti migratori con l’estero presentano un saldo positivo (228.816 persone), ma non sufficiente per impedire il calo della popolazione. Dal 2014 al 2022 le persone residenti nel nostro Paese sono diminuite di quasi un milione e mezzo e ci sono sempre meno giovani e sempre più anziani. Quali saranno le conseguenze di medio e lungo periodo di queste tendenze sfavorevoli, che già oggi si stanno manifestando? L’Istat nelle sue previsioni 2021-2070 prefigura una forte contrazione della popolazione: al 1° gennaio 2070 le persone residenti nel nostro Paese potrebbero infatti ammontare a circa 47,7 milioni (oltre 11,5 milioni in meno rispetto al 2021, pari a -19,4%). Proseguirebbe il calo della popolazione giovanile e aumenterebbero ancora le persone più longeve, in età superiore a 79 anni. L’elemento più rilevante e inedito sarebbe però il crollo della popolazione in età lavorativa: le donne e gli uomini tra 15 e 64 anni scenderebbero infatti da 37,7 a meno di 26 milioni, con un calo di oltre 11,7 milioni (-31,2%). Quasi una persona su tre potenzialmente attiva potrebbe scomparire dal mercato del lavoro, con conseguenze sociali ed economiche di grande intensità e durata. Questo studio approfondisce il fenomeno della riduzione della popolazione in età lavorativa confrontando le tendenze dell’Emilia-Romagna con quelle italiane e delle altre regioni sia nei decenni passati sia nei prossimi cinquant’anni. Con riferimento al periodo 2021-2031 si analizzano i dati delle previsioni di popolazione relativi alle nove province emiliane e romagnole; per la città metropolitana di Bologna si procede inoltre ad esaminare lo scenario previsivo per il comune capoluogo e per altri sei comuni di dimensione superiore a 20.000 abitanti.