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L' uomo che combatté il generale Custer. Autobiografia di un guerriero Cheyenne. Come raccontato a Thomas B. Marquis. Ediz. integrale
All'alba del 25 giugno del 1876 mille e seicento nativi americani, guidati da Toro Seduto, inflissero all'esercito statunitense la sua più cocente sconfitta, annientando il Settimo Cavalleggeri, incautamente spinto all'attacco dal generale Custer. Tra i protagonisti di quella giornata anche un giovane Cheyenne di nome Wooden Leg che, quarant'anni più tardi, racconterà l'evento a Thomas B. Marquis, medico ed etnografo. Ma quello che doveva essere l'unico resoconto «dal vivo» della sanguinosa battaglia divenne un documento considerato inestimabile dagli storici, una delle poche testimonianze attendibili di come fosse la vita degli Indiani delle Pianure prima dell'arrivo degli invasori Bianchi e di come - nel giro di pochi decenni - la loro società si sia trasformata radicalmente. Wooden Leg racconta così della sua adolescenza, della vita nomade della sua tribù, dei riti di passaggio all'età adulta, dell'amore, della spiritualità, delle leggi e delle usanze che fin troppe volte sono state vittima di appropriazione culturale da parte dei Bianchi. -
Lexicon Devil. La breve vita e la rabbia senza tempo di Darby Crash e dei Germs
Nessun gruppo come i Germs ha mai meritato di essere davvero definito «maledetto». E nessun libro come Lexicon Devil è mai stato scritto per fare spazio alla storia di una band che non si è limitata a solcare le torbide acque del primo punk californiano né, come ci si potrebbe aspettare da un gruppo qualsiasi, a salire su un palco imbracciando basso, chitarra e batteria. Per queste ragioni parlare dei Germs equivale ad addentrarsi in una regione sconosciuta, un luogo dove convivono sessualità e manipolazione mentale, sarcasmo micidiale e droghe di ogni tipo, culti sconosciuti e inquietanti allucinazioni. Pagina dopo pagina, insieme a un massiccio - e inedito! - apparato fotografico, la vita breve ma intensa dei Germs torna a urlare le sue ragioni insieme a surfisti, senza tetto, ladri matricolati, skinhead, ninfette, artisti degli underground più sotterranei che si possa immaginare e ragazzini masochisti folgorati dalla luce del punk. -
Come essere una donna elegante
Cosa significa essere una donna elegante? Una donna distinta, dotata di grazia, colta, discreta e con stile... Ma ci sono molti tipi di eleganza, che non sempre sono stabiliti dalle convenzioni sociali. In queste vignette piene di umorismo, sarcasmo e ironia, l'autrice cilena Sol Díaz dispiega un catalogo di risposte a questa domanda, che riflettono i diversi tipi di eleganza: quella di donne selvagge, libere, insicure o decise. Dedicato dall'autrice ""alla selvaggia che vive dentro di noi""""."" -
La storia nelle strade. Pigneto '44. Ribelli! La voce, i volti e le storie degli uomini e delle donne della Resistenza in un quartiere popolare romano
Erano uomini e donne, lavoratori e lavoratrici del braccio e del pensiero che - una volta calata la lunga notte del fascismo - non soltanto rifiutarono di riconoscere legittimità alcuna al regime di Mussolini, ma furono pronti a mettere la loro stessa vita al servizio della giustizia sociale e della libertà. Per questa ragione, in una città come Roma, furono tanti e tante a sopportare «la galera, il confino e il bastone» e, in moltissimi casi, a cadere sotto i colpi di una spietata repressione: fucilati a Forte Bravetta, assassinati alle Fosse Ardeatine, deportati nei campi di sterminio... Partigiani e partigiane di cui La storia nelle strade ripercorre i passi, entrando nelle loro case, visitando i luoghi che conobbero la loro vita e la loro lotta e - soprattutto - riannodando i fili di una memoria in grado di declinare nel presente quella che è l'appartenenza a un'identica comunità di valori. -
Stalin e il PCI. Tra mito e realtà
Quello italiano, com’è noto, fu il più grande “Partito Comunista” dell’intero emisfero occidentale. Un’esperienza straordinaria di passione e militanza per milioni di proletari. In questa storia, particolarmente controversa, si dipana anche la trama dei rapporti tra il PCI e Mosca, con l’impatto dei desiderata di Stalin sulle scelte dello stesso Partito Comunista Italiano. Marco Ferrando, da sinistra e in una prospettiva marxista, ricostruisce, insieme al fenomeno staliniano, quella che resta una pagina tanto misconosciuta quanto centrale per la comprensione dell’involuzione e quindi della crisi della lotta di classe e del movimento operaio in Italia. -
Questioni del leninismo
Classico fondamentale nella storia del pensiero politico, Questioni del leninismo è il libro con il quale Stalin detta i termini di una battaglia ideologica decisiva: quella destinata ad affermare come il «socialismo in un solo paese», vale a dire l'Unione Sovietica appena uscita dalla guerra civile, fosse non solo possibile, ma indispensabile affinché il futuro potesse consegnare alla storia l'ineluttabilità di un cambiamento globale dello stato di cose presente. Composto tra il 1924 e il 1939, il volume consegna una panoramica quanto mai completa dello sviluppo storico e politico delle idee di Lenin, affrontando tutti i temi inerenti l'edificazione del socialismo dopo il superamento del comunismo di guerra e della nuova politica economica e ponendosi come punto di riferimento indispensabile per combattere - allora come oggi - i revisionismi e le falsificazioni con cui si vorrebbe seppellire per sempre l'idea-forza del comunismo. -
Un fiore che non muore. La voce delle donne nella Resistenza italiana
Sfogliando le pagine dei libri che trasportano nel futuro la gloriosa epopea della lotta contro il nazifascismo, è soprattutto un'assenza ciò che si impone agli occhi di chi vuole conoscere le persone e i fatti della guerra partigiana. Quest'assenza, rotta soltanto da voci isolate e da testimonianze poco note, riguarda le donne: un autentico esercito che non si limitò a dare il proprio contributo alla Liberazione, ma che, al contrario, costituì la spina dorsale della lotta armata combattuta in Italia per conquistare, sul finire della Seconda guerra mondiale, l'agognata libertà e un altrettanto sospirata giustizia sociale. Non ""soltanto"""" infermiere e staffette, le donne salirono in montagna, imbracciarono i mitra strappati ai soldati nemici e, in numerose occasioni, guidarono interi reparti alla conquista di ambiziosi obbiettivi militari. Quali che furono le ragioni che, dopo il 25 aprile del 1945, contribuirono a nascondere l'impegno e il coraggio delle donne, Ilenia Rossini colma una lacuna raccogliendo lettere, testimonianze, vicende personali e documenti in grado, finalmente, di dare un volto a La voce delle donne nella Resistenza italiana."" -
Tremate! Poesie d'amore per donne libere e ribelli
Un fiume in piena scorre sotto la pelle della storia. Voci che lottando apertamente contro il potere patriarcale hanno rotto gli argini della «santa famiglia» e, travolgendo l'oppressione di genere, hanno imposto le donne sulla scena pubblica, oltre il pregiudizio e al di là di ogni schiavitù di tipo economico, esistenziale e sessuale. Irriducibili a qualunque tentativo di normalizzazione, queste Poesie d'amore per donne libere e ribelli accompagnano il lungo cammino dell'emancipazione femminile e ne segnano le tappe principali. Parole che raccontano il potere dei corpi, il mistero del sangue, i sogni delle streghe, l'urgenza della diversità e la gioia dell'insurrezione contro tutto ciò che le donne non hanno mai voluto né desiderato. Un libro di rara forza espressiva e d'ispirata sapienza politica e sentimentale, in grado, attraverso le sue autrici, di parlare alle donne, con le donne e per le donne mentre è ai sessisti di ogni tempo e paese che il titolo di questo libro è dedicato: Tremate! -
Le mille e una notte
Le mille e una notte è un testo essenziale della cultura erotica mondiale nel quale l’Oriente e l’Occidente si incontrano e, fatalmente, si tradiscono. Con questo adattamento in forma di graphic novel si offre una rilettura essenzialmente femminista e lontana da tentazioni pruriginose. Una dimostrazione del linguaggio universale del fumetto e dell’erotismo. Prefazione di Max. -
Fogli dal carcere. Il diario della prigionia di una militante No Tav
Ritenuta colpevole di essere parte di quel grande movimento di donne e uomini che lottano per la loro terra - il movimento No Tav -, Nicoletta Dosio viene tradotta in carcere quando ha superato le settantacinque primavere senza però aver mostrato la benché minima intenzione di arrendersi alla devastazione e al saccheggio a cui il progetto del treno ad alta velocità ha condannato la Val di Susa, in Piemonte. Tra le sbarre delle Vallette di Torino, la Dosio riceve l'incredibile solidarietà dei tanti che, in Italia e non solo, riconoscono nella resistenza della Val di Susa un simbolo di tutto ciò che è necessario cambiare per riguadagnare la speranza di una vita davvero sostenibile. Al tempo stesso, nel carcere, Nicoletta divide il suo angusto spazio con un'umanità sofferente e perseguitata: costretta a pagare con la galera una vita di povertà e di stenti. Reagendo alla desolazione, Nicoletta intreccia un dialogo con ciò che è dentro e ciò che è fuori il carcere, strappando alla prigione i fogli che compongono il suo straordinario omaggio alla libertà. Con scritti di Haidi Gaggio Giuliani, Daniela Bezzi, Valentina Colletta, Emanuele D'Amico e Italo Di Sabato. -
1970. La tragedia dei desaparecidos brasiliani durante la finale della Coppa del Mondo
Tranquillo impiegato di banca, Raul è ciò che si definisce un buon cittadino: un ragazzo appassionato di calcio, devoto al suo lavoro e completamente estraneo a tutto ciò che ha a che fare con la politica. Questo, almeno, fino al giugno del 1970, quando, alla vigilia della finale dei Mondiali di calcio, mentre una strana euforia patriottica avvolge il Brasile, Raul viene scambiato per un militante comunista. Tratto in arresto, senza che nessuno sappia che fine ha fatto, Raul viene gettato in una cella in attesa che confessi qualcosa che lui non può affatto sapere. Un’ignoranza che non gli risparmierà le sevizie che la dittatura riserva ai suoi oppositori, ma che lo costringerà a fare i conti con quella che resta la pagina più buia mai vissuta dall’intero popolo brasiliano. -
Cichero. Storia e memoria di una divisione partigiana
Sulle montagne dell'entroterra ligure, nell'inverno tra il 1943 e il 1944, un pugno di straccioni male armati dichiara guerra alle truppe del Reich e ai loro servi fascisti. Nel giro di pochi mesi, quegli ""straccioni"""" diventeranno una formazione di centinaia e poi di migliaia di combattenti: la divisione garibaldina Cichero. Per più di un anno, e fino alla resa dei conti finale, la Cichero terrà testa ai nazifascisti, liberando un'area vastissima a cavallo di tre regioni e sperimentando forme di democrazia dal basso. Il tutto dimostrandosi più forte dei rastrellamenti, delle rappresaglie e delle stesse polemiche interne. Una storia, quella raccontata da Tommaso Baldo, unica nella sua straordinarietà e, al tempo stesso, esemplare nel suo contenere in sé tutte le componenti della Resistenza, le tante """"Italie"""" antifasciste."" -
Storia illustrata del movimento operaio
Fu agli albori della rivoluzione industriale che, sospinti a concentrarsi nelle grandi città da una feroce campagna di espropriazione dei suoli pubblici (le famigerate «recinzioni»), un numero enorme e da allora sempre crescente di uomini e di donne si scoprì «massa»: per i padroni dei nuovi impianti, nient'altro che forza lavoro da utilizzare a basso costo. Costretti a condizioni di vita insostenibili e resi praticamente schiavi delle macchine, gli operai iniziarono immediatamente a organizzarsi per «cambiare lo stato di cose presente». Nasce così la storia del movimento operaio: una secolare epopea di lotta, cultura, politica e azione concreta che, grazie alla matita di Giorgio Pratolongo, rivive su pagine capaci di abbracciare le prime organizzazioni sindacali, l'affermazione del marxismo, le grandi rivolte, dalla Comune di Parigi fino alla Rivoluzione d'Ottobre, le vittorie epocali ma anche le cocenti - eppure mai definitive - sconfitte di chi ha lottato e continua a lottare per la giustizia sociale, l'uguaglianza e la libertà. -
Il nostro giorno verrà
Erin e Seán hanno occhi profondi come il mare e un sogno rivoluzionario: quello di un’Irlanda unita e libera dalla dominazione inglese. L’Isola di Smeraldo conosce la furia delle rivolte di Pasqua nel 1916, ma da tempo immemore vive una condizione per cui non c’è passione che possa accendersi senza intrecciare l’amore con il terreno della lotta politica. E se imbracciare un fucile può essere più facile che scoprire il proprio posto nella lotta, trovare il coraggio di dichiarare ciò che si prova veramente può rivelarsi un’impresa ancora più difficile. Eppure, mentre l’iniziativa rivoluzionaria è costretta a soccombere sotto il ferro e il fuoco della Corona, Erin e Seán riceveranno dalla sorte un dono prezioso, nascosto tra le parole che, in gaelico, continuano a ripetere generazione dopo generazione: Il nostro giorno verrà… -
The Roxy London WC2. Una storia punk
Oggi, mentre gli anni che passano sembrano aver messo una discreta distanza di sicurezza tra l'attualità e quanto accadeva nel fatidico 1977, non si contano le testimonianze di chi sostiene di essere cresciuto con il punk o di essere stato influenzato in modo decisivo dal genere musicale più incompreso della storia. Comunque sia andata, scavando nella realtà dei fatti, il punk inglese deve molto di sé stesso alla breve e intensa vita di un particolarissimo locale di Convent Garden: iL Roxy. Qui, dove in passato c'era un magazzino di frutta e verdura, il 1977 inizia con un concerto dei Clash, soltanto una delle innumerevoli serate che consentirono a Londra di condensare la scena per la quale La capitale britannica sarebbe stata destinata a essere famosa in tutto il mondo. Perché sul palco del Roxy si alternarono, tra le moltissime band, Clash, Stranglers, Damned, Slits, Jonny Thunders Et The Heartbreakers, UK Subs, Siouxsie Et The Banshees, Buzzcocks, Cock Sparrer, Adam Et the Ants e... persino i Police! E con simili protagonisti gli aneddoti da raccontare e le serate a dir poco memorabili si sprecano. Perché, all'interno del Roxy, finirono per concentrarsi, insieme alla musica, anche la moda, l'attitudine, il sesso e la violenza del Punk Rock; il tutto finalmente messo nero su bianco da Paul Marko in un libro di culto, omaggio monumentale a una stagione indimenticabile. Prefazione di TV Smith. -
Garageland. Suoni, visioni, sottoculture. Vol. 1
Realizzato con la banda di Crombie Media, Garageland è un trimestrale dedicato al mondo delle sottoculture: suoni & visioni che raccontano dall'interno e con un ricco apparato iconografico i culti derivanti dalla comune matrice rock. Nel primo numero di Garageland: ""Sotto la lanterna di Genova: intervista con Fabrizio Barile""""; """"Il ribelle della collina: intervista con Valerio Lazzaretti""""; speciale Romper Stomper: la strana rilevanza di un bonehead movie; Dalla blackness alla darkness attraverso il pop; Gli skinhead conquistano la Luna; Culti giovanili: un confronto tra l'Italia e il luogo in cui sono nati, tra ieri e oggi; I Redskin di Berlino Ovest; Zoot Riots... e tanto altro."" -
Rime amore poesia
«È la fatica di chi vive senza tregua», è «l'amore che impieghi» o quello che ti resta tra le mani quando scopri di non sapere più a chi darlo. È poesia, da leggere come si legge la vita. Anche quando l'indirizzo che hanno scritto sui tuoi desideri sbatte contro un distintivo e allora... «odio chiama odio. Passo e chiudo». È ritmo. Ed è poesia. Ed è ciò che troverete in questo libro: ""Rythm And Poetry""""; vale a dire il significato misconosciuto dell'acronimo RAP, qualcosa di molto distante dalle frettolose inquadrature di graffiti su muri sbreccati troppo spesso scelti per rappresentare la scena. A dimostrarlo, """"Rime Amore e Poesia"""", vale a dire l'inedita operazione di traduzione in versi delle tipiche barre hip hop a cui ha dato vita il dialogo tra i due autori: il rapper Amir Issaa e la cantautrice Giulia Ananìa. Postfazione di Beatrice Cristalli."" -
Senza Testa. Breve storia della decapitazione in rime e disegni
"Senza Testa. Breve storia della decapitazione in rime e disegni"""", parla con leggerezza di tratto e versi della pena di morte per decapitazione, una delle più simboliche tra le pene capitali, attraverso le storie di 25 giustiziati storici. Ognuno è ritratto con le quartine in rima alternata di Lucio Villani e i disegni in bicromia di Daniele Catalli. Sovrapponendo a essi il filtro rosso allegato al libro, con un rapidissimo gesto la testa sparisce e il protagonista è decapitato, velocemente come al tempo in cui venne eseguita la condanna. Prefazione di Federico Mastrogiovanni. Postfazione di Valentina Calderone." -
Lettera a Telemaco
C'è stato un tempo in cui il passato era una conchiglia trovata sulla spiaggia: un guscio di madreperla a cui dei ed eroi avevano raccontato le storie di chi aveva raccolto la sfida del fato, provando a solcare il Mare. Poi, neppure il futuro è stato più quello di una volta. E ai poeti non restò che la carta per cantare la bellezza della vita e dell'amore con le loro lacrime d'inchiostro. Oggi, il passato, può avete il profilo misterioso di oggetti ancora familiari in un tempo che appare lontanissimo. E la forma ormai strana delle poche cabine telefoniche abbandonate nelle città di vetro e cemento ricorda ancora le donne e gli uomini protesi verso la scoperta del segreto lancinante del cuore: l'origine del mondo e, naturalmente, della poesia. Lettera a Telemaco di Luigi Amendola è un libro strappato al silenzio del destino: poesie come gettoni di desiderio pulsante, parole meditate nel corso di una vita capace di raccontare i cento modi con cui, ora e sempre, i poeti continuano a dire «ti amo». Con, in apertura, un contributo di Francesco Piccolo e, in chiusura, i versi di Luigina Rufiblo, Mario Lunetta, Stanislao Nievo, Vito Riviello, Goffredo Ma-sotti, Tonino Valentini, Francesco Dalessandro, Antonio Amendola, Mario Luzi, Antonella Anedda, Silvia Ere, Marco Lodoli, laria Luisa Spaziani, Plinio Valerio Magrelli e Marco Pedone, dedicati a Luigi Amendola e pubblicati sul primo numero - nuova serie di «Versicolori». -
Scritti sull'arte
Nonostante l'ampio interesse per gli scritti di Virginia Woolf, non c'era fino a ora un volume che raccogliesse integralmente e cronologicamente i suoi testi sull'arte. In questo libro - inedito in Italia - si trova il suo saggio più lungo sulla pittura, ""Walter Sickert: A Conversation"""" (1934), insieme ad articoli e recensioni più brevi, tra cui """"Pictures and Portraits"""" (1920) e """"Pictures"""" (1925). Questi testi mostrano come la Woolf fosse impegnata nei dibattiti contemporanei sull'arte moderna e sono innovativi nel trattamento delle idee su colore e forma, anche in relazione al lavoro di sua sorella, la pittrice Vanessa Bell, che ha illustrato molte delle copertine dei suoi libri. Negli scritti qui raccolti, Virginia Woolf illumina il rapporto complesso e interdipendente tra l'artista e la società e quello - più personale - tra arte e scrittura.""