Sfoglia il Catalogo ibs034
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 8961-8980 di 10000 Articoli:
-
Skin
Martin Atchitson è un giovane skinhead, “colpevole” di essere costretto a vivere nella cupa Inghilterra proletaria degli anni Settanta, un paese in cui Margareth Tatcher, la famigerata Lady di Ferro, si sta preparando a fare carne di porco dei diritti sociali conquistati a duro prezzo dalle ultime generazioni. Quando era ancora incinta, inoltre, la madre di Martin fece largo uso di talidomide: un farmaco prescritto alle donne in gravidanza per tenere sotto controllo la nausea ma, al tempo stesso, responsabile della focomelia che ha impedito alle braccia di Martin di svilupparsi in maniera normale. Il protagonista, nelle pagine della grande graphic novel realizzata da Peter Milligan e Brendan McCarthy, non può che ricambiare con odio la società che lo ha reso un mostro. E pagina dopo pagina consegnerà alla storia la sua inevitabile vendetta. -
Le frontiere del capitale. Come la nuova organizzazione logistica e il potere degli algoritmi hanno cambiato il mondo
L'ossessiva necessità di vendere sempre più merci sempre più in fretta è uno dei vettori maggiormente importanti del capitalismo contemporaneo, che lo rende in continua crisi e in continua ristrutturazione, e sempre più accelerato nei suoi processi espansivi. L'organizzazione di una produzione just in time, la fulminea movimentazione delle merci lungo il pianeta, la possibilità istantanea del consumo: queste le tre direttrici che la logistica contemporanea pianifica e coordina. Dalle grandi navi oceaniche ai magazzini di periferia, dagli algoritmi delle piattaforme digitali ai geli delle notti solcate dai rider, questo libro ripercorre la riflessione quinquennale del percorso di ricerca Into the Black Box, proponendo una serie di analisi, sguardi e inchieste su un mondo in rapida trasformazione. Nel volume trovano spazio interventi di taglio politico e analisi di lotte e conflitti, ricostruzioni storiche e spunti su alcune tendenze dello sviluppo digitale, fornendo una panoramica e una serie di chiavi di lettura per una critica del presente. Postfazione di Sandro Mezzadra. -
Le strade della teppa. Etnografia sociale e politica delle culture di strada
Teppisti, ultras, writers, vandali, autonomi, coatti, zanza, lumpen, drogati, cavallini, picchiatori del sabato sera, micro-delinquenti, marginali tout court... mille parole per una pluralità di contesti, anche estremamente eterogenei, che, a partire dagli anni Sessanta, continuano a parlare della costante criminalizzazione dei giovani e delle loro sottoculture. Un pregiudizio - in realtà un dispositivo materiale di controllo e repressione - che intreccia la classe sociale con l'età dei soggetti presi di mira dal main stream, rispetto al quale il concetto di «teppa» si rivela essere un prezioso strumento di indagine; una via in grado di restituire la realtà di ciò che si agita nel ventre sempre più esteso della sconosciuta, temuta e vituperata periferia italiana. -
Roma terribile
La Roma patinata da cartolina ci annoia da un pezzo e pure quella del degrado a tutti i costi è diventata stucchevole. Perché, a dire la verità, Roma non è né patinata, né degradata. Roma è terribile! A dimostrarlo i racconti distopici di Eleonora Amianto e Simone Tso dove, tra un Gianicolo che svela finalmente l'origine dei suoi famigerati busti di marmo, una Piramide molto più esoterica di quanto si possa immaginare, un'Ostia in cui il mare non è più propriamente mare e un laghetto dell'Eur in cui i ""cuori solitari"""" fanno una brutta fine, la città eterna appare come un inedito mix di horror da b-movie, ironia grottesca e incubi malamente addomesticati. Un luogo, insomma, in cui tutto quello che può essere pensato di assurdo è disperatamente e mortalmente divertente. Nel vero senso della parola. Intro di Nicola Gerundino."" -
Un sovietico nella cattedrale. Storia politica e sentimentale dell'Athletic Bilbao
Si dice che quando si ripensa al passato, le immagini dei ricordi scorrano davanti agli occhi in bianco e nero. Ma la storia, a Bilbao, è diversa. Perché nella città basca non c'è scampo: si nasce, si vive e si muore dell'Athletic e per questo, andando a ciò che è stato, anche i colori cambiano, tingendo tutto di rojiblanco, esattamente come le maglie del mitico club. Il royo della casacca dell'Athletic, da parte sua, ha anche molto altro da raccontare. E partendo dal San Mamés da Ronda – più che un ""semplice"""" stadio: la cattedrale del calcio basco – mette in fila le gesta di campioni come Fidel Uriarte o José Ángel Iribar e gli scontri tra lavoratori e polizia nel corso degli anni settanta, le vittorie dell'Athletic e le azioni rivendicate da Euskadi Ta Askatasuna, la passione per il calcio e quella per la politica; senza, peraltro, che tra i due campi si senta la necessità di tracciare un confine particolare, essendo che il tifo per l'Athletic Bilbao, esattamente come la militanza nel movimento operaio, implica già la volontà di contrapporsi allo stato di cose presente. Prefazione di Edoardo Molinelli."" -
Nabat. Sopra e sotto i palchi. Ediz. italiana e inglese
Con oltre quarant'anni di carriera sulle spalle, i Nabat si sono affermati come autentica leggenda nel mondo della musica Oi! E se pezzi come ""Scenderemo nelle strade"""" o """"Laida Bologna"""" sono mandati a memoria dai kids che affollano le (peggiori) sale da concerto del pianeta e i pub (più malfamati), la storia del gruppo bolognese capitanato da Steno affonda le radici in un disagio che, nelle periferie metropolitane, non ha mai smesso di essere contemporaneo. Da qui le ragioni di un'incredibile tenuta artistica e di una popolarità sempre crescente: punto di partenza delle immagini inedite firmate da Tiziano Ansaldi, Fabrizio Barile, Enrico Zanza ed Elisa Piatti, a cui si aggiungono i testi dello stesso Barile, di Marco Balestrino e di Filippo Andreani e i disegni di Zerocalcare e Mattia Dossi, per un omaggio utile a ricostruire l'epopea del gruppo, dagli esordi fino ai nostri giorni."" -
Garageland. Suoni, visioni, sottoculture. Vol. 2
«Lo scarso ricambio generazionale delle scene sottoculturali è da tempo oggetto delle attenzioni sia di alcuni sociologi, sia degli individui che ne fanno parte. Fanno sorridere, in quest'ultimo campo, le ipotesi dei più ingenui, che non cogliendo i cambiamenti sociali in corso puntano il dito contro sé stessi - autoaccusandosi di snobismo o addirittura di nonnismo - oppure direttamente contro i giovani, colpevoli di essere sempre più massificati e di interessarsi solo a fenomeni effimeri. Chi ha maggiori capacità di analisi non può invece che concordare con quegli studiosi che individuano, tra i fattori dell'invecchiamento di certi ambiti, la facilità e la rapidità con cui è oggi possibile soddisfare le proprie curiosità stilistiche e musicali, che tolgono fascino alla lenta e faticosa scoperta - mi riferisco, ovviamente, all'era pre-Internet - della storia e delle caratteristiche delle scene verso cui si prova un'istintiva attrazione. Mentre alcuni appaiono rassegnati di fronte alla possibile scomparsa delle sottoculture, altri si interrogano sul da farsi, senza però giungere a conclusioni degne di nota. Dal canto nostro, riteniamo sia forse più utile non lasciarsi sfuggire ciò che hanno da offrire le scene reali, per ciò che sono oggi e non per come sarebbero se la realtà assecondasse i nostri desideri. Il fatto che molte persone formatesi tra gli anni '80 e i 2000 inclusi abbiano mantenuto le loro passioni giovanili, magari approfondendole e interessandosi anche ad altro - ad esempio scrittura, disegno, fotografia, cinematografia - significa che oggi possiamo godere il frutto delle loro esperienze e competenze sotto forma di saggi, racconti, fumetti, raccolte fotografiche e addirittura film. Va bene, insomma, tornare nel garage; va meno bene farlo con l'ottica di non uscirne più.» (Dall'introduzione di Flavio Frezza) -
Il miracolo di Castel di Sangro
Nell’estate del 1996 lo scrittore americano Joe McGinniss si reca in un paese abruzzese di cinquemila anime, Castel di Sangro. Perdutamente innamorato del calcio italiano, McGinniss intende seguire passo per passo il campionato 1996-97 della squadra locale, che è reduce da un’impresa salutata come un “miracolo”: il Castel di Sangro è riuscito a conquistare la promozione in Serie B e disputerà il nuovo campionato affrontando squadre come il Torino, il Genoa, il Padova, il Venezia e il Bari, nel tentativo di ripetersi e conquistare la permanenza nella serie cadetta. In questo libro McGinniss racconta il suo lungo soggiorno a Castel di Sangro al seguito della squadra e tutte le vicende di cui è stato testimone diretto nel corso di quella memorabile stagione. Vicende calcistiche – in un’altalena di vittorie e sconfitte – intrecciate a retroscena di ogni genere: affarismi, scandali, ambiguità, drammi e italiche furbizie. Scritto con passione e ironia, popolato di personaggi memorabili, avvincente come un thriller, Il miracolo di Castel di Sangro è un capolavoro narrativo. Eletto dalla rivista «FourFourTwo» come il libro di calcio più bello di tutti i tempi, è un’opera capace di trascendere l’aspetto meramente sportivo per disegnare un impietoso e veristico ritratto della realtà italiana. -
Brigata Stella Rossa. Una storia partigiana
Bologna, 9 agosto 1944. I partigiani liberano dal carcere di San Giovanni in Monte i compagni prigionieri. E per creare confusione aprono le celle anche ai detenuti comuni. Paolo è un ragazzo finito in galera per un piccolo furto, si ritrova così libero ma viene condotto a forza sull'Appennino tra i partigiani della Stella Rossa. Entra a far parte della brigata: conosce il Vecchio, si azzuffa con Gallo, che poi diventerà l'amico inseparabile, assaggia la disciplina del comandante Lupo e soprattutto incontra Elena, la ragazza di cui si innamorerà. Ed è a partire dalla storia d'amore tra Paolo ed Elena che Claudio Bolognini scrive Stella Rossa: un omaggio all'incredibile storia di una banda partigiana capace di tenere testa all'esercito nazista sull'appennino tosco-emiliano. Ma anche destinata a subire, a Marzabotto e nei comuni limitrofi, il terrificante eccidio di Monte Sole: una delle pagine più buie dell'intera seconda guerra mondiale. -
Mia sorella è figlia unica. Storie di donne, di lotte, di vita, di libertà
Quale era, in Iran, il grido di libertà che danzava al vento insieme ai capelli di Masha Amini? E, al largo della Turchia, non risuona ancora il respiro della nuotatrice siriana Yusra Mardini? Luana D'Orazio, 19 anni, ha smesso di respirare, ma non per colpa del mare. Come lei, anche Luciana Romoli, a Roma, faceva l'operaia: quando le camicie nere vollero allungare le loro mani sulla città seppe bene da che parte stare. Ilary Swank, da parte sua, era solo una bambina di fronte a una roulotte, nel Nebraska. Ma aveva un sogno. Come Safi Frozan, in Afghanistan. O Paola Egonu, a Cittadella: a cui si è chiesto di nascere tre volte per affermare una cosa ovvia come il fatto di essere italiana. Franca Rame, seviziata e stuprata per ore, nel 1973 a Milano, continuò a ridicolizzare fascisti e sfruttatori per tutta la vita. E così, nella cella in cui è rinchiusa, non smette di fare Nudem Durak: ""colpevole"""" di fare musica usando la sua lingua, il curdo… Sono solo alcune delle storie vissute dalle donne sulla propria pelle e raccontate da Cecilia Lavatore in """"Mia sorella è figlia unica"""". Dedicate a «un mondo che non ci merita ma ci spetta, come un diritto, come un dovere, come una fatalità»."" -
Nonostante febbraio. Morire di lavoro
2014. In una Roma cristallizzata nella sua eternità inesistente, Ernesto Mangiafuoco, un giornalista annoiato, passa le sue giornate tra consigli comunali e inaugurazioni di centri commerciali. Un cadavere viene ritrovato sul greto del fiume Aniene, è la sua occasione per entrare in cronaca nera. Ma qualcosa va storto: una donna racconta una terribile verità. Negli abissi della speculazione edilizia e dello sfruttamento delle maestranze Mangiafuoco segue un caso che nasconde scenari oscuri, vivendo sul proprio corpo la violenza del caporalato. Nulla sarà come prima. Per arrivare alla verità si fa aiutare da un improbabile informatore e da uno scapestrato trio formato da un vecchio giornalista ex fumatore, una granitica sindacalista e da un professore con un passato nel movimento studentesco. A ostacolarli e ad anticipare ogni loro mossa c’è un maresciallo del Nucleo Investigativo che invoca il fantasma di Pasolini. Fanno da sfondo alla storia le azioni speculative della OZRA S.P.A., azienda con cantieri in Italia e all’estero e le cui fortune, nel libro di Alessandro Bernardini, equivalgono al come e al perché lavorare può voler dire rischiare ogni giorno la propria vita. -
In cammino con gli ultimi. Dino Frisullo, storia di un militante avido di conoscenza e d’amore, vissuto e morto povero e curioso
Nato a Foggia il 5 giugno del 1952, Dino Frisullo ha salutato il mondo a Perugia, il 5 giugno del 2003. Osservando lo scorrere del tempo, sono appena 51 anni. Eppure, guardando quella che è stata la vita di un compagno instancabile come Dino Frisullo, sembra di precipitare in un'avventura lunga secoli. Dagli anni della gioventù, in Puglia, in prima fila nelle organizzazioni della nuova sinistra per passare all'instancabile impegno profuso nella causa dell'antirazzismo. Come non parlare, inoltre, della lunga amicizia con il popolo kurdo? Di tutto questo, e di tanto altro ancora i tutto questo, e di tanto altro ancora, parla ""In cammino con gli ultimi"""": un libro prezioso come la vita e le lotte di Dino Frisullo, militante comunista."" -
Livio Maitan e il trotskismo italiano
Livio Maitan (1 aprile 1923 — 16 settembre 2004) è stato uno dei principali dirigenti della Quarta Internazionale, l'organizzazione marxista rivoluzionaria fondata nel 1938 da Leon Trotsky. Fu tra i principali artefici della costruzione dei Gruppi comunisti rivoluzionari (GCR), sezione italiana dell'internazionale trotskista, un partito che, dopo avere assunto nel 1979 la denominazione di Lega comunista rivoluzionaria, finì per sciogliersi nel 1989 in Democrazia proletaria. Nel 1991 Democrazia proletaria confluì nel nascente Partito della Rifondazione comunista (Prc), formazione all'interno della quale Maitan svolse gli ultimi anni di militanza politica, guidando un'area di minoranza interna, prima della morte avvenuta nel 2004. Il lavoro di ricerca di Mauro Buccheri costituisce il primo tentativo di ricostruire sistematicamente il lunghissimo percorso politico di Livio Maitan, dalla Resistenza fino ai primi anni Duemila: sessant'anni decisivi di storia del movimento operaio analizzati in un contesto internazionale. Rifuggendo da ogni sorta di faziosità, e puntando sul rigore metodologico, l'autore esplora gli innegabili meriti di Livio Maitan, a partire dal lavoro di cura e traduzione degli scritti trotskiani, senza omettere di affrontarne contraddizioni, limiti ed errori. Nel suo lavoro Buccheri si avvale di molteplici fonti, incluse quelle tratte dall'Archivio Livio Maitan di Roma, seguendo l'evoluzione del pensiero e della formazione politica di Maitan e cercando allo stesso tempo di fare emergere quella sfera privata di cui, nei suoi scritti, il dirigente trotskista faceva trapelare ben poco ma che contribuisce a restituire più compiutamente l'immagine di una personalità straordinaria. Prefazione di Marco Maitan. -
Arcella n. 13. Una storia degli anni Settanta
Padova, mentre gli anni Ottanta sembrano stentare a decollare, gli anni Settanta hanno ancora molto da dire. E, insieme a loro, ad avere molto da dire e da fare c'è un nutrito gruppo di ragazze e ragazzi, protagonisti di un nugolo indistricabile di lotte e di sogni, di notti brave e di manifestazioni niente affatto autorizzate, di iniziative che mettono il quartiere di origine al centro del mondo e di aspirazioni a cui persino il mondo sembra andare troppo stretto. Tra di loro, la voce narrante di Arcella n. 13 ha la ventura di ritrovarsi al centro della famigerata inchiesta dell'11 marzo 1980: uno dei vari ""teoremi"""" con cui la magistratura rispondeva a una generazione in grado di mettere in difficoltà l'ordine prestabilito delle cose. Il prezzo da pagare, dopo una serie di arresti eseguiti alle prime luci dell'alba, coincide con il carcere e, quindi, con la rinuncia alla propria libertà. Ma dietro e dentro il racconto di questa esperienza emblematica, si agita l'amarezza di un prezzo ancora più alto: una sconfitta, a detta di molti osservatori niente affatto disinteressati. In ogni caso un luogo da cui ripartire, verso la necessità di nuovi cambiamenti e di appuntamenti con la storia impossibili da rimandare ancora."" -
Triplo delitto
Quando, nel giugno del 1789, Lord Richard Trumbull, giovane e brillante rampollo di una nobile famiglia inglese, fa il suo ingresso nel regno di Napoli, non si aspetta di certo di poter essere immediatamente catapultato in una pericolosa avventura, un sanguinoso intrigo capace di impegnare tutte le sue doti fisiche e spirituali e di scuotere le certezze più intime e più radicate. Infatti Richard, cosmopolita e illuminista convinto, è chiamato a Napoli dall'amico Lord John Acton, ministro di Ferdinando IV di Borbone, proprio grazie ai successi ottenuti come investigatore nel Granducato di Toscana e nello Stato della Chiesa; il potente uomo politico lo vuole al suo fianco per organizzare un moderno servizio di informazioni di polizia in grado di proteggere, sorreggere e indirizzare l'operato politico del giovane Re, per la creazione di uno stato moderno. Ma prima ancora di arrivare a Napoli, l'aristocratico ufficiale s'imbatte nel cadavere di un giovane principe partenopeo, Teobaldo D'Aquino di Caramanico, orribilmente sfigurato. Incaricato dal sovrano in persona di trovare il colpevole dell'atroce delitto contro il rappresentante di una delle famiglie più potenti a Napoli, Richard deve muoversi in un ambiente difficile, nella realtà complessa di un regno in trasformazione, dove convivono tradizioni ancestrali e potenti logge massoniche; feroci baroni, riottosi a qualsiasi autorità e pericolosi giochi politici. Grazie al prezioso aiuto del valletto Cyrus, proprio di origine napoletana, si districherà tra inganni e tranelli, accoglienti alcove in straordinari palazzi e tenebrose segrete nei castelli della provincia più profonda, fino all'incredibile soluzione, in uno dei giorni più importanti della Storia, il 14 luglio del 1789. -
Il grande scherzo. La vendetta di Arianne
Ogni volta che Arianne pensava a quella ragazzina indifesa, provava una tenerezza dolorosa. Subito dopo, ricordava quello che le avevano fatto. Ogni volta, la rabbia si accendeva insieme al desiderio impossibile di vendicarla. E avrebbe tanto voluto avere in mano delle certezze. Ogni volta, immaginava che non sarebbe stato difficile andare ad Aosta a ottenere informazioni, per trasformare i sospetti in certezze. Sapeva come fare. E sapeva già che cosa avrebbe fatto dopo. Ogni volta che le veniva in mente Aosta, ripensava ai Draquignaz, a quel relitto patriarcale pieno di monete, agli scheletri e agli intrallazzi su cui sguazzavano con stile, come pesci infestanti di palude. Negli ultimi anni immaginava Augusto insieme alla moglie giovanissima e all’inqualificabile suocera, sempre ligi nel sostenere i valori di famiglia: conto in banca, cognome ed etnia. Ogni volta che si soffermava a riflettere sull’intera regione, la Valle d’Aosta, si amareggiava soppesando la corruzione, le mafie e l’immenso marciume custodito sotto lo stereotipo dell’Isola Felice, tanto in voga ai tempi delle stalle d’oro e dei contributi a pioggia. Ogni volta, ricordava con disgusto la consuetudine, tanto amata dalla gioventù nativa, a organizzare scherzi, scherzi che non accompagnavano soltanto le festività nazionali, scherzi che non erano soltanto innocui o pesanti, scherzi che potevano degenerare. A quel punto tornava al Grande Scherzo. Al crimine che aveva segnato per sempre la ragazzina indifesa di allora, la piccola Arianne. Arianne non era stata l’unica vittima. Ma ora aveva un lavoro che amava, un marito, tante cose belle per cui vivere in pace. Ogni volta, Arianne si diceva che se un giorno non avesse avuto più nulla da perdere, sarebbe tornata ad Aosta a compiere la sua giustizia. Quel giorno è appena arrivato. -
La contea. Storia d'arme e d'amore in terra d'Otranto
Abbazia di Cerrate, contea di Lecce, anno Domini 1133. Il giovane Lupo cresce sano e forte, tra campi e boschi, grazie agli insegnamenti di Paolo, frate della chiesa greco-bizantina e suo maestro nelle lettere e nell' uso dell'arco. Ma i suoi tredici anni stanno per essere sconvolti da una delle più terribili calamità dell'epoca: l'abbazia subisce una feroce scorreria saracena, che devasta il territorio e distrugge la piccola comunità, massacrando senza pietà, tra gli altri, la madre stessa di Lupo e catturando i superstiti come schiavi. In un attimo il destino di Lupo si compie; quel dolore quasi insopportabile lo rende immediatamente adulto, catapultandolo in un mondo duro, di ferro e di sangue, dove il coraggio, l'abilità nel maneggiare le armi e lo sprezzo del pericolo sono le qualità necessarie anche per chi intende coltivare i migliori sentimenti: l'amicizia, la lealtà, l'amore. Seguendo sempre i saggi consigli di Frate Paolo, Lupo, avrà l'opportunità di entrare a servizio dei Conti di Lecce, diventare cavaliere, conoscere donne straordinarie e saprà districarsi tra l'impeto delle passioni carnali e la forza assoluta ed eterna dell'amore. Soprattutto sarà testimone e al tempo stesso protagonista di un'epoca di fondamentale importanza per la Storia del regno del Sud e del nostro Paese. Un affresco potente che, sullo sfondo di una ricostruzione accurata degli avvenimenti, rende vivide e reali le vicende dei personaggi narrati. -
La rosa e il drago
Londra, metà Ottocento. Julian Sanders, un ladruncolo che vive di espedienti nei bassifondi della città, langue in una cella maledicendo il suo miserabile destino. Quando viene portato davanti al giudice Ludovic Layne, Julian teme che sia giunta la sua ultima ora. Ma a sorpresa, senza dargli spiegazioni, il giudice lo conduce invece nella propria dimora e si prende cura della sua educazione con l'aiuto della giovane Anna Foster, segretamente innamorata di Anthony, nipote del giudice. Ben presto però l'arrivo di Julian turba e confonde i sentimenti della ragazza. Quando finalmente Julian viene a sapere il motivo per cui il giudice l'ha accolto in casa è sconvolto dalla rivelazione inattesa sulle proprie origini e dalla scoperta che l'odiato Anthony, suo rivale per l'amore di Anna, è il suo fratellastro. Julian decide allora di giocare la sua partita per entrare di diritto in un mondo nobiliare apparentemente da favola, conquistare il cuore di Anna e l'agognata stima di Ludovic, con una scelta rischiosa le cui tragiche conseguenze muteranno la sorte di tutti i protagonisti. Ma è davvero lui a decidere, oppure è qualcun altro che tira i fili manipolando tutti come pedine? E quali sono le vere ragioni? Sullo sfondo di un'Inghilterra in piena rivoluzione industriale, lacerata dalle tensioni sociali, tra segreti, vendette, avventure e tradimenti la drammatica verità sulla famiglia Layne verrà svelata. Ma l'amore e la felicità arriveranno a chi saprà battersi per conquistarli. -
La goccia
Philip Howell, un killer professionista, sta facendo colazione in un caffè di Dallas prima di procedere all'ennesima, terribile missione, quando Emily, cameriera in quel locale, gli fa schizzare una gocciolina di marmellata nel colletto della camicia. In questo preciso istante, mentre nell'universo che noi conosciamo la goccia non colpisce Howell e tutto procede indisturbato, in un mondo possibile e parallelo muta per sempre il corso della Storia. Perché è il 22 novembre del 1963 e l'incarico di Howell è quello di eliminare il presidente Kennedy, ma la goccia farà in modo che l'assassino venga disturbato al momento dello sparo. Il presidente sopravvivrà, innescando una serie di avvenimenti e conseguenze imprevedibili e inattese. La lobby che aveva organizzato il complotto cercherà di correre ai ripari, mentre Kennedy, diffidando degli investigatori istituzionali, affiderà le indagini al più capace dei suoi amici personali, Alan Green. E la giovane Emily sarà costretta ad affiancare Green nel più pericoloso degli intrighi politici, mettendo a rischio la sua vita e quella del suo bambino. In un crescendo di tensione, verità storiche e ipotesi affascinanti, una rilettura di un episodio cardine della nostra epoca, capace di appassionare e far riflettere sulle conseguenze di ogni minimo gesto. -
L'estate sospesa
Un'estate come tante in Puglia, calda, struggente, estenuante, come solo questa terra può regalare; riti e ritmi consueti, dolci come una carezza, immutabili come una prigione. Poi l'eco di un'amicizia antica che irrompe nell'atmosfera immota della Gravina e stravolge l'esistenza di Nicolò, studente di medicina a Pisa, tornato per trascorrere le vacanze e ritrovare la famiglia. La preghiera che risuona nella calura torpida è quella di Angelo, un amico d'infanzia, recluso nel carcere di Taranto per omicidio. Nicolò sente di avere un antico debito di amicizia nei suoi confronti e accetta di incontrarlo in prigione. Il racconto di Angelo lo lascia senza fiato e lo trascina in un vortice inatteso: l'amico infatti sconta una pena per un omicidio che in realtà non ha mai commesso. Un'enigmatica organizzazione criminale ha comprato la sua libertà in cambio di un milione di euro che potrà ritirare solo al termine della pena. Ora però è gravemente malato e chiede all'amico di trovare le prove della sua innocenza. Stretto all'angolo dai sensi di colpa che la condizione di Angelo fa riaffiorare nel suo animo, Nicolò accetta di entrare in contatto con l'organizzazione e di ripercorrere la sua strada, per liberare l'amico dalle infamanti accuse e, forse, sé stesso dai fantasmi che lo agitano dentro. Questa scelta, il contatto con una realtà inaspettata e sconvolgente, le terribili verità che si troverà ad affrontare, spingeranno però Nicolò sull'orlo del baratro e lo faranno riflettere sul concetto di libertà e sul peso di una scelta, portandolo a prendere delle decisioni drammatiche e definitive.