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Dizionario del dialetto di Terni e del suo territorio
"Il Dizionario del dialetto di Terni e del suo territorio"""" giunge a compimento di un lungo e appassionato lavoro di ricerca filologica che passa in rassegna le specificità morfo-sintattiche e semantiche del vernacolo ternano. Costante rilievo è stato dato agli esempi concreti e alle espressioni che fossero quanto più aderenti all'uso parlato, attraverso una prospettiva che salda le sopravvivenze linguistiche più antiche alle acquisizioni culturali che si rifanno a un passato relativamente recente. Ogni singolo lemma incluso nella presente raccolta viene affiancato dalla relativa trascrizione fonematica e la maggior parte dei termini è corredata e impreziosita da una ricca fraseologia." -
Vivi le storie!
"L'amore è imprevedibile, incontrastabile o meglio ineluttabile. Non si può controllare, così come non si può asciugare il mare con uno straccio e intrappolare il cuore in una ragnatela. Questo è ciò che comunicano i miei scritti. Una cornice nella cornice e, a mio avviso, un voler mettere in evidenza il più profondo e veritiero senso dell'amore: quello per il mio paese, per i miei amici, per i paesaggi descritti, per gli animali in genere. Con affetto a tutti coloro che rispettano l'ambiente nella sua globalità!""""" -
Ricordi
"Un brutto giorno ci siamo sentiti dire: """"Tutti in quarantena!"""". In quel momento l'emergenza maggiore per tanti è stata inventarsi qualcosa per pensare il meno possibile ai rischi di una pandemia. È stato così anche per me; questo libro è nato per vincere uno stress non indifferente ed anche per far partecipi altri di vicende assolutamente vere. Poi, visto come cucino, è stato molto meglio aver deciso di """"sistemare"""" un po' di ricordi piuttosto che aver cercato di inventare piatti improbabili. Più di un intestino, sono sicura, mi è stato riconoscente.""""" -
La donna immaginata e le altre
Nel racconto si intersecano più dimensioni: ricordi di passate esperienze sentimentali vissute dal protagonista M. e il dialogo al presente con Maila, la donna immaginata, a cui confida episodi che hanno segnato la sua vita. Ciò che più colpisce del suo profilo psicologico è che la costruzione della donna immaginaria non è percepita come l'effetto di una rimozione, ma come un modo per affrontare in modo diretto e trasparente gli eventi che lo affliggono, interpretandoli senza sottrarvisi. -
Memoria storica. Vol. 58
Studi: Marcello Marcellini, La sedia del vescovo Boccoleri; Corrado Befani, Monsignore Felice Contelori presbitero, bibliotecario e prefetto archivista vaticanense. Ricerche: Sergio Bellezza, La concessione italiana di Tientsin; Cristina Sabina, Traslazione e processione di Santa Vincenza in Collescipoli: espressioni di turismo religioso nella Bassa Umbria del Seicento; Marta Rondi, Passare da parte a parte. Alberti, il vitruvianesimo umanistico, la storia dilatata e i monasteri amerini di Santa Monaca e San Giovanni Evangelista; Enrico Fuselli, Le strade provinciali dell'Umbria meridionale. Note e contributi: Vincenzo Cherubini, Orazioni popolari in dialetto tra Lazio e Umbria. Osservatorio: Zefferino Cerquaglia, Un museo vivente a cielo aperto; Emilio Lucci, Dalla prime esperienze di cristianesimo lungo il bacino del Rio Grande all'origine del paese di Avigliano Umbro. Recensioni di Domenico Cialfi e Ileana Tozzi -
Tempo del mio tempo. Florilegio
Una raccolta poetica, la nona pubblicata dall'autore, florilegio delle opere precedenti e con una parte inedita. Le poesie si ispirano all'amore, al tempo fugace e alla natura. Il volume inaugura la collana ""I semplici"""", dedicata alla poesia umbra."" -
Salto d'ottava. Vita di Nera Marmora
Nella Terni da poco industrializzata di fine '800 da una famiglia operaia nasce Gina Palmucci. Le eccezionali qualità vocali la portano ben presto a cantare come soprano lirico nei principali teatri d'Italia, Cile e Argentina con lo pseudonimo di Nera Marmora. Un romanzo emozionante che riaccende i riflettori su una donna e un'artista straordinaria che, con il nome che si era scelta, fece conoscere nel mondo la sua città natale. -
Hydra. L'opera della Cascata tra archeologia, storia e cultura industriale
La Cascata delle Marmore, che oggi appare soprattutto come un fenomeno naturale e paesaggistico, è in realtà un'opera idraulica, un canale artificiale frutto del lavoro e dell'ingegno di molte generazioni. È una grande opera d'architettura e di ingegneria idraulica. Il saggio offre un diverso punto di vista da cui apprezzare e capire l'opera della Cascata, patrimonio comune di Terni e Rieti ed elemento significativo e costitutivo dell'identità europea. Virili racconta anche i miti, le leggende e i fatti storici che hanno riguardato la cascata nei secoli. Completano il viaggio in questo affascinante angolo della Valnerina le descrizioni dei sentieri e le proposte di itinerari alla scoperta delle zone limitrofe meno note ma non meno suggestive. -
Memoria storica. Vol. 59
Studi: Domenico Cialfi, ""Se l'arte debba essere libera o asservita"""". Ricostruzione di un dibattito in cui fu coinvolta ampiamente anche Terni; Mauro Marini, Acquasparta città vetrina d'arte 1976-1992; Miro Virili, I domini collettivi nella Valle ternana: il caso di Piediluco. Ricerche: Marcello Marcellini, Terni, 15 febbraio 1885. Un duello nella Terni postrisorgimentale; Marta Rondi, In basso in alto, Nord Sud. Pratiche tradizionali, circuiti geografici e scorci prospettici nei cantieri archeologici e nelle opere pubbliche del secolo decimonono; Marta Rondi, Passare da parte a parte. Alberti, il vitruvianesimo umanistico, la storia dilatata e i monasteri amerini di Santa Monaca e San Giovanni Evangelista. Note e contributi: Enrico Fuselli, La costruzione della """"strada ferrata"""" Chiusi-Orvieto-Orte; Vincenzo Cherubini, Alcuni termini dialettali ortani odierni presenti in un manoscritto del XIV secolo. Osservatorio: Sergio Bellezza, La presenza a Terni di Gino Scaramucci. Recensioni: di Domenico Cialfi."" -
MAPS. Miei Amici Per Sempre. Ediz. illustrata
Età di lettura: da 12 anni. -
Il lupo di Gubbio. Origini, tradizione e ricezione di una storia francescana
Quella dell'incontro tra Francesco d'Assisi e il lupo è una delle più note storie medievali, ma soprattutto è la storia francescana per eccellenza. Di fronte a un corpus agiografico complesso, pieno di tormentate riscritture, questo è un racconto che non ha versioni differenti. Tuttavia, la sua interpretazione ha suscitato un dibattito ancora lontano dal chiudersi. In questo volume ci si propone di leggere questa storia 'da vicino', cercando di precisarne la concreta modalità con cui si è fissata nei decenni a cavallo del Trecento, e come si è trasmessa poi (sia a livello testuale sia iconografico) alla tradizione successiva. Si tratta di un tentativo, a più voci, di mettere in evidenza i vuoti e i pieni di questa storia e della sua memoria, per fornire agli studiosi degli strumenti all'altezza della sua profondità. -
Bisanzio e Firenze. La Romània fiorentina nel Quattrocento
La passione per lo studio del greco, già riscontrabile nella seconda metà del Trecento, la fondazione della Accademia neoplatonica, la propensione verso il collezionismo di prestigio di codici manoscritti greci, oggetti d'arte ed icone provenienti dall'impero romano d'Oriente, in via di dissoluzione tra 1453 e 1465, fenomeni propri del Quattrocento, qui rimangono sullo sfondo di un grande progetto che impegnò la oligarchia di finanzieri, banchieri e grandi mercanti che governava il Comune di Firenze, a partire dall'entrata in possesso del porto di Pisa nel 1404, ma la cui origine va cercata nei possessi signorili e negli interessi finanziari degli Acciaiuoli fiorentini nella penisola Ellenica: il progetto di dare vita ad una Romània fiorentina da sviluppare in concorrenza con quelle veneziana e genovese. La concessione da parte del basileus dei Romani Giovanni VIII Paleologo di privilegi commerciali al termine dei lavori del Concilio che sancì l'unione delle chiese che Firenze si era premurata di ospitare nell'inverno-primavera del 1439, si configurò come l'obiettivo e il momento centrale del progetto. Una pagina di storia delle relazioni tra le città italiane e l'impero romano Orientale nell'ultima fase della sua esistenza territoriale poco frequentata, ma che tra Costantinopoli e Firenze passa per Atene, Corinto, le isole dell'Egeo, Venezia e Milano. -
Rotundis quadrata mutare. Questioni francescane dalle origini ai Fioretti
La prima parte del volume si inoltra in quello che è, da diversi decenni, uno dei campi più dinamici della ricerca medievistica, entrando in dialogo con alcuni dei suoi protagonisti - da Chiara Frugoni a Grado Merlo, da Carlo Paolazzi a Jacques Dalarun e altri ancora. Vengono così individuate, con un occhio alla storia degli studi e l'altro ai problemi metodologici emergenti, le coordinate di un dibattito a volte acceso, mai banale, che ci dice perché e come studiare oggi Francesco. Nella seconda parte vengono sviluppate alcune nuove piste di lettura che, integrando i consueti strumenti di analisi con le risorse digitali, disegnano una mappa delle fonti bio-agiografiche del primo secolo francescano. In primo piano sono temi come le testimonianze dei compagni, il richiamo alla Regola, la dimensione mariana, le metafore della stella e dell'angelo, il confronto tra Francesco e Chiara, l'atteggiamento verso la crociata. La proposta di fondo è quella di raccontare la storia dei racconti francescani, cioè di osservare da vicino quel continuo «cambiare ciò che è quadrato in rotondo» con cui generazioni di frati scrittori hanno forgiato un universo narrativo destinato a lunghissima fortuna. -
Teoderico e i regni romano-germanici (489-526). Rapporti politico-diplomatici e conflitti
Tra la fine del V e l'inizio del VI secolo il regno ostrogoto strinse numerose alleanze con i popoli vicini (Visigoti, Franchi, Burgundi, Vandali, Eruli e Turingi). Gli storici hanno spesso studiato singolarmente queste iniziative diplomatiche, oppure le hanno analizzate in poche pagine nelle monografie su Teoderico. In questo volume, Marco Cristini offre una nuova interpretazione delle relazioni tra gli Ostrogoti e gli altri regni romano-germanici tra il 489 e il 526. Concentrandosi su ambascerie, lettere diplomatiche, alleanze matrimoniali e conflitti, questo libro dimostra il ruolo centrale che la politica esterna ebbe nel regno di Teoderico e l'approccio pragmatico che prevalse nell'affrontare le controversie internazionali, fornendo allo stesso tempo una spiegazione innovativa della capacità del regno ostrogoto non solo di sopravvivere, ma addirittura di prosperare durante i primi tre decenni del sesto secolo. -
Dante, Francesco e i frati minori
Nel volume ""Dante, Francesco e i frati Minori"""" sono pubblicate le relazioni presentate al XLIX Convegno internazionale organizzato dalla Società internazionale e dal Centro interuniversitario di studi francescani svoltosi ad Assisi (14-16 ottobre 2021). I diversi saggi approfondiscono i rapporti di Dante con gli ambienti minoritici, in primo luogo con S. Croce in Firenze e con Pietro di Giovanni Olivi e il suo commento all'Apocalisse; la ricezione della figura di Francesco dalla Legenda maior di Bonaventura e la rielaborazione nel canto XI del Paradiso; la fortuna di Dante nella cultura minoritica, studiata con particolare riferimento alla Monarchia e alla presenza dell'immagine del poeta nella serie dei santi e dei dottori dipinta nella chiesa-museo di S. Francesco a Montefalco."" -
Dante e il mondo. Tra realtà e poesia tra storia e letteratura
Il volume raccoglie i sedici contributi derivati dalle relazioni presentate in occasione del LVIII Convegno storico internazionale del CISBaM - Accademia Tudertina, svoltosi a Todi dal 10 al 12 ottobre 2021. L'incontro di studi, nell'anno del settimo centenario della morte di Dante Alighieri, non poteva che essere dedicato al poeta. Una non semplice sfida quella di aggiungere una tessera in più a un già ricchissimo mosaico di eventi celebrativi che si sono snodati lungo tutto l'anno del centenario. La misura adottata dalla commissione organizzatrice si riflette nella struttura della presente opera e si armonizza con la decennale tradizione dei convegni tudertini quale luogo di incontro interdisciplinare: se ne veda il riflesso nell'articolazione degli interventi in due ampie sezioni che corrispondono simmetricamente alle due coppie parallele del sottotitolo: da un lato la poesia e la letteratura, dall'altra il mondo e la storia. -
Il profumo dei ricordi. Loiano. Racconti, storie, curiosità e ricette di casa nostra
Una caratteristica tipica dei bambini è quella di pensare che le situazioni che amano e che li fanno sentire bene non cambieranno mai, che le nonne e le mamme saranno sempre presenti a soddisfare il loro corpo e la loro anima con cibi e storie che li rendono felici. Poi gli anni passano e un giorno ci coglie la nostalgia di un sapore, di un odore, ci ricordiamo di un cibo che ci aveva resi felici nella nostra infanzia, ma non riusciamo più a ricordarci come si preparava e nessuno è più in grado di insegnarcelo. Ecco allora un manuale per raccogliere storie, usi e ricette, legate al nostro passato e al nostro territorio. Protagoniste sono le mamme e le nonne, vere ""eroine"""" dell'economia domestica, in un tempo in cui la fantasia era un elemento fondamentale di ogni ricetta di cucina."" -
I miei primi piatti
Un quaderno, uno spazio personale per prendere appunti e trascrivere le ricette preferite, con una labile traccia sulle preparazioni di base più comuni, i ""trucchi in cucina"""", per semplificare la vita e alcuni consigli. A voi il compito di riempire le pagine e creare piatti indimenticabili, sbirciando negli altri Quaderni del Loggione, per approfondire e provare le stuzzicanti proposte."" -
I miei secondi piatti
Un quaderno, uno spazio personale per prendere appunti e trascrivere le ricette preferite, con una labile traccia sulle preparazioni di base più comuni, i ""trucchi in cucina"""", per semplificare la vita e alcuni consigli. A voi il compito di riempire le pagine e creare piatti indimenticabili, sbirciando negli altri Quaderni del Loggione, per approfondire e provare le stuzzicanti proposte."" -
Ricette da leccarsi i baffi. Le ricette da condividere con il nostro gatto
Vi piacerebbe mangiare tutti i giorni la stessa cosa? Se foste un gatto e potreste parlare, probabilmente avreste qualcosa da ridire. Di sicuro, il vostro amico a quattro zampe mangerebbe un po' del vostro pasto, ma nessuno di noi farebbe altrettanto con una scatoletta di cibo per gatti. La domanda a cui questo volumetto tenta di dare una risposta, senza alcuna pretesa di completezza, è se sia possibile condividere con il nostro micio quello che mangiamo noi. La risposta è ""Ni"""". Il gatto è un carnivoro puro e ha assolutamente bisogno di determinate sostanze che da solo non riesce a produrre e che assume, quindi, solo attraverso il cibo. Rispetto all'uomo ha una fisiologia e un metabolismo sostanzialmente diversi e una dieta improvvisata può causargli gravi problemi di salute. Ecco, allora, una serie di piatti da condividere con il vostro amico felino, ma anche ricette dedicate solo a lui, da preparare con ingredienti """"umani"""" ma con l'aggiunta di quelle sostanze indispensabili al suo benessere, a seconda che sia un cucciolo, una mamma gatta, un micio anziano, in sovrappeso o con qualche """"acciacco"""".""