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Tutta la vita davanti
Tutto inizia e tutto culmina a Gerusalemme, città «d'oro, di rame e di luce», capitale dello shalom. Cioè, in un certo senso, luogo della pienezza, misura ormai colma d'ogni bene. E scenario interiore - memorato, ricordato - in cui anche ogni male subíto, ogni difficoltà affrontata, ogni debolezza sperimentata, finiscono per trasfigurarsi in bene. Insomma, Gerusalemme come metafora di un'esistenza intera: degli eventi familiari lieti o tristi e in ogni caso cruciali, degli incontri personali vissuti in giro per l'Italia e per il resto del mondo, dei film visti, dei romanzi letti e di quelli scritti, delle poesie pregate, delle pagine bibliche meditate. Tà Biblía, per l'appunto, è del resto questo stesso volume: una sorta di enchiridion, una biblioteca - ma pure una cineteca - racchiusa dentro il palmo d'una mano, in cui vengono sfogliati di nuovo e rivisti, dall'Autore assieme ai suoi lettori, i libri e i film della sua vita. Mentre la sua vita diventa un nostro libro, la sceneggiatura di un film tutto da immaginare. (Massimo Naro) -
Avrei voluto fare la preside. Dal rapporto con i genitori ai banchi a rotelle
Come vogliamo che crescano i nostri figli? Quali valori in cui credere vogliamo dare loro? Possiamo ancora pensare che ""tra tutte le piste di questa vita la più importante è quella che conduce all'essere umano?"""" Quella del dirigente scolastico è una professione che ho amato e vissuto anche con sofferenza per aver provato impotenza di fronte ad un sistema che sembra precipitare in modo inesorabile in un continuo declino, un sistema che vive quotidianamente incoerenze e contraddizioni..."" -
Più in fretta che ho potuto
Mrs Harrington e Matthew Powell non potrebbero essere più diversi. Lei è una vedova scorbutica e inflessibile, lui un ragazzino introverso che ha appena perso la madre. In un'afosa estate della Florida, nella futuristica cittadina di Celebration, i due costruiscono un'amicizia ""improbabile"""", passando insieme ogni giorno a bere tè e a leggere ad alta voce storie sugli indiani d'America. Alla fine di agosto Matthew farà una scoperta incredibile riguardo la sua amica, imparerà ad aprirsi con gli altri e acquisterà fiducia in se stesso. Mrs Harrington, grazie al giovane amico, s'interrogherà sulle proprie scelte di vita e scoprirà che non è mai troppo tardi per essere felici."" -
Oria fuma, Francavilla guarda. Storie di paese ai tempi di Carosello
In un viaggio immaginario mi sono avventurato in un mondo scomparso che nei miei ricordi è rimasto vivo. Questo viaggio mi ha riportato negli anni '70 del secolo scorso, nell'infanzia e nell'adolescenza. Ho potuto quindi raccontare il passato guardandolo con gli occhi del bambino e del ragazzo che ero allora. Racconti brevi sul filo dei ricordi e cronaca di vita ordinaria, di persone ordinarie, in carne ed ossa, che si muovevano nell'ambito del sistema di relazioni, denso e nutriente, della minuscola comunità di via Laura, a Francavilla Fontana, in provincia di Brindisi. Un microcosmo di un Sud che si ciba di piccole storie e tanti personaggi che hanno in sé dignità, valori, senso. Il libro si compone di tre parti. ""Le lunghe ore assolate nelle quali via Laura restava deserta e laboriosa. Un'aria sospesa di luce estiva torrida e di occasionali oasi d'ombra e fresco, di abitazioni tutte ugualmente dignitose e accoglienti, senza distinzioni di altezze, di rifiniture, di pregio. Di un asfalto nerissimo, spesso, profumato e senza buche. Di pace piena delle vite delle persone in carne e ossa e di tanti altri, sempre lì, presenti in quel nostro mondo, piccolo e grande, vero."""""" -
Arriva Godot. Tragicommedia in due atti
"Arriva Godot"""" trasforma in 'oggi' quel 'domani' che ricorre, beffardo e parodico,nella Tragicommedia """"Aspettando Godot"""" di Samuel Beckett. Ogni spettatore lascia la sala teatrale con la domanda: """"E se Godot arrivasse?"""". Proprio da qui parte l'avventura titleiana incentrata sull'arrivo (?) di Godot (...). Titley penetra, sornione, nei meccanismi della società odierna, inebriata dalla comunicazione di massa e scatena i suoi funambolismi sulla corda della lingua-cultura irlandese, inquinata (per altro verso, fertilizzata) dalla realtà altra - l'inglese - con cui è stata costretta a fare i conti per secoli." -
Con occhi umidi di sogno. Verso il terzo millennio
Non è, questa, una narrazione autobiografica, ma la prospettiva di riscrivere in modo nuovo il vissuto, individuale e collettivo, abbandonandosi, senza remore al flusso dei ricordi, trascendendo la dimensione personale per una dimensione universale, sullo sfondo della Storia di un secolo. I ricordi sono materia viva, in continua trasformazione, corpi cristallizzati che vanno sciolti. Riattraversare lo spazio oscuro per trovare le parole perdute, in un contesto che, a tratti, si fa più sognato che vissuto è un'esperienza esaltante che prende forma anche attraverso la comunicazione transgenerazionale quando emergono parti di noi che non hanno trovato parola, perché ciò che è rimosso continua a perseguitarci e determinarci. -
Wonder Ada
Wonder Ada è una eroina di circa dieci anni, dotata di super poteri. Le sue avventure, descritte in questo volume, sono ambientate a Ostuni, oltre che in Kenya e in Grecia. La nostra eroina ci spiega prima di tutto quali sono i suoi super poteri, ci regala le sue ricette per le pozioni magiche e ci spiega come usare gli strumenti magici. Wonder Ada ci racconta anche com'è possibile manipolare il tempo e cos'è il teletrasporto. Grazie ai suoi poteri e ai suoi amici più cari coinvolge gli alunni di alcune scuole pugliesi con lo scopo di creare un ponte di solidarietà con i bambini di un orfanotrofio africano, riflettendo sul problema del razzismo. Si reca inoltre in un campo profughi in Grecia, facendosi aiutare da personaggi mitologici e dal suo gatto magico, Nerino. Wonder Ada affronta anche il duro problema del bullismo, e sempre con i suoi poteri e con i suoi amici, riesce a trovare soluzioni che potranno aiutare bambini, genitori e insegnanti. Alla fine del libro ci sono delle pagine per appunti, racconti, riflessioni e disegni per scoprire i vostri super poteri e sentirvi protagonisti. Età di lettura: da 9 anni. -
Le frontiere dell'inquietudine. Il diario di un volontario internazionale, che trae ispirazione dalle foto d'epoca delle origini di Savelletri, piccolo borgo di pescatori diventato meta turistica...
Ho trovato le foto in cui mio nonno, Paolo Amati, pose, un secolo fa, la prima pietra per l'avvio dei lavori di costruzione della chiesa, della sua abitazione e delle prime case dei pescatori di Savelletri di Fasano, un piccolo borgo marinaro situato nella provincia di Brindisi e diventato, oggi, una delle mete più ambite del turismo internazionale. E poi le foto della Masseria in cui abitavano i miei nonni, dei pescatori sulle barche a remi e dei braccianti, di auto d'epoca e di carri agricoli. Queste splendide immagini degli anni '20, descrivono l'atmosfera di quel periodo storico e la straordinaria bellezza del territorio pugliese, ancora ricco di stupende e di ulivi monumentali. Il romanzo prende spunto dall'esperienza concreta di condivisione sociale dei beni per individuare le ragioni profonde che inducono uomini e donne di ogni epoca ad adoperarsi per alleviare le sofferenze altrui, per far crescere economicamente e spiritualmente un'intera collettività. Come emerge dal titolo, il nucleo essenziale del romanzo è rappresentato proprio dall'inquietudine che anima tutti gli attori del racconto. Simon Lagarde, il protagonista, dopo un tormentato percorso di ricerca interiore e burrascose vicende sentimentali, scopre, in tutta la sua radicalità, il messaggio evangelico e sceglie di schierarsi, sempre e comunque, a fianco dei poveri e di coloro che non hanno voce e non hanno forza e che nessuno rappresenta o aiuta. Tale consapevolezza viene all'interno di un gruppo di volontari internazionali che si occupano di accoglienza dei migranti e della realizzazione di progetti di assistenza a persone che vivono nelle aree più povere del mondo. Simon si trova, così, coinvolto in diverse vicende drammatiche che riguardano migranti in fuga dalla guerra e dalla fame e in situazioni che mettono in serio pericolo la sua vita e quella dei suoi amici volontari impegnati in faticose missioni umanitarie. Acquista la consapevolezza che «il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell'avere nuovi occhi» come dice Marcel Proust. -
Uccio Biondi. La città teatrale. Tra sperimentalismo visionarietà pulsioni anarchia e forza delle radici
Nella sua vocazione artistica visionaria e anarchica, Uccio Biondi immagina che non ci possano essere spazi chiusi per nessuno. Ognuno può essere luogo di nessun luogo e realizza una rappresentazione di puri effetti utilizzando una musica che vuole provocare nello spettatore un ""brivido metafisico"""". Lo spazio teatrale è una camera essenziale con delle scatole celle. L'arte e in particolare il fare teatro non è solo spettacolo ma educazione. Con le loro specificità non convenzionali le avanguardie rivendicano il gesto infantile e cercano di modificare quei codici consolidati nell'uomo. L'obiettivo è rompere questo spazio circoscritto obbligato della vita per riportarci in un luogo totale dove appunto si possa recuperare il valore dell'infanzia."" -
Stoica terra
Stoica terra è un micromondo, in cui si colgono molti degli aspetti alla base di chi si accinge a comporre versi. Innanzitutto l'uso delle parole nel loro valore pregnante, quasi una pausa di lettura che contraddistingue il resto, attraverso i sostantivi, ma, soprattutto, gli aggettivi in funzione accrescitiva. Poi la scelta appropriata delle immagini, di cui la poesia deve necessariamente fare largo uso. Ma non è soltanto una rappresentazione soggettiva; è anche e, soprattutto, oggettiva. Quest'ultima si presenta sotto tre aspetti che hanno caratterizzato da sempre l'esercizio poetico, anche se attualmente si cerca di attenuarli, ovvero la cosiddetta arte allusiva, i riferimenti mitologici e il senso storico. Ne deriva la sincerità dei sentimenti, che porta alla spontaneità. Altro aspetto da sottolineare è che questi componimenti, pur se elaborati stilisticamente (uso preminente dell'endecasillabo e del settenario, ma anche di versi liberi) e concettualmente si presentano di facile e gradevole lettura. Attraverso il micromondo della Ligorio, il particolare può assurgere a fenomeno paradigmatico di cosa sia realmente la poesia nella sua attuazione pratica e, ogni volta, unica. -
Considerazioni sulla Puglia. Indagini storiche tra sviluppo economico e condizione politica
Per chi si avventura lontano dalla sua terra per soddisfare il bisogno di conoscenza e inserirsi in un mondo che offre maggiori possibilità di realizzarsi, le considerazioni sulla Puglia, la storia di quello che è successo in passato nella regione, potrà apparire un ornamento poco funzionale, anche se in fondo è qualcosa che gli appartiene, la sua cultura, la base che gli permetterà, ovunque si trovi, di rielaborare la sua personalità. Anche a chi resta le considerazioni discusse parranno poco utili, dato che il culto dell'immediato, dei fatti in tempo reale, padroneggia ormai i nostri tempi. A voler essere esaustivi si può non ridurre l'utile all'immediato e dire che un giusto spazio si assegna alla conoscenza di ciò che accade intorno a noi, non a quanto accaduto prima, alla contiguità non certamente alla continuità, in parole più semplici ci sono maggiori occasioni per la geografia che per la storia. È senz'altro vero: non si può vivere con la testa girata sempre all'indietro, si deve guardare avanti e a quello che ci sta intorno, ma se si vuol capire non limitandosi a vedere e a sentire, si devono possedere gli strumenti per valutare, e per farlo le considerazioni sul passato costituiscono gli strumenti migliori. -
«Buonasera compare». Storie di briganti a Terni nei primi anni del Regno d'Italia. La banda di Luciano Cocchi
"Buonasera compare"""" è la seconda fatica di Luca Paccara. Dopo aver inseguito con tenacia e perizia la storia del cognome di famiglia, ha spostato il suo interesse verso un altro ambito, più ampio ma pur sempre legato al bisogno di esplorare e conoscere meglio un """"piccolo mondo antico"""", dove affondano in parte le radici della sua storia personale e famigliare. Di quel mondo sono giunti fino a noi echi lontani, in forma di ricordi e racconti orali tramandati attraverso le generazioni, e che adombrano storie e figure di un passato non certo remoto ma che pure ha assunto nell'immaginario collettivo i caratteri della leggenda. Luca Paccara è partito proprio da qui, dalle suggestioni di quei racconti, che lo hanno spinto a cercare la verità storica sulla figura del """"brigante"""" Cocchi, diventato nella fantasia popolare un vero e proprio eroe del male ma anche il simbolo di una società arcaica, che resiste ostinatamente ai profondi mutamenti economici e culturali che, negli anni successivi all'Unità d'Italia, hanno mutato il volto della città di Terni." -
Non perdiamoci di vista
Agata è una giovane donna romana che un rapporto sentimentale ormai in crisi e una crescente inquietudine spingono a mollare tutto e ad andarsene in America per frequentare un master post-universitario. Partita per stare qualche mese, rimane a Chicago per otto anni. Qui, dopo le difficoltà iniziali, ritrova la sua serenità e la voglia di vivere e quando ormai è convinta che la sua vita sia definitivamente in America, un'inaspettata promozione sul lavoro la riporta in Italia. A Roma, il piacere di ritrovare la sua città e le sue radici si scontra ben presto con la realtà difficile e corrotta della scena politico-istituzionale italiana; l'impossibilità di costruire un futuro limpido per la sua azienda e l'incontro con un uomo speciale porteranno Agata a una rinnovata consapevolezza di se stessa e a una nuova scelta coraggiosa. -
Il canto nascosto
I componimenti raccolti da Elisa ne ""Il canto nascosto"""", pur diversi tra loro per temi e contenuti, costituiscono un insieme inscindibile il cui elemento unificante è la potenza della creazione poetica intesa come capacità di dare espressione compiuta all'ispirazione. Il verso scorre sempre libero, fluido, a volte leggero e musicale, a volte scandito e incalzante; le sensazioni, i ricordi, i pensieri si generano con energia inesauribile e si condensano in immagini vivide e spesso sorprendenti in cui le percezioni sensoriali (la luce, i colori, i suoni, e il loro contrario, il buio, le grida, il silenzio) testimoniano la piena consapevolezza e partecipazione, nel tempo e nello spazio, dell'io lirico alla vita del mondo, di cui si sente tuttavia un frammento unico e irripetibile."" -
Blu luna. Poesie tutte d'un fiato
"Trentotto liriche che scorrono tutte d'un fiato, come un bel disco da riascoltare più di una volta. I toni dolci di un pensiero amoroso dominante sono interrotti da acuti rabbiosi ed autoironici. Una piccola luna garbata, intrigante, è il vezzo che impreziosisce ogni composizione.""""" -
San Giorgio e la rosa
AD 303. Otto giorni prima delle calende di maggio fu giustiziato un cristiano di nome Giorgio. Era il 23 aprile, una ricorrenza che si impose come festività tra le maggiori del calendario medievale, a memoria di un martire che si convertì nella metafora di un ideale che trascende ogni cronaca storica. Con questo saggio viene raccontato il culto del santo durante i secoli e nelle diverse aree geografiche - europee e italiane in particolare - mentre nella seconda parte del libro vengono riportate le leggende, e delle stesse si studia il significato simbolico, compreso il dettaglio della rosa. -
Le note della libellula
Alcuni anni dopo la fine della Grande Guerra, nella vita di una famiglia borghese del centro Italia arriva una giovane tedesca, Elke, con il compito di insegnare la sua lingua ai figli di Elvira. Elke ha lasciato la sua patria messa in ginocchio dalla sconfitta bellica e impedita a risollevarsi dalla miopia delle potenze vincitrici. Una situazione che prelude a imminenti sciagure. Nella casa di Elvira vive anche Nicola, il fratello. La vita gli ha dato sicurezza economica, intelligenza, umanità, sensibilità, ma la poliomielite che l'ha colpito all'età di sei anni, lo ha privato dell'uso delle gambe. Nicola è un uomo eclettico, colto, appassionato e innamorato della vita. La sua condizione non ne limita le aspirazioni. Il tempo gli regalerà un grande amore. -
Memorie di vita clandestina
Fernando Creonti, è nato a Roma da una famiglia medio-borghese. Si è laureato in Ingegneria nel 1932, è stato militare, partigiano, imprenditore. Una esperienza di vita la sua che in ogni fase si è presentata fuori dai canoni: trasparente nell'impegno, abile e sempre ispirata al principio di un sano sentimento sociale, originale e densa di coraggio. Nel libro è raccontata la sua esperienza di comandante partigiano nella Resistenza piemontese, come braccio destro del generale Perotti. Queste ""Memorie di vita clandestina"""" hanno un duplice merito. Raccontano una storia di valore e di coraggio, che ci ricorda come gli italiani siano capaci anche di virtù civili. E ribadiscono che c'è stata anche una Resistenza monarchica, liberale, """"moderata"""", si potrebbe dire se la parola non suonasse ormai abusata, di cui per troppo tempo si è parlato e scritto troppo poco."" -
Archeofantasia. Viaggio fantastico tra i luoghi di ieri e di oggi dell'archeologia industriale di Marmore
La Cascata delle Marmore è il cuore di un sistema di utilizzo delle acque ai fini della produzione di energia pulita. È anche il luogo di residenza di un folletto con grandi eredità storiche e simboliche. È un luogo non compreso appieno, perché meta di un turismo troppo veloce e forse superficiale. Intorno alla Cascata si sviluppa il viaggio-racconto, a metà tra fantasia e realtà, alla scoperta di meraviglie inesplorate, nascoste in questa ""profumata terra"""" o nei cuori insieme alle emozioni di ciascuno di noi."" -
Sapori e ricordi di casa mia. Ricette di Gubbio. Ediz. italiana e inglese
Aglio, olio d'oliva, basilico, formaggio parmigiano reggiano, salsicce, pomodori, tartufi, un pizzico di questo e un pizzico di quello sono tutti ingredienti caratteristici di un pasto tipicamente italiano a base di pasta o di saporiti minestroni, antipasti, contorni di insalata e vini abbinati: dipende dal cuoco che mette insieme il tutto. L'autrice, Emanuela Marionni, è figlia e nipote di genitori e nonni la cui passione è sempre stata quella di godere di una cucina autentica di spiccata qualità dall'inizio alla fine. L'odore e il sapore degli ingredienti si combinano per creare un'esperienza superba in una sequenza di aromi e profumi appetitosi e ben equilibrati che lasciano un gusto gradevole anche dopo il pasto. L'intenzione gioiosa di questo volume è perciò quella di mettere alla portata di tutti le vecchie ricette di famiglia. Vi divertirete a prepararle e vi stupirete dei risultati.