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Il Re. Lo stambecco del Parco Nazionale Gran Paradiso. Ediz. multilingue
Volume pubblicato nel centenario della nascita del Parco Nazionale Gran Paradiso, il primo parco naturale nato in Italia nel 1922, è dedicato all'animale emblema del Parco sia per la sua bellezza e natura, sia perché è diventato il simbolo degli animali italiani, un tempo in pericolo di estinzione, e ora dopo cento anni dalla sua tutela popola tutto l'arco alpino, grazie anche a un costante lavoro di diffusione della specie. Il volume rappresenta le stagioni della vita di questo importante animale in tutte le sue manifestazioni colte con maestria dal famoso fotografo naturalista Giorgio Marcoaldi. Il volume nasce sotto l'egida dell'Ente Parco e della Fondazione Gran Paradiso; tra i testi che lo completano vi è quello del Direttore del Parco Bruno Bassano e la Prefazione di Marta Cartabia, assidua frequentatrice della Valle d'Aosta e delle Valli del Parco Nazionale Gran Paradiso. -
Alimentazione contadina in Valle d'Aosta-Alimentation paysanne en Vallée d'Aoste
Nel volume è pubblicata la ricerca sul patrimonio culturale immateriale della Valle d’Aosta, consentendo ai lettori di avvicinarsi al lavoro di valorizzazione etnografica e antropologica svolto dal Bureau Régional Ethnologie et Linguistique della Regione autonoma Valle d’Aosta nel corso degli anni. L’alimentazione contadina valdostana è il risultato di saperi antichi e del legame indissolubile tra territorio alpino, beni materiali e cultura immateriale. Così, come i paesaggi delle nostre valli sono l’esito di tradizioni antiche, di esperienze tramandate, di gesti individuali e di pratiche collettive come la costruzione di un muro a secco o di un terrazzamento, allo stesso modo per comprendere l’alimentazione tradizionale alpina occorre guardare all’agricoltura, alla società, alla storia delle comunità, alla complessità e alla ricchezza del nostro straordinario patrimonio. Il lavoro corale che confluisce in questo libro ci consegna il ritratto di un’eredità preziosa e vitale, le cui radici antiche producono frutti nel nostro presente e costituiscono preziosa linfa per il futuro delle comunità dei popoli alpini. -
Margone. Storia di un paese speciale
Come in un ideale percorso a ritroso nel tempo, sfogliando il volume si entra nella vita e nella storia di un piccolo borgo in montagna sconosciuto ai più, ma molto amato da coloro che vi hanno vissuto anche solo per brevi periodi. Contrariamente a molti luoghi di montagna dove le difficoltà ambientali hanno spesso frenato la nascita dell’imprenditoria locale, Margone ha tentato di svilupparsi grazie alla capacità imprenditoriale dei suoi abitanti e, a parte gli intervalli delle due guerre mondiali, ha vissuto un periodo d’oro tra fine Ottocento e gli anni Cinquanta del XX secolo. Questo volume vi permetterà di ritrovare l’atmosfera di un tempo e che ancora si respira a Margone dove il lavoro tra i pascoli, le feste, le tradizioni, i ricordi, i personaggi del paese e le loro storie e le leggende, un tempo raccontate dagli anziani, intorno al fuoco, o seduti sui gradini delle malghe di Malciaussia, compongono un tassello del grande mosaico della cultura della civiltà alpina che da queste valli, e per più versanti nazionali, si snoda per milleduecento chilometri fino alla Slovenia. -
Scorci di vita
Con ""Scorci di vita"""", che esce postumo, l’autore si racconta e allo stesso tempo racconta, descrive. L’intreccio è tra i luoghi, le persone conosciute e la propria vita; non si può descrivere una vita senza il rapporto con gli altri, con i luoghi dove questa si è svolta e ne è stata condizionata. Cesare Marchetti col desiderio di salvare dall’oblio l’atmosfera di una Valle d’Aosta ormai lontana e il ricordo di coloro che ha conosciuto, grazie a una scrittura semplice, agile e senza sentimentalismi, rende al lettore il grande servigio di conoscere o tornare alla realtà di una regione e una città, Aosta, che hanno perso il fascino dei luoghi di provincia caratterizzati da microstorie, a volte anche mediocri, così bene descritte da Georges Brassens e il suo epigono Fabrizio De André. I più fortunati nel leggere il volume saranno coloro che avendo vissuto in questa regione in quegli anni, ritroveranno persone e luoghi conosciuti e attraverso la lettura confermati nelle loro sensazioni, esperienze, memorie. Marchetti con """"Scorci di vita"""" lascia un segno del suo passaggio in questa terra e i suoi ricordi e il suo ricordo rimarranno legati a quest’opera che è lo specchio di un’epoca."" -
Dal Monte Bianco al Cervino
L’autore racconta la passione per la montagna e la fotografia condivisa con la moglie Maria Matossi L’Orsa iniziata oltre cinquant’anni fa tra le montagne della Valle di Viù. Più tardi a Cervinia ha conosciuto le guide Giuseppe Herin, Pierino Barmasse e i portatori Leo Pession e Andrea Perron, ora guide. Ne è nato un sodalizio che ci ha portato a scalare, oltre al Cervino, molte cime italiane, francesi e svizzere. «Scalando si incontrano panorami straordinari in continuo cambiamento; fin dall’inizio ho cercato di fissare queste immagini con la fotografia che col tempo, assieme all’alpinismo, è divenuta una passione. Il libro nasce così, con l’intenzione di fissare nel tempo i panorami e i momenti più belli vissuti in montagna, per regalare ai lettori l’occasione di vedere ciò che abbiamo visto noi, nella speranza di comunicare anche le emozioni che abbiamo provato. Il volume è stato progettato e realizzato per descrivere, in un ideale viaggio attraverso le Alpi occidentali, le ascensioni compiute nel corso di molti anni e completate dal 2018 al 2022 con i miei compagni di cordata Leo e Andrea». -
Questione di prati. Cerro X. Due racconti di montagna
Giovanni Pirelli è stato uno dei più importanti intellettuali italiani del XX secolo. Con grande tenacia riuscirà ad affermarsi e lasciare un segno importante nella storia editoriale italiana sia sul versante delle pubblicazioni storico-politiche, sia in quello della narrativa nel quale si collocano Questione di prati e Cerro X. Le due storie di montagna, la prima ambientata in un paese della Valle d’Aosta dove vivono gli uomini e si sviluppano le loro vicende, la seconda nelle Ande patagoniche, dove viceversa l’uomo è un elemento estraneo, si completano descrivendo due facce dello stesso ambiente. Questione di prati è la metafora del nuovo rapporto instaurato negli anni Sessanta tra la ricca pianura alla ricerca di svago e di occasioni per lucrosi investimenti e la montagna che, dopo secoli di dignitosa povertà, scopre di avere un valore che qualcuno è disposto a monetizzare. Mentre Cerro X prende spunto dalle spedizioni alpinistiche per la conquista del Cerro Torre e descrive un microcosmo dove si consuma una spietata lotta all’interno del gruppo degli alpinisti per la conquista della cima inviolata. -
Callisto. Un intrigo americano
Un diciannovenne, in viaggio per unirsi all'esercito americano, rimane bloccato per un guasto nei pressi di Callisto, nel Kansas. È l'inizio di una spirale di misteri, delitti, traffici di droga, cospirazioni di cui il ragazzo sarà l'involontario protagonista, finendo addirittura per essere sospettato di terrorismo e imprigionato. -
Senti questa. Piccola storia e filosofia della battuta di spirito
Che cos'è che ci fa ridere? E perché si ride? Si ride per «superiorità» secondo Hobbes e Bergson, oppure per incongruenza logica come sostenevano Schopenhauer e Kant? Per Freud si tratta invece della liberazione di energie inconsce. Senti questa è una breve storia della battuta di spirito commissionata a Jim Holt dal New Yorker, per indagare un argomento sempre attuale e scoprire come il sense of humor si è modificato nel tempo. La prima barzelletta giunta fino a noi dalla Grecia del V secolo a.C., la rilettura delle «facezie» rinascimentali di Poggio Bracciolini e l'analisi dei 138 motti di spirito ebraici collezionati da Freud portano Holt a interrogare la filosofia, alla ricerca di una possibile definizione del ridere. Ma, dato che «tentare di definire lo humor è già fare dell'umorismo» questo libro fa anche ridere. -
Knock-out
"La prima volta che aveva visto Cal un'emozione si era spalancata in lui. Un'emozione ampia come una strada che si tuffa nell'orizzonte. Riley l'aveva imboccata a tutta velocità. Non si era voltato. Non ci aveva neanche pensato. Aveva afferrato il ragazzo e si era messo a correre. Il resto di lui lo stava ancora guardando, stava lì a cercare di comprendere i suoi movimenti. Era nella palestra di un liceo, uguale a tutte le altre. Solo un paio di studenti si erano presentati all'allenamento di lotta libera. C'era puzza di piedi e sudore, l'aria era satura del ronzio delle luci al neon. Il semestre era finito da poco, mancava una settimana agli esami, il posto sembrava a malapena aperto. Se n'era stato lì a guardare. Continuava a cercare un difetto. Si ripeteva che non sarebbe stato in grado di continuare a reggere quel livello. A essere così bravo. A essere così pieno di talento, di quel talento specifico. Riley a stento riusciva a respirare. Aveva paura di sbattere le palpebre e perdersi qualcosa. Aveva continuato a guardare e in un attimo si era quasi scordato com'era stata la sua vita prima di vederlo. Era come se quel ragazzo gli avesse spazzato via dalla memoria tutto il resto.""""" -
Ti porto via con me. Backup tour Lorenzo negli stadi. Ediz. illustrata
"Un gioco che da bambino facevo incessantemente era quello di chiedere cose tipo: 'Per un milione lo berresti un bicchiere di sputo?'. 'Mangeresti una cacca di cane ingoiandola e dicendo anche mmmmmbuona per lire due milioni?'. Non dite che non avete mai fatto questo tipo di quiz a qualcuno, io ero fissato. Ogni tanto mi capita di farlo anche adesso, specialmente se trovo il partner giusto, tipo Franco Santarnecchi, il mio pianista, o Saturnino, che sono dei grandi rilanciatori di questo tipo di sfide. La domanda potrebbe essere: 'Cosa faresti per suonare in uno stadio pieno, tipo San Siro o l'Olimpico, con la tua musica e la gente che si diverte?'. Fatemela. Potrei anche rispondere: 'Di tutto'."""" (dal diario del tour di Lorenzo)" -
La vera storia di John Fake McCoy
Nella Londra del 2000 la Genius Program Ltd., una società di consulenza musicale e artistica, ha deciso di cercare una nuova star da lanciare nel mondo del rock. La vicenda viene raccontata e commentata da Dick Diederbite, un ex soldato, reduce delle Falkland che ora lavora alla Genius. La scelta ricade su un ragazzo che, nonostante non sappia nulla di musica, sembra fare proprio il caso loro. Inizia così la storia di John Fake McCoy ovvero di un personaggio costruito per creare business. Con umorismo cinico Dick Diederbite descrive le contraddizioni e le crudeltà di una realtà dove l'immagine è tutto. -
Legno d'ulivo
Il ""palcoscenico"""" in cui nasce, si sviluppa e trova conclusione questa vicenda è un piccolo paese del Sud, all'alba delle prossime elezioni comunali. I due attori principali sono Don Emanuele Cicoriella, sindaco e rappresentante della Destra e Don Vittorio Decòmini nobile proprietario terriero e inaspettato candidato per l'opposizione. Nel procedere della narrazione, con forza o timidezza entreranno in scena molti altri personaggi, ognuno interprete di modi di pensare, abitudini, pregi e difetti di una piccola cittadina. Una """"storia di uomini"""" in cui vivono, si scontrano e si compensano acerrime gelosie, vendette, ipocrisie ma anche slanci di bontà, di amicizia e poesia che faranno in modo che il sipario si chiuda con un disincantato sorriso."" -
E ora che ho la banda larga cosa ci faccio?
Internet rappresenta, per chi sa dove andare, la possibilità di guardare filmati inediti sui luoghi più reconditi del nostro globo, di assistere a film ideati e prodotti soltanto per la rete, di collegarsi a telescopi dislocati in ogni parte della terra e, comandandoli da casa propria, passare una serata a rimirare le stelle e qualunque altra cosa incredibile vi passi per la testa. Già, tutto ciò per chi sa dove andare. Altrimenti quello che ci aspetta é la pagina di un motore di ricerca, il sito del nostro quotidiano preferito e talvolta la chat che abbiamo dietro l'angolo. Il libro intende quindi essere una vera e propria guida turistica agli itinerari della rete, una raccolta dei migliori siti sviluppati da visionare con la banda larga. -
L' eredità del padre
L'esordio di un giovane scrittore per una serie di racconti che, attraverso le vicende di gente umile e povera, riescono a risvegliare nel lettore sentimenti che, al di là dei luoghi e del tempo, appartengono all'uomo da sempre. Si prova lo stesso smarrimento di Pietro e di Giacomo nel racconto ""Le due guerre"""". Il piccolo protagonista de """"Le strade del Carlino"""" ricorda che la solitudine è soprattutto essere orfani d'affetto e """"Paulè Mangianeve"""" insegna che le mutilazioni non sono solo le ferite di guerra, ma quelle profonde dell'anima. Chiude la raccolta """"La gaggia sulla grondaia"""" che può essere letta come metafora del destino di chiunque si trovi, a un certo momento della vita, a mettere radici in luoghi in cui sembrerebbe impossibile vivere."" -
Il maestro e gli altri
In questa svelta e incalzante vicenda, l'autore utilizza la profonda conoscenza dell'ambiente e dei personaggi del Piccolo Teatro di Milano (dove ha lavorato per diversi anni) con toni di travolgente efficacia umoristica. Narra la ""rivoluzione"""" che contrappone al Maestro (il celebrato regista dalla chioma leonina e dal pittoresco linguaggio) la grande folla dei suoi dipendenti, amici fidati e collaboratori, tutti poco a poco coinvolti nell'incredibile progetto di costruire all'interno del Teatro stesso una filodrammatica. La spietata e titanica lotta tra i """"congiurati"""" e il Maestro, che nella filodrammatica vede un sacrilego attentato al proprio """"territorio"""", costituisce il filo conduttore del romanzo. """""" -
Malamata
Lucia è una donna diversa. Lucia ha avuto una madre, la grande Emma, che da piccola l'ha messa in un orfanotrofio. Lucia ha un patrigno, Gino, che ha abusato di lei quando era ancora una ragazzina. Lucia è stata ""malamata."""" Adesso, dopo un'operazione al seno, non ha il coraggio di leggere la sua cartella clinica. Quanto tempo le rimane per riconciliarsi con se stessa e perdonare quanti l'hanno ferita? Attraverso le pagine di un diario terapeutico in cui cerca di capire il suo destino, si renderà conto che la soluzione non è il rimpianto per una vita che non ha potuto avere, ma vivere al meglio quella che ha. Decide di affrontare la malattia e di ricoverarsi in un clinica dove Vittorio, un anziano paziente, le insegnerà a recuperare la fiducia persa. """"Malamata"""" è il manifesto di una donna, come ce ne sono tante e ci accompagna con profonda levità nell'intricato labirinto dei sentimenti di chi pur essendo stato """"malamato"""" ha imparato a """"bene amare""""."" -
A tempo debito
A tempo debito narra la storia di uno che non conta, un senza nome, un giovane e civile bolognese che, dopo un'insurrezione personale contro un'esistenza dissociata, butta via un buon mestiere e attraversa da moderno picaro spiantato due città, con l'ausilio delle vecchie mappe dei deserti degli amori andati male, della famiglia disgregata, della carriera, delle amicizie e dei fallimenti individuali, andando alla ricerca di una terra nuova. E' dunque una tragicomica discesa, verso quanto di peggio i benpensanti non hanno mai smesso d'esecrare. Ma è anche una storia di un irrobustimento, di una guarigione, di una accettazione e della lievitazione di un insopprimibile candore che ha a che fare con vicende e personaggi a volte edificanti e a volte esilaranti. -
L' ombra delle parole
Una frase, lasciata incompiuta, scritta a margine di un libro usato colpisce in modo inaspettato il nuovo lettore. La frase, che lui conosce per intero, è proprio sua, nata tra sogni e immaginazione. Non può che mettersi alla ricerca di chi quella frase ha scritto. È questo lo spunto del racconto contenuto nella seconda parte del libro, quella centrale. Con una struttura insolita, la prima e la terza parte contengono invece dei frammenti essenziali per conoscere il protagonista, un io narrante sospeso tra ricordi e percezioni in un cerchio che si chiude. Del resto questa è una differenza sostanziale tra storie e vita. Nelle storie conosciamo i personaggi con il procedere della trama, nella vita sappiamo spesso già molto degli altri e soprattutto di noi ben prima che il racconto abbia inizio e talora ben oltre la sua fine. Come un prisma decompone la luce così le circostanze frammentano l'immaginaria unità di chi le attraversa. Le parole servono a ricordare, esplorare, forse a capire. Ma è davvero decifrabile l'agire umano? Oppure, se fosse in fondo semplice la sua complessità? -
Ragazze
Giulia, Marta, Francesca, Carla e Caterina. Cinque amiche, sul crinale dei cinquanta, si regalano un lungo week end ad Arles, nel piccolo e delizioso Hotel du Forum, nel corso di una ""Fiesta Espanola"""" che coinvolge l'intera città. Finalmente lontane da mariti, ex mariti, amanti, fidanzati, figli e madri. Una splendida occasione per parlare, confrontarsi, ridere e anche per regolare equivoci e conti in sospeso. I quattro giorni vissuti insieme diventano, per ognuna, l'occasione per prendere decisioni difficili, inaspettate, drammatiche, divertenti. Sullo sfondo, un silenzioso interlocutore - il misterioso hidalgo al quale Giulia racconta la storia del lungo week end - diventa, a sua insaputa, il co-protagonista discreto e lontano di una storia amara e divertente, triste e gioiosa. Una storia di donne che vogliono troppo, o forse troppo poco, piena di movimento, di dialoghi brillanti e di scavo psicologico impietoso, raccontata con un taglio veloce e carico di tensione, che si legge d'un fiato e si """"vede"""" come un film."" -
Il killer malinconico
"Questa è la vita: rispondi a un annuncio e ti ritrovi a consegnare peonie rosse in attesa di finire, qualche settimana dopo, con una calibro 9 in tasca..."""" Léonard Gründ è un uomo destinato alla solitudine. Decisamente poco incline alla crudeltà, suo malgrado e a sua insaputa, si ritrova mandatario di un omicidio sospeso nella nebbia del dubbio. Il compito di Léonard è semplice e, in apparenza, privo di rischi. Tuttavia qualcosa si inceppa: la coscienza. E allora i tentativi per uccidere diventano un viaggio tra i risvolti di un'anima malinconica."