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Furlana. Storia di questa notte
Scende la notte sulla città e Andrea non riesce a dormire, forse per il caldo, più probabilmente perché la sua vita sta cadendo a pezzi. Sono passati mesi da quando se n’è andata, ma Miriam é ancora una ferita che brucia. Questa notte però Andrea ha deciso di rompere il silenzio. Le scriverà una storia, una fiaba che sgorga dalla nostalgia di lei. Così, nell’arco di una notte, di mail in mail si intrecciano le imprese del Cavaliere della Dama di Luna e gli abissi dell’anima di Andrea. C’è una risposta alle nostre nostalgie più profonde? Miriam leggerà la storia che Andrea ha scritto per lei? Accoglierà il canto della sua nostalgia? -
Fin dove arriva l'acqua
Lungo i navigli, le ""vie liquide"""" di una Milano alla vigilia del Natale del 1978, Ugo, la Marisa, la Nina e il Professur vanno alla ricerca del porto da cui sono partiti. Sullo sfondo, tavoli di osteria tra una cassoeula e un rognone, banconi da bar tra un bianchino e un caffè, e le partite dell'Inter e del Milan ascoltate al transistor, la domenica pomeriggio. Perché, in fondo, da Lacchiarella e Zibido San Giacomo alla Svizzera, «Milano, fin dove arriva l'acqua, è una città di campagna»."" -
Ada e le stelle
Ada e le stelle, Négher e il mondo capovolto, Il sopravvissuto, La Signorina Panefantasia: quattro racconti che appartengono all’illustre quanto popolare tradizione dei cüntaball, i cantastorie della sponda lombarda del Lago Maggiore. Storie che nascono sui tavoli di osteria, tra un mazzo di carte e non pochi mezzi litri. Storie che nascono dalla Storia, quella con la S maiuscola, ma che prendono sapore e s’illuminano grazie alla sapiente arte del raccontare. Lorenzo Franzetti appartiene a questa genealogia di narratori che con fantasia, pathos, gusto del comico sanno trasformare la realtà, il più delle volte grama, faticosa, se non addirittura dolorosa – proprio come quella di Ada, la bambina ebrea nascosta per mesi e mesi durante la Seconda guerra mondiale in un granaio per sfuggire ai nazifascisti – in un’affascinante fabulazione romanzesca, avventurosa, sentimentale. -
I sapori dell'orto nella cucina della tradizione regionale
“I sapori dell’orto” proseguono la collana “Biblioteca di cultura gastronomica” realizzata da Accademia Italiana della Cucina per permettere ai cultori di riscoprire le tradizioni della nostra cucina, contribuendo alla salvaguardia dei prodotti locali e delle loro tipicità. Questo secondo libro è interamente dedicato al vastissimo panorama degli ortaggi. All’interno, oltre 200 ricette tipiche. -
Il ventre della balena
Daniele Donati, imprenditore di successo, esperto di energia nucleare, nel 2010 decide di fare il colpo grosso, lasciandosi convincere da un politico corrotto a pagare una tangente per farsi assegnare l'incarico per la riattivazione di una centrale atomica sul lago artificiale del Brasimone. Contratto alla mano, ottiene dalla banca un prestito faraonico e pochi mesi dopo il lavoro può partire a vele spiegate. Nel 2011, però, il caso della centrale atomica di Fukushima getta il mondo nel panico e in Italia, il referendum contro il nucleare annienta i sogni, la famiglia e la vita di Daniele, che deve interrompere la costruzione della centrale e restituire il colossale prestito, ormai già speso. Daniele, piombato in un incubo, sfoga la sua rabbia cercando di distruggere il politico colpevole delle sue disgrazie. Questi, a sua volta, usa tutto il suo potere per difendersi e cercare di affondare definitivamente l'imprenditore. Entrambi non si fanno scrupoli a sferrare colpi bassi. In gioco la sopravvivenza di migliaia di persone e di un fotografo che da semplice spettatore diventerà protagonista... -
Il geopoeta. Avventure nelle terre della percezione
“Il geopoeta vede l’orizzonte oltre la mappa perché la geografia parla una lingua libera che ci conduce dalla percezione alla conoscenza.” Il Geopoeta. Avventure nelle terre della percezioneè il primo libro di Davide Sapienza da Camminando (2014). Intervallato dai racconti editi da Bolis (La vera storia di Gottardo Archie L’Uomo del Moschel), questo testo è il completamento del lavoro di riflessione ed esplorazione di tutte le tematiche che hanno distinto l’originale cammino editoriale dell’autore. Le “boe” della sua narrativa vengono definite da quindici anni di viaggi, riflessioni, saggi, conferenze, reportage, attività in pubblico (incontri e soprattutto cammini geopoetici) che hanno originato quel percorso narrativo capace di prendere vita nelle storie che nascono tra il territorio e la presenza umana, soprattutto, sviscerando ancora più a fondo l’idea di una poetica della geografia, intesa come materia omnicomprensiva, inclusiva di tutto. Per tale ragione, il lungo capitolo 1 (“La geografia è poetica”) è una vera dichiarazione programmatica, politica e soprattutto poetica: creatività ispirata ed espressa con intenzione, alla ricerca di storie sempre nuove e viste da angolazioni non convenzionali. É la sfida dell’autore in cammino, nel viaggio come essenza per trovare “linguaggi e non parole”. -
Trilogia della penombra
Nove anni di lavoro, di esperienza e di scrittura dell’autore racchiusi nel cofanetto “La Trilogia della Penombra” in edizione limitata. -
Ragazzi del Rio
Giovanni è un ragazzino alle soglie dell’adolescenza che, all’inizio degli anni Ottanta del secolo scorso, vive nel quadrilatero di vie delimitato da vicolo Sottoriva, vicolo Chiavichette, un pezzetto di via XX Settembre e vicolo Terziario, che un tempo definivano l’antica contrada del Cavallo, a Mantova. I ragazzi del Rio è la storia di un’iniziazione, individuale e collettiva, alla vita dei grandi attraverso le relazioni famigliari e la vita per strada con gli amici e gli adulti. Un microromanzo di formazione, un po’ Ragazzi della via Pal e un po’ Giovane Holden, tre le vie acciottolate e le acque dei canali nel cuore di Mantova. -
Uno di troppo. 10 giugno 1869: carcere di Sant'Agata
Nell’antico carcere di Sant’Agata, nel cuore di Bergamo Alta, è successa una cosa mai vista. Qualcuno ha scavato una galleria sotto le mura, ma non per evadere: per entrare. L’enigma sconcerta tutti, dall’esasperante direttore al burocratico capo dei secondini fino alle guardie e all’imponente e inutile Procuratore del re. Inutile indagare fra i detenuti e le suore del reparto femminile: nessuno sa niente. Ma all’improvviso tra i detenuti si verifica un omicidio, poi un secondo. L’indagine si allarga tra filande, assassini e portinaie fino a scoprire una brutta vicenda rimasta sepolta da anni. E a risolverla toccherà all’improbabile coppia di investigatori.de “L’impronta del male”. -
Rincòn de la Perla
In un villaggio remoto dell’America Latina, un padre si consuma nell’angoscia per l’attesa dell’esecuzione del figlio prevista all’alba. Nella notte, cercando di ingannare il tempo, ripercorre tutta la sua vita attraverso i ricordi legati alla monotonia di Rincón de la Perla, alla voglia di evadere, all’ammirazione per un rivoluzionario e la sua rivoluzione… -
L'ultima lezione
Un preside in pensione, già molto anziano, e un professore in crisi, a metà del percorso professionale. È giugno ed è sera: i due, seduti ai tavolini di un caffè, su una delle più belle piazze d’Italia, quella di Lodi, intrecciano una conversazione che parte dai ricordi dell’esperienza scolastica condivisa decenni prima, quando l’uno era in servizio e l’altro era un allievo del suo liceo, per approdare all’oggi, alla scuola di questi anni e alle sue incerte prospettive. Ben presto, però, il dialogo assume una direzione e una tinta del tutto inattese dal più giovane, che pure ha sollecitato l’incontro e si aspettava semplicemente un tranquillo scambio di opinioni convergenti. Perché il confronto con chi è più vecchio e più saggio di noi, e ci abbia a cuore, può offrire risposte spesso preziose, ma raramente comode. Specie se si materiano della lettura acuta e innovativa di un classico e di un suo testo vertiginoso. -
Jung parlava con i pesci
La Torre di Bollingen fu pensata e fatta costruire da Carl Gustav Jung. Si tratta di un piccolo castello con quattro torri, situato nel villaggio di Bollingen ( Lago di Zurigo). Carl Gustav Jung acquistò il terreno nel 1922 dopo la morte della madre. Una prima parte fu costruita nel 1923, una seconda nel 1955 dopo la morte della moglie. Per gran parte della sua vita Carl Gustav Jung trascorse ogni anno diversi mesi a Bollingen. L'autore, mosso dalla fantasia e dall'immaginazione, ci propone un Carl Guastav Jung diviso fra amore per le donne e amore per la natura. -
Sempre settembre. Romanzo di collina
Nella caldissima estate del 2017, si sta facendo strada il progetto di costruire una grossa centrale a biomasse in mezzo alle colline. Nel territorio comunale che dovrebbe ospitare l’impianto, due amici, Italo, corpulento vignaiolo di successo, e Luca, scostante ma geniale rivenditore di auto usate, vogliono vederci chiaro e si mettono alla guida dei comitati che si oppongono al progetto. Italo e Luca si conoscono da quando era ragazzi e insieme a un terzo amico, Francesco, avevano costituito la Banda Tundra. Facendo i conti coi fantasmi del passato e i desideri del presente, i due amici si rendono conto però che per contrastare la centrale bisogna avere un progetto alternativo. Alla fine, oltre a una giusta soluzione, Italo e Luca troveranno uno l’amore e l’altro l’equilibrio che cercava da tempo. -
Sotto gli occhi di tutti. 3 aprile 1875, i segreti della Quinta Porta
Bergamo, fine Ottocento. L’uomo più potente della città viene trovato ucciso, ma due tutori dell’ordine Nino e Fendo, gli stessi delle Impronte del male e di Uno di troppo vengono incaricati di trovare la calotta cranica di Gaetano Donizetti, che qualcuno ha fatto sparire durante l’autopsia. Due storie che si intrecceranno tra il manicomio di Astino e i sotterranei delle Mura Venete fino a scoprire molti segreti della città e dei suoi abitanti. -
Se ti perdo vienimi a cercare
È la notte del 30 dicembre e Giovanni Nardi capisce che è il momento di partire. Per dove non lo sa, ma sente che ha bisogno di uscire da quella casa vuota e imboccare l’autostrada. Ed è quando alla prima area di sosta gli capita un incontro inatteso che comincia a intuire che cosa sta cercando. Inizia così un viaggio pieno di imprevisti, un percorso che, mentre scorre la notte, lo porta verso il mare, verso la scoperta di ciò di cui veramente ha bisogno. Un nuovo capitolo della trilogia della penombra, una storia autonoma che contribuisce a tracciare un affresco commosso dell’umano. -
Borgo Santa Caterina. Tra il ponte e la ferrovia
Affresco appassionato del Borgo d’Oro negli anni ‘50: i personaggi, la vita, le contraddizioni e le evoluzioni di uno dei Borghi ‘onorari’ più belli d’Italia. C’è ancora il gusto di ritrovarsi sul sagrato del Santuario a fare quattro chiacchiere, di darsi appuntamento davanti alla storica Colonna, di fare la spesa nei negozi e negozietti di passare la domenica mattina dopo la Messa alla Pasticceria Camponuovo per portare a casa il cabaret di paste con cui chiudere il pranzo del giorno di festa. E ci sono ancora i nostri “Parioli”, rappresentati dal raffinato Quartiere Finardi. Il famoso Ponte e il passaggio a livello di via Corridoni, che in quei lontani anni erano le Colonne d’Ercole del quartiere, non ci sono più, ma per gli abitanti di oggi il Borgo d’Oro comincia e finisce ancora lì. -
Carulì si m'amave. Napoli 1799. Storia di una rivoluzione senza popolo
Il romanzo offre la ricostruzione storicamente attenta e documentata della Napoli di fine Settecento, affollata di personaggi che convergono da mondi diversi per intrecciare vicende dapprima gioiose e galanti, poi sempre più drammatiche, culminanti nei tre giorni del gennaio 1799, quando i lazzari napoletani si contrapposero all’invasione della città da parte dell’esercito francese appoggiato da intellettuali e aristocratici. Fu un fratricidio che per Napoli segnò la fine della “età dell’innocenza” e che qui viene sottratto ai silenzi della storiografia ufficiale. -
Un indefinito lontano
Una chiesa rinascimentale bellissima: l’Incornata di Lodi. Un ragazzino di prima superiore che la nonna porta a messa tutti i giorni. Il suo amore per la tela sotto la quale assiste alle celebrazioni. Sarà un professore erudito e lasciato ai margini dalla borghesia cittadina e dal sistema scolastico a raccontargli la storia e le storie di quella chiesa e di quel quadro, cui tornerà da adulto e da lontano, in una notte d’estate, per scoprirvi il riflesso dei demoni che alberga inconsapevolmente nel suo cuore di uomo realizzato. -
Giacomo Manzù. I suoi esordi a Bergamo
Questa raccolta di studi e testimonianze racconta uno degli episodi più significativi degli esordi di Giacomo Manzù: la realizzazione del Fregio per il monumento ai Fratelli Calvi, progettato nel 1933 dall'architetto Pino Pizzigoni per la piazza del municipio di Bergamo. Si tratta della prima opera pubblica dell'artista, realizzata all'età di soli 24 anni. Il volume inquadra quest'opera nella storia contemporanea degli anni Trenta e, in particolare, nelle vicende architettoniche, urbanistiche e storiche legate al monumento e ai temi civili dei suoi motivi celebrativi, per concludersi con le vicende che l'artista vive a Clusone durante il secondo conflitto mondiale e con le opere da lui realizzate in quegli anni. -
Tutti al Giro tranne me
Un giovane giornalista sogna di poter scrivere di ciclismo e invece lavora nella redazione ""Cucina"""" di un giornale generalista. Sa, di questi tempi, di essere fortunato: fa il mestiere che ha sempre desiderato e ha un """"posto fisso"""". Ma a maggio, quando si corre il Giro d'Italia, entra in crisi. Chi può, per piacere o, meglio ancora, per lavoro, parte al seguito della variopinta carovana della """"Corsa rosa"""". Lui, invece, no: resta incatenato al computer della redazione e alle mansioni quotidiane del """"desk"""" di redazione, ma...""