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Reliquiario della grande tribolazione. Via crucis in tempo di guerra
Scarpe logore, scatolette arrugginite, lamiere ritorte, brandelli di stoffa, chiodi, pezzi di legno: ""di tanti alpini, delle loro gesta, è tutto quel che resta"""". Giuseppe Langella evoca la vita quotidiana dei soldati della grande guerra, costretti nell'angustia delle trincee, fra reticolati e cunicoli, a partire proprio da queste esili tracce, dolorose reliquie di una via crucis di angosce, di disagi e di pazienza, nella quale poteva essere """"clemenza morire in un fulgore, neanche il tempo di dire 'muoio'"""". Con tavole d'artista e nota di Franca Grisoni."" -
Libri cavallereschi in prosa e in versi. Repertorio di incunaboli
Questo volume presenta la catalogazione degli incunaboli di genere epico in volgare, contribuendo allo studio della complessa galassia che animò la cultura italiana ed europea e da cui spiccarono il volo i capolavori di Boiardo, Pulci e Ariosto. Ispirata a un «metodo archeologico, imparzialmente inventariando e studiando tutto il materiale di scavo, strato per strato, cocci e gioielli» (come scrisse Dionisotti in Gli Umanisti e il volgare) la schedatura include testi appartenenti ai tre cicli (carolingio, arturiano e classico) e affianca ai dati tradizionali elementi messi a disposizione dalle nuove tecnologie, senza trascurare un taglio diacronico, considerando l'evoluzione delle conoscenze nel campo. -
Rime cristiane
"Rime cristiane. Apri, sfogli, e incontri raramente il nome di Dio o di Gesù Cristo. Leggi sistematicamente, e ti accorgi che tutto qui è vissuto ideologicamente, eticamente, e soprattutto sentimentalmente nella più schietta visione e interpretazione del cristianesimo. Tutto invero è sostenuto in queste pagine anche da una bravura tecnica che si esplica e sbizzarrisce su ogni tonalità"""". Prefazione di Carlo Carena." -
Giorgio Orelli e il «lavoro» sulla parola
Appartenente alla generazione di Zanzotto, Erba, Pasolini, Giudici o Cattafi, Giorgio Orelli (Airolo 1921-Bellinzona 2013) è stato, con grande misura, soprattutto poeta e ""lettore"""", ma anche narratore e traduttore da più lingue: ambiti che avvertiva """"complementari"""" per la centralità riconosciuta alla dimensione """"verbale"""" del testo o, volendo, per l'esigenza profondamente sentita di una costante e rinnovata verifica delle motivazioni linguistiche che governano la parola letteraria. Di questo suo """"lavoro"""", cresciuto nei settant'anni che separano le poesie di Né bianco né viola (1943) dagli ultimi libri, dà conto questo volume, che raccoglie gli Atti del convegno svoltosi nel novembre del 2014 a Bellinzona. Si trovano qui, nell'ordine, i saggi di Stefano Agosti, Maria Antonietta Grignani, Silvia Longhi, Clelia Martignoni, Pietro Gibellini, Gilberto Lonardi, Alice Spinelli, Massimo Danzi, Christian Genetelli, Niccolò Scaffai, Giovanni Fontana, Georgia Fioroni, Yari Bern asconi, Ottavio Besomi, Pietro De Marchi, Pietro Montorfani e la testimonianza dello scrittore e poeta Giovanni Orelli."" -
Leopardi a Trieste con Virgilio Giotti
"Penso che - tardi, ma mai troppo tardi - Giotti inizi la sua strada nel mondo, per essere riconosciuto nella sua sommessa, ritrosa e assoluta grandezza"""". Claudio Magris accompagna così l'uscita di questo libro sul poeta di Trieste, la cui fama è andata crescendo negli anni, e non solo in Italia. I suoi """"versi pici e tristi"""" hanno conosciuto una diffusione lenta, ma senza pause. E oggi si può affermare, in piena sintonia con la riflessione di Magris, che la grandezza di questo poeta, per quanto """"sommessa"""", per quanto """"ritrosa"""", è davvero """"assoluta"""". I suoi Colori rimarranno tra i libri di poesia più alti del Novecento." -
Campionario
Gli allarmisti, i seccatori, i fannulloni, i lettori: ecco una singolare raccolta di quattordici bozzetti dal titolo ""Campionario"""", uscita a Milano nel 1885. Il libro, pensato come il primo dell'ambizioso e incompiuto progetto dei Ritratti umani, si presenta, secondo il più profondo conoscitore dell'opera dossiana, Dante Isella, come """"invitante portoncino d'ingresso, dischiuso sul 'Calamajo di un mèdico' e 'La desinenza in A'"""". Fedele alle scelte linguistiche e stilistiche che contraddistinguono il raffinato ed eccentrico mondo letterario, Carlo Dossi offre con """"Campionario"""" una singolare galleria di dipinti bidimensionali, raffiguranti categorie di personaggi che, pur non approfonditi nella loro psicologia, appaiono come acutissime caricature, protopersonaggi di un romanzo ancora da scrivere."" -
Elegia del verme solitario e altre poesie scapigliate
Una nuova antologia, con inediti, di un poeta scapigliato e improvvisatore (nato sul lago d’Orta nel 1870 e spentosi a Torino nel 1920 dopo una carriera come giornalista e inviato per “La Stampa” nella Parigi della Belle Époque), dimenticato per molto tempo e riscoperto negli ultimi decenni. La sua Elegia del verme solitario fu un cavallo di battaglia di Vittorio Gassman. Questa silloge attesa da molti, a cura di Cesare Bermani, raccoglie testimonianze rare, mettendo in evidenza come Ragazzoni sia stato un anarchico anticolonialista e antimilitarista con la passione per Edgar Allan Poe, di cui sono pubblicate alcune traduzioni. «Ragazzoni non fu un uomo celebre qualunque. Straordinario dissipatore di se stesso e del suo talento, fu il poeta dei buchi nella sabbia e delle pagine “invisibilissime”, cioè non scritte» (Sebastiano Vassalli). -
Devi solo cadere con me
Non è ancora l'alba: una giovane donna fugge dalla casa che l'ha ospitata fin dall'infanzia e dall'uomo che ha amato, alla ricerca di se stessa, a partire dal proprio nome: non più Alina ma Laura. E per farlo deve rievocare la propria storia, i passi che l'hanno condotta lì, i fantasmi del passato, le tappe di un'adolescenza traumatica. Nello sforzo estremo di salvare la propria esistenza. Un romanzo intenso che narra di una donna vissuta suo malgrado ai margini della società. -
Resistense
"Con un linguaggio talvolta crudo ed enigmatico, che si presta a ipotesi interpretative diverse per l'abbondanza di simboli e di similitudini, Noris afferma che ciò che occorre per resistere in una vita che abbia davvero significato è un alto desiderio di vita."""" (Dalla Presentazione)" -
Stazione di sosta. Cronaca di un cancro. Nuova ediz.
Nuova edizione con una nota di don Luigi Ciotti. La cronaca autobiografica di un cancro scritta da un grande cronista. Un carcinoma del cavo orale appena diagnosticato, l'abitudine di avere sempre un taccuino in tasca: è nato così questo testo, un viaggio della mente più che un resoconto oggettivo nel quale sono stati lasciati integri linguaggio ed emozioni, senza modificare o ricreare nulla con il senno di poi, fabbrica di eroismi e compiacimenti. Non sono le pagine trionfanti di chi ce l'ha fatta bensì la cronaca viva di chi ha dovuto affrontare la malattia confrontandosi con essa, con la sofferenza, la fede, il senso della possibile morte e poi con la letteratura, l'arte, la musica che si fanno specchi o vite cui aggrapparsi per non lasciar fuggire la propria. -
Le storie più mute
"Una volta credevo che la scienza si occupasse / solo di certezza. Più tardi ne ho riconosciuto il mistero"""" scrive Katherine Larson, biologa molecolare e rivelazione della poesia americana, qui per la prima volta in italiano. """"Nel mio laboratorio le cellule immortali / di un tumore si dividono e dividono... / niente è sublime o lo è ogni cosa"""": il suo modo di concepire l'esistenza nasce dalla consapevolezza di essere stati prima di tutto misteriosamente visti, e di esserlo stati insieme al più piccolo filo d'erba e al moto migratorio delle nuvole. Anche per questo nella Larson non si trova mai il tentativo di spiegare, perché """"non esiste un linguaggio per questo, / per il modo in cui ti vedo quando splendi"""". Così questa nuova poesia a molti appare come il baluardo per la difesa della civiltà occidentale." -
Un matrimonio in provincia
La storia dell'educazione sentimentale di una ragazza che si fa donna si specchia nella vita di provincia di fine Ottocento. Torna attuale il capolavoro della Marchesa Colombi, pseudonimo di Maria Antonietta Torrioni, scrittrice al centro di una rivalutazione internazionale (anche con ""In risaia"""" e il galateo """"La gente per bene""""): «È il suo modo di raccontare che prende, il suo piglio dimesso ma sempre concreto e corposo, con un fondo di sottile ironia: quell'ironia su se stessi che è l'essenza dello humour» secondo Italo Calvino. Presentazione di Giuliana Morandini. Con una nota di Silvia Benatti."" -
Sulla soglia della trasparenza
Già il titolo che l'autrice ha voluto dare a questo poemetto, ""Sulla soglia della trasparenza"""", indica il senso della sua ricerca e del suo operare nel campo della poesia e dell'arte per cogliere nella bellezza della natura, percepita ed ammirata «sulle foglie bagnate», in «ogni apice d'erba», sul «fremito dell'ala», nei «moti d'aria lievi», in «ogni angolo di muraglia» i segni di una «sacralità naturale», cosciente di «stare sempre tra sacro e profano, in lotta per non essere intera, nell'uno e nell'altro», perché la poesia ci avvicina all'Assoluto, ma lo coglie solo in trasparenza, perché Dio ci parla attraverso le cose, ma è oltre le cose, che pure lo significano nella poesia, che rimane sulla soglia della religione. Silvia Venuti, in questo poemetto ci fa comprendere come la bellezza della natura altro non è che un riflesso della Bellezza di Dio, che ci parla."" -
Nuova corrente. Vol. 158: Narrative europee 2000-2015.
Quale lo stato della narrazione nell'Europa nei primi quindici anni del presente secolo, proprio nel tempo della nostra barcollante identità? Con il contributo di specialisti delle diverse letterature, ""Nuova corrente"""" presenta un giro d'orizzonte contemporaneo in Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Gran Bretagna, Germania, Scandinavia, Polonia, Russia, Serbia e Croazia, Grecia. Ne risulta una mappa in cui è possibile riscontrare tangenze e differenze, linee di tendenza multiple, e soprattutto scoprire autori nuovi ed intriganti in gran parte non noti al pubblico italiano, di cui si hanno qui le prime informazioni e analisi."" -
I racconti del «Mattino»
Dello scrittore scomparso nel 2015 emergono dalle pagine del ""Mattino"""", il quotidiano di Napoli, una serie di racconti pubblicati dall'82 all'85 grazie alle amicizie partenopee dell'autore della Chimera nate al tempo della neoavanguardia e del Gruppo 63. Vassalli mette in scena storie in cui si sente il profumo del Sessantotto, con iI 18 politico e il dibattito sul nozionismo di quella stagione, la violenza che accompagna la passione cieca del tifoso di calcio, la superstizione bonaria, lo stile della politica Italiana. L'ironia pervade le brevi narrazioni che compongono un primo mosaico di quel carattere degli italiani che l'autore ha rappresentato nei suoi romanzi in cui «l'Italia non è soltanto un Paese vecchio e sostanzialmente immobile: è anche due Paesi in uno. C'è il Paese Legale, sotto gli occhi di tutti, e c'è il Paese Sommerso, che tutti più o meno fanno finta di non vedere». Questi testi lo raccontano."" -
Uno di New York
Vincitore premio Bagutta 1960A cinquant'anni dalla scomparsa di Enrico Emanuelli, giornalista e scrittore che fondò la pagina letteraria del ""Corriere della Sera"""", torna il suo romanzo più bello. È un amaro esame di coscienza di un pittore che ha alle spalle una carriera internazionale e torna per caso nella città natale, riconoscibile in Novara, ma non ritrova più gli ideali giovanili. Nel romanzo è ancora viva la sensibilità morale verso una cultura e una società che sempre più diventano globali tradendo i propri valori."" -
L' ultima volta in Italia
«Chi ha detto che questo è il paese / del mare non sa delle nostre giornate / su tangenziali padane, della periferia / latina malmessa e delle grigie ore / che ci separano dalla vista del sole» scrive Maddalena Bergamin, giovane talento della parola, con uno sguardo lucido di «occhi che bruciano». L'autrice, che vive a Parigi, racconta in versi le stagioni, la vita e le passioni, tra attese e delusioni, con freschezza e originalità attraverso una «parola / che si ritorce e che cade / sui vetri rotti». È un libro su un'Italia personale, lontana e interiore. -
Uno sguardo oltre l'impresa. Gli editoriali della rivista ""L'Imprenditore"" (2014-2017)
Sono qui raccolti gli editoriali che Carlo Robiglio, presidente di Piccola Industria di Confindustria, ha scritto durante i tre anni di direzione della rivista ""L'Imprenditore"""", all'indomani di quella terribile crisi che ha messo in grande difficoltà il Paese e il mondo delle imprese in particolare. «Oggi più che mai sentiamo di doverci impegnare per rivolgere """"lo sguardo oltre l'impresa""""; uno sguardo che rimetta al centro della nostra attenzione e della nostra mission di imprenditori il ruolo sociale dell'impresa stessa e la """"centralità"""" della persona, in un'ottica di attenzione e restituzione al territorio attraverso il quotidiano impegno per un sistema economico sostenibile, rispettoso dell'ambiente e dell'individuo e che si ponga come priorità il benessere delle future generazioni». Presentazione di Guido Gentili, postfazione di Vincenzo Boccia. Con testi di Alberto Baban e Luigi Paparoni."" -
Il Piemonte oltre la crisi
Presentazione di Sergio Chiamparino. Postfazione di Bruno Babando. Com'è cambiato il Piemonte in questi anni? Questa è la domanda che si pone l'autrice nella sua duplice veste di ricercatrice e di parlamentare eletta nel territorio piemontese. La crisi che, a partire dal 2008, ha colpito le economie più avanzate ha lasciato un segno profondo anche in questa regione, che, probabilmente, ha faticato più di altre a riconvertire il proprio tessuto economico e manifatturiero e a trovare una sua vocazione. Ma il Piemonte, nonostante le sue debolezze strutturali, ha in sé elementi di resilienza, connessi alla sua antica tradizione industriale, a una vivacità imprenditoriale ancora presente e a una forte propensione all'innovazione. L'analisi socio-economica del territorio e gli interventi di alcuni attori privilegiati della regione sono la chiave di lettura con cui viene costruito il filo logico di questo libro, con un'attenzione alle politiche messe in campo dal legislatore nazionale nella XVII legislatura, per guardare al futuro con il coraggio di osare. -
Kinshasa. Una storia di adozione
Il 25 settembre 2013 le autorità della Repubblica Democratica del Congo sospendono l'uscita dal Paese dei bambini che, in forza di una sentenza di adozione internazionale, sono in attesa di raggiungere i genitori. Inizia così per oltre cento famiglie italiane e per i loro figli un lungo periodo di angoscia e incertezza, durante il quale si verificano i fatti che nel romanzo sono raccontati in un modo relativamente libero, ma che nulla toglie alla loro veridicità. L'autore narra della polvere e dei mercati di Kinshasa, dei bambini che vivono nelle sue strade, degli istituti e delle persone che tra innumerevoli difficoltà offrono loro protezione. Racconta di un crimine e di un'inchiesta inconsueta, che non si affida all'evidenza delle prove ma al potere della parola. Una narrazione drammatica che tuttavia, nella dimensione sorprendente delle motivazioni che muovono i protagonisti, propone alle nostre fragili certezze un'inversione inedita di significati e valori.