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Memoria storica. Vol. 40
Il presente fascicolo contiene studi e ricerche differenti di taglio, ma sempre rispondenti alla volontà di mettere in luce momenti e protagonisti della storia locale non ancora sufficientemente indagati, ovvero tematiche già note da aggiornare, però, sulla scorta di nuove acquisizioni documentarie. -
La vita in versi
La poesia che ambisce a tal nome non necessariamente deve toccare temi di inusitato spessore: quando vi è, come nel caso di Ercole Mattioli, la capacità di dire il più possibile servendosi di meno parole possibili, e di farlo, inoltre, con naturalezza e semplicità, allora sì, questa è la vera Poesia. Fulminea, calibrata, distillata; poesia capace di far nascere emozioni che travolgono. -
Endimione. Poesie per fiori gialli
In Endimione, si ritrova quella sobrietà del dire che carica i versi di una grande capacità comunicativa: a confermarci che il significato più profondo e vero è sempre nel non detto. -
La vendetta di Ate
La dea non si sarebbe mai aspettata una simile punizione. Paonazza dalla rabbia precipitò in Frigia su una collina che per questo fu chiamata collina dell'Errore. Sprofondò nella terra e sfondò la roccia fino a fermarsi in una tetra e umida caverna, dove si ritrovò immersa completamente nel fango. Balzò fuori da quella melma, umiliata nella sua fulgida bellezza, con i grandi occhi verdi infuocati di rabbia, con il fango che le occludeva il naso e le orecchie, con le splendide trecce di fuoco ridotte a due viscide corde marroni e con le morbide e lucenti vesti fatte a brandelli, rivolse la testa e i pugni verso l'alto e maledisse Zeus, e il suo urlo d'orrore scosse le fondamenta della terra. Quali nefaste conseguenze avrebbe provocato la sua presenza sulla terra... quali terribili guai per l'ignara stirpe degli umani... -
San Gemini e la sua festa. Dalle origini alla giostra dell'arme in più di 40 lunghissimi anni...
Il libro non è solo una puntigliosa quanto interessante ricostruzione dei risultati conseguiti dai cavalieri giostranti per l'uno o l'altro Rione nelle quaranta edizioni della Giostra dell'Arme, dei retroscena più o meno noti al grande pubblico, delle curiosità, non tutte amene, che hanno costellato le varie edizioni ma è anche questo. Il libro rappresenta un trattato di Storia della Comunità sangeminese degli ultimi 40 anni, seppure in un'ottica mirabilmente distorta da una lente di ingrandimento in grado di far emergere dal racconto sorprendenti individualità. Non è solo la celebrazione ""eroica"""" degli inizi e di come la festa ha saputo crescere e migliorarsi, ma è anche una splendida fonte da cui attingere gustosi aneddoti, sottili curiosità, memorie che ci ridanno intatto e fragrante il """"sapore"""" dello spirito iniziale e dell'impegno di tante donne e uomini che, nei Rioni, hanno fatto grande la festa."" -
L' anima sul viso
In questa opera raccolgo ""gli antichi pensieri"""" per liberare la psicologia dalla sua limitatezza e integrarla negli ampi spazi delle religioni e delle scienze umane e antropologiche. Però non faccio un miscuglio confuso di approcci diversi, collego costanti nelle variabilità dell'esistere, sforzandomi di raccontare """"il come e il perché"""" per stimolare il """"tu che ne pensi"""". I libri sulla vita non forniscono certezze, ma possono alimentare l'autopulizia. In ognuno di noi, c'è una debole voce capace di far riprendere la gioia di vivere interrotta. Dietro ogni nostra fragilità si nasconde l'energia per riprendere il coraggio. Il materiale psicologico discusso non ha alcuna pretesa di assoluto né di dimostrabilità. I concetti psicologici espressi non aspirano a diventare statuti di verità, ma sono tracce di conoscenza, chiavi di lettura che servono a rendere pensabile la condotta umana."" -
La storia di Rocco
"Questa storia è la vita di mio padre o meglio è quella parte di vita che ha voluto raccontare e che dà di sé un profilo nobile, onesto e sincero, senza enfasi né retorica. Lo scritto non è finalizzato alla glorificazione né a perseguire fini economici. L'unica intenzione è quella di far conoscere una storia vera, specchio di un recente passato, storia ben scritta che coinvolge paesi del Nord e del Sud Italia e nella quale molti potrebbero condividere luoghi o persone conosciuti.""""" -
Umbria contadina. L'arte nel legno di Carlo Romildo
La creatività di Carlo Romildo, scultore autodidatta che viene dal mondo rurale e contadino,è spiccata, forte e si vede a vista d'occhio. Lavorare e intagliare il legno è un'arte preziosa e osservando le sue opere se ne ha la conferma. Lo scultore è riuscito a fare delle vere e proprie decorazioni: il colore, le venature, i fregi, il profumo che emanano ne fanno delle vere e proprie opere d'arte originali e uniche. All'origine c'è un lavoro di limatura, rifinitura molto dettagliato che gli permette di proporre delle buone proporzioni delle figure rappresentate con estrema perizia. I temi sono vari, si passa dalla statua religiosa classica al personaggio politico e a quello dello spettacolo, agli oggetti che hanno rappresentato momenti importanti della sua lunga vita. -
Il polipropilene. Una storia italiana
Questo libro rappresenta un doveroso omaggio a Giulio Natta, nel centenario della nascita e nel quarantennale del conferimento del Premio Nobel. Unico italiano ad aver ricevuto l'ambito riconoscimento per la chimica, Natta, con la scoperta del polipropilene isotattico, ha aperto una vicenda industriale di grandissimo rilievo scientifico e pratico che ha generato, a livello mondiale, numerosissimi posti di lavoro e un'ingente ricchezza (il polipropilene è il quarto prodotto chimico per valore economico dopo polietilene, poliestere e ammoniaca). Una parte significativa di questa vicenda si è svolta a Terni, presso la Società Polymer che ebbe il compito, subito dopo la scoperta del nuovo polimero, di sviluppare un processo di produzione industriale e di studiare la sua conversione in fibra e film. Alla celebrazione del grande scienziato e al ricordo appassionato del lavoro svolto a Terni nel solco da lui tracciato si intreccia, però, anche la descrizione delle amare vicende societarie che hanno portato alla progressiva dissipazione di un ingente patrimonio di conoscenze e all'uscita definitiva da quella che è stata considerata ""l'ultima grande avventura italiana nell'innovazione""""."" -
Memoria storica vol. 41-42
Il presente fascicolo contiene lavori differenti per taglio ed argomento, i quali affrontano ambiti storici scarsamente indagati e ricostruiscono biografie di figure ampiamente trascurate. Nella sezione degli studi Marcello Marcellini affronta la ricostruzione delle vicende belliche che coinvolsero suo nonno Lorenzo, un contadino umbro alla Grande Guerra. Al tema della Prima Guerra Mondiale è dedicato il contributo di Sergio Bellezza, incentrato su una mostra documentaria di Lugnano in Teverina tesa a far capire la sofferenza e il martirio dei nostri soldati. Sempre nell'ambito degli studi Miro Virili, con l'apporto di Maria Cristina De Angelis e Rosaria Olevano, ricostruisce l'avvincente leggenda di Sabino e Serapia legata alla tomba n. 26 della necropoli delle Acciaierie di Terni. Nella sezione ricerche, viene ricostruita da Domenico Cialfi la biografia artistica dello scultore Tommaso Illuminati, che lasciò in città e nell'area circostante non poche tracce della sua arte. Nella stessa sezione Andrea Giardi ricostruisce i fatti accaduti a Terni e Narni prima e dopo le stragi di Perugia 1859 fino alla ""liberazione"""" dell'Umbria dal giogo pontificio."" -
Società operaia di mutuo soccorso di Stroncone (1873-1931)
Parlare oggi di Società Operaie di Mutuo Soccorso potrebbe sembrare ad un interlocutore superficiale e disattento, entrare in un passato lontano e del tutto svincolato dalle problematiche e dalle molteplici sollecitazioni che la società contemporanea ci propone. Al contrario, lo studio approfondito di tutta la documentazione che le riguarda dimostra che le S.O.M.S. sono state e sono (laddove esistono) associazioni che svolgono una importante azione sociale. I lavoratori delle diverse classi sociali si univano formando le S.O.M.S per garantirsi un futuro migliore e meno incerto per i problemi di carattere sociale, educativo, ricreativo e sanitario tipici della società caratterizzata da svariate forme di povertà e dalla mancanza di assistenza sociale. Ecco perché il simbolo che le rappresenta è formato da due mani che fraternamente si stringono per offrirsi un reciproco aiuto. -
Thauma
Dopo aver riflettuto, Arlena se ne uscì con una domanda del tutto inaspettata anche per lei: ""Mamma, cosa vuol dire essere liberi?"""". Siamo nel 2186. Arlena, giovane e promettente violinista, vive una vita che ritiene perfetta, programmata per lei fin nei minimi particolari. Prossima al parto del suo primo figlio, viene presa dall'ansia e riemerge prepotentemente il ricordo della nonna. Mentre è ricoverata nel reparto nascite trova il modo di eludere il sistema di controllo dell'edificio e si rifugia presso la madre, che non vedeva da molti anni. Da quel momento madre e figlia iniziano un viaggio pericoloso che le costringe a rivedere la loro vita e quella della società dalla quale stanno fuggendo. L'incontro con nonna Lia a Thauma, un luogo che suscita stupore e meraviglia, farà vivere ad Arlena, con intensità e commozione, il parto naturale e le farà scoprire una realtà inimmaginabile costituita da persone """"dementi che hanno cominciato a pensare con la loro testa"""". Niente sarà più come prima."" -
Stasera annamo a veglia lì... Storie e memorie del territorio narnese-amerino
In questo libro si presenta un lavoro collettivo di ricerca fatto con due classi seconde dell'IISS ""Gandhi"""" e due quarte dell'ITC """"Einaudi"""", a Narni. Ragazze e ragazzi hanno raccolto storie e memorie di genitori, nonni e bisnonni che si snodano attraverso buona parte del Novecento e che raccontano, da diverse prospettive, la storia di quella parte di Umbria meridionale compresa nei territori narnese e amerino. Dalla vita contadina al rapporto con la realtà industriale e la vita di fabbrica, dalla guerra alla ricostruzione e alle trasformazioni degli ultimi decenni, dalle abitudini familiari e paesane ai cambiamenti nel paesaggio e nel modo di viverlo e attraversarlo, si è cercato di restituire l'insieme dei contrasti e delle molteplici facce che compongono un territorio. Oltre a conoscere più da vicino un pezzo di storia locale, l'idea di partenza della ricerca era interrogare il senso e la portata delle trasformazioni intervenute nella storia recente, e come si siano riflesse nella vita di luoghi e persone."" -
Scienza e trascendenza... ovvero un viaggio nella carne
Il contenuto dello scritto è concentrato su una convinzione: ""Sono portato a credere che la vita esista da sempre. Ancor prima di essere """"biologica"""" era già eterna, intelligente e sapiente, tanto da organizzare la materia inanimata in materia organica, fino a portarla a livelli di crescente edificazione, fino a noi, per fini a noi misteriosi."""" Il dubbio tra scienza e trascendenza viene nettamente sciolto a favore della seconda: basta leggere il cuore del suo scritto scandito pascalianamente, pur nel rispetto dei valori della scienza. L'insieme costringe il lettore a una riflessione stretta, a farsi domande e a darsi risposte per uscire dal dubbio nell'affascinante tema dell'origine dell'universo. Prefazione di Don Gianni Colasanti e postfazione di Giuseppe Fatati."" -
Memoria storica. Con DVD. Vol. 43
Con questo numero di ""Memoria Storica"""" si offrono ancora una volta saggi diversificati che attengono alle specifiche piste di ricerca dei singoli autori, ma la cosa rilevante consiste nel voler dar voce il più possibile al complesso territoriale dell'Umbria meridionale, senza dimenticare la Sabina che non solo per lungo tratto temporale, a partire dall'unità d'Italia, ha fatto parte amministrativamente dell'Umbria, ma che anche sotto il profilo territoriale, specialmente per quanto riguarda il sistema idrico Nera-Velino, è risultata e risulta strettamente connessa all'ambito umbro."" -
Sembra ma non è
"L'immaginario"""" è uno spazio senza dimensioni stabilite, uno spazio unico, in cui vivono immagini, idee, emozioni. L'immaginario parte dai sensi e arriva alla coscienza, attraversa sentieri sconosciuti lungo i quali le parole e le immagini si associano. Questo piccolo libro è nato così... dall'incontro di parole e di immagini. Una parola può generare una storia, mette in movimento le nostre idee, in altre parole: """"disegni di parole e poesia di immagini"""". Perfetta simbiosi artistica tra la poesia che è un quadro e un quadro che è come una poesia. Le parole di questo libro hanno valore non tanto per il contenuto che esprimono, ma essenzialmente per l'armonia, il suono che generano quando si incontrano. I disegni che l'accompagnano rappresentano una libera interpretazione frutto di una forza interiore da parte dell'autrice. La spinta che consente ad alcuni di comunicare attraverso parole e/o immagini è la necessita di rappresentare il proprio mondo interiore. In """"Sembra ma non è"""" non ci sono artifici linguistici particolari, è l'anima di bambina che parla, con il suo linguaggio semplice l'autrice ha provato ad usare la fantasia per modificare la realtà." -
Alla ricerca della verità. I misteri dell'Inquisizione a Narni
Il volume non contiene semplicemente un avvincente romanzo, come si potrebbe pensare leggendo le prime pagine, ma un'incredibile avventura realmente vissuta fino ai giorni nostri. Una serie di casuali coincidenze, che alcuni chiamano destino, altri Provvidenza, ha portato a svelare un intricato mistero che si celava nel 1970 a Narni, in Umbria, da sei giovani speleologi. All'interno di una prigione della Santa Inquisizione un personaggio misterioso, rinchiuso nel 1759, aveva scritto un messaggio con un linguaggio ritenuto incomprensibile. Sarà uno di quegli speleologi, l'autore del libro, insieme ad altri suoi amici, che nel corso degli anni riuscirà a dare una spiegazione a tanti enigmi. Tra ricerche in archivi impensabili e ritrovamenti archeologici viene qui ricostruita una pagina di storia. -
Il posto d'un uomo
Sabino, il protagonista della storia, è un uomo povero, reietto che, seguendo un moto dell'animo, fugge dal suo paese e va a rifugiarsi in montagna. La trama del romanzo ruota attorno a questa fuga e alla conseguente scomparsa. È attraverso quest'assenza che, paradossalmente, il protagonista farà sentire la sua presenza, resa ancora più concreta dal successivo ritrovamento. Il rientro metterà in crisi l'intera popolazione, la quale, avendo dato Sabino per morto ammazzato, non riesce o non vuole ammettere che egli sia ancora vivo. La giustizia, attraverso la quale due ""poveri cristi"""" vengono accusati e condannati per il presunto omicidio, non può aver sbagliato. Per di più alla vicenda si sovrappone la politica, impersonata dai due caciques del paese, i quali, declinando i fatti a seconda della convenienza, complicano ancor di più gli eventi. Nonostante tutto Sabino, restituito alla vita, in qualche modo trova il suo posto nel mondo."" -
Oltre il ponte... il mio piccolo paese
"Il mondo della poesia è un mondo a sé: è un luogo di riflessioni, di introspezioni, di racconti dell'anima. È il luogo dove la fantasia e la realtà si fondono filtrate dal sentire di chi scrive. Leggere questa raccolta è come sfogliare un libro antico, un libro dove si dipanano i buoni sentimenti semplici e profondi al tempo stesso. Molte poesie sono dedicate alle persone care, nella maggior parte si estrinseca quel sentire religioso percepito come un canto divino e d'amore che avvolge all'istante. In alcune composizioni si avverte la tristezza per i tempi che cambiano e, con essi, i rapporti tra le persone improntati oggi alla superficialità e al poco rispetto. C'è inoltre un gruppo di composizioni dove l'Autrice riesce a dare più ampio respiro alle sue sensazioni, a volare più alto per accompagnarci nel mare dei suoi ricordi, alcune composizioni sembrano quasi dei quadri dipinti con le immagini di paesaggi e di paesi. Ci sono poi poesie scherzose, spontanee, fresche, simpaticissime dove esplode la verve ironica e dove anche i versi scorrono veloci fino ad accompagnarci a una risata finale dove si mescola la particolarità della situazione con la saggezza delle favole di un tempo.""""" -
Orme d'argilla. I Sugaroni fornaciari a Castel Viscardo
"Orme d'argilla"""" nasce dal desiderio dell'autrice, Laura Sugaroni, di far conoscere la storia dell'azienda """"Sugaroni Vincenzo s.r.l."""", che è anche la storia della sua famiglia. Una ricerca d'archivio dettagliata le consente di rintracciare nomi, alberi genealogici, fino a giungere, dopo scelte, decisioni, sacrifici, all'acquisto della fornace da parte del nonno Giuseppe e, successivamente, modernizzata e ampliata dal padre Vincenzo. Una storia antica che fa emergere dai documenti una realtà ai più sconosciuta e che ci dà indicazioni di una vita e di una società che si è trasformata gradualmente nella durezza e ha chiesto forza, tenacia, coraggio a ogni generazione. """"Orme d'argilla"""" è anche un omaggio alle donne, che hanno seguito la famiglia alla ricerca di un futuro migliore e attraverso la scrittura hanno curato il ricordo, il territorio e le persone."