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L' allegoria del vento
Questa ""L'allegoria del vento"""" più che una silloge che come dice l'etimo, tiene legati qualcosa di diverso e separato, è invece un opus continuum, un ininterrotto dialogo con se stesso, con il mondo dei vivi e quello dei morti. Un lungo poemetto che soltanto un poeta vero poteva ancora concepire. Oggi che l'abitudine alla visualizzazione dei """"messaggini"""" sembra aver atrofizzato anche molta poesia, che spesso si esibisce in asfittici sms. Come giustamente sottolinea Zaniboni proponendo il titolo del volume, il vento della/nella sua poesia non è soltanto l'espressione di un dato atmosferico, ma offre la possibilità appunto allegorica di accennare a percorsi più intimi, rimandi ancora una volta interiori e spirituali. Il vento è anche reminiscenza letteraria cosa non certo inusuale per un poeta colto come Zaniboni, come dimostra per esempio """"Ora anche il vento tace/. È sera: è tornata la pace"""" di echi foscoliani e quasimodiani."" -
Girovagando tra cronache ed eventi. Quarant'anni di giornalismo
Il libro raccoglie una selezione di articoli scritti da don Giuseppe Costa nel corso di quarant'anni di attività professionale. Come lo stesso Autore ricorda nella prefazione biografica, la passione per il giornalismo nacque fin dagli anni del liceo, passando dalle esperienze con i giornaletti ciclostilati alla collaborazione con il Bollettino Salesiano che poi diresse, per poi via via accedere alle pagine de Avvenire, L'Osservatore Romano, riviste e periodici specializzati. Nel corso della sua carriera di comunicatore, don Giuseppe Costa ha rivestito numerosi e prestigiosi incarichi: dopo aver conseguito un master di valore accademico negli Stati Uniti, fu chiamato in Italia per insegnare giornalismo in numerose università. Nel 1994 fu a Torino come direttore editoriale della S.E.I. - Società Editrice Internazionale della Don Bosco; nel 2007 proseguì a tempo pieno con l'editoria in veste di direttore della L.E.V. - Libreria Editrice Vaticana, ruolo che ricoprì per dieci anni con papa Benedetto XVI e papa Francesco. Gli articoli selezionati per questo volume, si dividono in sei aree tematiche: Don Bosco, Corrispondenze americane, I viaggi, I Giovani, La Sicilia ed I mass media. -
Celebrare per ricordare. 15 scrittori in anniversario
Nel marzo del 2020, all'inizio del lockdown, l'Associazione Internazionale Critici Letterari ha deciso di produrre questo volume, a cura di Neria De Giovanni, ricordando scrittori di cui nei diversi paesi tra il 20 e il 21 si celebrava un anniversario. È stato un modo per restare uniti, nonostante l'isolamento forzato. Di seguito il nome dei 15 scrittori scelti con accanto il nome del critico che lo ha presentato: Grazia Deledda - Neria De Giovanni, Charles Baudelaire - Ichiro Saito, Lucian Blaga - Stefan Damian, Emilia Pardo Bazán - Ángel Basanta Folgueira, Patricia Highsmith - Manuel Ángel Morales Escudero, Maria Zambrano - Pierfranco Bruni, Marguerite Yourcenar - Jean-Pierre Castellani, Leonardo Sciascia - Grazia Dormiente, Alessandro Manzoni - Rosa Elisa Giangoia, Dante Alighieri - Andrea Guiati, Antonio Gramsci - Antonio Maria Masia, Jan Pietrszoon Sweelinck - Antonio Mendoza, Ernesto Basile - Corrado Monaca, Maria Zambrano - Francisco Morales Lomas, Veronica Franco - Antonella Pagano, Grazia Deledda - Alessandra Sanna, Mario Pomilio - Silvano Trevisani, Charles Baudelaire - André Ughetto. -
A mani tese. Riflessioni
Il volume raccoglie in forma riflessiva pensieri intorno a problematiche quotidiane e filosofiche, senza trascurare descrizioni ambientali e naturalistiche. Diviso in sette parti numero magico non a caso utilizzato dall'autore si inizia con Misteri, che abbraccia i misteri della vita, continua con Bellezza approfondendo la meraviglia davanti alla natura e alla bellezza del creato; Verità e Falsità sono al terzo capitolo con riflessioni sul sistema tolemaico, e le varie abiure; Intellettuali del Libero Pensiero ospita riflessioni su giganti del pensiero come Montesquieu, Leopardi, Seneca, Hannah Arendt, Francesco d'Assisi e papa Giovanni XXIII, ecc..; al capitolo quinto la tematica oltremodo attuale dell'immigrazione e del mediterraneo, al capitolo sesto Politiche, si trovano le ragioni ideologiche dietro democrazia, potere plebiscitario, post democrazia, consensi e poteri personali, ecc.. chiude il capitolo settimo con riflessioni sul Quinto Comandamento di scottante attualità, pensieri profondi sulla guerra che chiude con la citazione dell'Angelus di papa Francesco del 27 febbraio 2022 in cui per la prima volta un pontefice cita la Costituzione italiana. -
Era bella Teresa
Era bella Teresa è l'ultimo lavoro creativo di Pierfranco Bruni. Vi si racconta la bellezza dell'amore tra la sensualità e il destino. In prima persona lo scrittore fa riemergere il ricordo di un amore tra slanci d'eros e passioni intellettuali. Come d'uso nella penna di Pierfranco Bruni la prosa è un lungo dialogare poetico con l'idea stessa di donna, la cui femminilità è racchiusa in un nome, Teresa. Il volumetto è inframmezzato da preziosi ex ergo: René Magritte, Marcel Proust, Gustave Flaubert, Oscar Wilde, Geronimo capo Apache e Giorgio Saviane. La penna lirica dell'autore si concretizza in veri e propri versi che affiorano da una prosa sicuramente evocatrice più che descrittiva. La prefazione di Adriana Mastrangelo, storica dell'arte di Firenze, impreziosisce il volumetto sottolineando l'ubicazione di questa epifania amorosa che trova in Roma, la città eterna, la possibilità del reincontro tra l'onirico ed il letterario. -
L' inconosciuta
L'autrice M. G. Marion Corradi raccoglie le confidenze di una sua amica e, assolvendo a una sua richiesta, decide di trasporre la sua storia in un romanzo, restituendo, attraverso la struttura narrativa e l'intreccio, una saga familiare che riporta ai topoi della tragedia classica. Una storia di madri e di figlie, una storia di donne che governano un mondo maschile, subendone allo stesso tempo le dinamiche di disparità. Una storia di colpi di scena in cui il sangue, i suoi legami e le sue maledizioni, è il filo rosso che lega le generazioni tra di loro. Sullo sfondo il coro del vecchio quartiere di Genova di Via Madre di Dio, demolito nel dopoguerra, che nel suo vivere all'aperto, alla Bacthin, diventa il narratore corale di una storia privata vissuta nella sfera pubblica, così come il romanzo è la trascrizione della trasmissione orale della memoria e dei racconti. -
Il Battista. The Baptist. Ediz. illustrata
"Il Battista"""", il testo teatrale in due atti è andato in scena a Mesagne il 6 gennaio del 1999 con la regia di Ettore Catalano, selezionato con quello di altri due scrittori, in occasione dell'Epifania 1999 nel corso di una Cavalcata storica nella cittadina in provincia di Brindisi. Anna Santoliquido, instancabile attività di organizzatrice e promotrice di cultura, ma soprattutto di riconosciuto talento poetico un po' ebbro e visionario, ha saputo proporre un testo teatrale su argomento sacro e biblico con indubbia maestria e impatto emotivo. Il testo """"Il Battista"""" è stato tradotto in inglese perché fuori dall'Italia molti sono gli istituti culturali che hanno richiesto questa rappresentazione che ci ridona, della famosa figura storico-religiosa, i contorni umani e spirituali insieme, con un'aura di sacralità e di classicità pari alle grandi tragedie greche. Il volumetto è impreziosito dai disegni e dalla copertina di Michele Damiani. Prefazione di Ettore Catalano, traduzione in inglese di Janet Mary Wing." -
I racconti di Geremia nel paese del jazz
Questo racconto, scritto nei giorni della pandemia, è dedicato alla paese Berchidda e al popolo del Time in Jazz, perché la memoria è più forte del distanziamento sociale. Questo volume, seconda edizione ampliata, è arricchito dalla prefazione di Paolo Fresu e dall'introduzione di approfondimento culturale a firma di Antonio Casu, autore del libro. Il paese di Berchidda in Sardegna è da molti anni, durante l'estate, al centro di un festival mondiale di jazz; ad idearlo e organizzarlo è Paolo Fresu, trombettista di fama internazionale nato proprio a Berchidda. In questo libro Antonio Casu che si definisce uno del ""popolo del jazz"""", discendente del grande Pietro Casu, studioso di lingua sarda del paese di Berchidda, racconta lungo i giorni di una settimana, le emozioni suscitate dalla musica e dagli eventi del festival. Ma non solo. Grazie a Geremia, un anziano del paese, recupera tradizioni, proverbi e poesie estemporanee che la lingua sarda preserva grazie alla memoria della sua gente."" -
La baia del diavolo
Il romanzo ha come protagonista Chiara che allontanatasi da Roma per rimettersi da un incidente sul lavoro e da una delusione amorosa, parte alla volta delle Isole Vergini Britanniche dove i suoi genitori si sono trasferiti da tempo. Teresa Anna Coni dimostra tutta la sua conoscenza del mare, delle immersioni, del fascino e dei segreti degli abissi marini, facendo vivere a Chiara esperienze indimenticabili in questa isola caraibica. Vi troverà l'eros e l'amore, ma anche misteri legati a traffici illeciti che sfoceranno in un omicidio. Romanzo avvincente tutto al femminile in quanto si rincorrono le voci e i ricordi di Chiara, di sua madre Alba e della giovane figlia Virginia. Seguendo la biografia della scrittrice il romanzo trova anche collocazione in Sardegna, davanti allo splendido mare di Alghero. A dimostrazione di quanto l'autrice ami il mare, ad apertura delle sezioni dei cinque capitoli si leggono diversi ex ergo, tratti da scrittori celebri, che sottolineano il fascino marino. -
Le sante sociali. S. Caterina da Siena, s. Lucia Filippini, s. Virginia Centurione Bracelli
Questo libro racconta la storia di tre donne straordinarie, Caterina da Siena, Lucia Filippini, e Virginia Centurione Bracelli che con i piedi ben piantati in terra ma radicate nella fede hanno evangelizzato con la vita in una simbiosi perfetta per un apostolato sociale vivo e fruttuoso e che ha lasciato scie nei secoli. La scrittrice Laura Benedetti Esposito, studiosa di sociologia, ha frequentato temi spirituali e religiosi con articoli per periodici come Cronache e opinioni del Centro Italiano Femminile e quotidiani come l'Osservatore Romano. Una sua poesia dedicata a Madre Teresa di Calcutta descrive l'indimenticabile suo incontro del 1980 con la santa dei poveri. Le sante sociali del libro spaziano da Siena (Santa Caterina), Montefiascone (Santa Lucia Filippini) e Genova (Santa Virginia Centurione Bracelli). Il libro si apre con una presentazione di Renata Natili Micheli presidente nazionale del CIF e chiude con le riflessioni di padre Alfredo Scarciglia, di suor Maria Emanuela Vanich e di padre Franco Stano. Prefazione di Fabio Fabene, arcivescovo titolare di Montefiascone, segretario della congregazione delle cause dei santi. -
De amor encara. Testo catalano-algherese
Nella collana Poesie, giunta al suo cinquantesimo titolo, viene pubblicata una raccolta dei testi di canzoni-poesie in lingua catalano-algherese di Antonello Colledanchise che ne racchiude le prove migliori, proprio di cinquant'anni di attività. Il titolo ""De amor encara"""" vuole significare che nonostante le difficoltà della vita, le prove cui siamo sottoposti nel bene e nel male, l'amore è una forza che ci sorregge a cui appellarsi. Non poteva mancare il riferimento forte al mare, poiché Alghero, città catalana della Sardegna, si affaccia sul tratto marino che guarda proprio verso Barcellona. """"Bonita y bien asentada"""" ha definito l'imperatore Carlos V visitando Alghero e le sue bellezze architettoniche ed ambientali sono tutte cantate nelle poesie di Antonello Colledanchise insieme ai riferimenti più familiari, i ricordi sentimentali, le descrittività di una vita passata tra la gente e con la gente. Antonello Colledanchise è uno tra i più noti interpreti della canzone algherese, più volte premiato anche a livello internazionale, nonché vincitore di primi premi in numerosi concorsi poetici. Prefazione di Neria De Giovanni e postfazione del M° Francesco Santino Scognamillo."" -
Gli angeli di fine millennio
Il caos in cui siamo quotidianamente immersi, Stefan Damian è riuscito a fissarlo in versi folgoranti e infuocati insieme. ""Gli angeli di fine millennio"""" è un poemetto in 71 strofe, una storia in versi che si dipana e stende davanti ai nostri occhi, l'assurdità bellezza o terrore, della vita del terzo millennio; forse dietro la metafora angelica, il poeta ha voluto nascondere la propria concezione di vita e soprattutto una propria visione della storia a noi e a lui contemporanea. Gli angeli di Stefan Damian hanno uno sguardo disincantato sulla realtà: vita militare, vita politica, guerre e cambi di potere. Prefazione di Neria De Giovanni, presidente dell'Associazione Internazionale Critici Letterari."" -
Le donne dell'Esquilino
Un romanzo corale questo ""Le donne dell'Esquilino"""" di Roberta Bendinelli che ci fa ripensare alla nostra storia recente, dal Fascismo alla Resistenza, attraverso figure di donne coraggiose che hanno saputo lottare per la libertà. Da Alghero e la Sardegna, fino a Firenze e Roma, """"Le donne dell'Esquilino"""" è un grande affresco a firma femminile, con la maestra Cecilia, le cugine Laura e Nives, Ester, Bice e le altre. Solidarietà ed eroismo per la nuova Italia sulle macerie della guerra."" -
A piedi nudi nella Gestalt esperienziale. Diario di formazione
Come specificato nel sottotitolo, il libro è quasi un diario che testimonia i corsi di formazione che l'autrice Beate Regina Cersowsky tiene per conto del Centro Italiano Gestalt a Roma. Nella capitale italiana nel 2021 si è diplomata come Counsellor professionista. Il libro è dunque la sintesi felice di interventi, a volte addirittura dialogici, di chi ha seguito i laboratori di gruppo durante il sesto meeting estivo del Centro Italiano Gestalt, unitamente a riflessioni teoriche dell'Autrice; non mancano, spesso in forma di esergo dei vari capitoli, riflessioni e pensieri dei più importanti filosofi e psicologi a livello mondiale. Il libro è aperto da una prefazione di Paolo Greco, direttore scientifico del Centro Italiano Gestalt. -
Conquistando la libertà. Dalla Moldavia alla Sardegna
Si direbbe una bella favola, una storia a lieto fine, ma questo ""Conquistando la libertà. Dalla Moldavia alla Sardegna"""" di Irina Mita, è vita vissuta, quasi un diario che testimonia le tappe di una giovane esistenza, scampata alle difficoltà nella sua Moldavia ed approdata felicemente in Sardegna ad Alghero. Il libro è anche una sincera ed accorata testimonianza, di come la fede religiosa cattolica abbia costituito un forte baluardo, in difesa di tutte le avversità della vita."" -
Emilia e il soldato della Wehrmacht
"Emilia e il soldato della Wehrmacht"""" è ambientato a Bosa, antico borgo medievale di pescatori e conciatori che si trova lungo la costa nord-occidentale della Sardegna, attraversato dal fiume Temo e sovrastato dal castello Malaspina, recentemente riconosciuto come uno dei borghi più belli d'Italia. Questa ambientazione fa da scenario alla storia d'amore fra la bosana Emilia ed il militare austriaco Aldemar, di stanza proprio a Bosa nell'avamposto dell'esercito tedesco. Storia non vera ma verosimile." -
Cuore e mistero
Gildásio Mendes dos Santos è sacerdote salesiano attualmente Consigliere mondiale per la comunicazione sociale dei salesiani. Nato in Brasile, ha studiato filosofia e teologia a San Paolo e comunicazione sociale a Roma. Questo libro raccoglie un’antologia di sue poesie scritte in inglese, portoghese ed italiano. La tematica spirituale è esaltata dai valori di bellezza ed arte, condivisibili da tutti. Particolarmente musicali i suoi versi, anche per la competenza di Gildásio Mendes come cantautore. È autore di ventitré libri e numerosi articoli scientifici. Il volume “Cuore e mistero” è aperto da tre prefazioni di altrettanti specialisti nella propria lingua: Manuel Frias Martins per il portoghese, Kathleen M. Baker per la lingua inglese e Neria De Giovanni per l’italiano, che ricorda: “i testi poetici nelle tre lingue utilizzate si susseguono liberamente, senza un disegno tematico precostituito (...) la scelta delle tre lingue ci fa capire meglio la missione comunicativa globale anche salesiana e no dell’Autore”. -
L'innestatore
Nunzio Campagna nato a Tricarico, il paese del poeta-contadino Rocco Scotellaro, con questo suo romanzo ""L’innestatore"""", ritorna ad illustrare una storia ambientata nel sud che attraverso la vicenda di Tommaso Campanella, incrocia i fatti storici salienti della metà del secolo scorso. Già originale l’aver dato questo nome al suo protagonista con indubbie reminiscenze del grande filosofo, anche se il Tommaso Campanella di Nunzio Campagna è un innestatore la cui professione è assunta come metafora della politica che dovrebbe dare ad ogni uomo il piacere di essere e di vivere da uomo. Il romanzo è dunque la narrazione di ciò che sarebbe potuto essere il sud e non è stato, con la partecipazione attiva del mondo contadino, seguito dallo scrittore con la ricchezza della sua cultura fino alla costituzione dello stato democratico italiano."" -
Cammino in terra sarda
Elisa Fonnesu docente sarda vive a Villacidro, il paese del famoso scrittore Giuseppe Dessì. Come dice il titolo della raccolta delle sue poesie, i versi di “Cammino in terra sarda” sono una esaltazione delle bellezze naturalistiche ed ambientali della Sardegna, non soltanto dei paesi nel sud dell’isola, ma nella raccolta trovano spazio anche luoghi più lontani come Alghero e Bosa nel nord della Sardegna. Le poesie di Elisa Fonnesu esaltano soprattutto il cromatismo e la presenza di piante e fiori che da soli rappresentano simbolicamente, l’intera Sardegna, dall’asfodelo al ginepro, dal mirto alla ginestra. In alcune liriche la poeta non dimentica il tono sociale ricordando per esempio la piaga degli incendi che spesso divampano nell’isola. Tra boschi, campagne e spiagge tutta l’isola risplende in questa silloge, con titolazioni che rimandano direttamente ai paesi e le città cui i versi sono dedicati. -
Umile canto
“Umile canto” è la prima raccolta di poesie di Emanuele Lione, pittore e scultore nato in provincia di Salerno a Vibonati, dove attualmente vive e lavora. È un canto di amore per la sua terra del sud e del Cilento dedicata a Vicente Gerbasi, il più importante poeta venezuelano del Novecento, i cui genitori erano emigrati proprio da Vibonati. Molto noto come artista le cui opere si trovano in Italia e all’estero, in questo suo “Umile canto” trovano collocazione anche versi in dialetto locale che ne aumentano la musicalità. Le tematiche affrontate sono tutte collegate al vivere contadino, ai ricordi di una infanzia passata a contatto con la natura, con l’inserimento in numerose composizioni di un “tu” femminile sempre vivo. L’Autore è appassionato di poesia, e in particolare per quella simbolista di Charles Baudelaire ed Arthur Rimbaud. Così le sue liriche sono ricche di metafore e simboli che rimandano anche alla sua pittura visionaria, come il quadro che illustra la copertina.