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Conservare il Novecento: le carte della moda. Convegno Internazionale dell'arte del restauro e della conservazione dei beni culturali (Ferrara, 3 aprile 2008)
Conservare il Novecento nel suo nono appuntamento si confronta con il tema della moda e della conservazione delle memorie che documentano la sua arte, nel secolo in cui essa ha assunto le proporzioni di un fenomeno di massa. Come tutti i prodotti che nel Novecento raggiungono un'altissima diffusione, come per i giornali, per i libri in edizione economica, per le trasmissioni radiofoniche e televisive, secondo quel principio sul quale ormai nei nostri appuntamenti annuali abbiamo imparato a riflettere, per cui la capacità di conservazione è inversamente proporzionale alla ""tiratura"""" del prodotto, anche per la scienza della vestizione, il rischio di una perdita irreversibile di ciò che ne testimonia i processi, la storia, i contesti, è altissimo. Ma come non considerare a corredo e a complemento della moda tutta la vasta e fiorente industria dell'editoria specializzata e in particolare dei giornali femminili, aprendo qui un canale di riflessione a se stante, che si inserisce in quello più ampio della conservazione della stampa periodica novecentesca, la cui problematicità è emersa in tutta evidenza già in uno dei nostri primi incontri ferraresi."" -
Abruzzo e biblioteche: ritratto di mezzo secolo (1956-2006)
"Lavorare nelle biblioteche italiane non è facile e lavorare in quelle meridionali lo è ancora meno (...). All'interno di questo scenario (...) un ruolo importante è stato occupato dalle sezioni regionali dell'AIB, che spesso rappresentavano l'unica occasione per 'fare rete', per incontrare i colleghi e sentirsi parte di una comunità professionale, per 'rubare il mestiere' a chi era più esperto, per entrare in contatto con le poche 'buone pratiche', quasi sempre legate indissolubilmente ad alcune figure che non esito a definire carismatiche, e provare ad imitarle almeno in parte, anche per non lasciarsi prendere dallo scoramento e per sperare che qualcosa potesse cambiare. (...) Tra le rassicuranti figure alle quali poter guardare con fiducia e capaci di contagiarci con la loro passione civile e l'entusiasmo di chi crede al ruolo delle biblioteche, c'è sempre stato Terzio Di Carlo, un punto di riferimento importante per più generazioni di bibliotecari, non solo abruzzesi o meridionali e non solo pubblici."""" (Giovanni Solimine)" -
Una biblioteca, un'alluvione. Il 4 novembre 1966 alla Nazionale di Firenze: storia di un'emergenza
Elisa di Renzo descrive quanto è successo nella BNCF a partire dall'alba del 4 novembre 1966, quando le acque melmose dell'Arno invasero l'edificio costruito in piazza dei Cavalleggeri, dove le collezioni erano state traslocate nel 1935 dall'antica sede presso gli Uffizi. Basandosi sulla documentazione conservata in diversi archivi, anche stranieri, l'autrice sostituisce l'impianto cronachistico della maggior parte dei libri che finora hanno raccontato il disastro con una ricostruzione meticolosa degli eventi. Apre il volume, introducendolo, un saggio di Neil Harris, che inserisce il diluvio in quanto evento mediatico nel contesto culturale e politico dell'epoca. -
Linee guida per la costruzione e lo sviluppo delle collezioni di reference per le biblioteche pubbliche piccole e medie
Il presente volume, nell'introdurre delle linee guida per sviluppare le collezioni di reference nella biblioteca pubblica di dimensioni piccole e medie, riporta alla luce il problema della necessità che questi strumenti, siano essi prodotti in versione elettronica o cartacea, rimangano un elemento vivo della produzione editoriale e possano, grazie all'azione competente del bibliotecario, guidare gli utenti nella piena risoluzione dei problemi informativi. Il Gruppo di lavoro Provincia di Milano Aib Lombardia, di cui fanno parte gli autori del presente volume, a partire dal 2004 si è configurato come un laboratorio in cui, attraverso l'analisi degli strumenti di reference esistenti e il costante confronto con la letteratura professionale, è maturata la riflessione da cui sono scaturite le presenti linee guida. L'attiva partecipazione al Gruppo di lavoro è testimonianza della sentita esigenza che le collezioni di reference siano patrimonio della biblioteca di pubblica lettura, non solo delle grandi biblioteche ma anche di quelle di dimensioni più piccole capillarmente diffuse sul territorio della Lombardia. -
Conservare il Novecento. Gli archivi culturali. Atti del Convegno del Salone internazionale dell'arte del restauro (Ferrara, 27 marzo 2009)
"Gli archivi culturali"""" è il titolo che ha caratterizzato l'incontro ferrarese del marzo 2009. Con quest'espressione si è voluto riproporre un concetto introdotto da Crocetti già nel primo incontro del 2000, e utilizzato per indicare le grandi concentrazioni documentarie che, andando al di là delle biblioteche d'autore o degli archivi degli scrittori in senso stretto, costituiscono una fenomenologia assai più ampia e diversa: «Non si cercano più soltanto le carte immortali, le opere d'arte oggettivate in un foglio scritto: in una parola l'autografo. Si cercano tutte le tessere che servano a ricostruire il mosaico». La novità espressa già in quel primo incontro di .Conservare il Novecento. ha permeato e ispirato il lavoro di questi dieci anni ed è già racchiuso tutto nelle poche parole di Crocetti." -
I workshop di Teca. 8 focus per le biblioteche
Il volume ripercorre l'originale esperienza dei primi 12 workshop annuali di Teca di Mediterraneo, la Biblioteca multimediale e Centro di documentazione del Consiglio Regionale della Puglia, che hanno consentito a centinaia di biblio-documentalisti e operatori della cultura, specie del Mezzogiorno, di prendere coscienza e riflettere su problematiche cruciali della professione e dell'impegno culturale. Gli interventi ospitati sono 45: buone pratiche, digitale, knowledge, memoria, multiculturalismo, organizzazione, professione, qualità. Il volume intende documentare l'esperienza delle Biblioteche dei Consigli regionali e inoltre come si sia sviluppato un centro sistematico e continuativo di ""creatività"""" culturale in una regione del Sud Italia che, oltretutto, si è aperta dal 2006 anche alle esperienze del mondo bibliotecario del bacino del Mediterraneo. Pubblicazione promossa dal Consiglio Regionale della Puglia - Teca del Mediterraneo e dalla Sezione Puglia dell'AIB! Volume finanziato con i fondi del Consiglio Regionale della Puglia con il budget affidato a Teca del Mediterraneo."" -
Rapporto sulle biblioteche italiane 2009-2010
Tra le azioni messe in campo dall'Associazione per la valorizzazione delle biblioteche, per raccontarne le eccellenze e per trovare soluzioni alle criticità, per sottolinearne la straordinaria funzione di istanza democratica e culturale, il Rapporto rappresenta uno strumento di particolare efficacia, in quanto è rivolto sia ai bibliotecari sia, anzi soprattutto, ai decisori politici e a tutti gli stakeholders, per consentire loro di decidere sul futuro delle biblioteche con una chiara consapevolezza del fondamentale ruolo che esse ricoprono e dei danni che provocherebbero tagli indiscriminati. -
Biblioteche che educano. L'educazione informale nello scacchiere euromediterraneo
Il volume raccoglie gli atti del 13° workshop di Teca del Mediterraneo, dedicato a ""La biblioteca che fa educazione informale: alfabetizzazione, informazione, formazione, aggiornamento"""" (Bari, 24-25 giugno 2010). Una sfida epocale per trasformare presidi del knowledge quali le biblioteche, gli archivi, i musei, i centri di documentazione in organizzazioni. Le relazioni virtuose che è possibile attivare fra knowledge e learning sono infatti intense e non interamente esplorate: il volume le ripercorre attraverso la esposizione di varie buone pratiche che hanno anche il valore di essere una esemplificazione di ciò che """"si fa"""" in un importante scacchiere geo-culturale quale il bacino del Mediterraneo, di per sé strategico ma ulteriormente interessante per essere un sistema di sub-sistemi, in alcuni casi affascinanti."" -
Leggere Ranganathan
L'opera di Shiyali Ramamrita Ranganathan in Italia, come nel resto del mondo, è più famosa che conosciuta nella sua profondità pragmatica e filosofica e, seppure ""Le cinque leggi della biblioteconomia"""" e """"Il servizio di reference"""" siano citatissime e, in particolare, le cinque leggi siano assunte come epigrafe di molti saggi e usate a mo' d'iscrizione all'ingresso di numerose biblioteche, pochi sono coloro che hanno letto i due testi nella loro integrità. Si è pensato che la valorizzazione migliore de """"Le cinque leggi della biblioteconomia"""" e de """"Il servizio di reference"""" fosse l'organizzazione di incontri che ne prevedessero la lettura in pubblico di brani selezionati per evidenziare la ricchezza delle riflessioni elaborate da Ranganathan, riflessioni che poggiano sempre su esperienze condotte nelle biblioteche in cui ha operato, spesso narrate sotto forma di aneddoto."" -
OPAC
Ne volume vengono affrontati i seguenti argomenti: cenni di information retrieval, struttura del record bibliografico, gli OPAC: definizione, nascita, diffusione, tipologie di ricerca negli OPAC tradizionali, MetaOPAC, metasearching, link resolver, OPAC di nuova generazione, discovery tools, acronimi, bibliografia, linee guida per la visualizzazione degli OPAC. -
Leggere in digitale
Leggere è un'esperienza unica di accrescimento: permette lo sviluppo di capacità cognitive complesse, modella le capacità di pensiero, educa all'esperienza, contribuisce alla realizzazione della cultura collettiva e delle personalità individuali. Oggi che le attività quotidiane dipendono in misura sempre maggiore dagli strumenti tecnologici e dalle connessioni alla rete, anche le abitudini culturali e l'atto di lettura sono subordinati alle pratiche digitali e si trasformano. Siti internet, short message, videogiochi interattivi: per comunicare, divertirci, lavorare dipendiamo sempre di più dal web. La fruizione testuale, per effetto dei tempi e delle dinamiche del web, non ha più una dimensione di profondità, ma si espande senza specificità in un sapere mobile e sono soprattutto i più giovani, immersi dalla nascita in una società digitale, a esserne dipendenti. Che effetto hanno la frammentarietà e i contenuti semplificati della rete sulla lettura e sulle abilità cognitive ad essa connesse? Quali competenze possono acquisire i ragazzi abituati alla fruizione di ipertesti e alla simultaneità degli strumenti digitali? -
L' impatto delle biblioteche pubbliche. Obiettivi, modelli e risultati di un progetto valutativo
VIBiP (Valutazione d'impatto delle biblioteche pubbliche) è un progetto valutativo realizzato, nel periodo febbraio 2011-giugno 2012, dalla Sezione Marche dell'AIB. Al progetto hanno partecipato sei strutture: Biblioteca comunale di Carpegna, Biblioteca comunale di Falconara Marittima, Mediateca Montanari di Fano, Biblioteca comunale San Giovanni di Pesaro, Biblioteca comunale multimediale ""Giuseppe Lesca"""" di San Benedetto del Tronto, Biblioteca comunale di Urbania."" -
La biblioteca multiculturale
Il libro delinea le caratteristiche della biblioteca multiculturale a partire dalle politiche culturali e dal contesto normativo sull'immigrazione, dalle indicazioni biblioteconomiche nazionali e internazionali e dalle pratiche messe in atto da varie biblioteche italiane in materia di multicultura. Affronta le molteplici questioni che interessano la biblioteca multiculturale: le finalità di base, l'analisi di comunità e la valutazione dei bisogni, la dotazione patrimoniale e strumentale, il monitoraggio e la valutazione dell'utilizzo dei servizi e del patrimonio; le strategie per la promozione dei servizi e delle attività; come cambiano i servizi e le proposte informative e culturali; come cambia la professione e quali competenze sono auspicabili; il ruolo della cooperazione tra diversi settori al fine di ottimizzare risorse e garantire scambi di competenze. -
Biblioteche: valore e valori. Atti della Giornata di studi (Roma, 21 maggio 2012)
Come valutare l'influenza positiva della biblioteca in una trama socio-economica caratterizzata da incertezza, scarsità di risorse e mutamenti sociali oltre che demografici? Quali risorse funzionali possiede la biblioteca per proporre modelli e soluzioni efficaci nell'erogazione di servizi pubblici in un contesto che non può non tener conto della attuale rivoluzione digitale? Biblioteche: valore e valori propone possibili risposte a queste domane, tanto attuali quanto complesse. Il volume raccoglie gli interventi presentati nel corso del seminario dal titolo Biblioteche: valore e valori, svoltosi a Roma il 21 maggio 2012 e organizzato dalla Sezione Lazio dell'Associazione Italiana Biblioteche. Gli interventi del seminario qui proposti rappresentano tanto un'occasione di riflessione sul valore e sui benefici delle biblioteche rispetto agli individui e alla società, quanto una pratica bussola per i bibliotecari interessati all'adozione di metodologie utili per l'individuazione e per la valutazione dell'impatto delle biblioteche sul territorio. -
Conservare il Novecento. Lettere, diari, memorie
"Crocevia tra pubblico e privato, gli epistolari e la memorialistica in genere rappresentano uno strumento formidabile e irrinunciabile per ricostruire l'affresco della società letteraria di un'epoca. Se da un lato il Novecento ha visto in questo genere documentario, nei carteggi in particolare, un filone d'indagine di grande interesse, è vero altresì che in questo stesso secolo si è assistito al suo progressivo indebolimento fino quasi all'estinzione della produzione di lettere cartacee: oggi lo scambio epistolare è stato soppiantato da altre forme a partire dal telefono fino alle attuali e-mail e ai social network. Una comunicazione radicalmente diversa per la velocità con cui si compie, senza mediazione tra la trasmissione e la ricezione, e che, proprio perché svolta all'insegna dell'immediatezza, ha perso tutto ciò che di controllato, ponderato, costruito c'era nelle missive postali, trasformandola in uno scambio effimero e quasi mai considerato degno di essere conservato."""" (Dalla premessa)" -
Il bibliotecario carcerario: una nuova professione?
Negli ultimi anni si sono sviluppate in Italia numerose esperienze di biblioteche carcerarie, più o meno strutturate e integrate con le istituzioni presenti nel territorio di riferimento (biblioteche, sistemi bibliotecari, province...). Per offrire strumenti di governo di queste esperienze sempre più diffuse, l'Associazione Italiana Biblioteche ha proposto al Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, in collaborazione con il Ministero della giustizia e i rappresentanti degli enti locali, la stesura di un documento con lo scopo di creare un punto di riferimento univoco. L'immediata e positiva risposta del DAP ha permesso la costituzione di un gruppo di lavoro che ha elaborato un modello di protocollo d'intesa per definire le relazioni tra le carceri e le biblioteche di pubblica lettura. Questo lavoro sulle biblioteche carcerarie ha fatto emergere sempre più la consapevolezza che occorre delineare in modo specifico la figura professionale del bibliotecario carcerario. -
Posizionamento e missione della biblioteca. Un'indagine su quattro biblioteche del sistema bibliotecario comunale di Perugia
"Questo libro di Chiara Faggiolani conclude i primi cinque anni del Premio Giorgio De Gregori, voluto e sostenuto da Francesco e Luigi De Gregori per promuovere studi e ricerche di giovani su temi biblioteconomici in ricordo di un uomo e di un bibliotecario che ha unito in tutta la sua vita un generoso e tenace impegno personale e l'attenzione sempre pronta e curiosa verso l'innovazione. Il tema del libro di Chiara Faggiolani non è nuovo, se lo riassumiamo semplicemente nell'indagine su funzione e strategia della biblioteca pubblica in un contesto determinato. Nuovo e originale è però il contributo che il libro porta a questa inesauribile e sempre indispensabile riflessione. La lezione metodologica del libro, esposta efficacemente nel concreto procedere della ricerca piuttosto che per affermazioni astratte, è quella di coniugare la partecipazione e diciamo pure la passione, carburante sempre necessario al bibliotecario come al ricercatore."""" (Dalla presentazione)" -
Rapporto sulle biblioteche 2011-2012
"Questa edizione del Rapporto sulle biblioteche italiane è focalizzata sul concetto di crisi, nel tentativo di analizzare e approfondire i suoi presupposti, soppesare e dare una dimensione quantitativa agli effetti e, auspicabilmente, individuare le strategie più efficaci per contrastarla o, almeno, sopravviverle. Compito arduo, perché la situazione documentata nel precedente Rapporto (2009-2010) si è, nel breve volgere di un biennio, sensibilmente deteriorata. Oggi sperimentiamo gli esiti della sequela di provvedimenti assunti dai governi Berlusconi e Monti per contenere la spesa pubblica - magistralmente descritti nel contributo di Claudio Leombroni dedicato alla cosiddetta 'legislazione della crisi' e al suo impatto sulle biblioteche di ente locale - che si stanno scaricando con violenza sui bilanci pubblici determinando la riduzione delle risorse per il funzionamento delle biblioteche e il blocco degli organici ben oltre il limite della sopportabilità"""". (Dalla presentazione)" -
Viaggi a bordo di una parola. Scritti sull'indicizzazione semantica in onore di Alberto Cheti
Alcuni amici di Alberto Cheti, che come lui hanno dedicato il proprio lavoro e i propri studi alle biblioteche, ai temi della catalogazione e, in particolare, dell'indicizzazione per soggetto e della classificazione, con questo volume intendono offrirgli un segno di affettuosa gratitudine e di stima. Molti degli argomenti di cui Alberto Cheti si è occupato nel suo costante e appassionato impegno professionale e scientifico ritornano nella larga panoramica degli scritti qui raccolti. L'obiettivo è di condividere con lui, e con altri, nuovi riferimenti, sollecitazioni e spunti di riflessione. Contributi di Giuseppe Abbatista, Luca Bellingeri, Carlo Bianchini, Pino Buizza, Francesca Carletti, Daniele Danesi, Andrea Fabbrizzi, Antonia Ida Fontana, Maria Chiara Giunti, Claudio Gnoli, Manuela Grillo, Mauro Guerrini, Anna Lucarelli, Rosa Maiello, Diego Maltese, Alberto Petrucciani, Carlo Revelli, Marta Ricci, Elisabetta Viti. -
Rapporto sulle biblioteche italiane 2015-2017
In questi ultimi tempi le biblioteche italiane sembrano avviate a un ineluttabile declino: dalle pagine del Rapporto sulle biblioteche italiane emerge un quadro di luci e ombre che, se possibile, sono più oscure che negli anni passati. Preoccupano le difficoltà e le incertezze in cui si dibattono le biblioteche statali nonostante i numerosi provvedimenti - a volte non proprio organici - che si sono succeduti negli anni, le biblioteche finora gestite dalle Province a causa del probabile conflitto tra la riforma delle Province (legge Delrio) e gli esiti del referendum del dicembre 2016. Qualche segnale positivo si intravede nel servizio SBN che, in occasione del suo trentennale, ha visto emergere una nuova visione strategica nei servizi offerti, ma anche la necessità di una riprogettazione di SBN per una fruizione pubblica più efficace e in direzione di un approccio più semplice, amichevole, aperto.