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Correlazioni essenziali viste dal p-greco
Eric e Susan, dipendenti dell'Alenia Aerospaziale a Cannes, vengono inviati dal governo francese con altri scienziati in Brasile per una missione congiunta e segreta con altri paesi sviluppati. Devono capire se un ritrovamento avvenuto casualmente sia di origine terrestre. Altre organizzazioni interessate si muovono sul loro cammino attratte da facili guadagni. Decidono quindi di oltrepassare il varco temporale trovandosi così immersi in quattro mondi sconosciuti o, volendo, ritrovati, dove le loro azioni e i loro pensieri errati potrebbero essere fatali. -
Xhiatu Sicanu. Liriche anni 2014-2015
La raccolta Xhiatu Sicanu è il tentativo di traghettare in superficie parte del vissuto emozionale, della storia personale, facendo principalmente uso della lingua delle origini, ritrovando così le note intime del mondo di dentro e solfeggiando il fiato di vita, che si fa scrittura essenziale senza esuberanza di forma. Proust parla di libro primario, ""il solo vero, che uno scrittore non deve inventare, perché esiste già in ciascuno, ma tradurlo. Il dovere e il compito di uno scrittore sono quelli di un traduttore""""."" -
Mentre la tera a gira
Amilcare Solferini è stato uno scrittore, poeta e commediografo italiano, che pubblicò le proprie opere, prevalentemente in piemontese e il cui vero nome era Vittorio Actis. Fu anche giornalista e diresse la rivista Birichin. Considerato scrittore «facile e garbato», il successo maggiore gli venne dalle opere teatrali di stampo verista. La sua produzione poetica, soprattutto il volume ""Mentre la tèra a gira"""", che aveva ottenuto un buon successo, venne paragonata dallo scrittore Pinin Pacòt a quella dei poeti maledetti. Il comune di Torino ha intitolato al suo nome una via cittadina."" -
All'ombra dei fiocchi di neve
Spettacolo teatrale liberamente tratto dal romanzo ""Il fresco tepore delle lenzuola di canapa"""" di Ilario Blanchietti."" -
La forza delle radici
Il racconto inizia nel Seicento con Agostino Giuadrone, nativo della valle Soana, e prosegue con i numerosi discendenti di questa famiglia che, nel corso dei secoli, hanno intrecciato la loro storia personale con i fatti della Storia avvenuti in Canavese. Il romanzo, vivida testimonianza di un lontano passato, restituisce spaccati di vita di un tempo in cui l'esistenza era fatta di sacrifici e duro lavoro, concentrata più sulla concretezza del quotidiano che sull'esaltazione dei sentimenti. Le difficoltà erano tuttavia mitigate da una fede semplice ma profonda e dall'inconsapevolezza di un'esistenza diversa e migliore, perché in campagna tutti vivevano in modo simile. Benché in forma romanzata, l'autrice racconta momenti di vita reale debitamente documentati attraverso un meticoloso lavoro di ricerca storica. Ci si immerge così in un ""piccolo mondo antico"""" in cui rivivere emozioni, gioie e drammi che, pur in una distanza temporale notevole, rispecchiano le emozioni e i sentimenti degli uomini di ogni tempo."" -
Bianca non era a Shatila
"Erano gli ultimi giorni di pace, anche se le facce di quella foto sorridevano per l'allegria di un giorno qualunque; al fatto che un giorno di pace non è un giorno qualunque, non ci pensava ancora nessuno"""". Resistenza, ma quella delle donne. Seconda Guerra Mondiale in Canavese, ma settant'anni dopo. Amore. Quello che ti fa stare così bene da sentirti terribilmente male. Strage di Sabra e Shatila. E che ci azzecca Cuorgnè, con un genocidio? Una moschea in montagna che, no grazie, non verrà costruita. Un adolescente violento, l'unico che ha capito e può salvare chi pensa di proteggerlo. Torino. Toro alè, micidialcanavese granata. Insomma, una classica storia di famiglia." -
I maestri suonatori-Les Maîtres sonneurs. Con in appendice I maestri suonatori italiani
Romanzo storico di George Sand, pseudonimo letterario di Amantine (o Amandine) Aurore Lucile Dupin, terminato nel febbraio del 1853 e pubblicato nella rivista «Le Constitutionnel» nel giugno e nel luglio del 1853. I racconti sono ambientati tra il Berry e il Bourbonnais, territori agricoli della Francia centrale. In particolare, il Berry fu provincia sotto l'Ancien Régime e fino alla Rivoluzione francese del 1789. Le località citate sono Nohant, Saint-Chartier e Chambérat. Il romanzo, in cui si narrano le storie dei «cornemuseux» (suonatori di cornamusa) del Berry e del Bourbonnais alla fine del XVIII secolo, è suddiviso in 32 «veglie» durante le quali il narratore Étienne Depardieu, detto «Tiennet», racconta la sua vita trascorsa accanto alla cugina Brulette e al suo amico Joseph. Quest'ultimo incontrerà i maestri di cornamusa del Bourbonnais dai quali riceverà in dono l'arte del fare musica. Nella seconda parte del volume una ricerca storica sui suonatori di ghironda italiani, tra i quali spicca il nome di Giacomo Aggeri, nato presumibilmente a Pomaro Monferrato (AL), uno dei più famosi ""Maestri Suonatori"""" italiani della ghironda."" -
Leggenda d'amore
Lodovica, una splendida ragazza da tutti conosciuta come Arianna, sta vivendo con sofferenza la sua storia d'amore con Lohengrin, un giovane tedesco che l'aveva fatta innamorare di sé fingendosi uno studente romantico e squattrinato, per poi rivelarle di essere il rampollo di una ricchissima famiglia tedesca, proiettandola così in un mondo che lei detesta e che la disprezza. Un giorno la ragazza, aggirandosi per un castello del Canavese, di proprietà della famiglia del suo fidanzato, incontra un giovane che le rivela di essere entrato in quel maniero suggestionato da un' antica leggenda: mille anni prima, un cavaliere che aveva il suo stesso nome, Vittore, morendo aveva promesso che sarebbe tornato a riprendersi, dopo mille anni, la sua amata Lodovica. Un brivido attraversa l'animo dei due giovani quando lei gli rivela di avere lo stesso nome della fanciulla della leggenda, e lui le racconta che gli antichi amanti proprio in quel giorno e in quel luogo si erano incontrati, mille anni prima. -
Solo i bambini sono già adulti
Le radici e i ricordi di gioventù conducono Antonio al paese natìo dove intende scrivere la storia dei mesi trascorsi da alpino sotto le armi, e particolarmente dell'opera prestata in Irpinia per la tragedia del terremoto del 1980. Il rapporto con la sorella Mirella rinnova, anche dopo un'assenza di trent'anni, il contrasto di due opposti caratteri in cui la precisa operosità di lei, vedova senza figli, contrastano con l'attitudine riflessiva di un protagonista svagato, immalinconito dal laico disincanto della vita ma tuttora attratto dagli enigmi tramandati dalla memoria locale e che insieme al ritrovato amico Stefano vorrebbe sciogliere: la curiosa posizione delle quattro chiese e l'ora dipinta sull'orologio finto di uno dei campanili. Episodi e momenti di gioventù si intrecciano con la disincarnata riflessione sull'esistenza, nella vagheggiata impossibilità di clonazione post mortem, mentre la narrazione piana in prima persona accompagna il lettore tra generazioni sempre in bilico sulla fragilità dei ricordi, in cui soltanto la relazione nonni nipoti si ravviva nello sguardo infantile ed essi soli, i bambini, riescono a comprendere, la meraviglia del mondo. -
Perso tra le pagine
"Era il primo giorno di scuola di una calda giornata di inizio ottobre"""". Così inizia la storia di un bambino di undici anni, che nel giro di poco si ritrova a vivere un'esperienza completamente diversa da quella che si era immaginato. Verrà catapultato in un luogo a lui estraneo, solo e senza che nessun adulto gli conceda delle risposte che possano aiutarlo a comprendere l'improvviso cambiamento di vita. L'unico conforto lo troverà tra le pagine dei libri, in un alternarsi tra vita reale a lui incomprensibile e storie fantastiche ed avvincenti. Cercherà d'affrontare le sue paure, scoprirà misteri ma soprattutto viaggerà con la fantasia attraverso i preziosi racconti dei suoi eroi." -
Mamorì
"Poco tempo fa dovetti ricercare alcune fotografie delle diverse fasi della mia vita, per partecipare ad un corso di formazione: scorrendo le immagini stampate e quelle sul pc, mi resi conto di quanto fosse doloroso, intriso di nostalgia, malinconia e pianto l'andare a ricercare un numero significativo di momenti e di persone che erano state a me vicine, ma che non c'erano più. Mi resi conto di quanto i ricordi, le persone che non erano più in vita, le tracce lasciate, nel momento della ricerca delle immagini, fossero una finestra aperta su quel dolore poco affrontato. Osservando le espressioni dei volti di chi oggi non c'è più, accarezzai nuovamente emozioni che pensavo inaridite dal tempo. Il potere dell'immagine e del ricordo fu più potente di qualsiasi altro mezzo."""" (Luisa Romei)" -
Il dito di Babinski
Mettetevi nei panni di un uomo, un uomo per bene, un gran lavoratore, un saggio... di quella saggezza sana data dalla vita e dal ""fare le cose"""". Mettetevi nei panni di un uomo che a settant'anni ancora lavora, che ama andare in bici, che fa il nonno, il padre e il marito al meglio delle sue possibilità, come ha sempre fatto. Mettetevi nei panni di quest'uomo che si ammala di SLA. """"Il dito di Babinski"""" è un romanzo, un flusso di coscienza che ci porta a vivere nella testa e nel cuore di quest'uomo, giorno dopo giorno, mentre il corpo diventa una gabbia e l'epilogo è certo, ma noi vogliamo restare con lui fino alla fine, vogliamo leggere ancora una pagina per sapere cosa pensa del mondo. Gianluca Fracasso nei mesi successivi alla morte di suo padre si ritrova impegnato in un'artigianale forma di elaborazione del lutto: massicce dosi di """"carta e penna"""" da cui sono scaturite queste pagine."" -
Storia di un bivacco. Bivacco Biagio Musso, Spalla Isler m.3662, Grand Combin
Parlami del Bivacco. Questa storia incomincia così. È una raccolta di racconti, frammenti di una storia vera, che negli anni ho ascoltato attraverso le parole di chi il Bivacco lo ha voluto, costruito, raggiunto. È la storia di un paese che si è stretto intorno a un amico perduto, per portarlo lassù tra le montagne, dove amava stare. Per sapere che continua ad esistere, che il suo amore per la montagna è oggi una porta aperta su una distesa di ghiaccio, a un passo dalla vetta. Per poterlo ritrovare là, negli spazi aperti e luminosi, nell'aria di neve, vicino al cielo. In una storia vivono tante storie. -
L' uomo pianta. Il bosco
"Ciao bambini, mi chiamo Erik e sono stato nominato uomo-pianta. Sapete perché? Io capisco il linguaggio degli alberi del bosco e posso insegnarlo anche a voi. Sì, basta ascoltare... col cuore. Il bosco ha bisogno di aiuto e tutti noi possiamo impegnarci per tenerlo pulito. Così sarà più bello giocare in mezzo alla natura."""" Uno strumento per insegnanti, genitori e per quanti desiderano affrontare il tema dell'educazione all'ambiente in modo coinvolgente e a misura di bambino, attraverso la narrazione e con immagini accattivanti. Una storia in cui bambini e adulti si incontrano per condividere esperienze ed emozioni. Uno spazio educativo e ludico allo stesso tempo che vale la pena di sperimentare! Età di lettura: da 8 anni." -
Gente di Scarmagno, Bessolo e Masero. Vita, tradizioni e mutamenti socio-economici nelle testimonianze della gente del territorio
Il mondo contadino, negli anni trattati in queste pagine tra il 1920 e il 1960, era un mondo «senza soldi» con riferimento alla realtà agricola del nostro territorio. Dicono che i soldi creano «difficoltà esistenziali». Allora il mondo contadino doveva essere un mondo felice visto che di soldi ce n'erano proprio pochi, invece era una vita dura e per niente facile, possibile solo per gente che sapeva sopportare tenacemente. Piccole proprietà, poco soleggiate, con irrigazione assistita inesistente, esposte agli eventi metereologici talvolta disastrosi. Come facevano i canavesani a vivere o a sopravvivere? Per cercare una risposta plausibile è bene frugare nella loro memoria, conoscere la loro mentalità, la loro intraprendenza e il loro spirito di sacrificio. -
La straordinaria vicenda dei colori contesi
Si può dar fede alla incredibile vicenda fuori dal tempo che uno sconosciuto racconta all'autore? E di cosa si tratta? Di una leggenda perduta? Di una fiaba mitologica? Di un tiro dell'inconscio? Oppure è storia? L'autore stesso pare incerto e timoroso nel riferirla.È un fatto comunque che di lì gli derivi la necessità di rimettersi alla tastiera per scrivere. Ne nascono otto racconti nei quali l'autore è io narrante e co-protagonista. Con lui vi sono gli amici e le atmosfere del suo paese nella campagna canavesana, in anni che, nello sviluppo degli episodi narrati, si rivelano essere lontani dall'oggi più che per il tempo trascorso, per i luoghi, per i ritmi e i riti, per la quotidianità dei personaggi tanto cambiati. I veri protagonisti del libro sono però i colori: casus belli nella misteriosa, incredibile vicenda raccontata all'autore; magica forza evocativa nelle storie che l'autore racconta. -
Mamma, ti spiego il fuorigioco
Esiste un legame tra il gioco del calcio e la vita? Come riescono i calciatori dilettanti a conciliare lavoro, scuola e gioco? Come si possono trasmettere le giuste motivazioni a una squadra prima di una partita importante? Spiegare il fuorigioco alla mamma può essere una lezione di democrazia? Nella terra del Carema e dell'Erbaluce un giovane allenatore si impegna nel tentativo di spiegare questi concetti ai suoi ragazzi, riducendo per una volta al minimo i discorsi su schemi e assetto tattico della squadra per privilegiare piuttosto l'aspetto umano e stimolare le caratteristiche più importanti ma meno appariscenti delle singole personalità. -
Tra parole e acqua
"A volte le parole sono acqua fresca che scivola tra le dita. A volte le parole sono acqua fresca che rimane tra le dita. Sollievo o tormento, bellezza o disarmonia, secondo il momento vissuto. Questo libro è una raccolta di parole, alcune sistemate in versi sì da formare poesie, altre disposte in prosa trasformata in racconti brevi. Troverete una poesia scritta in forma di strambotto, quattro di soli tre versi e due con sei versi: sono quelle che io chiamo Haiku a modo mio. Poi i racconti, in cui si mischia fantasia e realtà, il vissuto e l'immaginato""""." -
L' alleanza sino-pakistana. La lunga amicizia fra Cina e Pakistan nel gioco delle grandi potenze dagli anni '50 al 2012
Francesco Magnani ha tracciato un percorso lineare per descrivere i molteplici e complessi aspetti della comunione fra Cina e Pakistan. Attraverso un pregevole lavoro di ricerca e di sintesi conduce il lettore lungo una strada comoda e piacevole. Il testo, ricco di dettagli e riferimenti bibliografici, è un ottimo punto di osservazione per capire le vicende locali fra due paesi in una zona geografica che interessa tutte le potenze mondiali. -
La macchia. The creative sound
Il metodo è rivolto a coloro che vogliono avvicinarsi al mondo della musica e allo studio di uno strumento musicale. Non è indispensabile per l'allievo alcuna conoscenza dei codici tradizionali musicali, e comunque potrà proiettarsi fin dal primo incontro, verso un mondo nuovo pieno di scoperte e di emozioni. Il metodo ""La Macchia"""" è stato scritto per pianoforte e chitarra, ma se gli insegnanti lo riterranno utile e creativo, potranno prendere spunto dalla metodologia applicata, al fine di ideare nuovi simboli di scrittura grafica utilizzabili per altri strumenti.""