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El silensi d'i föj druâ
Secondo posto Premio Antonio Fogazzaro 2019 sezione Poesia edita.rn«In queste poesie, scritte in dialetto milanese con grande perizia e gusto del suono, Davide Romagnoli arriva vicinissimo alle cose per via d’intuizione, emozione, sensazione, empatia, consustanziandosi con esse e riemergendo dal silenzio del profondo con tra le mani i brandelli fosforici del mistero.» -
Elsa Morante e il romanzo
Il romanzo della Morante: una commistione di generi e varietà di registri, un dialogo costante con la letteratura per l'infanzia e il cinema, all'insegna della più moderna multimedialità. Un'autrice, per stile e scrittura, da considerarsi a tutti gli effetti internazionale. CISLE, Centro internazionale di studi sulle letterature europee: atti del convegno Elsa Morante a trent'anni dalla scomparsa tenuto a Milano il 3 Febbraio 2015 -
800A. Storie di un esclamativo poetico
Queste pagine vogliono essere un punto di partenza per l'analisi di questo fenomeno, sia a livello linguistico che antropologico e sociale, anche e soprattutto a livello accademico, cercando di penetrare ad un livello sempre più profondo, individuando tutte le sfumature di questo fenomeno, che abbraccia ambiti che vanno dalla semiotica alla sociolinguistica, dal marketing alla psicologia comportamentale, per dare al ""suca"""" la legittimità che gli spetta in quanto segno in grado di significare sfumature diverse - e tuttavia coerenti tra loro - della nostra cultura."" -
Da qui si vede il mare
Può fare molto male il passato, se glielo permettiamo. Aggredisce nelle parti più sensibili, in quelle più scorticate. Olga odia i ricordi, teme le condanne della sua stessa mente che non le lasciano pace. Basta un nulla ed è prigioniera di quello che ancora non ha risolto, incapace di immaginare un futuro. Riesce solo a fuggire via dalle persone che la deludono, non è capace di affrontarle né di restare indifferente. -
F.c. Fuori campo
Il teatro che guarda alla poesia, la poesia che guarda alla vita, alle proprie passioni e ai propri affetti, la letteratura che contiene tutto questo, e il corpo in scena assieme alla parola che fanno da collante a questo lavoro poetico. In un certo senso credo sia proprio a questo che aspira Emanuela Mulè, e con buone ragioni e buoni risultati. Attrice, autrice, sceglie la poesia proprio per tenere assieme un linguaggio immediato, con il ritmo del verso inteso come ritmo recitante. Con una scrittura nitida che però non rinuncia a essere nel mondo, per certi versi. Una scrittura fisica, maneggiabile, che deve molto alla poesia, ma deve ancora di più al teatro, alla parola detta, al suono, e naturalmente anche alla narrativa contemporanea. Il suo è un modo per farsi leggere. Prefazione di Roberto Cotroneo -
Come il volo di un gabbiano
"Lucia Vincenti entra in punta di piedi in una tenera storia di antica amicizia tra due donne che esplode poi, con tutta la forza e la veemenza, tra ingiustizia e violenza. Ci mostra che la vera libertà non è quella che Aurora mette a disposizione nel romanzo per combattere la violenza ma è la capacità della scrittrice di potersi buttare anima e corpo nella difesa della dignità umana. Il resto lo fanno il mistero e la bellezza di Ustica con i profumi della sua terra e del suo mare che Lucia utilizza insieme alla lingua siciliana come contesto in una storia dove il contrasto tra il bene ed il male sembra non trovare mai fine."""" (Dalla Prefazione di Anna Russolillo)" -
La Busacchinara. (Nel geode è l'embrione dell'Uno)
Ha un metodo strano per risanare le persone, le carezza con le parole. Lei dice che le parole contengono unguenti che penetrano dentro le cicatrici e vanno a toccare i punti giusti dell'anima e fanno tornare a galla il bambino che abbiamo dentro. Con me questo metodo funziona. Aspetto la sua visita ogni settimana come si aspetta l'acqua quando si sente la gola arsa; lei arriva con un sorrisetto sempre uguale, si siede di fronte a me e comincia a parlarmi di fotografia, di bellezza, di letteratura; non mette continuamente in mezzo fra di noi ""il fatto"""", anche se tutto parte da lì e finisce lì..."" -
Eclisse
Qualcosa mi ha fatto giungere al limite della parola. Un sordo segno di voce, trapassata da vita a vita: un tempo più freddo di una solitudine alcolica. Non credete che io sia infelice: questa sponda mi è irraggiungibile. Vivo la storia del naufrago che patisce l'onda, ma non tocca la riva. Dovrei trovare un colore marino, ma sento di essere donna, di non avere neppure le ali per un cielo dannato. Se l'anima potesse uscire dal corpo, come polmone o fegato, non trovereste che un filo di ferro informe e vissuto. Prefazione di Marco Betta. -
La domenica di Al. Rivelazioni nei sentieri umidi di un hammam
Tutto accade in una domenica, muta e vociante insieme, arida e liquida, ventiquattro ore lunghe una vita, dilatate, sfilacciate e dense nello stesso tempo. Il personaggio di questa storia vive da qualche parte, sono certa che esiste, perché tutto ciò che si inventa da qualche parte scalpita, vuole nascere e così Al. Ma la nascita di Al è una seconda nascita. È un percorso di rinnovato senso, quando scoprendo nel buio dell'oblio, qualcosa di grande e irrecuperabile, Al torna a sé, in tutta la sua eclatante completezza. I pezzi si ricompongono pian piano, in questo giorno interminabile, dove anche un solo attimo di vigorosa coscienza è un mare di vita che avvicina Al sempre più alla sua verità. Aprite ogni senso, non distraete la vostra logica né i moti più irrazionali, perché tutto ciò che leggerete non è soltanto questo. Prefazione di Gianni Riotta. -
L' Italia chiamò. I «dimenticati» della storia
Sono un ""Ragazzo del '99"""", uno di quei diciassettenni gettati allo sbaraglio nella tragedia della Prima Guerra Mondiale determinandone, forse, le sorti. Sono un militare in carriera, un istruttore di giovani reclute, tra cui quello che sarà il futuro """"principe"""" del giornalismo italiano: Indro Montanelli. Sono un Ufficiale nella guerra Italo-Somala, nella campagna di Francia, in quella Greco-Albanese, in quella Jugoslava. Sono un reduce della Campagna di Russia, uno di quei pochi che è riuscito a tornare a casa e a salvare tutti quelli che ha potuto dei suoi uomini, rischiando la vita e rimanendone segnato per sempre. Come tutti coloro che hanno vissuto quell'immane follia. Sono una vittima delle ingiustizie perpetrate durante la Repubblica di Salò. Sono un soldato. Solo un soldato. E questa è la mia storia."" -
Il volume del futuro. Letture, divagazioni ed altro intorno a questi nostri tempi
L'idea di questo ciclo d'incontri prende forma in una domenica di agosto in cui, in una conversazione apparentemente ordinaria, ci raccontavamo delle nostre ultime letture. Una specie di piccola ansia che ci attraversava e che difficilmente riuscivamo a colmare. Essa riguardava la difficoltà a capire fino in fondo il nostro tempo. Dopo qualche mese, la domanda di fondo e il ricorso ai libri come boe di una navigazione a vista, sono diventati la struttura di un ciclo di incontri che vede uomini di cultura della nostra città presentarci un libro che a loro giudizio ci aiuti a spiegare e a capire il nostro tempo; un romanzo, un saggio, un poema o un epistolario come viatico che ci aiuti a leggere e a comprendere il contemporaneo; un accadimento attraverso cui la parola raccontata, letta, recitata, o interpretata dai linguaggi delle arti, coniughi i diversi sensi con cui possiamo accoglierla dentro di noi. -
Governo del territorio. E dottrina sociale della chiesa in architettura, urbanistica, ambiente e paesaggio
...Esplorando la dimensione etica, Cesare Capitti riscopre il significato ed il ruolo della disciplina urbanistica, che deve garantire la bellezza delle città e dei territori, l'efficienza dei sistemi insediativi e delle reti che li servono, l'equità e la giustizia distributiva di beni e servizi tra i cittadini, ma deve soprattutto porsi al servizio dell'uomo, consentirgli di realizzarsi come persona e di crescere nella sua dimensione spirituale e materiale. Assicurare al territorio siciliano nuovi e qualificati strumenti di governo è necessario per rimediare ai troppi guasti ambientali che la prolungata assenza di pianificazione urbanistica ha determinato, ma è anche necessario per assicurare al popolo siciliano quelle prospettive di sviluppo sociale e culturale alle quali può legittimamente aspirare. Sono queste le difficili sfide di modernizzazione che il nuovo progetto di legge sul governo del territorio deve raccogliere e sono questi gli orizzonti programmatici ai quali deve riferirsi per costruire un sistema di pianificazione moderno ed efficiente... (Giuseppe Trombino) -
La fonte d'inverno
"La fonte d'inverno... Ogni paese ha le sue leggende, i suoi luoghi mitici, e il mio non sfuggiva a questa regola. Quella fonte era chiamata così perché rimaneva senz'acqua da maggio a dicembre, per poi ricominciare a zampillare nel giorno del solstizio d'inverno. Nei giorni precedenti e successivi a quella data, si diceva che attorno a quella grande vasca di pietra si riunissero gli spiriti dell'aria""""." -
Maleta. Real casa dei matti
Quella di Maleta è una storia come quella di tante, troppe donne, a cui è stata negata la possibilità di essere donna, il timore maschio della ricchezza e unicità femminile veniva confortato da quel luogo che reca ""mattanza all'anima"""", dove potere contenere la fragilità umana e la libertà di essere se stesse: il manicomio. Questo libro è l'ennesimo tentativo perché non si dimentichi l'olocausto subito dai presunti matti, chiusi nella scatola bianca del lager psichiatrico, realtà ancora esistente, aperta nella sua sembianza carceraria, in troppi Paesi europei. Ma è pur vero che «i pazzi non hanno filtri e tolgono ogni censura ai sani che stanno dentro». Più che un racconto in prosa questo testo si rivela essere una gravidanza lirica. Il mare di marmo delle primissime pagine ritrae scene degne di un racconto cinematografico ma plurisensoriale, da assaporare non solo mediante una visione e un ascolto, ma con un evidente e imponente supporto olfattivo, tattile e gustativo."" -
Le stanze delle meraviglie. Aspetti del collezionismo in Sicilia e in Europa
Provo con sorpresa - in una società come la nostra che sembra ormai adusa a ogni genere di raccolte - lo stesso shock che in genere provoca in noi il confronto con evenienze suggestive, e che inducono per esempio Picasso a imitare, nelle sue ceramiche, l'arte africana e, ancor di più, iranica che sino ad allora gli era del tutto sconosciuta; o Giacometti a rielaborare, nelle sue sculture, le statuine nuragiche, da sempre considerate delle semplici stranezze, non tali comunque da influenzare le più eccelse creazioni. Allo stesso modo, Alba ha esordito al collezionismo surrettiziamente, raccogliendo a sua volta francobolli, donati insieme ai grissini Kim con i quali da bambino faceva colazione; si è conseguentemente interessato, in modo più strutturato, alla filatelia, alla storia postale, per occuparsi di grafica liberty e trascorrere, in ultimo, alle figurine pubblicitarie, che la Liebig, dalla fine dell'Ottocento ai nostri giorni, insieme ad altri paesi, ha voluto dedicare alla Sicilia. Qui, il rango del collezionista si coniuga al fine gusto letterario, affidando al nostro godimento pagine di bella scrittura poetica. -
La trasparenza del miraggio
A volte aveva nostalgia dei profumi della Sicilia e del clima dolce e mite tipico del Mediterraneo, che, come sa chiunque ci sia stato, sprigiona profumi e colori unici al mondo che rimangono impressi nella memoria di chi li vive almeno una volta nella vita. -
A occhi aperti
"A occhi aperti"""" è un omaggio alla diversità, sia fisica che mentale, un applauso a chi ha il coraggio di andare controcorrente e di non assecondare il comune buonsenso, per il quieto vivere. Proprio come Eva che trasforma il suo corpo """"difettoso"""" in un'opera d'arte, tanto bizzarra quanto affascinante e lo usa per ottenere quello che desidera suscitando imbarazzo e collera, ma anche ammirazione e desiderio. Eva rompe tutti gli schemi e crea scompiglio, dà scandalo e se ne compiace, si diverte anche a destabilizzare un sistema ritenuto perfetto. Che perfetto invece non è, proprio come lei." -
Tempo dorato. Raccontare è raccontarsi
"Racconta un'epopea domestica con un'inevitabile punta di nostalgia; un amarcord con una galleria di personaggi simili a quelli che ognuno di noi (mi riferisco ai non più giovanissimi) ha conosciuto e che difficilmente dimentica. Parla della sua educazione alla vita, Tommaso Romano, e si guarda bene dal farsi guidare dall'atteggiamento intellettuale così tanto oggi diffuso: il conformistico, e si potrebbe dirlo anche perbenistico, politically correct. Ha del coraggio il nostro autore, visti i tempi, a dire che tra le sue letture preferite c'erano quelle di Julius Evola o dei saggisti che riscrivevano la storia del Risorgimento con particolare attenzione alla Sicilia."""" (Matteo Collura)" -
Donne+donne. Prima. Libertà e diritti oltre il pride
Donne+Donne è la prima proposta della collana Femminileoltre. Nell'indagine che ci proponiamo di fare, vogliamo partire da donne che hanno assunto una visione femminista e da donne che hanno adottato come filtro privilegiato il loro orientamento sessuale. Scelte non conformi a modelli femminili considerati nella norma, scelte che generano spesso sgomento e fastidio; ci chiediamo in questa analisi se il superamento del pregiudizio e l'acquisizione dei diritti necessiti di un nuovo dialogo tra le donne. -
Quelli che non ti insegnano ad amare
Le logiche giudiziali spesso portano i minori a essere oggetto di violenza psicologica, in quanto ""purché capaci di discernimento"""", vengono coinvolti in prima persona quali testimoni di battaglie legali, ma già la premessa appare fragile, infatti, come può essere capace di discernimento chi ama profondamente i due genitori, e per paura e conflitti di lealtà si deve sentire costretto a mettere in dubbio uno dei legami? In maniera completa, nell'excursus dell'autore sono portati diversi casi che aiutano chi legge a calarsi nei vissuti di chi subisce. Interessante anche i riferimenti normativi definiti con grande cura da elementi di forza e di fragilità.""