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Deserto
Questa pubblicazione scaturisce dal concorso letterario ""Profumi di Poesia"""" I edizione, 2018. Silloge vincitrice della Sezione inediti."" -
Le catene del sole. Poemetti
"La scrittura di Marco Onofrio ne """"Le catene del sole"""" oscilla - con geniale funambolismo - fra capricci lessicali e paradossi alla Rabelais, del quale condivide la spregiudicata e deformante osservazione della realtà, ed autentico impegno di denuncia d'orrori quotidiani, sia pur velati e caricaturati con esplosiva surrealtà. [...] È soprattutto la parola e l'etica di Gadda, il suo registro grottesco al servizio d'una indignazione civile e morale, a percorrere il poemetto multicorde di Marco Onofrio, ed è un impasto linguistico d'esuberante matrice gaddiana a caratterizzarlo esplicitamente [...]"""". (Dalla prefazione di Vittorio Maria de Bonis)" -
Haiku della buona terra
Questo volumetto in raffinatissima edizione, raccoglie componimenti ispirati alle antiche forme brevi di poesia giapponese praticate fin dall'VIII secolo d.C., haiku, senryu, tanka, renga. -
Favole da acquario
«Le ""Favole da acquario"""" di Susi Ferrarello sono specchi deformanti che riflettono le grandi paure dell'essere umano di oggi. Mi riferisco, in particolare: alla solitudine, all'incomunicabilità, al giudizio dell'altro. Eppure questi piccoli racconti lasciano intravedere spiragli di luce, barbagli improvvisi e poetici che, uniti alla natura allegorica dei testi, ne giustificano il titolo """"Favole da acquario"""". La ricerca della felicità è uno dei grandi motori che aziona il meccanismo delle narrazioni, alimentato spesso dall'opposizione binaria e antitetica di una coppia di opposti che, per un qualche motivo, la casualità della vita fa incontrare, come in """"La favola di Terra e Aria"""", """"L'uomo riflesso e la sua donna"""", """"La favola di Corpo e Respiro""""...» (dalla prefazione di Claudio Marrucci)."" -
Quadro di mia attenzione. 54 poesie da un laboratorio di scrittura creativa e un'appendice di 2 poesie in extremis. Nuova ediz.
I poeti adolescenti di ""Quadro di mia attenzione"""" sono alcuni studenti dell'Istituto superiore """"Emanuela Loi"""" di Nettuno, che con questa raccolta di versi prodotta nell'ambito di """"Poesia-Evento, - scrittura creativa, oralità, gesto, comunicazione, esperienza di un altro sé"""", laboratorio a cura del prof. Ugo Magnanti, che la scuola promuove ormai da 6 anni, fanno seguito a una prima raccolta pubblicata nel 2017 (di testi prodotti nel 2016), intitolata """"La strada è un disoriente"""". Postfazione di Maurizio Urbani."" -
Piccolo poema di amor circense
Questa plaquette, in raffinata edizione cucita a mano, è composta da 12 poesie di Antonio Veneziani sul tema dell'amore omoerotico, ed è arricchita da 8 tavole a colori dell'artista Agostino Raff. Chiude l'opera una nota di Ugo Magnanti. -
Civico 51. Interno me. Ediz. limitata
Plaquette poetica d'esordio in raffinata edizione numerata e cucita a mano. Un libriccino prezioso, un'introspezione senza compromessi che consegna al lettore un vissuto di donna orgogliosa di esserlo, in una forma poetica padroneggiata con levità. Con una nota del poeta Ugo Magnanti. -
Insofferenze
"Franco Frainetti è poeta dell'immagine ovvero della parola che non vuole argomentare sulla realtà ma intende rappresentare oggetti ed emozioni, il di dentro e il di fuori, con i tratti essenziali traguardati dagli occhi del cuore e della mente. L'insofferenza è pertanto tratto costitutivo dello sguardo poetico, teso ad accettare il mondo, di dentro e di fuori, senza goderlo appieno, e a godere le cose senza conoscerle fino in fondo, perché le parole servono, ma non bastano."""" (dall'introduzione di Rino Caputo)" -
Il canto libero delle stelle mediterranee
Un testo per il teatro di narrazione, tra parole e musica, di Francesca Bellino (scrittrice, giornalista, autrice e conduttrice televisiva) che nasce dalla voglia di raccontare le esistenze straordinarie di alcune delle più autorevoli cantanti del mondo arabo/mediterraneo, e di celebrare il potere liberatorio della voce. Con l'introduzione dello scrittore Amara Lakhous e una nota della poeta Dalila Hiaoui. -
Madame Europa. Intrecci di donna
L'antologia per la collana WeWrite, con prefazione firmata da Lea Iandiorio, comprende una miscellanea di racconti a prospettiva donna firmati da autrici e autori che si cimentano con storie di personagge e che vogliono delineare il ritratto dell'Europa che è, che era e che vorremmo ancora fosse. Il volume è dedicato a Selma Lagerlöf, prima donna a vincere il Premio Nobel per la Letteratura. I racconti contenuti nel volume sono firmati da: Ugo Magnanti, Andrea Zurlo, Basilio Milatos, Maria Cristina Mannocchi, Anna Bertini, Michele Genna, Adele Musso, Samantha Macchia, Oreste Bevelli, Francesca G. Marone, Simona Fruzzetti, Matteo Bassioni, Dona Amati. -
O meu ainda-Il mio ancora. Ediz. bilingue
Torna il poeta e filosofo Pietro Secchi con il suo ""O meu ainda - Il mio ancora"""", prezioso volumetto scritto in portoghese e poi tradotto dallo stesso autore, imperniato su uno struggente esistenzialismo e tra le migliori pubblicazioni fusibiliche. Con una lettera di Eugénia Lucas, che scrive: """"... La paura della vita, determinata dal nostro temere la morte, lo contraddistingue per la sua sincerità e ci ricorda Fernando Pessoa""""."" -
Haiku tra meridiani e paralleli. Quinta stagione
Anche questa edizione è caratterizzata da legami e collaborazioni avviate da tempo, come il sodalizio con il fotografo Hitoshi Shirota che fin dalla prima edizione firma la parte iconografica del libro, splendidamente focalizzata su scene del Giappone contemporaneo, oltre agli autori abituali della collana, e ai nuovi haijin intenti a cimentarsi sui fondamenti estetici e contenutistici dello haiku. La prefazione è dello iamatologo Antonio Sacco. -
Sull'amore e altri rimedi. Nuova ediz.
Silloge d'esordio di Antonio Accettura, nella vita ingegnere aerospaziale e musicista. Prefazione di Ugo Magnanti. -
Iside ha segnato il mio tempo
I versi di Manal Serry, poeta italo-egiziana, scelti e curati da Antonella Rizzo, direttora della collana ""Resine - poeti dal mondo"""". Il misticismo intenso della poesia Sufi risuona nelle parole di """"Iside ha segnato il mio tempo""""."" -
Il libro delle storie finite. di amore e di distacco. Nuova ediz.
Per liberarsi di una storia bisogna scriverla, prenderla dalle sinapsi e srotorarla sul foglio. Poi, una volta fuori del corpo si può osservarla come sacrario del ricordo o distacco definitivo: molti i suggerimenti dati dalle storie, tra dolorose e divertenti, inserite in questa antologia, su come affrontare una storia finita. -
Fuori dall'insonnia. Nuova ediz.
In questa silloge l'autrice non ha disorientamenti nel procedere tra veglia e sonno; con un linguaggio sorvegliato e intenso si fa, piuttosto, capace e testimone di aggiustamenti emotivi misurati sulla continuità di un dialogo speculativo con il proprio Io e con l'Altro, le due facce di una medesima medaglia che spingono al ripiegamento sul senso della propria esistenza, all'introversione. -
Nettuno a memoria. Un'autobiografia fra comunità, società e società complessa
Dalla nota dell'autore: ""Il tentativo che intendo perseguire in queste pagine è quello di ricostruire, per quanto possibile, il percorso di crescita, di mutamento e trasformazione sociale di Nettuno, dagli anni del secondo dopoguerra a oggi, quando, da medio centro della provincia romana, prevalentemente agricolo, vitivinicolo e anche, relativamente, marinaro e di villeggiatura, si è trasformato in un centro urbano di media grandezza, collocato nella vasta e complessa area metropolitana di Roma. Un tentativo di modesto significato storico-sociale, di carattere per lo più autobiografico, impressionistico e 'a volo d'uccello', teso a dare forma e conseguenzialità alla memoria""""."" -
Quando fioriscono le tamerici. Poemetto. Nuova ediz.
Dalla prefazione di Alessandro De Angelis: ""Quando fioriscono le tamerici; è da questa lieve quanto tenace affermazione di intenti che si vanno a diramare i testi del lavoro poetico di Cristina Polli. Poesia che fa delle parole nel loro sciogliersi in sequenza una pianta, ornamentale, orientale, che trova il nome da radici latine e riscopriamo poi marina con la sua caratteristica sudorazione a gocce. Non può che richiamarci alla mente Pascoli, questa poesia-pianta nella sua dimensione dimessa, passando per D'Annunzio e Montale, per poi tornare a elastico verso la bucolica umiltà che faceva già nido nell'Iliade omerica e nelle Scritture quale teatro di desertica acidità."" -
Qualcuno si ricorderà di noi.
Corto teatrale sulle figure storiche di Saffo, Erinna, Anite e Nosside, poetesse dell'antica Grecia in colloquio con Google, motore di ricerca dell'era digitale. -
Trame di vento e d'acqua
«Le 'trame' di questo percorso poetico, solo apparentemente avulso, che consiglio di leggere a luce soffusa, sono composte di versi scarni, saettati, veloci e si bevono in un sorso solo. Devo dire che il sorso che l'autrice ci riserva è, al mio palato, risultato decisamente amaro. Ma i poeti sono amanti dell'obscuro del nocturno - termini da intendersi in senso lato - e dunque la prospettiva visuale ambigua, malinconica, remissiva del protagonista, non fa che aumentare di potenza il messaggio iniziatico che l'autore stesso si era prefisso. [...] Anche se diviso in sezioni, rimane coerente a se stesso un certo 'bisogno di lucentezza' forse per affievolire una segreta pena il cui nodo non viene mai sciolto o rivelato apertamente. È questa la prova più fine dell'abilità di un poeta: saper celare fino in fondo, pur nello scoramento, una rivalsa (spesso da esercitarsi masochisticamente) e saper nutrire, come un pescatore giapponese, un desiderio pazientissimo, anzi, addirittura, come dice l'autrice stessa, ""un desiderio senz'attesa"""".» (dalla prefazione di Ignazio Gori)""