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Schegge di filosofia moderna. Vol. 11
"Nel secondo decennio del Novecento, Benedetto Croce inaugurava con queste parole una delle sue opere più note, Teoria e storia della storiografia: 'Storia contemporanea si suol chiamare la storia di un tratto di tempo, che si considera un vicinissimo passato: dell'ultimo cinquantennio o decennio o anno o mese o giorno'. Come è noto, Croce in quella pagina trasformava la questione della 'storia contemporanea' in quella della """"contemporaneità della storia"""", che rendeva superflue tutte le abituali, le tradizionali periodizzazioni. Tuttavia la periodizzazione, come fatto empirico, pratico, rimane: e per 'storia contemporanea' [...] vorrei assumere, seguendo l'indicazione di Croce, quella dell'ultimo cinquantennio del Novecento, nel corso del quale si manifesta una evidente frattura, diciamo 'teoretica', con il pensiero della prima metà del secolo; una frattura che segnala la fine di un certo modo di 'fare' filosofia, inaugurandone, ovviamente, un altro."""" (Girolamo Cotroneo)" -
Scenari ignoti
"Farsi protagonisti di un gesto artistico: comprendere il mondo in questo tempo e in questo luogo, cioè afferrarlo e, poi, gettarlo al di là di """"questo"""" tempo e di """"questo"""" luogo; verso ciò che deve essere ancora, chiamando il futuro nell'abbraccio del legame amoroso con il linguaggio che li racconta. E che, a sua volta, è stato assunto dalla quotidianità solo perché quest'ultima possa essere ridetta e riscritta. La realtà oggettiva e la lingua che la esprime sono, infatti, così strettamente legate che il mondo può avanzare solo a patto che la lingua avanzi oltre se stessa seguendo immaginazione e libertà.""""" -
Glocalizzati
"Per quanto mi riguarda non esiterei a sottoscrivere la poetica di un manifesto che rifiuti, con tutto il suo potere critico, il materialismo, il consumismo, la globalizzazione, l'industrializzazione, il condizionamento ad un comportamento omologante, il telecomandiamo, provocati da quelle innovazioni che hanno determinato la moderna cultura decentralizzata, a favore di una società interconnessa priva di un reale centro dominante di produzione intellettuale [...] D'altro lato non sottoscriverei di sicuro una poetica che volesse ingabbiare la poesia nella rete di un mero realismo spersonalizzato e senza anima; nell'oggettivismo più crudo, vòlto solo ai problemi della questione sociale. Si tratterebbe di una poesia condizionata, a senso unico."""" (N. Pardini)" -
Schegge di filosofia moderna. Vol. 12
"La nuova serie di volumi 'Schegge di filosofia' moderna si innesta su, e si integra in, una decennale attività storiografica interessata a rappresentare, all'interno dell'attuale contesto di irripetibilità delle narrazioni culturali, ogni varietà di """"voce interpretativa"""" nelle modularità 'polifoniche' di due secoli anti-monodici come Ottocento e Novecento, e orientata ad instaurare un robusto dialegesthai tra 'voci', vive e morte, utilizzando una nuova concezione dinamica della nozione di 'manuale', finalmente inteso come infinito work in progress di comunità solidali di ricercatori"""" (I. Pozzoni)." -
Dell'amore più grande
"Un diario in due tempi. Un durante e un poi. Un dialogo crescente che collega un prima con il dopo, quello che è stato con quello che potrebbe essere, rendendo percepibile e poi man mano quasi palpabile quello che intanto è e che non può non essere vissuto intensamente. Mi sono subito congratulata con l'autrice di questo particolarissimo diario perché ha saputo sorvolare la storia narrata come dall'alto, senza tralasciare d'immedesimarsi nel pensiero e nelle paure, nell'attesa e nella saggezza della protagonista. Anzi dei due protagonisti visto che la voce narrante e il destinatario della narrazione dialogano comunque, superando i limiti di spazio e tempo per comunicarsi con disincanto e generoso slancio il loro amore."""" (Sandra Cervone)" -
Parole, immagini e situazioni. Vol. 1
"Non è compito facile presentare un'antologia, che si propone di essere seriale e che tratta una gamma di tematiche tra le più varie, dalla fotografia alla letteratura, dal cinema alla storia dell'arte, e che si permette di porsi in diretto contatto con la Filosofia. Non è facile neanche motivare la scelta filosofica che ci ha portato a intraprendere questa nuova esperienza. Non è facile, infine, tener testa alle obiezioni, reali o potenziali, che un progetto del genere, ambizioso e di ampio respiro, potrebbe generare nei professionisti della Cultura, nei mestieranti della Filosofia.""""" -
Il lustro cosparso. Orcheomai
"In questa direzione si colloca lo spirito del mio scrivere versi"""". La direzione di Gianni Calamassi è quella che porta alla comunicazione e alla condivisione. Comunicazione: l'azione di mettere insieme per unire. È lo scopo che Gianni Calamassi persegue recuperando alle parole il potere fondante della società umana. Le coglie e le cerca ascoltandone il ritmo sonoro e penetrandone la complessità del significato. Dalla profondità della ricerca sgorgano i suoi versi come un ruscello fresco da nascoste rocce montane. Il poeta ci ha reso partecipi del suo venir danzando con l'esplicita scelta di chiamarci alla condivisione della sua esultanza, recuperando la bella parola del greco antico che accompagnava il coro verso lo spazio aperto dell'orchestra. E perciò dispone le liriche successive nell'architettura dell'antico teatro greco, luogo per eccellenza della comunicazione partecipata. Chi manda parole e chi le accoglie nell'ascolto sia unito nella consapevolezza di quel che può venir meno nel cammino comune: 'Amico abbracciale tutte/e osserva chi si fa notare/per la sua assenza:/perché non ci sono più parole/per colmare i vuoti'."""" (Grazia Giovannoni)" -
Extra omnes!
"La poesia ripete: che cosa è questo? (...) La poesia non soccorre, né imita, né aiuta, né difende il lettore da se stesso (...) Dunque, il luogo ricercato dal poeta è il confine che segnala l'inizio della propria destituzione-sparizione (...) Ora l'accettazione di tale luogo-non luogo deve presupporre, da parte del lettore, la necessità di un'interpretazione anti-psicologica, anti-personale e anti-soggettivistica della poesia (...) Scrivere significa, perciò, deflagrare ed esplodere (...) La poesia non può fare altro che trasformare la parola in diagramma della disperazione e della sovrabbondanza (...) Ogni opera poetica deve essere uno sproposito"""" (M. Fresa)." -
I moderni orizzonti della scienza e della tecnica
"Quando mi chiesero di scrivere la prefazione pensai che il compito non era difficile. Le prefazioni non le legge nessuno, quindi potevo cavarmela con poche frasi di circostanza. Potevo fare i complimenti per l'iniziativa editoriale con l'intento di proporre e valorizzare nuovi autori. Potevo fare i complimenti a Ivan Pozzoni, che con me ha curato il volume, ma che in realtà si è gravato del peso maggiore. Naturalmente, da appassionato di filosofia della scienza, potevo lodare la scelta della scienza e della tecnica come oggetto dell'opera collettiva. Avrei potuto parlare del rapporto tra le due culture, quella tecnico-scientifica e quella umanistica - rapporto che rappresenta uno dei temi sviluppati in questo volume. D'altronde, sfruttando il fatto che le prefazioni non si leggono (o, se si leggono, lo si fa senza grande attenzione), avrei potuto svolgere un argomento qualsiasi."""" (M. Murzi)." -
Postmoderno immaginario
"Scrivere ha soddisfatto la mia vanità, mi ha sorretto in momenti in cui mi rimbombavano nel cervello le parole di Testi per nulla: """"dove andrei, se potessi andare, cosa sarei se potessi essere, cosa direi, se avessi una voce?""""; momenti il cui proposito migliore sembrava arrabattarsi a intrecciare un nodo scorsoio."""" (A. Saveriano). Autori: Alberti Erica - Bosio Gianfranco Bsa - Casagrande Maria Grazia - Cervone Sandra - Corona Andrea - Eroe Semantico - Giorgi Gaia Ginevra - Giuliodori Lucio - Grasiccia Lucia Iacotucci Corrado / Ruggieri Luciano - Mattioli Giulia - Morgillo Giuseppe Nastri Teresa - Pedini Valerio - Ragno Uga Ecle - Rota Susanna - Saveriano Armando - Terzoni Francesca - Vazzoler Claudia." -
Schegge di filosofia moderna. Vol. 13
"A un recente convegno internazionale di filosofia ho sentito un amico, che teneva una relazione, fare un bilancio di questo genere: la filosofia analitica, che pur ha conseguito importanti risultati nel corso del Novecento, ha raggiunto un binario morto e va sostituita con la filosofia sintetica [...] Il problema, mi sembra, è che simili discorsi spuntano quando si è poco analitici sul significato dell'espressione """"filosofia analitica"""". È nella mancata chiarezza concettuale che proliferano i malintesi e le cattive speculazioni d'ogni sorta. Quindi, pur in maniera necessariamente limitata, per cercare di offrire una lettura della filosofia contemporanea proverò a delineare i principali significati di """"filosofia analitica"""" indicandone al contempo i maggiori pregi e difetti."""" (G. Tuzet) Autori: Berutti Riccardo; D'Alano Dominga; De Grandi Marta; Della Valle Erica; Elemento Fabio; Fiorino Andrea; Micelli Luca; Pannunzio Giorgio; Porzio Elena; Squeo Fabio; Villa Marta; Viscomi Marco." -
Schegge di filosofia moderna. Vol. 14
"La nuova serie di volumi 'Schegge di filosofia moderna' si innesta su, e si integra in, una decennale attività storiografica interessata a rappresentare, all'interno dell'attuale contesto di irripetibilità delle narrazioni culturali, ogni varietà di 'voce interpretativa' nelle modularità 'polifoniche' di due secoli anti-monodici come Ottocento e Novecento, e orientata ad instaurare un robusto dialegesthai tra 'voci', vive e morte, utilizzando una nuova concezione dinamica della nozione di 'manuale', finalmente inteso come infinito work in progress di comunità solidali di ricercatori"""" (I. Pozzoni)." -
Oltre Cartesio
"Intitolare, dunque, una raccolta di studi sulla filosofia francese Oltre Cartesio vuol dire porsi una duplice sfida. In primo luogo, quella di cercare di capire come la filosofia francese abbia identificato se stessa mediante il riferimento alla tensione ermeneutica generata dalle Meditationes. In tal senso, si capisce come e perché quello di dialettica sia stato un concetto che ha tanto segnato in profondità questa filosofia. Ma sostenere una tesi interpretativa di questo tipo significa implicitamente anche porsi un altro interrogativo teorico, quello circa la possibilità di un superamento della tensione stessa tra cogito ed effort."""" (L.M. Possati). Curatori: Possati Luca M. / Pozzoni IvanAutori: Angeloni Edoardo, Bellin Stefano, Bonzi Federico, Bruni Marco, Campanella Danilo, Corona Andrea, Denora Annunziata, Fiorino Andrea, Muni Andrea, Possati Luca M., Stancati Claudia, Treppiedi Fabio, Villa Marta, Viscomi Marco." -
Parole, immagini e situazioni. Vol. 2
"Non è compito facile presentare un'antologia, che si propone di essere seriale e che tratta una gamma di tematiche tra le più varie, dalla fotografia alla letteratura, dal cinema alla storia dell'arte, e che si permette di porsi in diretto contatto con la Filosofia. Non è facile neanche motivare la scelta filosofica che ci ha portato a intraprendere questa nuova esperienza. Non è facile, infine, tener testa alle obiezioni, reali o potenziali, che un progetto del genere, ambizioso e di ampio respiro, potrebbe generare nei professionisti della Cultura, nei mestieranti della Filosofia. Alcuni potrebbero emettere il proprio flatus vocis imprecando contro l'inutilità di questa serie di volumi antologici dove non si fa della pura e speculativissima Filosofia Teoretica""""." -
La medusa, la strega, la torre e... Spiringuacchi in bici
Età di lettura: da 7 anni. -
Vivere ardendo. E non bruciarsi mai
Per Léon Kochnitzky, ""uomo di razze diversissime e di svariate colture"""", i legionari fiumani sono i danzatori del """"bal des Ardents"""": sacerdoti e sacristi, officianti gravi, taluni, scalmanati lascivi, altri, della sarabanda scatenata in Fiume, la """"città di vita"""". Un'anima bella, Kochnitzky, in perpetua pena di amore, adorazione e venerazione: per l'Italia, il comandante d'Annunzio, la terra di Fiume e tutti, proprio tutti i """"popoli oppressi"""". Branchi di Centauri erano a fiume i legionari, libertini e libertari, """"d'amor caldi e inebriati, accesi di vino e di lussuria"""", ma pure esseri incendiati da quel fuoco sovrumano che è, negli uomini, la volontà."" -
Il giovane A. Un caso di autismo
Il senso di questa pubblicazione: c'è un sigillo genetico, impresso sul genere umano, che non deve (non può) essere infranto, e un segnale genealogico che va rispettato. Nella vita delle persone le trasgressioni di questi limiti suscitano effetti drammatici, che è necessario contenere subito, perché non divengano tragici nel tempo. -
La guerra bizantina d'Italia (552-554 d.C.). Narsete contro l'invasione dei Franco-Alemanni
"La quasi ventennale guerra dei Bizantini contro i Goti dominanti in Italia (535-552 d.C.) e la vittoria su di essi da parte di Narsete è molto conosciuta, perché descritta dallo storico greco Procopio e tradotta anche in italiano. Al contrario, è quasi del tutto sconosciuta la continuazione di quella guerra (552-554 d.C.), contro i 75 mila invasori Franco-Alemanni, chiamati dai Goti superstiti in loro estremo aiuto. Questa seconda campagna militare fu descritta da un altro autore di lingua greca, cioè Agazia di Mirina, nella parte iniziale della sua opera. Questa originale narrazione è stata varie volte tradotta in latino, poche volte in francese e una sola volta recentemente in inglese: mai in italiano. Quindi, lo scopo di questa pubblicazione è quello di far conoscere, ad un largo pubblico colto, un capitolo sconosciuto di una guerra che ha sconvolto la penisola in lungo e in largo: da Cuma a Lucca, da Parma a Faenza, da Rimini a Otranto e allo stretto di Sicilia, da Pesaro alla Chiusa di Verona.""""" -
Giorni che furono
"Per tanti anni quei quaderni rimasero dimenticati, finché un evento straordinario e imprevedibile come l'alluvione del maggio 2014 non li riportò alla luce: tutti i ricordi mi si affollarono improvvisamente vivi e presenti alla mente e finalmente mi decisi"""" a pubblicare il diario """"della mia prigionia in Germania.""""" -
Vallefeltria. Storie di un svaporato paesino del Montefeltro
"Un seminarista in cerca di sfoghi, la guerra persa di un contadino contro le talpe, due vampiri alla guida di una bara da corsa, un prete erculeo e il suo mulo, una sbronza interminabile, uno stratega adolescente, un bambino sceriffo, beffe, truffe, storie di paese gustose, innocenti e a volte un po' volgari. Ricordi di un microcosmo ingenuo e accattivante ormai scomparso, che rivelano la sagacia, l'arguzia e lo spirito degli abitanti di un villaggio prima dell'era televisiva. Storie da ricordare."""""