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Piccolo Tibet. Alla scoperta di Bylakuppe
Rigel Langella ed Ernesto De Angelis ci conducono in una emozionante avventura nel Piccolo Tibet, un'area remota nel sud dell'India, nello stato del Karnataka, molto distante sotto il profilo geografico dal luogo originale. In questo articolato viaggio tra le memorie della diaspora, i nostri autori sembrano cimentarsi nel tentativo «di rimettere insieme l'archetipo primordiale in una sorta di viaggio di Iside per ricomporre le membra disperse di Osiride» recuperando un tassello basilare del grande incompiuto mosaico tibetano. La presenza massiccia di profughi, che cercano di preservare con tenacia le loro tradizioni assieme a una fede salda, sono la tangibile testimonianza di un pezzo di storia tendenzialmente dimenticata, scritta col sangue e il sudore di questo straordinario popolo, capace di integrarsi, pur mantenendo integra la propria identità. In proposito il Dalai Lama ricorda che, quando migliaia di tibetani in fuga si rifugiarono in India, erano degli estranei: «le uniche cose che conoscevamo erano il cielo e la terra...». -
Il mito e la parola. Un'interpretazione etimologica e simbolica di alcuni archetipi
Il mito è una narrazione sacra che spiega l'origine del mondo, i suoi fenomeni e il suo divenire (macrocosmo) ovvero l'origine dell'uomo e il suo destino (microcosmo). I suoi protagonisti sono dèi ed eroi, il luogo è indefinito o simbolico, i suoi elementi quelle idee universali, divenute secondo Carl Gustav Jung parte dell'inconscio collettivo, chiamate archetipi. Per trovare espressione, il mito deve rivestirsi di parole, e le parole sono legate alla particolare cultura e al momento storico in cui vengono memorizzate nei componimenti e poi fissate nella scrittura. Per questo diventa particolarmente importante cercare di risalire al loro significato originario, al loro etimo. Analoga alla indagine etimologica è la ricerca tesa a riconoscere negli elementi del mito quei motivi e quei simboli che sono espressione delle idee universali, e a riscoprirne il valore autentico. Vengono così analizzati aspetti simbolici importanti rappresentati da concetti come la fortuna, l'amore, il tempo, gli elementi, l'arcobaleno, il caduceo e molti altri ancora. -
Un barbone in Costa Azzurra. Diario di un economista senza soldi ma con tanti sogni
Un barbone in Costa Azzurra racconta l'esperienza di un giovane economista torinese in viaggio nel Sud della Francia senza un luogo dove dormire, con la certezza di non spendere un solo soldo per tale necessità. Come avrà fatto? Il diario racconta, giorno per giorno, le mirabolanti situazioni nelle quali Roberto è incappato, nella splendida cornice naturale della Francia del Sud. -
Il violoncello in chiesa. Un protagonista della musica sacra a Napoli. Ecclesiastici italiani scrivono per violoncello
Il complesso lavoro di ricerca sul violoncello ""protagonista della musica sacra a Napoli"""" che Matteo Malagoli ha compiuto, ha assunto le cospicue dimensioni che il lettore di questo volume ben potrà considerare, scorrendo gli argomenti distinti nei capitoli dell'indice. Il volume contribuisce, con degli apporti di assoluta originalità e l'esposizione di inediti aspetti organizzativi, alla conoscenza della presenza del violoncello nella musica sacra. Conoscere quanti ecclesiastici abbiano scritto per questo strumento costituisce, infine, una sorprendente novità per i molti che di questo strumento hanno sempre pensato essere precipua la presenza nel repertorio liturgico solo in quanto sezione dell'orchestra d'archi o nella pratica del basso continuo. La vasta indagine apre degli scenari che di sicuro interesseranno quanti amano conoscere fatti e protagonisti di quella che rimane una delle più straordinarie esperienze di arte e musica che si siano conosciute, quella della Chiesa occidentale."" -
La guarigione: un percorso spirituale
Questa pubblicazione è una sintesi del secondo ciclo di incontri tenuti a palazzo Ponziani a Roma, la Casa dove ha vissuto Santa Francesca Romana, nel corso dell'anno pastorale 2013/2014. Un ciclo di convegni dedicati al cammino spirituale, come guarigione ""integrale"""" dell'uomo, quindi non soltanto dello spirito ma anche della salute fisica e mentale. In questi incontri, condotti da illustri relatori, si è avviato un dialogo e un confronto con chi non professa o pratica la Chiesa, ma è comunque alla ricerca sincera del senso della vita e delle cose. Un dialogo che mette al centro la persona, come valore più alto, come tesoro di una ricchezza da scoprire, immagine di Dio nella storia. La riflessione sul concetto di guarigione ha riguardato diversi temi: la bellezza (in Ildegarda di Bingen), la guarigione degli antenati; il femminile come ricchezza preziosa; l'economia, intesa come gestione del bene comune; l'amore (con l'esempio di Santa Francesca Romana e di Marthe Robin); la terra, per un'ecologia autentica e l'informazione, con l'esempio di tre grandi papi comunicatori: Giovanni XXIII, Giovanni Paolo II e Francesco."" -
Guarire l'economia: dal bilancio delle parrocchie... al naufragio della Concordia. Per un nuovo modello economico fondato sul bene comune
Un libro dedicato all'analisi della situazione dell'economia nazionale e mondiale, per avanzare delle ipotesi di sviluppo di un'economia che metta al centro il ""bene comune"""" come valore primario da perseguire. Per un progresso spirituale autentico dell'uomo è centrale il discorso economico: la Chiesa ha l'autorità per affrontarlo con il coraggio di chi ha la Sapienza della realtà del mondo e la conoscenza profonda del cuore dell'uomo e dei suoi limiti e ricchezze. Dal Magistero ecclesiastico sulla dottrina Sociale, ai discorsi di Papa Francesco, ci si rende conto di come la Chiesa abbia espresso ed esprima ancora oggi, spesso con largo anticipo rispetto alle altre voci autorevoli, tra primi i governi degli Stati, un magistero profetico per lo sviluppo e il bene dell'uomo. I beni sono un dono di Dio perché l'uomo possa vivere secondo la dignità che il Signore gli ha dato: al centro non c'è dunque la ricchezza o il profitto, ma la visione di una creazione che è al servizio dell'uomo ma che l'uomo stesso deve saper rispettare. Il libro affronta questo tema a trecentosessanta gradi: dalla legislazione della Chiesa sui beni temporali e alla sua concezione dell'uso degli stessi, all'analisi della situazione attuale dell'economia dell'Italia e mondiale, fino ad entrare nel concreto con l'analisi di una delle più grandi tragedie degli ultimi anni: il Naufragio della Concordia."" -
La messa in onda. Storia di 11 anni come cappellano Rai
Una raccolta dei commenti al Vangelo e delle catechesi dei pellegrinaggi con giornalisti e tecnici della Rai di Saxa Rubra e Dear, con alcune testimonianze. Prefazione di Enzo Romeo. -
Elegie magnetiche
I tempi cambiano, l'amore no.?? I versi di Saffo e di Catullo s'intrecciano e si mescolano, così come si mescolano e s'intrecciano le nostre più belle storie d'amore. Saffo e Catullo ci cantano l'amore, in tutte le sue sfumature più contraddittorie e magnetiche. Dall'era pre-cristiana fino ai tempi della ""società liquida"""", un pensiero romantico perfetto per incatenare i vostri cuori e far volare la vostra fantasia!"" -
Le cartoline der cane. Otto cartoline da spedire. Ediz. italiana e inglese
Cartoline da spedire o da collezionare per tutti gli appassionati der cane. Testi di Emanuele Kraushaar e illustrazioni di Enrico Pantani. -
Yoga magnetico. Parole magnetiche per meditare
Componi ogni giorno una strada di parole, poi segui il percorso verso la felicità. Sei tu a scegliere armonia unione rinascita consapevolezza esperienza illuminazione pace presente mente corpo anima respiro meditazione intuizione trasformazione coscienza silenzio concentrazione luce flessibilità percezione risveglio libertà elevazione ottimismo leggerezza gioia rilassamento... -
Estate romana
L'""Estate romana"""" in dieci cartoline da spedire per una vacanza infinita di 365 giorni. Da un'idea di Emanuele Kraushaar. Realizzazione grafica: Reg Mastice III."" -
La più recente fine di un racconto
La semiosfera è oggi un immenso crogiolo senza padrone di racconti, le cui voci si confondono fino a perdere ogni connotato identitario. Il medium non è più il messaggio, ma il segnacolo di uno spossessamento di cui tutti facciamo quotidiana esperienza: siamo, da ogni dove, parlati, da parole che non sentiamo. Di quello che un tempo di chiamava identità resta una traccia pronta a svanire su un orizzonte. È da questo labile orizzonte di segni, da questo semenzaio che ""La più recente fine di un racconto"""" di Tripodi trae il materiale verbale di cui si compone: coacervo di fonti la cui trama compone la stoffa di un incubo chiamato postmodernità. Intessuto di vani richiami a riferimenti inattingibili, il libro mostra che non c'è più nessun racconto, né spazio per il tragico, né spazio per il comico, descrivendoci così tutta la crisi della letteratura (e del mondo), ma additandoci anche una via per la fuoriuscita da questa crisi: ascoltare l'insensatezza del vaniloquio oggidiano in tutte le sue imprevedibili articolazioni. Se si vuole sapere che sia la scrittura di ricerca, allora, è a questo libro di Silvia Tripodi che bisognerà rivolgersi."" -
Stand up. Ediz. italiana
Che cosa hanno in comune il racconto di una visita di Marine Le Pen in una cittadina della provincia francese durante la campagna elettorale in vista delle presidenziali del 2012 e una riflessione, di sapore grammaticale, sui poveri (e la poesia)? In entrambi i casi si tratta di condurre indagini sul (linguaggio) quotidiano, o ancora di testare esperienze di vita sociale, in cui «la politica non è tagliata fuori dal quotidiano». Tra giochi linguistici e relative forme di vita, tra sfondo personale e dimensione pubblica, tra grammatica e politica, Nathalie Quintane sperimenta forme di scrittura che danno conto del flusso stocastico delle idee saldamente ancorato alle condizioni e ai contesti materiali attraverso i quali le idee prendono senso nel e con l'uso del e nel linguaggio. Quintane attraversa così - non senza una problematica, finta ma originale ironia - questioni di etica, estetica, economia, antropologia, politica, sociologia, la cui rilevanza segna (ha segnato) gli anni Dieci del secolo in corso. -
Dottrine
Trasformare un trattato di teoria dell'arte, che riflette sui limiti della rappresentazione, nel racconto di una pratica che si affaccia sugli spazi di dicibilità residui è uno dei due miracoli che questo libro riesce a compiere, facendo davvero «ciò che si poteva» e «non si poteva fare», ossia rendendo assieme leggibili e illeggibili, apatici ed empatici, il percorso e l'esperienza della forma che nasce, o che non può nascere. Far parlare la pratica artistica, traducendola nelle forme di una narrazione situata in un passato quasi generazionale, però, è solo uno dei due volti di questo libro bifronte che guarda contemporaneamente al passato e al presente. L'altro volto - e l'altro miracolo - è rappresentato dal modo in cui Polidori, affermato e raffinato artista concettuale, riesce a impadronirsi della dimensione della serialità per trasformare (sotto i nostri occhi) l'oggetto seriale ""libro"""" in una vera e propria installazione artistica. È così la serie a diventare pezzo unico e questa serie di libri potrebbe allora, un giorno, venire addirittura esposta, pur non avendo nulla di museale, proprio in un museo. Potrebbe persino essere questo, il suo futuro."" -
Nove
Una stanza, un quadro di Morandi, un tavolo, un martello, un registratore e poco altro. Una manciata di elementi compone un'ambientazione claustrofobica, che è però un universo in miniatura popolato da desideri, incubi e figure inquietanti. Manfred, Alfred e Albert si incontrano nella stanza, ma mai tutti insieme. Tre personaggi che sembrano le tessere della stessa personalità frammentaria e contraddittoria, schiacciata sotto il peso della solitudine. Tre personaggi che dialogano tra loro senza riuscire a comunicare, nonostante ogni parola pronunciata suoni tanto come una richiesta d'aiuto. -
Il calendario perpetuo di Fabio Magnasciutti
365 giorni all'anno con l'ironia e la poesia delle illustrazioni di Fabio Magnasciutti. -
Il Piccolo Principe
Una nuova traduzione che restituisce l’opera di Saint-Exupéry alla sua piena comprensibilità, consegnandoci finalmente un classico che si legge come se fosse stato scritto oggi. Con illustrazioni originali a colori di Fabio Magnasciutti; traduzione di Michele Zaffarano. Età di lettura: da 8 anni. -
Pace e liberi tutti. (L'Io e il mondo). Il libro delle paure
Inizia il viaggio tra il dentro e il fuori, tra l'Io e il mondo. E non possiamo non partire dalle paure che tutti abbiamo, chi più chi meno... ragni, terremoti, serpenti o tuoni. Perché ci fanno paura? E perché alcune paure comuni a tutti, per qualcuno diventano vere e proprie fobie? Proviamo a scoprirlo insieme... per essere più liberi. Perché le paure non ci condizionino. Perché le fobie non ci blocchino. -
Sono la mia casa. L'io e il mondo. Il libro delle lacrime. Ediz. multilingue
"Sono divers*. Perché sono triste. Perché voglio giocare da sol* e non con gli altri. Perché passo ore nella mia stanza e lì sto bene. Perché in piscina ci vado ma perché mi costringono. Odio la pallavolo e il calcio. Preferisco la tele."""" Tutti questi perché, che non sono spiegazioni, ma domande, troppo spesso non vengono affrontati. E portano infelicità ed esclusione. Proviamo, insieme anche ai più piccoli, ad affrontare i perché della depressione, che può colpire noi o nostri amici e che rappresenta una diversità (momentanea) così difficile da affrontare e superare perché ingiustificata agli occhi di un bambino: non ha ragioni e motivi che si vedono, come quasi tutte quelle legate al disagio psichico e psicologico che affrontiamo nella collana L'Io e il mondo. Età di lettura: da 6 anni." -
Pace e liberi tutti. (L'Io e il mondo). Il libro delle paure
Inizia il viaggio tra il dentro e il fuori, tra l'Io e il mondo. E non possiamo non partire dalle paure che tutti abbiamo, chi più chi meno... ragni, terremoti, serpenti o tuoni. Perché ci fanno paura? E perché alcune paure comuni a tutti, per qualcuno diventano vere e proprie fobie? Proviamo a scoprirlo insieme... per essere più liberi. Perché le paure non ci condizionino. Perché le fobie non ci blocchino. Versione a fumetti del libro ""Pace e liberi tutti. (L'Io e il mondo). Il libro delle paure"""".""