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I fiói de la roda dell'Istituto degli Esposti di Belluno
"I fiói de la roda"""" porta un titolo che per molti è quasi un indovinello. Chi saranno questi fiói? La risposta è piuttosto triste, poiché il volume racconta la storia della roda, cioè di quella bussola posta davanti alla chiesa di Loreto a Belluno, dove venivano introdotti nottetempo i bambini rifiutati dalle mamme. Il volume racconta la storia di questi bambini, precisandone specialmente il loro numero, la provenienza, la condizione delle mamme e delle successive balie, ecc. Come si arguisce da tutto questo, l'opera colma una lacuna nella nostra conoscenza storica non solo della città ma di tutta la provincia. Infatti i bambini esposti venivano non tanto dalla città, ma specialmente da Agordo, Cadore, Comelico, ecc. Il volume mette in evidenza anche la bontà della gente di chiesa che si prestava affinché questi esseri indifesi potessero sopravvivere." -
Spade e spadai bellunesi negli anni 1500-1600
L'opera rievoca il passato più glorioso di Belluno quando, nel 1500 e 1600, la sua industria di costruzione di spade era apprezzata in tutto il mondo, talché re e nobili, eserciti e singoli individui ambivano avere spade bellunesi così belle e così perfette da superare la concorrenza degli altri stati. È quindi un omaggio che l'Istituto fa alla gente del Bellunese, che ha fornito in quel tempo legname per le fucine, acqua dell'Ardo, l'ingegno della propria gente per un prodotto ricercatissimo dei due secoli prima dell'uso delle armi da fuoco. -
Vita di san Martino. Testo latino con traduzione, commento e note. Ediz. illustrata
L'opera, riccamente e ingegnosamente illustrata, è destinata ad essere un ricordo permanente delle vicende del Santo sullo sfondo del suo tempo travagliato e, per molti versi, simile al nostro. L'originalità del lavoro consiste nell'ampia presentazione del Santo, oltre che al testo integrale dell'antica biografia di San Martino. -
«Nei da S-ciamazègn». Casamazzagno di Comelico. Cronache d'un villaggio della Montagna Veneta
Il volume è una raccolta di notizie e riflessioni riguardanti un villaggio, Casamazzagno di Comelico, frazione d'un piccolo comune della montagna veneta. Dalla lettura di queste notizie, si nota che c'è una linea virtuosa di persone che hanno realizzato opere intelligenti ed hanno affrontato fatiche e contrasti per difendere, conservare e migliorare i beni della comunità; ma nello stesso tempo c'è anche un'altra linea, secolare, di ostilità, di sotterfugi sempre uguali, di prepotenze, di miserie che generano altre miserie. -
Oh... cavoli a merenda. Curiosità botaniche con molte digressioni e divagazioni
Apparirà certamente 'curioso' il titolo di quest'opera che Enzo Garberoglio offre ai lettori. Nello scorrerne le pagine, sotto la suggestione della precisazione ""Curiosità botaniche con molte digressioni e divagazioni"""", il piccolo mistero si chiarirà, non senza una colorazione di meraviglia. Per prima cosa si scoprirà che la botanica è la 'merenda' ossia la base portante di tutta la trattazione. Una botanica presentata non in modo accademico, secondo i canoni abituali, ma raggruppata per argomenti sempre nuovi. I 'cavoli' invece sono tutte quelle notizie che rendono il piatto più succulento, più appetitoso. Esse spaziano dalla storia alle scienze, dalle curiosità al riferimento a personaggi importanti o a opere letterarie che hanno una attinenza chiarificatrice del soggetto. Il tutto è ben amalgamato per rendere la lettura agevole anche a coloro che non sono specialisti in questo settore. Lo scopo propostosi dall'autore? Lui lo esprime nella 'Presentazione', ma ne sottace un aspetto importante: quello di offrire al lettore momenti di serenità, di piacere, unitamente all'opportunità per la mente di librarsi gioiosa sui prati luminosi di """"questa bella d'erbe famiglia e d'animali""""."" -
Diario della mia vita militare (1917-1918)
Gli scritti sulla Grande Guerra sono assai numerosi e, man mano che passa il tempo, ci si accorge che altre testimonianze non sono state sufficientemente considerate. Si tratta per lo più di scritti di personaggi poco noti, che sono sfuggiti alla ricerca degli storici. Un caso eclatante è il presente diario di guerra di mons. Antonio Slongo, già arciprete di Lamon. Egli lasciò una testimonianza breve, ma interessante, sull'invasione austroungarica nel Feltrino che visse personalmente e con un occhio speciale. Il suo interesse, assieme alla biografia di mons. Slongo, scritta da Claudio Centa dopo una attenta ricerca archivistica e inquadrata in alcuni parametri storico-religiosi, risulta illuminante sotto vari aspetti. L'Istituto Bellunese è pertanto lieto di offrire questo lavoro agli storici e a tutta la gente bellunese, che ha sopportato con grande coraggio 12 mesi di tribolazione e sofferenza, grazie anche all'aiuto prestato dai parroci che decisero di restare accanto ai propri fedeli. -
Il nonno racconta... Composizioni sul tema ad opera degli alunni fodomi negli anni 1980-1988
Il volume riguarda una esperienza scolastica collettiva di ragazzi delle scuole elementari in una zona particolare del Bellunese: la zona fodoma ed esattamente il comune di Livinallongo. È, in pratica, un'antologia di testi scritti dagli alunni della locale scuola per il Concorso intitolato: ""Pennino d'argento"""", svoltosi negli anni 1980-1988. Sotto il titolo unico: Il nonno racconta, ci sono ben nove aree tematiche, inoltre i testi potevano essere scritti o in italiano o in fodom. E così sono stati pubblicati. Dei testi in fodom è stata offerta la traduzione in italiano. È da sottolineare anche l'interesse antropologico per i contenuti che fissano per iscritto i ricordi di nonni nati tra fine Ottocento e inizio Novecento. Caratteristica particolare della pubblicazione è la presenza di frasi, modi di dire, locuzioni tipiche del Fodom parlato dai nostri vecchi: una ricchezza che va valorizzata e conservata."" -
Dissesti idrogeologici ed altri eventi calamitosi dell'Agordino. Nuova ediz.
Si tratta della ristampa del volume ""Dissesti idrogeologici ed eventi calamitosi nell'Agordino dal 1000 al 1966"""", che aveva visto la luce ormai 35 anni fa. La ricerca riguarda tutto l'Agordino e fornisce i materiali perché ci si possa formare in mente un quadro variegato e completo dei grandi dissesti cha hanno riguardato l'intera zona. Inoltre, si sa che tali materiali sono tratti da fonti ufficiali, quali i documenti dei vari Comuni. Sono, pertanto, materiali che continuano a far testo per le ricerche storiche. E un pregio non da poco del volume è che esso non riporta solo i documenti, ma li correda con una interessante serie di immagini ormai quasi impossibili a trovare. Esse parlano, urlano il dolore della terra sconvolta e della gente impaurita e depauperata. E da questa raccolta si vede, a tanti anni di distanza, come la terra è stata capace di rimarginare le sue ferite, ma si percepisce pure che le ferite rimangono, anche se più sfumate, nell'animo della gente. E continuano a essere di monito perché quello che è accaduto può accadere di nuovo."" -
Il «sociale» nel dominio veneto. (1404/5 - 1797)
La proverbiale generosità delle genti venete ha radici molto antiche. Ne tratta il volume dell'avv. Ivone Cacciavillani il quale ripercorre, diocesi per diocesi, quanto è stato fatto dal 1500 al 1800 per l'elevazione delle classi povere, la loro assistenza e la relativa legislazione. Ne risulta un quadro assai positivo di buona volontà e soprattutto di intelligenza. Per cui, oltre a quanto fatto dalla Chiesa, la nostra Regione per due/tre secoli è stata la più avanzata socialmente di tutta Europa nella legislazione sociale. -
Nevegal. Storia e storie del Colle (1878-2003). Nuova ediz.
L'autore è stato per anni direttore dell'Azienda Soggiorno di Belluno e pertanto ha avuto tra mano molti documenti e ha conosciuto molti operatori turistici e autorità locali. Il volume è diviso idealmente in due parti: dapprima la storia e poi una ricca raccolta di fotografie non soltanto in appendice, ma anche disseminate lungo la trattazione. Per dare un'idea della ricchezza di notizie, basta osservare la sezione intitolata: ""Almanacco"""", dove dal 1878 fino al 2003 sono riportati anno per anno i numerosi interventi svolti sulla località bellunese. Altra cosa che subito balza agli occhi è la storia della progettazione, dove per esempio si elenca il sorgere delle varie strutture: Ristoranti, Pizzerie, Self Service, Bar, Villaggi turistici , Condomini, a partire dalle Torri, piste per lo sci di discesa, piste per lo sci da fondo, Acquedotti, Strade, le due Chiese, il Giardino Botanico, e una serie di servizi. Scorrendo l'Almanacco fa impressione vedere la realizzazione delle Universiadi nel 1985, la costruzione del Santuario del Nevegal, i campionati di Skiroll del 1994 e molte altre cose che sono annotate con precisione."" -
Fausto Orzes. Amministratore, architetto e storico dell'arte
Si tratta di un libro realizzato in ricordo e a onore dell'architetto Fausto Orzes, prezioso collaboratore della rivista DOLOMITI. Vengono riportati nel volume i contributi, scritti dall'architetto per la rivista, che trattano vari argomenti: Architettura e Urbanistica, Storia dell'arte, Storia locale. Essi trasudano l'amore per la propria terra. In particolare gli studi riguardano Giuseppe Segusini, Camillo Boito, Andrea Caffi, Tancredi Parmeggiani, alcuni aspetti dell'architettura bellunese e molto altro. -
Famiglie cittadinesche di Belluno
Con ""Famiglie cittadinesche di Belluno"""", di Miriam Curti e Dina Vignaga, l'Istituto Bellunese di Ricerche Sociali e Culturali continua ad arricchire la conoscenza di Belluno, ora più che mai sotto la lente di ingrandimento per le cose belle che brillano in essa. La presente ricerca è la continuazione logica di quanto le Autrici hanno pubblicato in """"Le famiglie nobili di Belluno"""". Con questo studio infatti si termina l'illustrazione dei due strati più stimati di Belluno: dapprima quelli nobili e poi ora i """"cittadineschi"""", componente molto importante della popolazione, perché se i nobili avevano i titoli, i cittadineschi avevano a loro merito l'economia e il benessere della Città. Erano notai, avvocati, medici, altri laureati, ma anche ricchi possidenti, gente che si era fatta una posizione e che costituiva il nerbo della vita civile. A loro viene dedicato uno studio puntiglioso con ritratti famigliari a tutto tondo, negli aspetti del vivere di tutti i giorni, fatto di matrimoni e di funerali, di testamenti e di doti, di pie pratiche e di condanne, in un mondo in cui l'Autorità religiosa e quella giudiziaria erano ben presenti."" -
Chiese scomparse di Belluno. Nuova ediz.
Si tratta della ristampa di un volume edito nel 1977; l’opera era stata riconosciuta come una delle più meritevoli della storia civile e religiosa di Belluno. In particolare, si era apprezzato il “profumo” della città arricchita da una ventina di chiese, ridotte improvvisamente di otto unità. Tale profumo dava alla nostra cittadina una visione sociale del tutto particolare, poiché metteva in evidenza le confraternite con le loro finalità. Per esempio la confraternita dei fabbri (chiesa di San Lucano), quella dei falegnami (San Giuseppe), quella dei lavoranti di terra cotta in Borgo Tiera (chiesa di Santa Maria Nova in Borgo Tiera), ecc. La sparizione, per mano di Napoleone, di tutte queste confraternite è stato certamente un impoverimento, che l’opera solerte di Attilio Giacobbi, nella ricerca di materiali, e di Mario Dal Mas, per la ricostruzione grafica degli edifici, colma offrendoci un libro molto illustrato, con disegni originali e con un mare di notizie che altrimenti non sarebbero state conosciute. -
Disegni e immagini di Pieve d'Alpago e della sua chiesa. Tra distruzioni, ricostruzioni e restauri. Ediz. illustrata
Questo studio è un approfondimento sotto tre punti di vista. Dapprima si tratta della storia di questo grande edificio, poi c'è l'analisi architettonica, in cui brillano i disegni che l'Autore con grande perizia fa degli elementi essenziali; ed infine c'è la prospettiva di restauro e di conservazione. È una pietra fondamentale per la storia del paese. -
Villa De Manzoni ai Patt di Sedico nella vita bellunese dell'Ottocento
Nel presente volume, man mano che si scorrono le pagine, si percepisce che la Villa è vista come un tutt'uno con il paesaggio e con la storia della Val Belluna. Gli studi condotti hanno rilevato l'importanza di Villa Patt come luogo in cui curiosamente si incrociarono esperienze di diversi personaggi di rilievo in campo storico, artistico e scientifico, legati alla famiglia proprietaria dell'edificio e noti anche oltre l'ambito nazionale. Le immagini all'interno del volume sono numerose, a piena pagina; i tesi scritti sono brevi, di facile lettura, come una lunga didascalia all'immagine, pur offrendo nel contempo, tramite le note, approfondimenti per il lettore interessato a conoscere maggiori informazioni e dettagli sulla Villa De Manzoni ai Patt di Sedico. -
Statuti della comunità di Cadore del 1338-1427. con lo statuto caminese del 1235 e con le addizioni fino al secolo XVIII
Cosa prevedevano le leggi cadorine nel passato in caso che ci fosse stata una violenza su una donna? E se veniva maltrattato un ""mentecatto"""" in famiglia cosa fare? E in caso di ferimento di qualche persona, come veniva punito l'offensore? Domande del genere se ne possono fare molte e a quasi tutte potrebbe rispondere Statuti della Comunità di Cadore Del 1338-1427. L'opera contiene infatti tutte le leggi del Cadore dal 1235 fino al 1700, costituendo pertanto un panorama completo dei """"delitti e delle pene"""" nei nostri paesi nei secoli passati. La parte più impegnativa è quella dedicata ai testi che contengono le varie norme di diritto vigente nel Cadore. Essa è frutto di ricerche e di revisioni. Vengono utilizzati dei documenti che non erano noti e ritrovati in archivi anche esteri, vengono riesaminati sotto diversa luce documenti già noti, sono state corrette forme precedentemente mal interpretate, il tutto per offrire agli studiosi un testo il più autentico possibile di questa legislazione così ampia, così varia e così interessante per noi che amiamo le cose della nostra terra e della sua cultura, coltivata anche in questo caso da ricercatori appassionati."" -
Il nonno racconta. Composizioni sul tema ad opera degli alunni fodomi negli anni 1980-1988. Testo ladino e italiano
Il volume riporta i temi scritti dagli alunni fodomi degli anni 1980-1988 riguardanti vari argomenti come: scuola, alimentazione, giochi, passatempi, guerra... È presente il testo scritto in ladino e la traduzione in italiano. -
Belluno città splendente. Storia, architettura, arte
La Guida è la nuova edizione della ""Guida rossa"""" del 1984. In particolare sono state riviste le introduzioni: storica, architettonica, artistica, che costituiscono un sommario di quello che è da conoscersi sulla Città. È inoltre presente un'abbondante bibliografia (25 pag.), ritenuta cosa essenziale, perché la Guida dovrebbe essere anche uno strumento di studio. Alla descrizione della città vera e propria è stata aggiunta una appendice (28 pagine): """"Nei dintorni. Itinerario alla scoperta delle emergenze artistiche di alcune chiese del territorio comunale"""". La parte centrale è costituita dalla presentazione di 9 settori di Belluno: Piazza del Duomo, dei Martiri, P.zza Santo Stefano, Piazza V. Emanuele II e Via Roma, P.zza Mazzini, P.zza Mercato, Via Mezzaterra, P.zza Santa Maria dei Battuti, Via S. Croce/Porta Rugo. Ci sono inoltre 27 box di approfondimento su Personaggi, Elementi particolari; Chiese scomparse, Enti culturali. Ogni settore è introdotto da una mappa, fanno poi spicco i 41 prospetti degli edifici."" -
Basta una coda
"Mamma posso avere un cane?"""" è questa la domanda cui si trovano di fronte tanti genitori, alla quale è difficile trovare una risposta, perché un cane, si sa, è un enorme impegno, comporta tanti sacrifici e non sempre i bambini che lo domandano ne sono pienamente consapevoli. Il cane, in altre parole, non è un giocattolo, ma un essere vivente che necessita di cure e amore tutti i giorni della sua e della nostra vita. Lorenzo desidera un cane più di ogni altra cosa al mondo. Dopo averlo chiesto più volte ai genitori, decide di rivolgersi a Babbo Natale, scrivendogli come unica richiesta di poter trovare sotto l'albero un vero amico a quattro zampe, certo che almeno lui possa esaudire il suo più grande desiderio. Ma può Babbo Natale regalare un essere vivente al pari di un qualsiasi giocattolo? Età di lettura: da 6 anni." -
Sogni. Un portale verso l'eternità
L'autrice ci rivela la nostra predisposizione naturale alla sensitività, il modo in cui alcuni messaggi onirici influenzano la nostra vita e come possiamo utilizzarli positivamente grazie ad alcuni esercizi pratici.