Sfoglia il Catalogo ibs040
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 9521-9540 di 10000 Articoli:
-
La magica busta. Raccolta di racconti
"'La magica busta' è come il film di Natale che la famiglia intera può guardare accoccolata sul divano, con le luci dell'albero a illuminare fiocamente la stanza creando un'atmosfera magica. Questa magica busta contiene al suo interno piccole storie da tirar fuori una alla volta e che possono essere lette da tutti, grandi e bambini, con le musiche di Natale a far da sottofondo. Storie che vi faranno sorridere, commuovere, ma che alla fine vi lasceranno nel cuore la consapevolezza che in fondo in fondo l'essere umano... ha sempre dentro di sé una parte buona!"""" (Dall'Introduzione dell'autore)" -
«Abbiamo confessato che non c'è in nessun altro salvezza vera». Dai martiri di Ceuta al «secolo del martirio»
"La storia delle origini francescane in Calabria è stata inaugurata da un avvenimento tanto interessante quanto controverso: il martirio subìto nel 1227 a Ceuta, in Marocco, da alcuni frati capeggiati dal celebre san Daniele da Belvedere. Il fatto, studiato a partire dalle fonti a disposizione e inserito nel suo specifico contesto storico, rivela profonde connessioni con la storia del Francescanesimo, non solo calabrese, in modo particolare nei suoi rapporti con il mondo musulmano. Una vicenda che può dirsi """"esemplare"""" sotto vari aspetti. Fra Giovanni Aitollo, con ottima capacità di sintesi e serietà di metodo, di tale vicenda ne descrive le dinamiche, suddividendo l'analisi in tre sezioni che, partendo dal periodo coevo della fondazione dell'Ordine dei Frati Minori a oggi, dimostrano la centralità del martirio nella vocazione missionaria del Francescanesimo."""" (Dalla Prefazione di Pasquale Triulcio)" -
Un giorno ancora
Marina, una giovane donna con una vita apparentemente perfetta, è vittima una sera tornando verso casa di un pirata della strada. Si risveglierà in ospedale scoprendo con grande dolore di essere rimasta in coma per molto tempo. In questo lungo periodo, mentre la sua vita restava in sospeso, quella delle persone che ama si è trasformata, ha affrontato cambiamenti con cui ora lei si trova a dover fare i conti. Saprà Marina destreggiarsi in questa sua nuova situazione? Riuscirà a rispondere alle molte domande a cui ora non può più negare una risposta? Il risveglio nella sua nuova vita la costringerà a guardare in faccia le sue paure, prendere in mano il suo presente per affrontare il futuro, non senza sofferenza e scelte difficili, necessarie alla sua crescita come madre, figlia, moglie e altro ancora. ""Solo di una cosa sento di avere la certezza assoluta, solo di una cosa il mio cuore è sicuro come del sole che sorge ogni nuovo giorno: l'amore per lei, il bisogno di sentirne la presenza, la voglia di vederla, ascoltarla, toccarla e innamorarmene ogni volta che la sua voce richiama quel nome profetico che ogni donna custodisce in fondo al cuore. Mamma..."""""" -
L' imperativo è vivere
"Un giorno sentii un comando dentro di me che diceva: 'Tu devi vivere... e devi essere anche felice, perché io lo voglio...' Fu così che io raccolsi le mie più belle poesie e composi questa silloge intitolata 'L'imperativo è vivere', dove il comando di Dio si esterna nell'amore verso tutto ciò che è vita... Vorrei comunicare, a chi leggerà queste poesie, quanta forza può dare all'esistenza la possibilità d'amore, se solo riusciamo a guardarci negli occhi e raccogliamo l'umile generosità della natura che vive intorno a noi."""" (dall'Introduzione dell'autrice" -
Voci dall'ombra
"La silloge della poetessa Paola Sireni è un percorso interiore che si divide in due parti: la prima dal 1990 al 1999, la seconda dal 2000 al 2015.Nella prima parte affiorano momenti di pausa, di riflessione, per rivedere la propria psiche, trasformando ciò che ricava in versi armoniosi. L'Io narrante, consapevole che la vita consiste in un continuo riequilibrio, ricerca, con puntuale attenzione, il suo inconscio e ciò che esso le suggerisce. [...]"""" (Dalla Prefazione di Natina Pizzi)" -
Dedicato ai Calabresi e forse utile a tutti gli Italiani
"Questo piccolo libretto è rivolto a tutti noi calabresi non perché abbia la pretesa di insegnare qualcosa, ma solo per un invito a riflettere sulle condizioni in cui versa il nostro territorio; le pagine che seguono vogliono mettere in evidenza le cause che le hanno determinate e la disattenzione e disaffezione dei politici verso la Calabria; disattenzione che, iniziata già dai primi decenni dopo la proclamazione del Regno d'Italia (1861) continua ancora. Questo modestissimo lavoro non ha lo scopo di fare o suscitare polemiche su quello che è stato e su quello che è, ma ha il solo scopo di invitare tutti noi dal bracciante al contadino e al proprietario terriero, dall'impiegato all'insegnante, dal povero al ricco, dal giovane al meno giovane, dal politico al privato a riappropriarci della nostra dignità, della dignità di cittadini dello Stato con doveri e diritti pari a quelli di tutti gli altri italiani..."""" (Dall'introduzione dell'autrice)" -
Inchiostro e bignè
Un uomo anziano, forse negli ultimi giorni che gli sono concessi, si trova a ricordare il proprio passato: ne deforma ogni piccolo momento così da fare della sua vita una storia incredibile, ricca e, da buon scrittore, accompagnata dalla necessità di essere raccontata attraverso l'inchiostro. Quel che è dato fare al lettore è seguire il flusso di parole, ricordi evita del vecchio, irriverente, a tratti surreale ma assolutamente autentica. -
Don Demetrio Fortugno. Una vita a Gallico
Queste pagine ripercorrono la vita e la storia di un uomo, che prima di qualsiasi altra cosa è stato sacerdote a Gallico. Le pagine che il lettore avrà la fortuna di scorrere di seguito sono anche il racconto di cinquant'anni di vita gallicese. Pagine ricche di volti, di storia, della luce di uno degli angoli più belli della nostra Calabria, intrisa di grandi contraddizioni, ma anche di altrettanto grandi slanci di umanità, di bellezza, di generosità e di quella santità tipica della nostra terra. Possano mettere nel lettore quella sana curiosità di chi intende capire cosa avviene dentro la vita di chi ha avuto la capacità di saper ascoltare la voce del Signore nel suo intimo per poi seguirla nella sua vita. -
L' arte del gioco in una vita (la mia)
Angelica accompagna il lettore e consiglia come superare queste difficoltà usandosi, donandosi come esempio a chiunque abbia bisogno; e chiunque attraversi queste difficoltà può trovare in Angelica un esempio e la prova di come si possano superare semplicemente iniziando a giocare; e quel gioco difficile, grazie a lei, non sembra così impossibile. [...] Dalla prefazione di Andrea Giordano ""Avevo il telefono in una mano e i numeri nell'altra. Ero arrivata a un bivio nella mia vita, il più importante fino ad allora, volevo farlo, e iniziai a prendere coraggio e responsabilità e feci il primo numero, augurandomi che non rispondesse nessuno, e così accadde, via per tutti e cinque i numeri, fatto anche l'ultimo riagganciai, quasi sospirando con tanto sollievo, in fondo il mio dovere lo avevo fatto. Non mi aveva risposto nessuno, ma io li avevo chiamati. Tornai sul divano, quando dopo neppure dieci minuti, squillò nuovamente il telefono. Risposi con voce annoiata, pensando che fosse mia sorella per controllare che avessi chiamato. 'Pronto?'""""."" -
Settembre viterbese
Quando se ne parla, è facile sentire un: ""però, carina Viterbo, eh?"""". Al capoluogo della Tuscia si associa insomma l'idea di una città graziosa, attraente, interessante, ricca di storia. Ma vista dall'interno essa può risultare anche una città miopie, autoreferenziale, ripiegata sulle proprie tradizioni ed incapace di aprirsi e trasformarsi. """"Settembre viterbese"""" è un noir che posa uno sguardo critico su una realtà sociale: lo fa immaginando una scia di fatti sanguinosi, che incrociano e scuotono la biografia del protagonista, mettendo in discussione tutta la sua vita. La soluzione della sequenza di delitti coinciderà allora con una soluzione esistenziale."" -
Semantica di un sentimento. Viaggio nelle terre dell'amore
Cos'è l'amore? Onestamente non saprei, confessa Luciano Armeli. Sembra così porre fine alla disputa semantico-filosofica, prima di dare fuoco alle polveri di questa dirompente, intensa prova d'autore, ricca di virtù poetiche e sentimentali, autentica cornucopia di preziosità letterarie, liriche e narrative, pozzo di San Patrizio di ragionamenti, lettere e confessioni, di occasioni d'oro per ritirarsi in... preghiera nell'isola che è già l'Isola da lui abitata, dove porre mano al bisturi che seziona e indaga le pene dell'Inferno (o dell'Amore?) e scava, fino a raggiungerne il fondo, fino a ottenere la remissione dei peccati e l'accesso al Paradiso terrestre: l'Amore. [...] (Dalla Prefazione di Ornella Fanzone) -
In-frazioni di vita (un'età)
"Atz nel suo versificare non lascia nulla al caso. Ogni parola, anzi ogni grafema è studiato e organizzato nel modo da lui scelto. Una ricercatezza che si confà con il suo essere poeta che mai perde di vista la significanza, allontanandosi da banalità e omologazioni. Un percorso compositivo ben strutturato, dunque, che scorre come un fiume, accelera e rallenta il suo corso in base alla pendenza del suo letto e nella sua fluvialità si ingrossa."""" (Dalla Prefazione di Irene Piras)" -
Storie diverse. Di tante, una: la vita
Amore, un sentimento che genera altro amore, da cui può nascere però odio, tradimento, vendetta. È una finestra aperta da cui si vede un mondo beato; è una fiamma ardente sempre più viva, ma se si spegne, si rimane nell'oscurità più assoluta, nell'angoscia più amara fino all'annientamento. L'amore ha bisogno di cura, di essere alimentato, si deve rendere la sua fiamma sempre più ardente, accesa, viva, in modo che possa al meglio rischiarare i cuori e la vita. La vita è tutto ciò che ci succede: il quotidiano. Siamo tutti noi messi insieme. È gioia e dolori elargiti in quantità di cui bisogna saper cogliere e accettare. C'è donata la vita, quindi, restituiamo amore e dolcezza con lo stesso intenso amore da cui è giunta. -
Il freddo del giorno
In un universo in fiamme la pazzia sta valicando i sentieri della salvezza. Una voragine nel mezzo si apre e divora il nulla dei tuoi giorni. Scorre dell'acqua ai tuoi piedi ma se la tocchi diventa nuovamente sangue. Suono dopo suono e passo dopo passo avanza la melodia del passato. Senti urti continui e dolore ad ogni schianto, come se fossi tu a collassare e non il mondo. -
Marinaio di sogni
"Solide e ben strutturate appaiono le corrispondenze formali e sostanziali del testo, che si allarga o si restringe, secondo le evidenti ragioni dell'ispirazione, ma sempre conserva un rimando costante a immagini e metafore, lucidamente variate e ritmicamente congiunte da un comune afflato verbale, oltre che sentimentale. La poesia si allea così, profondamente, alla tensione dell'uomo, del poeta a creare quell'armonia, che non sempre la vita concede e che solo il soffio divino della parola consente di raggiungere."""" (Dalla Prefazione di Francesco D'Episcopo)" -
La vergine della soglia
Calabria 1946, in un piccolo paese dell'entroterra, Nina, una giovane ragazza dal raro fascino, possiede misteriose capacità taumaturgiche che sembrano legate ai sogni incubatori, un lontanissimo rituale greco che consisteva nell'addormentarsi in luoghi sacri per poi ottenere in sogno guarigioni miracolose su intercessione di santi o eroi. Sono gli anni dell'immediato dopoguerra e la popolazione è occupata a riorganizzarsi, dopo i lutti e le ferite ancora aperte. Ci sono grandi cambiamenti in atto, ci sarà un referendum per scegliere quale forma di governo avrà in futuro l'Italia e tutti, anche le donne per la prima volta, sono chiamati a votare. Intanto le secolari apparizioni di una croce aurea, donata dall'imperatore Costantino e da sua madre Elena all'antica basilica di San Pietro di Roma e trafugata nell'846 d.C., destano la curiosità di due studiosi italiani. Un'antica epigrafe vuole che nella croce siano state conservate alcune gocce del sangue di Cristo. Le ricerche dei due studiosi finiranno per intrecciarsi con la storia di Nina, realtà e leggenda si fonderanno donando un epilogo sorprendente. -
Dentro me stesso
La poesia di Renato Di Pane si pone subito all'attenzione del lettore per la fluidità delle sue parole e la delicatezza delle immagini. La sua voce fluisce in modo armonico e libero, mentre riesce a toccare le più profonde sfere dell'essere, in un crescendo ricco di pathos, che ritroviamo, per esempio, nella lirica ""Dentro me stesso"""": Le stelle sembrano cadere / ancora adesso che guardo il cielo / cercando il ricordo di un passato, / un solo attimo in cui guardando / dentro me stesso / ho visto chi veramente ero / e chi davvero sarei stato. (Dalla prefazione di Domenico Venuti)"" -
La vacanza dell'avvocato
Giovanni Rinaldi, noto avvocato penalista, accetta di trascorrere qualche giorno di vacanza all'Argentario in compagnia dell'amico e collega Carlo Corvo e della moglie di lui Anna Germani. Durante il viaggio, sullo yacht di Carlo si verificano alcuni misteriosi e sconcertanti episodi e si consuma addirittura un delitto. Giovanni, grazie all'aiuto del maresciallo in pensione Riccardo Vento, risolverà l'enigma e farà luce sui retroscena che chiariscono il movente e la dinamica del crimine. -
Sogni incantati
"Achille Concerto si confronta, con la dimestichezza di chi è uso ad accostarsi a «quella zona dove sogno e realtà diventano indistinguibili», con l'universo simbolico delle fiabe, alterandolo, disomogeneizzandolo, sconvolgendolo, introducendo sfumature e contraddizioni, modificando demarcatori iniziali e conclusivi, gettando un ponte tra Vero e Falso, Bene e Male. E suggerendo, neppure tanto tra le righe, imperativi di carattere etico volti a svelare e comprendere il reale nella dimensione dell'impegno e della fiducia nella possibile e urgente costruzione di un nuovo Umanismo"""". (Dalla Prefazione di Maria Luisa Neri)" -
Libera di inseguire la luce chiara delle stelle
Irene, una bellissima psicologa di quarantatré anni, scompare nel nulla abbandonando improvvisamente amiche, amore, lavoro e città. Le ricerche per ritrovarla svelano tutta la fragilità di una donna stupenda ma anche troppo sensibile per affrontare da sola la meschinità di una società mai diventata sua. Solo una cosa è capace di farla stare bene ed è racchiusa in piccole cartine di stagnola. Non giudicatela, siamo stati noi a darle un mondo così sbagliato...