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La politica a Brindisi negli anni della svolta industrialista. «Dalla chiusura a sinistra» alle amministrazioni di centro-sinistra
A dieci anni dalla posa della prima pietra della Montecatini, del marzo 1959, molti esponenti della classe dirigente politica ed istituzionale si erano confrontati sulla grande trasformazione che aveva interessato la realtà brindisina alla fine degli anni '60. La politica dei «poli» non aveva dato i risultati previsti. Si sottolineava che se pure in una disordinata ricostruzione urbanistica, la città aveva assunto un volto nuovo; il modello di sviluppo avviato, pure con tutti i suoi limiti, aveva assolto al compito di creare a Brindisi una vasta occupazione e di promuovere un diffuso benessere. Queste pagine raccontano alcune vicende legate alla politica nella città di Brindisi dalla fine degli anni '50 al '70, del confronto ideologico, politico e programmatico; dalla ""chiusura a sinistra"""" alla costituzione della prima giunta di centro-sinistra, alle scelte e alle realizzazioni compiute dalle amministrazioni in quegli anni, alle riflessioni critiche che ne erano seguite."" -
L' almanacco di Qui Brindisi 2013. I fatti e le immagini di un anno di cronaca
Abbiamo salutato senza alcun rimpianto il 2012. Nella nostra mente è ancora vivo il ricordo del terribile e criminale gesto di follia consumato il 19 maggio vicino ai cancelli dell'istituto professionale ""Morvillo Falcone"""", nei pressi del Tribunale. Quelle immagini, il volto bello, pulito e sorridente di Melissa Bassi, la giovane vita spezzata da quella mano criminale, e le sofferenze delle sue compagne rimaste ferite nell'attentato, segneranno per sempre la memoria del 2012. Ci conforta la immensa mobilitazione popolare spontanea che seguì immediatamente all'attentato. In migliaia, venti, trentamila forse anche di più, le persone che scesero per le strade e si raccolsero intorno a Piazza della Vittoria per esprimere lo sdegno di una città, di una provincia colpita nel più profondo dei suoi sentimenti. Soprattutto giovani, perché giovane era la vita spezzata, e attraverso il sangue dei giovani il folle attentatore voleva lanciare il suo messaggio di morte."" -
Musica movimento emozione. Sistema Biodanza Rolando Toro. Prevenzione e supporto per alcune patologie e malattie
Il saggio esalta l'influsso benefico della musica e della danza sullo stato di salute di ogni essere umano. Il sistema Biodanza creato dall'antropologo Rolando Toro, a cui si fa riferimento nel testo, dimostra come le emozioni, scaturite danzando liberamente da soli, in coppia o in gruppo, interagiscano su corpo, mente, anima apportando benessere e quindi offrendo una migliore resistenza alla malattia. Il contenuto del saggio è diviso in due parti: nella prima parte sono affrontate alcune patologie e malattie, come si manifestano e le conseguenze psicofisiche sulla persona che ne è affetta. Si è ritenuto opportuno segnalare l'efficacia della Biodanza come metodo di prevenzione e supporto evidenziando che essa non sostituisce la terapia farmacologica convenzionale; nella seconda parte sono trattate le tematiche della Biodanza come metodo per il benessere che, attraverso musica, movimento, incontro, stimola il piacere di vivere, induce a una migliore conoscenza ed amore del proprio corpo e favorisce l'integrazione con se stessi, con la specie e con l'universo. Grande protagonista dell'opera è l'Amore, forza universale che illumina, nutre e guarisce. -
L' immagine della donna nell'arte del 3° millennio-The image of the woman in the 3rd millennium art. Ediz. illustrata
Si affronta la tematica su un livello propriamente iconografico, attraverso la produzione di 10 artisti contemporanei, 5 donne e 5 uomini, alle prese con un soggetto consolidato nella tradizione artistica sin dagli albori delle civiltà (dalla Venere di Milo a Ilaria del Carretto, dalla Venere di Giorgione all'Olympia di Manet e così via) e che persiste nella nostra epoca in gran parte delle creazioni dell'arte visiva e non v'è dubbio che perdurerà. La mostra propone al contempo uno sguardo panoramico sull'operatività artistica nel Terzo Millennio, nelle molteplici ricerche estetiche correnti: nel campo della pittura e della scultura, informale e figurativa, della videoart e della fotografia artistica. Gli artiti: A testimoniare le trasposizioni del tema, dedicato in diverse sfaccettature alla figura muliebre, e parallelamente gli sviluppi dei linguaggi e delle procedure artistiche attuali saranno dieci autori: Biondi (Italia), Casaluce-Geiger (Italia - Austria), Aspassio Haronitaki (Grecia - Francia), Debora Hirsch (Brasile), Cinthya Karalla (USA), Milot (Albania), Carlos Puente (Spagna), Tetsuro Shimitzu (Giappone), Sophia Vari (Grecia), Cui Xiuwen (Cina). -
Uccio Biondi. Da terra mia a monne terranee. Un percorso antologico 1973-2006
Tutti i ritratti hanno una struttura di base costante. Il punto di partenza è il formato della tavola, il suo spazio rettangolare definito nelle sue dimensioni. Su di esso l'artista organizza la composizione secondo una ripartizione geometrica sostanzialmente regolare, basata sulle ortogonali. Una ripartizione che divide in due, tre o quattro zone, dimensionalmente variabili lo spazio della tavola, una riservata all'immagine femminile ritratta mentre le altre sono costituite da ampie campiture cromatiche o da altri elementi, per lo più iscrizioni di vario genere (prevalentemente con caratteri a stampa). Al di là della legge aurea dell'equilibrio compositivo è evidente che tra le varie parti v'è una relazione di tipo semantico, una relazione probabilmente non immediatamente intellegibile. -
Albania & Terra di Brindisi. 22 artisti della nuova generazione. Ediz. illustrata
La manifestazione inedita ed allestita in questa prima edizione 2006 in esclusiva per la Provincia di Brindisi si prefigge di rafforzare l'unione tra i popoli delle due sponde attraverso la valorizzazione e la promozione delle espressioni artistiche giovanili. L'esposizione presenta al pubblico le opere di ventidue artisti, eseguite con diversi e tra i più aggiornati media delle arti visive contemporanee, dalla pittura e la scultura alla fotografia, dai video alle istallazioni. La selezione ha coinvolto giovani artisti, ovvero di un età compresa tra i 21 e non oltre i 39 anni (1984-1967), di nazionalità albanese e originari della provincia di Brindisi. Gli artisti che esporranno le loro produzioni più recenti sono: Alessandra Abbruzzese, Massimiliano Alioto, Stefano Bramato, Albert Brahaj, Paolo Cervino, Lubjana Dashi, Jona Dividi, Antonio Fiorini, Semira Forte, Besa Islami, Carlo Leo, Vladimir Llakaj, Raffaella Marti, Krida Metalla, Milot Alfred Mirashi, Alkan Nallbani, Andi Nallbani, Parlind Prelashy, Antonia Giuse Sanasi, Giuseppe Scarciglia, Francesca Speranza, Elvirest Tikvina. -
Artisti salentini dell'otto e novecento. La collezione del museo provinciale di lecce. Ediz. illustrata
La collezione di opere d'arte pittorica e scultorea del Museo provinciale ""Sigismondo Castromediano"""" di Lecce. Lineamenti delle vicende storico artistiche nel Salento tra XIX e XX secolo. Il catalogo delle opere. Le biografie degli artisti."" -
Arte in terra d'Otranto tra otto e novecento. Catalogo della mostra (Lecce, 9 dicembre 2007 - 31 marzo 2008). Ediz. illustrata
Mostra retrospettiva della produzione artistica nella provincia di Terra d'Otranto tra XIX e XX secolo. Il catalogo delle opere. Le biografie degli artisti. -
Stefano Zuech (1877-1968). Il volto il mito il sacro. Catalogo della mostra (Rovereto, 2 luglio-18 settembre 2016)
Alla vigilia dei 140 anni dalla nascita questo catalogo e una mostra, prima monografica dedicata a Stefano Zuech, tributa il doveroso e tardivo omaggio che il Trentino rende allo scultore dopo averlo a lungo misconosciuto. È molto trentina e molto europea la figura di Stefano Zuech, per le caratteristiche che lo accomunano a molti suoi conterranei. Zuech forma la propria arte a Vienna e a Roma; è partecipe attivo di una cerchia di artisti amici che hanno segnato i primi anni del nostro Novecento: legati al territorio, ma anche aperti da un lato alla Mitteleuropa e dall'altra al mondo classico e latino. Si colloca a buon titolo fra gli artisti migliori di quel felice periodo della nostra arte. Le ricerche e gli studi che hanno accompagnato la genesi della mostra hanno riportato alla luce i momenti di lusinghiera attenzione riservati dalla critica alla sua scultura, ma anche gli anni in cui, nella sua lunga vita, questa attenzione è andata sfumando. I saggi contenuti in questo catalogo indagano da molteplici prospettive i vari aspetti della sua arte e rendono ora giustizia a questo personaggio esemplare della sua generazione e della sua Terra. -
Annuario trentino della birra
La galassia dei birrifici artigianali trentini è in continua espansione. Tra birrifici, beer firm e brew pub, questo libro ne conta 27 e altrettanti sono i piccoli ritratti dei mastri birrai o degli imprenditori che li governano. 116 sono le birre presentate con una scheda dettagliata e altre ancora sono citate o descritte almeno sommariamente. Nelle prime pagine si spiegano gli stili brassicoli preferiti dai mastri birrai trentini e si illustrano le fasi essenziali della produzione di una birra artigianale. In chiusura, viene fornita una prima analisi quantitativa del fenomeno, con dati e grafici illustrativi. -
Annuario trentino 2017
Dati e informazioni che forniscono uno spaccato sempre aggiornato della complessità e dell'evoluzione della società trentina: le Istituzioni, la Società civile, il Territorio. -
Annuario trentino 2018
L'opera raccoglie e ordina una enorme quantità di dati e informazioni che forniscono uno spaccato sempre aggiornato della complessità e dell'evoluzione della società trentina nei suoi vari aspetti. -
Annuario Trentino 2019
L'opera raccoglie e ordina una enorme quantità di dati e informazioni che forniscono uno spaccato aggiornato della società trentina nei suoi vari aspetti. -
L' amore immaginato, cantato alla luna
"'L'amore immaginato, cantato alla luna' è un titolo nato qualche anno fa, una sera che guardavo la dama pallida nel cielo, come facevo da sempre, quasi fosse un gesto rassicurante e consueto, che compivo prima di andare a dormire. Devo averla guardata troppo a lungo, devo averle posto qualche domanda, deve avermi ascoltata, perché dopo quella notte ho ritrovato la parole perdute, quelle che per tutta la vita avevo cercato, pur avendone in quantità spropositata, così tante da prestarne e regalarne anche agli altri. [...]"""" (Dall'introduzione dell'autrice)" -
Pampòglie
"Queste 'pampòglie' sono davvero delle 'foglie secche': nel loro scricchiolio sta un tempo che non è più, sta la nostalgia dell'infanzia e del vivere semplice persi irrimediabilmente e negati da supercellulari che hanno sostituito la magia dell'incontro con la freddezza della digitazione, grazie a cui non senti più il tono e il suono della voce, più non leggi le emozioni tradite da un aggrottamento improvviso delle sopracciglia e dai riflessi della timidezza, del rancore, della delusione, della gioia e di tutta quella marea di sensazioni umane che ci ha reso umani un tempo. [...]"""" (Dalla prefazione di Carmine Torchia)" -
Nel segno dei gemelli
"Colomba e Miriam sono due bambine nate nello stesso anno, mese e giorno, anzi a pochi minuti di distanza l'una dall'altra. Ma sono gemelle solo per questa coincidenza perché hanno visto la luce in due città lontane e da due madri diverse. L'autrice però le trasforma simbioticamente quasi in due gemelle di sangue per gli incredibili eventi che nella loro lunga vita ora le avvicina e ora le allontana, fino al ricongiungimento finale nella loro tarda e travagliata esistenza."""" (dalla prefazione di Franco Zapolla)" -
Nino Ferraù. Un intellettuale. La sua anima. La sua epoca
L'universo poetico di Nino Ferraù, quale è venuto espandendosi attraverso la sapiente vicenda editoriale delle sillogi postume - da ""Orme di viandante"""" (1985) a """"Mosaico di luci"""" (2010) - ruota intorno ad alcuni nuclei dominanti, risolti e variati inesauribilmente nell'evolversi e intrecciarsi di molteplici tensioni liriche: il rapporto col divino, la riflessione sul mistero della poesia e sul ruolo del poeta, l'amore, gli affetti familiari, tematiche sempre sorrette da una volontà, estremamente lucida e nutrita di forti istanze etiche, che il poeta ha maturato in funzione di un generoso e coerente chiarimento delle molteplici coordinate della propria poetica, contestualmente al divenire di una scrittura sempre attenta alla comprensione di tutti i colori del mondo e di ogni vibrazione interiore. [...] Articolato in cinque sezioni, il volume tenta di circoscrivere parte della parabola umana e artistica dell'aedo di Galati Mamertino che, a distanza di più di trent'anni dalla morte, rimane un maestro e punto di riferimento per tutti coloro i quali continuano a credere nella forza di rigenerazione della cultura e nella perenne universalità della poesia."" -
Le fragili imperfette geometrie
"Riconcilia con la poesia, questa silloge di Rodolfo Vettorello, poesia i cui limiti non sembrano ancora definiti, poesia che sembra talvolta avere varcato la soglia verso la meta definitiva ma che poi improvvisamente riparte verso nuove non prevedibili mete. Nelle sessanta liriche che compongono la raccolta, si può leggere il percorso della poesia di ogni tempo. Il poeta appare come un privilegiato viaggiatore che coglie, in un immaginario prato ai limiti di un bosco, piante e fiori di ogni parte della terra, ne inspira gli effluvi, ne coglie i colori e attraverso gli occhi trasferisce tutto nella mente e nel cuore, restituendoli in poesia. In queste liriche, quando il poeta si inoltra nel bosco, oltre i limiti del prato, i raggi che tralucono tra il fogliame sono le più alte voci della poesia classica e contemporanea che Vettorello riesce a legare tra loro attraverso relazioni motiviche trasversali"""" (Dalla Nota critica di Stefano Mangione)." -
Alla fine del giorno
Nota critica di Stefano Mangione Attraverso una galleria di città, di paesi, di borghi, di marine, di agglomerati, di edifici, di piazze, di vie, di monumenti, emerge la storia, si rinnova la tradizione, che non è folklore, ma cultura e civiltà, si costruisce un complesso unitario che, dalle cose e dai luoghi, si trasferisce agli uomini, anche come persone singole, nella sfera del presente e della memoria, con la loro carica di affetti e di affinità, sia nell'esaltazione che nel compianto. La poesia con espressione chiara coglie il significato profondo di ciò ""che ditta dentro"""" e la coincidenza delle anime delle cose e dell'uomo."" -
La mamma di qua e la mamma di là. Per un bambino, uno qualsiasi, per un figlio, uno qualsiasi, per i colori di tutti
"L'autore riesce ad assorbire il lettore, che diviene padre, madre e figlio, in un percorso gioioso ma ad ostacoli di carattere umano e sociale. Le maggiori attenzioni del narratore sono dedicate ai bambini. I loro silenzi e i loro gemiti, le sofferenze e i sorrisi, i loro gesti e il loro fascino, la fame e il bisogno di essere amati commuovono con una descrizione semplice, fiabesca, simbolica, onirica, nonché realisticamente drammatica e irrompente nell'animo di chi legge. L'infanzia è la vera protagonista di quest'opera delicata e poetica nella quale Carlo Maria Marchi ha usato i tre colori della sua famiglia per dipingere l'affresco ideale della bellezza e della fragilità delle famiglie di tutto il mondo"""". (Dalla Prefazione di Patrizia Modafferi)"