Sfoglia il Catalogo ibs040
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 1181-1200 di 10000 Articoli:
-
Il museo della pioggia e altre realtà aumentate
Un lavoro in due parti. La prima di realtà cosiddetta aumentata, anzi storpiata e rivoltata, che diventa surreale, maltrattata con utensili bruti e cattivi, su temi di oggi tanto diffusi da diventare arnesi frusti da rigattiere. Si parla male di turismo low cost, previsioni del tempo, feste e sagre (della cipolla ripiena, del sedano rosso...), chilometri zero, commercialisti e appalti truccati, tav e animalisti, rievocazioni storiche a tutti i costi. Si ride, ma non c'è niente da ridere. Alla fine si va in montagna con storie per niente aumentate, anzi normali, e dettagli di posti fuorimano, storie di persone senza gloria, un paesaggio che commuove nella sua modesta bellezza, anziani che raccontano e giovani che mettono insieme hitech e tradizione per inventarsi una vita decente, anzi soddisfacente. E iniziative ardite come quella della nuova vita delle baite di Paraloup, in valle Stura, prima base partigiana di Nuto Revelli e compagni. -
Una stanza vuota e altre stanze
Stanze d'appartamento, stanze di lavoro, stanze d'albergo, stanze di amici, stanze immaginarie... Abitiamo quasi sempre una stanza... il vuoto s-confinato nella stanza che riempiamo di azioni colori sentimenti odori... La stanza interiore, interna: la più difficile da abitare. Incessantemente spostiamo, abbattiamo, costruiamo muri. Le mura si impregnano della memoria di quel che è successo nell'abitare il vuoto, restituendone il ricordo. Continuamente apriamo, chiudiamo, costruiamo porte e finestre. La stanza di ognuno ha porte e finestre: esiste sempre la possibilità di vedere, sentire, entrare, uscire; di cogliere un raggio di luce, un bagliore nella propria stanza. -
La povertà che ho incontrato
Incontrare le precarietà e narrarle. Fissare in parole emarginazioni, miseria e sofferenze, comporre in ritratti i tanti volti delle povertà di oggi. Questo è l'obiettivo che si pone l'autrice, a contatto quotidianamente con un'umanità variegata fatta di bambini e adulti, italiani e stranieri. Setting privilegiato è il centro d'ascolto, lo spazio fisico e mentale per ascoltare, accogliere, accompagnare. Ma lo diventano tutti i luoghi in cui s'incontrano i nuovi poveri, le vite di scarto, le oscure miserie, dove si viene a contatto con bisogni materiali e dolori dell'anima: gli atri di una stazione, un supermercato, il campo estivo dei migranti africani della frutta. Narrare diventa un dovere, per dare spazio e visibilità a chi visibilità non ha. -
L' amore per la vita dieci anni dopo il cancro
La narrazione del proprio dolore, della propria malattia, forse non aiuta altri con un dolore simile (ma non uguale) al tuo, con una malattia simile (ma non uguale) alla tua. Ma aiuta sicuramente te. Certo, può essere testimonianza per quelli che non hanno vissuto quello che tu hai vissuto. Certo, può essere compartecipazione con quelli che hanno avuto ciò che tu hai avuto. È comunque affermazione di umanità. È segno lasciato lì, a modo che chi se ne vuole servire, interpretandolo, lo possa fare. È espressione strutturata di un grido: ""Io sono ancora vivo, io voglio vivere ancora!"""". Luciana potrebbe dire che il cancro le ha rubato dieci anni di vita: dai cinquanta ai sessanta. Ma così non è. Il cancro è parte della vita. Tutte le esperienze fanno crescere. Le esperienze insegnano solo a chi riflette su di esse, le ripensa e le usa per il suo futuro. Bisogna fermarsi un poco e ripensarle criticamente. Fermarsi un poco, ecco. Luciana ha preferito sostare e pensare e... ha senso per tutti noi ascoltare ciò che ha pensato, leggendo le pagine in cui ha fermato razionalizzandole quelle sue emozioni."" -
Malignosamente
Andrea, il protagonista, viene obbligato dal diavolo a ripercorre le scelte opache che hanno segnato di fallimenti la sua vita, per svelargli quale diverso sviluppo avrebbe avuto se ai bivi importanti avesse scelto con più coraggio, avesse avuto più amore, avesse accettato con più fiducia le responsabilità. In altre parole, se avesse creduto in un'idea più nobile di umanità. Andrea verrà condotto per mano, in realtà trascinato in catene, di fronte a tre grandi tradimenti del suo passato, una donna che da lui aspettava un figlio, il padre, l'amico più caro. Nella speranza che arrivi a capire, a imparare dagli errori. Ma il diavolo, si sa, fa le pentole e non i coperchi e anche stavolta gli andrà male: poteva andargli altrimenti? -
La protesta di Walter Binni. Una biografia
Il percorso biografico di un protagonista della critica letteraria del Novecento, nel suo intreccio indissolubile con l'impegno politico dagli anni trenta alla fine del secolo, per restituirne i punti di vista, i giudizi , le esperienze, anche attraverso scritti autobiografici inediti. Il titolo del volume è intenzionalmente binniano, in evidente assonanza con un titolo amato dal leopardista-leopardiano, ""pessimista rivoluzionario"""": """"La protesta di Leopardi"""" (1973), e si trattava anche della protesta esistenziale e politica dello scrittore e del critico, intransigente, indignato, inconciliabile. La seconda parte del volume, """"Tracce per una biografia. Lettere a Walter Binni"""" (1931-1997), con la collaborazione di Chiara Scionti, è un montaggio cronologico di lettere di corrispondenti di Binni (Aldo Capitini, Attilio Momigliano, Luigi Russo, Carlo Emilio Gadda, Eugenio Montale, Ignazio Silone, Ferruccio Parri, Carlo Cassola, Eugenio Garin, Lelio Basso, Norberto Bobbio, Sebastiano Timpanaro, Mario Rigoni Stern e tanti altri amici, maestri e compagni): ne risulta un quadro del suo sistema di relazioni, ma anche una narrazione a più voci e a più dimensioni, dai punti di vista degli """"altri"""", che documenta, per tracce e indizi, percorsi significativi della cultura, della politica, della storia italiana del Novecento."" -
Leopardi. Scritti 1834-1837
Inizia con ""Leopardi"""" l'edizione delle opere complete di Walter Binni che segue il criterio della restituzione """"genetica"""" della produzione binniana. A Leopardi è infatti dedicato nel 1934 il primo impegno critico del Binni allievo della Scuola normale superiore di Pisa, quella tesina universitaria di III anno, """"L'ultimo periodo della lirica leopardiana"""", pubblicata postuma nel 2009, che segna l'inizio di una lunga e assidua frequentazione della poesia e della poetica di Leopardi e costituisce il nucleo originario della svolta più significativa nella critica leopardiana del Novecento rappresentata da La nuova poetica leopardiana (1947). Il primo volume raccoglie gli scritti dal 1934 al 1963; il secondo, le Lezioni leopardiane dei corsi universitari 1964-1967, analisi sistematica dell'opera di Leopardi; il terzo (1969-1997), i saggi raccolti in La protesta di Leopardi (1973 e successive edizioni) e le numerose e ripetute """"insistenze"""" degli anni ottanta-novanta."" -
Sul «commentario al pentateuco» stampato a Reggio Calabria nel 1475
Il saggio tratta di un ""Commento al Pentateuco"""" scritto dal rabbino francese Shelomoh ha-Yarchi (Salomone Isaccide) alla fine del XI secolo e stampato in caratteri ebraici mobili il 18 febbraio 1475 a Reggio Calabria dal tipografo ebreo tedesco Avraham Garton. Lo si può considerare, quindi, il primo libro stampato in ebraico che porti la data di pubblicazione."" -
L' educazione sanitaria a scuola. Strumento per la prevenzione delle STI (Infezioni Sessualmente Trasmesse)
Questo volume viene concepito allo scopo di costituire un valido mezzo di informazione non solo per i giovani ma soprattutto per i Docenti e tutto il personale coinvolto a vario titolo nella trasmissione di importanti contenuti, una sorta di guida indispensabile per la conoscenza e la prevenzione di problematiche di carattere sanitario, in primis la trasmissione delle malattie per via sessuale. -
STI. Epidemiologia, fattori di rischio e modalità di intervento
Le Infezioni Sessualmente Trasmettibili (STI) costituiscono ancora oggi uno dei più importanti e seri problemi di salute pubblica in tutto il mondo e ciò non solo per quanto riguarda i paesi in via di sviluppo ma anche quelli industrializzati.Basandosi sui dati forniti periodicamente dall'OMS, questo lavoro si prefigge di indagare su quelli che sono i processi socio-culturali, e non solo, che stanno alla base dell'elevato rischio di contagio delle più importanti infezioni a trasmissione sessuale e di fornire utili informazioni su queste stesse patologie, in modo da colmare le lacune tutt'oggi presenti. -
Guida alle architetture del Novecento in Calabria
La Guida costituisce un primo tentativo di tracciare, in maniera ampia e comprensiva, un quadro delle esperienze architettoniche maturate e realizzate in Calabria dagli inizi del novecento fino ad oggi. L'intenzione che ha mosso gli autori, partendo dalle ricerche del Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana del Dip. di Arte, Scienza e Tecnica del Costruire della Facoltà di Architettura di Reggio Calabria, è stata quella di riconsegnare alla conoscenza di un più vasto pubblico la posizione ed il contributo che la Modernità Architettonica Italiana ha reso in una difficile realtà territoriale. Il volume è stato articolato suddividendo le opere secondo una scansione territoriale delle cinque province, pur conservando un filo cronologico comune: la ricostruzione post terremoto della città di Reggio Calabria dopo il 1908; l'espansione postbellica della Nuova Cosenza; il processo di infrastrutturazione territoriale con l'autostrada Salerno-Reggio Calabria; la realizzazione dei poli universitari a Reggio, Cosenza e Catanzaro, fino ai più recenti fenomeni di riqualificazione urbana che coinvolgono anche i capoluoghi di Crotone e Vibo Valentia. -
L' essenza è nel cuore
Un libro per raccontarsi e raccontare il lutto. Il travaglio interiore che ne segue, il percorso spirituale dell'autrice attraverso la scrittura che con il suo effetto catartico conduce alla comprensione. ""L'autrice, con una rara delicatezza d'animo che rende il libro di gradevolissima lettura, ci fa partecipi di questa fusione tra il suo cuore e quello del padre, che la morte non ha fatto altro che cristallizzare""""."" -
La formazione strumento del cambiamento
La formazione è un elemento indispensabile per l'adeguata preparazione al mondo del lavoro. in questo momento storico risulta ancora più importante programmarla in modo strutturato. Questo manuale si presenta come un'utile guida capace di aiutare a ""centrare gli obiettivi fissati dalla strategia comunitaria per la crescita e l'occupazione"""". Uno strumento per imparare a muoversi all'interno dei centri di formazione professionale."" -
Conflitti tra Stato e Chiesa a Reggio Calabria nel XIX secolo
Il libro, dopo un'attenta analisi della situazione economica e sociale della città di Reggio, ricostruisce i rapporti conflittuali tra clero e classe politica dell'epoca. ""Il Risorgimento è stato opera di una minoranza che dovette vincere la resistenza dell'aristocrazia e dei proprietari terrieri, del ceto popolare che continuava a vedere nella religione il rifugio e la Chiesa? Qual era la sua presenza, il suo impegno, la sua azione?"""". Per rispondere a questo interrogativo l'autore riporta documenti tratti dall'Archivio Storico Arcivescovile, dall'Archivio di Stato, e dalle biblioteche Comunale e Arcivescovile di Reggio Calabria."" -
Lo sposo di marmo
Quale strada scegliere nella vita? Questo romanzo racconta un viaggio, da Reggio Calabria a Firenze, metafora del viaggio interiore che la protagonista decide di intraprendere tra dubbi, paure, emozioni e insicurezze, amori adolescenziali che si tingono di giallo. Ritratto di un'adolescente ribelle che, accettando le sfide che la vita le pone, parte alla ricerca della forza necessaria al raggiungimento della meta finale: conoscere se stessa. -
Il CAI a Reggio Calabria. 80 anni di amore per la montagna
Un libro per gli appassionati della montagna. Una ricostruzione della lunga vita dell'associazione che evidenzia il legame affettivo che, sin dal lontano 1932, si è creato tra un gruppo di pionieri reggini e l'Aspromonte. Attraverso le vicissitudini che il CAI ha vissuto, si ricostruisce la storia di Reggio Calabria, i suoi problemi e le sue potenzialità. E si arriva poi ai nostri giorni, a tutte le iniziative, le pubblicazioni, i progetti, che la Sezione Aspromonte continua a realizzare. Una lettura interessante alla scoperta di tutto ciò che in 80 anni l'associazione ha costruito, sempre con ""spirito di iniziativa, ma soprattutto capacità di cogliere ed adeguarsi al mutare dei tempi, avendo ben presente e fisso l'obiettivo di promuovere, far conoscere e migliorare le condizioni, anche delle popolazioni, della montagna calabrese """", come scrive nella prefazione il presidente generale del CAI, Umberto Martini."" -
Ricordi, nostalgia ed emozioni della mia infanzia
È una raccolta di racconti brevi che riportano alla memoria un mondo scomparso, che negli anni '60 custodiva valori, tradizioni e abitudini non ancora intaccate dalla modernità. Sullo sfondo la moto ceccato 98, prezioso e unico mezzo per tutta la famiglia, la coltivazione del bergamotto e la nuova strada provinciale foriera di nuovi percorsi. Il Paese, fusione di Riparo, Cannavò e Riparo Vecchio fa da sfondo ad una serie di personaggi autentici e ormai introvabili, protagonisti di storie di piccola quotidianità. Uno sguardo semplice e a volte ironico su una realtà dimenticata anche se ancora non troppo lontana in cui ""le privazioni, le ristrettezze non sono vissute con dolore o rabbia, ma come una normale condizione di vita, e l'emanciparsi, il riuscire a tirarsene fuori con dignità ed onestà sono qui testimoniati senza retorica, ma con sincera partecipazione""""."" -
Il «Carducci» tra memoria storica e modernità
Il volume ricostruisce la memoria storica del prestigioso Istituto ""G. Carducci"""" di Reggio Calabria, realizzata attraverso l'utilizzo dei registri personali dei maestri e della documentazione conservata nell'Archivio Storico Comunale e nell'Archivio di Stato. Una ricostruzione oggettiva che valorizza ed evidenzia l'encomiabile lavoro svolto dall'Istituto sin dal 1911, anno della sua nascita, e arriva fino ai nostri giorni. Il libro, oltre ad essere un interessante excursus che va dalla progettazione e costruzione dell'edificio scolastico ai diversi affreschi di vita scolastica e sociale, offre anche materia di studio e riflessione sui rapporti tra scuola e società."" -
S. Elia juniore
Anno del signore 823. L'Italia meridionale è invasa dagli eserciti Agareni. L'impero bizantino è l'unica potenza che si confronta con il nemico saccheggiatore e sanguinario. Si combatte giorno dopo giorno. Anno dopo anno. Ma i Saraceni hanno eserciti enormi, armi mai viste e compiono stragi. In questo clima, a Castrogiovanni (odierna Enna) nasce un bambino straordinario: Giovanni. Fin da piccolo è in perenne contatto con i santi, Dio ed i suoi messaggeri: gli angeli. Prevede il futuro, guarisce chi non potrebbe essere guarito. A circa dieci anni è già conosciuto in tutta la Sicilia. Rapito due volte dagli Agareni, schiavo in Africa si riscatta e nella Città Santa diviene monaco cambiando il nome in Elia. Ma è solo l'inizio della grande avventura di Giovanni in giro per il mondo a profetizzare e a compiere opere straordinarie con Daniele, ragazzo discepolo. Nel 840 sarà ad Alessandria, quindi ad Antiochia e di nuovo in Sicilia attraverso l'Africa, Taormina, Sparta, in Calabria nella Valle delle Saline dove erige una scuola e un monastero, Pentidattilo e Roma, Amalfi, Reggio Calabria, Naupatto, Ellade per morire il 17 agosto 903. Un'opera italo greca, romea e saracena. -
Mihail Speranskij. Un riformista russo di inizio Ottocento
Mihail Speranskij, figlio di un semplice prete di campagna, raggiunse la vetta della piramide statale grazie alla sua eclettica cultura e alle sue formidabili capacità lavorative. Iniziò il cammino di vita sotto Caterina II e la carriera sotto Paolo I. Però ricoprì un ruolo eminente nella vita politica della Russia durante il regno di Alessandro I. Sembrava fosse arrivato il momento di far intraprendere alla Russia la via delle riforme liberali, invece queste aspettative furono deluse. Il rifiuto di Alessandro I di procedere alla riorganizzazione della struttura statale causò l'esilio di Speranskij che di quell'opera d'innovazione era stato il maggiore fautore. In seguito, sotto Nicola I, giocò un altro ruolo importante, cioè quello di codificatore delle leggi. Osannato dai liberali come l'unica speranza della Russia, fu disprezzato dai circoli aristocratici perché considerato un arrivista. Egli era soltanto un sognatore che con il suo progetto di riforme aveva anticipato troppo i tempi: alcune delle sue idee avrebbero trovato realizzazione solo dopo molti decenni. In appendice sono presentati alcuni suoi scritti.