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Case di vita. Sinagoghe e cimiteri in Italia
"Case di vita. Sinagoghe e cimiteri in Italia"""", a cura di Andrea Morpurgo e Amedeo Spagnoletto, è un viaggio alla scoperta dei due luoghi sacri per eccellenza e della loro evoluzione in duemila anni di storia dell’ebraismo italiano. L’architettura delle sinagoghe e dei cimiteri accoglie in sé una molteplicità di risvolti e significati: rivela il complesso rapporto tra una minoranza e una maggioranza nella società italiana; racconta la progressiva costruzione del senso di comunità, i momenti di quotidianità e i riti di passaggio che scandiscono il ciclo della vita e stimola dibattiti ancora aperti sull’esistenza o meno di una architettura “ebraica”. Il volume si arricchisce di numerosi contributi di studiosi di storia ebraica e di storia dell’architettura che, partendo dalle prime attestazioni archeologiche fino ad arrivare alla contemporaneità, dimostrano come sinagoghe e cimiteri siano sempre stati spazi essenziali per la definizione dell’identità ebraica." -
La cucina degli ingredienti magici
Dopo l'improvvisa scomparsa dei genitori, Ginny, una ventiseienne riservatissima e patologicamente timida, abituata a vivere in un suo mondo protetto fra le pareti domestiche, cerca consolazione nella cucina di casa e fra le ricette di famiglia. Da sempre cucinare è per lei una scappatoia quando non riesce a reggere l'angoscia, ma questa volta il profumo corposo e piccante della zuppa della nonna fa apparire in cucina un ospite inatteso: il fantasma della nonna stessa, morta vent'anni prima, che le sussurra una frase sibillina: ""Non permetterglielo!"""" prima di scomparire. Un ammonimento che la mette in allarme... Che cosa non deve permettere? E a chi? Forse alla sorella Amanda che, abituata a organizzare tutto, ha deciso di vendere la casa in cui hanno vissuto i genitori e la sorella fino a quel momento? Ginny non avrebbe mai pensato di doversi trasferire, ma ormai rassegnata all'idea, incomincia a radunare le cose a cui tiene di più e in questa sua ricerca scopre dei segreti sepolti negli angoli più remoti: una lettera della madre nascosta nel camino della camera da letto, fotografie del padre con una donna di cui lei ignora l'identità. Via via più desiderosa di conoscere la verità, pensa di trovarla nelle parole dei suoi cari richiamandone i fantasmi attraverso le ricette da loro ereditate..."" -
Fuga sul Kenya
Nel 1943 tre prigionieri di guerra italiani, Felice Benuzzi, Giovanni Balletto e Vincenzo Barsotti evasero dal campo di prigionia britannico a Nanyuki, in Kenya, al solo scopo di scalare il Monte Kenya. Si erano preparati per mesi, di nascosto, procurandosi con mille espedienti i materiali per costruire ramponi, piccozze, corde. Non avevano carte topografiche e quasi alla cieca attraversarono la foresta equatoriale per giungere ai piedi della montagna. Il triestino Benuzzi era un alpinista esperto, così come il genovese Balletto, mentre il camaiorese Barsotti era alla sua prima esperienza, tant'è che fu costretto a restare al «campo base», quando, stremati e malnutriti, dopo due settimane e varie peripezie, Felice e Giovanni tentarono infine con successo «l'assalto alla vetta» raggiungendo la cima della Punta Lenana (4985 metri). Dopo aver piantato il tricolore, i due si riunirono a Vincenzo e, insieme, fecero ritorno a Nanyuki dove si consegnarono alle autorità. D'altronde non sarebbe stato possibile per loro fuggire: il paese neutrale più vicino era il Mozambico che distava più di mille chilometri. Agli inglesi, comunque, toccò organizzare una spedizione per togliere la bandiera italiana da Punta Lenana, dove aveva orgogliosamente sventolato per alcuni giorni. Questa incredibile avventura venne successivamente raccontata da Benuzzi direttamente in inglese e poi scritta in italiano e pubblicata nel 1947 con il titolo di Fuga sul Kenya . L'edizione francese uscì nel 1950 e nel 1952 finalmente apparve l'edizione inglese col titolo No Picnic on Mount Kenya , il cui straordinario successo garantì nel tempo a questo libro la meritata fama di «classico dell'avventura». -
Dren-giong. Il primo libro di Fosco Maraini e i ricordi dei suoi amici
In occasione del centenario della nascita di Fosco Maraini, la casa editrice Corbaccio ripubblica un volume prezioso, ""Dren-giong. Appunti di un viaggio nell'lmàlaia"""". Si tratta del primo libro di Maraini, uscito nel 1939 per i tipi di Vallecchi e mai più ristampato. Come scrisse allora il giovane Maraini: """"Desidero avvertire i lettori che non ho la minima pretesa di fare della scienza; io vorrei solamente comunicare, in qualche modo, le emozioni vissute da un innamorato della natura nel percorrere alcune valli ricche di sorprendenti bellezze, in quel Sikkim, tra l'Imàlaia e l'India, che i tibetani chiamano appunto Dren-giong: 'Il paese dei frutti'"""". Accompagnato da una cagnetta, Drolmà, a cui dedicherà poi il libro, Maraini cammina, si guarda intorno e grazie alla sua curiosità apre gli occhi su un mondo meraviglioso, esotico, nuovo. Un mondo in cui contano la natura, i popoli, le religioni, l'arte, la bellezza in tutte le sue forme. Un omaggio doveroso, dunque, al grande studioso e """"italiano insigne"""" - come scrive il Dalai Lama nella sua prefazione - a cui si uniscono le testimonianze affettuose della moglie Mieko Maraini e di tanti amici e studiosi che conobbero Fosco Maraini negli ambiti più svariati, dagli orientalisti agli alpinisti, dai poeti ai fotografi, dagli antropologi agli studiosi d'arte e di letteratura, tutti uniti dal desiderio e dall'ambizione di ricostruire nella sua pienezza l'universo Maraini."" -
I ragazzi delle acacie
"I ragazzi della acacie oramai sono cresciuti ma restano sempre gli stessi, aggrappati a quel nuvolo intricato di pruni e felci, una macchia oscura da cui non si vorrebbe mai uscire per restare per sempre ribelli. Tutt'al più il gruppetto di Dogana d'Ortonovo si allontanava per una festa dell'Unità, una scarpinata a Nicola o alla palude di Luni, una passeggiata a Serravalle per la festa di San Rocco. Oppure per andare al mare con le famiglie d'estate a Marinella prendendo l'autobus carichi di pignatte, ombrelloni e fiaschi di acqua e vino. In quell'angolo di confine che apparteneva ad un cerchio magico di persone si muovevano personaggi da fiaba: nonno Maurino col calesse; nonno Rizieri con il ciclomotore 'papera'; l'atletico professor Tonelli che parlava in dialetto; i giocatori della società di calcio 'Coop l'Utilitaria'; il vecchio sindaco Mino Bianchi sulla furgonetta grigio alluminio; il comunista Tavarini, Asdrubale il fornaio, gli scapoloni Diano Baruzzo e, lo zio Vado, che 'cuccavano' le emiliane al mare, i fratelli Bastrai che stavano a guardare chi passava sulla strada e il venditore di bomboloni..."""" (Marco Ferrari)" -
Concorso a cattedre insegnanti. Con esempi delle prove scritte e test commentati
Un repertorio tematico che mette a disposizione conoscenze, informazioni, ipotesi operative per la preparazione all'imminente concorso a cattedre, in una prospettiva aperta e pluralistica ma sempre contestualizzata nel quadro normativo vigente. Scopo del volume è guidare i concorrenti nello studio delle problematiche della scuola dell'autonomia, con atteggiamento critico e interattivo di fronte soprattutto alle innovazioni in atto. Sono proposte tracce operative coerenti con gli argomenti trattati e utili per esercitarsi a completare la preparazione per la prova scritta. -
Puoi guarire il tuo cuore. Come ritrovare la pace dopo un periodo difficile
Un cuore spezzato è anche un cuore aperto. A prescindere dalle circostanze, quando ami qualcuno e il tempo insieme finisce, è naturale soffrire. Il dolore per la perdita di una persona che ami fa parte della vita e del viaggio che essa rappresenta, ma non vale necessariamente lo stesso per la sofferenza. Quando si perde una persona cara, è naturale avere l'impressione di essere privi di energie, ma la verità è che dopo la fine di una relazione, un divorzio o una morte, dentro di te hai ancora la capacità di creare una nuova realtà. Parliamoci chiaro. Quello che ti stiamo chiedendo è di modificare il tuo modo di pensare dopo una perdita: non ti stiamo chiedendo di evitare il dolore del lutto, ma di affrontarlo. Vogliamo che i tuoi pensieri ti portino in un luogo in cui tu possa ricordare la persona cara con amore, senza tristezza o rimpianti. Anche dopo la peggior rottura, il divorzio più difficile e la morte più tragica è possibile farlo. Ciò non significa che dovrai negare o evitare il dolore. Al contrario, dovrai viverlo e poi permettere a una nuova vita di dispiegarsi davanti a te, una vita in cui ti concentrerai sull'amore e non sulla sofferenza. -
Gli intrecci delle migrazioni. Accoglienza e crisi delle politiche di asilo
I temi che il volume affronta sono in particolare: la crisi degli anni 2015- 2017 delle politiche di asilo e protezione internazionale in Europa e in Italia; migrazione come il diritto di ognuno di potersi mettere in movimento per raggiungere un altrove che può essere vicino o lontanissimo; immigrazione e scuola in Italia; immigrazione e religione nel quadro pluralistico odierno delle religioni, che ci pone di fronte a nuove sfide del vivere insieme e dell'incontrarci, ognuno come essere umano portatore di dignità . Gli interventi raccolti in questo libro sono stati presentati in una serie di incontri e seminari condotti nell'anno 2017-2018 e culminati in un seminario dal titolo Gli intrecci delle migrazioni, appuntamento che ha visto la partecipazione di studiosi che si occupano a vario titolo di stranieri e di questioni inerenti le migrazioni. -
La sedia
"La Chaise"""" è una plaquette pubblicata a ridosso del Convegno Internazionale """"Lire, Voir, Penser l'oeuvre de Jean-Philippe Toussaint"""" e della mostra """"Toussaint décoratif"""" che si è tenuta al MADD di Bordeaux nel giugno 2019. La lettura di questo testo, il più breve tra le opere pararomanesques di Jean-Philippe Toussaint, si rivela davvero preziosa - pregevolezza evidenziata anche dal raffinato formato mantenuto nell'edizione italiana - perché è qui che l'autore tratta per la prima volta, in maniera esclusiva, il concetto di creazione nella sua dimensione più intima. La pubblicazione de """"La sedia"""" è dunque un dono per i lettori di Toussaint e un'occasione per coloro che non hanno ancora avuto il loro incontro con questo grande scrittore contemporaneo." -
Il giudizio del sentimento. Emozioni, giudizi morali, natura umana
Gli esseri umani sono primariamente animali morali che riconoscono, valutano, scelgono e agiscono in situazioni rilevanti da un punto di vista morale. Ma qual è la natura della scelta morale? La tesi sviluppata in questo libro è che il riferimento alle emozioni sia determinante per rispondere a questa domanda. ""La moralità - così ha scritto David Hume - è più propriamente sentita che giudicata"""". Utilizzando indicazioni e dati provenienti dalla psicologia e dalle neuroscienze della morale, l'obiettivo di questo libro è spiegare in che modo e perché i dispositivi emotivi possano essere chiamati in causa per dar conto di questa tesi."" -
Autonomia e immaginazione morale. Etica, bioetica e neuroscienze
Il volume intende saldare il concetto di immaginazione morale con quello di autodeterminazione. Anche i dati empirici più recenti di carattere neurofisiologico provano infatti il ruolo della facoltà immaginativa in attività dello spirito quali il giudizio etico, la scelta umana e l'agire, sebbene spesso all'interno di cornici teoriche molto diverse fra loro. L'autrice mostra che è possibile recuperare il valore dell'etica come scienza normativa degli atti umani senza incorrere nell'assolutismo dogmatista o nel relativismo utilitarista, ma riproponendo una nozione di oggettività naturale, quale si ritrova per esempio nell'etica vichiana e, in altra forma, in quella tomista. In questo senso i dati provenienti dalla neuroetica si rivelano particolarmente utili perché forniscono una spiegazione dell'autodeterminazione (ovvero della scelta libera) che - pur nel loro determinismo - indirettamente confutano il relativismo etico e confermano l'esistenza della legge morale naturale. D'altra parte, l'etica delle virtù permette di interpretare i fenomeni neurobiologici in modo coerente con l'autonomia classica che vede nel consenso il nucleo della libertà umana, individuando così nuovi spunti teorici e pratici per la lettura delle principali questioni bioetiche, fra cui la richiesta di eutanasia e il postaborto. -
L' altra critica. La nuova critica della letteratura tra studi culturali, didattica e informatica
La critica letteraria non è sempre esistita e non esisterà per sempre. In questo libro si ricostruiscono le circostanze - culturali, sociali, epistemologiche - che consentirono l'instaurarsi storico della critica letteraria (quale noi l'abbiamo conosciuta) e del concetto stesso di letteratura. In quella fondazione (forse solo ora ci è chiaro) vivevano già i limiti invalicabili della ragione borghese e, prima ancora, quelli della divisione del lavoro e dell'antropologia signorile che su di essa si fonda e che da essa è giustificata e ribadita. Così la crisi attuale (o la fine) della letteratura e della critica letteraria quali noi le abbiamo intese deve essere messa in rapporto con una situazione storico-sociale (e culturale) del tutto inedita, caratterizzata dal trionfo del capitalismo reale su scala globale e però al tempo stesso anche dalla sua interna irresolubile crisi. La cultura di questo assetto catastrofico è la nuova retorica pervasiva e totalitaria dei mass-media (e più precisamente del discorso pubblicitario), è la comunicazione senza informazione e contenuto, è ciò che l'autore definisce (sulla scorta di Steiner) ""la cultura del berlusconismo"""", intrinsecamente opposta al discorso critico ed anzi incompatibile, per sua stessa natura, con ogni critica. Se questa crisi reca con sé il rischio realissimo di una perdita secca di testualità e di senso, essa tuttavia contiene in sé (come tutte le crisi) anche altre possibilità liberatorie, che questo libro cerca di indagare."" -
Russia 1932-34
" È assai significativo che Pajetta scelga di rimettere mano, oltre mezzo secolo dopo, proprio a quei suoi anni in Urss. Eppure nella sua vita avventurosa e perfino eroica non gli sarebbero mancati altri argomenti: l'esilio con la sua straordinaria mamma e il fratello Gaspare ancora bambino, la cospirazione antifascista e il primo arresto a 15 anni, dopo, la Russia, la direzione della Federazione Giovanile Comunista in Francia dal '34 al '36, la partecipazione alla guerra di Spagna a fianco di Luigi Longo, il ripetuto carcere e le ripetute evasioni in Francia, la Resistenza prima in Francia e poi in Italia, la deportazione nel lager nazista di Mauthausen (e anche li la lotta!), il ritorno in Italia e la partecipazione alla Costituente, la costruzione del Partito di massa negli anni del dopoguerra, l'incarico presso il Cominform in rappresentanza del Pci a Belgrado e poi a Bucarest, l'esclusione dal Comitato Centrale nel '51 per la sua amicizia personale con il """"dannato"""" comunista ungherese Rajk, la successiva reintegrazione alI'VIII Congresso del '56, e infine, a partire dal '65, il lavoro politico in giro per il mondo per la Sezione Esteri del Pci, poi dal 71 all'81 la Sezione Emigrazione, per la quale aveva realizzato la prima Conferenza Nazionale per l'Emigrazione del Partito nel 75, etc."""" (Dall'introduzione di Raul Mordenti). Prefazione di Paolo Spriano." -
Supplemento al viaggio di Bouganville
Nell'aprile 1768 aveva soggiornato a Tahiti un barone francese, Louis-Antoine de Bougainville, capitano di vascello della Marina regia e protagonista del primo periplo del mondo compiuto da un francese. Su questo soggiorno nell'isola polinesiana il colto e spegiudicato capitano, allievo del matematico e filosofo illuminista d'Alembert, scrisse le pagine più suggestive di quel ""Viaggio intorno al mondo"""" apparso nel 1771 a Parigi e ricco di importanti conoscenze di carattere cartografico su quelle terre lontane e misteriose. Al fascino di quelle pagine non si sottrasse Denis Diderot (1713-1784), il quale, nonostante fino ad allora si fosse dimostrato critico sulle meraviglie dello stato di natura, dedicò una recensione al Viaggio del capitano francese, per poi, nel 1772, terminare il """"Supplemento al Viaggio di Bougainville"""", oggi riproposto nella cura e nella traduzione di Antonio A. Santucci, studioso gramsciano prematuramente scomparso nel 2004. Il libro - di notevole interesse per lo studio dell'immagine europea del mondo non occidentale - è costruito sotto forma di dialogo e presenta alcune delle problematiche più care a Diderot. """"L'importanza storica dei viaggi in periodo illuministico, l'interesse scientifico per le nuove scoperte geografiche, il problema già affacciatosi con Montaigne di una molteplicità di culture non scandite nel tempo, ma coesistenti nello spazio... Postfazione di Donatello Santarone."" -
Fondamenti di investigazione clinica
L'individuazione di un metodo d'investigazione clinica è oggi, più che un'opportunità, una vera e propria necessità da parte degli esperti dell'ambito psicologico. Infatti, la possibilità di individuare e di seguire delle fasi ben distinte all'interno del processo d'indagine clinica, consente all'esperto di proteggersi da alcuni esiti negativi come l'analisi senza fine e il riduttivismo. A tal proposito, è opportuno ricordare che l'assenza di un procedimento investigativo comporta sia il rischio di rendere l'analisi del mondo psichico del soggetto interminabile, sia il pericolo di ridurre tale analisi accontentandosi di una visione limitata, superficiale e facilmente rintracciabile della realtà mentale osservata. Per tali motivi, appare fondamentale per l'investigatore seguire un ordine logico-razionale nel corso della sua ricerca, evitando di procedere in modo caotico e senza fine o di arrestarsi a una visione parziale e riduttiva dell'oggetto osservato. Caratteristica principale dell'opera è quella di avere un linguaggio chiaro e accessibile, anche riguardo ai temi più ostici della logica, della gnoseologia e dell'antropologia filosofica. I concetti vengono spiegati con esempi e con termini di facile comprensione, pur non rinunciando all'esattezza dei saperi presentati. -
L'infinito. Itinerari filosofici e matematici di un concetto base
"Si presenta spesso il caso che vengano confusi tra di loro [...] i concetti di infinito potenziale e di infinito attuale, malgrado la loro differenza essenziale. [...] Il primo denota una grandezza variabile finita, che cresce al di là di ogni limite finito; il secondo ha come suo significato un quanto costante, fisso in sé, tuttavia posto al di là di ogni grandezza finita. Avviene un'altra frequente confusione con lo scambio tra le due forme dell'infinito attuale, e precisamente quando si mettono insieme il Transfinito e l'Assoluto, mentre questi due concetti sono rigorosamente separati, in quanto il primo è relativo a un infinito [attuale], sì, ma ancora accrescibile, il secondo [a un infinito] non accrescibile e pertanto non determinabile matematicamente."""" (Georg Cantor)" -
Giacomo Matteotti uomo e politico
"[...] Il saggio di Gaetano Arfè che riproponiamo è uno dei pochi ritratti completi della figura e dell'opera di Giacomo Matteotti. Ha il merito di rendere in modo concentrato ma esaustivo le peculiarità del Matteotti politico, l'originalità del suo socialismo, rispetto sia alla vicenda del comunismo, italiano e no, sia però anche alla tradizione del riformismo turatiano. [...] In questa ricerca di una inedita rivoluzione in Occidente, aperta anche a intese con 'ceti non proletari' e con la 'borghesia più sana', Matteotti, come nota acutamente Arfè, ricorda Gramsci. La sua era una concezione politica che, non scevra di 'suggestioni finalistiche', puntava ad essere alternativa sia al sovversivismo bolscevico, sia ad un gradualismo rinunciatario e che 'si accontenta'. [...] Per questa intransigenza, ma anche chiarezza di prospettiva politica, la mano omicida del fascismo si volse, il 10 giugno 1924, proprio contro Giacomo Matteotti e non contro personaggi magari più noti e rappresentativi del socialismo italiano, 'un Maffi o un Turati' come chiosa Arfè. Il nemico più pericoloso era lui. Si può concludere sottolineando che con il suo sacrificio certamente 'nasce l'etica dell'antifascismo', quella 'religione della libertà' che dette all'Italia migliore la possibilità e la dignità di resistere alla lunga notte di quanti 'hanno la forza ma non la ragione'."""" (Dall'introduzione di Fabio Vander)" -
Togliatti il rivoluzionario costituente
In occasione del cinquantesimo anniversario della morte di Palmiro Togliatti, e in un momento nel quale da più parti la Costituzione della Repubblica italiana viene posta in discussione, abbiamo ritenuto opportuno raccogliere in volume le relazioni di Gianpasquale Santomassimo, Gianni Ferrara e Paolo Ciofi al convegno organizzato a Roma l'8 novembre 2013 da Futura Umanità Associazione per la storia e la memoria del Pci sul tema ""Togliatti e la Costituzione della Repubblica democratica fondata sul lavoro"""", della quale il segretario del Partito comunista italiano è stato uno dei principali ideatori ed estensori. In appendice il testo integrale del promemoria di Togliatti sulle questioni del movimento operaio internazionale, passato alla storia come Memoriale di Yalta, redatto dal capo e fondatore del Pci poche ore prima del malore che lo colse nel campo di Artek in Crimea, e che lo portò alla morte il 21 agosto 1964."" -
Il partigiano Colorni e il grande sogno europeo
Eugenio Colorni appartiene a una famiglia della media borghesia ebraica milanese, secondogenito di Alberto Colorni e Clara Pontecorvo. Filosofo, precoce antifascista, dirigente del Centro Interno Socialista, viene arrestato nel settembre del 1938 in seguito alle leggi razziali. le spie dell'Ovra seguono da tempo le attività del ""pericoloso sovversivo"""", che """"per le qualità intellettuali può ritenersi pericoloso per l'ordine pubblico e capace di svolgere in circostanze favorevoli, propaganda contraria alla Nazione e al Regime"""". Figura centrale del panorama culturale italiano e dell'antifascismo, considerato una delle menti più brillanti degli anni '30. In seguito all'arresto viene inviato a Ventotene, a scontare cinque anni di confino, e qui, in quella fucina di pensiero che erano le discussioni con Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi che Eugenio trovò, come anelava nella sua ricerca in altri campi di pensiero, le ragioni per un ribaltamento di visuali generali in politica. Eugenio Colorni diventa un personaggio centrale nell'elaborazione delle tesi europeiste e può essere considerato coautore del Manifesto di Ventotene. Nel 1943 entra nella Resistenza romana per realizzare il suo grande sogno: l'Unione dei popoli europei in un unico stato federato socialista. Il suo sogno si spezza - pochi giorni prima della liberazione di Roma - a Piazza Bologna, dove il 28 maggio viene fermato e gravemente ferito da due militi della brutale Banda Koch. Prefazione di Giorgio Benvenuto."" -
Parigi 1750-1950. Arte e critica d'arte nel centro della modernità
Questo volume ha per oggetto l'evoluzione della critica d'arte in Francia quella degli specialisti come quella dei letterati e scrittori, da Diderot a Stendhal e a Balzac, da Baudelaire a Zola e a Michaux - a fronte del dinamismo eccezionale delle arti visive nei due secoli durante i quali Parigi è stata capitale dell'arte moderna. Il volume è arricchito da due Appendici, riferite l'una all'apporto critico di Diderot e l'altra ad un'opera capitale di Courbet a metà del XIX secolo, e da una Postfazione che si spinge nella direzione degli eventi artistici più recenti e dello stato attuale del ""sistema dell'arte"""".""