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La penna in fondo all'occhio. Esercizi di lettura/scrittura
Perché mai scrittura e lettura debbono rischiare di essere 'separate in casa'? Perché mai il poeta non può anche essere critico? Una delle più attive e interessanti figure della poesia italiana contemporanea, Lino Angiuli, dimostra, con questa raccolta di scritti critici, come la penna e l'occhio non possano che essere complementari ovvero come la creazione letteraria debba naturalmente confrontarsi con le pagine altrui per giungere a una consapevole interlocuzione con il proprio tempo. Il saggio su Gozzano, gli 'esercizi di lettura', le posizioni teoriche e una selezione di prefazioni e postfazioni, distillato di oltre quarant'anni di attività culturale, contribuiscono alla fissazione di alcune idee chiave dell'itinerario di Angiuli, rivelandoci non solo i principali autori di riferimento ma anche un'idea della letteratura come 'tradizione sperimentale' e una concezione della relazione intellettuale come creazione di una sodalità diffusa. Perché le lettere possano essere davvero umane. -
Luigi Fallacara e la fede nella poesia. Commento all'opera poetica 1914-1952
L'itinerario poetico di Luigi Fallacara (Bari 1890-Firenze 1963) è segnato da due date, il 1914 - anno delle sue prime pubblicazioni su ""Lacerba"""" - e il 1952, quando dà alle stampe la sua """"autoantologia"""". Fra questi estremi il poeta ha attraversato tutti i fenomeni culturali del primo Novecento: il maledettismo rimbaudiano-campaniano dell'esperienza lacerbiana, l'illuminato misticismo assisiate, la poesia pura ungarettiana, la """"rinascenza"""" della scrittura cattolica e l'ermetismo nato all'interno del """"Frontespizio"""", la rivista fiorentina che più di tutte segnò la sua attività creativa. Questa monografia, la prima dedicata a Fallacara, ripercorre la sua formazione, la costituzione del suo immaginario (mai del tutto slegato dalle origini pugliesi), l'insieme delle relazioni intellettuali che gli consentirono la partecipazione alle più importanti pagine della storia letteraria novecentesca, e propone una guida alla lettura delle raccolte poetiche di quegli anni con un apparato esegetico adeguato e funzionale."" -
Variazioni di genere. Il petrarchismo di Mary Sidney e Louise Labé
I saggi raccolti nel presente volume sono il risultato di ricerche svolte nell'ambito degli Studi di genere. Mary Sidney, contessa di Pembroke e animatrice del circolo Wilton, traduce il Triumphus Mortis nell'Inghilterra di fine Cinquecento inserendosi a pieno titolo nel petrarchismo femminile pur non optando per la ripresa della forma canzoniere. Già a metà del Cinquecento Louise Labé, con i suoi ventiquattro sonetti a tema amoroso, pur formalmente più vicina al modello aveva fatto propri alcuni dei segni dell'antipetrarchismo francese. A distanza di quattrocento anni la traduzione di Rainer Maria Rilke dei sonetti della poetessa di Lione conferma la forza del petrarchismo femminile e della traduzione come mezzo di sopravvivenza delle opere. -
Aristofane. La commedia della democrazia
Quella di Aristofane è la commedia della democrazia ateniese del V secolo, la comica rappresentazione sulla scena della vita della pòlis: le discussioni e i contrasti sulla pace e la guerra, le tensioni e le lotte tra demagoghi e cavalieri, le questioni e le diverse 'scuole' filosofiche e letterarie, le discriminazioni tra uomini e donne, schiavi e liberi, greci e barbari... Su tutto il poeta dice la sua, cerca il favore del popolo, cerca anche di educarlo, di motivarlo all'azione. E lo fa con grande libertà, a volte rischiando la denuncia, a volte presentando una denuncia lui stesso. È la commedia della democrazia nel senso che è la democrazia a rappresentare la commedia tramite il poeta che se ne fa interprete, ma lo è anche nel senso che è la democrazia ad essere rappresentata. Un grande esercizio di libertà sempre possibile, finché la libertà dura. -
Quando soffia il levante
L'incontro fortuito sulla spiaggia di Polignano di un pugliese emigrato con una donna che sembra emergere dal passato; lo spaesamento spazio-temporale di un lavoratore precario; l'epopea di un granello di sabbia; l'ironica richiesta insistente di un parcheggiatore; un motivo antico, che si intreccia al movimento vorticoso di una trottola. I cinque racconti di ""Quando soffia il levante"""" hanno in comune l'eco di una appartenenza, il richiamo della Puglia, polo di attrazione di tutti i personaggi, sfondo partecipe delle storie e delle riflessioni dell'autore."" -
Il fiorone di Torre canne
Il fiorone di Torre Canne (il Petrelli bianco), dolce frutto che preannuncia l'estate, matura soprattutto in quei ficheti dove il terreno è arricchito dall'apporto di sorgenti e fiumi. Per diversi anni è stato considerato un frutto minore a causa del suo breve periodo di fioritura e della difficile commerciabilità determinata dalla delicatezza della buccia; ora, grazie all'impegno del Conservatorio botanico Giardini di Pomona (Cisternino) e alla Sagra del Fiorone di Pezze di Greco (Fasano), questo frutto è stato riscoperto e valorizzato, e caratterizza i menù degli chef più prestigiosi. Con l'ausilio della botanica la sua coltivazione è in forte ripresa così come anche la commerciabilità e le esportazioni. -
Il frutto del tempo
Il tempo in frantumi è il nostro tempo. Non possiamo coglierne il senso complessivo ma solo afferrare attimi, osservarne il vorticoso trascorrere e gli imprevedibili esiti. Negli avanzi, nei detriti dell'esistenza, tuttavia, si può percepire la presenza di qualcosa di più grande e inafferrabile, un ""tempo vero"""". È questo il nucleo tematico dell'ultima raccolta di Luigi Fallacara il cui dattiloscritto fu consegnato dall'autore nel marzo 1962, un anno prima della sua morte. La prima e unica edizione, edita dalla Locusta di Vicenza nel 1962 e vincitrice del Premio 'Vallombrosa', è oramai introvabile. Di qui l'esigenza di riportare alla luce testi che hanno ancora molto da dire al nostro tempo. Fra le pagine di questa silloge si legge l'essenza del ragionare del poeta sui momenti di oblio e sulle situazioni liminari della vita, sulle ombre e le luci, su folgoranti aperture astrali ma anche su confortanti dolcezze terrestri, sugli affetti familiari, sulla ricerca della felicità e la fiducia nel domani, sul divino e il mistero dell'esistenza."" -
Trattato sulla coniazione del denaro. Ediz. multilingue
Copernico (1473-1543) nacque nell'odierna Polonia da una famiglia di commercianti e funzionari amministrativi originaria della Slesia e lo zio materno, il vescovo Lukasz Watzenrode, provvide affinché il nipote ricevesse una solida formazione. Studioso dai molteplici interessi, nel ""Trattato sulla coniazione del denaro"""", approfondisce la definizione del termine moneta, analizza le varie qualità che essa deve possedere e si sofferma quindi sul suo valore e deprezzamento. Egli formula poi la legge economica generalmente nota come Legge di Gresham (le cui prime formulazioni risalgono a Nicola Oresme e Gabriele Biel), anticipando così di circa duecentocinquanta anni le teorie di Adam Smith."" -
La legge di Gresham. Economia e filosofia nella riflessione di Oresme, Biel e Copernico
L'autore ricostruisce, in modo essenziale, la riflessione di Nicola Oresme, Gabriele Biel e Niccolò Copernico che, tra Medioevo e Rinascimento, determinò il superamento della concezione aristotelico-tomista dell'economia, formalizzò la 'Legge di Gresham', e pose le basi per la nascita delle dottrine economiche moderne come quelle di Adam Smith. -
Trattato sul potere e l'utilità del denaro. Testo latino a fronte
Gabriele Biel, conosciuto come Ultimus Scholasticorum, nacque a Spira intorno al 1410, studiò a Heidelberg dove nel 1484 scrisse il famoso Commento alle Sentenze, in cui anticipava i temi della Riforma. Nel Trattato sul potere e l'utilità del denaro, l'autore analizza i processi inflattivi e la legge monetaria oggi nota con il nome di ""Legge di Gresham"""". L'opera occupa un posto importante nella storia delle pubblicazioni riguardanti temieconomici. Inizialmente viene esposta una teoria della moneta di chiara derivazione aristotelica, aggiungendo che il giusto prezzo di un bene economico è determinato dai bisogni umani, dalla sua scarsità e dalla difficoltà della sua produzione. Successivamente, così come fatto da Oresme, Biel sostiene che la moneta, sebbene sia battuta da un'autorità, appartenga al popolo e che pertanto spetti a quest'ultimo fissarne il valore stigmatizzando il deprezzamento della valuta causato dai prìncipi in quanto disonesto sfruttamento delle persone."" -
Adriatica. Poesie dalle due sponde di Levante
In occasione della festa dell'Ascensione, Venezia celebra sin dal Medioevo il cosiddetto 'sposalizio del mare', nel quale un anello gettato in acqua simboleggia l'unione della città con l'Adriatico, nell'antichità sancendone altresì il dominio. Adriatica vuol essere anch'essa un anello offerto alle onde. Partendo da Bari, infatti - un'«albania», secondo le parole di Giorgio Caproni -, questa antologia poetica ripropone i versi più evocativi e rappresentativi dell'Adriatico secondo un percorso circolare che, di volta in volta, lambisce i Paesi dei diversi autori: Italia, Serbia, Bosnia ed Erzegovina, Croazia, Albania. Un suggestivo viaggio che muove da due interrogativi: esiste, all'interno della vasta e sfaccettata cultura mediterranea, una specificità letteraria dell'Adriatico? E può l'universalità della poesia, tracciando una linea immaginaria in virtù di testi e contesti intrecciati, giungere infine a individuare un'unica, speciale comunità 'adriatica'? -
Oltre Capaci. Rocco Dicillo agente di scorta al fianco di Falcone
Il 23 maggio 1992 nelle automobili che scortavano Giovanni Falcone e sua moglie c'era anche Rocco Dicillo, un giovane agente di polizia di Triggiano (BA). Aveva scelto di servire lo Stato collaborando nella protezione dei principali obiettivi delle trame criminali mafiose, negli anni in cui Cosa Nostra faceva strage di magistrati, giornalisti, uomini e donne impegnati in prima persona contro la mafia. Rocco Dicillo si mise dalla loro parte fino a diventare un «martire civile», come fu definito dall'arcivescovo di Bari Mariano Magrassi nel giorno dei suoi funerali. In questo libro il suo profilo viene ricostruito attraverso testimonianze che ci parlano del rapporto con le persone che amava (il fratello Michele, la fidanzata Alba, la madre Lisetta) declinando nel privato la sua tensione alla cura degli altri. Si aggiunge il ricordo del suo collega Giuseppe Costanza, sopravvissuto alla strage di Capaci. Questa è una storia di virtù civile. -
Prescrivimi un libro. I benefici psicologici della biblioterapia
La biblioterapia è uno strumento psicologico che, attraverso la lettura e la scrittura, favorisce la cura di sé e la conoscenza di altri modi di pensare e di essere. Questa tecnica si pone tra le applicazioni clinico-terapeutiche e, a più larga diffusione, come strumento di auto-aiuto in situazioni di disagio psicologico e sociale. Rappresenta un atto di crescita, di ricerca della propria identità nonché una valida risorsa per affrontare particolari traumi o periodi di vita negativi. Leggere e scrivere, dunque, rappresentano una modalità efficace per 'curarsi' poiché i libri aprono universi di significato, regalano benessere, sono una finestra sul mondo. Sviluppano il pensiero inducendolo al ragionamento e accrescono contemporaneamente l'immaginazione. -
Pensare la rivoluzione russa. Ediz. ampliata
Luciano Canfora percorre le tappe di un evento che ha segnato nel bene e nel male il percorso storico non solo della Russia sovietica e poi capitalista, ma anche del resto del mondo, che per tutto il XX secolo ha ammirato, osservato, spiato, ripudiato, a volte anche riprodotto l'iniziativa del bolscevichi e la formidabile macchina che essi avevano costruito. -
Lo scrigno delle cicale
Ancora oggi non tutti sanno che le isole Tremiti sono state un luogo di confino per gli esiliati politici, ma anche l'angolo in cui vennero tenuti nascosti dei detenuti di cui il regime fascista non voleva che si parlasse: gli omosessuali. E lo ignoravano anche Daniele e Italia, i due giovani protagonisti che si trovano a condividere un inaspettato destino comune, tra la necessità di celare dei segreti e l'opportunità offerta da nuovi incontri, da vecchie conoscenze che si rivelano complici, e infine da una grande casa isolata immersa fra i sentieri della misteriosa Foresta Umbra. -
Sempre verso Itaca. Itinerari tra mito e riletture contemporanee
Questo vivace dialogo tra pagine del mito classico e riletture contemporanee indaga il rapporto tra il tormento lacerante e la conoscenza, esplorandolo attraverso le sue molteplici accezioni: il viaggio, con Ulisse come archetipo di colui che «a lungo errò» e «molti dolori patì»; la memoria, con Enea che a caro prezzo paga la promessa di rifondare la casa perduta; la verità, con Edipo, che solo quando si acceca riesce a vedere; la poesia, con Orfeo, che discende nel nulla e canta la vita; il lutto, con Elettra come testimone della ferocia e incubatrice d'odio; la ricerca di senso, con Filottete che attraverso l'esperienza dell'alienazione comprende il significato delle sue ferite, e la ricerca di una via, con Dedalo che nella prigionia impara a desiderare la libertà. Al lettore resta un'immaginifica suggestione di leggerezza, che soffia via la polvere dagli occhi e con un tocco di gentilezza chiarisce lo sguardo. -
Il canto l'incanto il grido. Tre poetesse dell'Europa centro-orientale: K. Illakowiczówna, K. Nekrasova, M. Petreu. Con testo russo, polacco e rumeno a fronte
Questo volume presenta tre identità femminili estremamente diverse, la polacca Kazimiera IllakowiczoÅLwna (1888-1983), la russa Ksenija Nekrasova (1912-1958) e la romena Marta Petreu (n. 1955), tre autrici dell'Europa centro-orientale che, nel loro insieme, hanno percorso un lungo e tortuoso cammino, incominciato negli ultimi decenni del XIX secolo e giunto fino ai primi anni del XXI, che racchiude e amplia quindi le contraddizioni del 'secolo breve', con le sue guerre, le sue dittature e le sue illusioni tradite. Temi quali il dolore, la solitudine, la morte, ma anche l'estasi e il miraggio della redenzione vengono soppesati, meditati, sofferti da prospettive e con atteggiamenti molto diversi - mi(s)tico nel caso di Nekrasova, furioso-misoteista nel caso di Petreu, evangelico e 'francescano' nel caso di Illakowiczówna - per ritrovarsi nella dimensione inattesa di una ricerca sempre personalistica, genericamente ascrivibile alla sfera dello 'spirituale'. -
Accerchiamento
Tre voci per ricomporre un'identità: quella di David, che non ricorda più chi sia. Nelle tre lettere/monologhi che gli rivolgono due amici dell'adolescenza e il patrigno, i ricordi che lo coinvolgono si intrecciano con le storie personali di chi scrive, in una fitta tessitura di vicende dolenti, disperate e sentimenti che rompono gli argini del quieto vivere familiare, mostrando le numerose crepe nei rapporti interpersonali. L'autore trascina nell'occhio del ciclone una storia personale che è anche generazionale, indagando sui ruoli famigliari, di genere e su quello che accade quando l'identità di qualcuno viene ricostruita attraverso il filtro delle vite degli altri. -
Voci nel vento
I fantasmi della guerra non riposano mai. E ti cercano ovunque, anche oltreoceano. È ciò che accade a Danilo Aracki, uno degli ultimi eredi di una famiglia serba che, generazione dopo generazione, ha attraversato tutti i conflitti del Novecento. Gli spettri del passato non lo lasciano mai solo: quelli del nonno Luka, del padre Stevan, della sorella Veta, tutti protagonisti di drammatiche storie in tempo di guerra. Poi ci sono i vivi: i bambini dell'orfanotrofio di Jasenak, i ricoverati degli ospedali psichiatrici dove Danilo ha lavorato, in Serbia, in Germania e negli Stati Uniti. In fuga dalla sua madrepatria, perseguitato dai ricordi, Danilo cerca rifugio in una comunità di nativi americani nel Midwest; ma la diaspora della sua famiglia non lo abbandonerà neppure lì. 'Voci nel vento' di Grozdana Olujic è un avvincente romanzo corale, in cui le radici e i destini di un'intera famiglia si intrecciano a quelli di una terra tormentata, senza pace. -
La città nella neve
I cinque racconti della 'Città nella neve' mostrano la realtà di una nazione 'di periferia' alla ricerca di un contatto ravvicinato con l'Europa. La guerra tra georgiani e abcasi ('Assassino'), il legame d'amore tra due ragazzi sullo sfondo della crisi energetica degli anni Novanta ('La città nella neve'), la quotidianità di un uomo non vedente in bilico tra nostalgia e rabbia ('In sogno vidi'), i ricordi di giovinezza in una Tbilisi multietnica dei tempi sovietici ('Una sera'): è un mosaico composto tanto da storie private quanto da vicende che hanno segnato la storia della Georgia. Chiude la raccolta 'Musakala', in cui l'autore ha ricostruito, romanzandolo, il punto di vista dei combattenti mujaheddin durante la guerra in Afghanistan.