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Dizionario dei termini liturgici bizantini e dell'Oriente cristiano
Vi sono, soprattutto nell'Italia meridionale, antiche e radicate comunità cristiane - in genere di etnia greca o albanese - che, anche dopo l'adesione al cattolicesimo, hanno conservato l'antico sistema liturgico bizantino, che è poi quello ancora seguito dalle comunità ortodosse dell'Oriente cristiano. Non è semplice accedere a questo mondo in gran parte sconosciuto e non di rado misterioso: il prezioso dizionario curato da Attilio Vaccaro, ripercorrendo itinerari spesso dimenticati della storia del cristianesimo, ha il merito di dischiudere anche al lettore profano l'universo della liturgia bizantina e dei suoi affascinanti simbolismi. -
Gli acquedotti di Roma. Testo latino a fronte
L'operetta composta da Sesto Giulio Frontino, che era stato nominato ""curator aquarum"""" dall'imperatore Nerva nel 97 d.C, ha l'aspetto di una relazione tenica. Il testo, però, non si limita a fornire al lettore dati peraltro preziosi sul sistema degli acquedotti romani, documento quasi unico sulla storia e l'attività di ingengneri, architetti, uomini di stato e giuristi che avevano fatto della Roma imperiale una città moderna: l'agile testo frontiniano è anche un utile strumento di conoscenza della politica imperiale che, dopo la fine della dinastia claudia, tendeva a ripristinare delle prerogative che erano state appannaggio dell'ordine senatorio e a ridimensionare il ruolo dei liberti voluti nei posti chiave dell'amministrazione pubblica dall'imperatore Claudio."" -
Teodora imperatrice di Bisanzio
Santificata nel mosaico di San Vitale a Ravenna o dipinta come poco più che una fortunata avventuriera nella ""Storia segreta"""" di Procopio, la donna che, accanto a Giustiniano, regnò con mano ferma per vent'anni sul più grande impero del suo tempo, continua ad affascinare chiunque si accosti alla sua complessa personalità anche per gli aspetti avventurosi della vita che avrebbe condotto prima di salire sul trono di Bisanzio. La biografia di Teodora tracciata da Charles Diehl, uno dei padri della bizantinistica, scritta come fosse un romanzo, è il medaglione in cui uno storico di razza fa i conti con i vari miti che accompagnano da sempre il profilo di questa grande imperatrice riuscendo a consegnare al lettore di oggi il ritratto, finalmente attendibile, di una donna dallo straordinario temperamento che si trovò a occupare un ruolo storico di prim'ordine nel quale, pur tra luci e ombre, rifulsero le sue doti eccezionali di sovrana e di donna."" -
Il racconto di Giasone. Ricordi dal tempo di Chirone
"Il racconto di Giasone"""" è l''opera prima' (1953) di Vassilis Vassilikòs, forse il più grande prosatore greco vivente, certo il più famoso, grazie anche all'enorme popolarità ottenuta dalla trasposizione cinematografica di Costa-Gavràs del romanzo """"Z, Anatomia d'un crimine politico"""". Oggi il gioiello narrativo di Vassilikòs viene finalmente presentato al lettore italiano nell'elegante versione di Gilda Tentorio in tutta la sua intatta freschezza. La rivisitazione di uno dei miti più celebri dell'antichità classica è ancora lo scenario ideale per misurarsi con i drammi della modernità, a partire dalla solitudine dell'uomo contemporaneo, il tutto scandito entro un ritmo scrittorio che fa avvertire í tempi della perfezione." -
Trenta e un racconto del Novecento greco
Allestire una selezione significativa del racconto greco del Novecento è un'impresa complessa, per certi versi insidiosa: il racconto neoellenico, infatti, non è solo un genere letterario, la sua storia rappresenta l'anima stessa della narrativa neogreca, implicitamente specchio intrigante e problematico della società che esprimeva. Dai racconti d'ispirazione ithografica apparsi sulle colonne di ""Estía"""" a quelli realizzati dalle forti personalità degli scrittori della """"generazione del '30"""", fino a quelli nati dopo il secondo conflitto mondiale, in genere ancora risonanti dei fragori dell'Occupazione e della Guerra civile, attraversare le pagine del racconto greco significa anche attraversare la storia, non solo linguistica e letteraria, di popolo. Nella raffinata rassegna curata da Marika Perlorentzou c'è ovviamente anche questo, ma è merito peculiare della studiosa ateniese aver seguito gli scrittori nei rispettivi percorsi artistici, entrando in punta di piedi nei vari laboratori e scegliendo con alta sensibilità le pagine che a suo parere meglio rappresentavano le sfide dei vari narratori: rispettando con grande rigore filologico i testi originali, è riuscita a consegnare anche al lettore non digiuno di cose greche pagine sorprendenti di una grande, ma purtroppo poco nota letteratura."" -
Desiderosi del vero. Prosa di nuova scienza dal primo Galileo a Benedetto Castelli
Il libro si prefigge di dilucidare talune procedure nell'arte della prosa del primo Galileo e del suo allievo Benedetto Castelli. Si tratta della peculiare retorica – tra parole scritte e parole taciute – disvelata dal Sidereus Nuncius: opera nella quale lo scienziato toscano comunicava al mondo dei dotti e delle corti europee gli esiti delle sue meravigliose scoperte celesti e tuttavia, con apparente stranezza, ometteva di segnalare la collaborazione che, alle osservazioni operate con il nuovo strumento del cannocchiale, aveva prestato un sodale veneziano, il servita Paolo Sarpi. D'altra parte, nella sua Dissertatio cum Nuncio Sidereo, lo stesso Keplero, con modi sapienti, mostrava di rammentare a Galileo i nomi e il contributo di alcuni filosofi naturali, i quali si erano imposti come geniali predecessori di alcune riflessioni cosmologiche pure rinvenibili nella prosa del Sidereus Nuncius. Questo libro tratta altresì della difficile redazione delle Lettere Solari – poi confluite in una Istoria delle macchie solari e loro accidenti – in cui Galileo, con rilevata abilità retorica, polemizzava all'indirizzo di uno scienziato tedesco, Christoph Scheiner, il quale si nascondeva vantaggiosamente dietro la maschera di Apelle, celebre artista dell'Antichità. Vero è che la lezione dell'ars rhetorica di Galileo è da riconoscersi pure nella prosa del suo primo allievo, don Benedetto Castelli, in equilibrio tra acuminate risorse umoristiche e malinconica saggezza di derivazione stoica: a segno che due destini umani, quello di Galileo e quello di don Benedetto, sembrano incrociarsi, tra occasioni favorevoli e occasioni avverse. -
La preghiera della paura
Hanan, una giovane intellettuale algerina che vive a Parigi, decide di tornare definitivamente nella sua terra; coinvolta in un attentato all'aeroporto di Algeri, perde le gambe. Avendo i giorni contati, si rifugia ad 'Ayn alHut, la terra dei suoi padri, accanto a La Kenza, l'ava che ha il compito di trasmetterle il tesoro della cultura orale del suo popolo. Hanan trasferisce sulla pagina questo scrigno prezioso e lo affida alla sua omonima cugina che avrà il compito di leggere il suo testamento spirituale nel corso dei funerali. -
Il buon uso dei santi. San Martino e sant'Anna: tradizione scritta e autonomia folclorica
È un'inchiesta in Umbria su alcune credenze e pratiche popolari legate al culto di san Martino di Tours e di sant'Anna. Il volume è diviso in due parti: 1. Un taglio nel tempo, i giorni di san Martino (I vermi di san Martino, Mariti dolci e mogli amare, Le corna di san Martino ecc.); 2. La terra e l'acqua, il conflitto tra secco e umido nel giorno di sant'Anna (Mogli dolci e mariti amari, Uomini, donne e macchine, Acque di vita e acque di morte ecc.) -
L' acqua della memoria e altre poesie
È una antologia della produzione poetica di Gheorgios Moléskis, poeta cipriota di lingua greca che ha saputo intrecciare la sensibilità poetica con un forte impegno sociale e politico. La sua esperienza poetica, oggi, è anche una delle pagine più fedeli della recente storia di Cipro. -
Alla scoperta della letteratura araba. Dal VI secolo ai nostri giorni
È raro che la stampa e i canali televisivi del nostro paese, in genere così attenti ai fenomeni del terrorismo e dell'estremismo di matrice islamica, si occupino non superficialmente della vita culturale del mondo arabo, la cui storia straordinaria è di fatto ignorata in Occidente. Eppure la letteratura espressa dai paesi di cultura araba ha donato al mondo i capolavori delle ""Mille e Una Notte"""", la raffinatezza delle maqàmàt, l'avvincente narrativa di Naguib Mahfüz, premio Nobel per la letteratura nel 1988... L'invito alla scoperta della letteratura araba, che Argo rivolge con il presente saggio al pubblico italiano, non colma solo un vuoto editoriale, recupera importanti frammenti di storia, non solo letteraria, che ci sono assai meno estranei di quanto si creda. Attraverso le pagine di Heidi Toelle e Katia Zakharia sfilano dinanzi ai nostri occhi poeti preislamici che cantavano gli avventurosi percorsi delle carovane, immaginifici poeti andalusi, audaci geografi, generosi cantori di storie che hanno incantato per secoli ascoltatori e lettori, infine gli scrittori contemporanei che nel loro impatto con la """"modernità"""" hanno re-incontrato l'Occidente."" -
Anch'io somiglio a Pinocchio? Ediz. illustrata
"Anch'io somiglio a Pinocchio?"""" è una rilettura in chiave moderna delle avventure del celebre burattino di legno in cui le sue tragicomiche peripezie sono continuamente correlate a episodi di vita quotidiana di un bambino di oggi, narrate in forma diaristica. Entrambi, non tollerando la disciplina, si cacciano continuamente nei guai e si mostrano spesso irriconoscenti verso tutti coloro che hanno a cuore la loro crescita. Nato con l'intento di attualizzare l'intramontabile capolavoro di Carlo Lorenzini (alias Collodi), l'adattamento di Anna Baccelliere e Rosa Dattolico è una ricercata commistione di uno scanzonato gioco narrativo. Età di lettura: da 8 anni." -
La politica di Esopo frigio
Apparsa anonima nel 1646 e stampata probabilmente in pochi esemplari, l’operetta di Emanuele Tesauro è un documento tra i più interessanti e originali, ancorché negletti, di quella letteratura apologetica tanto in voga nell’Europa seicentesca. Una sezione iniziale di aforismi politici intorno alle doti del principe e all’arte del governo introduce 118 favole di Esopo, liberamente adattate dalla versione francese apparsa nel 1631 a cura di Jean Baudoin, rispetto alla quale si caratterizzano per un’allegoria di ispirazione politica – anziché morale, come in Esopo –, posta a sigillo di ogni favola. Lettura ancor oggi di grande piacevolezza e freschezza narrativa, l’operetta non riuscì, curiosamente, a inserirsi nel grande circuito editoriale seicentesco, cadendo presto nell’oblio più completo, tanto che è stata riscoperta solo in tempi recentissimi. Brevi e colorate, le favolette introducono il lettore in un mondo, quello della società degli animali, ovattato e apparentemente idilliaco. In realtà, sotto la patina aggraziata e rassicurante, operano le stesse leggi del profitto e dell’interesse che regolano l’esistenza umana. Le avventure divertenti e, talora, drammatiche degli animali diventano allora non solo occasione di svago e di ammaestramento per il lettore, ma anche, sotto la penna arguta dell’autore, strumento di parodia ironica della società del tempo, nonché di riflessione non banale sui profondi mutamenti, sociali e politici, in atto nel Piemonte e nell’Europa del medio Seicento. -
La notte in cui cadde il muro
9 novembre 1989: è pomeriggio inoltrato quando una conferenza stampa annuncia che si potrà attraversare liberamente il confine che separa in due Berlino. Le notizie sono confuse, ma la gente si riversa per le strade e preme sui checkpoint. Inizia una notte che segnerà profondamente la storia. Questo libro è un mosaico straordinario i cui i 25 capitoli sono altrettante storie limiate dai più importanti scrittori tedeschi contemporanei: Durs Gürribein, Volker Braun, Katja Lange-Muller e molti altri raccontano quella notte incredibile cade il muro che per ventotto anni ha diviso Berlino e forse il mondo intero. Un libro che ha conquistato i tedeschi diventando un autentico simbolo letterario di quella notte in cui chi da Ost-Berlin aveva lo sguardo proteso verso West-Berlin potè finalmente incrociare lo sguardo di chi era dalla parte opposta. -
Il vento ci porterà
Vilnius, di notte... Bertrand sale le scale su e giù con le labbra insanguinate, gli occhi fissi sui passi di Marie, sui suoi tacchi, i muscoli sotto le calze, le maglie che si allargavano a ogni passo. Lei ferma sulla porta, Bertrand dietro di lei, il suo respiro. La sua mano fruga nella borsa. La borsa nera. Gliela veva regalata lui. La luce si spegne. Perché lui non dice niente? Gilles avrebbe dovuto alzarsi, subito, e battere a computer tutto quello che aveva scritto sul taccuino... Invece restava sdraiato vicino a Cathy, con la schiena bagnata, perché si immaginava che così se ne stesse sdraiato anche Bertrand, vicino a Marie, dopo averla picchiata... Restava sdraiato. Addormentato, si era perso in un esistenza fra sogno e realtà, aveva già iniziato a sognare la sua storia, a cambiare i suoi sogni, a mescolare le storie fra di loro. Tu? Lo? Aveva chiamato Cathy con il nome sbagliato. ""Marie, mi asciughi la schiena?"""" In Costa Azzurra, nella villa in cui Romy Schneider e Alain Delon girarono il film """"La piscina"""", Gilles cerca l'atmosfera giusta per scrivere la sceneggiatura dell'amore tragico, oscuro romantico, di Marie Trintignant e Bertrand Cantat. E qui, nella sua mente, la storia del leader dei Noir Désir scorre come la pellicola di un film, confondendo la realtà e la narrazione, il passato e il presente: due storie d'amore - e di morte - s'intrecciano in un """"doppio"""" all'ultimo respiro."" -
Il bambino notturno: L'uomo senza testa-Il vampiro trasparente-Nel regno degli scarafaggi
Sbadiglio di giorno ha sempre sonno: si appisola dappertutto, anche in piedi. Si addormenta a scuola e anche mentre gioca a palla. Alla festa di Carnevale ha così sonno che dimentica persino di mascherarsi. Ma Sbadiglio è davvero speciale. Infatti solo una volta ogni tre milioni, misteriosamente nasce un Bambino Notturno, che nell'oscurità deve affrontare tutti i mostri che popolano le notti dei bambini. ""L'uomo senza testa"""", """"Il vampiro trasparente"""", """"Nel regno degli scarafaggi"""": tre emozionanti avventure per sconfiggere la paura con la paura. Età di lettura: da 4 anni."" -
Il naso
Marzo, aprile. Cambio di stagione. Tempo di reaffreddori, e tempi duri per i nasi. Imponenti nasi aquilini, piccoli nasini snob, larghi nasi camusi, tutti arrossati, la goccia pendente e pronti al più potente degli starnuti. Intasati, ostruiti, bloccati, tutti con un solo obiettivo: sturarsi. Ci vuole il Grande Fazzoletto. Trovarlo sarà una vera e propria avventura. Ardua, forse impossibile. Se non fosse per la lingua. Quella lingua fortemente nasale l'esperanto dei raffreddati - che fa sì che il grazioso nasino francese si capisca all'istante con il classico naso greco. Una storia esilarante che gioca con le parole regalandoci equivoci che la rendono ancor più divertente. Età di lettura: da 4 anni. -
Lo straniero vol. 62-63
"Lo straniero"""" è una rivista mensile fondata da Goffredo Fofi che si occupa di arte, cultura e società. Gli articoli di questo numero sono di: Alex Langer; Làszlò Földényl; Kyoko Hayashi; Mazzoleni Novara; Giancarlo De Carlo." -
La rabbia-La rage. Ediz. bilingue
Gli uomini con i cartellini di riconoscimento spesso dimenticano di non essere più al lavoro. Si muovono distratti nel via vai del centro. Con la testa fra le nuvole. Il passo incerto. Rondini che impazziscono al primo caldo. Marzo. Anche oggi c'è il sole. In un miscuglio di stagioni. Dove il giorno e la sera si confondono. Dove il calore si mescola al freddo. La strada che si fa notturna. E il ritmo scende. Si abbassa il battito cardiaco. Famigliola felice a spasso con cane. Uno che inciampa. E una ragazza che ride. Gli uomini con i cartellini di riconoscimento dimenticano di non essere più al lavoro. Li vedi che sono lontani con lo sguardo. Persi tra le voci che escono fuori dai bar. Le chiacchiere delle donne. Eccitate nei negozi di alta moda. Due signore che passeggiano lungo via Farmi. La città. Il suo asfalto sformato. La sigaretta in bocca. Le mani in tasca. Il rumore dei freni di una bicicletta. Un motorino legato con una catena. Il camminare a passi regolari. Calcolare i tempi sulla velocità di andatura. Il mondo rivoltato come in uno specchio. Luciano Anceschi nella testa. I concetti freschi di studi. Mi servono per la distrazione. Le giornate. Dicevo poco fa. Se dovessi ordinarle. Pensare a quando tutto questo è cominciato. Ogni singolo gesto. Ogni singola parola. Gli eventuali rapporti con gli altri. Le connessioni naturali. Non trovo un inizio. Sembrano tutti buoni. Masticare chewing-gum. Fumare sigarette che si consumano in 1' e 30''. Un minuto e trenta secondi. -
The new rockstar philosophy. Manuale di autoaiuto per musicisti
Manuale di autoaiuto per musicisti. ""The New Rockstar Philosophy"""" nasce dalla consapevolezza che il mondo dell'industria musicale è in continuo e veloce mutamento. Mentre le grandi major e le etichette indipendenti si disperano per il declino delle vendite, le band e gli artisti si trovano per le mani un'imperdibile occasione per creare e gestire la propria carriera autonomamente, sfruttando i nuovi mezzi a disposizione e la flessibilità del mercato. Questo libro non è una guida da seguire pedissequamente per sfondare nel mondo del music business, si tratta invece di uno strumento di lavoro, un manuale da leggere, sottolineare e consultare per orientarsi nella vastità di mezzi e opportunità aperte dal nuovo scenario. The New Rockstar Philosophy non promette il successo istantaneo, ma scommette su un nuovo modo di agire e pensare alla musica, che possa trasformare la passione di una vita in un lavoro vero e proprio. Con un'introduzione di Manuel Agnelli, leader degli Afterhours e icona del rock indipendente italiano."" -
Il 68. Tra rivoluzione e restaurazione
Operai e studenti, il Vietnam e Che Guevara, i cancelli di Mirafiori e le strade di Valle Giulia, l'internazionalismo e le stragi di Stato, il femminismo e la lotta armata. In questo libro tutto viene ricostruito, affiancando a date e documenti una lucida e militante analisi politica, scritta ""da dentro"""" il movimento, da chi quei fatti li visse in prima linea e da protagonista. Questo testo ripercorre non solo l'anno fatidico che sconvolse il mondo ma, ricostruendone la parabola fino al riflusso, percorre di pari passo con gli avvenimenti e si chiude nei giorni del rapimento Moro, ovvero nella fine """"storica"""" di quel percorso rivoluzionario.""