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Opere. Vol. 27: Filosofia del diritto
In prima edizione italiana un'opera fondamentale e di grande respiro in cui si rinvengono i germi del cattolicesimo liberale. L'opera che in maniera organica presenta il pensiero di Rosmini suscitò grande eco ai suoi tempi e trovò calorosa accoglienza presso gli ambienti liberali. Scientificamente riveste un alto valore, per il suo carattere sistematico e per la trattazione strettamente logica dell'argomento, tutto formulato attraverso deduzioni concettuali. Il diritto - come Rosmini spiega in ""Filosofia del diritto"""" (1841-45) - ha come suo fondamento la persona, perché """"la persona dell'uomo è il diritto umano sussistente, quindi anche l'essenza del diritto"""". In prima edizione italiana. Il presente volume è il secondo di quattro tomi."" -
Opere. Vol. 28: Filosofia del diritto.
Un'opera fondamentale e di grande respiro in cui si rinvengono i germi del cattolicesimo liberale. L'opera che in maniera organica presenta il pensiero di Rosmini suscitò grande eco ai suoi tempi e trovò calorosa accoglienza presso gli ambienti liberali. Scientificamente riveste un alto valore, per il suo carattere sistematico e per la trattazione strettamente logica dell'argomento, tutto formulato attraverso deduzioni concettuali. Il diritto come Rosmini spiega in Filosofia del diritto (1841-45) - ha come suo fondamento la persona, perché ""la persona dell'uomo è il diritto umano sussistente, quindi anche l'essenza del diritto""""."" -
L' acquario favoloso
"Ho sempre desiderato un acquario da riempire un po' alla volta come fosse un presepe, un pretesto per distogliere lo sguardo dalla realtà, un rifugio dove potersi nascondere dalle insidie del mondo, un luogo dove poter ritrovare parole dimenticate e pensieri nuovi. Nel mio Acquario ci sono relitti di navi affondate, rocce vulcaniche e tanti ricordi. Un ambiente unico e mio in cui fermarsi, respirare, riflettere e poi ripartire.""""" -
Per me il vivere è Cristo. Itinerario spirituale con San Paolo
L'autore, attraverso una lettura originale biblico-teologico e spirituale delle lettere paoline, ci mette in contatto con l'apostolo Paolo, schiavo e prigioniero di Cristo, e il suo vangelo sperimentato, assorbito, reso vivo nella sua pelle. Alcune accentuazioni peculiari: - Il cristiano è chiamato a vivere il Cristo in una relazione d'amore. - Il vangelo di Paolo è tutto incentrato sulla signoria di Cristo. - La Chiesa è il corpo vivo di Cristo.L'eucaristia come ripresentazione, rappresentazione e riproduzione di Cristo in noi. -
Testimony
L'impareggiabile contributo offerto da Robbie Robertson alla popular music ne ha fatto uno dei più amati autori e chitarristi di tutti i tempi. Ma pochi potevano aspettarsi che sarebbe stato un giovane canadese a scrivere alcune delle canzoni più significative del secolo passato, canzoni che sembrano imbevute fino al midollo della mitologia e delle tradizioni di quella che il critico Greil Marcus ha brillantemente definito ""Old, Weird America"""". Robertson e i suoi compagni della Band hanno rimescolato le radici della musica americana finendo per stabilire un nuovo lessico rock capace di resistere al tempo, influenzando una schiera infinita di musicisti e stili. In questa autobiografia Robbie Robertson intreccia una fitta trama di racconti partendo dai ricordi d'infanzia - lui, mezzo ebreo e mezzo indiano Mohawk, a Toronto - e dall'apprendistato di musicista svolto sulla strada con Ronnie Hawkins. Da lì gli eventi si succedono freneticamente: la formazione della Band, la prova del fuoco del famigerato tour con Bob Dylan nel 1966, le session rilassate e segrete nella Big Pink a Saugerties, New York, che diedero vita ai basement tapes (prima bootleg, poi album ufficiale, infine leggenda) e forgiarono il distintivo, e unico, suono del gruppo; i preziosi album della Band, che li catapultarono con successo nell'Olimpo del rock, una carriera culminata con il più famoso concerto d'addio della storia della musica, """"The Last Waltz"""", eternato da Martin Scorsese. Più in generale, """"Testimony (Testimonianza"""") è la storia di un'epoca e di un luogo, dell'istante in cui il rock sbucò fuori dalle paludi e si fece vita. È la storia di un cambiamento, di come l'America attraversò di corsa gli anni Sessanta e di come figure imponenti come Dylan e The Band ridefinirono la musica e la cultura, con il piccolo aiuto del sesso e delle droghe. Ed è la storia di una grande amicizia fra cinque uomini che insieme crearono un nuovo genere di popular music, più intensa, più profonda, più consapevole, una musica che ancora oggi ci affascina e ci fa vibrare."" -
La guerra dei Bepi
Dopo la pubblicazione di ""Pojana e i suoi fratelli"""", primo libro di Andrea Pennacchi, People propone una sua seconda raccolta, che racchiude i monologhi e i testi che l’autore ha dedicato a suo nonno e a suo padre. Entrambi Bepi – il nonno si chiamava così, il papà scelse il nome del padre quando, da partigiano, andò sulle montagne –, coinvolti nella Prima e nella Seconda guerra mondiale. In guerra, da persone comuni, alla ricerca di un senso difficile da cogliere e soprattutto da spiegare, in trincea (il nonno) e in un campo di concentramento (il papà). Le storie di famiglia si proiettano anche sull’episodio finale del trittico che vi presentiamo, ambientato nella Mogadiscio del 1993, durante la prima battaglia combattuta dall’esercito italiano dopo la fine della Seconda guerra mondiale, ossia la battaglia del checkpoint Pasta, ricostruita e rielaborata da Pennacchi. Bepi è dunque diventato, nel suo immaginario, una sorta di soldato universale, che dall’Iliade ai giorni nostri non si è perso un conflitto, anzi li ha attraversati tutti, ogni volta più disilluso, più deluso, più arrabbiato, più ferito."" -
Le orecchie dello squalo Gimbo. Con pacchetto mascherina
Un bel racconto, indiretto, che introduce i bambini più o meno piccoli, a conoscere e comprendere la diversità e l’imprevisto giocando con l’uso della mascherina. Al volume è abbinata una mascherina in stoffa con Gimbo o uno dei suoi amici Color-eroi! Età di lettura: da 4 anni. -
La fattoria di animali
Gli animali della Fattoria della Tenuta, stanchi di essere sfruttati e maltrattati dagli uomini, decidono di ribellarsi. Cacciato l'odiato fattore e preso possesso di quella che ribattezzano la Fattoria degli Animali, sono finalmente liberi dalla tirannia degli esseri umani e, sotto la guida dei maiali, i più intelligenti tra loro, possono autogovernarsi democraticamente, lavorando per sé stessi e per il bene dei loro simili. Ma gli ideali che hanno ispirato la Ribellione presto degenerano, dando vita a nuove forme di ingiustizia e di oppressione. Se è vero che tutti gli animali sono uguali, risulta presto evidente che alcuni lo sono più di altri. Chiara satira della rivoluzione sovietica, che si trasformò in una dittatura basata sul culto della personalità e sul terrore, La fattoria degli animali si serve del linguaggio della fiaba per descrivere la natura e le dinamiche del totalitarismo. In questa edizione l'opera è introdotta da due testi dello stesso Orwell, che inquadrano la genesi del libro e aiutano a comprendere il pensiero dello scrittore: La libertà di stampa, concepito per la prima edizione, ma pubblicato solo nel 1972, e la prefazione all'edizione ucraina, scritta per gli ucraini che vivevano nei campi di rifugiati dopo la seconda guerra mondiale. -
L'arte rivoluzionaria della gioia. Il potere della gentilezza amorevole e il sentiero verso la libertà
Il buddismo è una religione sui generis, che si è sempre adattata con straordinaria plasticità alle più svariate situazioni socioculturali e storiche e addirittura ad altre religioni, modificandosi, trasformandosi anche radicalmente, pur di mantenere intatto ciò che conta: il suo messaggio fondamentale diretto verso l'essere umano. In questo libro la prospettiva buddista è aderente alla nostra cultura, vi penetra al punto che appare interamente spoglia di quella dimensione mitica, l'esotismo, che per un certo periodo ne aveva fatto la fortuna. -
Gli attrezzi per vivere. Forme della produzione culturale tra industria e vita quotidiana
Nessun gesto e comportamento della vita quotidiana è privo di interesse per la moderna sociologia della cultura. Tuttavia, sempre più spesso essa si occupa anche delle implicazioni istituzionali e produttive di tutte queste attività: le vacanze, i vestiti, i programmi televisivi, le partite di calcio sono proiezioni di un mondo aziendale-imprenditoriale che fa circolare denaro e di denaro si alimenta, imponendo modelli di consumo attraverso gli strumenti della distribuzione. Questa rete di rapporti concorre a forgiare la struttura della società e assume un ruolo fondamentale nella sua organizzazione, nelle trasformazioni delle istituzioni, nel consolidamento di nuovi equilibri tra classi, gruppi professionali e centri di potere. Perciò si può ritenere superata la prospettiva antropologica tradizionale che considerava le entità culturali come del tutto separate dalle ordinarie pratiche umane: da un lato, i beni che incarnano le più alte espressioni dello spirito (letteratura, arti figurative, musica classica); dall’altro, i prodotti più facilmente fruibili, elaborati dalle industrie culturali e orientati a favorire il consumo, piuttosto che la formazione e la crescita intellettuale, morale, estetica. I contributi qui raccolti indagano i diversi significati delle merci nella quotidianità, senza limitarsi a spiegazioni economiciste di derivazione marxiana (A. Appadurai e I. Kopytoff); analizzano il controverso rapporto tra cultura popolare e cultura d’élite (H.J. Gans, D. Crane e S. Hall) e si oppongono alle più diffuse opinioni sulla mercificazione della cultura, mostrando come sia sempre più frequente la culturalizzazione delle comuni merci industriali, dalle automobili alla pubblicità (S. Lash e J. Urry). Nella società contemporanea, l’affermazione della cultura popolare e delle forme di creatività personale (J. Fiske e P. Willis) rimuove di fatto quelle barriere tra cultura d’élite e cultura popolare, tra merci e libere espressioni dello spirito, che ostacolano la comprensione di una realtà sempre più complessa. -
Appunti di un venditore di donne
1978. Mentre l'Italia intera vive i giorni drammatici del sequestro Moro, una Milano stremata dagli scontri politici e sotto la minaccia del banditismo si prepara a diventare la città da bere degli anni Ottanta. Per la società ricca, quella che nella bella stagione si trasferisce a Santa Margherita e a Paraggi, i divertimenti si fanno sempre più estremi, in un clima da fine impero. È in questo ambiente, tra ristoranti di lusso, discoteche, bische clandestine e cabaret - dove cresce una nuova generazione di comici - che conduce i propri affari un uomo enigmatico, affascinante, reso cinico da una menomazione inflittagli per uno sgarbo. Tutti lo conoscono con il nome di Bravo. Lavora con le donne. Le vende. La sua esistenza è una lunga notte bianca che trascorre in compagnia di disperati, come l'amico Daytona. L'unico essere umano con cui pare avere un rapporto normale è Lucio, il vicino di casa. Ad accomunarli è la passione per i crittogrammi. La comparsa improvvisa di una ragazza, Carla, sembra risvegliare dolorosamente in Bravo sensazioni che credeva sopite per sempre. È invece l'inizio di un incubo che lo trasformerà in un uomo braccato dalla polizia, dai Servizi Segreti deviati, dalla criminalità organizzata e dai brigatisti rossi. Per salvarsi potrà contare solo su se stesso. Il mondo reale, cui aveva cercato di sottrarsi sostituendo l'oscurità alla luce del giorno, lo reclama mettendolo faccia a faccia con la violenza del proprio tempo. Qualcosa di talmente grosso da far apparire acqua cristallina i suoi torbidi traffici. -
Isola d'Elba e Arcipelago toscano. Guida social
Una nuova collana dedicata alle aree turistiche italiane e a temi trasversali come la natura e le spiagge, con un formato funzionale e piacevole e pagine apribili a finestra per avere, in un colpo d'occhio, un'ampia visione d'insieme. In ogni guida una serie di moduli, ognuno con il ritratto e una mappa dedicata all'area, consigli di visita e segnalazioni di carattere pratico (mangiare, dormire, divertirsi) e un ricco apparato iconografico. Con il QR Code approfondisci, ottieni informazioni aggiuntive dettagliate collegandoti al Sito mobile di Touring. Con Facebook condividi con chiunque le tue foto e i tuoi video, i tuoi luoghi preferiti, i tuoi commenti e altro ancora. -
Carlos Ferrater. Opere e progetti vol. 1-2. Ediz. illustrata
I volumi sull'opera architettonica di Carlos Ferrater (1944), introdotti da una intervista di Antonio Pizza, prendono in esame l'attività dell'architetto a partire dagli anni Ottanta fino a oggi. Vincitore nel 2001 del Premio Nacional de Arquitectura Espanõla, Ferrater si è sempre di più imposto nel panorama architettonico contemporaneo, non solo spagnolo. Il secondo volume, che completa la monografia uscita nel 2002, propone una selezione dei lavori pii significativi realizzati in questi ultimi cinque anni. -
Juan Navarro Baldeweg. Le opere, gli scritti, la critica. Ediz. illustrata
Il volume cataloga in modo sistematico tutte le opere di architettura di Juan Navarro Baldeweg (Santander, 1939), uno dei protagonisti e maestri più originali dell'architettura contemporanea spagnola. Pittore e architetto, Navarro Baldeweg, alterna la propria attività nel quadro di una ricerca formale animata da una tensione progettuale unitaria. Con pacata ostinazione Navarro Baldeweg affronta il suo lavoro prestando un'attenzione vigile ai materiali di natura diversa e agli elementi di provenienza disparata che utilizza nelle sue opere, siano queste un dipinto, un allestimento, una costruzione. Come sottolineano Juan José Lahuerta e Angel González García nei saggi che introducono la monografia, la ricerca dell'architetto spagnolo è animata da una personale cultura visuale. Tale cultura è il comune denominatore di una progettualità che spaziando attraverso linguaggi formali diversi ne pone in evidenza le specificità come dimostra il contrasto tra il piacere cromatico che la pittura rivela rispetto alla pacata naturalezza coloristica dell'opera architettonica. Le opere presentate coprono tutto l'arco della carriera di Navarro Baldeweg dai primi progetti di fine anni settanta a oggi; tra le opere recenti: il museo e centro studi delle Cave di Altamira in Cantabria (2000), la sede dell'università Pompeu Fabra a Barcellona (2008), il teatro del Canal a Madrid (2008), la Kunsthalle di Amersfoort nei Pasei Bassi (2009). -
Giovanni XXIII. Santorale
«Questo Santorale contiene, oltre alla densa introduzione, saggi davvero di valore, che permettono di entrare nella spiritualità di Angelo Giuseppe Roncalli – San Giovanni XXIII e di conoscerla meglio. Questa raccolta di studi aggiunge un tassello prezioso e senz’altro originale ai numerosi studi dedicati negli ultimi decenni al papa bergamasco. A ben vedere, la sua figura è stata spesso accostata sotto il profilo storico, biografico, psicologico, ecclesiologico e spirituale. Mancava però una riflessione che ponesse in rilievo l’influsso che i santi hanno avuto nella sua formazione e maturazione umana, cristiana e sacerdotale. Da questo studio emerge che nella sua opera di “aggiornamento” della Chiesa, papa Roncalli si è costantemente ispirato ai santi Benedetto da Norcia, Gregorio Magno, Francesco d’Assisi, Ignazio di Loyola, Carlo Borromeo, Francesco di Sales, Gregorio Barbarigo… Sono loro i veri riformatori della Chiesa perché hanno vissuto la fede con originalità, incarnandola in forme diverse che resero possibili anche le riforme allora necessarie per la santità della Chiesa stessa. Questo libro è anche un invito a considerare il valore dell’agiografia: lo studio dei santi offre chiavi insostituibili per comprendere il mistero di Dio e la vita cristiana. Scrivere e parlare di santi non ci porta fuori dal mondo, né ci avvilisce il confronto tra loro e le nostre fragilità. Al contrario, essi ci incoraggiano e arricchiscono la nostra umanità». (dalla Prefazione del cardinale Marcello Semeraro) -
Goethe in Palermo nella primavera del 1787
Pitrè, in questo saggio, lascia che la precisione minuziosa della cronaca sfumi nell’evasione di un racconto metafisico. -
L' arte di morire
"I grandi monarchi si irritavano quando si """"deteriorava"""" il loro materiale umano. Luigi XIV confiscava i beni dei colpevoli di suicidio e Napoleone lanciò un ordine del giorno nel quale si proclamava che ogni soldato che si uccide è un soldato che diserta. Ma l'ondata romantica dilagò in Europa e fece predominare l'individualismo: ogni uomo fu riconosciuto artefice del proprio destino, compresa la morte. Il suicidio sfuggì ad ogni legge penale e si espanse: divenne banale, facile, viziato di democrazia, ed entrò in letteratura"""". Flaubert, Dostoevskij, Wilde, D'Annunzio, Malraux, e altri gli scrittori che nelle loro opere si sono misurati con il tema del suicidio. Morand cerca di comprendere le ragioni di questa """"pratica"""" nella letteratura, i motivi di questa """"voluttà della malinconia"""" e le trasformazioni dei suicidi letterali attraverso i secoli. Se il romanticismo aveva abbellito il suicidio con l'amore o con la speranza di una vita nuova in regioni sconosciute, la disperazione moderna è divenuta """"malinconia sterile che fa dei candidati al suicidio gli eredi di Chateaubriand e di Byron, ma senza le soddisfazioni liriche che salvarono questi grandi sacerdoti della letteratura e impedirono loro di passare all'azione"""". Questo volume contiene due piccoli trattati: """"Il suicidio in letteratura"""" e """"L'arte di morire"""". Morand considera come nel mondo moderno, presi dalla follia del vivere rapidamente, non ci sia posto per il tema della morte." -
Come funziona la mente
La mente non è tutto il nostro animo. È quella componente essenziale che ci permette di pensare, ragionare, decidere. È un sistema di calcolo naturale, ma non solo: oltre a conoscere emozioni e passioni, svolge compiti speciali che ci consentono l'interazione con gli altri e senza i quali la nostra vita sociale sarebbe ben poca cosa. Il libro mostra, attraverso alcuni semplici modelli ed esempi sperimentali, che quando la mente lavora non applica semplicemente un insieme di regole logiche ma si basa anche su abitudini e convenzioni sociali: i contenuti influenzano, e molto, il nostro modo di rappresentarci i problemi. Inoltre anche le istituzioni hanno una mente, anche se il loro ""cervello"""" è distribuito in molte sedi. A tali menti collettive, esattamente come a quelle individuali, è possibile attribuire razionalità strategica, che commisura cioè i mezzi agli scopi. È possibile rintracciare così le basi cognitive di molti fenomeni della nostra vita sociale, da alcune forme di violenza fino ai giochi politici tra alleati e avversari che si riscontrano in ogni esperienza di governo."" -
Scritti: Il capitano di lungo corso-Note senza testo-Lettere editoriali-Lettere a Montale
Roberto Bazlen non pubblicò nulla durante la sua vita. Eppure si può dire che sempre la sua vita ha avuto a che fare con i libri. Così l’immagine che per molti si è fissata di lui è quella di un infaticabile scopritore e suggeritore di opere, di autori. Ma basta aprire una pagina qualsiasi di questi suoi Scritti per avvertire che quell’immagine è parziale e sviante. Singolare non è tanto che apprezzasse e consigliasse quei libri (in fondo erano libri essenziali del nostro tempo, e solo in un paese di inveterata angustia culturale i suoi suggerimenti sono potuti apparire a lungo eccentrici); singolare è che una vita così viva (per lui il raggiungimento più difficile: «Un tempo si nasceva vivi e a poco a poco si moriva. Ora si nasce morti – alcuni riescono a diventare a poco a poco vivi»), che un’intelligenza così bruciante, che una limpida vocazione sciamanica sfociassero, come nella loro principale manifestazione pratica, in quell’attività del consigliare libri. Taoista (è l’unica definizione che gli si può applicare senza imbarazzo), Bazlen aveva imparato da Chuang-tzu che il sapiente lascia il minimo di tracce: quei libri di cui parlava e che consigliava erano le sue tracce. Per il resto, ciò che ha scritto è tutto una sequenza di «note senza testo»: annotazioni leggere, acuminate, narrative o aforistiche o epistolari, leggibili tutte come appunti per un’immaginaria scienza dell’autotrasformazione. Una scienza che, se esistesse, non si manifesterebbe in forma scritta; e, finché è immaginaria, si manifesta per scritto nel modo più discreto, quasi impercettibile. -
Il grande manuale dell'aromaterapia. Fondamenti di scienza degli oli essenziali
Quest'opera è una guida allo stato dell'arte della materia e uno strumento di approfondimento e consultazione per i professionisti che intendano usare tali prodotti a scopo salutistico, così come per i produttori di estratti a base vegetale ma anche per i medici, i naturopati, i farmacisti e gli erboristi. Il volume è suddiviso in due parti, entrambe ampiamente riviste e aggiornate rispetto alla prima edizione. Nella prima, dopo un excursus storico, vengono analizzati nel dettaglio e approfonditi gli aspetti concernenti l'origine degli oli essenziali, la produzione, la composizione chimica, la funzione ecologica, le attività biologiche, la biogenesi, la chimica, i metodi estrattivi, la conservazione, il degrado, l'applicazione cutanea, l'azione olfattiva, la tossicologia e i dosaggi; un capitolo è dedicato a idrolati e oli grassi. La seconda parte presenta i principali oli essenziali, ordinati per gruppi tassonomici, sotto forma di schede, specificandone la composizione chimica, l'uso storico, le caratteristiche organolettiche, l'attività, le indicazioni possibili e i dati di sicurezza. Inoltre, sono state aggiunte 25 nuove monografie alle 40 precedenti, per dar conto delle nuove ricerche.