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L'isola degli inganni
Immaginate di educare un ragazzo all'idea che tutte le meraviglie del mondo siano semplici banalità, la sapienza il frutto ovvio di ogni insegnamento, le conoscenze dell'umanità un dato elementare da padroneggiare facilmente. Che cosa diventerà questo ragazzo, isolato dagli altri suoi simili, privo di confronti? Un genio? Un superuomo? Un mostro? Ecco l'inizio de” L'isola degli inganni” di Matthew Phipps Shiel, maestro inglese del fantasy del primo Novecento, acclamato autore de “La nube purpurea”. È l'epopea di un giovane fuggito dalla perfezione e precipitato nella cronaca quotidiana. Grazie ai suoi poteri straordinari ha conquistato un tesoro, ma è ancora incapace di padroneggiare i sentimenti. La donna, una donna in particolare, è il suo orizzonte irraggiungibile. Per lei sosterrà ogni prova, temendo sempre di non riuscire a capirla, lui che ha imparato tutto, compreso tutto, esplorato tutto. Così, come un nuovo conte di Montecristo immerso nel sapere, scopre la propria fragilità. La ricerca dell'assoluto, intanto, si trasforma in un'ipnotica storia d'amore. -
L'anno della lepre
Le stravaganti e spesso esiliranti peripezie del giornalista Vatanen che, dopo avere investito una lepre, la cerca, la cura e decide di sparire con lei nei boschi della Finlandia. Questa sua divertente fuga dal passato diventa un viaggio iniziatico verso la libertà.rnrn«Torna subito a casa.»Vatanen rispose: «Veramente pensavo di non tornare mai più.»rnrnGiornalista quarantenne a Helsinki, Vatanen ha raggiunto quel momento dell'esistenza in cui di colpo ci si chiede quel «ma perché» che si è cercato sempre di reprimere, nascondendo a se stessi e agli altri che quel grigiore a cui si è arrivati a furia di rinunciare ai sogni, di accettare compromessi, di rassegnarsi al logoramento delle amicizie, del lavoro, degli amori, quel qualcosa in cui siamo rimasti impigliati e in cui non ci riconosciamo, è in realtà la nostra vita. Una sera, tornando in macchina da un servizio fuori città con un amico fotografo, investe una lepre, che fugge ferita nella campagna. Vatanen scende dall'automobile, la trova, la cura e, sordo ai richiami dell'amico, sparisce con lei nei boschi intorno. Da quel momento inizia il racconto delle svariate, stravaganti, spesso esilaranti peripezie di Vatanen, trasformato in un vagabondo che parte all'avventura, on the road, un wanderer senza fretta e senza meta attraverso la società e la natura, in mezzo alle selvagge foreste del Nord e alle imprevedibili reti della burocrazia, sempre accompagnato dalla sua lepre come irrinunciabile talismano. E la sua divertente e paradossale fuga dal passato diventa un viaggio iniziatico verso la libertà, la scoperta che la vita può essere reinventata ogni momento e che, se la felicità è per natura anarchica e sovversiva, si può anche provare ad avere il coraggio di inseguirla. Un libro-culto nei paesi nordici che ha creato un genere nuovo: il romanzo umoristico-ecologico. -
Il cavallo d'acciaio. Storie di ciclismo in Trentino sulle strade di Charly Gaul e dei Moser
Questo volume è il risultato di un lavoro avviato nel 2012 dalla Fondazione Museo storico del Trentino nell'ambito di un percorso di ricerca sulla storia dello sport in Trentino. Lo studio si è concentrato sulla storia del ciclismo dalla fine dell'Ottocento a oggi mediante la realizzazione di un percorso espositivo dal titolo ""Il cavallo d'acciaio: storie di ciclismo in Trentino"""". Successivamente, il percorso di studi è proseguito attraverso nuovi obiettivi che, estendendo di volta in volta l'ambito di interesse e le tematiche trattate, hanno portato al riallestimento della mostra in altre sedi e in altri contesti. Il libro raccoglie il lavoro prodotto nell'ambito dei percorsi espositivi ampliandone i contenuti con nuovi approfondimenti, nuove ricerche e nuovi spunti."" -
Laurence Feininger. Un cammino di vita alla ricerca del sublime tra arte, musica e fede
L'Autore ripercorre la biografia di Laurence Feininger, vissuto quasi ininterrottamente a Trento dal 1938 al 1976, anno della sua prematura morte. Laurence, secondogenito di Lyonel Feininger e Jilia Berg-Lilenfeld, crebbe a Berlino e Weimar. A differenza dei fratelli Andreas e Lux, orientati verso le discipline della fotografia, del design, della pittura, seguì un personale percorso musicale. Quando la Germania imboccò la deriva del nazionalsocialismo, Laurence fu scosso da rivolgimenti interiori che si tradussero in sfide radicali: la ricerca sull' ""antico"""" in musica, la conversione e poi il sacerdozio, l'impresa di trascrizione e edizione delle fonti polifoniche del Quattrocento. Seguirono la scoperta della policoralità romana del Seicento, l'animazione di un coro che ne restituisse la bellezza e non ultimo la raccolta delle fonti """"gregoriane"""" disperse all'indomani della riforma liturgica decretata dal Concilio Vaticano II. Un cammino di vita, quello di don Lorenzo, costantemente teso alla ricerca del sublime quale strumento per educare una nuova umanità."" -
La coprogettazione. La partnership tra pubblico e terzo settore
Per coprogettazione si intende una modalità di costruzione, affidamento e gestione di iniziative e interventi sociali attraverso una partnership tra pubblica amministrazione e soggetti del privato sociale. Le esperienze di coprogettazione stanno avendo una sempre maggiore diffusione. Di qui la sollecitazione a sviluppare riflessioni e valutazioni sul loro funzionamento e la loro efficacia. Gli enti locali e i soggetti del privato sociale si trovano, infatti, ad agire in una cornice che supera il tradizionale rapporto committente-fornitore a favore di una relazione caratterizzata da partenariato e corresponsabilità. Ciò richiede nuovi strumenti e metodologie sia dal punto di vista operativo sia dal punto di vista relazionale e organizzativo. Il volume propone un'analisi dettagliata dei processi di coprogettazione, presentando alcune esperienze ed evidenziandone le potenzialità come opportunità di sviluppo di politiche di welfare adeguate ai contesti e capaci di affrontare i problemi sociali dei territori. Il libro è rivolto agli studenti di Sociologia e di Servizio sociale, ai responsabili e agli operatori pubblici e del terzo settore. -
Il pittore e il pesce. Una poesia di Raymond Carver. Un'opera di Carlo Dalcielo
All'inizio del 2007 Carlo Dalcielo ha letto la poesia di Raymond Carver ""II pittore e il pesce"""". Dalla poesia ha ricavato una sceneggiatura in cinquantacinque """"inquadrature"""". Ha poi invitato cinquantacinque artisti visivi a realizzare ciascuno una delle inquadrature. Gli artisti hanno accettato, e hanno consegnato a Carlo Dalcielo le loro opere. Questo libro, un'opera collettiva e unica allo stesso tempo, è il risultato del loro lavoro."" -
Rat pack. Quei «bravi ragazzi» del sogno americano
C'è stato un tempo in cui il Presidente degli Stati Uniti d'America e la cricca dei cantanti più famosi e potenti del Paese andavano a cena insieme, e tra una bevuta e l'altra discutevano di donne, musica e affari. Erano gli anni a cavallo tra i Cinquanta e i Sessanta, l'epoca dell'America con la faccia pulita di John Fitzgerald Kennedy e di Frank Sinatra, ancora stordita dalla sensualità di Marilyn Monroe e dai fuoricampo di Joe Di Maggio. Il ""Rat Pack"""" era proprio il gruppo di amici, quasi tutti uomini di spettacolo, che facevano capo a Sinatra: """"Rat Pack"""", ovvero il """"Branco dei ratti"""", appellativo caustico e goliardico coniato dall'attrice Lauren Bacall con cui """"The Voice"""" e i suoi erano conosciuti in tutti gli ambienti più in degli States. Il libro di Javier Márquez racconta con piglio ironico le parabole di questo manipolo di artisti sopra le righe, concentrandosi in particolare su Frank Sinatra, Dean Martin e Sammy Davis Junior, che del """"Rat Pack"""" erano l'autentico fulcro. Ne emerge un mondo fatto di feste interminabili e concerti trionfali, tragedie consumate o appena sfiorate, intrighi coi mafiosi italo-americani che con Sinatra erano cresciuti e il mondo di celluloide in cui i """"ragazzi"""" incarnavano alla perfezione il ruolo di protagonisti del """"sogno americano""""."" -
Igiene vocale per cantanti
Igiene vocale manuale per una voce sempre in forma nasce dall'esperienza di medico foniatra e chirurgo del professor Ugo Cesari, docente all'università di Logopedia dell'Università Federico II di Napoli e di Loretta Martinez, vocal coach e esperta in tecnica vocale applicata ad ogni tipologia di voce artistica. Una piccola guida per i piccoli e grandi problemi che affliggono l'artista della voce, dagli improvvisi abbassamenti di voce, la fatica dopo una lunga performance, le malattie di stagione, alla cura quotidiana delle strutture vocali e la prevenzione di eventuali patologie anche legate ad un uso scorretto dello strumento. Un libro da tenere sempre vicino per i consigli preziosi, le dritte efficaci ed immediate e i falsi miti sfatati a cui l'artista si potrà riferire per ogni esigenza. -
Planare lo sguardo. Ediz. italiana e greca
"Alexandra ci invita ad avere uno sguardo completamente diverso nella ricerca della verità e della realtà. Alexandra ci invita a uno sguardo nuovo: prendere il volo dall'alto della montagna, e come l'aquila che plana il suo sguardo di cacciatore, planare lo sguardo perenne in cerca."""" (Luis Razeto)" -
Pane e poesia
Incontri tra poetesse cipriote e italiane in un'antologia poetica con testi in greco e italiano. Un volume con valore di scambio e di dono implicito nell'accostamento tra il pane, simbolo stesso del cibo che nutre il corpo e la mente, e la poesia. -
Coltellacci. Teatro cinema pittura-Theatre cinema painting. Ediz. a colori
Scenografo e costumista, Giulio Coltellacci (1916-1983) esordisce con grafica, moda, arredamento e pittura. A Parigi negli anni Cinquanta disegna le copertine per la rivista ""Vogue""""; in Italia crea le scenografie per gli spettacoli di Giorgio Strehler al Piccolo Teatro di Milano (1948-53). In oltre quarant'anni di carriera, l'artista ha lasciato un'impronta in tutti i campi dello spettacolo; ha dato dignità e smalto alla commedia musicale, è stato il costumista dei divi del cinema, ha realizzato le scene per il cinema e il teatro di prosa, balletto e lirica. Ha costruito macchine sceniche, ha dipinto sulla tela e sui fondali del teatro. La sua collaborazione con Pietro Garinei e Sandro Giovannini ha contribuito al successo della rivista italiana, dagli spettacoli di Wanda Osiris a Rugantino. Il suo stile è caratterizzato da vivacità di colori, abiti stravaganti, echi di Broadway, citazioni colte. Coltellacci passa senza snobismi dalla Scala al Teatro Sistina, mantenendo la sua forte cifra creativa e il perfetto dominio dei meccanismi del palcoscenico. Tra il 1949 e il 1972 lavora come scenografo per il Teatro alla Scala, curando gli allestimenti di opere di Cajkovskij, Donizetti, Giordano, Mascagni, Petrassi, Respighi, Rossini. Il direttore d'orchestra con il quale stabilisce il più continuo e proficuo rapporto è Gianandrea Gavazzeni. Disegna scene e costumi per diversi spettacoli del Maggio Musicale Fiorentino, in particolare per il ballo Excelsior di Marenco nel 1967, rinnovato per la Scala nel 1974 con la regia di Filippo Crivelli (e felicemente ripreso di recente). Vi si celebrano lo spirito fin-de-siècle e gli archetipi del grande ballo con equilibrio e ironia. In ambito cinematografico collabora con registi quali Mario Camerini, Giuseppe Patroni Griffi, Camillo Mastrocinque, Mario Monicelli, Elio Petri, Francesco Rosi. Un artista complesso, multiforme, dagli esiti sorprendenti, tutto da riscoprire."" -
Gli ebrei di Saturno. Shabbat, sabba e sabbatianesimo
Che cosa hanno in comune un antico dio pagano, un pianeta, una figura messianica della prima età moderna e i sabba, le cerimonie notturne delle streghe? E come è possibile conciliare l'astrologia greco-araba con la sacralità religiosa dello Shabbat, il sabato ebraico? Sostenendosi, come di consueto, su un'amplissima serie di fonti primarie edite e inedite in varie lingue, Moshe Idel ricostruisce un affascinante percorso della storia delle idee, guidando il lettore lungo un avvincente itinerario nel tempo e nello spazio, alla scoperta delle radici di alcuni dei più radicati cliché della cultura e dell'immaginario moderno: dall'antichità a oggi si svelano così le molteplici connessioni tra mito e scienza, tradizioni dotte e popolari, sistemi speculativi e religiosi che hanno contribuito a forgiare il pensiero e la coscienza di generazioni di uomini vissuti tra oriente e occidente. -
Depeche mode
Tutto cominciò alla fine degli ann '70 nell'Essex, per iniziativa di quattro tipi di Basildon: Andrew Fletcher, Martin Gore, Vince Clarke (poi sostituito da Alan Wilder) e David Gahan. I quattro diedero vita a quella che diventerà la più famosa e longeva band di tecnopop della storia del rock, i Depeche Mode. Questa biografia dei Mode ripercorre il loro viaggio musical-esistenziale lungo quasi tre decenni. Una storia dark di introspezione, sensi di colpa, perversioni, tossicodipendenze, invocazioni, redenzioni, oscurità e resurrezioni. -
Tutte a casa? Donne tra migrazione e lavoro nella Torino degli anni Sessanta
Le grandi migrazioni interne che hanno attraversato l'Italia negli anni del boom economico sono state finora descritte dagli storici come un fenomeno esclusivamente maschile, in cui le donne si sarebbero limitate a seguire gli uomini, per poi ""misteriosamente"""" sparire dal mondo del lavoro, chiuse all'interno delle mura domestiche. La ricerca di Anna Badino presenta uno scenario del tutto diverso del rapporto tra emigrazione femminile e lavoro. Attraverso l'incrocio di fonti statistiche e qualitative, l'indagine prende in esame un ampio campione di donne immigrate tra fine anni Cinquanta e primi anni Settanta a Torino, città simbolo dello sviluppo industriale italiano. Il quadro che emerge è innanzi tutto quello di una forte spinta femminile al lavoro: un lavoro che non è solo quello operaio, ma che assume spesso la forma di occupazioni irregolari, marginali e """"invisibili"""", sempre però contrassegnato dalla difficoltà di conciliare impegni casalinghi e attività extradomestiche. Si delinea così una realtà multiforme e variegata, capace di produrre mutamenti inattesi anche nei modelli di organizzazione familiare, che nessuno aveva ancora raccontato."" -
La vita consacrata
Il dono della vita consacrata è la chiamata a vivere più da vicino e a rendere presente la «forma di vita che il Figlio di Dio assunse entrando nel mondo» (LG 44). La vita consacrata è un innamoramento nei confronti dell’umanità di Cristo povero, obbediente e vergine. Lungi dall’essere una rinuncia, viene abbracciata come dono incomparabile, in quanto è una testimonianza di totale appartenenza, donazione e obbedienza al disegno di Dio. Coloro che consegnano loro stessi a Dio hanno la certezza che nessuna gioia è paragonabile alla felicità di far brillare la luce di Cristo. La vita consacrata, da una parte, ha la missione di rendere presente Cristo in modo tale che tutti possano toccare il suo amore in un mondo disincantato; dall’altra, vuole rivolgere una particolare testimonianza ai giovani che oggi vivono indifferenti, assenti e immersi nel mondo virtuale. -
Il diritto al lavoro nel 1848: antologia di scritti e discorsi
Parigi 1848: intorno all’eventuale riconoscimento del diritto al lavoro nella costituzione della Seconda Repubblica si scatena un aspro confronto politico fra liberali e socialisti. Di quello scontro ideologico, che proietta luci e ombre ben oltre il momento rivoluzionario, si offrono in questo libro i testi fondamentali: il documento conclusivo della Commissione del Luxembourg, redatto da Pecqueur e Vidal; gli interventi più significativi nel dibattito in Assemblea Nazionale, pronunciati da Mathieu de la Drome, Tocqueville, Ledru-Rollin, Thiers, Considérant, Lamartine; gli opuscoli prodotti sull’argomento da Faucher, Wolowski, Blanc, Proudhon. -
La raffigurazione letteraria
Questo libro caratterizza la scrittura letteraria in termini di raffigurazione in contrapposizione al mondo della rappresentazione, della riproduzione del Medesimo, della manutenzione dell'Identità. Si propone di individuare i contrassegni del testo letterario, ciò che ne costituisce la specificità e di studiarne le trasposizioni, cioè i vitali processi inter-relazionali tra scrittura letteraria e vita, ivi compreso il delicato e difficile processo di trasposizione della scrittura nella ""vita"""", come possibilità di """"vita nuova"""", di uscita dalla rappresentazione e dalla ordinaria manutenzione dell'Identico. Che è ciò che la scrittura letteraria può """"avere a suo attivo""""."" -
Il cervo e il gelsomino. Gli amori silvestri di Ket'ki e Uday'bhan
Durante la caccia, un principe ""radioso come l’alba"""" incontra in un bosco di manghi una principessa """"vezzosa come un gelsomino"""". Ed è subito amore. Ma guerre, incantesimi, vagabondaggi nella foresta, rivelazioni a sorpresa terranno divisi i due innamorati sino al lieto fine di prammatica. Insomma, tutto il repertorio del racconto d’avventura si dipana in questa """"storia della principessa Ket’ki"""" — come recita il titolo originale — ricreando il fascino misterioso della favolosa India delle corti principesche, in una fantasmagoria di moduli espressivi che vanno dalla prosa alla poesia, dallo stile colto alle pittoresche formule idiomatiche. Proprio dal punto di vista linguistico l’opera (qui tradotta per la prima volta in italiano) viene considerata basilare per lo svolgimento della moderna letteratura indi, in quanto costituisce il primo documento (1808) di stesura scritta non commissionata a scopo didattico di quella che oggi la Costituzione indiana riconosce come lingua ufficiale dello stato."" -
Blackbeard. La vita e le avventure del famigerato pirata Barbanera
Tra fantasia, storia e leggenda, l'autrice ricostruisce la vita e le avventure del famigerato pirata Barbanera, uno dei bucanieri più temuti di tutti i tempi. Mai un filibustiere dalla carriera tanto breve - le sue avventure conosciute sono durate solo venti mesi - è riuscito a circondarsi di un'aura di mistero così impenetrabile, suscitando un fascino imperituro. Sulla vita di Edward Teach (questo il suo vero nome) si hanno poche informazioni certe. Probabilmente nacque nel 1680 a Bristol, si sposò quattordici volte e con la sua Queen Anne's Revenge catturò e depredò centoquaranta navi. Per via della sua immagine e dei modi che terrorizzavano sia le sue vittime sia l'equipaggio è entrato nella leggenda: si dice che sparasse alle gambe dei suoi uomini per mantenere la disciplina a bordo, che bevesse rum mischiato con polvere da sparo e che quando andava all'attacco la sua figura e il suo aspetto portassero il terrore tra gli equipaggi delle navi assalite. -
Camminate romane
Nella passeggiata si sviluppano sensazioni che soltanto la calma può consentire, un po' come nella filosofia peripatetica si coltivava il sapere tramite l'inutile deambulazione. Nella camminata, che pure è priva di intenti pratici (o profani che siano), tutto avviene più in fretta e a un livello più basso. Attraverso queste Camminate Romane, Pietro Borromeo ci fa scoprire una Roma vista da un'altra angolazione, meno turistica e più vissuta, meno superficiale e più pensata. Tra una camminata e l'altra ci sono poi tutti i pensieri e le riflessioni dell'autore: riflessioni circolari, che partono e tornano in se stesse. Così vediamo una Roma con le case tutte diverse l'una dall'altra, le strade qui più larghe lì più strette, i colori, la luce; per non parlare delle cose belle, che non sono soltanto le chiese o i palazzi, ma anche gli scorci e gli inganni prospettici. La sovrapposizione del moderno sull'antico che si conserva nella forma delle piazze o sorge dal basso in ruderi inspiegabili o si camuffa per mantenere se stesso a dispetto delle contaminazioni, mentre il moderno si fa antico o quantomeno vecchio e si inserisce, quasi che i Lari millenari abbiano alla fine la meglio. Tutto a Roma, con le fontane che buttano generose acqua instancabile, tutto ti accoglie e ti si mostra per quel che è: solo che tu lo guardi.