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Un mondo senza storia? La falsa utopia della società della poststoria
Nella cultura dominante si è affermata, negli ultimi decenni, la certezza che la Storia sia da osservare come una dimensione introdotta dall'esterno in un Occidente che si pone ormai nella poststoria. La Storia è stata una lunga catena di sofferenze e di stermini. Essa è stata; ma non è più, perché ciò che è percepito come Storia, dal terrorismo agli sbarchi di immigrati, è una fastidiosa interruzione del godimento del mondo. La vita è pensata come un percorso depoliticizzato e destoricizzato; è il trionfo neoliberale del presentismo: non è necessario interrogarsi sul Passato, perché il Passato non esiste. Siamo in presenza dell'affermarsi definitivo del nichilismo, oppure siamo oltre lo stesso nichilismo? A scuola la storia non si studia, a causa dell'avvenuta deculturalizzazione dei docenti. A sua volta, la politica, inabissatasi, non interroga più gli storici. Ma questi riflettono sulla loro funzione, in quanto custodi della presenza del Passato nel Presente? Ed è possibile per essi condividere la scelta di campo neoliberista? Una riflessione fra pedagogia, antropologia, sociologia e storiografia. -
Storia e teofania. La storia per un cristiano è una continua teofania
«Dal punto di vista cristiano, la storia ha un ""senso"""". Non è un flusso casuale e un intreccio di eventi e accadimenti, ma si offre al tempo stesso all'uomo come possibilità che gli viene donata per affermare il suo valore, per realizzare il suo destino [...]. La divinizzazione, tuttavia, quale unico fine e scopo dell'uomo nella storia, presuppone la presenza e l'azione non solo dell'uomo, ma anche di Dio, nella realtà storica. La storia, in un'ottica cristiana, è una continua teofania. Natale, la nascita di Dio da una donna come Dio-uomo, è la manifestazione e la conferma della realizzazione dello scopo della storia, come conseguimento dell'unione teantropica. Eternità e temporalità, trascendenza e materialità, sovrastoricità e storicità si uniscono, nella persona di Gesù Cristo, in un'unione perfetta [...]. """"Colui che assolutamente nulla può contenere è contenuto in un grembo. Colui che è nel seno del Padre sta tra le braccia della Madre"""", auconfinandosi entro i limiti finiti di ciò che è storico e umano. Questo è il prodigio di tutte le ere, il prodigio """"straordinario"""" e """"unico"""" (unicum) di tutta la storia. La presenza di Dio nella storia rende possibile l'incontro tra Dio e l'uomo, un incontro che si compie come dialogo redentivo del Creatore con la sua creatura, che porta alla loro unione, all'evento, cioè, della salvezza intesa quale realizzazione dell'uomo e attuazione dello scopo della storia»."" -
L' era dell'e
Il 1989 è stato l'anno dell'e. La danza sul muro di Berlino è il simbolo della rivoluzione pacifica dell'e, scoppiata dal nulla e ancora oggi rimasta inspiegata e inspiegabile. Rierigere, rievocare e rinazionalizzare oggi confini già caduti altro non è che una reazione: la reazione a una semantica dell'e assolutamente insopportabile. Sono in molti a essere spaventati dalla globalità, dalla vaghezza e dall'indeterminatezza dell'e. L'estraniamento dell'estraneo e l'espropriazione del proprio, involontarie conseguenze dell'e, vengono percepiti come una minaccia. In molti affermano di non poter vivere senza il dualismo aut-aut e aggiungono di non riuscire nemmeno a immaginarsela, la dimensione dell'e. L'e non segna dunque la creazione di un paradiso sulla terra, diventa invece probabile foriero di nuove, impensabili sciagure. Ma il mondo dell'aut-aut nel quale pensiamo, agiamo e viviamo sta diventando fittizio. In un modo o nell'altro prendono vita discussioni ed esperimenti in una dimensione che va oltre l'aut-aut o, per usare le parole di questo libro, si inizia a reinventare la politica. Con un saggio di Vasilij Kandiskij. -
Non muore nessuno
R. T. Fex è uno scrittore pieno di fascino e di talento, scomparso misteriosamente al culmine del successo. Non muore nessuno è la storia della sua vita, narrata in presa diretta da persone e personaggi che l’hanno conosciuto. Una vita ricca di passioni e di illusioni, slanci poetici e colpi di genio ma anche chimere, massimi sistemi ridotti ai minimi termini. Una vita in cui Fex alterna gli amori fulminanti alle beghe con critici e colleghi, inventa nuove vocali e impara a cronometrare il nulla, scopre le parole giuste per riaccendere vecchie fiamme, misura la velocità del pensiero, svela le virtù sessuali delle orfane… Una vita esemplare, insomma, in cui l’amore forsennato per la fantasia è l’unica scappatoia esistenziale possibile. Poetico, divertente, profondo, R. T. Fex ha tutto quello che serve a un eroe per incantare. -
Specchi
Scrittrice ungherese di famiglia ebraica, Edith Bruck, a tredici anni viene deportata ad Auschwitz e poi in altri campi, tra cui Dachau e Bergen-Belsen, dove sarà liberata nell’aprile 1945. In “Specchi” l’autrice si esercita in una prova lirica ininterrotta che ha la sua origine in un’ennesima sopravvivenza: nella necessità di ricostruire stralci del passato e del presente attraverso gli oggetti di una stanza che raccontano, come in una successione di specchi, l’itinerario di una vita. -
La rivoluzione incompiuta di Olympe de Gouges. I diritti della donna dai Lumi alla ghigliottina
Con la diffusione dei movimenti femministi negli anni Settanta del Novecento, Olympe de Gouges ha assunto un ruolo chiave nella storia di genere della Rivoluzione francese, divenendo l'icona della rivendicazione dei diritti della donna e della cittadina nella Francia rivoluzionaria. Dopo un secolo e mezzo di studi accademici che ne avevano fortemente limitato la portata intellettuale evidenziandone l'illetteratismo e l'immoralità, gli studi degli ultimi quarant'anni hanno finito per sovrapporre ad un'onesta analisi storica anacronistiche categorie del presente al fine di esaltarne la singolare audacia femminile. Valentina Altopiedi ricostruisce l'itinerario biografico di Olympe de Gouges per meglio comprendere e discutere il punto di arrivo del suo lungo processo intellettuale e letterario: la Déclaration des droits de la femme et de la citoyenne. -
Una fede per l'impero. Cattolicesimo e colonialismo nell'Italia liberale (1882-1912)
Nei trent'anni compresi tra l'acquisto della baia di Assab e la fine della guerra di Libia (1882-1912), anche il cattolicesimo affrontò la questione del colonialismo, con toni e modalità irriducibili alla tradizionale distinzione tra moderati e intransigenti. Basato su un ampio spoglio di fonti inedite e a stampa, il volume ambisce a fornire una prima ricostruzione del discorso dei cattolici italiani sull'espansione in Africa, con l'obiettivo di gettare nuova luce sulla formazione di una coscienza coloniale e sull'ingresso dei cattolici nella vita pubblica. Agli occhi di numerosi e autorevoli speakers 'bianchi', infatti, le colonie apparvero come una sorta di laboratorio politico, atto a dimostrare che non poteva esistere vera civiltà senza il cristianesimo e che i cattolici non erano nemici della patria, ma fautori della sua grandezza. Benché non recepito dalle élite liberali e più ampiamente dalle culture laiche, il discorso pose le premesse della svolta realizzatasi durante la Prima guerra mondiale, quando il sostegno cattolico allo sforzo bellico avrebbe creato le condizioni per la normalizzazione dei rapporti tra Chiesa e Stato. -
Ugo Foscolo. Scrittura, critica, fortuna
Studioso assiduo del Foscolo, Giuseppe Nicoletti raccoglie in questo volume una serie di studi e interpretazioni attinenti ora a testi poetici dell'autore dei Sepolcri, ora alla sua singolare attività di critico e storico della letteratura, e infine e soprattutto relativi alla sua straordinaria fortuna critica. Nell'ampio pelago della critica foscoliana anche la più nuova, gli studi qui proposti si segnalano per il tentativo di aggiornare la discussione su alcuni aspetti di un'opera così fortemente articolata e ciò alla luce dei più recenti contributi che qui vengono discussi e, nel caso, criticamente utilizzati almeno per quelle che risultano le proposte più convincenti. Nella convinzione che tutto (proprio tutto) quello che Foscolo ha lasciato ai posteri in forma di scrittura mantiene una sua inconfutabile e spesso ammirevole ragion d'essere, che è poi uno dei caratteri indispensabili a definire uno scrittore di genio e dunque a vedergli riconosciuta l'etichetta di classico. -
Canzoniere
Una donna di nome Laura è al centro del canzoniere tràdito dal codice Guelferbitano 277.4 Extravagantes della Biblioteca Augusta di Wolfenbüttel (sec. XV, ultimo quarto), intestato a un anonimo autore - linguisticamente localizzabile in area Veneta - che si sottoscrive con lo pseudonimo di Dafnifilo. La forma abbreviata «Mart» che campeggia sul frontespizio potrebbe celare un'allusione all'ambientazione marzolina del canzoniere, senza con ciò escludere un riferimento a una possibile committenza e, dunque, a un esponente della famiglia di Galeottus Martius. Il volume è dunque vòlto a indagare il contesto di produzione del canzoniere e a fornire una prima edizione critica dei trentadue testi che lo compongono, corredati da dati metrico-stilistici e da un commento, da cui emergono una fitta rete di citazioni e variazioni del modello petrarchesco, una ricorrente presenza degli Amorum libri tres boiardeschi e una significativa vicinanza con il Canzoniere Costabili, che concorrono a consolidare un asse ferrarese-veneto endogeno al petrarchismo. -
L'anno che a Roma fu due volte Natale
Villaggio Tognazzi, Torvaianica, sul litorale romano. Alfreda, un’accumulatrice seriale con i primi segni di demenza senile, ha reso il suo villino un tugurio invivibile, dove vive per inerzia tra insetti e cianfrusaglie. Sopra di lei abita il figlio Marco, un giovane fattone, profondamente insicuro, la cui unica occupazione è accudire la madre. Lo spettro di un’azione da parte dell’Ufficio d’igiene rende necessario svuotare in fretta la casa, pena lo sfratto. Alcuni sgangherati amici, assidui frequentatori del bar Vanda, si attivano per sgomberarla, ma la proprietaria si oppone. Da qualche tempo Alfreda soffre di disturbi del sonno durante i quali le appare Sandra Mondaini, che ha conosciuto ai tempi d’oro del Villaggio Tognazzi, quando era il ritrovo estivo del jet set culturale italiano. Alfreda, nei suoi deliri notturni, immagina di parlare con l’attrice, sofferente per la “separazione” dal marito Raimondo Vianello, che riposa a Roma mentre lei è sepolta a Milano. Anche Alfreda non si è mai ricongiunta al marito, scomparso in mare durante una pesca notturna e mai più ritrovato. Alfreda decide di mettere fine a quella “ingiustizia” e pone al figlio una condizione per lo sgombero del villino: trafugare la salma di Raimondo dal Verano e portarla al cimitero di Lambrate, da Sandra. Dopo le prime resistenze, Marco getta le basi del piano, aiutato da Carlo, un vecchio pescatore, e da Er Donna, il travestito più ambito della Pontina. -
L'enigma di Macallè
Siamo nel 1958, l’Italia non ha perso la battaglia di Adua e la Storia ha preso un altro corso. Durante la Grande Guerra il Paese è rimasto neutrale e Giacomo Matteotti è stato capo del governo per molti anni; adesso, dopo i problemi creati dall’esecutivo Pella-Fanfani, si ripongono grandi speranze nel nuovo ed energico Ministro delle Colonie, Sandro Pertini, che ha sostituito il vecchio e patetico Benito Mussolini. A Macallè, capoluogo della provincia meridionale della colonia Eritrea, il commissario Francesco Campani indaga su un orrendo delitto partendo da un unico, indecifrabile, indizio: la vittima, prima di morire, dopo essere stata mutilata, si è sfilata la fede nuziale e l’ha nascosta in bocca. Italiano d’Africa ed eritreo d’Italia, Campani vive le contraddizioni di un’identità sospesa tra appartenenze diverse e culture differenti, in bilico tra madrepatria e possedimenti d’oltremare. Con l’aiuto della moglie Emma, brillante ricercatrice dell’Istituto Agricolo Coloniale, dell’ispettore Araya Girmay, e degli intraprendenti agenti della Scientifica Marchetti e Boccardo, il poliziotto si mette sulle tracce dell’assassino, sfidando i pregiudizi razziali dei superiori. La sua vita, intanto, si avvia verso un inatteso cambiamento... Con forza visionaria, Luca Ongaro crea un mondo esotico e magnetico che profuma di spezie. Intrecciando la crime fiction al racconto ucronico, dimostra come il passato – al pari del futuro – non è ancora scritto, ed esplora l’origine del male, laddove – in ogni luogo e in ogni tempo del Multiverso – attecchisce l’intolleranza, alligna la discriminazione, cresce l’ingiustizia. -
Il giardiniere
Suquamish, Stato di Washington. La vita di Mike Muñoz, ventitreenne di origine messicana, trascorre in attesa di qualcosa che non arriva. Abita in una riserva indiana con un fratello disabile e una mamma sempre al lavoro. Il papà, alcolista, è scomparso dalla loro vita diversi anni prima. Mike legge tantissimo grazie alla biblioteca pubblica e sogna di scrivere un libro. La sua grande passione è il giardinaggio, ma quello che gli piace davvero è l'arte topiaria, dare forma ai cespugli e ricavarne delle statue. Purtroppo, nonostante lavori con una squadra di giardinieri, l'unica cosa che gli chiedono è di tagliare il prato e raccogliere le cacche di cane. Quando non ne può più viene licenziato e realizza che se vuole che le cose cambino deve essere lui ad agire. Ma come? In questo romanzo Jonathan Evison guida il lettore nel cuore e nella mente di un giovane che vuole scoprire se stesso, ma soprattutto il segreto per raggiungere una felicità che non viene mai garantita in uno Stato dove la polizia compie soprusi, le frontiere sono chiuse e se sei povero devi strapparti i denti da solo. Nel caso di Mike Muñoz e di quelli come lui la scala per il successo sembra sempre troppo ripida. Gli ostacoli sono tanti, gli scivoloni anche, finché le cose non iniziano a cambiare e Mike riesce a intravedere un futuro migliore. -
L'uomo che amava i libri
Michael Hudson trascorre le lunghe giornate in carcere divorando libri che gli sono stati dati dalla bibliotecaria della prigione, una giovane donna di nome Anna che ha un debole per il suo miglior studente. In un luogo in cui è difficile trovare speranza, il potere dei libri può essere una luce nel buio. Ad alcuni detenuti, come Michael, il lavoro di Anna sta cambiando la vita. Legge avidamente i libri che lei gli passa finché viene improvvisamente rilasciato dopo che un detective privato ha manipolato un testimone nel suo processo. Il detective è Phil Orzanian, un uomo spregiudicato che, insieme a un poliziotto in pensione, ruba con il ricatto e la violenza i soldi sporchi dei criminali. Fuori dal carcere Michael incontra una Washington D.C. profondamente cambiata. Le trasandate vetrine di un tempo ospitano birrerie all’aperto, caffè alla moda e negozi di fiori. Ciò che non è cambiato è la tentazione del crimine. Michael deve scegliere tra chi è riuscito a farlo uscire di prigione e la donna gli ha mostrato una vita diversa. Cercando di bilanciare il suo nuovo lavoro da lavapiatti, l’amore per la lettura e il debito nei confronti dell’uomo che lo ha liberato, Michael fatica a capire quale sia la sua strada. Riuscirà a resistere alla morsa del crimine o precipiterà nell’abisso? Una storia di scelte difficili, che scava nelle profondità dell’animo umano, parla di riscatto e del potere universale dei libri. -
Collezioni naturalistiche e biodiversità dell'Istituto Agrario di Todi
La forte attenzione che si registra intorno al tema della tutela e della valorizzazione del patrimonio storico-educativo ha favorito la pubblicazione di studi e l’organizzazione di importanti occasioni di confronto tra gli studiosi a livello nazionale e internazionale. A fronte di tale vivacità di iniziative, nella nostra regione si lamenta uno stato ancora iniziale degli studi dedicati a indagare il ruolo svolto dal patrimonio storico-educativo all’interno del rinnovamento della didattica, a livello scolastico in ogni suo grado. L’intento di questo volume, che raccoglie gli studi sul patrimonio dell’Istituto Agrario di Todi, paradigma dell’intera Media Valle del Tevere, se non dell’intera regione. Avviando così una prima discussione su aspetti oggi strategici dall’innovazione della didattica e della valorizzazione culturale delle scuole. In tal senso, il volume vuole essere un’occasione per un confronto con il mondo della scuola “militante”, per allacciare un dialogo più fitto con i docenti delle scuole di ogni ordine. -
Stanotte o mai
Dara, trent'anni, ha rinunciato ai suoi sogni da ricercatrice per permettere al marito Andrea, un musicista la cui carriera non decolla, di inseguire il successo. Un giorno nella farmacia in cui Dara è commessa entra Giulia Mezzanotte, violinista di fama ed ex ragazza di Andrea, che le confida di essere malata di cancro in fase terminale e di voler incontrare suo marito prima di morire. È l'inizio di un vortice di ansia per Dara, che prova pena per la sorte di Giulia, ma vede il suo compagno ogni giorno più coinvolto dalla ex, la quale ha richieste sempre più impegnative. -
Il matrimonio del paradiso e dell'inferno. Ediz. italiana e inglese
È tempo di parsimonia e circospezione. Ve l'ho già detto. Stiamo andando verso tempi disumani. Persino le banche ne sentiranno il morso e di già molti mercanti setacciano i loro libri impolverati per debiti a lungo dimenticati Non è tempo di chiedere prestiti. Organizzati meglio che puoi. Ai margini dell'insonnia ed ai confini del sonno brillano forme dubbiose ed ombre, e se tu allunghi le tue orecchie ed origli agli scricchiolii della notte, sentirai mortali sussurri. Segnati le mie parole. Prendi i tuoi bambini e dirigiti verso la boscaglia. Gli anni di sperpero sono finiti. -
Cortina Eclectic Style. Ediz. italiana e inglese
Cortina d'Ampezzo oggi ha tante anime e un'anima sola. È insieme opulenta e minimal, vintage e contemporanea, sofisticata ed essenziale. Cortina d'Ampezzo è eclettica. Otto progetti che raccontano una Cortina d'Ampezzo contemporanea. In quattro diverse dimensioni, definite con la convenzione che si usa nella moda: small, medium, large, extralarge. Tutte, con una propria cifra, tutte molto pensate, costruite a poco a poco, con una regia insieme attenta e onirica, appassionata e pignola. -
L'inglese. Con USB Flash Drive
Con audio MP3 su memoria USB. -
Canto di Natale
Un Canto di Natale per ogni età quello che Andrea Vitali ci racconta in questa sua nuova fatica letteraria. Un lungo racconto singolare, simbolico, molto divertente dove l'autore invita i bambini a non perdere troppo in fretta la loro infanzia e gli adulti a ritrovarla attraverso quell'incantamento che hanno dimenticato. Un racconto ch'è un Canto di speranza per tutti noi, una dolce frustata che ci riattivi la memoria dandoci speranza e anche una 'nuova' riflessione per l'imminente Natale. -
Scuola. Filosofia di un mondo
Che sia una filosofia di un mondo non significa che il libro sia indirizzato a chi di filosofia si occupa, magari perché la insegna. È invece un libro che vorrebbe essere anche per chi insegna letteratura o matematica, latino o diritto, fisica o lingue straniere; per chi insegna da anni e per chi desidera intraprendere questo mestiere; per chi insegna in un liceo e per chi insegna in un istituto tecnico. L'operazione fondamentale del libro non è quella di una semplice osservazione culturale di ciò che capita nelle scuole. Tantomeno è un'operazione di tipo prescrittivo, con l'idea di dire a chi insegna come insegnare. Costituisce piuttosto il tentativo di essere i più vicini possibile alla domanda della scuola, procedendo oltre le retoriche che gravano sulla didattica, oltre le indicazioni delle finalità e degli obiettivi, oltre le valutazioni delle competenze e i tecnicismi gestionali.