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Le impronte del male
Una storia vera, un omicidio commesso in una strada di campagna, una domenica di nebbia, il 7 febbraio 1859. Un delitto che sembra non interessare a nessuno se non a una strana coppia di investigatori. A dispetto di molti e spinti da una forse inconsapevole voglia di riscatto, Fainella Nino, carabiniere, e Pagnocelli Defendente, guardia di pubblica Sicurezza, conducono fino in fondo la loro strampalata indagine. Ambientato in una Bergamo postunitaria affollata di nobili e popolani, garibaldini e prostitute, feste in maschera e fuochi d’artificio, il romanzo è tutto racchiuso nei quattro giorni della settimana di Carnevale del 1869: una caccia serrata che, tra colpi di scena e guizzi di umorismo, si legge tutta d’un fiato e si conclude soltanto all’ultima riga. -
Bambi. Leggi le immagini. Con adesivi
Età di lettura: da 4 anni. -
Cinevideotherapy. Il cinema e il video nei percorsi di riabilitazione e terapia
Il cinema può essere utilizzato come strumento complementare negli interventi psicoterapeutici? Nel cinema, gli elementi visivi, uditivi e narrativi si fondono, consentendo al paziente una maggior identificazione tra la sua storia di vita reale del e quella rappresentata sullo schermo. La CineVideo Therapy, inclusa nell'insieme delle teorie di supporto o complementari come la teatroterapia, la musicoterapia e la pet-therapy, è una metodologia che avvalendosi dell'evocazione emozionale stimolata dall'uso di materiale videografico aiuta a sviluppare nuove competenze affettivo-relazionali, cognitive e psicomotorie. -
Le novelle di Pirandello «raccolte». Vol. 2
Il presente volume, 82° della Collana di Saggi e Documentazioni del Centro, contiene le relazioni e le comunicazioni del 60° Convegno Internazionale di Studi Pirandelliani su Le novelle di Pirandello “raccolte”2. Si porta così a compimento il progetto biennale 2022-2023 che intendeva esplorare il Corpus novellistico pirandelliano nelle singole raccolte per focalizzare criteri, legami, connessioni, significati che hanno portato Pirandello a includere in ciascuna silloge novelle contigue o lontane cronologicamente a temi i più disparati e diversi: il filo rosso che li lega non sempre è lineare e diritto, ma spesso tortuoso. -
Kill Bill diary
Questo diario di David Carradine, come tutti i libri utili, si può leggere in molti modi. Autobiografia di una ex star al tramonto che sogna il riscatto, come making of di un capolavoro, reportage sugli aspetti meno noti e appariscenti della macchina cinema, ma anche thesaurus di curiosità e spigolature intime dal cuore dello spettacolo hollywoodiano. Persino, infine, come un ritratto trasversale di Quentin Tarantino. -
Michele Soavi. Cinema e televisione
È il regista de-genere di ""Deliria"""", """"La chiesa"""" e """"La setta"""", le pellicole che hanno insanguinato gli anni Ottanta e Novanta del cinema popolare italiano sotto le ali produttive di Joe D'Amato e Dario Argento. È il regista cult di """"Dellamorte Dellamore"""", l'unico film capace di rendere giustizia a Dylan Dog. È l'autore pulp di """"Arrivederci amore, ciao"""" e """"Rocco Schiavone"""", tra i migliori noir nostrani del nuovo millennio. È Michele Soavi, capace di spaziare dal cinema alla tv costruendo un ponte tra due media così lontani e, oggi, così vicini anche grazie a lavori come i suoi """"Ultimo. La sfida"""", """"Uno bianca"""", """"Ultima pallottola"""", """"La narcotici""""."" -
Colloqui. Vol. 1
S. Maria Maddalena de' Pazzi non ha scritto ma dettato le sue meditazioni biblico-liturgiche. Nel primo volume dei ""Colloqui I"""" sono state raccolte le sue parole pronunciate tra il Natale del 1584 e il 27 Aprile 1585. La loro stesura è avvenuta sia grazie a dialoghi avvenuti con le sue sorelle che, a partire dal 10 Gennaio 1585, attraverso appunti presi direttamente durante il suo eloquio. In questo volume, scrive nella prefazione il prof. Pellegrini, si offre un """"lavoro di sistematica ricostruzione critica del testo consentito dall'accesso al materiale d'archivio: i manoscritti redatti dal ristretto gruppo di consorelle di Maria Maddalena ed il lavoro redazionale svolto anche da Puccini, rendono l'opera particolarmente rilevante, in quanto non si tratta soltanto di tramandare le parole di Maddalena, bensì di orientarsi in una complessa opera redazionale""""."" -
Storia sociale della Chiesa. Vol. 1: La preparazione dagli inizi a Costantino.
La ""Storia sociale della Chiesa"""", di Mons. Umberto Benigni come tutte le grandi opere, è ancora attuale ai nostri giorni. L'attualità di quest'opera non è dovuta al ruolo, pur importante, svolto dal suo autore nel mondo accademico, ma anche dal fatto egli poteva unire, cosa non comune, l'esperienza dell'uomo di governo (avendo lavorato in segreteria di Stato), la verve del giornalista, la fede del sacerdote, l'acume poliziesco del creatore della moderna intelligence vaticana, e chi più ne ha, più ne metta: quante personalità in un sol uomo. Mons. Benigni si proponeva di contribuire, nel campo della storia ecclesiastica, alla realizzazione del programma del pontificato di san Pio X: """"restaurare tutto in Cristo"""", e questo particolarmente nello studiare quello che egli chiama l'""""Impero della Chiesa"""", ovverosia l'influenza della Chiesa nella vita sociale dell'umana civiltà."" -
Il virus dell'epatite B. Dall'antigene australia agli analoghi nucleos(t)idici
Negli ultimi 10 anni sono stati fatti numerosi passi in avanti nella diagnosi e nella terapia dell'epatite B: sono stati introdotti in commercio nuovi farmaci e le terapie sono state tarate sulla base delle caratteristiche del paziente. Tuttavia l'interpretazione delle diverse condizioni virologiche e la gestione della malattia nel paziente immunocompetente e immunodepresso risultano talvolta complesse. In aggiunta, l'uso degli antivirali ha introdotto nuovi criteri, quali la potenza e la barriera genetica dei diversi medicamenti, strettamente correlati agli aspetti di farmacoresistenza. Il testo, ideato come un pratico strumento di utilizzo per il clinico, ha lo scopo di fornire aggiornamenti circa l'inquadramento clinico dell'infezione, la scelta della terapia adeguata e la gestione delle resistenze. -
L' altro suono dell'ombra
La carezzò, indugiando a massaggiarle io fianchi. Era felice come quando, bambino, affondava le mani nell'erba dei prati appena innaffiati dalla rugiada. Stringendola a sé, cercava un labile equilibrio tra forza e dolcezza. Tuttavia, la sua - come ogni felicità che si rispetti - era violata da una punta di malinconia. Da un lato lo stimolo a tuffarsi in lei, dall'altro, l'esitazione a spezzare l'incantesimo del loro sfiorarsi leggero. Si sentiva come trattenuto, paralizzato dalla sua bellezza lucente e indiscutibile. Andrés Segovia ripose la sua Hauser nell'astuccio, riordinò una catasta di spartiti tagliuzzati e ingialliti in un quaderni zeppo di carte e lo posizionò su un leggiornIl riserbo dei salotti torinesi può celare un velo di crudeltà tanto discreta quanto efferata. Così, la morte di Amedeo Gravini, un noto chitarrista, sul palco del teatro Carignano svela man mano l'esistenza di una fitta rete di relazioni torbide. Una rete fatta di condizionamenti politici ed economici e governata da chi trama dietro le quinte della rispettabilità. Al suo romanzo di esordio Gregorio Fracchia stupisce il lettore con un giallo a sfondo musicale dalla trama elaborata e dal ritmo serrato. Tra i personaggi, fortemente caratterizzati anche grazie a diversi registri linguistici, spiccano un chitarrista omonimo di Andrés Segovia - forse un omaggio dell'autore, a sua volta chitarrista, al grande maestro andaluso -, una fascinosa PM e un tignoso commissario che indagano sul caso. La ricerca del colpevole, che passa attraverso alcuni cambi di prospettiva alquanto originali, trova una soluzione che piomba inattesa a sbalordire non solo il lettore, ma gli stessi protagonisti dell'intricata inchiesta. -
Sarò fedele da domani
Da piccolo i giochi preferiti di Citrullone non sono il trenino o le macchinine ma giocare al dottore con tutte le bambine del quartiere, sperando di carpire qualche bacio. Crescendo capisce che non è fatto per una sola bambina: così diventa un rubacuori di periferia, raccontando a tutte la stessa favola dell'uomo innamorato, tra promesse di notti piccanti e un amore per sempre. E dopo averne passate di grasse e di magre, si domanda: quante possibilità esistono per un filibustiere dongiovanni, bugiardo fino all'osso, di trovare una ""santa"""" che lo possa redimere? Ecco la parodia moderna di messer Citrullone, il quale, nella patria decadente dei mille Casanova, da ingenuo ragazzo sognatore dei giorni nostri sogna l'amore """"contundente e non solo plutonico"""". Attraverso inverosimili avventure amorose e numerosi inganni perpetrati dalla perfida Curvona Sgraffignona, sembra trovare pace con la nobilnonna Eli Puzzapiedi, zitella stagionata de borgata, che, grazie al suo proverbiale olezzo, circuisce il nostro eroe fino a trasformarlo nel marito che nessuna vorrebbe."" -
Simboli
Simboli è un flusso di versi che migrano dall'immaginazione del poeta per arrivare dritti al cuore del lettore; la poesia si fa pioggia lenta e costante per ritrarre il mondo interiore e quello esteriore. Brevi effigi lapidarie scorrono ritmicamente scandendo il tempo della vita, quando l'arte è concepita come una coraggiosa ricerca della verità e il poeta sa che come Atlante dovrà portarne il peso ma, al tempo stesso, è consapevole che la magia dei sogni e delle visioni potrebbe riscattare l'inchiostro amaro delle parole. -
La strada degli americani
Quello che leggerete è ispirato a una storia vera. È successa a Napoli. Può darsi che cose del genere succedano in altri luoghi del mondo, ma di sicuro a Napoli nel 2013 è successo questo. Per volere di chi l'ha vissuta e me l'ha raccontata ho usato dei nomi fittizirnrn«Un romanzo forte, dal ritmo incalzante. I personaggi sono disegnati talmente bene che vi sembrerà di sentirli parlare» - Maurizio de Giovannirnrn«Un romanzo implacabile e intenso. Personaggi forti, che senti nella carne e nelle ossa. Così vivi che ti viene voglia di interpretarli» - Marco D'AmorernrnrnLa strada degli americani è lunga circa 40 km ernunisce il centro della città all’hinterland napoletano.rnMartina e Giulia la stanno percorrendornper caso e all’altezza di Villaricca una Fiat Tiporngrigia comincia a lampeggiare insistentemente.rnDa quel momento parte un inseguimentornsenza un apparente motivo, fatto di tamponamenti,rnsperonamenti, tentativi di mandarlernfuori strada, vetri spaccati e fiancate distrutterndall’impatto con il guardrail. Un inseguimentornche dura per 14 km di terrore puro. Ma chi c’èrnin quella Fiat Tipo grigia?rnCiruzzo Buttigliella è un tossico che si guadagnarni soldi per il crack facendo lavori di bassarnmanovalanza criminale per il boss Centogrammi,rnun camorrista che come animale domesticornha un cucciolo di leone.rnCarmine Scognamiglio, invece, è un operaiorndella Petrone Porte. Un ragazzo semplice chernfinisce nella lista nera del suo capo e viene licenziato.rnPer la prima volta in un’esistenza darnsuccube, Carmine ha un moto di reazione. Inrncerca d’aiuto si affida a suo fratello Sasà. È cosìrnche si ritrova sulla strada degli americani, nellarnmacchina di Ciruzzo, all’inseguimento insensatorndi una Citroën con due ragazze dentro.rnMa la strada degli americani non è una semplicernstrada. È anche un crocevia di destini, e sullarnstrada si compirà il destino di tutti i protagonistirndel romanzo, i nodi del degrado, della folliarnda droga, della disperazione e della violenzarnverranno al pettine tutti insieme.rnE costringeranno Carmine, per la prima volta nellarnsua vita, a prendere una decisione. A scegliere. La strada degli americani è un’opera di fiction cherntrae spunto da una vicenda realmente accaduta.rnA fare da sfondo una Napoli inedita, quella deirnpiccoli criminali che vivono ai margini dellarncamorra, senza mai arrivare a farne parte, e dirnquei ragazzi che potremmo considerare normalirnse solo non fossero nati nella parte sbagliatarndella città, quella che tuo malgrado ti mette arncontatto con un inferno fatto di violenza insensatarne soprusi, ma dove forse, nonostanterntutto, riesce ancora a sopravvivere e a resisterernla speranza della normalità. -
Segretissimi. Dizionario dei film spionistici italiani anni '60
Tutti conoscono James Bond, l'agente 007. Ma quanti si ricordano dell'agente 077, o dell'agente Jo Walker, o ancora dell'agente 3S3, emuli poveri made in Italy del celeberrimo personaggio inventato da Ian Fleming? Eppure, ognuno di questi personaggi ha avuto tanto successo da essere stato protagonista non di uno, ma di una serie di film. Nel giro di poche stagioni cinematografiche, tra il 1965 e il 1968, l'Italia produsse (o meglio co-produsse, dato che sono rarissimi i film completamente made in Italy) poco meno di duecento pellicole riconducibili al genere spionistico, sull'onda del successo dei film di 007. Una mole di prodotti che non può, per la legge dei grandi numeri, non contenere almeno una manciata di titoli meritevoli di riscoperta. Seguiteci in questo viaggio in uno dei generi meno indagati del cinema popolare italiano, e vi sorprenderete nello scoprire quanti (e quali!) agenti con licenza di uccidere sono partiti da Cinecittà alla conquista del mondo... -
Raccontare la notte dell'anima. Il cinema di M. Night Shyamalan
M. Night Shyamalan è un autore che spicca nella Hollywood contemporanea per la sua originalità e capacità di saper coniugare l’anima commerciale del cinema di genere con quella autoriale delle sue storie, raccontate attraverso un riconoscibile gusto estetico e coerenza poetica e formale. Questo volume, che affronta la sua intera produzione cinematografica, racchiude un’analisi approfondita dei temi, dei simboli e delle ossessioni stilistiche che ricorrono nelle sue pellicole. -
Legacy of darkness. L'arte di Welt. Ediz. a colori
Il libro, ricco di immagini a colori e foto, ripercorre la ventennale carriera di Welt, poliedrico artista capitolino, tra disegno, pittura e tattoo. -
Riflessioni sulla rivoluzione francese
“Le Riflessioni sulla Rivoluzione francese” di Edmund Burke, non solo rappresenta la più famosa invettiva contro la Rivoluzione francese, ma è il testo da cui nasce il conservatorismo. Una straordinaria risposta alle idee rivoluzionarie che tratteggia una visione del mondo alternativa alla furia giacobina rigettando il razionalismo di matrice illuminista e la secolarizzazione della società. Un’opera che negli anni successivi influenzerà il pensiero dei più importanti filosofi e intellettuali del XIX e XX secolo, da Hippolyte Taine e Russell Kirk, da Hayek a Ernst Nolte e ancora oggi straordinariamente attuale. -
Desiderio
“Sotto Desiderio i pomeriggi hanno qualcosa di mostruoso.” L’intensa lirica di Guido Celli in un testo ricco di elementi simbolici che si rincorrono sotto l’ala del desiderio. -
Zombie paradise
Otto storie dalle atmosfere dark, filtrate da un tono grottesco e surreale. Otto storie di uomini innamorati di pallidi e ambigui personaggi femminili, ragazze sempre in qualche modo mostruose, creature dal fascino irresistibile. E in agguato sullo sfondo, sempre, la musica e la dimensione onirica. Otto finestre spalancate su fulminanti invenzioni narrative, otto viaggi nei meandri più bui e perversi dell'ossessione amorosa, otto visioni sulle profondità più oscure della passione e dell'animo umano che conducono il lettore in un mondo inquietante, dove il terrore nasce dall'eros e dalle sue deviazioni e dove l'imprevisto conduce inevitabilmente allo shock. ""Zombie paradise è un gran bel titolo e Stefano 'El Brujo' Fantelli è ogni volta uno scrittore e sceneggiatore di horror paradisiaco, da estasi dell'incubo, nella pura fede iconoclasta del racconto sovrannaturale per eccellenza. Quindi, Fantelli è uno dei miei pochi sacerdoti horror preferiti che, in mezzo a tanti mestieranti fuck totum, entra in un preciso gruppo davvero potente di sceneggiatori e fantasisti che amano davvero il fumetto del terrore e dell'insolito e su quello puntano tutto. (...) Grazie anche a una scelta strategica di disegnatori la carnalità barkeriana delle storie di Fantelli diventa ancora più avvolgente e sensuale"""". (Dalla prefazione di Paolo Di Orazio)"" -
A new fear. Fotocronaca dell'horror contemporaneo
Zombi, vampiri, licantropi, cannibali, esseri posseduti, fantasmi, psicopatici spietati, bambini assassini e chi più ne ha più ne metta. In questo inizio del nuovo millennio, il genere horror ha regalato al pubblico titoli importanti, a volte forse troppo estremi, ma in linea soprattutto con quelli che sono i gusti della nuova generazione. Questo libro fotografico vuole nel suo piccolo rendere omaggio ad un genere che continua a suscitare interesse, attraverso le immagini simbolo di quella che è stata la produzione horror cinematografica, e in alcuni casi direct to video, tra il 2000 e il 2015.