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Dolci. 365 ricette
Un ricettario completo e illustrato che vi guiderà passo dopo passo nel meraviglioso mondo dei dolci. Nella sezione introduttiva, molto utile sia per chi muove i primi passi nel mondo della pasticceria come per chi ha maggiore esperienza, troverete esposti in modo chiaro i procedimenti necessari per realizzare le preparazioni di base, oltre a una rapida panoramica dell'attrezzatura indispensabile. Dopo aver imparato i primi trucchi, potrete finalmente lanciarvi nella creazione dei dolci più complessi e... scoprire il pasticcere che è in voi. 365 ricette dolci, una per ogni giorno, perché non c'è niente di meglio che gustare una bella torta calda in inverno o un gustoso gelato nella stagione estiva. -
Luoghi e paesaggi
Vengono qui raccolti, ordinati e proposti in un insieme coerente gli scritti in prosa dedicati da Andrea Zanzotto al tema del paesaggio. Questi testi, inediti o da tempo irreperibili, permettono di seguire l'evoluzione dell'immaginario dell'autore attraverso cinquantanni di impegno letterario. La scrittura di Zanzotto racconta un""'idea di paesaggio"""" in cui l'uomo e la natura interagiscono e si confrontano, nonostante l'impatto del primo sulla seconda si faccia sempre più invasivo. Ai luoghi reali della vita dell'autore, il grande Veneto che si estende dalle Dolomiti alle Lagune, si affiancano i paesaggi immaginati, viaggi compiuti o sognati in un'Europa sospesa tra lontananza e prossimità. Il ritratto dei luoghi si intreccia con quello dei personaggi che l'autore incontra e insegue nelle sue peregrinazioni, compagni di viaggio fidati e sorprendenti nella loro caratterizzazione umana e linguistica. Il risultato è un rapporto con il mondo che si completa nella scrittura, """"vero luogo del nostro stare"""", ricercato e difeso con la forza di una passione intima e civile, come solo la poesia può essere."" -
Per la vita buona. Teologia e scienze umane in dialogo
Questo saggio prende spunto dagli Orientamenti pastorali dell'Episcopato italiano per il decennio 2010-2020, chiamati appunto Educare alla vita buona del Vangelo, per proporre un invito di riflessione per la vita buona, intesa come stimolo propositivo e costruttivo, il più possibile condiviso da tutta la società educante. Un invito che riguarda tutte le dimensioni della vita umana, ricondotte a unità vitale e feconda dalla fede e dal rapporto con Dio. Il saggio dunque tenta di presentare, in maniera quasi antologica, lo stato dell'arte, il punto della situazione riguardo al rapporto tra teologia e scienze umane, scegliendo e analizzando alcuni contributi che possano aiutare a comprendere perché questo rapporto è necessario e quale tipo di legame possiamo ipotizzare e definire fra l'ambito teologico e quello delle scienze umane. -
Tra Inghilterra e Italia. Incroci di storia del pensiero politico contemporaneo
Degli incroci tra le culture politiche nazionali il rapporto tra l'Italia e l'Inghilterra non ha certo rappresentato il modello, troppo sbrigativamente identificata l'Inghilterra dell'800 e del 900 con la causa filosofica dell'empirismo e con la causa politica dell'individualismo. In realtà quest'equazione interpretativa è distorcente tanto nella sua premessa filosofica quanto nella sua conclusione politica. È distorcente nella premessa filosofica generale di dedizione coerente dell'Inghilterra alla causa dell'esperienza, perché in una tradizione di pensiero mai compiutamente sistematica, non c'è sempre continuità di metodo nel passaggio dalla filosofia della conoscenza alla filosofia pratica. Ed è distorcente nella conclusione politica di dedizione altrettanto certa dell'Inghilterra alla causa dell'individualismo, perché l'individualismo non è se non una faccia dello stesso pensiero ottocentesco. Certo la faccia più nota per la visibilità che si è conquistata, al centro di una scena costruita a misura della sua egemonia sull'opinione pubblica, ma non l'unica faccia, neppure la faccia di maggiore spessore culturale e politico. Da Coleridge a Carlyle, da John Stuart Mill a Green, e poi nella variegata pattuglia dell'emergente socialismo di fine secolo, matura, su uno sfondo organicistico, l'idea di una cultura dei valori da coniugare, talvolta a fatica, con i problemi della modernità. Ed è proprio a quest'altra faccia dell'Inghilterra, nelle sue pur diverse componenti, non solo socialiste, appunto, ma anche conservatrici e liberali, che i saggi contenuti in questo volume guardano come specchio di sollecitazioni di cui la storia del pensiero politico italiano prende coscienza nell'opera di minoranze intellettuali ovvero ai margini delle comparazioni della ricerca storiografica. Claudio Palazzolo è professore ordinario di Storia delle dottrine politiche nella Facoltà di Scienze politiche di Pisa. È autore di numerosi studi sul pensiero politico inglese contemporaneo, tra cui i volumi Introduzione al pensiero politico di Coleridge, Torino 1988, e Dal fabianesimo al neofabianesimo. Itinerario di storia della cultura socialista britannica, Torino 1999. Più recentemente si è dedicato allo studio dei rapporti tra religione ed economia in Riforma e genesi del capitalismo, Pisa 2004. -
Il paradiso della verità. Incontro con il pensiero di Emanuele Severino
Emanuele Severino, riflettendo sugli esiti della civiltà occidentale, invita l'uomo contemporaneo a ""guardare in faccia"""", con Leopardi, la illusorietà del paradiso della tecnica e ad assumersi di conseguenza la """"responsabilità"""" del tempo presente, nel quale - per dirla con Nietzsche - """"Dio è morto"""". Se è vero, infatti, che """"gli dei sono fuggiti"""" (Hölderlin), non si può sperare, come vorrebbe invece Heidegger, nel loro """"ritorno"""". Allo stesso tempo, tuttavia, Severino si fa testimone di una """"salvezza"""" alla quale l'uomo è destinato nel superamento dell'angoscia, del dolore e dell'orrore della morte - una salvezza che, com'egli cerca di argomentare, non può essere neppure quella promessa dalla fede cristiana, ma risiede nel """"paradiso"""" della verità che da sempre appare, anche se non le si dà attenzione e a cui la filosofia presta il linguaggio. Questo """"incontro di pensiero"""" con Emanuele Severino intende fondamentalmente ripercorrere le tappe che vanno dalla iniziale armonia tra la filosofia e la fede cristiana che egli professava da giovane filosofo, fino al suo spezzarsi negli anni della maturità filosofica."" -
Costa Concordia. L'altro volto della verità
Cosa ci fanno un filosofo, un economista, un giornalista e un ingegnere a riflettere insieme sul naufragio di una delle più grandi navi da crociera del mondo? Ci segnalano che esiste una verità molto più complessa di quella distribuita dai media fin dalle ore immediatamente successive alla tragedia e che non può essere ridotta al solito ritornello ""Fu-tut-ta-col-pa-di-Schet-ti-no"""". Così, con chiavi di lettura diverse e inquadrando l'evento nel più ampio fenomeno del crocierismo, gli autori ci invitano a riflettere. Infatti, ciò che è avvenuto davanti all'isola del Giglio il 13 gennaio 2012 non può essere ricondotto soltanto all'errore umano, né ridotto a mero fatto tecnico. Esistono molti altri aspetti - simbolici, culturali, economici - che entrano in gioco: sono fondamentali per inquadrare il problema e per spiegare gli esiti di un'indagine che, a una parte dei naufraghi, sembra essersi sviluppata in una sola direzione. Diversamente, senza un punto di vista del genere, troveremmo ancora del tutto normale che una nave come il Titanic si lanciasse a tutta velocità di notte in un mare pieno di iceberg con due soli marinai infreddoliti a fare da vedetta."" -
Anarchici. «Matrix», «Cloud Atlas»
Adesso appenderò il telefono e farò vedere a tutta questa gente quello che non volete che vedano. Mostrerò loro un mondo senza di voi"". Con queste parole Neo - il protagonista del film """"Matrix"""" - sfida le macchine creatrici del mondo finto che domina gli esseri umani. Un anarchico moderno, tra i vari che il cinema di oggi immagina in futuri super tecnologici. Dalla Trilogia di """"Matrix"""" (1999-2003) a """"Cloud Atlas"""" (2012), questo libro si sofferma su una galleria di ribelli un po' speciali. Da Neo, Smith e il Merovingio della Trilogia, ai sei protagonisti di """"Cloud Atlas"""" dei fratelli Wachowski, scopriamo alcune possibili concezioni dell'anarchia, un concetto tanto sfuggente quanto centrale per il nostro presente."" -
Elsa Morante e il cinema
La produzione letteraria di Elsa Morante è certamente nota a tutti. Da ""Menzogna e sortilegio"""" a """"L'isola di Arturo"""", da """"La Storia"""" ad """"Aracoeli"""", da """"Alibi"""" a """"Il mondo salvato dai ragazzini"""" e a """"Lo scialle andaluso"""", intere generazioni di lettori hanno amato i romanzi, gli scelti racconti e le numinose poesie di questa scrittrice riservata e schiva. E probabilmente molti conoscono i film che ne sono stati tratti (a opera di Damiano Damiani e di Luigi Comencini). Ma forse non tutti sanno della sua pluridecennale passione per il cinema, e della sua considerevole operosità all'interno di quel mondo. Amica, mentore e consigliera di tanti attori e registi (da Visconti a Pasolini, da Carlo Ludovico Bragaglia ad Alberto Lattuada, da Zeffirelli a Bellocchio, da Liliana Cavani a Bernardo Bertolucci, da Anna Magnani a Laura Betti, da Carmelo Bene a Carlo Cecchi, per citarne solo alcuni), nel corso degli anni Elsa Morante è stata pure, in modo discreto, e talvolta anonimo, soggettista, sceneggiatrice, aiuto-regista, attrice, consulente musicale per colonne sonore, paroliera, nonché scrupoloso critico cinematografico. Attraverso una ricca collezione di materiale inedito o raro, il presente volume intende fare luce su questo capitolo poco conosciuto della sua attività e della sua vita."" -
«La fedeltà che non muta». Studi per Giuseppe Savoca
L'orbita 'poetica' di Giuseppe Savoca ruota attorno a diversi fuochi. Il suo ritratto di filologo, lessicografo e critico a tutto tondo prende le mosse dagli anni trascorsi accanto a Carlo Muscetta, con l'esemplare edizione einaudiana della Crestomazia poetica leopardiana; si snoda poi (coerentemente) con i decisivi sondaggi laterziani su Parini e sulla poesia del Settecento; si mostra sensibile per un verso ai nuovi fermenti culturali, Savoca è uno specialista di primordine del sapere psicoanalitico e della sua applicazione in termini di teoria retorico-letteraria (si pensi all'Introduzione allo studio della metafora), per l'altro alle nuove risorse della scienza informatica e filologico-linguistica: i suoi numerosissimi progetti di ricerca e la sua Collana di ""Strumenti di lessicografia letteraria"""" presso Olschki lo hanno consacrato nel tempo quale autorità indiscussa in computer and humanities; il suo discorso critico si è allargato nei decenni a tutta la lirica otto-novecentesca (pensiamo solo alla dedizione inesausta a Leopardi o a Ungaretti), mentre la sua passione filologica ha raggiunto il proprio culmine con la fondamentale edizione critica del Canzoniere di Petrarca (già tradotta in francese e in corso di edizione inglese). Eppure, a chi lo ha conosciuto da vicino, a chi ha ascoltato le sue lezioni, resta, crediamo, la sensazione forte che, qualora se ne dovesse dire uno solo, sia Eugenio Montale in fin dei conti il 'suo' poeta."" -
«Rinunciabilità dell'effetto risolutivo». Un principio da ridimensionare
La risoluzione per inadempimento è davvero, come da tanti anni si dice in giurisprudenza, un effetto del quale la parte fedele, nel cui interesse è previsto, può liberamente e in ogni tempo disporre? Dal banco di prova di una concretissima questione di diritto contrattuale, questo studio offre molti spunti di riflessione e di critica sul modo di motivare le sentenze, sull’uso del precedente giudiziale e sul tramandarsi di massime imprecise. -
La poetica della pancia. Viaggio gastronomico nell'anatomia letteraria degli scrittori italiani dell'Otto-Novecento
Premesso che lo scrittore che non parla mai di fame, di cibo, di pranzi spesso ispira diffidenza, quasi manchi di qualcosa di essenziale, in questo saggio non ci si sofferma soltanto sulle preferenze e sulle abitudini culinarie private dei singoli artisti protagonisti, sì anche sui più significativi luoghi letterari (non solo epistolari o diaristici) in cui questi parlano di cibo, declinato nelle sue varie funzioni, dimostrando come sovente sia possibile rinvenire i gusti personali dei vari autori anche nelle pieghe delle loro opere, che, in tal caso, guadagnano un originale ed utile valore autobiografico e documentaristico. Ed ecco, allora, tante preziose curiosità: dalla poesia ""Contro la minestra"""" di un Leopardi bambino, che sarebbe poi diventato un uomo capace di apprezzare i piaceri del buon cibo (altro che pessimista!), ai versi bizzarri di Montale redatti velocemente poco prima del cenone di fine anno; dal demostenico discorso contro la polpetta di un D’Annunzio ancora collegiale alle icastiche e gustose metafore culinarie del malinconico Gattopardo, fino alla carnale voracità dell’Angiolina di un sorprendente Svevo, passando attraverso il cibo e i falò di un Pavese insolito e nascosto. Tante le curiosità mai al servizio di una sterile aneddotica, ma sempre funzionali a un discorso critico, nuovo e diverso, sulla poetica di alcuni prestigiosi esponenti della letteratura italiana dell’Otto-Novecento, attraverso una suggestiva auscultazione della loro pancia per sentirne il respiro più umano e profondo. Prefazione di Donatella Puliga e postfazione di Francesco D'Episcopo."" -
Bada lì. Parole, modi di dire, soprannomi e proverbi pisani
439 modi di dire, 106 proverbi, 331 soprannomi: è il modo di rappresentare la città scelto questa volta da Renzo Castelli, già autore di numerosi libri su Pisa, la sua storia, il suo costume. I motti qua ricordati rappresentano un’occasione per far rivivere al lettore emozioni mai dimenticate, un tentativo di ricostruire il passato facendone assaporare umori che molti hanno vissuto e spesso condiviso. Come scrive il poeta, “non vorrei più pensare al passato ma lui non fa altro che pensarmi e volermi indietro”. Ma anche il presente ha il suo volto. Ed ecco allora che, come “appendice” a questa mappa di parole pisane, figurano alcune frasi legate all’attualità colte al volo in città dal maggio all’agosto 2018, un sintetico campionario di espressioni che sottolineano la vis polemica e quel tratto umoristico che non ha mai fatto difetto ai pisani. Cosicché, alla fine, la lettura di queste pagine non sembrerà così superficiale come l’autore stesso, forse, ci vorrebbe far credere. -
La cornice e lo specchio. Riflessioni ed esperienze di terapia nei luoghi dell'arte
L’osservazione di un dipinto, una scultura o un’installazione può produrre piacere personale e accrescimento culturale, ma anche la possibilità di riconoscersi nell’immagine. Per “specchio” intendiamo il rispecchiamento con un altro (quadro o artista) diverso da noi. In arteterapia per attivare questo processo è necessario sia presente una cornice composta da diversi fattori come: il gruppo (l’attività viene fatta insieme ad altri partecipanti con i quali si condivide un’esperienza); il facilitatore (in grado di agevolare l’uso di strumenti e tecniche, gestire tempi e spazi); il gioco espressivo (il gioco è importante nell’apprendimento e nella socializzazione; lo è anche come elemento di riflessione). Giocare con l’immagine in una galleria o in un museo, alla presenza di un conduttore, insieme ad altri, pone il partecipante nelle migliori condizioni per poter elaborare nuove esperienze e riflessioni. Ciò spiega la scelta del titolo. Il testo è suddiviso in 23 brevi saggi e articoli ambientati in diversi luoghi d’arte. Si parla di esperienze di arteterapia a suggestione iconica comprensive anche di aspetti riguardanti la didattica dell’arte, l’iconologia, la psicologia dell’arte, l’etnografia e la percezione visiva. In alcuni di essi sono presenti schede di attività rivolte a gruppi o individui con bisogni o interessi specifici (educatori, pazienti psichiatrici, studenti, detenuti, persone diversamente abili ecc.) ma anche a semplici visitatori. Per questo il libro è rivolto a insegnanti, educatori, terapeuti, ma anche a chiunque sia interessato all’arte intesa come forma di comunicazione, relazione e aiuto. -
L'abat-jour. Interno lucchese
Le fiabe del cinema non deludono mai. Un uomo e una donna si incontrano sul fondo dell’anima della loro città. Lui è un regista amatoriale in crisi, lei chiede l’amicizia suonando al citofono di sconosciuti. Il film è servito, fiocamente illuminato da un piccolo paralume che abbatte il giorno vecchio e ne annuncia di nuovi. Prefazione di Pierantonio Pardi. -
Scienza e opinione nella città perfetta. Letture del pensiero etico-polito di al-Farabi
Figura centrale della filosofia arabo-islamica medievale, Abu Nasr al-Farabi (m. 950) fu detto ""al-mu'allim al-tani"""", """"il maestro secondo"""" solo ad Aristotele. Fu Alpharabius o Avennasar per i latini, che lo conobbero in parte grazie alle traduzioni della seconda metà del XII secolo. Il suo pensiero influenzò profondamente lo sviluppo del pensiero islamico e, seppure in misura minore, di quello ebraico e latino medievale. Nel corso del Novecento, il pensiero politico di al-Farabi fu eletto da Leo Strauss a modello di esercizio libero del pensiero filosofico, della separazione della filosofia dalla religione e dalla teologia. Questo volume è il risultato di un dialogo seminariale tra specialisti di filosofia politica e storici della filosofia medievale su fonti e sviluppi del pensiero politico farabiano, sulle circostanze e sulle implicazioni della sua riscoperta nel Novecento. I contributi qui raccolti consentono di ripensare le letture moderne e contemporanee della filosofia politica di al-Farabi. Il contesto culturale nel quale egli operò e nel quale le sue opere furono lette nell'Oriente e nell'Occidente musulmani è ovviamente lontano dalle riletture del XX secolo, ma l'accurato esame di ambedue è il presupposto della comparazione tra il pensiero farabiano sulla """"città perfetta"""" e le riflessioni moderne su di essa."" -
Paesaggi utopici. Un manifesto intergenerazionale sulla vivibilità
Gli esperimenti mentali funzionano come “pompe dell’intuizione”, scrive il filosofo Daniel Dennett, permettendo a chi li affronta di formulare ipotesi e idee che, altrimenti, resterebbero impensate, non dette e non condivise. Questo libro ruota attorno all’esperimento mentale dell’utopia e raccoglie le intuizioni sui temi del paesaggio e della vivibilità emerse dal lavoro pluriennale del filosofo Luca Mori con gruppi di bambini, adolescenti, adulti e anziani. Ne risulta un quadro inedito dell’immaginario utopico delle diverse generazioni messe a confronto. L’auspicio è che i paesaggi utopici raccolti in questo testo contribuiscano ad alimentare la ricerca e la creatività applicate alla buona vivibilità, documentando le aspettative, le preferenze e le preoccupazioni che sfidano l’immaginazione politica ed educativa di chi si occupa oggi di progettazione partecipata del territorio. -
Magie luminose con le candele. Rituali, meditazione e spiritualità
Tramite i rituali con le candele descritti in questo libro, entrerete in un mondo solenne e fantastico. Vi lascerete alle spalle, almeno per un po', il grigiore e la monotonia della vita quotidiana. Una dimensione diversa, più umana, illuminata da una nuova luce interiore. Sarà un mondo nuovo, tutto da scoprire e al tempo stesso un'oasi di pace per ritrovare sé stessi. Questo nuovo mondo magico dei rituali con i suoi colori, fiori, profumi, suoni e le sue misteriose formule magiche risveglierà in voi un lato ancora sconosciuto, in grado di evocare le immagini sepolte da troppo tempo nella vostra anima. L'autore insegna ad amare profondamente la luce vacillante della candela profumata e a percepire la forza luminosa che vuole essere la raffigurazione di una luce molto più grande, simbolo del nostro desiderio di tendere al divino. -
Liberi di pensare, di sentire, di essere. Think free, feel free, be free. Con DVD
Gli autori ci accompagnano in un viaggio all'interno della nostra coscienza e della vita. Come siamo fatti? In quale realtà viviamo e quale realtà ci creiamo istante per istante con gli strumenti che abbiamo a disposizione? Con la nostra capacità di percepire, di pensare e attraverso le nostre emozioni, come possiamo cambiare la nostra vita? Domande amletiche, a cui si affianca la visione di una realtà al di là di come noi la immaginiamo, in costante trasformazione e pronta a prendere forma a seconda della direzione che noi siamo in grado di darle. Gli autori ci svelano come diventare consapevoli di questa possibilità e cominciare a essere i veri protagonisti di quanto ci accade, focalizzando i nostri obiettivi e trovando la nostra visione ottimale della vita. -
Comunità di ricerca e iniziazione al filosofare. Appunti per una nuova didattica della filosofia
Sono raccolti in questo volume una serie di scritti che documentano un percorso complesso di ricerca e di sperimentazione, orientato in tre aree interconnesse: la riflessione sulle tecnologie dell'espressione e della comunicazione in filosofia; lo studio delle pratiche filosofiche e la loro messa in opera; l'interesse - anche di natura pedagogica - per la comunità di ricerca filosofica e le sue esigenze sia teoretiche che pratiche, e l'impegno per praticarla come scelta educativa. -
Narciso in frantumi. L'umano e il suo bisogno di una seconda identità
Il Sig. X, come ciascuno di noi, è certo di essere la stessa cosa (persona, essere umano, corpo ecc.) in momenti differenti del tempo, e questa è la questione, quella dell’identità personale, che affanna da sempre la filosofia. Ma come ciascuno di noi il Sig. X aspira ad acquisire una sua “identità” come studioso o come italiano (inglese) o come liberale o come ecc. ecc. Ma dove si genera il bisogno umano di ottenere una seconda identità oltre quella personale? Quale la condizione antropologica, in generale, che spinge a tale bisogno? Il testo, introdotto da un breve confronto fra le differenti opinioni sul bisogno di identità proposte da H.A. Appiah e F. Fukuyama, intende esplorare a dare una risposta al problema, sottolineando le conseguenze, e i pericoli, che tale ricerca di una seconda identità può avere dal punto di vista sociale e politico.