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La nuova disciplina dei licenziamenti. Tutele del lavoratore illegittimamente licenziato dalla Riforma Fornero al jobs act
Il testo si occupa della disciplina del licenziamento, individuale e collettivo, partendo anzitutto dall'analisi del dato normativa per poi analizzare le più importanti e rilevanti novità e modifiche appartate, in particolar modo, nel 2012, dalla legge n. 92 meglio nota come Riforma Fornero, e nel 2015 con il famoso Jobs Act e decreti attuativi; il tutto, ovviamente, alla luce della copiosa e interessante giurisprudenza sul punto. Il testo vuole essere di aiuto a tutti gli operatori del diritto, ma anche ai lavoratori e datori di lavoro, che quotidianamente si trovano ad affrontare le problematiche legate al recesso nell'ordinamento giuslavoristico. La lettura del volume è resa, senza dubbio, più agevole dalla presenza di schemi, sintesi, casi giurisprudenziali, al fine di rendere più chiara la normativa come riformata, ovvero l'articolo 18 della legge n. 300 del 1970, concernente la tutela del lavoratore che subisce - a suo dire - un licenziamento illegittimo. -
Se fossi viale
Sono scatti di vita quotidiana, personaggi, di multiforme umanità, popolano le storie. Per menzionarne alcuni: c'è la bambina sul treno che osserva cose di cui la mamma non si accorge; una giovane donna che si sente fortunata; c'è un rigattiere con le sue fantasie; ci sono una nipote ed una zia ed il loro modo di stare insieme, e poi gatti, città. Insomma è una lente dalla quale osservare un «piccolo mondo in movimento». Persone, animali e cose sono la tessitura delle poesie, mentre le immagini sono narrazioni silenti, animate dalle passeggiate al mare, nei parchi e per le strade della città. -
Frammenti di volo
"Nello spazio senza confini, un bimbo libero, dapprima ha sognato e poi si è librato sempre più in alto, sempre più velocemente e sempre più all'unisono con il suo """"uccello d'acciaio"""", alla continua ricerca di sensazioni sempre più appaganti. All'inizio sganciando armamenti reali ed in seguito contribuendo al rimpatrio di tanti inermi cittadini italiani rapiti od in difficoltà nel mondo. Atterrando su aeroporti a dir poco sconosciuti, privi di ogni assistenza; operando in zone pericolose, dove ogni gesto o parola poteva essere interpretata a proprio piacimento dalla poco amichevole gente del posto. Il titolo """"Frammenti di volo"""" ha un doppio significato, primo perché racconta di fatti non collegati tra loro e poi perché molti di quei voli sarebbero potuti finire in frammenti, in piccoli pezzi materialmente parlando. Ma grazie ad una adeguata preparazione, ad una grande professionalità e perché no ad una buona dose di aiuto dall'alto (che molti chiamano impropriamente fortuna), così non è stato e siamo tutti tornati a casa""""." -
L' amore per un padre. Storia d'amore e di gente di mare, la mia storia
Per la maggior parte degli uomini che fanno parte della marineria, la vita è impregnata non solo di salsedine ma anche di grande spirito di sacrificio. Al fianco di questi uomini ci sono donne che con grande dedizione e indescrivibile amore onorano, ogni giorno, il giuramento fatto. Quest'immenso amore per il mare, la pesca e tutto ciò che in loro si realizza e manifesta non sempre è nel naturale tramandare delle cose. In questo libro, scritto con la semplicità di una mente libera dalle sovrastrutture mentali di una Società contemporanea mai soddisfatta e la profondità di un cuore ricco di sentimento si potrà meglio comprendere cosa voglio intendere e cosa ci narra Giuseppe Balistreri. -
Marca trevigiana. Cartografia dal XVI al XIX secolo
Dopo 'Treviso. Vedute e Cartografia dal XV al XIX secolo"" esce il secondo volume che conclude la collana 'Carte di una città e del suo territorio"""", preziosa e monumentale opera che raccoglie una ricchissima varietà di soggetti iconografici aventi Treviso e la Marca trevigiana come protagonisti. Questo secondo volume, riccamente illustrato, è uno straordinario repertorio, il più completo finora pubblicato, di cartografia del territorio, specifica della Marca trevigiana dal XV al XIX secolo."" -
Una ricetta al giorno con i prodotti dell'autunno
La cucina dell'autunno non equivale solo a zucche, castagne e funghi. In questa stagione infatti orti e frutteti continuano la loro produzione e ci regalano ottimi ingredienti per le prime calde preparazioni. Una delle fortune autunnali del Veneto sono i suoi squisiti radicchi, in particolare il radicchio variegato di Castelfranco e il radicchio rosso di Treviso precoce, la cui fama ha varcato ormai i confini regionali. Settembre poi è il mese della raccolta delle patate di montagna, dei topinambur e delle patate dolci, dette ""americane"""": tuberi deliziosi che ci permettono di creare innumerevoli e insolite ricette. Per non parlare della frutta: mele, pere, fichi, uva, cachi, melagrane... frutti in grado di impreziosire un secondo di carne ma anche di essere i protagonisti di morbide torte e invitanti crostate."" -
Una ricetta al giorno con i prodotti dell'inverno
L'inverno è il momento giusto per gustare i piatti più caldi e ricchi dell'anno. A partire dal maiale, che nelle preparazioni invernali la fa da padrone tra tastasale (pasta di salame fresca), le famose cene ""degli ossi"""", ma anche salsicce e costicine. Il tutto immancabilmente accompagnato da una morbida polenta fumante, bianca o gialla a seconda dei gusti personali e delle tradizioni locali. Passando dalla corte all'orto, il radicchio di Treviso tardivo è il principe degli orti invernali ed è così versatile da essere spesso presente in menu completi, dall'antipasto al dolce. Nel ricco paniere invernale troviamo poi la larga famiglia dei """"cavoli"""": verze, cavolfiori, broccoli, cavoletti di Bruxelles... alleati tra i più preziosi per la nostra salute, e ortaggi eccellenti, anche se meno noti, come i cardi, la pastinaca e il topinambur. E nel brolo? Nespole, kiwi e agrumi... naturalmente!."" -
La fiera del Sòco di una volta
La Fiera del Sòco di Grisignano è davvero antica: la prima testimonianza scritta a riguardo cita l'anno 1555. Le preziose fotografie di questo volume si concentrano invece all'inizio degli anni Settanta e mostrano un'epoca che cambia: sembra un secolo fa, ma sono solo quarant'anni. Gli uomini vestono in giacca e cravatta e concludono accordi sul bestiame con una stretta di mano, la merce è gettata alla rinfusa per terra, si premia la sbronza più bella con un paio di ruote per la 127... Il testo di Marcolin illustra la storia della fiera e il suo ruolo come centro della cultura contadina, mentre Di Lorenzo ripercorre ""quei complicati, terribili e affascinanti anni Settanta"""", tra long playing, austerity, petrodollari e Raffaella Carrà, che nel 1975 si esibì con i suoi ballerini alla Fiera del Sòco mandando il pubblico in visibilio."" -
Cucina da mar. Pesci e ricette dell'Alto Adriatico
Cinquanta gustose ricette ""da mar"""", e da amare, descrivono i prodotti e la cultura gastronomica dell'Adriatico a base di pesce. Le ricette ci propongono colori e sapori della cucina veneta di pesce: dalle moeche col pien ai bigoli in salsa, il tutto all'insegna della tradizione più autentica. Nell'ampia introduzione vengono illustrati l'ambiente naturale, i pesci, i molluschi e i crostacei di mare e laguna con utili consigli su come scegliere, pulire e cuocere i vari tipi di pesce."" -
Abitare il museo. Le case degli scultori. Atti del 3° Convegno internazionale sulle gipsoteche (Possagno, 4-5 maggio 2012). Ediz. multilingue
Il 3 e 4 maggio 2012, si è tenuto a Possagno, il Terzo Convegno sulle Gipsoteche, organizzato dalla Fondazione Canova di Possagno, dall'Associazione internazionale delle Gipsoteche (ICPM), dal Ministero per i Beni e Attività culturali - Soprintendenza ai Beni Storici Artistici e Demoantropologici del Veneto. Questo volume racconta il terzo appuntamento internazionale di studio e ricerca, ponendo a confronto esperti di molte Gipsoteche europee; intende, inoltre, approfondire ed evidenziare la trasformazione di ateliers e di luoghi dove sono vissuti scultori che hanno utilizzato il gesso come materiale per la realizzazione delle opere, in sedi museali, affrontando i particolari problemi di esposizione, conservazione, fruizione dei beni artistici di gesso e documentali in essi contenuti. Trenta relatori provenienti da altrettante realtà museali italiane, francesi, spagnole, svizzere e danesi si sono relazionati nel corso delle due giornate, facendo conoscere molti scultori che hanno avuto relazioni anche con Canova. -
Disegni di Michele Sanmicheli e della sua cerchia. Osservazioni e proposte
La fama di Michele Sanmicheli, come abile disegnatore e grande conoscitore dell'architettura antica, è attestata in primo luogo da Giorgio Vasari. Ed è muovendo dall'esperienza giovanile maturata nell'Italia centrale che il maestro veronese raggiunse grande fama nella sua città e nei territori della Serenissima. Ma, nonostante la sua cospicua raccolta di rilievi e studi sia da ritenersi quasi del tutto dispersa, ""qualche scheggia o brandello"""" di essa, grazie allo studio della grafia sanmicheliana ed al confronto dei dati archivistici con le informazioni storiografiche, sembra poter essere ancora riconoscibile. Ed è di grande interesse, nell'esaminare i disegni riprodotti in questo libro, ripercorrere le vicende della vita professionale dello stesso Sanmicheli, considerando alcuni momenti della lunga attività esercitata nell'architettura civile, religiosa e militare, e i suoi possibili incontri con i maestri della bottega vicentina di Contra' Pedemuro San Biagio e con Andrea Palladio."" -
Pavel Florenskij tra icona e avanguardia. Atti del Convegno internazionale. Ediz. multilingue
La figura e il pensiero di Pavel Florenskij (1882-1937), il ""Leonardo da Vinci russo"""", godono da tempo di grande attenzione nel nostro Paese. Lo confermano gli atti del convegno internazionale promosso nel 2012 dal Centro Studi sulle Arti della Russia (CSAR) dell'Università Ca' Foscari Venezia, quando studiosi provenienti da Italia, Russia, Stati Uniti e Gran Bretagna hanno ragionato sul fondamentale contributo offerto dal pensatore russo allo studio e alla valorizzazione della cultura figurativa russa dalle origini fino alla contemporaneità d'allora, con una particolare attenzione verso le sue forme espressive più genuine come l'Icona e l'Avanguardia storica. Il volume raccoglie e presenta le riflessioni critiche di quegli autorevoli studiosi, qui raccolte nelle rispettive lingue madri (italiano, inglese e russo), all'insegna, secondo lo spirito della lezione florenskiana, di una stimolante intertestualità linguistica, disciplinare e metodologica."" -
La spezieria «Al gallo» della famiglia Solimani, ove si trovavano l'indispensabile, l'utile e il superfluo. L'inventario del 1427
Questo saggio si dipana partendo dall'analisi dei compiti dello speziale e dei suoi obblighi professionali, spazia poi sulle ""dinastie"""", intese come famiglie nel cui contesto si esprime più di uno speziale si addentra nel contesto sociale e nel modus operandi del professionista speziale e si sofferma infine su di una dettagliata analisi della azienda spezieria, intesa come luogo di produzione di manufatti officinali e di dispensazione dei rimedi salutistici, ma anche non salutistici."" -
Nostro tempo contato. La felice libertà. La morte di un maestro
La felice libertà è sinonimo di pienezza, di compiutezza, del ""non aver bisogno di nulla"""". L'aver raggiunto una tale condizione di perfezione, l'averla annotata nel suo libro, sotto la veste dimessa degli """"escrementi d'un vecchio spirito"""", come l'autoritratto di un essere """"tanto frivolo e vano"""", da non meritare il tempo e l'attenzione del lettore, fanno dell'uomo Montaigne e degli Essais, lo specchio più limpido e veritiero nel quale un uomo possa riconoscersi per poter recuperare la salute della propria anima. La morte di un maestro è uno scritto dedicato al prof. Alessandro Biral """"Chi è stato Biral per me? Colui che ha dato senso ai miei anni di università, al mio cercare la filosofia. Che mi ha portato a scoprire che la filosofia è educazione e l'educazione filosofia, aiutando la mia intima ma confusa inclinazione per l'insegnamento ad assumere consistenza e profilo. Soprattutto è stato colui al quale toccò di staccarmi dai miei vent'anni""""."" -
La filosofia è educazione e l'educazione è filosofia
Il sorprendente nelle nostre vite è proprio il maturare dentro di noi, senza che ne abbiamo consapevolezza, dei semi che i nostri educatori hanno impiantato con il loro esempio e con i loro insegnamenti. La crescita di un uomo non un mero fatto biologico, non è il giungere a maturazione di un 'corpo', ma un misterioso processo spirituale, al quale contribuiscono sia energie e forze cosmiche e ancestrali che sfuggono alla nostra capacità di comprensione, sia una storia, della quale, almeno in parte, possiamo diventare consapevoli, che è costituita da saperi che si sono tramandati di generazione in generazione. Educare un giovane significa metterlo nelle condizioni di entrare in relazione con i saperi creati dall'umanità, con il fine di consentirgli di trovare se stesso, di avventurarsi nel mondo per trovare il suo posto. È compito di ciascuno di noi, adoperarsi affinché questa avventura non abbia mai fine. -
Il mestiere del vasaio. Artigiani a Padova e nel padovano tra bottega e realtà industriale
L'autore, dopo aver realizzato per la stessa collana il libro ""Il mestiere del vasaio. Artigiani ceramisti a Padova e nel Padovano tra Medioevo ed Età dei Lumi"""" sposta, con questo testo, la sua indagine sulla produzione dei ceramisti dal Settecento in avanti, facendo intendere fin dal sottotitolo quanto differenti siano la produzione e l'organizzazione del lavoro rispetto ai secoli passati. Su tutta produzione domina, la porcellana, amore antico dei regnanti europei, che a caro prezzo riuscivano a ottenerla dall'Estremo Oriente. Solo all'inizio del Settecento le forze e gli intrighi di alcuni personaggi, resero possibile la scoperta dell'arcanum, il segreto della porcellana. Di lì il segreto non resse più di tanto e via via tutta l'Europa fu in grado di avere oggetti in costosa porcellana, o in altri prodotti di qualità, pur se meno raffinati, come la 'vera' terraglia inglese, importata, o prodotta a imitazione di quella, che fu una delle specializzazioni di Este. È dunque una storia complessa, dove la dimensione degli scambi e della produzione dialoga con quanto veniva fatto nei centri ceramici più accreditati d'Europa e la dimensione non è più quella della bottega cittadina."" -
Ombralunga. Estate
"L'avventura della scorsa primavera ha dato la possibilità a Paride e ai suoi amici di dare una sbirciatina al mondo nascosto oltre la città di Ombralunga. Ora però ci sono altri interrogativi che li coinvolgeranno molto più pericolosamente di quello che si sarebbero aspettati. - Succede però che noi abbiamo una cosa in più, che voi chiamate banalmente """"magia"""", anche se non sapete veramente cosa sia. La cosa cominciava a farsi interessante.""""" -
Atriae musae. Protagonisti delle arti ad Adria dall'Ottocento ai nostri giorni
Sono raccolte le biografie di pittori, scultori, architetti, illustratori, incisori, fumettisti, caricaturisti, fotografi, designers, digital artists, poeti, scrittori, attori, registi, sceneggiatori, scenografi, ballerini, coreografi, musicisti, compositori, cantanti, direttori d'orchestra, con una enorme mole di dati. 80 ""mini-biografie"""" distribuite tra le schede e il testo conclusivo dell'opera. 582 immagini che illustrano sia gli artisti che le loro opere. In totale 200 artisti che non si possono definire minori, ma ognuno di loro, nel loro campo, hanno o hanno avuto un'importanza che oltrepassa l'ambito locale e molto spesso quello nazionale."" -
L' ateo virtuoso
I dati di fatto dicono che queste sono le tendenze del mondo occidentale, che toccano il loro apice con internet: dal lento al veloce, dal pensiero all'istinto, dall'intero al frammentato, dalla campagna alla città, dall'eterno al tempo, dal tempo all'istante, dalla storia al presente, dalla comunità al singolo, dal bello all'utile. Queste trasformazioni sono state naturali ed acefale, cioè prive di una mente che le abbia progettate, e sono state determinate dagli oggetti, cioè da cose prive di connotazioni morali; sono trasformazioni che hanno cambiato per sempre gli occidentali, al punto da costituire una nuova religione che li accomuna tutti. Il fatto che in tutti questi cambiamenti noi non abbiamo avuto alcuna voce in capitolo, e che molti di essi siano semplicemente irreversibili, dovrebbe portare a chiederci: ci sta bene così? -
Animare la città nella terra dei Tiepolo. Bilanci, prospettive, idee per la «Quarta Città del Veneto» all'Incrocio tra Padova, Treviso e Venezia
Questo libro rappresenta un esperimento: provare a dimostrare che si possono ricostruire i cambiamenti avvenuti in vent'anni nel Miranese, un territorio all'incrocio tra Padova, Treviso e Venezia, attraverso la rilettura di alcuni progetti sociali promossi dal Circolo A.C.L.I. di Mirano. Il risultato finale è la dimostrazione che i sentimenti di disorientamento e di paura che sembrano caratterizzare il nostro tempo non nascono oggi, ma sono frutto di fenomeni di cambiamento sociale segnalati dalle ACLI, e non pienamente compresi. Rileggerli ora in chiave locale e globale può servire a costruire proposte utili al dialogo e al confronto, per un Territorio, e una Politica, capaci di futuro.