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Il leopardo delle nevi
Nell'autunno del 1973 l'autore, in compagnia dello zoologo e naturalista George Schaller, percorse a piedi più di 250 miglia nel cuore della regione himalayana del Dolpo, l'ultimo baluardo rimasto dell'autentica civiltà tibetana. I due viaggiatori cercavano il leopardo delle nevi dell'Asia del nord, una creatura così poco avvistata da essere diventata quasi mitica. Pubblicato per la prima volta nel 1978, è il racconto di un viaggio avventuroso tra le gole profonde e le montagne del Tibet, ma è anche un racconto sulla vita e la morte, sul rapporto con la natura e sul senso dell'esistenza. Al viaggio e alla ricerca del mitico animale, si affianca un viaggio più significativo, quello alla ricerca dell'essenza della vita. -
Una moglie a Parigi
Ottobre 1920. A Chicago, arriva dalla natia Oak Park un ragazzo di vent'anni alto e snello, con splendidi occhi castani, capelli nerissimi e una fossetta sulla guancia sinistra. A casa della famiglia Smith dov'è ospite, il ragazzo, che si chiama Ernest Hemingway, incanta gli astanti coi suoi racconti sulla Grande Guerra. Rapita più di tutti dall'aria spavalda e dallo sguardo scintillante del ragazzo è un'amica di Kate Smith: Hadley Richardson, una ventottenne che, dopo la morte dei genitori, vive con la severa sorella Fonnie e la sua famiglia a St. Louis. Una volta tornata a casa, riceve, meravigliosamente stropicciata, la lettera di Hemingway che esordisce con: ""Penso sempre a Roma; ma che ne diresti di venirci con me... come mia moglie?"""". Senza soldi e alla ricerca di vita, felicità e successo, Hadley e il giovane Hemingway partono alla volta della vecchia Europa. Non si stabiliscono a Roma, ma a Parigi. Per Ernest è il periodo dell'elaborazione delle ferite interiori lasciate dalla guerra e della frequentazione dei salotti letterari. Quando, però, dopo un figlio, arrivano anche il denaro e la fama, nell'inquieto scrittore esplode il desiderio di una vita libera, accanto a nuove e stimolanti conoscenze come John Dos Passos e Scott e Zelda Fitzgerald. Una vita che Ernest finirà col non condividere più con la riservata Hadley. Così diversa da Pauline Pfeiffer, irresistibilmente chic con quella frangetta scura e un'esuberanza da ragazzino."" -
La regina crocifissa
È il 22 novembre del 1340 e Benedetto XII attraversa con passo energico la Sala degli Arazzi nel Palazzo dei Papi di Avignone. Sono sei anni che è sul trono di Pietro. Un periodo certamente breve per avere già portato a compimento quella maestosa costruzione: una sede papale con preziose tappezzerie e sublimi sfondi di marmo a trompe-l'oeil. In verità, visto dall'esterno, il Palazzo, fiancheggiato da torri e accerchiato da mura, sembra una fortezza inespugnabile. Ma, in tempi così cupi in cui la Chiesa non cessa di essere l'oggetto della cupidigia dei principi, è indispensabile che il capo della cristianità soggiorni in un luogo sicuro anziché sulle sponde caotiche del Tevere, dove imperversa la guerra tra gli Orsini e i Colonna e non passa ora che guelfi e ghibellini non si azzuffino. Un giorno forse finirà quella che il poeta chiama la ""cattività babilonese"""" della Chiesa e la Santa Sede tornerà nella città dei sette colli dove riposano le ceneri di Pietro e Paolo. Un giorno, forse, ma non ora..."" -
La danza delle falene
Ginny guarda fuori dalla finestra del primo piano. Cerca di scorgere la sagoma della sorella Vivian che a sessantaquattro anni, dopo un'assenza durata più di quaranta, ha deciso di tornare nella vecchia casa paterna. Ginny non ha mai lasciato Bulburrow Court, la casa di famiglia, vivendo da persona posata, senza dare nell'occhio, badando da sola a se stessa. Ora, però, l'arrivo della sorella le procura una sottile, insopportabile inquietudine. In un remoto angolo della sua mente si è fatta strada l'idea che la presenza di Vivi l'avventuriera non rischi soltanto di turbare il suo piccolo mondo: vecchi, dolorosi ricordi e devastanti risentimenti possono riaffiorare senza che nessuna delle due riesca a ricacciarli indietro. Ma quali sono gli oscuri segreti che si celano nel passato delle due sorelle? Ginny e Vivian sono le ultime discendenti di più generazioni di lepidotterologi, studiosi e cercatori di falene e farfalle. Il padre, un uomo eccentrico e testardo, era dedito solo al suo lavoro e trascorreva lunghe ore nel laboratorio nella soffitta di casa. La madre, trascurata dal marito, era via via precipitata nell'abisso dell'alcolismo. Ma prima di questo dramma, già nell'infanzia di Ginny e Vivian si era aperta tra le due sorelle una crepa che nessuna delle due, nel corso degli anni, ha potuto riparare né potrà farlo ora. -
Narcopolis
Bombay, anni Ottanta. Shuklaji Street è un reticolo febbrile di stanze, stanze per il sesso, stanze per Dio, stanze segrete che si riducono di giorno e si espandono di notte. Corre da Grant Road a Bombay Central, e percorrendola a piedi, tra auto, camion, risciò, biciclette, rifiuti, escrementi e poveri che barcollano coperti di stracci, si fa il tour dei luoghi della perdizione della città, i luoghi del piacere e dell'ebbrezza. La croce copta dei cristiani siriani al collo, l'aria di chi è stato rispedito in India dopo essere finito nei guai a New York, Dom Ullis si è rifugiato nel bel mezzo di Shuklaji Street, nella stanza d'oppio di Rashid, la fumeria più rinomata della strada con le sue autentiche pipe cinesi. Nel locale, pregno dell'odore di melassa, sonno e malattia, si è accolti dal proprietario, braccia e ventre cosi grassi da rendere striminzita ogni camicia. La fumeria, però, è per ogni habitué innanzi tutto il regno di Dimple. E lei che, scuotendo i capelli che le cadono davanti agli occhi, prepara, con mano esperta ed elegante, le pipe. Quando era appena un ragazzo, Dimple fu condotto in un bordello di Bombay. Gli diedero una sari rossa e del whisky e poi, con l'aiuto di un sottile, tagliente bambù, fecero di lui una splendida hijra, un eunuco. Con i suoi amanti e ospiti Dimple discute di Dio e del sesso, dell'amore e del significato dell'esistenza, della crudeltà della vita e... del Patar Maar, l'assassino di pietra che gira di notte nei quartieri dei poveri di Bombay. -
L' ultimo inverno
Vincitore premio Pulitzer per la narrativa 2010Chi non è rimasto almeno una volta incantato dal mondo misterioso dei venditori ambulanti, dai loro carretti così carichi di oggetti che essi sapevano riparare grazie a un'arte tramandata da tempo immemorabile? È questo il mondo da cui proviene George Washington Crosby; è questo il mondo a cui ritorna mentresi prepara a concludere la sua vita circondato dai famigliari e accompagnato dal tintinnio dei suoi orologi cui per anni si è dedicato come meticoloso restauratore. Meravigliosi meccanismi di tutte le epoche e fogge che sono stati a lungo il legame, negato ma indissolubile, con il mondo della sua infanzia e di suo padre Howard, un uomo silenzioso, sognante, poetico, il quale stentatamente manteneva quattro figli e una moglie insoddisfatta girovagando con il suo carro pieno di mercanzie tra i boschi del Maine. George ritrova Howard e di quell'uomo simile a un veggente rivede anche i segni dell'incurabile e misteriosa malattia: l'epilessia. Un dramma che era quasi in sintonia con quella natura imprevedibile e spesso impetuosa in cui il venditore ambulante viveva immerso: un eccesso di energia che lo lasciava stordito e sanguinante dopo angosciosi minuti trascorsi sul pavimento a scalciare mentre i denti mordevano un bastoncino. Oppure le dita del figlio, di George adolescente che in seguito, per anni, non aveva più saputo se odiare o amare quel padre folle, ma che ora finalmente riesce a incontrare, e solamente ad amare. -
Guanciale d'erba
Un giovane artista, pittore e poeta, si avventura per un ameno sentiero di montagna di un piccolo villaggio giapponese. Lungo il cammino, in un'atmosfera incantata, incontra viandanti solitari, contadini, paesani, nobili a cavallo e ogni specie d'umanità, finché, sorpreso della pioggia, si rifugia in una piccola casa da tè tra i monti. Qui, dalla dolce voce della vecchia tenutaria, apprende la storia della fanciulla di Nakoi, che ebbe la sfortuna di essere desiderata da due uomini e di andare in sposa a quello che lei non amava. Il giorno in cui partì, il suo cavallo si arrestò sotto il ciliegio davanti alla casa del tè e dei fiori caddero come macchie sul suo candido vestito. -
Un cielo troppo blu. Le indagini dell'ispettore Jaime Ramos
Amélia, Aurora, Lia, Luísa, Victoria. Questa è una storia di donne e di vendette. E magari non ha nulla a che vedere con ciò che Jaime Ramos ha sempre fatto: occuparsi dei morti e inseguire i vivi. Potrebbe essere una faccenda semplice. Non c'entra neanche la politica o la droga. Si tratta solo di fare un favore a qualcuno del Ministero. Un'indagine accurata, rapida e discreta. Una missione facile, forse, se solo Ramos non considerasse l'ottimismo il peggior difetto degli uomini ridicoli. Però c'è bisogno che se ne occupi il migliore ispettore della polizia di Porto. Anche se fa molto caldo e il campionato è quasi finito, anche se Rosa ha cominciato la sua dieta e Jaime Ramos sarà costretto a seminare la nostalgia, che inesorabile lo aspetta a Cuba travestita da rivoluzione, e la malinconia di un amore che lo farà sentire vecchio e stupido. Quasi vecchio e stupido. -
Zoo col semaforo
Provincia di Caserta, giorni nostri. Il pit bull di Slator, clandestino albanese che si fa chiamare Salvatore, attacca il figlio del macellaio del paese. La vendetta seguirà i complessi codici del territorio, andando a sfiorare la vita di Carmine, che gestisce quattro campi da calcetto lungo la tangenziale Aversa-Napoli e che anni prima, per colpa di un pit bull, ha perso il figlio. Romanzo d'esordio di Paolo Piccirillo, finalista al premio Flaiano e al premio John Fante. -
Crimini e ricette. A tavola con Nero Wolfe
Nero Wolfe, il geniale personaggio creato da Rex Stout, non è solo un infallibile investigatore, ma anche un raffinato gourmet e un eccellente gastronomo. I romanzi che lo vedono protagonista sono talmente ricchi di riferimenti al cibo e alla cucina che nel 1973 Rex Stout ha deciso di dedicare a Wolfe un manuale culinario che è al tempo stesso un ricettario e un viaggio nel suo mondo affascinante ed eccentrico. Grazie a questo libro i manicaretti serviti nella grande casa di Manhattan non hanno più segreti. Dalle pietanze preparate da Fritz Brenner, l'impareggiabile cuoco personale di Wolfe, alle ricette messe a punto dallo stesso investigatore, dagli spuntini improvvisati per Archie Goodwin, di ritorno dalle sue missioni, ai ricercati menu offerti agli ospiti di riguardo, un universo di delizie si schiude in queste pagine: piatti epicurei che, senza essere né eccessivamente raffinati né pretenziosi, soddisfano l'appetito e il palato. -
Il cromosoma Calcutta
A New York, in un futuro non molto lontano, Antar, un egiziano addetto alle ricerche telematiche per conto di un'organizzazione internazionale che si occupa dell'esaurimento delle risorse idriche del pianeta, si imbatte in una vecchia tessera di riconoscimento, un ID di una compagnia presso cui era impiegato nei primi anni Novanta del Ventesimo secolo. Antar è curioso di sapere a chi possa essere appartenuto quell'ID consunto e immediatamente interroga Ava, il suo computer di ultima generazione. La tessera era di proprietà di un indiano, L. Murugan, un ""soggetto disperso dal 21 agosto 1995"""" e """"visto l'ultima volta a Calcutta"""", dove si era recato per vedere il monumento al maggiore medico Ronald Ross dell'Indian Medical Service. Quel Ronald Ross che """"nel 1898 scoprì in che modo la malaria viene trasmessa dalle zanzare"""". Così comincia questo romanzo. Tutto ha inizio nel lontano 1898, con la scoperta, appunto, del cromosoma Calcutta, una conquista scientifica apparentemente inspiegabile in base agli strumenti e alle conoscenze del tempo. In realtà, la scoperta contiene una """"verità"""" che viene da lontano e si è tramandata attraverso le generazioni in maniera nascosta. Ma cosa nasconde il cromosoma Calcutta? È davvero la chiave di volta dell'intero DNA umano? La soluzione che libererebbe di colpo gli uomini dalle più terribili malattie? E che potrebbe renderli immortali come gli dèi?"" -
Angel
In uno di quei villaggi dickensiani della vecchia Inghilterra in cui il cielo illividisce sin dalle prime ore del pomeriggio, vive Angel Deverell, quindicenne con gli occhi verdi, la carnagione bianca e i capelli scuri, e un animo scontroso e indolente, avido di rivalsa e di affermazione. Nel piccolo universo in cui si aggira, la scuola, la bottega di sua madre, rimasta prematuramente vedova, la casa di sua zia, Angel non riesce a nascondere la sua natura indocile e ribelle. Senza vere amiche, con un astioso rapporto con la madre, la ragazza vive in un mondo tutto suo, creato dai suoi sogni e dalle sue fantasticherie. Un mondo in cui occupa un posto centrale Paradise House, la villa nobiliare in cui sua zia lavora al servizio di Madam, una vera lady coi polsi ornati da splendidi granati. Il destino, però, ha approntato per Angel la più imprevedibile delle svolte. Un giorno la ragazza decide di trasferire le sue innumerevoli fantasticherie in un romanzo. Grazie al fiuto di un editore di Bloomsbury, l'opera conoscerà un incredibile successo. Angel sarà celebre e ricca e avrà Paradise House e, soprattutto, avrà Esmé Howe-Nevinson, pittore di talento, bello e scapigliato, capace di assoggettarsi al suo capriccio. Asserragliata nel proprio grottesco delirio e nelle stanze di Paradise House, Angel trascorrerà gli anni migliori della sua vita. E, come una primadonna del cinema muto, saprà far fronte ai rovesci che l'esistenza le riserverà affrontando un lungo Viale del Tramonto. -
Il catalogo dei giocattoli. Storia di un infanzia
Pezzi di materia che si animano, attrezzi da lavoro dei nostri primi anni, i giocattoli ci raccontano qualcosa di come eravamo quando loro erano i nostri bizzosi, amatissimi dèi: la carabina col tappo che emetteva un rumore secco, quasi lo schiocco di un bacio, le auto-mobiline a chiavetta con il suono di ranocchia, l'universo dei pianeti marini nelle biglie disseminate sul letto, i birilli come biberon, con quel nome da capitombolo... Oggi li osserviamo con un misto di nostalgia, inquietudine e una punta di crudeltà. Eppure, i sessantacinque giocattoli descritti in questo libro non seguono un pretesto semplicemente memorialistico. Demoni e angeli custodi, depositari di antichi incanti, paesaggi, odori, ""vampiri commedianti che di notte vegliano sui bambini derubandoli momentaneamente della vita"""", i giocattoli, chiamati a raccolta in questo libro, ci restituiscono l'infanzia come una possibilità eterna, una bacheca colorata, allegra e scintillante, un """"cosmo meraviglioso"""" che chiede di essere esplorato in ogni momento della nostra vita."" -
I marmocchi di Agnes
Rosso è morto da tre anni, e Agnes Browne continua a fare da madre, padre e arbitro a sette figli scatenati, i suoi adorabili marmocchi. Il primogenito Mark la aiuta a far quadrare il bilancio, e il francese Pierre le ricorda di essere una donna. Sembrerebbe tornato il sereno, in Larkin Court, ma Frankie, la pecora nera della famiglia, la deruba di tutti i suoi averi e fugge in Inghilterra, dove rimarrà intrappolato nella rete della droga. Agnes dovrà lasciare l'amato Jarro a seguito del piano di recupero del centro storico di Dublino e andrà a vivere nella periferica Finglas. Intanto, i figli crescono: Cathy, diventa donna e si fidanza con un poliziotto di Cork (sul cui mestiere Agnes nutre più di una riserva); Mark, si sposa, dopo aver evitato il fallimento della Wise & Co.; il balbuziente e poco dotato Simon ottiene un posto da inserviente in ospedale grazie a un provvidenziale quanto esilarante colloquio di lavoro; Rory, il figlio gay, subisce le angherie di un gruppo di skinhead, ma riesce a trovare la propria strada dedicandosi con successo al lavoro di parrucchiere e conquistando l'amore di un collega; infine Trevor, il più piccolo e il più tardo di tutti, si rivela un bambino prodigio, un artista in erba. Agnes saprà affrontare tutto questo con lo spirito e l'ironia che contraddistinguono le donne dell'Isola di Smeraldo. O'Carroll ci intrattiene con questa nuova puntata della trilogia, senza mai far mancare al lettore un sorriso o una risata liberatoria, nel più puro stile dei narratori irlandesi. -
Italiani, brava gente?
"Italiani, brava gente""""? Non la pensa così lo storico Angelo Del Boca che ripercorre la storia nazionale dall'unità a oggi e compone una sorta di """"libro nero"""" degli italiani, denunciando gli episodi più gravi, in gran parte poco noti o volutamente e testardamente taciuti e rimossi. Si va dalle ingiustificate stragi compiute durante la cosiddetta """"guerra al brigantaggio"""" alla costruzione in Eritrea di un odioso universo carcerario. Dai massacri compiuti in Cina nella campagna contro i boxer alle deportazioni e agli eccidi in Libia a partire dal 1911. Dai centomila prigionieri italiani lasciati morire di fame in Austria, durante la Grande Guerra, al genocidio del popolo cirenaico fino alle bonifiche etniche sperimentate nei Balcani." -
Rue Laugier
«Una prosa abile, piena di vita, toccante...» - Mary Gordonrn«Un romanzo magnifico, profondo ed elegante» - New York Times Book Reviewrnrn«Anita Brookner regala un romanzo spiazzante sui desideri infranti e sulle tragiche conseguenze della passione servendosi di una scrittura perfetta, densa di drammatica verità» - Carlotta Vissani, MucchiornIn una calda, umida e sensuale estate alla fine degli anni Cinquanta, Maud Gonthier, timida diciottenne dalla bellezza austera, viso dorato, capelli biondi e occhi dalle lunghe ciglia privi di trucco, arriva nella casa di campagna della zia per trascorrere le vacanze estive. Lì incontra le due figure maschili che segneranno per sempre la sua vita: David Tyler, un inglese di incredibile bellezza, figlio di un ricco magnate dell'industria, sfrontato come può esserlo un giovane uomo che vanta già innumerevoli conquiste sul suo carnet, e l'amico del cuore di quest'ultimo, Edward Harrison, un giovanotto dall'aria apparentemente romantica, in realtà dalle emozioni sfuggenti. Il triangolo erotico, e omoerotico, lascia il segno nell'indifesa Maud che si innamora perdutamente di Tyler. La relazione tra i tre continua a Parigi nell'appartamento di Rue Laugier. Persa nel delirio d'amore, Maud vede Tyler come una divinità crudele che si prende sfacciatamente gioco dei suoi sentimenti e di quelli di Edward. L'autrice sonda la vita e i pensieri più riposti di Maud e Edward per svelare come i due si siano lasciati ingannare dal ragazzo bello e ricco che è gentile e spietato insieme. Con l'uscita di scena di Tyler, che un giorno ritorna nel mondo dorato da cui è venuto, Maud e Edward si ritrovano a dover rifare i conti con la propria vita e a stringere un legame in cui l'amore e persino la fiducia non contano più nulla. -
Guardatemi
Frances Hinton lavora nella biblioteca di un istituto di scienze mediche. Ne cura l'archivio fotografico, una bizzarra enciclopedia illustrata di ogni sorta di malattia, insieme con l'amica Olivia. Un lavoro di routine, che Frances svolge con lo stesso spartano rigore con cui affronta il resto della vita. Ogni tanto Frances deve lottare per tenere lontano da sé un certo sconforto. In alcuni momenti, vorrebbe essere diversa da come è, e distinguersi per il garbo, la disinvoltura, l'avvenenza e le buone conoscenze, qualità che assicurano immancabilmente il successo. Olivia è innamorata di Nick Fraser, biondo, atletico, mondano e sposato con l'altrettanto avvenente Alix. Frances non arriva a questo, ma al cospetto di Nick e Olivia Fraser e di James Anstey non può fare a meno di avere un'istintiva reazione di ammirazione, di indulgenza, se non addirittura di devozione, sino al punto da cercare di compiacerli, di attrarne l'attenzione. «Guardatemi» vorrebbe dire. «Guardatemi». -
Il marchese di Montespan
Alla corte di Luigi XIV di Francia, Louis-Henri di Montespan è sulla bocca di tutti. Tutti sanno che la sua magnifica consorte, Françoise de Rochechouart de Mortemart, detta Athénaïs, dama d'onore della regina, è rimasta ""ferita sul campo"""". Di ritorno da una delle sue guerre in cerca di fortuna, Louis-Henri l'ha trovata col ventre rigonfio, e non certo della sua spada, ma di quella di Sua Maestà Luigi XIV, che ha accolto la bella Athénaïs nei lussuosi talami di Versailles, dopo aver scacciato l'avvenente Louise de La Vallière. Da allora il marchese di Montespan, in segno di lutto per il suo amore """"ucciso da una canaglia"""", se ne va in giro con una bizzarra vettura ridipinta di nero che, al posto dei quattro pennacchi agli angoli del tetto, ha gigantesche corna di cervo, che sfacciatamente spiccano anche nello stemma impresso sulle portiere. Un romanzo che ci restituisce lo spirito di un'epoca irresistibilmente frivola e l'avventura di un uomo che, un secolo prima della Rivoluzione francese, incarnò lo spirito rivoluzionario che pose fine all'ancien régime."" -
La sola idea di te
A otto anni, Anna Sands adora le avventure, e quella che inizia per lei nel settembre del 1939 è una grande avventura. Con migliaia di altri bambini lascia la sua casa di Londra, minacciata dall'aviazione nazista, per trovare rifugio ad Ashton Park, nella campagna inglese. Un'immensa villa in cui si aggirano Thomas Ashton, il ricco e affascinante proprietario della tenuta, un uomo colto, gentile, riservato; sua moglie Elizabeth, elegantissima e algida; il pittore Pawel che ha vissuto la guerra sulla sua pelle e ora insegna la consolazione che può portare l'arte; la mite signorina Weir che apre i cuori a chi vuole ascoltare la poesia, e numerosi altri straordinari personaggi. Ad Ashton Park Anna farà la sua educazione sentimentale, segnata da nobili scoperte e inconfessabili segreti. I sentimenti che uniscono Thomas ed Elizabeth Ashton le appariranno, infatti, ben altri da quelli che aveva immaginato, e dagli armadi del passato della loro vita, e del loro enigmatico rapporto, salteranno fuori insospettabili verità. -
La casa di sabbia e nebbia
Il tragico duello tra un uomo e una donna, tra due vite e culture diverse. Tutto accade a San Francisco, nella stagione calda in cui la nebbia avvolge la baia e nasconde la linea dell'oceano. Kathy Nicolo è arrivata in California dalla costa orientale insieme al marito, ma da quando lui se n'è andato, senza lasciare traccia, lei è sola e smarrita, senza amici né famiglia, tormentata dall'incubo di ricadere nella dipendenza dall'alcol, obbligata a mantenersi con il poco denaro guadagnato facendo le pulizie. Tutto ciò che le resta è la casa in cima alla collina ereditata dal padre, in un quartiere residenziale della città. Ma un giorno Kathy riceve una notizia sconcertante: la casa le è stata espropriata ed è stata messa all'asta. Una manciata di lettere di avviso trascurate, una svista burocratica. Un banale errore amministrativo capace di innescare una spirale di ostilità e recriminazioni. Ad acquistare la casa, infatti, è Massoud Amir Behrani, un ex colonnello dell'aviazione iraniana costretto a fuggire dal suo paese dopo la rivoluzione islamica, il quale cerca di ricostruire in America un futuro per sé e per la sua famiglia. Tra i due si scatena una battaglia giuridica e psicologica che avrà conseguenze drammatiche, in un crescendo di tensione.