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Lascia scorrere il tempo
Attraverso una galleria di personaggi memorabili, Patricia Elam ci offre uno straordinario romanzo sulla famiglia, l'amicizia, l'amorernrn«Un romanzo meraviglioso sull'amicizia femminile.» - New York Timesrnrn«Elam ha una scrittura coinvolgente, capace di immergere il lettore nella vita di un gruppo di donne così abilmente descritte da apparire reali.» - Washington Postrnrn«Emotivamente ricco e dolorosamente potente.» - New York TimesrnrnrnNorma è afroamericana e ha un marito che l'ama e un bel lavoro. La sua amica Moxie è afroamericana anche lei, è divorziata ma è pienamente appagata dal suo lavoro e dal rapporto con la figlia Zadi. Norma, Moxie e Zadi vivono la tipica vita privilegiata della middle-class nera americana, finché un giorno tutto sembra improvvisamente crollare. Norma si allontana dal marito e stringe una relazione con un uomo bianco che Moxie disapprova completamente. Per Moxie, il black pride, l'orgoglio nero è tutto. Perciò, non sopporta nemmeno che Zadi si stiri i capelli, si vesta come una ragazza bianca. Il rapporto tra le due amiche, e tra madre e figlia, sembra irrimediabilmente compromesso quando un evento drammatico genera una nuova, inaspettata riconciliazione. -
La tempesta alla porta
A casa Merrill, le riunioni di famiglia hanno un esito obbligato: la messa in scena della mitologia di Frederick Merrill. Un uomo avventuroso, tragico, brillante, con un'esistenza fuori del comune per le figlie. Un donnaiolo, un alcolizzato dalle passioni maniacali per Katharine, sua moglie. I racconti sembrano allora di volta in volta gloriose pagine di epica o struggenti resoconti di una vita votata al disastro. Per Frederick Merrill, tuttavia, la lunga storia delle cose da lui pensate e fatte non è altro che una meravigliosa teoria di atti poetici e radiosi. Persino quella sera, la fatidica sera che gli ha permanentemente alterato gli anni che gli restano da vivere su questo pianeta, appartiene per lui alla più pura poesia. Annoiato dal grigiore e dall'ipocrisia di parenti e amici, si è allontanato da un insulso party in cui non restava altro che bere, indossando soltanto un impermeabile. Sulla Route 109 ha aperto l'impermeabile al passaggio di ogni singola automobile, per suscitare ilarità o qualche comica espressione di sdegno. Il giorno dopo si è ritrovato alla Mayflower Home, l'aristocratico ospedale psichiatrico dove sono rintanati i matti dell'alta società bostoniana. Costretto a vivere, a soli quarant'anni, la più assurda e ridicola condizione per un uomo attraente, appassionato e intelligente come lui: essere un matto tra i più illustri matti della ridente nazione americana dei primi anni Sessanta. -
La ricchezza
A quindici anni Fabrizio Pedrotti è già un gigante. È bello, è un leader. A scuola è attorniato da una folla di cortigiani, e il mondo gli si srotola ai piedi come un tappeto. Un giorno del 1975, nel corridoio di un liceo romano, Fabrizio sceglie Giovanni come amico. Gli mette una mano sulla testa e lo elegge a suo scudiero. Poi lo ribattezza Hitchcock e lo accoglie nella cerchia più intima della sua famiglia. Nel lussuoso appartamento dei Pedrotti, Giovanni-Hitchcock si muta nel testimone della vita dell'intero nucleo familiare. Riesce a scorgere il padre, un onorevole perennemente assente da casa, in una imbarazzante intimità; si rende subito conto della svagata cortesia ed estraneità della madre; stringe amicizia con Mario, il fratello minore, un ragazzo gracile, un fantasma in pantofole che rasenta i muri aprendo e chiudendo in silenzio le porte; ha una relazione clandestina con Maddalena, la seducente sorella; e infine apprende il lato nascosto, la zona d'ombra del rapporto tra Fabrizio e il fratello. Al fianco dei Pedrotti, Giovanni abbraccia completamente l'identità di Hitchcock. Al punto tale che si convince persino di aver determinato la rovina e l'infausto destino di Fabrizio, Mario e Maddalena con un atto scriteriato. Finché, con il trascorrere degli anni, e l'irrompere della maturità, la verità dei Pedrotti e di Hitchcock, il loro scudiero, gli appare sotto una luce inaspettata e sorprendentemente diversa. -
Tra cielo e terra
Il romanzo della vita di Beryl Markham, una donna capace di sfidare il suo tempo in nome della libertà d'amare e vivere secondo i propri desideri e le proprie passionirnrn«Nella mani abili di Paula McLain prende vita Beryl Markham. E noi lettori comprendiamo quanto fosse una donna che anticipava i tempi» – Jodi Picaultrnrn«Paula McLain... La nuova stella del romanzo storico» – Ann PratchettrnrnNel 1904, i Clutterbuck lasciano l'Inghilterra e, navigando per settemila miglia fino al porto di Mombasa, raggiungono Nairobi, e da lì la ""terra imperiale"""" che Charles Clutterbuck ha comprato a buon prezzo. La terra si riduce a seicento ettari di macchia incolta e a tre capanne esposte alle intemperie. Data la vicinanza all'equatore, non esiste il crepuscolo. Il giorno diventa notte nel giro di pochi minuti. In lontananza si sentono gli elefanti farsi strada nella boscaglia. I serpenti vibrano nelle tane. Due anni dopo, quando la macchia incolta ha quasi le sembianze di una fattoria di allevamento di cavalli, Clara, la moglie di Charles, compra un biglietto di ritorno per l'Inghilterra per sé e per Dickie, il figlio maggiore di cagionevole salute. L'Africa è troppo dura per lei, dice. Alla stazione di Nairobi bacia la piccola Beryl, rimasta sola col padre, e la esorta a essere forte. Beryl cresce libera nell'Africa indomita e selvaggia. A volte, quando è buio pesto, sguscia da una finestra aperta per raggiungere il suo amico Kibii, un ragazzino kipsigi. Intorno a un falò basso e scoppiettante ascolta i racconti della tribù e sogna di diventare anche lei un giovane guerriero. Un giorno, a casa degli Elkington, una magnifica dimora che dà su chilometri e chilometri di boscaglia africana, Paddy, il leone che scorrazza libero per casa, l'azzanna a una coscia, subito sopra il ginocchio, e poi molla la presa, come se gli fosse chiaro che non è """"destinata a lui""""."" -
Manuale di danza del sonnambulo
La storia di una famiglia indiana emigrata in America e di una ragazza che, scoprendosi donna senza aver realizzato nessuno dei suoi sogni, si avventura alla ricerca delle proprie radicirnrn«Un romanzo delicato e commovente sull'importanza di conoscere e difendere le proprie radici, per trovare il proprio posto nel mondo» – Tiziana, Lo Porto, D-la Repubblicarnrnrn«Un debutto emozionante... L'autrice ha un talento magnifico nel ricreare il caotico procedere della vita di una famiglia, tra gioia, tristezza, frustrazione e rabbia» –Publishers Weeklyrnrn«Realismo magico e curcuma. E una famiglia chiassosa e incasinata, gli Eapen, che dall'India si trasferisce in New Mexico» – Marie ClairernrnAmina Eapen è un'indiana-americana che vive a Seattle e si guadagna da vivere come eccentrica fotografa di matrimoni. Quando la madre Kamala la chiama da Albuquerque, nel New Mexico, per dirle che la salute di suo padre Thomas è gravemente peggiorata, Amina si lascia tutto alle spalle e si precipita nella casa dei suoi genitori e della sua infanzia. Dalle pareti agli oggetti più minuscoli, ogni cosa fa di quella casa un vero e proprio armadio dei ricordi in cui è racchiusa la storia della sua famiglia: dalla fuga dall'India, dopo che suo padre aveva litigato con la nonna, al tragico pomeriggio in cui dall'Oriente giunse la notizia della morte della nonna e dei familiari nell'incendio appiccato da Sunil, il fratello sonnambulo di Thomas, ai primi giorni di scuola in cui tutti i compagni parlavano una lingua incomprensibile e sconosciuta. Tutto sembra irrimediabilmente e vanamente trascorso agli occhi di Amina - la famiglia, la giovinezza, l'esistenza presente fatta di uno sciocco, bizzarro lavoro - quando una telefonata da Seattle la informa che un noto gallerista ha visto alcune sue foto e vorrebbe esporle. Che sia il vero inizio della sua vita? -
Noi due e gli altri
Beth è una donna tradita, ferita per ben due volte da Adam, ai suoi occhi ormai nient'altro che un donnaiolo incallito e bugiardo. Come perdonare un marito che ti tradisce una seconda volta, per giunta con una «cameriera», Emma, che ha la metà dei suoi anni? E come non cadere dopo una simile doppia ferita nell'incertezza nei riguardi del mondo e di sé stessa? Beth e Adam provano, ognuno a modo suo, a riconciliarsi con la vita. Ma Adam ha un segreto, un segreto che, da dieci anni, ogni Natale lo porta ad arrestare la sua auto dinanzi a una sontuosa casa di Hampstead, a Londra, con un regalo impacchettato con cura sul sedile del passeggero e a scrutare al di là delle finestre, cercando di cogliere quanto accade all'interno, prima di mettere in moto e allontanarsi. In quella casa si cela qualcosa che Adam non ha mai osato confessare a Beth. Ma, è noto, nessun segreto resiste alle circostanze della vita. Da quel lussuoso appartamento di Hampstead si riverserà, infatti, su Beth, sulla ormai diciannovenne figlia Meg e su Adam stesso un ciclone a confronto del quale quello rappresentato dalla sfrontata, giovane Emma non è che una piccola tempesta. -
Il caso Caravaggio
Nell'angusta stanza senza finestre in cui è trattenuto, il mercante d'arte Julian Isherwood sa di essere nei guai fino al collo. Se non fosse certo di essere innocente, la versione dei fatti che ha fornito quando i carabinieri di Como lo hanno trovato accanto a un cadavere ""letteralmente fatto a pezzi"""" sembrerebbe ridicola persino a lui. Lo vogliono incastrare, è chiaro. E chi può farlo, se non quell'""""odioso, pingue"""" collega che risponde al nome di Oliver Dimbley? """"Discreto come il fischio di un treno a mezzanotte"""", Dimbley lo aveva avvicinato in un pub di Londra, gli aveva offerto di comprare la sua galleria d'arte di Mason's Yard (come faceva a sapere dei suoi conti in rosso e della sua crescente """"passione per l'alcol""""?) e lo aveva spedito sul lago di Como, nella lussuosa villa di Jack Bradshaw, collezionista che, guarda caso, Julian ha trovato cadavere, riverso in un lago di sangue. Per fortuna il generale Cesare Ferrari del Nucleo Artistico di Roma, che ne ha viste troppe per fidarsi di un caso all'apparenza così semplice, ha pensato bene di rivolgersi a Gabriel Allon, ex agente del Mossad e restauratore di fama internazionale di quadri e affreschi. Amico di vecchia data di Isherwood, Allon accorre subito sulle sponde del lago e non impiega molto a scoprire che la vittima era a capo di un'organizzazione che comprava quadri rubati per poi rivenderli a un facoltoso e anonimo """"appassionato d'arte"""". Un vasto traffico illegale di capolavori della pittura..."" -
Le nuove confessioni
Libro epico in cui l’intera storia del Novecento e della sua più mirabile invenzione, il cinema, è racchiusa in una biografia fittizia, Le nuove confessioni è, come ha scritto John Sutherland, «quello che può essere chiamato un grande romanzo»rnrnrn«L'esperienza in trincea, decisiva per una vita che atraversa il Novecento nel romanzo che ha rivelato lo scrittore» - La Repubblicarnrn«Le nuove confessioni è un romanzo epico, percorre la storia del Novecento attraverso la figura di un personaggio grandioso, John James Todd, simbolo di tutte le vette e gli abissi umani del secolo scorso» - Sergio Pent, TTL - la Stamparnrn«William Boyd ci porta a Edimburgo, dove nasce il protagonista John James Todd, la cui vita avventurosa, dalla Grande Guerra fino a Hollywood, è una sorta di racconto epico di un intero secolo» - Diva e DonnarnrnIn un freddo giorno di marzo del 1899, in una Edimburgo lontana dai restauri e dal trambusto dozzinali di oggi, fiera dei suoi edifici anneriti dal fumo e dalle ceneri di un milione di camini, e orgogliosa dello stato di avanzato declino delle sue pietre, nasce John James Todd, il personaggio creato da William Boyd in questo stupefacente romanzo. rnNasce alla maniera di Jean Jacques Rousseau: ponendo fine all’esistenza della madre che, come la madre del filosofo francese, non sopravvive ai dolori del parto.rnUn’infausta affinità, in cui Todd scorgerà l’origine di tutte le sue sventure, ma anche un segno del destino. Quel destino che lo condurrà, nell’ultima fase della sua vita, a scrivere, come il filosofo francese esiliato nell’isola di San Pietro, il romanzo della sua esistenza, le sue Confessioni.rnLe pagine che seguono sono, appunto, Le nuove Confessioni di John James Todd, scozzese del secolo scorso. Un’opera che non rappresenta, come le Confessioni di Rousseau, l’epopea di un uomo che ha guadagnato la considerazione del mondo, oppure il modello per i sognatori, i déracinés, i malnati di tutte le epoche, ma che, come il libro di Rousseau, è scritta intus et in cute, dentro e sulla pelle, poiché è il racconto sincero di un’esistenza, la storia di un uomo del Ventesimo secolo che si presenta così com’è, abietto e spregevole quando si comporta in un modo, e buono, altruista e generoso in altri cas -
Il Palazzo d'inverno
Varvara Nikolaevna ha sedici anni quando diventa una ""protetta della Corona"""", una di quelle ragazze, orfane o abbandonate, al servizio dell'imperatrice Elisabetta Petrovna, la figlia minore di Pietro il Grande, salita al trono di Russia nel 1741. Orfana di un legatore polacco, svelta e già priva di tutte le illusioni proprie dell'adolescenza, abbastanza carina da doversi difendere da mille attenzioni nei corridoi del Palazzo d'Inverno, Varvara Nikolaevna rimarrebbe una delle innumerevoli e anonime ragazze del guardaroba imperiale, una goffa cucitrice vessata dalla capocameriera di corte madame Kluge, se non si imbattesse un giorno nel conte Bestuzev. Cancelliere di Russia e, secondo le voci ricorrenti tra le cucitrici, uno degli uomini che riscaldano spesso il letto di Elisabetta Petrovna, il conte cerca di non lasciarsi sfuggire nulla di ciò che accade nella residenza imperiale. Nella giovane Nikolaevna scorge una possibile portatrice della """"verità dei sussurri """", la servetta capace di aprire cassetti nascosti, di staccare e ripristinare abilmente la ceralacca dalle lettere, di riconoscere all'istante libri cavi, bauli con doppi fondi, meandri di corridoi segreti. Dopo averla istruita all'arte di origliare senza farsi scoprire, le affida perciò il più delicato dei compiti: tenere d'occhio la principessa Sofia Federica Augusta Anhalt-Zerbst, la giovanissima tedesca scelta da Elisabetta come consorte dell'orfano di sua sorella, Karl Peter Ulrich, duca di Holstein, il quindicenne nominato principe ereditario..."" -
Orm il rosso. Le navi dei vichinghi. Vol. 2
"Orm il rosso"""" narra i1 seguito delle avventure di Orm, figlio di Toste, abile normanno dell'anno Mille, intrepido protagonista delle """"Navi dei vichinghi"""". Nel primo volume, Orm era stato strappato al suo villaggio nativo danese dai vichinghi e messo ai remi di una delle loro grandi navi con le teste di drago che ornavano la prua. Nel corso di mirabolanti avventure tra i mari e i porti pericolosi dell'epoca, era stato catturato dai mori in Spagna, ma era riuscito a scappare e approdare in Irlanda dove, con suo grande stupore, si era imbattuto nelle prime, eteree figure di monaci cristiani. Dopo aver contribuito alla vittoria vichinga sull'esercito del re d'Inghilterra era ritornato nelle terre del Nord da cristiano dell'ultima ora e uomo immensamente ricco. Ora, nuove prove e cimenti mettono a dura prova la sua determinazione. Incappato nelle ire di re Sven, Orm si inerpica fino alle terre di confine con la famiglia al completo, la moglie e la madre, i servi e il piccolo prete, i cavalli e tutti gli oggetti preziosi che le bestie sono in grado di trasportare. Lì costruisce una magnifica casa, dove Ylva, sua moglie, dà alla luce due gemelle che crescono in fretta, cominciando presto a rotolarsi sul pavimento con gli enormi cani irlandesi portati dalla Scania. Lì edifica anche una chiesa, spaziosa abbastanza da ospitare ben sessanta persone sedute. Da lì riparte poi per altri avventurosi viaggi e sorprendenti scoperte..." -
Orgoglio bretone. Morte sul fiume Belon. Il quarto caso del commissario Dupin
Sono trascorsi cinque anni da quando il commissario Dupin ha preso servizio in Bretagna, un «distaccamento» da Parigi su cui circolano ancora le dicerie più astruse. Promosso a «dirigente commissario» a Concarneau, un luogo in cui a memoria d’uomo c’è sempre stato solo un semplice commissario, Dupin è costretto a frequentare un corso di aggiornamento presso la polizia di Brest, un’incombenza che fa parte della sua «promozione».Un giorno il trillo del telefono lo distoglie dall’assolvere l’incarico. Non lontano da lì, sul sentiero che porta a Rosbras, un’anziana signora a spasso con il cane ha visto un uomo disteso immobile in una posizione strana e ricoperto di sangue. La donna è corsa in un ristorante per telefonare alla polizia, ma all’arrivo delle pattuglie del corpo non vi era più alcuna traccia. Che la signora, un’ex stella del cinema ormai sul viale del tramonto, sia un po’ eccentrica è risaputo, ma Dupin si rifiuta di considerarla una testimone inattendibile solo perché anziana. La scomparsa del cadavere, del resto, potrebbe anche avere a che fare con le attività criminali dei furti di sabbia lungo la costa, un problema sempre più pressante nella zona. Quando, a qualche ora di distanza, viene scoperto un altro cadavere sui Monts d’Arrée, a Dupin viene naturale domandarsi se si tratti dello stesso corpo rinvenuto a Brest, o se due gravi crimini siano stati commessi, a meno di dodici ore di distanza, nel Finistère meridionale. -
L' apprendista
È l’estate del 1922 e la giovane belga Paulien Mertens, il cuore a pezzi e duecento franchi in tasca, è in esilio a Parigi. Diseredata e ripudiata dai genitori a causa della truffa finanziaria messa in atto dal suo fidanzato George Everard, che ha condotto le Fabbriche tessili Mertens sull’orlo della bancarotta, Paulien vaga per la città chiedendosi come riuscirà a dimostrare la propria innocenza e a restituire al padre almeno una piccola parte di ciò che ha perso. Cambiato il proprio nome in Vivienne Gregsby, la giovane donna decide di sfruttare le sue competenze nel campo dell’arte per rientrare in possesso della collezione paterna di dipinti postimpressionisti e ottenere, così, il perdono della famiglia. Grazie alla sua intraprendenza, riceve la proposta di fare da assistente al dottor Edwin Bradley, collezionista d’arte americano con l’ambizione di creare un museo a Philadelphia. Vivienne dovrà accompagnarlo nelle sue visite agli studi degli artisti, fargli da interprete e da segretaria. Un lavoro che la giovane accetta con entusiasmo, ma non privo di rischi. Qualcuno potrebbe smascherarla, magari lo stesso George Everard, in vena di architettare uno dei suoi malefici raggiri… -
La memoria del cuore
A Kalaw, una cittadina sperduta sulle montagne del Myanmar, vivono Bo Bo e suo zio, U Ba. Bo Bo è un bambino con un dono insolito: può leggere negli occhi delle persone i loro sentimenti. Un dono a volte scomodo, poiché spesso gli occhi della gente raccontano più di quel che lui vorrebbe sapere. Il padre di Bo Bo si reca a fargli visita una volta all’anno. Di sua madre, Julia, il ragazzino conserva pochi stentati ricordi. Se è vero che tutte le storie parlano d’amore, come U Ba ama sostenere, perché in quegli anni lo zio, consumato cantastorie, non gli ha mai raccontato l’unica storia che a Bo Bo interessa davvero ascoltare, ovvero la sua storia? Una sera, il bambino trova un plico di fogli accanto alla vecchia macchina da scrivere di U Ba. In quelle pagine si parla della storia d’amore dei suoi genitori e, davanti alla determinazione del nipote, U Ba comprende che non può più rimandare il momento della verità. È così che Bo Bo apprende della newyorkese Julia, scesa da un aereo già pronto a decollare per stare con un uomo che conosce appena, Thar Thar. Del loro travolgente amore e della misteriosa malattia che l’ha costretta a rinunciare al loro bambino. Sarà per dare una risposta alle domande che lo zio non è riuscito a soddisfare che Bo Bo si metterà in viaggio, sulle tracce dei suoi genitori. -
La buona società
È la notte di capodanno del 1937 all’Hotspot, un night club del Greenwich Village a New York. In fondo a una pista da ballo piccola e vuota, un quartetto jazz suona stancamente. A un tavolo appartato, Evelyn Ross e Katey Kontent ostentano senza problemi la loro giovanile e spensierata avvenenza. Avendo in borsa una manciata di centesimi ciascuna e in testa l’idea di continuare a bere, si apprestano a fare gli occhi dolci al contrabbassista o al barista di turno quando un giovane uomo fa il suo ingresso nel locale. Capelli castani e occhi azzurri, cravatta nera e un elegantissimo cappotto appoggiato al braccio, il giovane emana buone maniere e quattrini. È, infatti, Theodore Grey, detto Tinker, banchiere a Wall Street e, di lì a poco, l’uomo del destino per le due ragazze, colui che le condurrà nella buona società newyorkese di fine anni Trenta, prima che tutto precipiti nel baratro di una guerra i cui venti spirano già in Europa. -
Ritratti d'artista
Da Auguste Renoir, che rende immortale la piccola Mimì, ritraendola nella cornice piena di vita di un rigoglioso giardino, ad Alice Hoschedé, che viene condotta da Claude Monet davanti al ritratto della moglie morente e poi invitata a dormire con lui nella stanza che è stata della malata, a Suzanne Manet, che morto il marito di sifilide ne ribattezza i capolavori con perfidi titoli che alludono palesemente alle sue numerose amanti, Susan Vreeland mostra in questo libro la carne e il sangue, le passioni concrete che si celano dietro le grandi opere, offrendo al lettore «una raccolta di racconti meravigliosa e sorprendente, traboccante d’arte e di straordinaria bellezza» (Harriet Scott Chessman). -
Redenzione
Costruito intrecciando magistralmente vite segnate dalla crudeltà e dalla violenza, Redenzione è un romanzo corale che pone al suo centro la volontà di riscatto di cinque personaggi accomunati da un unico desiderio: vivere una vita migliore. Un desiderio che si misura con una potenza tuttora imperante nell’India moderna: la povertà caratterizzata tanto dall’umiliazione e dalla vergogna quanto dal riscatto e dalla redenzione. Ecco allora la donna, che dalla campagna ha raggiunto la grande metropoli per lavorare fino allo stremo e garantire gli studi al nipote in Germania; il contadino diventato in città un mazdoor, un muratore esposto alla miseria e ai pericoli del suo nuovo stato; l’uomo che crede di arricchirsi insegnando a danzare al suo orso, e diventando un qalandar, uno sfruttatore di animali; la ragazza che abbandona il villaggio per rifugiarsi nella giungla e trasformarsi in una naxalita, una ribelle maoista; il padre che ritorna in India per smarrirsi nell’incomprensibile oscurità del suo paese natio. -
L' arte di essere pazienti. Il potere della pazienza in una prospettiva buddhista
Un libro che svela i piccoli segreti della felicità e insegna come esercitare pazienza e tolleranza, ponendoli quali antidoti all'odio e all'ira.rnrn«Un libro affascinante per tutti, non solo per chi ha la passione per l'Oriente». - Corriere della Serarnrn«Nessun capo delle religioni attuali cerca, come Sua Santità (è il titolo che compete al Dalai Lama), il confronto diretto con gli scienziati delle discipline laiche, dalla psicologia alla fisica nucleare». - Luigi Malerba, la RepubblicarnrnTra le tante sentenze del pensiero orientale, nessuna forse ci è più familiare di questa. Fenomeno endemico della nostra cultura, l'ira costituisce, infatti, una delle radici indiscusse dell'infelicità, della sofferenza, della discordia e della violenza che caratterizzano il nostro mondo. Viene manifestata centinaia di volte al giorno dai media. La si ritrova nel modo in cui vengono regolate le controversie nella nostra società; nel modo in cui i leader politici si comportano nelle aule del Parlamento; nell'aumento della violenza domestica e nei maltrattamenti contro i bambini; nel senso di odio verso noi stessi che pervade la nostra cultura. L'antidoto contro l'ira è la pazienza, elevata a vera e propria arte soltanto dal buddhismo. -
La scrittrice abita qui
Un po' pellegrinaggio e un po' seduta spiritica, questo libro porta dalla Sardegna di Grazia Deledda all'America di Marguerite Yourcenar, dalla Francia di Colette all'Oriente di Alexandra David-Néel, dall'Africa alla Danimarca di Karen Blixen, all'Inghilterra di Virginia Woolf. Un lungo viaggio in case-museo che, attraverso mobili e suppellettili, stanze e giardini raccontano la storia sentimentale delle più significative scrittrici del Novecento. Da Parigi alla Provenza, dal Kenya al Maine, da Copenhagen al Tibet, Sandra Petrignani le cerca nei loro oggetti, interroga i loro diari, la poltrona in cui si sedevano, il portafortuna da cui non si separavano, ma anche le persone che ancora conservano un ricordo vivo di loro. Così il viaggio, concretissimo, diventa favoloso, un giro del mondo dove a ogni tappa è come se le protagoniste in persona aprissero la porta e svelassero sottovoce i segreti della loro vita. Le mele nel tinello della Yourcenar e il suo cane ancora vivo, il tempio tibetano ricreato a Digne dalla David-Néel o la stanza chiusa che fu sua nel monastero del Sikkim dove si ritirò in meditazione, la Barbagia della Deledda con le fate e i folletti che influenzarono la sua fantasia, il grammofono della Blixen portato con sé dalla sua Africa in ricordo dell'uomo che aveva amato e perduto per sempre: Sandra Petrignani ascolta ""la voce delle cose"""" e la traduce nelle affascinanti storie di questo libro."" -
Caterina Howard. La regina scandalosa. Le sei regine Tudor
Nipote del potente Duca di Norfolk, nonché cugina di Anna Bolena, la giovane Caterina Howard, nonostante l'alto lignaggio della sua famiglia, cresce in condizioni di semipovertà. Dopo la morte della madre, e a seguito dei numerosi debiti contratti dal padre, la bambina viene mandata a Lambeth, ospite della duchessa vedova di Norfolk. È consuetudine, per i bambini nobili, essere allevati presso famiglie importanti, e Caterina ha ormai l'età giusta per acquisire le abilità, la grazia e l'eleganza che le saranno utili per contrarre un buon matrimonio, o addirittura per ottenere un posto a corte. Ma a Norfolk House, nonostante la sorveglianza di Madre Emmet, la notte i corridoi si riempiono di sussurri e risate soffocate. Nella residenza sono ospitate e educate altre giovani di origine aristocratica che, al calare delle tenebre, si dilettano in banchetti clandestini e incontri segreti, sotto gli occhi curiosi della piccola Caterina. Anni dopo, divenuta una giovane donna di grande fascino, Caterina verrà introdotta a corte come damigella d'onore di Anna di Kleve, la nuova moglie del re. Ma, sotto la scaltra guida del Duca di Norfolk, diventerà presto una pedina fondamentale per le alleanze politiche dell'Inghilterra. Il suo compito, però, è tutt'altro che semplice: dovrà persuadere sua maestà a trovare un pretesto per divorziare dalla consorte, farsi incoronare regina e donare al re un erede, per garantire la successione. Un compito in cui altre quattro donne, prima di lei, hanno fallito, e che rischia di trasformarsi in una trappola letale quando il suo scabroso passato verrà alla luce. Dopo aver raccontato le prime quattro mogli di Enrico VIII, Alison Weir tratteggia il vivido ritratto di Caterina Howard, la cui rapida ascesa al trono, costellata di scandali, condusse in breve verso una fulminea e tragica caduta. -
Le serenate del Ciclone
I libri sui padri sono sempre una resa dei conti col morto che, in quanto tale, non parla. Non così questo libro insolito e straordinario, per metà puro romanzo e per l'altra metà memoir familiare, che parte invece dal giorno in cui il futuro padre nasce e ne reinventa la storia. Romana Petri racconta così i sessantatré anni di vita di un uomo, dal 1922 al 1985, ma anche l'Italia, dal fascismo alla guerra alla ricostruzione al boom economico e oltre. C'è l'infanzia nella campagna vicino a Perugia, e poi l'adolescenza condivisa con una banda di scavezzacollo in quella città allora poco più grande di un paese, tra serenate notturne al balcone della bella di turno ed esuberanti scazzottate coi soldati alleati giunti dopo la Liberazione. E poi c'è una Roma carica di promesse, in anni in cui nessuna meta è preclusa: il benessere, le auto sportive, le villeggiature, le conquiste amorose, un successo che pare senza limiti. Infine, la realtà che cancella l'illusione di non poter mai più tornare indietro: la caduta, le crisi, le difficoltà da cui riemergere con la tenacia degli anni formativi.