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Il tempo dei fenici. Incontri in Sardegna dall'VIII al III secolo...
La vita in Sardegna tra l'VIII e il III secolo a.C., un periodo fondante per la cultura isolana. Quest'epoca straordinaria - che ha visto i sardi protagonisti nell'ampio scenario mediterraneo - rivive sulle pagine del libro attraverso i manufatti preziosi e gli oggetti quotidiani, le città e le rotte di navigazione, i rapporti con le altre popolazioni, la politica e la religiosità. L'apparato iconografico e le tavole illustrate guidano il lettore nella grande avventura del ""viaggio nel tempo dei fenici"". -
Peripezie di un falso mussulmano alla ricerca della città proibit...
Caillié, all'età di 17 anni, salpò da Rochefort-sur-Mer e sbarcò a Saint-Louis sulle coste del Senegal. Riuscì a partecipare a due esplorazioni inglesi della regione del Niger, durante le quali conobbe l'ostilità delle popolazioni africane islamizzate verso i cristiani e si rese conto dell'inutilità di procedere con spedizioni militari. Per raggiungere il suo scopo, Caillié comprese che doveva contare sull'astuzia. Doveva abbracciare la fede islamica. Sandro Tirini ci lascia scoprire, in questo volume, un uomo francese che compì un'impresa ritenuta impossibile e ne lasciò traccia in un diario, stampato per la prima volta a Parigi nel 1830, con il titolo Journal d'un voyage à Temboctou et à Jenné, dans l'Afrique centrale, précédé d'observations faites chez les Maures Braknas, les Nalous et d'autres peu-ples. -
René Girard. Evangelo della non violenza
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Se fossi Luciano Pavarotti
Quanto viene abusata la parola icona? Eppure, Luciano Pavarotti lo è diventata: la sua immagine sorridente, in frac, con un grande fazzoletto bianco in mano ha qualcosa di mitico, noto in tutto il mondo, sinonimo per intere generazioni dell'idea di tenore e cantante d'opera. Divo nel vero senso della parola, di essere umano asceso alle sfere celesti, persona reale e figura impressa nell'immaginario, uomo e maschera teatrale. Poiché le sue ultime volontà furono di essere ricordato come cantante d'opera, lo vediamo ancora anche in alcuni dei personaggi che impersonava e a cui dava un po' di sé stesso, come Riccardo di Un ballo in maschera, Nemorino dell'Elisir d'amore e Rodolfo della Bohème. I versi di ""Caruso"", canzone di Lucio Dalla dedicata a un altro popolarissimo mito operistico e interpretata anche da Pavarotti, scandiscono il percorso come un inno al teatro, alla musica e alle persone che ne fanno parte. Come ogni mito, e ogni essere umano, il grande tenore ha ancora molto da insegnarci. Ci chiediamo quindi: cosa farei se fossi Luciano Pavarotti? Spontaneo, passionale, generoso, giovane ribelle e adulto curioso, Pavarotti ci insegna che quando la propria passione viene coltivata con determinazione, circondandosi di persone degne di fiducia e rispetto, qualunque risultato si ottenga, avremo lasciato qualcosa per cui esser ricordati. -
Lezioni di geofisica applicata
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Solfeggi parlati e cantati. Elementi teorici essenziali. Corso pr...
Elementi teorici essenziali. Corso propedeutico al corso principale. -
Arpeggi geometrie orizzontali
Questo è un libro che ti stupirà... Non è un metodo, non è un manuale, non è un trattato: è un compendio che ti aiuterà a ""guardare"" la tastiera della chitarra in un altro modo. Finalmente la tastiera non sarà più quel ""buco nero"" che mette in difficoltà la maggior parte dei chitarristi. Otterrai una ""visione"" immediata in breve tempo. Oltre alla mappatura di tutti gli Arpeggi a 3 e 4 voci, ci sono numerosi esempi di ""ricollocazione"" su tutta la tastiera di tanto materiale melodico. Alla fine, gli ultimi due capitoli (quando cioè dovresti aver compreso il messaggio di questo lavoro) sono dedicati alle Cadenze e ai Turnarounds, dove vi sono delle vere e proprie frasi completamente spiegate e aiutate graficamente. -
Immagini per il canto. Il dialogo tra idea e voce. Con 30 carte c...
L'immagine, come avviene da sempre nella didattica vocale, rappresenta il tramite tra l'idea del suono e l'atto cantato, a un livello di comunicazione che viaggia su un piano sintetico e globale, fornendo un contributo importante all'apprendimento del Canto. Il libro propone un metodo, che possiamo definire un'esperienza esplorativa, per entrare in contatto con la propria parte più profonda, quella che genera l'idea del canto e del suono e che, partendo da questa idea, contribuisce al suo compimento reale attingendo a risorse intuitive e ispiratrici. Un percorso che si propone di migliorare la capacità di essere, di sentirsi, riconoscersi e appartenersi come cantante, integrando le proprie conoscenze con le capacità legate alla percezione. Un approccio olistico (e in senso lato, anche meditativo) al corpo-cantante e alla persona-cantante. Accanto a un testo tradizionale che illustra la ricerca che ha condotto a questo lavoro, sono state elaborate delle Carte Illustrate, simili a un mazzo di carte da gioco. Le carte costituiscono il core del progetto, in continuità e aderenza al concetto di sintesi e rappresentazione visiva proprie dell'ambiente creativo. Ogni carta contiene da un lato un'immagine e dal lato opposto un breve testo ed è contraddistinta da un simbolo distintivo riferito al rispettivo ambito: Carta Sensoriale/percettiva- suggerisce una sensazione; Carta Ispiratrice – genera nuovi stimoli; Carta Cinestetica – sollecita la coordinazione. Inoltre, il simbolo di una clessidra indica la presenza di un esercizio all'interno della carta. Questo libro nasce come sviluppo e naturale prosecuzione del concetto di intuizione e del pensiero laterale applicati al Canto, esposto nel volume “Esercizi laterali per il canto” (Volontè & Co., 2019) nel quale si sottolinea e si dimostra l'importanza e la funzione dell'emisfero destro del cervello (sede della creatività e della componente intuitiva) nello studio del Canto. -
Radiant wise spirit tarot. Mini tarocchi
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Bestiaria. Animali fantastici, mostruosi e allegorici. Ediz. illu...
Dopo Herbaria 24 Ore Cultura continua la scoperta della rappresentazione della natura in un viaggio a cavallo tra arte e design. Un raffinato volume riccamente illustrato sulla rappresentazione del mondo animale dall’antichità fino ai giorni nostri. Il mondo animale ha da sempre ispirato immagini fantastiche. L’ibridazione tra uomo e animale è antica quanto l’arte e la religione: basti pensare alle divinità egizie o induiste, o ai capolavori di un pittore visionario come Hieronymus Bosch. Le creature oggetto di questo volume non sono animali come li genera la natura, ma “bestie”, esseri immaginari nati dalla mente umana, che mescola tratti e caratteristiche, rendendo plausibile l’insolito. Il risultato è un repertorio grafico di zoologia fantastica che racconta molto dei sogni e degli incubi umani. -
Africana
Scopri l’incredibile storia e le diversità dei popoli che abitano il continente africano in ciascuna pagine e in ciascuna illustrazione di questo volume. Il libro è diviso in ampie sezioni geografiche che celebrano e mettono in mostra i popoli, i paesaggi e la fauna selvatica di diverse regioni di questo grande continente, e illustrazioni luminose e audaci danno vita a questi fatti. Scopri l’Africa attraverso la cultura dei popoli che l’hanno abitata fin dall’antichità dagli Antichi Egizi ai giorni nostri, attraverso le opere d’arte, i suoi personaggi più significativi, la flora e la fauna selvatica, i grandi fiumi, il deserto, le foreste pluviali e la savana. “Africana” è un volume di grande formato, ricco di mappe e linee del tempo. Età di lettura: da 8 anni. -
Adattare e riscrivere a fumetti. Nuove conversazioni a vignetta. ...
Cinque interviste sugli adattamenti e sulle riscritture a fumetti. Chiara Lagani, Mara Cerri, Delphine Panique, Erik Kriek, Rébecca Dautremer raccontano come hanno lavorato sui testi di Elena Ferrante, Virginia Woolf, H.P. Lovecraft e John Steinbeck in conversazioni pubbliche con Daniele Brolli, Matteo Gaspari, Elisabetta Mongardi, Sara Sullam, Gino Scatasta, Ilaria Tontardini ed Emilio Varrà. Autori di fama internazionale riflettono su come il fumetto e l'illustrazione possano leggere e interpretare testi letterari, classici moderni e contemporanei, con la forza della narrazione per immagini. -
Tutto ciò che è mio lo porto con me
Un pomeriggio del novembre 1975, Miranda Larkin, dieci anni, torna da scuola e trova la casa stranamente silenziosa. La madre è scomparsa. Nulla è fuori posto. Non ci sono segni di lotta. Il suo portafoglio, come al solito, è all’ingresso. Inizia così un mistero che durerà una vita. Cosa è successo a Jane Larkin? Gli investigatori sospettano del marito, un avvocato penalista che saprebbe tranquillamente depistare la polizia. Ma senza prove che lo colleghino al crimine, il caso rimane irrisolto. Due decenni dopo l’indagine viene riaperta e i figli, ormai adulti, sono costretti a scegliere se stare dalla parte del padre o contro di lui. Colpevole o innocente? Un racconto familiare sui segreti, sulla vendetta, ma anche sull’amore che pone una domanda primordiale: fino a che punto i figli sono disposti a spingersi in nome della lealtà verso i genitori? -
Centino. Lo sguardo laterale
Veniva chiamato il Centino per essere nato a Cento di Ferrara, ma nonostante abbia frequentato in patria la bottega dei Gennari e di Guercino, il Nagli può dirsi di fatto un pittore riminese perché l’intera produzione di opere, compiuta nell’arco di mezzo secolo, gli venne commissionata entro un ristretto raggio territoriale, tra la Romagna e le Marche. Eppure la sua appartata e discreta poesia venne scoperta e pienamente compresa da uno dei massimi storici dell’arte italiana: Francesco Arcangeli, che nel primo dopoguerra seppe interpretare il sentimento umanissimo nel quale la pittura di Centino aveva saputo immergersi. Dopo una seconda stagione di ricerche, compiuta da altri studiosi agli inizi degli anni Ottanta, il nome di Centino è tornato in questi decenni nella penombra e nella polvere delle pievi periferiche per le quali ha lavorato. Ora, grazie a questo libro, alla straordinaria e inedita campagna fotografica di Gilberto Urbinati e alla radicale rilettura critica di Massimo Pulini, è possibile svelare le qualità pittoriche e le sincerità spirituali che restituiscono piena dignità a un segreto maestro del Seicento italiano. -
Un poeta alla corte dei papi. Bonaiuto da Casentino e Bonifacio VIII
Nel secolo XIII la curia pontificia accolse molti intellettuali, che composero poemi d'occasione su committenza di papi e cardinali: in questo fecondo ambiente culturale svetta Bonaiuto da Casentino, funzionario di curia che affiancò agli incarichi del proprio ufficio l'amore per le Muse. La sua produzione poetica, risalente alla fine del Duecento, comprende testi autobiografici ed elogi riservati a Bonifacio VIII e alla familia del pontefice (compresi gli epitaffi per alcuni parenti di papa Caetani). Poeta dalla fervida vocazione narrativa, Bonaiuto racconta nei suoi versi la pestilenza a Roma nella torrida estate del 1292, lo sgomento dei cardinali che ripararono a Rieti, il successivo ritorno nell'Urbe insanguinata da lotte dopo la morte di Niccolò IV. Dedica inoltre tre carmi festosi all'elezione e all'incoronazione di Bonifacio VIII. Affiorano gli aspetti più quotidiani della vita nella corte papale, in una sequenza per la purga e in un inno per un salasso praticati a Bonifacio VIII, indirizzati con una lettera al medico del pontefice: entrambi i componimenti sono corredati da notazione musicale. -
«Non si odono altri canti». Leonardo Giustinian nella Venezia del...
Leonardo Giustinian è una figura emblematica e allo stesso tempo peculiare del Quattrocento veneziano. Appartiene alla classe dirigente, ma si dedica con passione agli studi umanistici. È un uomo politico di primo piano, ma anche uno dei pionieri dello studio del greco. È un nobile patrizio e un uomo di cultura, ma compone poesie ""popolari"" per musica, e le canta, accompagnandosi con uno strumento a corde, lungo i canali di Venezia. Le sue poesie parlano di amore. Si tratta di un repertorio insieme delicato e sensuale, accorato e divertente, che, durante e dopo la vita dell'autore, ha riscosso un enorme successo presso il pubblico sia colto sia popolare: per le strade e alle feste pubbliche e private ""non si odono altri canti"". Proprio il successo delle poesie ne ha complicato la tradizione testuale, ponendo ostacoli forse insormontabili sulla strada di un'edizione critica completa: oltre che crocevia di una serie di problematiche culturali, Giustinian è quindi anche una ""bestia nera"" per la filologia. -
Tramiti. Figure e strumenti della mediazione culturale nella prim...
Tramiti sono in questo volume attori di comunicazione culturale e politica transnazionale, ma anche libri e manoscritti che veicolano esperienze e saperi creando mutui legami. Ponendo al centro dell'analisi la questione delle circolazioni, i saggi qui raccolti focalizzano figure cangianti, a volte con legami di appartenenza fluidi: medici di corte che assumono il ruolo di informatori o mediatori; diplomatici che scrivono opere storiche e di riflessione politica; traduttori che manipolano testi e li adattano a nuovi contesti di ricezione; uomini di affari che nel mecenatismo culturale trovano risorse per strategie professionali e per più ampi disegni politici; di dissidenti che operano dall'esilio. La considerazione della mobilità umana di queste figure si intreccia con la riflessione sulle operazioni di traduzione, sull'uso del plurilinguismo, sull'emergenza di campi di sapere come la historia naturalis: risorse della mediazione culturale che aiutano a creare, anche in situazioni di contrapposizioni confessionali, dinamiche che ridefiniscono il terreno della difficile costruzione dell'Europa moderna. -
Numeri nel bosco. Ediz. a colori
Numeri nel bosco. Un libro innovativo che riesce a tradurre in immagini il concetto di numeri primi e numeri composti, rendendo l’apprendimento un’esperienza giocosa e intuitiva. Le pagine prendono vita popolandosi di personaggi, man mano che i numeri crescono a partire dallo zero. Il libro racconta per immagini anche lo scorrere del tempo, la giornata è scandita da attività quotidiane e qualche buffo imprevisto. Un libro per capire, contare e raccontare. Età di lettura: da 4 anni. -
Niente di niente. Ediz. a colori
Niente di niente è quello che può succedere a una pietra, che non viene guardata né in estate né in inverno. A questa pietra non succede niente, non sente niente e non fa niente, d’altronde non ne varrebbe nemmeno la pena. Ma da qualche parte del mondo c’è anche un bambino. Neanche a lui succede niente, né in estate né in inverno, niente di niente. Fino al giorno in cui quel bambino inciampa su una pietra. Età di lettura: da 5 anni. -
Ricordati di non dimenticare. Memorie di un giornalista senza mem...
“Non ho memoria, almeno ne ho sempre avuta poca. E questo è un problema, perché ricordare aiuta sempre nella vita, specie se vuoi raccontare. Così mi arrampico sulle parole, battute su una tastiera però, che per me è più facile”. Parte da qui, da questa confessione – strana per un giornalista con 40 anni di servizio, e di servizi, sulle spalle – il nuovo libro di Alberto Caprotti, inviato di Avvenire sui fatti dello sport e della vita. C’è la voglia di mettere il punto su una carriera composta da mille cose fatte, fortunata nella misura in cui non è dato ai giornalisti di oggi, di sognarne di simili. Un certo giornalismo – si dice – ormai è morto, gli editori non lo consentono più, ma a qualcuno è data la possibilità di proseguire. Sono pochi, saranno gli ultimi, e Caprotti è tra questi. E allora, 40 anni da inviato diventano un’occasione per voltarsi e vedere il percorso fin qui compiuto. Caprotti lo fa attraverso le sue storie, scritte e conservate. Lui c’era, le ha seguite da vicino. Oggi le ripropone.