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La via silente in bicicletta. 600 km all'interno del Parco Nazion...
Un percorso cicloturistico circolare in 15 tappe (per un totale di 600 km) per scoprire il Cilento e il Vallo di Diano, uno scrigno di storie, suggestioni, leggende, antichi saperi, aree archeologiche, cavità carsiche e coste mozzafiato. Il Cilento è una regione storica compresa fra la pianura del Sele a nord, il fiume Bussento a Sud, il Vallo di Diano a Est e il Mare Tirreno a Ovest, sviluppata nella provincia di Salerno. Si passa dalle coste rinomate (Capo Palinuro, Marina di Camerota, Acciaroli) a borghi e paesi arrampicati sulle rocce (Castelnuovo Cilento, Castellabate, Postiglione, Teggiano, Padula), da faggete e uliveti centenari a oasi naturalistiche, da monumenti patrimonio Unesco come la Certosa di Padula ad antichi insediamenti cristiani come il Battistero di San Giovanni in Fonte, dall'area geoarcheologica di Elea/Velia a quella di Paestum, fino alle cavità carsiche del Monte Cervati. Una guida ricca di informazioni turistiche, storiche, naturalistiche e sulle strutture dove pernottare. -
Mamme ribelli. Le mille battaglie da nord a sud contro l'inquinam...
Un libro unico, che dà voce alle donne, ma non solo, che da anni fanno parte della Rete delle Mamme Da Nord A Sud e racconta le loro lotte contro l'inquinamento dei territori e il saccheggio ambientale, per la salute dei loro figli e dei figli di tutti. Leggerete dell'impegno, delle esperienze, della tenacia e della determinazione delle ""Mamme No Pfas"" del vicentino, delle ""Mamme Volanti"" di Brescia, delle donne di Taranto, delle madri che si battono contro le basi militari in Sardegna, delle ""Mamme Antismog"" nella Pianura Padana, delle mamme di Venafro, di quelle No Tap e di tante altre. Sono tutte mamme ribelli che lottano indomite per la vita e per la terra, contro la devastazione dell'ambiente e l'omertà istituzionale, forti di una profonda solidarietà intergenerazionale. E quando le madri si muovono, si muovono anche le montagne. -
Cinema orientalista. Lo sguardo dell'Occidente
Il viaggio nel film è sempre scoperta, racconto, anche autoanalisi, purificazione, ma i viaggi in Oriente sono anche storia di colonizzazione, di appropriazione di luoghi lontani, e per noi, spesso, di mitici orienti perduti. Ecco il taglio originale di questo volume che analizza il modo in cui, già a partire dall’epoca del muto, il cinema europeo e quello americano hanno rappresentato l’Oriente: in racconti biblici e cristologici legati al misticismo della Terra Santa (""Intolerance"" di Griffith e ""I dieci comandamenti"" di De Mille, ma anche l’“eretico” Vangelo secondo Matteo di Pasolini); in avventure esotiche, favolistiche come ""Il ladro di Bagdad"" oppure drammatiche come ""Narciso nero"" e ""Lawrence d’Arabia""; in una vasta produzione di cartoon (primo fra tutti, il celeberrimo ""Aladdin"" della Disney), ma anche attraverso lo sguardo anticonvenzionale di registi come Gillo Pontecorvo (""La battaglia di Algeri"") o Bernardo Bertolucci (""Il tè nel deserto""). Introdotto dallo storico dell’arte Arturo Carlo Quintavalle, ""Cinema orientalista"" passa dunque in rassegna oltre un secolo di film occidentali attraverso una prospettiva sinora pressoché ignorata dalle monografie di cinema. Un racconto agile ma ricco di dati e notazioni, tra epoche, generi e differenti orienti cinematografici di riferimento (India, Cina, Giappone...). Prefazione di Arturo Carlo Quintavalle. -
La sorpresa di Natale. Ediz. illustrata
È la notte di Natale. Giuseppe non riesce a dormire e decide di attendere Babbo Natale ai piedi dell’albero. Ed ecco, allo scoccare della mezzanotte, arrivare proprio lui, Babbo Natale in persona. Ma è così indaffarato che neanche sembra accorgersi della presenza del bambino… Un divertente racconto natalizio con il finale a sorpresa. Età di lettura: da 4 anni. -
Le centoventi giornate di Sodoma
«Alcuni giorni prima, il 4 luglio, il governatore aveva chiesto il trasferimento di questo personaggio, il cui umore andava tanto d’accordo con gli avvenimenti. Il disordine di allora ebbe questa conseguenza: i manoscritti del marchese, dispersi, andarono smarriti, scomparve il manoscritto delle Cent Vingt Journées. E questo libro domina, in un certo senso, tutti i libri, poiché contiene la verità di quello scatenamento che l’uomo è nella sua essenza, ma che è obbligato a frenare ed a tacere: eppure, di questo libro che significa da solo, o almeno significò per primo, tutto l’orrore della libertà, la sommossa della Bastiglia fece smarrire il manoscritto invece di liberarne l’autore. Il 14 luglio fu veramente un giorno liberatore, ma alla maniera sfuggente di un sogno. Più tardi, il manoscritto fu ritrovato (nel 1900, presso un libraio tedesco, ed è stato pubblicato solo ai nostri giorni), ma il marchese ne rimase privo: lo credette definitivamente perduto, e questa certezza lo accasciò: era “la più grande disgrazia” scrive “che il cielo avesse potuto riservarmi”. Morì senza poter sapere che in realtà quel libro, che egli immaginava perduto, doveva collocarsi più tardi fra i “monumenti imperituri del passato”.» (Georges Bataille) -
L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica e alt...
“‘L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica’, lungi dall’esaurirsi in una filosofia della crisi, sembra configurarsi come una filosofia dell’avvenire, come un gesto inaugurale che, mettendo dietro di sé un’epoca del mondo, si lancia, con entusiasmo, verso l’inconnu di una rivoluzione tecnologica le cui frontiere restano non facilmente determinabili, ma i cui effetti vanno ben oltre l’analisi delle cause della crisi delle vicende economico-politico-sociali del tempo. Probabilmente, questo testo di Benjamin è quello in cui più apertamente l’angelo della storia che, secondo l’immagine benjaminiana, ha normalmente lo sguardo rivolto verso il passato, gira i propri occhi spalancati verso il futuro, lasciando per un istante l’insieme di macerie a cui il progresso è ridotto se guardato retrospettivamente, per aprirsi invece a una visione abbagliante dell’avvenire, non solo di ciò che è accaduto e sta ancora avvenendo sotto i nostri occhi estraniati, ma anche di ciò che deve ancora manifestarsi del tutto, essendo celato dietro l’orizzonte che si approssima.” (Dallo scritto di Federico Ferrari) -
Taccuini
“Solo nei taccuini, ed è allora che diventano strumento essenziale di conoscenza del personaggio Blok, egli seppe esprimere con assoluta lucidità il suo anticonformismo nei confronti delle mode e dei miti del suo tempo e anche suoi personali. Solo qui troviamo certe sue perplessità sul proprio «misticismo», su opere sue e di altri, su fatti, su avvenimenti letterari unanimemente «consacrati». Solo qui, e con quale fredda perspicacia, troviamo una secca condanna dei bolscevichi, allora solo all’inizio della loro ascesa: avvelenano la vita, dice, è un fatto. Una frase brevissima buttata là fra tante altre, futili, occasionali. E in questo senso sono altrettanto illuminanti le note prese durante gli interrogatori dei ministri zaristi (Blok era segretario della Commissione straordinaria d’inchiesta nel 1917): dove, prima delle responsabilità politiche, vengono viste le fragilità, le meschinità umane, la tronfia cecità di fronte alla storia che stava tutto (almeno quel tutto che riguardava lo zarismo) schiacciando. I taccuini sono soprattutto la traccia più chiara di un processo irreversibile: l’avanzare della toska, della fatica di vivere, con i vagabondaggi di bettola in bettola, tra un’ubriacatura e un’interminabile camminata senza meta, tra un fermo proposito di ricominciare da capo e una ricaduta ancora più disperata. Qualche critico assicura che si trattava solo di incostanza di umore: ed è invece il lento cammino, registrato con sconcertante lucidità, di un uomo, tragicamente solo e tragicamente indifeso, verso la morte.” (Dallo scritto di Fausto Malcovati) -
Una ricetta veg al giorno. 365 ricette sane e gustose
Un viaggio lungo un anno in 365 ricette, dove cereali, verdure, legumi e proteine vegetali sono i protagonisti indiscussi della cucina. Il libro propone piatti sani, gustosi e veloci, molti anche senza glutine. ""Una ricetta veg al giorno"" non è solo un ricettario di cucina vegetale ma una guida per impostare una sana alimentazione e per comprendere il cibo anche da un punto di vista energetico e spirituale e farne strumento di pace interiore e armonia con il creato. Organizzazione in cucina, benefici del digiuno, benedizione del cibo e attitudine di chi cucina, sono infine altri temi proposti per vivere al meglio il rapporto con il cibo, con se stessi e con i ritmi della natura. Prefazione di Pietro Leemann. -
Come olio di nardo. Il valore della famiglia nel mondo contemporaneo
Nella società post-moderna dove l'affettività è debole e in balia dell'emotivismo, le relazioni mutevoli perché votate alla cultura del provvisorio e le identità fluide, disincarnate, se non addirittura digitalizzate, la famiglia rischia di subire la liquidità di questo tempo venendo sommersa dalle onde del disponibile e del manipolabile. Tuttavia, a dispetto delle previsioni di stampo relativista e dei continui ""necrologi"" che certe ideologie le dedicano continuamente, la solidità della natura della famiglia continua ad imporsi nella cultura di ogni tempo: una società a misura di famiglia è, infatti, la migliore garanzia contro ogni deriva di tipo soggettivista o collettivista, perché in essa il valore della persona è sempre al centro e il bene comune si realizza senza svilire quello individuale che, anzi, è libero di sbocciare in tutta la sua verità e bellezza. -
Wagner. L'uomo, il creatore
Basandosi su tutti i documenti reperibili, Curt von Westernhagen scrive l’incredibile storia della vita di Richard Wagner da una prospettiva moderna, per restituire al lettore la personalità umana, spirituale e artistica del grande compositore tedesco. Nato a Lipsia nel 1813, Wagner fu un artista eclettico e rivoluzionario: oltre che musicista fu anche poeta e librettista, nonché figura di riferimento del Romanticismo tedesco. Considerato ancora oggi come uno dei compositori più importanti di tutti i tempi, è famoso anche per lo sviluppo del Musikdrama. La sua esistenza fu ricca di momenti drammatici, crisi, conflitti e svolte sorprendenti. Per raccontarla, von Westernhagen non utilizza facili effetti romanzeschi; anzi, segue un limpido percorso di rigore biografico, attraverso una notevole arte critica e una coerenza storiografica degna di nota. -
Tremuli sogni all'alba. Storie di donne
Undici racconti il cui punto focale è la donna e il suo ruolo all'interno della società calabrese della prima metà del '900; la penna della scrittrice dona loro carne e vita, colore ai vestiti, ritmo ai gesti, ritagliando un piccolo posto nella letteratura della memoria. Ogni racconto cattura immagini di grande suggestione come le balie che allattano i figli dei vicini di casa o le braccianti che lavorano a giornata dai marchesi. La loro rinascita non avviene mai tramite un uomo ma attraverso il lavoro duro, l'innata audacia e la reciproca solidarietà: come Mariuccia e Irina che riescono a salvarsi stringendo un legame molto profondo o Emma che, non sapendo badare alla casa, diventa la confidente delle famiglie degli emigrati poiché legge e scrive. Il paesaggio, infine, non viene mai percepito come elemento distaccato e avulso dal contesto ma risulta un tutt'uno con i personaggi, diventando chiara manifestazione dei loro stati d'animo e del loro trasporto emotivo. -
L'alba del linguaggio. Come e perché i Sapiens hanno iniziato a p...
A queste domande hanno cercato di rispondere filosofi, antropologi, psicologi e archeologi, ma solo negli ultimi trent'anni sono emersele evidenze che possono farci ipotizzare a che punto della nostra evoluzione è spuntato il «primo parlante». L'indagine è ancora aperta, precisa Sverker Johansson nelle ultime pagine del libro, dopo averne ripercorse tutte le piste, ma quello che ne è emerso ha un valore inestimabile per ciò che racconta della nostra specie. E noi gli riconosciamo il merito di averci saputo coinvolgere nel lavoro investigativo, portandoci indietro nel tempo, nella vastità delle savane e al buio delle grotte, al cospetto di ciò che eravamo e alla scoperta di ciò che, insieme al linguaggio, ci ha resi diversi dalle altre specie animali. -
Quaderni montaliani. Vol. 3: Viaggio in Italia
Il terzo annuario montaliano presenta due nuove acquisizioni per il Montale poeta: l'edizione di un inedito assoluto in versi, individuato tra le carte del Centro Manoscritti di Pavia; e la fondata attribuzione a Montale delle versioni poetiche per una celebre messa in scena del Sogno di una notte d'estate al primo Maggio Musicale Fiorentino del 1933. Completa la sezione Testi la pubblicazione di quattro lettere di Montale a Mario Luzi. La sezione Saggi e note si apre con uno studio su Montale traduttore; seguono la ricostruzione di un reportage, apparso sul ""Corriere della Sera"" sulle città degli scrittori e corredato con il recupero di un articolo disperso, e l'appuntamento con la prospettiva di un poeta, in questo caso Enrico Testa. Chiudono il fascicolo la bibliografia relativa al biennio 2011-2012 e le recensioni. In limine un ricordo di Bianca Montale, preziosa e generosa interlocutrice degli studi montaliani. -
Cambio di rotta. Dall'Atlantico al Pacifico in barca a vela
Dalle Canarie ai Caraibi, dalle isole San Blas alle Galapagos, poi in Polinesia e fino alla Nuova Zelanda e all’Australia, il racconto di anni spesi regatando nei due grandi oceani alla ricerca di se stessi. «Dovevamo 'scappare' dai figli ormai grandi, da una routine che scorreva e ci trascinava in un continuo 'voglio di più' ma ci lasciava sempre con qualcosa di meno. Eravamo troppo giovani per sederci su questa finta felicità e troppo vecchi per illuderci che fosse ciò di cui avevamo bisogno. Così io e mia moglie abbiamo deciso di realizzare un sogno a lungo custodito: la traversata atlantica. Una volta ai caraibi, non ci siamo più fermati, inseguendo il bisogno di andare oltre, oceano dopo oceano. Ho imparato che avventura non significa rischiare la vita, ma vivere intensamente un'esperienza e poi condividerla, raccontarla. Così è nato questo libro». -
La lunga notte di Christian Berger
Christian Berger, nell’oscurità della notte, si arrampica sui tetti dei palazzi per scrutare la vita degli altri. Orienta lo sguardo verso balconi e finestre per penetrare l’intimità di molti nuclei familiari, per trovare i tasselli che gli consentano di ricomporre la propria vita disgregata da una serie di disturbi mentali. A un certo punto si accorge che nell’appartamento di fronte sta per consumarsi un delitto. Spaventato e pieno d’angoscia, scappa via. La mattina seguente la Polizia lo rintraccia a casa e lo arresta. Ipotesi di reato: omicidio e sottrazione del corpo della vittima, Irene Schwarz. Gli viene assegnato un avvocato d’ufficio, ma tutti gli indizi sembrano incastrarlo. Inizia per Christian un viaggio delirante. Non ricorda cosa sia successo quella notte, immagini disallineate gli suggeriscono un legame con la vittima, e altre ancora riemergono dal suo passato: il rapporto difficile con la famiglia, quello con la fidanzata Giulia e l’amore non corrisposto di Erica, la governante. Chi è davvero il colpevole? Cos’è accaduto in quelle ore? ""La lunga notte di Christian Berger"" è un thriller psicologico che, attraverso una narrazione dinamica e ricca di colpi di scena, accompagna il lettore nei meandri della mente umana, svelandone le complessità e le molteplici sfumature. -
Teologia della liberazione. Un salvagente di piombo per i poveri
In questo libro, frutto di anni di ricerche, Julio Loredo offre una panoramica dell'attuale crisi religiosa: le sue radici, la sua storia, il suo stato attuale, i suoi possibili scenari futuri. L'analisi poi si centra sulla cosiddetta Teologia della liberazione, condannata da ben due Papi. La Teologia della liberazione è davvero amica dei poveri? Un libro di scottante attualità, scritto da un autore che ha vissuto in prima persona molti degli eventi esaminati. -
Smart Leadership Canvas. Come guidare la rivoluzione dell’intelli...
L’intelligenza artificiale ha bisogno del cuore e del cervello umano: è la prospettiva con cui affrontare l’impresa 5.0, quella nella quale l’intelligenza delle persone collabora con le reti generative. Presentando le nuove teorie manageriali e le esperienze di 20 grandi leader italiani e scritto dal giornalista e Top Voice di LinkedIn Filippo Poletti e dal professore ordinario in economia e gestione delle imprese all’Università di Torino Alberto Ferraris, il libro indica come guidare la fase due dello sviluppo dell’intelligenza artificiale: dopo l’entusiasmo seguito al lancio di ChatGPT avvenuto il 30 novembre 2022, è necessario che chi guida la rivoluzione aziendale si focalizzi sulle persone con cui collabora e sugli obiettivi di business per arrivare a promuovere un impatto positivo all’interno e all’esterno dell’azienda. Ad aiutare il manager viene in aiuto lo “Smart Leadeship Canvas”, strumento di valutazione studiato per l’era dell’intelligenza artificiale assieme agli approfondimenti curati da Great Place to Work Italia e alle testimonianze dei leader innnovatori: tra questi, Luca Barilla, (vicepresidente Barilla), Paola Chiesi (vicepresidente Gruppo Chiesi), Vincenzo Esposito (CEO Microsoft Italia), Melissa Ferretti Peretti (CEO Google Italia), Marco Gay (presidente Confindustria Piemonte), Gian Luca Grondona (chief HR, organization & systems officer Webuild), Simone Mancini (CEO Scalapay), Floriano Masoero (CEO Siemens Italia), Corrado Passera (CEO illimity), Agostino Santoni (vicepresidente Cisco Sud Europa), Maurizio Stirpe (presidente Frosinone Calcio, vicepresidente Confindustria) e Cristina Zucchetti (presidente e HR manager Zucchetti Group). A tirare le fila è la postfazione scritta da Alessi Butti, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all’innovazione tecnologica. -
Le 7 regole. Il metodo universale per giudicare un ristorante
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Idrogeno. Produzione e applicazioni
Negli ultimi anni si fa un gran parlare dell'idrogeno, cui vengono talvolta attribuite caratteristiche e ruoli nella mobilità del futuro, in maniera affrettata. Certo è che questo elemento chimico ha una lunga storia nell'evoluzione della tecnologia, dell'industria e un glorioso passato nell'aviazione, perché prima dell'incidente dell'Hindenburg era ciò che faceva volare i dirigibili con cui si compivano trasvolate intercontinentali. Da qualche tempo si sta rivalutando l'utilizzo dell'idrogeno come vettore energetico e non solo come fonte di energia, in virtù della grande disponibilità di tale elemento chimico e dei numerosi processi industriali che già lo vedono protagonista; si sta anche teorizzando un'espansione della cosiddetta ""economia dell'idrogeno"" che renderebbe possibile e conveniente utilizzarlo insieme a idrocarburi (metano e gasolio, per esempio) per creare combustibili a bassa impronta di carbonio, ma anche trasportarlo e distribuirlo come si fa con petrolio e gas naturale, quindi tramite gasdotti, navi, autocisterne. Questo volume cercherà di tracciare l'intero scenario dell'interazione tra l'idrogeno e le attività dell'uomo, focalizzandosi sulla produzione, sull'industrializzazione, la distribuzione e i sistemi per rendere disponibile tale elemento ai trasporti e alla produzione di energia (elettricità, calore) in ambito civile e commerciale, in concorso o in sostituzione degli idrocarburi che oggi sono una grande fetta della base per produrre energia. La trattazione toccherà il sottile equilibrio tra la produzione e l'utilizzo dell'idrogeno e l'impatto che il tutto determina in tema di emissioni positive o negative di monossido di carbonio e soprattutto di anidride carbonica, il più preoccupante dei gas serra. Naturalmente non mancano cenni all'utilizzo futuro dell'idrogeno negli autoveicoli, negli aerei e nella navigazione, ma anche nella produzione di elettricità, dove si candida ad essere una delle soluzioni per uscire dalla situazione che la continua immissione di inquinanti nell'atmosfera sta causando. -
Fondamenti di morale sociale
Nato dall’esperienza didattica, il libro propone una prima parte sull’urgenza e la problematicità di un trattato sui fondamenti di morale sociale. Segue la presentazione degli umanesimi e progetti etico-sociali che tendono ad egemonizzare la cultura odierna, e del progetto compatibile con la visione cristiana della persona umana e della società.