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Victorian Challenges. La ricerca del nuovo nella letteratura ingl...
Questa silloge raccoglie i contributi di vittorianisti italiani e stranieri che, durante la loro vita professionale, hanno collaborato con Francesco Marroni o sono stati suoi allievi prima di intraprendere la carriera accademica. Questo lavoro di formazione e collaborazione portato avanti negli anni ha prodotto numerosissimi convegni, dibattiti, seminari e pubblicazioni intorno alla letteratura e alla cultura vittoriane, manifestandosi anche attraverso le attività scientifiche del C.U.S.V.E. (Centro Universitario di Studi Vittoriani ed Edoardiani), di cui Marroni è fondatore e direttore. I contributi qui proposti si legano ai molteplici interessi e alle importanti pubblicazioni di un Maestro e con lui dialogano, raccogliendo le ""sfide"" che i suoi studi continuano a porre alla comunità scientifica in Italia e nel mondo. -
I nuovi ambienti di apprendimento
Emerge una tendenza secondo la quale il tempo scuola non può ridursi soltanto al far lezione, ma deve prevedere qualcosa di più stimolante che metta in condizione i giovani di partecipare, di costruirsi le conoscenze. La nostra scuola non ha ancora sviluppato una mentalità tesa al pieno sfruttamento delle proprie risorse poiché non ha ancora realizzato i risultati della ricerca educativa. Il modello di scuola tradizionale non può reggere alla sfida delle richieste della nuova società. Una scuola moderna deve essere elastica, cioè deve avere la possibilità di variare, di uscire dalla rigidità della scuola tradizionale e adeguarsi alla funzione che ha da svolgere. -
La posta in gioco. I giochi e il ludico nei racconti di Toni Cade...
Cosa spinge i giocatori e le giocatrici a giocare? Quali obiettivi si prospettano all'orizzonte, e con quali mezzi si è disposti a raggiungerli? E anche: esiste una posta a cui ambire, se si sceglie di non stare al gioco? Ma soprattutto: qual è la posta in palio, nel raccontare storie di giochi e di ludico? Questo volume approfondisce tali questioni nei racconti della scrittrice afroamericana Toni Cade Bambara (1939-1995), dell'italoamericana Rita Ciresi (1961-) e dell'autrice di origine ebrea russa Grace Paley (1922-2007). Esaminando le rappresentazioni dei giochi (attività inquadrate in una cornice spaziotemporale definita, con mosse e ruoli chiaramente individuabili ed esiti misurabili) e del ludico (la performance di un'attività riconoscibilmente giocosa, ma non inscritta in una cornice formale rigida e dagli esiti non misurabili), il libro ne evidenzia l'intreccio con le categorie di genere, razza/etnicità e classe, e indaga criticamente l'uso letterario dei giochi e del ludico interpretandone la ricorrenza tematica e il rapporto con la trasgressione come una strategia estetica dal preciso intento socio-politico. -
Pietro Guida. Lo spettacolo della vita. Ediz. illustrata
Lo spettacolo della Vita / Life is a show è un'installazione di quattordici sculture dell'artista Pietro Guida. Attraverso la forza comunicativa che da esse straripa è possibile manifestare e auspicare un ritorno progressivo alla normalità di gesti essenziali e preziosi della nostra umanità: il bacio di due ragazzi, il ballo di due tangheros, l'abbraccio tra madre e figlio, la conversazione sulla panchina, la sonorità di un trio musicale, la passeggiata di una coppia, ma anche la giocosità di acrobati e saltimbanchi e la serenità di un'ora di sole. Il bambino con i palloncini e il padre che lo sostiene sulle spalle esprimono, infine, con i loro sguardi volti verso l'alto, il desiderio di percorrere la vita con l'attesa della conoscenza di quanto di bello il mondo può ancora offrire. -
La nuit bleue
Un hotel affacciato su un lago, un'atmosfera misteriosa in cui si muovono Irma Prissex, la seducente proprietaria, e i clienti che lo frequentano. Accompagnatori, anziane signore, viaggiatori, intellettuali e amanti clandestini si avvicendano nelle stanze dell'hotel, portando con sé segreti, passioni e illusioni. Irma, che vive immersa nel passato, si relaziona alle vicissitudini dei tanti personaggi che vanno e vengono con i loro segreti, passioni e illusioni collocandoli in un mondo immaginario, sospeso tra gli eventi. -
Anche gli angeli sorridono. La sanità tra drammi e commedie
Contraddizioni, tragedie e grottesche commedie che coinvolgono, loro malgrado, pazienti e personale medico. Una parodia della vita d'ospedale nella quale si muove un nugolo di personaggi: l'infermiere e sindacalista Rosario, sciatto, fannullone e incompetente; il primario di Ortopedia Coppola, maschilista senza remora né etica; il chirurgo Alcide De Biasi, affetto da psicosi e innamorato del robot di sala operatoria; Clara Passarelli, cardiologa assuefatta alla chirurgia estetica. Questo nutrito e variegato gruppo di scientifica umanità si confronta con pazienti allo sbando. Un microcosmo complesso e variegato che descrive i drammi della vita e le miserie umane con un sorriso ironico, amaro, ma soprattutto umoristico. -
Pattini d'argento
Una commuovente storia ambientata nel candore dell'inverno olandese che ha per protagonisti due giovani fratelli. Hans e Gretel, pur vivendo nella povertà e tra le maldicenze dei loro vicini, non si perdono d'animo e non abbandonano mai la gentilezza e il senso del sacrificio. Così, insieme, riescono a raggiungere il loro grande obiettivo: conquistare quei tanto desiderati pattini d'argento, fondamentali per aiutare i loro genitori a ritrovare la serenità perduta. -
Lettere dal Brasile
Le ""lettere dal Brasile"" fanno vedere uno spaccato che molti fiorentini forse si immaginavano ma non così chiaramente. Il prete che conosciamo con la sua gioia e corporeità ci racconta cose successe 35 anni fa, facendoci scoprire aspetti intimi e personali che emozionano e commuovono. Don Renzo ci scrive queste lettere intrecciando i grandi problemi del mondo insieme alla vita quotidiana dei bairros, con la consapevolezza di essere ""un prete bischero trapiantato in Brasile"". Se la sua intenzione era di ""portare dappertutto un po' di gioia e rompere le scatole al prossimo"" ha colpito in pieno il nostro cuore. -
Ecclesia peregrinans. Lorenzo Chiarinelli e il cammino di Emmaus
Quale immagine di Chiesa emerge profeticamente dal Concilio Vaticano II? Una Chiesa pellegrina, in cammino, alla ricerca e sequela di Cristo, Signore del tempo e della storia. Questo studio prende in esame la produzione teologico-pastorale di Mons. Lorenzo Chiarinelli durante il suo episcopato a Viterbo: alla scuola dei discepoli di Emmaus, il Vescovo ha dato un grande contributo alla metafora Ecclesia peregrinans di LG 48, attualizzando il Concilio Vaticano II nel terzo millennio, sulla scia del ministero apostolico dei Pontefici di questi ultimi decenni. Dopo un'ampia trattazione del tema teologico nella Tradizione e nella storia della Chiesa, l'autore si sofferma nella seconda parte nell'analisi delle lettere pastorali di Mons. Chiarinelli, esplicitandone alla fine l'ambizioso progetto pastorale ispirato alla figura dei discepoli di Emmaus. -
Jobs-Gates. Astri binari. Una prospettiva kabbalistica
Ogni epoca storica vede ciclicamente sorgere due stelle orbitanti ad un medesimo fenomeno che si manifesta in un sistema binario: Francesco d'Assisi e Rumi, Freud e Jung, Einstein e Bohr, Gandhi e Sri Aurobindo, ed oggi Steve Jobs e Bill Gates. I due poli dell'era digitale, Jobs e Gates, rappresentano rispettivamente le due colonne dell'Albero della Vita e i due emisferi cerebrali: il primo l'emisfero olistico, unificatore e visuale destro, il secondo l'emisfero sinistro, razionale, selettivo e separatore. Le aziende da loro create, Apple e Microsoft, e i loro rispettivi computer Mac e Pc, non rappresentano solo due sistemi operativi diversi, ma sono la materializzazione di due visioni del mondo profondamente diverse. Questo libro invita a passare da una lettura lineare della storia ad una visione trasversale che mette in connessione luoghi, eventi, personaggi, in particolare a quelli vissuti in una medesima epoca. Così lo studio comparato dei due padri dell'attuale Rivoluzione Digitale ci consente di afferrare il cambiamento epocale che viviamo in tutta la sua ampiezza e complessità. -
Le figlie dell'uomo
In un futuro prossimo, un’epidemia globale sta sterminando gli uomini, con particolare accanimento verso il genere maschile. Non esistono vaccini, non ci sono cure. Scienziati, ricercatori, militari, tutti lavorano alla disperata ricerca di un rimedio che possa creare un argine alla pandemia. Ma è inutile. Il paziente 0 non viene individuato, qualsiasi strategia appare inefficace. E poi, perché milioni di persone si stanno dirigendo verso l’Equatore? Chi sono i componenti delle “Sorellanze” che spuntano in ogni angolo del globo? Infine, quelli che vengono definiti “immuni” lo saranno veramente? Nel caos tremendo di una società che va letteralmente in pezzi, nel collasso della civiltà, il biologo Marco Soleri tenta in tutti i modi di trovare una soluzione che sciolga i vari enigmi. Ma dovrà fare molta attenzione a non scatenare qualcosa di ancora più pericoloso in vista di un futuro completamente diverso da quanto vissuto dall’umanità fino a quel momento. -
Paolo interprete interpretato
Attraverso le sue lettere, Paolo risponde a situazioni concrete. Interpreta in modo sempre nuovo il vangelo condiviso dalle diverse comunità perché diventi ""lieta notizia"" gratuita ed esigente per i diversi ascoltatori della sua parola. La ricezione e la rilettura di queste lettere così fortemente vissute, e di tradizioni paoline, sono state all'origine di comprensioni di-verse e rinnovate del messaggio cristiano. «Nelle sue lettere, Paolo propone, del credo cristiano condiviso, un'interpretazione tale che i partners del dialogo scoprano il senso della loro esistenza. Una teologia viva e creativa, che non si accontenta di attingere a un deposito di fede da trasmettere, ma che si sforza di farlo fruttificare, dando senso alle situazioni variegate della vita comunitaria, permettendo di affrontare conflitti e sfide nuove. Questo pensare in dialogo, questa tensione tra fedeltà all'origine, al vangelo trasmesso dalle prime comunità cristiane, e pertinenza nell'attualità particolare ad ogni comunità, predispongono le lettere di Paolo, e le tradizioni sull'apostolo, a essere recepite, rilette, riscoperte in modo, certo fedele all'origine, ma an-che creativo e attento a nuove situazioni e sfide nella vita del credente». (Yann Redalié) -
L' italiano alla prova dell'internazionalità
«Le legittime finalità dell'internazionalizzazione non possono ridurre la lingua italiana, all'interno dell'università italiana, a una posizione marginale e subordinata, obliterando quella funzione, che le è propria, di vettore della storia e dell'identità della comunità nazionale, nonché il suo essere, di per sé, patrimonio culturale da preservare e valorizzare»: questo è il nucleo di una recente sentenza della Corte costituzionale (24/02/2017, n. 42) che non si esita a definire storica. Con essa il primato della lingua italiana viene, infatti, radicato nel tessuto costituzionale non certo quale «difesa di un retaggio del passato, inidonea a cogliere i mutamenti della modernità» ma in quanto «garanzia di salvaguardia e di valorizzazione dell'italiano come bene culturale in sé», elemento di una «biodiversità linguistica», che costituisce espressione della specificità del modello europeo di società, nel contesto di una politica che concilia democrazia, pluralismo culturale e integrazione sovranazionale degli ordinamenti. Da qui allora occorre partire per mettere in campo tutte le azioni atte a tutelare, promuovere e valorizzare la nostra lingua, in Italia e all'estero, iniziando con l'esplicito riconoscimento in Costituzione del principio enucleato dalla Corte. E tempo, insomma, di dar vita a una nuova, diversa e attiva politica linguistica italiana. -
Apprendimento in modalità CLIL. Uno sguardo alla didattica dell'i...
Il CLIL. Content and Language Integrated Learning, viene ritenuto l'occasione per sviluppare la competenza linguistica in lingua inglese degli studenti italiani, ma quali sono i vantaggi di questo approccio metodologico e quali le caratteristiche che dovrebbe avere una lezione CLIL per essere realmente in grado di promuovere l'apprendimento? In questo volume si cercherà di rispondere a queste domande utilizzando i dati provenienti da due distinte sperimentazioni CLIL in cui la matematica è stata insegnata in inglese. -
La pratica educativa. Storia, memoria e patrimonio
Questo libro nasce dall’esigenza di studiare le reali pratiche educative poste in essere in passato tanto all’interno quanto all’esterno delle istituzioni scolastiche. Fino a questo momento la ricostruzione storica di queste pratiche si e' basata fondamentalmente su fonti amministrative e legislative o sulla manualistica e sulla saggistica pedagogica esponente le teorie educative che informavano tali pratiche. In molti casi, tali fonti hanno indotto a ritenere che le continuità e le discontinuità nelle pratiche educative dipendano inevitabilmente dai fenomeni politici e dagli approcci pedagogici. Se tuttavia si iniziassero a prendere in considerazione anche altre tipologie di fonti – quali testimonianze orali, diari e memorie degli insegnanti, relazioni relative alle attività da loro svolte in classe e finanche quaderni scolastici, lavori degli alunni, sussidi e materiali didattici – si otterrebbe una conoscenza molto più approfondita di tali pratiche, comprendendone logiche e dinamiche. In tal senso, diviene indispensabile raccogliere e conservare queste particolari tipologie di fonti, facenti parte del patrimonio storico-educativo. -
Il linguaggio dimenticato. Per aspera ad astra. Un racconto iniziatico
Chi mai non si è interrogato almeno una volto sul senso della vita? Non esiste angolo di mondo, tempo, condizione o età in cui l'uomo, addentrandosi nella propria coscienza, non sia pervaso dall'incertezza, dal turbamento interiore, dai dubbi sul valore profondo della propria esistenza. I più preferiscono restarne all'oscuro; qualcuno invece, più audace, decide che è giunto il momento di dedicorsi alla ricerca di se stesso: intraprendere la strada per conquistare la tanto ambita iniziazione, sempre sostenuta da una irrefrenabile tensione verso l'assoluto, l'infinito, la perfezione. Dio. -
Prediligo l'uso del congiuntivo
«Scrivo quello che conosco, quello di cui ho esperienza, racconto ciò che ho vissuto; descrivo ambientazioni note, familiari o rappresento situazioni insolite, immaginarie, arricchendo il reale con la fantasia, la finzione, le riflessioni, i sogni, le paure e i timori. Scrivo dell'importanza e del valore del legame fra gli individui, della potenza dei rapporti, del significato e della suggestione dello stare insieme, della sofferenza delle separazioni, dell'influenza che una persona esercita sull'altra. Scrivo di alcuni amici e racconto le relazioni che hanno influenzato, sostenuto, complicato, rallegrato la loro vita.» (Donatella Chersul). -
«A noi due». Bufalino e la sfida al lettore
Da alcuni anni, e con sempre maggiore insistenza, l'opera narrativa di Gesualdo Bufalino è oggetto di un costante e progressivo interesse da parte della critica, ed è di fatto riuscita a conquistare un posto saldo all'interno di quella costellazione di romanzieri che contraddistingue l'ultima parte del Novecento. È riuscita insomma a imporsi nel canone contemporaneo. E tuttavia, troppe volte (ma non sempre per fortuna), Bufalino è descritto come l'autore di un solo libro: ""Diceria dell'untore"". Senza negare la centralità del primo romanzo, pubblicato nel 1981, in questo volume si prende in esame l'intera produzione narrativa di Bufalino, letta all'insegna della continuità e della coesione. Ciò non toglie che quei quindici anni che separano l'esordio dalla morte siano a loro volta suddivisibili in grandi fasi, che rivelano nuove strategie e una differente consapevolezza; qui ne vengono indicate sostanzialmente tre: l'esordio con ""Diceria"", le prove degli anni Ottanta, gli ultimi romanzi. Ma anche nell'evoluzione un tratto resta costante: la sfida che Bufalino lancia al suo lettore, secondo un principio che è agonistico ma anche educativo; una sfida che suona come un monito: «A noi due». -
Nicola D'Onofrio. Molto più di un sorriso
Breve ma intensa la vita di Nicola d'Onofrio, religioso Camilliano ucciso da un male incurabile a 21 anni e proclamato Venerabile da papa Francesco nel 2018. Nato nel 1943 da genitori contadini e sinceramente cristiani in un Abruzzo sconvolto dalla guerra, si scopre prestissimo chiamato al sacerdozio, alla vita religiosa e al servizio dei malati nell'Ordine di S. Camillo, originario del suo stesso territorio. -
Giorgio Manganelli. Emblemi della dissimulazione
In tutte le sue opere Giorgio Manganelli ha praticato molteplici forme che si collocano tra il labirinto e il magma. Per entrare nel labirinto, o per percorrere il magma, sono necessari strumenti di precisione: questo libro adotta le strategie della retorica, le immagini e gli emblemi per riuscire a muoversi dentro una scrittura costituzionalmente ""barocca"". E cerca di individuare i modi con cui l'autore ha organizzato linguisticamente l'indistinto, a cominciare dalle sue poesie giovanili, giungendo a elaborare un cerimoniale complesso e ramificato che di volta in volta lo ha messo in rapporto con i suoi contemporanei, non solo gli scrittori neosperimentali ma anche autori assai diversi da lui, come Pavese, Gadda e Camporesi.