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Giuro di dire la verità dalla A alla Zia Mary
Una confessione in piena regola, in cui Scanu ripercorre la sua vita e la sua carriera, raccontando le difficoltà degli esordi e gli inganni del successo.rnrnPiù maturo e consapevole. Pronto a raccontarsi in modo diretto, immediato, senza filtri e senza remore. Valerio Scanu si espone, tra pubblico e privato, come non ha mai fatto prima. Scava nei suoi affetti più intimi, confessa aneddoti curiosi, passa in rassegna le diverse esperienze provate nel corso della sua carriera, senza trascurare le delusioni. E facendolo punta anche l'indice contro il sistema dello spettacolo, rivelando le logiche disumane di un mondo che gli appare ormai quasi totalmente regolato da scambi di favori e vincolanti pregiudizi. Ma non solo: in questo libro Valerio descrive il rapporto quasi simbiotico con i suoi fan, raccoglie i pensieri di chi lo ha incontrato, imparando a stimarlo, e gioca con la propria personalità fino a svelarsi in modo decisamente inedito. Giuro di dire la verità è insomma una confessione in piena regola, in cui Scanu ripercorre la sua vita e la sua carriera, raccontando le difficoltà degli esordi e gli inganni del successo, tra le tentazioni di Cinecittà e i nuovi talenti che non ha timore di mostrare, mettendosi in gioco in modi sempre inattesi, come una sorta di moderno Ulisse approdato alle Colonne d'Ercole della musica e pronto ad andare oltre, senza limiti di rotta. -
La contea di Puglia dalle origini alla battaglia di Civitate 1042-1053
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Progettazione geotecnica e sismica 2.0. Vol. 3: Spinta delle terr...
Con questo volume si completa l'opera iniziata nel 2019, che è stata molto apprezzata dai professionisti geotecnici. Essa include una raccolta di 58 fogli di calcolo in Excel, continuamente verificabili e controllabili dall'utente senza alcuna formazione specifica, essendo il calcolo molto intuitivo. Un'opera di sicuro interesse ed estremamente pratica e completa su argomenti di massima rilevanza della ingegneria geotecnica. -
I gatti di Hemingway
Pochi lettori sanno che la casa di Hemingway a Key West in Florida, oggi divenuta un museo, è piena di gatti tutti discendenti diretti dei 56 felini dello scrittore premio Nobel. Ma l’autore di ""Per chi suona la campana"" non era l’unico scrittore amante dei gatti. La storia della letteratura è piena di scrittori e scrittrici “gattari“ e “gattare“. Doris Lessing, premio Nobel 2007 per la letteratura che ha anche scritto un libro sull’argomento, ""Gatti molto speciali""; il poeta T.S. Eliot, che scrisse ""Old Possum’s book of practical cats"" (da cui l’opera teatrale Cats). Lord Byron aveva 5 gatti; Borges aveva un gatto che si chiamava Beppo, in onore di uno dei gatti di Byron. Catarina, il gatto di Edgar Allan Poe, andava ovunque con lui e ispirò il racconto ""Il gatto nero"". Téophile Gautier, autore di Capitan Fracassa, fu un grande amante dei gatti, e ne ebbe almeno una decina. Alcuni di loro sono nominati nella sua opera autobiografica ""Ménagerie intime"". La scrittrice francese Colette ebbe molti gatti; quando l’ultimo morì, ne soffrì tanto da non volere altri animali domestici per ben 15 anni. Mark Twain ne aveva undici, a cui amava dare nomi bizzarri, come Apollinaris, Zoroaster e Blatherskite. La scrittrice George Sand era così legata al suo gatto, Minou, da bere il latte dalla stessa tazza. Raymond Chandler era solito leggere i suoi scritti al suo gatto Taki prima che a chiunque altro. Il gatto di Petrarca, alla morte del poeta, fu ucciso e mummificato. William Burroughs, autore de ""Il pasto nudo"", scrisse l’autobiografico ""The cat inside"" (Il gatto in noi) per commemorare i vari gatti che occuparono un ruolo nella sua vita. -
Le conserve delle nonne
I ritmi della vita moderna ci hanno obbligato a modificare la nostra alimentazione e a consumare il cibo in modo frenetico. Ora possiamo trovare conserve e marmellate comodamente nel negozio sotto casa, e sembrano lontanissimi i tempi in cui le nonne riempivano le dispense di tutte le delizie dell'estate, per averle a disposizione in ogni momento dell'anno. Ma proprio come facevano le nostre nonne, l'arte di preparare in casa e conservare sottovuoto squisita frutta sciroppata e le nostre verdure preferite sottaceto o sottolio può essere un divertente passatempo per allontanarci dalla routine di ogni giorno, e un'occasione per scegliere personalmente tutti gli ingredienti che preferiamo e assaporare, finalmente, la bontà dei prodotti di stagione. Ogni ricetta è corredata da una sezione dedicata alle leggende e alle curiosità legate ai vari alimenti, mentre le indicazioni sui tempi di preparazione e il grado di difficoltà vi aiuteranno a scegliere di volta in volta le ricette più appropriate. -
Strade di ciclismo a Firenze. 19+1 itinerari per bici da corsa
Il territorio che circonda il capoluogo fiorentino, per la sua varietà morfologica, si presta perfettamente alla pratica del ciclismo, agonistico e turistico: pianure, colline dolci e aspre, muri terribili, montagne accoglienti o durissime creano una perfetta palestra di ciclismo a cielo aperto che racchiude, a distanza di pedale, una straordinaria varietà di ""terreni"" di allenamento e gara. Questa guida presenta e racconta diciannove itinerari di ciclismo su strada che attraversano quattro aree geografiche distinte, situate attorno al capoluogo toscano: il Chianti, il Mugello, la Montagna fiorentina, il Montalbano e la Val dì Pesa. Ciascun itinerario, scelto e testato per minimizzare la presenza del traffico e massimizzare il piacere di andare in bicicletta, è stato pensato per scoprire una storia, fatta di passato, presente e futuro del ciclismo, ma anche di arte, architettura, paesaggio. Ogni percorso è accompagnato da grafici planimetrici e altimetrici, che rendono la lettura del percorso rapida, facile e sicura, sia in fase di studio, sia durante l'uscita vera e propria: la guida, grazie al formato piccolo e compatto, si adatta alle tasche posteriori dell'abbigliamento ciclistico, garantendo facilità di trasporto e di consultazione in tempo reale. L'ultima ""tappa"" di questo libro riguarda il circuito del Mondiale di Ciclismo del 2013. -
Tiziano. «Venere che benda amore» e i dipinti degli ultimi anni. ...
Il volume indaga nel dettaglio una celebre opera di Tiziano conservata presso la Galleria Borghese: ""Venere che benda Amore"", tra i primi dipinti ad entrare nella quadreria del cardinale Scipione e considerata fin da subito un capolavoro. Nei saggi contenuti all'interno di questo primo numero della collana Galleria se ne analizzano gli aspetti storico-artistici, la complessa allegoria, la tecnica e le modalità di esecuzione all'interno della pratica di bottega, grazie anche agli esiti delle indagini diagnostiche, presentate integralmente in questa occasione in un accurato studio tecnico. Insieme a ""Venere che benda Amore"" vengono presentati anche gli studi tecnici relativi agli altri due dipinti tardi di Tiziano oggi in collezione Borghese: il cosiddetto ""San Domenico e il Cristo flagellato"", anch'essi oggetto di indagini diagnostiche illustrate in questo volume, accompagnate da una breve scheda storico-artistica che illustra le opere nel contesto della raccolta e della produzione tizianesca degli ultimi anni. Una lettura approfondita, ma al tempo stesso accessibile, destinata ad ogni tipo di pubblico: di curiosi, di amatori ma anche di studiosi, con elementi utili per ulteriori approfondimenti. -
Dalle toiles della legge ai plafonds baudelairiani
Partendo da alcune definizioni lessicografiche selezionate tra moltissime altre meritevoli di interesse, il presente studio si propone di raccontare la storia della parola francese araignée fotografando parte della costellazione semantica che si tesse attorno alla stessa. Il percorso si snoderà seguendo tre ""fili"" conduttori, i quali rappresentano altrettanti ""stereotipi linguistici"": anzitutto, ritracceremo la vicenda di una forma sapienziale originaria della Grecia (che chiameremo ""apoftegma di Anacarsi"" in omaggio a colui che è stato individuato come suo primo enunciatore), la quale ricordava che les lois sont des toiles d'araignée qui n'arrêtent que les mouches et sont rompues par les frelons. Ci soffermeremo poi su un dicton caro ai francesi quale araignée du matin, chagrin, araignée du soir, espoir e, infine, su una locuzione non meno famosa, avoir une araignée dans le plafond, la quale si addensa di echi letterari: è difatti a nostro avviso possibile cogliere un riflesso di questa espressione originaria dell'argot nella poesia ""aracnea"" di Charles Baudelaire. Vedremo in questo modo disegnarsi una rete (altro termine strettamente connesso al nostro zoonimo) i cui nodi rappresentano altrettanti punti dove si fissano e, non di rado, si sovrappongono valori semantici di portata differente, finanche in contrasto tra loro, i quali mettono in piena luce la ricchezza simbolica e figurativa della araignée. -
Il diario del Minotauro
Si tufferà Moschino dal suo scoglio ? Si capiranno Giorgia e Pincio? Qtianto durerà l'amore di Dru nel fuoco della vita? E il Minotauro, saprà salvarsi ? Moschino, Giorgia, Dru, il Minotauro: alcuni dei protagonisti de Il diario del Minotauro, dodici racconti raccolti in quattro arcipelaghi: Sangue, È questo amore, Case, Slittamenti. Storie tutte che germogliano da un seme di vero e ci catturano con la violenza di un pugno o il soffio di una carezza. Pagina dopo pagina, si affonda con mani e piedi nella vicenda umana: dall'incandescenza dei legami di sangue e d'amore a quelli con la casa, luogo psichico-materiale di felicità o drammi, nel mutare di ogni esistenza. Sono tutte storie vicine nel loro orizzonte di senso, florilegio di registri espressivi che per stile e lessico aderiscono come un calco naturale ai mondi narrati, in una polifonia capace di penetrare il profondo di emozioni e sentimenti, illuminando ora il mistero e l'incanto dell'adolescenza, ora la disperazione e la gioia adulta, ora il guizzo imprevedibile della vita quando si fa destino. L' intreccio dialogante di voci, tempi e spazi compone il caleidoscopio dolceamaro di quel reale in cui le vicende interrano il loro seme, e i personaggi, allora, seppur nella varietà delle singole trame, si prendono per mano, fratelli di un'unica, sola avventura che conduce il lettore là dove tutto accade per restituire, alla fine, sorpresa e spaesamento. Se il Minotauro ci ricorda il monstrum che abita in noi, i racconti luminosamente lo svelano. -
I nonni di Amatrice
Attraverso il recupero della memoria, il romanzo vuole fissare un ritratto della ""vecchia"" Amatrice, quella che non ci sarà più. Si narra nei dettagli un'estate d'infanzia in paese, alla fattoria dei nonni. Emergono i tratti amatriciani salienti: la freschezza montana, la folla dei villeggianti, i panorami mozzafiato, la genuinità dei prodotti, le fiere, le feste, le sagre, quella degli spaghetti su tutte. Quindi il racconto acquista velocità, facendo una carrellata sulla vita successiva della famiglia protagonista e del paese. Amatrice è vista nel suo sforzo moderno e continuo di porsi, con la civetteria del luogo turistico, al passo con i tempi che cambiano. Lo sviluppo delle vicende familiari si intreccia con la crescita dei personaggi, tutti ruotanti attorno alla figura centrale dei nonni. Fino ad arrivare, parecchi decenni dopo, al momento in cui Amatrice, la sua comunità, tutto ciò che è legato alla sua storia in termini di affetto e di ricordi di chi l'ha conosciuta, si incrocia drammaticamente con il terremoto, con la sua distruzione. -
Un giorno una preghiera. Preghiere per tutti i giorni e per tutti...
366 preghiere per la riflessione quotidiana. -
Corpi maledetti
Hai visto la vita passarti davanti agli occhi prima di morire? Ero io la protagonista di quelle immagini? Qual è stato il tuo ultimo pensiero? Mi hai mai amata? Per chi erano quei fiori? Martin è morto più di un anno fa e Alicia continua a porsi queste domande, tormentata dal ricordo del suo fidanzato. Ha appena ventotto anni ed è già vedova, ma un nuovo compagno, il ritorno della sua migliore amica e il fantasma di una madre assente la attendono ai confini del suo lutto. -
Storia, tradizione e critica dei testi. Per Giuliano Tanturli. Vol. 1
Questo primo volume di saggi dedicati alla memoria di Giuliano Tanturli (1949-2016) raccoglie contributi che si inseriscono nelle linee di ricerca tracciate dallo stesso Tanturli, a testimonianza della gratitudine per il suo magistero, con particolare attenzione per quei “casi di filologia” che egli riteneva fondanti per la storia della cultura e per quegli autori prediletti verso cui indirizzava le sue ricerche e quelle dei suoi allievi. -
L' amministrazione della società per azioni
Il volume, primo di una collana rivolta ad avvocati, magistrati, notai e operatori che quotidianamente si confrontano con la legislazione che regola le società e l’impresa, offre un’accurata analisi della governance societaria.rnA tal fine ciascuna opera esamina ogni questione ponendo armonicamente in dialogo la rigorosa declinazione delle coordinate teoriche con l’analitica esplorazione delle applicazioni pretorie.rnCiascuna regola, pertanto, è esaminata alla luce dell’interpretazione offerta dalla giurisprudenza, soprattutto di legittimità, e delle migliori e più funzionali riflessioni dottrinali, che consentono, altresì, di cogliere la ratio di ciascun istituto.rnCiò permette di conseguire non solo un quadro completo della portata delle norme, ma anche di ottenere le risposte alle domande più frequenti che affannano la vita quotidiana di professionisti e studiosi di un settore tanto complesso, segnato da continui cambiamenti normativi e giurisprudenziali. -
Fuoritempo, La storia comincia con t... te!
Un vero e proprio cammino di crescita sarà quello che vivrà Vivian sulla pista olimpica dell'isola di Agapolis, con l'aiuto di allenatori d'eccezione. Sport e Storia si intrecceranno per creare il ""vero atleta perfetto"". Si riderà e si rifletterà allo stesso tempo: un racconto che sarà alla portata di tutti! Perché ""Fuori tempo""? Siamo su un'isola dove il Tempo scorre in modo diverso; ognuno ne ha una percezione diversa. Momenti in cui questo passerà più velocemente, altri meno. Il Tempo e la Storia ci daranno una mano per formarci, per crescere, per riscoprire i veri valori e farci capire così chi siamo, chi vogliamo essere e quale vogliamo che sia il nostro posto nel mondo, ricordando sempre che ""la Storia comincia con t...Te!"" La Storia comincia con noi, con l'amico che ci sta accanto, con Qualcuno che esiste da sempre! Età di lettura: da 7 anni. -
La Badia di San Leone Bitonto
A Bitonto si erge l'antico complesso monastico benedettino dedicato a San Leone Magno. Non si conoscono con esattezza le origini: il primo documento che ne attesta l'esistenza risale al 1105. Si sa che verso la metà del XIII secolo la chiesa e il primo monastero sono in rovina. Con l'arrivo degli Olivetani alla fine del Quattrocento il monastero riconquista prestigio e importanza; nel 1526 viene costruito il monumentale chiostro. Nel 1807, con la soppressione degli Olivetani, il complesso viene abbandonato e piano piano diventa un rudere. Nel 1866 p. Agostino Del Vecchio da Barletta, che era stato per ben tre volte Provinciale degli Osservanti, ridotto allo stato secolare e dimorando a Bitonto mette gli occhi sui resti dell'antico monastero sognando in quel luogo la ripresa della straordinaria esperienza della vita francescana. Quando il governo liberale concede la possibilità di riprendere di nuovo la vita religiosa e claustrale, il suo sogno si trasforma in progetto, riuscendo, insieme ad altri confratelli, ad acquistare il complesso, e poi diventa realtà realizzando in vari anni il restauro completo: l'antica Badia di San Leone diviene così un Convento francescano. -
Il cimitero delle bambole
Boccapianola è un nucleo di sole e cemento, un piccolo paese non lontano da Napoli, abituato a nascondere i propri sentimenti, il proprio coraggio, la propria insussistenza dietro alla grande città. Boccapianola è un piccolo serbatoio: di emozioni e umanità, per affrontare una Storia sempre troppo grande e troppo distante; di manodopera per la camorra, sempre pronta a riempire pance e svuotare sguardi, a distruggere e ricreare una piccola morale quotidiana, utile a chi comanda. A Boccapianola non è difficile incontrare corpi riversi ai bordi delle strade disastrate. Nel maggio del 2010 una donna viene ritrovata, uccisa, in un campo. Pare un delitto come tanti, ma, in realtà è rivelatore di tutto un mondo, di sangue che non ha mai smesso di scorrere, di amore che non ha mai smesso di seccarsi a un sole troppo forte e per nulla benefico. Soprattutto è cosa da donne, uniche e fragili, aggredite fin da piccole, inchiodate a necessità sempre imposte da uomini, anch'essi allo stesso tempo vittime e carnefici. Queste donne, Melina e le altre, sapranno raccontare e soprattutto vivere questa storia; sapranno dare senso ai loro gesti e direzione ai loro passi. E noi abbiamo la possibilità, attraverso i loro occhi e la loro voce, di rievocare quarant'anni di un entroterra accorto e nascosto, di un popolo ingenuo e perverso, condannato a essere solo un cimitero di bambole. -
Romanzo monzese
Romanzo monzese conduce il lettore dalle colline della Brianza e dalle Alpi lombarde ai monti della Sila e ai borghi, abitati dalle comunità greco-albanesi, dalla crisi del 1929 agli anni dell’immediato secondo dopoguerra. I protagonisti, Angela, chiamata l’Inglesina per il suo carattere riservato e la sua eleganza e Bruno, un monzese, arruolato nella Regia Marina, che ha vissuto la guerra sul mare e parla correttamente il dialetto napoletano, si oppongono ai tradizionali pregiudizi della vita della provincia per realizzare il loro “sogno d’amore”. Ma la quiete non si addice agli spiriti liberi: il viaggio di nozze li porterà alla separazione. Infatti, per conservare il posto di lavoro, Bruno è costretto a “migrare” a Cosenza e la novella sposa, tormentata dall’angoscia della lontananza, non esita ad attraversare da sola l’Italia per raggiungerlo. Personaggi più o meno stravaganti li circondano: la Pina, tanto forte da avere la meglio sui fascisti nostrani; lo chaujJeur, libero pensatore che rischia la vita per varcare il confine con la Svizzera durante gli anni della guerra; Adele, sostenitrice delle Leghe sindacali cattoliche, Angelo, uno zio pittore, sfortunato, reduce della Grande Guerra. -
Un pastore fra terra e cielo. Conversazioni per una Chiesa in uscita
Dal destino dell'anima alle sfide per la pace, dalla famiglia di oggi al precariato dei giovani. I dubbi e le paure si confrontano con la fede e la speranza. Questi i temi affrontati dall'arcivescovo di Campobasso, Giancarlo Maria Bregantini che, a colloquio con il giornalista Giovanni Panettiere, ripercorre in questo libro le tappe della sua vita. Umana prima ancora che pastorale. Lui, il vescovo anti ndrangheta, il ministro del Welfare della Conferenza episcopale italiana, l'ex seminarista operaio... Soprattutto il pastore che crede nell'ascolto dell'altro, nel dialogo tra la terra e il cielo. -
Gli angeli spiegati ai bambini e ai ragazzi. Guida per genitori, ...
Uno strumento per ogni genitore ed educatore per insegnare e trasmettere la devozione agli angeli - in particolare all'angelo custode, sempre accanto a ognuno di noi fin dai primi giorni di vita - ai propri figli e ragazzi. Numerosi spunti, riflessioni, esempi. Una ricca appendice con racconti aneddotici e numerose preghiere dedicate agli angeli, completano questo libro. Don Marcello Stanzione - conferenziere apprezzato tra i maggiori esperti angelologi, autore di numerosi testi in materia tradotti anche all'estero - ha messo a punto una guida semplice e immediata che avvicinerà grandi e piccini al mondo angelico in maniera chiara ed esauriente.