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Mostrati 2001-2020 di 10000 Articoli:
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Gesù e i suoi seguaci. Identità e differenze
I grandi leader religiosi come Gesù sono profondamente radicati nella società in cui vivono e per comprenderne la personalità è necessario prestare attenzione alla situazione politica, economica e sociale, ma anche culturale e religiosa dell'epoca in cui sono vissuti. L'anacronismo è infatti il peggior nemico della comprensione delle origini del cristianesimo. Compito dello storico è non farsi influenzare dalle concezioni e dalla cultura di oggi e riscoprire invece il modo di vivere e di pensare di Gesù, dei suoi primi seguaci e degli scritti che essi produssero nei primi due secoli. Per questo le ricerche qui contenute prendono le mosse da due convinzioni: l'ebraicità di Gesù e dei suoi discepoli, divisi in una molteplicità di gruppi locali che possedevano informazioni parziali e differenti, e la conseguente presenza di affermazioni contrastanti nei vangeli, pur nella loro verità storica. A riprova che sociologia e antropologia sono parte essenziale e creativa degli studi biblici e, accanto ad altre correnti esegetiche e sensibilità storiografiche, possono dare il proprio, sempre parziale, contributo. -
Storia del granducato di toscana
Dalle lontane origini, nella prima decade del 1400, fino agli albori dell'Unità italiana il volume ricostruisce per la prima volta in modo organico la storia plurisecolare di quello che fu il Granducato di Toscana, considerandolo modello storiografico per la comprensione della costruzione di uno Stato moderno e della storia di una nazione che nacque dall'unione di più identità separate. Un percorso che si snoda attraverso il passaggio dalla longeva dinastia dei Medici, dalla quale dipese la metamorfosi da repubblica a principato, fino a quella straniera degli Asburgo Lorena: un esperimento di riformismo illuminato, che condusse il granducato - con la parentesi della bufera della Rivoluzione francese e del dominio napoleonico - fino alla Restaurazione, all'annessione al Regno di Sardegna e all'unificazione nazionale grazie alla «gloriosa rivoluzione» dei suoi ceti di governo. L'autore dedica inoltre particolare attenzione alla formazione di una ""Chiesa nazionale"", nata già in epoca medicea e controllata e garantita dal governo politico. -
Perché l'uomo continua a credere
«Proprio perché le grandi risposte non sono alla portata della nostra mente, l'uomo rimane un essere religioso, nonostante tutti i processi di demitizzazione, di secolarizzazione, tutte le affermazioni della morte di Dio che caratterizzano l'età moderna e ancor più quella contemporanea». (Norberto Bobbio) Intrecciando il pensiero di filosofi moderni e contemporanei - oltre a Bobbio, Pascal, Kierkegaard, Weber, Scheler, Florenskij, Wittgenstein, Pareyson... -, il testo si struttura attorno alla ""grande domanda"", sul senso ultimo della vita di ogni essere umano e dell'intero universo, che la filosofia pone senza essere in grado di dare risposte. È lo spazio del credere. -
Il dialogo filosofico. Una poetica e un'ermeneutica
La forma del dialogo appartiene alla letteratura quanto alla filosofia, nella quale ha toccato il suo vertice nella produzione platonica. Senza il dialogo la filosofia, così come la conosciamo, non avrebbe prodotto quei risultati e quei valori ai quali ancora oggi attingiamo. Se la figura di Socrate è addirittura impensabile al di fuori di una relazione dialogica e il suo non sapere non avrebbe senso, potremmo dire che anche una gran parte del pensiero non avrebbe toccato la profondità né il livello artistico che gli va riconosciuto senza il ricorso a questo mezzo. Questo Dialogo filosofico, di Vittorio Hösle, è l'esposizione più completa della storia letteraria e filosofica della forma dialogica, che dalle origini platoniche si estende ai momenti più interessanti e cruciali della nostra cultura. Dalla figura e dal ruolo di Socrate prende piede una trattazione che percorre l'intera storia del pensiero occidentale, con un felice intreccio di autori che ne rappresentano le stazioni più autorevoli. L'esposizione si svolge fluida, da Cicerone, Boezio e Agostino attraverso Abelardo e Lullo, Petrarca, Cusano e Bodin, D'Alembert, Diderot e Hume fino alla nostra epoca (nella quale questa forma sembra in declino) con Feyerabend e Murdoch. Un tema che nella sua complessità e ricchezza tocca l'interesse di ogni lettore. -
Etica
Quale è il dovere etico fondamentale dell'uomo? In che modo risponde ai valori e quale è l'origine del male morale? Nell'opera più rappresentativa della sua feconda produzione, il filosofo tedesco, sfuggito alla minaccia nazista, affronta i valori in generale e il loro primato, il loro ruolo nella vita dell'uomo e il rapporto con Dio. Distinguendo ciò che è soddisfacente per il soggetto e ciò che è importante in sé stesso, l'autore delinea la struttura di un'etica di impostazione fenomenologica, basata sull'esperienza. Ne deriva un'opera di filosofia morale che scandaglia la natura dei valori e la risposta dell'uomo - non limitabile al mero apprezzamento ma determinata dall'agire in conformità ad essi -; l'articolazione dei valori morali realizzati dalla persona attraverso la propria libertà della quale si è responsabili; la fondamentale differenza tra l'uomo moralmente consapevole e quello inconsapevole e le radici del male morale, orgoglio e concupiscenza. Un pensiero che si conclude con l'elaborazione di un'etica cristiana, quella del santo, che porta a compimento la morale naturale, la quale raggiunge la sua pienezza solo se permeata dall'amore, dal momento in cui l'essere umano è relazionale e nessuna relazione è adeguata alla sua dignità di persona quanto l'amore interpersonale. L'uomo trova infatti la sua vocazione suprema nell'amare e nulla lo rende felice quanto amare ed essere amati. L'etica di von Hildebrand è quindi una filosofia dell'amore, che pone il vertice della moralità nell'amore per Dio. -
Etica intergenerazionale
Pensare e praticare una responsabilità orientata a beneficio delle generazioni future è diventato ormai un compito che occupa e preoccupa ogni sfera della vita pubblica e che si accompagna a temi quali il cambiamento climatico, l'Antropocene, la transizione ecologica, lo sviluppo sostenibile, il ripensamento del welfare e la ripianificazione urbana: dalla sua realizzazione dipendono le sorti di coloro che popoleranno il nostro pianeta domani. Questo libro propone alcune vie d'accesso filosofiche per poter affrontare la questione in termini radicali e rinnovati. Prendendo le mosse da un capovolgimento antropologico-morale, l'autore suggerisce un'etica e una politica per il futuro che smettano di considerare quest'ultimo appendice del nostro presente e che imparino ad accoglierne l'appello incondizionato che da ess o proviene e a esso ci espone: si rovescia così la celebre formula del teologo Jürgen Moltmann «la giustizia crea futuro» in un futuro che crea giustizia. -
Da Kant a Hegel. Vol. 2: Dalla filosofia della natura alla filoso...
Von Kant bis Hegel uscì in due volumi, nel 1921 e nel 1924 e venne poi ristampato nel 1961 e nel 1977. Si tratta di un classico per lo studio dell'Idealismo tedesco, un punto di riferimento per le ricerche successive e l'insegnamento della storia della filosofia moderna. Kroner esamina lo sviluppo dell'Idealismo da Kant a Hegel con metodo storico-critico, che significa, da una parte, evidenziare gli aspetti più significativi del pensiero degli autori presi in considerazione, dall'altra, mostrarne l'unitarietà all'interno del movimento filosofico, pur nelle specifiche differenze. Un approccio metodologico che gli consente di concentrarsi, con rigore e sorprendente padronanza della letteratura primaria e secondaria, esclusivamente sulle opere degli autori senza inutili digressioni, nella convinzione che la filosofia non può che essere speculazione: così mette in rilievo (primo volume) i contributi speculativi dei filosofi presi in considerazione (oltre a Kant, Fichte e il primo Schelling, anche Jacobi, Reinhold e Maimon), mostrandone limiti e meriti, e (secondo volume) quali di questi contributi Hegel sarà in grado di accogliere nel sistema, eliminandone gli aspetti negativi o unilaterali e portando così a compimento lo sviluppo dell'Idealismo classico tedesco. Nonostante la distanza che ci separa da Kroner - temporale e anche interpretativa, come può capitare ai grandi pensatori - la sua ricostruzione dell'idealismo rende quest'opera imprescindibile per chiunque voglia comprendere quell'incredibile stagione della filosofia tedesca dopo Kant. -
Jesus
Questo libro è una pietra miliare nella moderna ricerca sul Nuovo Testamento e nella descrizione di Gesù di Nazaret. Con il suo argomentare stringente, Flusser restituisce a Gesù un volto storico concreto facendone innanzitutto una figura ebraica. Con ciò l'autore rende un servizio decisivo anche ai cristiani: mostra loro che la salvezza in cui credono non è solo il «messaggio» relativo a un avvenimento fuori dalla storia, cui non è possibile accedere. La verità cristiana dipende da quella storica e deve prenderne atto se non vuole ridursi a pia autosuggestione. Lo stesso dialogo tra cristiani ed ebrei può e deve procedere anche in una seria ricerca comune con il fine di trovare la verità storica su Gesù di Nazaret: soltanto questa può costituire un punto di partenza solido alla fede cristiana in Gesù il Cristo. Prefazione di Martin Cunz. -
Il «flagello delle Indie». L'epidemia colerica del 1836-37 nel Me...
Ultimo fra gli Stati italiani a essere colpito dall'epidemia di colera del 1836-37, il Regno delle Due Sicilie era anche quello che riportava il più pesante bilancio di vittime, tanto in valori assoluti quanto in rapporto alla popolazione. All'ingente perdita di vite umane si aggiungevano i danni economici, legati alle prime misure di contrasto dell'epidemia - dai cordoni sanitari terrestri e marittimi all'apertura dei cimiteri extraurbani - e alle limitazioni imposte ai traffici commerciali. Dalla drammatica congiuntura sanitaria, il Regno usciva sensibilmente colpito nella sua struttura demografica e impoverito. La ricostruzione storica dell'impatto del colera sulla società meridionale ne evidenzia le molte ripercussioni a livello politico - con il dilemma, peraltro attualissimo, tra contenere i contagi e salvaguardare le attività produttive -, normativo e medico (gli scienziati si dividono tra epidemisti e contagionisti mentre proliferano le teorie più fantasiose circa l'origine del morbo). Ma il colera non portò solo morte, dolore e miseria: cambiarono le politiche di igiene pubblica, le modalità di sepoltura, la dialettica centro-periferia a livello amministrativo, con un certo grado di autonomia guadagnato dalle autorità locali. Esiti che portarono a sviluppi originali e alla timida modernizzazione di uno Stato ancora autocratico. -
Fede, religione, esperienza. Saggi teologici. Nuova ediz.
In questi scritti emergono tratti distintivi del vissuto cristiano, rispetto ad altri che possono essere sottoposti a una teorizzazione soltanto filosofica. Si tratta di temi – Fede, Religione, Esperienza – di rilevanza perenne, particolarmente sentiti nell’età moderna e postmoderna, e attuali nel dibattito sul rapporto tra la specificità esistenziale di una fede e la genericità della disposizione religiosa. Guardini li affrontava già nel 1934, distanziandosi in modo preciso dalla soluzione radicale della «teologia dialettica» di Karl Barth, che invece opponeva fede e religione. Lo scritto sulla fede nella grazia e la coscienza della colpa anticipa le odierne discussioni sulla caduta del senso del peccato, sui riduzionismi sociologici e psicologici, sulla possibilità di cogliere l’esigenza del perdono, nella comunità ecclesiale e nella società umana. -
Natura e filosofia in Descartes, Leibniz e Spinoza. Lezioni e con...
I saggi qui per la prima volta tradotti sono lezioni e conferenze tenute dal grande studioso di Breslavia negli anni 1933-1937 e trattano questioni cruciali per la filosofia moderna. Descartes, Spinoza, Leibniz e Newton sono gli autori frequentati da Cassirer fin dagli anni della tesi di laurea – confluita nella monografia del 1902 su Cartesio e Leibniz – e al centro della Storia della filosofia moderna (1906), in cui l’impostazione, dapprima concentrata sui problemi gnoseologici delle scienze esatte, si era, poi, andata evolvendo in una considerazione dell’autonoma e multiforme storia della filosofia. Sono pagine di un maestro del Novecento su classici del pensiero moderno: pagine dove le domande della scienza e quelle della filosofia si ritrovano unite come problemi della “storia spirituale dell’uomo”. Testi dove la chiarezza dell’esposizione è sinonimo di profondità del pensiero. Introduzione ai testi di Giacomo Borbone. Nota introduttiva di Emanuele Coco. Prefazione di Fabrizio Lomonaco. -
Moro, i vescovi e l'apertura a Sinistra
Aldo Moro, allora Segretario della Democrazia Cristiana, agli inizi del 1962 promosse una approfondita consultazione tra l'episcopato italiano sull'apertura a sinistra ormai avviata. Tale iniziativa - inusuale ma non inedita nella storia della Repubblica - muoveva dalla convinzione che fosse necessario persuadere l'episcopato dell'opportunità di realizzare l'integrazione del Partito Socialista Italiano nella maggioranza di governo. La ricostruzione dei motivi, delle modalità e degli esiti di quella consultazione sono alla base di questo volume. Dalle risposte dei vescovi e da quelle dei politici incaricati di prendere contatto con loro risulta che oltre il 60% degli interpellati avevano espresso pareri sostanzialmente non sfavorevoli all'apertura a sinistra. Anche là dove si registravano diffidenze nei confronti del PSI si mostrava di condividere le ragioni e le preoccupazioni che avevano mosso la Segreteria politica della DC a compiere la svolta. L'iniziativa della consultazione contribuì indubbiamente a spostare consensi e a tranquillizzare ampi settori dell'episcopato, suscitando maggiore serenità nella valutazione dell'apertura a sinistra. -
Lumen gentium. Storia, commento, recezione
""Scrivere un commento alla Lumen gentium a cinquant'anni dall'apertura del concilio non è la stessa cosa che scriverlo a evento appena concluso. Tante vicende si sono intrecciate in questi anni, segnando la storia dell'umanità e, dentro questo processo sempre più veloce e impetuoso, la storia della Chiesa. La percezione che questa ha di sé è profondamente mutata, sia per quanto il concilio ha determinato, sia per il processo di recezione - o di non-recezione - che si è sviluppato da allora ad oggi. Ma la situazione è talmente mutata che è lecito porsi la domanda se e quanto il Vaticano II costituisca ancora un tema di interesse per le nuove generazioni, che quell'evento non hanno vissuto e di cui hanno sentito parlare in modo tanto contraddittorio."" (D. Vitali ) -
Mounier: eredità e prospettive
La personalità di Emmanuel Mounier (1905-1950) è ormai considerata di prima grandezza nella storia civile e religiosa del Novecento, sia per l'apporto teorico offerto al movimento personalista, sia per le forti sollecitazioni che dal suo pensiero religioso sono venute al movimento di idee che ha preparato il Concilio Vaticano II. Questo volume, frutto di una lunga ricerca, mette a fuoco alcuni degli aspetti centrali del pensiero mounieriano, con particolare riferimento al suo progetto di una ""società personalista e comunitaria"" che ponga al suo centro l'uomo e l'umano, contro il rischio ricorrente della deriva tecnocratica e consumistica di un Occidente troppo spesso dimentico delle sue radici. -
Il problema dell'empatia
Il problema dell'empatia, un'opera di alto valore scientifico, viene qui presentata per la prima volta in lingua italiana. Posto ai confini tra filosofia e psicologia, questo studio mostra come si possa esperire la coscienza altrui, per giungere alla comprensione delle persone con cui entriamo in rapporto. -
Etica dei servizi alla persona e delle relazioni d'aiuto. Orizzon...
I servizi alla persona si pongono l'obiettivo di assicurare ai cittadini di una comunità nazionale un sistema integrato di azioni che mirano a garantire una migliore qualità della vita. In essi vi sono innumerevoli ruoli e funzioni, ma è fondamentale la presenza di personale qualificato, in grado di rispondere, in maniera efficace, alle diverse esigenze. Siccome ciò che accomuna tutti i profili professionali impiegati in quest'area è l'essere in grado di stabilire una concreta relazione con gli altri, l'esigenza di dare vita a relazioni di autentica condivisione delle pratiche e degli interventi pone la necessità della definizione di un'etica dei servizi alla persona e delle relazioni d'aiuto. Il testo, nell'individuare i servizi alla persona e le relazioni d'aiuto come «luoghi» della promozione dell'umano in pienezza, cerca di motivare e spiegare che la domanda fondamentale, sottesa a tutta l'impostazione riflessiva dell'etica dei servizi alla persona e delle relazioni d'aiuto, non riguarda tanto una investigazione di tipo deontologico-morale («che cosa devo fare»), quanto, piuttosto, una domanda più radicale («come dovrei vivere, quale qualità buona devo attribuire alla mia vita e a quella altrui») che interpella l'esistenza quotidiana dell'uomo, il senso della sua condizione umana, il suo progetto di vita e la realizzazione della sua dignità di essere persona. -
La mediazione pedagogica. Un percorso da Socrate a Reuven Feuerstei
Il volume è una riflessione sulle sfide cui si trovano oggi di fronte educazione e insegnamento, nella scuola e nelle attività extrascolastiche, dovendo rispondere alle domande formative di allievi diversi tra loro da un punto di vista cognitivo, culturale, linguistico, ma anche morale, etico, nell'ambito dei valori di riferimento e così via. In particolare il libro è dedicato alla diffusione dei principi e delle idee a fondamento del concetto di mediazione, quale modalità di interpretazione del rapporto apprendimento-insegnamento, nel contesto della complessità. Il testo è caratterizzato dalla ricerca di un percorso pedagogico che, a far inizio dal pensiero di Socrate, Platone e Aristotele giunge a ricordare la figura e l'opera di Reuven Feuerstein, considerato il padre della pedagogia della mediazione nell'epoca contemporanea. Autore noto in tutto il mondo, fondatore di una scuola di pensiero e di un metodo alla base di esperienze molteplici in tutti i continenti, il suo pensiero ha svolto senza dubbio un ruolo fondamentale nell'evoluzione del concetto e della pratica di una scuola e di una società che accolgano e valorizzino ciascuno. -
Dante e l'Islam. L'empireo delle luci
I rapporti tra Dante e la cultura islamica sono notoriamente controversi. Se, da una parte, il sommo poeta è sempre piuttosto aspro e polemico contro l'Islam; dall'altra, nella Commedia ma ancor di più nel Convivio, teorizza una cosmologia in cui le tracce di arabismo sono evidentissime: dalla struttura fisica dei cieli al ruolo degli intelletti che muovono le sfere per appetito d'amore. Questo libro cerca di colmare il vuoto lasciato nella memoria dell'Occidente, indagando il retaggio del pensiero islamico in Dante, di cui offre anche una innovativa ipotesi biografco-intellettuale con particolare enfasi sul contesto politico. Ne emerge che i mondi, arabo ed euro-occidentale, non erano chiusi e reciprocamente ostili, ma continuamente interagenti al di là dello ""scontro di civiltà"". -
Andreotti, la Chiesa e la «solidarietà nazionale»
Giulio Andreotti nei primi anni Sessanta era stato avversario della formula di centrosinistra ed all'inizio dei Settanta era contrario ad ogni apertura al PCI. Ma a metà del decennio, per volontà di Aldo Moro, fu chiamato a guidare i governi che si avvalsero dell'astensione e poi del sostegno esterno del PCI. Fu scelto, in uno dei momenti più difficili della storia della Repubblica, come garante della «solidarietà nazionale» nei confronti degli alleati occidentali e verso il fronte interno più problematico, quello della Chiesa cattolica. Ed è su questo tema che, in prevalenza, le pagine di questo volume fermano la loro attenzione. L'interlocuzione a vari livelli con il mondo cattolico permette di comprendere meglio quale sia stato lo sforzo di Andreotti per garantire all'esperimento uno spazio di evoluzione che si giovasse del riserbo della Chiesa e permettesse di contrastare gli avversari della collaborazione con i comunisti. Illumina, inoltre, l'atteggiamento dell'uomo politico nei confronti del PCI nel periodo della «solidarietà». Andreotti sostenne la validità di quella politica anche davanti alla Santa Sede, convinto che, dato il quadro parlamentare e la forza elettorale del PCI, la collaborazione dovesse assumere un carattere strategico per far fronte al risanamento economico-finanziario e rispondere alla minaccia terroristica che contava su una consistente area di fiancheggiamento e di consenso. -
La poesia di Roma in poesia
Un'antologia sulla poesia dedicata alla città di Roma che raccoglie tante voci diverse, dall'antichità latina ai tempi nostri. Nelle Introduzioni che precedono le singole sezioni, Nicola Longo ripercorre la forte presenza di Roma nei versi, un ricco e prezioso percorso poetico che comprende autori noti (Virgilio, Orazio, Ovidio, Ariosto, Tasso, Belli, Pascarella, Pirandello, Ungaretti, Pavese, Quasimodo, Pasolini, Bassani, Sanguineti) e meno noti.