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Vivere è come stare appesi a un filo... conviene non lasciare mai...
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Scritture Minori. Letteratura, linguaggio politico e pratiche di ...
L'intento di questo lavoro è indagare e problematizzare tensioni conflittuali e produttive tra lingua letteraria, linguaggio politico e pratiche di resistenza: un tentativo, in altre parole, di immaginare in qualche modo la produzione intellettuale e culturale come strumento politico potenzialmente capace di destabilizzare narrazioni egemoniche e normative, e produrre così nuove forme e pratiche rivoluzionarie che aspirino a considerare il linguaggio come parte integrante di un continuo processo di trasformazione della società in cui viviamo. Il ruolo dell'intellettuale, il rapporto tra letteratura e politica, tra rivoluzione e linguaggio sono questioni complesse che chiaramente sollevano fondamentali e ormai annose domande: come può la letteratura farsi espressione di forme di antagonismo e di pratiche sovversive? Come creare momenti comunitari di lotta? Come mettere le parole in azione così che esse possano eventualmente diventare elementi di destabilizzazione politico-culturale? Il problema non consiste, però, nell'individuare l'intenzionalità ideologico-politica autoriale, nello stabilire eventualmente categorie di giudizio in base alla collocazione di parte del testo e di chi scrive, ma di esplorare invece gli elementi impliciti nel discorso letterario in quanto esso stesso potenzialità politica. ""Resistere, restituire al corpo la sua disobbedienza, ciò che non si piega e non si lascia tradurre nel capitalismo, capire che la letteratura e l'arte in generale o è questo reale che resiste ed esiste, o non è nulla, è capire cosa lega Cesare Pavese e Carlo Levi (ma anche Primo Levi o Elsa Morante, Romano Bilenchi e Italo Calvino, Gianni Celati e tanti altri) alla mia generazione"" (Enrico Palandri). Prefazione Enrico Palandri. -
Il volo delle foglie
È il suo sesto compleanno e Carmelo riceve in dono un albero: una bellissima magnolia che i genitori, due umili contadini, hanno piantato per lui nel cortile antistante la casa. Insieme al suo albero il bambino cresce felice scorrazzando nelle campagne siciliane mentre mamma e papà sognano per lui un futuro lontano dal duro lavoro della terra. Il giorno del raccolto, però, una tragedia colpisce la famiglia Scuderi, da quel momento l'esistenza di Carmelo cambia: insieme alla madre è costretto a trasferirsi in città, lì vivono nel ricordo dei giorni felici. Intanto il ragazzino studia con profitto fino a laurearsi, senza mai dimenticare l'antica promessa fatta all'albero di tornare a vivere al paese. Gli anni però passano, gli impegni aumentano e Carmelo si ritrova solo e vecchio, e senza essere riuscito a tenere fede al giuramento fatto al suo albero. ""Il volo delle foglie"" racconta il destino e lo scorrere del tempo attraverso la vicenda del piccolo Carmelo che, per riscattare la famiglia, rinuncia al suo bene più grande. -
Autonomia e qualità della scuola. Gestione e bilancio sociale
Partecipazione, decentramento, parità sono i contesti che legittimano l'autonomia del sistema scolastico. Norme generali nazionali e autogoverno delle istituzioni scolastiche a livello locale: l'autonomia delle scuole in rapporto diretto con le altre autonomie territoriali, in relazione alla revisione delle unioni dei Comuni ed alla riforma delle Province. Un processo iniziato più di quarant'anni or sono che ormai è giunto a maturazione. -
Diario. 385 giorni a Palazzo San Giorgio
Questo diario nasce da una telefonata con un amico di Pavia, noto giornalista e scrittore, che sapendo della mia nomina a vicesindaco mi disse ""Fai un diario. Annota tutto. Poi, magari quando hai tempo lo sviluppi"". E così ho fatto per un anno... L'obiettivo non è quello del gossip, del raccontare le trame occulte della politica, ma quello di far conoscere la fatica e le difficoltà dell'amministrare in una città del Mezzogiorno, di mettere a nudo le parti arrugginite della macchina comunale, di andare al di là dello specifico locale per tentare di affrontare questioni che sono presenti in tante città del Sud, e non solo. -
Coaching e psicoterapia. Trattamenti brevi complementari
Una relazione con un professionista consente di lavorare verso uno scopo, di acquisire maggiore sicurezza e costruire un senso per la propria vita, con indubbi benefici sulla salute fisica, mentale e sociale. Attraverso la relazione, la persona ha l'opportunità di generare le proprie risposte, senza cercare fuori di sé le soluzioni di altri. Comprendere la differenza tra coaching e psicoterapia è importante per saper scegliere il professionista adeguato al problema che si vuole risolvere. L'integrazione pluralista consente ai professionisti di possedere un valore aggiunto ai loro interventi, come evidenziato dagli esiti della ricerca scientifica attuale. I fruitori delle consulenze ricevute troveranno un maggiore supporto per crescere, gestire i problemi e costruire per se stessi una vita forte e sana. -
Gherardo Nerucci letterato, folklorista, patriota nella cultura t...
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Lingua, letteratura e scuola
Come insegnare la lingua italiana nelle nostre scuole elementari e medie? Ad esempio, come fare in modo che la grammatica, invece di presentarsi come un insieme di norme il più delle volte immotivate, diventi uno strumento di riflessione sulla lingua, e quindi “insegni a pensare”? Come si rapporta l’insegnamento della letteratura a quello della lingua e che caratteristiche deve avere? E quale può essere l’organizzazione più opportuna dei programmi scolastici di queste materie? I saggi raccolti nel volume propongono varie risposte a queste domande e contengono numerose analisi di fenomeni grammaticali e testuali dell’italiano che possono interessare non solo gli insegnanti, ma anche gli studiosi di linguistica italiana e linguistica generale. -
Violenza. Aspetti della vita quotidiana. Tra normalità e patologia
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Chiudi la finestra. La sfida invisibile al Covid
Siamo in Toscana, sono i primi giorni di marzo del 2020: la pandemia da Covid-19 sta entrando nelle case e nelle vite di tutto il mondo. Stefano e la sua famiglia si ritrovano ad essere tra i primi malati di Coronavirus, escluso il piccolo Lorenzo. Nello scorrere lento delle settimane trovano spazio paure e speranze, sogni e realtà, fino a delineare mediante la donazione del sangue la genesi del progetto degli anticorpi monoclonali del luminare dei vaccini Rino Rappuoli che del racconto è autorevole firma della prefazione. -
I pericoli della povertà
Parigi, febbraio 1253: alcuni fatti di cronaca nera danno la stura a una feroce polemica sulla presenza degli Ordini mendicanti nell'Università di Parigi e nelle attività pastorali delle diocesi. La disputa, senza esclusione di colpi, che riguardò anche aspetti biecamente materiali costituisce un momento di svolta per lo sviluppo dell'ecclesiologia. I tre testi dei principali protagonisti di questa disputa (il sacerdote secolare Guglielmo di Saint-Amour e i due mendicanti Bonaventura da Bagnoregio e Tommaso d'Aquino) vengono presentati per la prima volta in traduzione italiano in un unico volume (due di essi non erano mai stati tradotti), arricchiti con un articolato apparato di rimandi, nella convinzione che le riflessioni sulla povertà di questi scritti costituiscano un messaggio valido anche per la Chiesa del nostro tempo. -
Il coraggio della fragilità. Armida Barelli testimone della grand...
Armida Barelli (1882-1952), singolare figura femminile a cavallo tra due secoli, verrà solennemente proclamata beata il 30 aprile 2022 nel Duomo di Milano. È l'occasione per cercare di comprendere la personalità e la multiforme attività di questa donna, insieme laica e consacrata, che ha avuto un ruolo essenziale nella formazione e nella promozione della figura femminile nella Chiesa del '900. I quattro contributi che compongono il libro ripercorrono le vicende della vita e delle innumerevoli opere nate grazie all'impegno e alla passione di questa donna che ha saputo trarre dalla fede il coraggio di non lasciarsi frenare dalla propria fragilità. -
Vecchi e spazi di vita
""Ripensare la vecchiaia"" è una sfida che si propone di andare oltre le tradizionali riflessioni sulla condizione anziana. È una sfida che vuole avviare un percorso di ripensamento collettivo da costruire sia con chi vive concretamente tale condizione, sia con chi ancora non vive tale condizione concretamente e che, quasi certamente, la vivrà e che oggi magari ha paura e, perciò, l'allontana, la nega. È un ripensare la vecchiaia che va alla ricerca di nuovi concetti e di nuovi strumenti che permettano di comprendere meglio, di entrare in questo 'mondo', che è cambiato e che cambia in continuazione, e di conoscere i suoi 'abitanti'. Ripensare la vecchiaia è un approccio interdisciplinare tra sociologia e psicologia che trova giustificazione in un dato che si constata, concretamente, ogni giorno: non esiste il vecchio, ma esistono tanti vecchi; e ognuno di costoro invecchia percorrendo una sua e unica storia di vita. La vecchiaia, intesa come risultato di una storia di vita, si va costruendo in un territorio inteso in senso lato, geografico, economico, sociale e culturale. È in quel territorio che i vecchi continuano a condurre la propria vita per cui è con loro che si devono costruire/ricostruire spazi di vita aperti in cui si possano cogliere occasioni di convivenza e di confronto intergenerazionale. -
Di là dal Rio Freddo. Anatomia umana normale, anatomia patologica...
Inaugurata all'interno del complesso ospedaliero di Careggi - precisamente di là dal Rio Freddo, antico nome del torrente Terzolle che attraversa il policlinico - nel 1956 come Istituti Anatomici, questa imponente struttura anni Trenta ha ospitato da allora gli Istituti di Anatomia umana normale, di Anatomia patologica e di Medicina legale costituendo, di fatto, il luogo deputato all'indagine del corpo. Qui si sono succeduti grandi nomi della ricerca del passato e insigni maestri che hanno formato intere generazioni di allieve e allievi. Oggi il Padiglione 10, attuale nome del complesso, sarà oggetto di un profondo restauro che si inserisce in una generale riqualificazione dell'intero Polo sanitario cittadino. Proprio però per mantenere viva la memoria di quanto è stato, di quanto si è discusso in queste aule e delle storie succedutesi in questi spazi nascono queste pagine, che hanno la voce dei protagonisti della tradizione anatomica, anatomo-patologica e medico legale fiorentina. -
La strega di Morbul. La suprema pietra di Asnark. Vol. 1
Eventi incresciosi e inquietanti, successivi e conseguenti al comportamento di un Re poco premuroso e troppo concentrato su se stesso favoriscono l'imperversare di forze oscure nella terra di Valsagos. Come spesso accade, in contrapposizione a tanta malvagità, fra le creature fatate di quelle zone nasce un essere speciale, dotato di energia così pura che, sola, può contenere quel morbo esiziale. In un mondo fantastico, dove una strega semina terrore, uomini e abitanti dei boschi combattono uniti per salvare i reciproci popoli. ""La strega di Morbul"", il primo volume della trilogia, narra l'inizio della storia: la trasformazione di Rowena, la vita di Valor fra i boschi insieme agli gnomi, la tranquilla esistenza di Reinhild al castello di suo padre. E narra, soprattutto, l'origine di un male che trascinerà i protagonisti in un vortice dove la loro vita non sarà più la stessa. -
La qualità dell'urbano. Roma: periferia Portuense
È possibile abitare bene in una città già costruita e dunque inquinata? Cosa può fare un architetto, quali sono i suoi spazi di intervento per ricostruire rapporti, spaziali ed esistenziali, sani? Un'indagine svolta sul campo nella zona Portuense di Roma ha permesso agli autori di questo volume di dare una definizione articolata del concetto di qualità dell'urbano in un contesto già densamente abitato e trasformato dalle pratiche d'uso. Riprendendo i modelli di Kevin Lynch, di Chermayeff e Alexander, di Peter eAlison Smithson, di Giancarlo De Carlo, di Ludovico Quaroni, gli autori hanno analizzato gli spazi fisici e la loro utilizzabilità assumendo come chiave di lettura il passaggio dalla ""funzione"" alla ""soggettività"" dell'abitante. Lo scopo è capire se e come la qualità dell'urbano ""umanizzata"" dall'abitante possa essere inquadrata nelle categorie dell'architettura e trasformata in sostenibilità. -
Suono bene comune. Riflessioni, esperienze e progetti dalla Pandemia
La recente pandemia ha determinato un imprevedibile cambio di paradigmi culturali che ha spinto le attività umane, e in particolare molte pratiche performative, a riformularsi. Il volume è l'esito di un convegno internazionale, tenutosi ""a distanza"" nel dicembre 2020 e promosso dal Dipartimento SAGAS dell'ateneo fiorentino e da Tempo Reale-Firenze, al quale hanno partecipato numerosi studiosi con competenze e orientamenti diversi. Raccoglie contributi teorici e analitici sul suono, vettore di sorprendente efficacia emotiva, con il fine di riflettere sulla sua capacità di ispirare nuove forme di creatività e di attenzione alla ""fonosfera"". Allo stesso tempo, propone una riflessione sullo ""stare al mondo"" mediato dall'orecchio, inteso come strumento di ""lettura"" dello spazio antropizzato e dell'ambiente. Da più interventi è emersa la necessità di considerare anche il suono come un ""bene comune"". Il volume tenta di restituire un insieme di punti di vista da cui osservare la realtà sonora, interrogandosi su alcuni possibili effetti in termini di conoscenza, benessere individuale e collettivo -
Non ho scoperto nuove terre
«Alla fine di questo libro l'Autore scrive: ""se ti regalo - o ti propongo - un libro, non vorrei obbligarti ma certo ti suggerisco un discorso che mi pare importante, interessante. È come se io ti parlassi, nella nostra conversazione"". E aspettandosi di essere ascoltato, non perché ci sia una legge che l'impone ma per ""quell'obbligo dolce dell'amicizia"", entro il quale avviene lo scambio, invita il lettore a non fermarsi alla superficie, a entrare nella parola, ascoltarne gli echi. Questo invito è tanto più persuasivo se il libro non solo Enrico Peyretti ce lo regala, ma è lui che lo ha scritto, con l'idea che queste parole non muoiano sulla carta, ma rinascano nel lettore.» (dalla prefazione di Raniero La Valle). -
Sull'Oceano
""Sull'Oceano"" (1889) è il solo romanzo italiano che affronti il tema dell'emigrazione, un fenomeno di ampiezza e importanza tali da incidere profondamente, tra Ottocento e Novecento, sulle sorti del nostro paese. Da parte di De Amicis vi è una grande partecipazione emotiva nei confronti dei veri protagonisti di questo 'viaggio': gli emigranti. Giovani lavoratori, giovani madri con i loro figli, donne gravide, animali, anziani, gente povera e gente benestante. De Amicis dipinge con immediatezza e forza narrativa il loro destino tragico, il tormento per ciò che lasciano e la speranza per ciò che si illudono di trovare: il risentimento per la 'patria che li ha traditi', il desiderio di riscatto, lo smarrimento e la paura di tutto ciò che è sconosciuto e nuovo. E la drammaticità della situazione dei passeggeri di 'terza' è acuita dal confronto con la condizione dei viaggiatori di 'prima': povertà e miseria contrapposte a lusso e spensieratezza. Così la nave che attraversa l'Atlantico diventa lo specchio dell'Italia stessa alla fine del secolo. Il testo di De Amicis risulta una delle sue prove letterarie più riuscite. -
Nice to meet you Charlie Brown
Sui Peanuts, le creature nate dalla matita di Charles Schulz, si è già scritto molto ma c'è ancora spazio per il commento di Giancarlo Pauletto, critico d'arte ed estimatore di Charlie Brown e soci. In questo saggio brillante, caustico e venato di affetto, si risponde a queste e a molte altre domande: il vecchio Charlie, è sempre e solo Blah? Lucy sarà la prima Presidentessa degli Stati Uniti? Cos'è l'orribile Stomp? Chi ha scritto la toccata e fuga in Asia Minore? È vero che Linus soffia palloncini quadrati? Snoopy, è un miscredente? Woodstock pilota elicotteri? Sally è sorella o cugina di Charlie? Da dove sbuca Piperita Patty, chiedendo una salsiccia? Quanto pesa Secondo Conflitto Mondiale? Chi è Frittella? Con che macchina se ne va, la Ragazzina coi capelli rossi? Solo chi legge, saprà.